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26 maggio 2016 15:46 - dario2013
I non populisti sono quelli finanziati dagli stati uniti o sbaglio?
Dittatura russa? Perché quella del belpaese cos’è? Napolitano/Monti/Letta/Renzi cosa rappresentano, il massimo della “democrazia”? Forse si: la “loro”.
E poi, “il minimo comun denominatore” è semplicissimo: i populisti sono i lavoratori che mantengono tutta la baracca, i “non” populisti sono i parassiti (burocrati, centralisti, mafiosi e tutti quelli che odiano i Cittadini che li mantengono) che derubano dilapidando le risorse dei populisti.
Il “nazionalsocialismo” mi sembra che oggi sia quello che ci governa: hanno centralizzato (a loro favore, naturalmente!) l’informazione (dai tiggì ai giornaloni. Libertà d’informazione al 77.mo posto nel mondo!), hanno occupato tutti i centri di potere politico/economico/finanziario (Coop, banche varie, ecc.), hanno in mano la magistratura, ecc.
L’articolo ci fa capire che esistono due concetti ben precisi (che l’articolista sembra ignorare). Primo, il concetto di “stato”. Che dovrebbe essere (ma non lo è) un insieme di Persone che decidono volontariamente di stare insieme condividendo un territorio, un’identità di vedute, cedendo parte della propria libertà allo “stato” che in cambio fa tre cose: difende il territorio (le frontiere), batte moneta ed amministra la Giustizia. Stop. Secondo, che possono esistere Persone senza “stato” ma non può esistere lo stato senza Persone. E non è questione da poco. Stop.
Il terz’ultimo paragrafo è poi l’apoteosi del pensiero liberale! Il pensiero liberale pone al centro l'individuo e le sue libertà …(ma) … La democrazia liberale è fatta di limiti alla volontà popolare della maggioranza, limiti posti dalla Costituzione e dalle leggi e procedure … Domanda: scritte da chi? Io lo so, l’articolista no (oppure è in malafede?).
25 maggio 2016 15:41 - savpg8801
Si dirà: zitto, tu sei il primo che ha detto cazzate. Se è ormai importantissimo dirle in questa "era" di social parloni, anch'io dirò la mia, come spesso. E se siamo in democrazia, democranonna, democramamma, anch'io posso di diritto dire la mia. Le conquiste si sfruttano(se serve).
Dal contenuto di molti commenti che si leggono sui social forum, qui e altrove, si capisce troppo bene in quali mani e voci è la "democrazia" quella alla quale sono affidate le sorti delle decisioni politiche nazionali, anche estere, a proposito di voti elettorali che dovrebbero rispecchiare giuste decisionalità dopo corrette e giuste riflessioni, nonchè esatte informative. Inoltre basta vedere le facce, le folle festanti o urlanti, i pareri che si raccolgono, l'infinita varietà di astrusità che si odono, per recepire che se la democrazia si basa sulle decisioni del popolo, siamo messi alquanto male.
Qualcuno dirà che è proprio così che s'ha da fare. Miliardi di opinioni, buone o insulse che siano, ma atte a far da substrato manipolativo da parte dei più furbi, sono ormai l'unica maniera di decidere qualcosa, basta decidere, poi si vedrà.
Per capire, si raccomanda di ascoltare qualche talk-show o di leggere qualche social dove tutti sanno tutto e da dove nascono le leggende.
25 maggio 2016 11:57 - chiribbio
un articolo populista su un presunto populismo...se questa e' la tendenza di spirito critico sulla nascita di movimenti e partiti estranei alla logica della gestione della cosa pubblica sino ad ora legata alla partitocrazia...il livello e' molto basso...
25 maggio 2016 9:25 - virginio6713
articolo senza alcun senso, di tipo renziano,
l'autore è pure vicepresid Aduc, mi conferma l'impressione che Aduc sta peggiorando velocemente.
24 maggio 2016 19:06 - lucillafiaccola1796
eh sav abbiamo sempre da godere dei tuoi scritti sia per concetti che per espressione lin guistica

Diceva Oscar Wilde:
"Democrazia significa semplicemente far bastonare il popolo, dal popolo e in nome del popolo"
questa frase non solo è veritiera ma anche molto inequivocabile. L'hanno capita anche i miei Figli Gatti!
24 maggio 2016 11:03 - savpg8801
Prescindendo dal fatto che il concetto di democrazia non è altrettanto chiaro alla stregua di quello di "populismo" e NON prescindendo dal fatto che ciò che viene comunemente definita"democrazia" esula assai dal suo assunto logico, direi che, più si cerca di dare spiegazioni all'uso che se ne fa del termine"populismo" e di ogni sua riconduzione, più si crea caos interpretativo. Infatti si tende a far semplicemente definire "democrazia" come il diritto (e sempre meno dovere) della massa di individui di esprimere le proprie decisioni, attraverso le preferenze, in modo sovrano; quasi come un novello e sempre più moderno concetto che questo sia una sorta di antico "giudizio di Dio". Vox populi, vox dei.... purchè si appongano crocette più o meno pilotate e così...liberi tutti.
Chi usa queste terminologie quasi sempre non sa cosa dice, o non attribuisce mai significati congrui, o lo dice per sparare frasi contraddittorie, cercando l'offesa, o sperando che la propria frase sortisca effetti tacitativi in chiave equivoca. La stessa terminologia, in generale, dei significati delle parole o frasi proferite dai politici la dice chiara da quale "pulpito viene la predica".
La stessa elencazione di Moretti chiarisce che sono talmente tante le spiegazioni addotte da chiunque si sia impelagato a dare istruzioni lessico-logiche sull'uso del concetto"populismo", che se ne deduce creduta comprensione spesso errata.
Quindi, vista la variegata interpretazione, quasi sempre forzata ad arte, della parola "democrazia", altrettanto considero fuorviante e non legata, quella di "populismo".
Molto meglio sarebbe evitare, per chicchessia, di richiamarla, neppure per un uso idiotamente offensivo ad ogni piè sospinto, se non solamente improprio ed insensato.
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