A parte il fatto che non si capisce bene (colpa della
traduzione?) cosa significhi "nessuna dimostrazione
credibile è stata accertata", l'articolo appare troppo
generico. L'unico commento che faccio riguarda la proposta
di "Combattere il terrorismo con l'educazione", che mi
auguro non s'intenda di combatterlo con gli insegnamenti di
Mons. Della Casa.
Se per educazione si vuole intendere quella scolastica,
vorrei sapere se gliela andate a spiegare voi alle
studentesse rapite da Boko Aram per farle diventare schiave
sessuali, oppure se non si consideranole intimidazioni e gli
attentati che avvengono in Pakistan e Afghanistan per
convincere le ragazze e non frequentare la scuola.
19 luglio 2016 20:14 - Annapaola Laldi
Io parlo della necessaria tolleranza per le persone che
hanno abitudini e modi di pensare diversi da noi, e vogliono
vivere pacificamente insieme con noi. C'è bisogno di
tolleranza anche tra italiani, naturalmente, e, lo so per
certo, anche tra toscani. Quindi niente massimi sistemi
male/Bene, ma semplice convivenza rispettosa, sapendo che
anche io posso vivere bene solo grazie alla tolleranza degli
altri nei miei confronti. Come diceva Billy Wilder: "Nessuno
è perfetto".
19 luglio 2016 18:12 - lucillafiaccola1796
andiamoci piano con la tolleranza. Se si tollera il "male"
si fa ingiustizia al "Bene". Si deve scegliere: o di qua o
di la. Tutto il resto è INGANNO!
19 luglio 2016 15:47 - ennius4531
Tralasciamo alcune frescacce del tipo ..
"Le vittime e i terroristi sono nella medesima situazione. "
per citare espressioni condivisibili come ..
"... il mondo avrebbe bisogno essenzialmente di esperti
della pace" ,
peccato che, quando scoppiano guerre e tumulti, i pacifisti
si trovino, salvo rarissime eccezioni, a sostenere le loro
encomiabili tesi da tutt'altra parte.
Da sottoscrivere in pieno anche riflessioni del tipo ..
' E' vero che costruire la pace implica discrezione,
umiltà, perseveranza e tolleranza. ...',
il che dimostrerebbe quanto la pace richieda senso del
realismo e concretezza nei comportamenti.
Per esempio, perché non porsi come obbiettivo di far
svolgere la prossima marcia della pace invece che da Perugia
ad Assisi ( intendiamoci, bellissima idea, ma sempre
scampagnata appare..) lá dove la pace manca ( quest'anno
potrebbe essere la Siria ) ? .
19 luglio 2016 10:07 - Annapaola Laldi
Trovo questa riflessione parecchio vera e importante per
richiamare anche noi persone comuni ad assumerci le nostre
responsabilità affinché la guerra, la violenza non siano
sempre le star dell'informazione, con lo strascico della
paura che tenta di avvincerci tutti.
Sottolineo alcuni passaggi chiave:
"... il mondo avrebbe bisogno essenzialmente di esperti
della pace".
"Gandhi diceva che applicando la legge dell'occhio per
occhio, l'umanità finirà per diventare cieca. E lo è
divenuta. Noi offriamo solo la guerra come risposta. La
stessa risposta dei terroristi".
Le parole del monaco buddhista: "Le radici del terrorismo
sono l'incomprensione, la paura, la collera e l'odio ...i
missili e le bombe non possono raggiungerli e ancor meno
distruggerli".
Le parole di Malala, premio Nobel della Pace a 17 anni, a
Barck Obama: "smettete di combattere il terrorismo
attraverso la guerra e fatelo con l'educazione e
l'istruzione".
"Mandela ricordava che gli oppressori e gli oppressi hanno
un punto in comune: sono tutti privati della loro
umanità".
E infine: "La Francia ha inviato in Mali 5.000 soldati per
fare la guerra ... E quante persone per la pace? Una sola,
un diplomatico di rinforzo all'ambasciata francese... Siamo
capaci di consacrare miliardi alla guerra, anni di
operazioni militari attraverso il mondo, ma siamo capaci di
fare i medesimi sforzi per la pace? E' vero che costruire la
pace implica discrezione, umiltà, perseveranza e
tolleranza. Qualità che io cerco sempre in seno alla classe
politica francese".
E probabilmente non le trova, come poco rinvenibili sono
pure da noi.
Cosa possiamo fare noi gente comune? Parecchio, cominciando
dalle relazioni personali anche con le persone che
incontriamo casualmente, improntandole alla gentilezza, alla
discrezione, alla tolleranza.
In bocca al lupo.
18 luglio 2016 18:50 - lucillafiaccola1796
gli eventi sono stragi di stato, ormai è chiaro. I morti
sono un po' manichini, un po' attori di crisi, ma ora ci
infilano anche quelli veri...I morti siamo sempre Noi, mai
loro. Ci mettono paura per schiavizzarci ancor di più.
Quello che possiamo fare è BOICOTTARE i loro prodotti.
Ateismo, Veganesimo, Contante, no giochi d'azzardo, no
borse, no griffe, no medicinali, no moda, no coca cola, no
droga, no prostituzione e consegeunziali. Io dico che se la
massa s'ammassa, anziché ammaZZarsi, ce se la fa. Ma mejo
morti che Comunisti, Vegani, Atei...ci pensi allora Sorella
Natura a darci una bella dinosaurata!