COMMENTI
  (Da 1 a 6 di 6)  
20 luglio 2016 11:02 - donpappeo
A parte il fatto che non si capisce bene (colpa della traduzione?) cosa significhi "nessuna dimostrazione credibile è stata accertata", l'articolo appare troppo generico. L'unico commento che faccio riguarda la proposta di "Combattere il terrorismo con l'educazione", che mi auguro non s'intenda di combatterlo con gli insegnamenti di Mons. Della Casa.
Se per educazione si vuole intendere quella scolastica, vorrei sapere se gliela andate a spiegare voi alle studentesse rapite da Boko Aram per farle diventare schiave sessuali, oppure se non si consideranole intimidazioni e gli attentati che avvengono in Pakistan e Afghanistan per convincere le ragazze e non frequentare la scuola.
19 luglio 2016 20:14 - Annapaola Laldi
Io parlo della necessaria tolleranza per le persone che hanno abitudini e modi di pensare diversi da noi, e vogliono vivere pacificamente insieme con noi. C'è bisogno di tolleranza anche tra italiani, naturalmente, e, lo so per certo, anche tra toscani. Quindi niente massimi sistemi male/Bene, ma semplice convivenza rispettosa, sapendo che anche io posso vivere bene solo grazie alla tolleranza degli altri nei miei confronti. Come diceva Billy Wilder: "Nessuno è perfetto".
19 luglio 2016 18:12 - lucillafiaccola1796
andiamoci piano con la tolleranza. Se si tollera il "male" si fa ingiustizia al "Bene". Si deve scegliere: o di qua o di la. Tutto il resto è INGANNO!
19 luglio 2016 15:47 - ennius4531
Tralasciamo alcune frescacce del tipo ..

"Le vittime e i terroristi sono nella medesima situazione. "

per citare espressioni condivisibili come ..

"... il mondo avrebbe bisogno essenzialmente di esperti della pace" ,

peccato che, quando scoppiano guerre e tumulti, i pacifisti si trovino, salvo rarissime eccezioni, a sostenere le loro encomiabili tesi da tutt'altra parte.

Da sottoscrivere in pieno anche riflessioni del tipo ..

' E' vero che costruire la pace implica discrezione, umiltà, perseveranza e tolleranza. ...',

il che dimostrerebbe quanto la pace richieda senso del realismo e concretezza nei comportamenti.

Per esempio, perché non porsi come obbiettivo di far svolgere la prossima marcia della pace invece che da Perugia ad Assisi ( intendiamoci, bellissima idea, ma sempre scampagnata appare..) lá dove la pace manca ( quest'anno potrebbe essere la Siria ) ? .
19 luglio 2016 10:07 - Annapaola Laldi
Trovo questa riflessione parecchio vera e importante per richiamare anche noi persone comuni ad assumerci le nostre responsabilità affinché la guerra, la violenza non siano sempre le star dell'informazione, con lo strascico della paura che tenta di avvincerci tutti.
Sottolineo alcuni passaggi chiave:

"... il mondo avrebbe bisogno essenzialmente di esperti della pace".

"Gandhi diceva che applicando la legge dell'occhio per occhio, l'umanità finirà per diventare cieca. E lo è divenuta. Noi offriamo solo la guerra come risposta. La stessa risposta dei terroristi".

Le parole del monaco buddhista: "Le radici del terrorismo sono l'incomprensione, la paura, la collera e l'odio ...i missili e le bombe non possono raggiungerli e ancor meno distruggerli".

Le parole di Malala, premio Nobel della Pace a 17 anni, a Barck Obama: "smettete di combattere il terrorismo attraverso la guerra e fatelo con l'educazione e l'istruzione".

"Mandela ricordava che gli oppressori e gli oppressi hanno un punto in comune: sono tutti privati della loro umanità".

E infine: "La Francia ha inviato in Mali 5.000 soldati per fare la guerra ... E quante persone per la pace? Una sola, un diplomatico di rinforzo all'ambasciata francese... Siamo capaci di consacrare miliardi alla guerra, anni di operazioni militari attraverso il mondo, ma siamo capaci di fare i medesimi sforzi per la pace? E' vero che costruire la pace implica discrezione, umiltà, perseveranza e tolleranza. Qualità che io cerco sempre in seno alla classe politica francese".
E probabilmente non le trova, come poco rinvenibili sono pure da noi.
Cosa possiamo fare noi gente comune? Parecchio, cominciando dalle relazioni personali anche con le persone che incontriamo casualmente, improntandole alla gentilezza, alla discrezione, alla tolleranza.
In bocca al lupo.
18 luglio 2016 18:50 - lucillafiaccola1796
gli eventi sono stragi di stato, ormai è chiaro. I morti sono un po' manichini, un po' attori di crisi, ma ora ci infilano anche quelli veri...I morti siamo sempre Noi, mai loro. Ci mettono paura per schiavizzarci ancor di più. Quello che possiamo fare è BOICOTTARE i loro prodotti. Ateismo, Veganesimo, Contante, no giochi d'azzardo, no borse, no griffe, no medicinali, no moda, no coca cola, no droga, no prostituzione e consegeunziali. Io dico che se la massa s'ammassa, anziché ammaZZarsi, ce se la fa. Ma mejo morti che Comunisti, Vegani, Atei...ci pensi allora Sorella Natura a darci una bella dinosaurata!
  COMMENTI
  (Da 1 a 6 di 6)