Mechano, condivido al 100%. Hai centrato il problema che sta
a monte di tutto e che molti non colgono per totale
ignoranza (non nel senso offensivo, ma nel senso di mancanza
di conoscenze di base) Ignoranza, in questo caso, dei
principi di macroeconomia e di saldi settoriali.
26 settembre 2016 20:12 - carlodv72
visto che non si degna neppure di rispondere vorrà dire che
non mi degnerò di leggere suoi articoli in futuro
21 settembre 2016 19:49 - carlodv72
signor autore, per quale ragione il mondo della finanza
dovrebbe proporre investimenti "mi maggior tutela" per
investitori inesperti del mercato libero?
Vogliamo far finta di credere che è proprio grazie a questa
ignoranza che il mondo finanziario sopravvive e spenna i
polli?
Pensi ad esempio al mercato previdenziale. Questo mondo è
di gran lunga più regolamentato della finanza e ci sono
istituti statali come l'INPS che propongono le loro
soluzioni previdenziali di maggior tutela.
Le sembra che questo mondo funzioni?
I coefficienti di conversione da montante a rendita le
sembrano calcolati equamente per la tutela degli utenti?
Sarebbe interessante leggere qualche sua risposta a qualcuna
di codeste domande.
21 settembre 2016 9:43 - Mechano
È quello che vogliono le élite, che la gente non conosca
l'economia e il monetarismo.
Il premio nobel per l'economia è anomalo non viene dato
dall'istituto Nobel, ma dalla banca centrale svedese, e solo
agli economisti che si tengono lontani dal mettere in dubbio
lo status quo monetario.
La gente non deve capire come funzionano i soldi.
Non deve sapere che il Giappone dopo Fukushima per
ricostruire ha solo fatto quantitative easing, ossia creare
denaro.
Si poteva fare per il terremoto in Emilia e per questo
terremoto più recente. Invece no, dal 2012 per le calamità
naturali non pagherà più lo Stato, ma ci obbligano a fare
assicurazioni private.
Si possono garantire le pensioni di tutti, con emissione a
deficit di moneta. Ma questo non lo devono sapere le
persone, meglio lavorare fino a 70 anni. Poi a ridurti la
vita utile ci pensano la merda che c'è sugli scaffali dei
supermercati.
Non insegnare alla gente come funzionano i soldi.
"E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del
nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse
credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani
mattina."
(Henry Ford)
15 settembre 2016 18:27 - lucillafiaccola1796
La carne al fuoco, specie se troppa, fa scappare il
vegetariano.
Veramente bella questa!!!!
15 settembre 2016 10:06 - savpg8801
Con OK o senza OK sulla Consob che sembra aver redatto un
"bugiardino" tecnico da corso universitario, ....che
fare?
Appena apri il web ci sono migliaia di consigli al
proposito. Se siamo tutti(o quasi perchè esistono anche i
bravi dottori; che poi siano o meno bravi a pigliarci nelle
diagnosi....beehhhh..) ignoranti in materia finanziaria c'è
chi sopperisce a questa ignoranza.
Dicevo...apri il web e ti piomba il sito dell'uovo
filosofale.
Uno dei tanti. Semplice, chiaro, accattivante almeno per i
patiti dei consigli da rete o da social network.
http://strategie-opzioni-binarie.trade/
Allora, seguire le quasi rampogne delle autorità o quelle
dei senza sospetto consulenti, o degli infidi bancari per
forza pilotati?
Oppure le ricette della varietà di proposte web?
Secondo me si crea enorme e maggiore confusione nell'animo
semplice del risparmiatore divenuto o aspirante investitore,
con tutte queste regole, spiegazioni, pianificazioni, opere
misericordiose nell'insegnamento di cosa sia un briciolo di
finanza fatta con "criterio".
La carne al fuoco, specie se troppa, fa scappare il
vegetariano.
15 settembre 2016 8:18 - giorgio canella
Gent savpg8801. grazie mille per il cortese e rapido
riscontro. la mia domanda aveva solo lo scopo di comprendere
se le sue considerazioni erano rivolte anche al mio
scritto...nel qual caso sarebbe stato un messaggio di cui
avrei dovuto tenere conto regolando meglio la mia
comunicazione. grazie G. Canella
14 settembre 2016 20:51 - savpg8801
Egregio sig.Giorgio (un nome che fa parte anche del mio
paradigma anagrafico), se sono stato frainteso me ne dolgo,
ma non era rivolto al/i suoi commenti - il mio post nella
fattispecie riportato e se di questo trattasi-: ""E questa
solita propaganda su intermediari, promotori, venditori,
consulenti, brandizzati o meno è un po' in conflitto di
interessi."".e proprio perchè proveniente da articolisti
ufficializzati e non da postanti comuni(aggiunta postuma
esplicativa).
Se di questo passaggio trattavasi, chiedo scusa per non aver
specificato nomi, persone, e n.di calzini(peraltro non
prassi normale), ma era rivolto, di mia intenzione,
genericamente alle categorie suindicate e loro portavoce,
come emerge spesso da letture fra le righe (e non) di
articoli, editoriali, martellanti sull'argomento di
operatività di professionisti che come da tutti notato,
farebbero emergere incongruità e stranezze sull'operato e
sulla legislazione in merito e, per di più, accennanti a
ritenute ignoranze del popolo dei risparmiatori-investitori,
frutto di ipocrite deduzioni, causa la non applicazione
della legge dei "grandi numeri". Ripeto ancora che ciò
appare più come propaganda e pubblicità che come analisi
avulsa da ogni interesse.
Ancora preciso che non mi riferivo a Lei, primo perchè non
la conosco e non conosco minimamente il suo operato e le sue
funzioni, ma la ritengo solo un articolista-postante come
tutti noi e anche da non tralasciare nella lettura in quanto
erogante concetti sensati; secondo perchè anche Lei ha
commentato articoli di altri. Cordialità.
14 settembre 2016 19:53 - lucillafiaccola1796
Che fare?
Sopprimere con metodi poco cruenti, altrimenti ci tocca
pulire, i ladri, gli imbroglioni, i magnacCIA !
14 settembre 2016 19:03 - giorgio canella
gent. savpg8801. vedo che lei fa riferimento, nel suo
commento, ad una cosa che ho scritto io e che è stata
pubblicata oggi...quando lei parla di "propaganda" si
riferisce anche al mio scritto o si tratta di un riferimento
ad altro?...è giusto una curiosità. grazie se mi vorrà
rispondere
14 settembre 2016 17:28 - savpg8801
Riporto anche qui ciò che ho postato in altro luogo:
Ma neppure per sogno!...dall'autore:" Solo dopo aver deciso
cosa volete, cosa vi serve e cosa non volete, solo allora è
il caso di investire tempo ed energie per cercare il
prodotto. Quantomeno, io la penso così! Voi?
Voi... è giusto che molti, diversi, rispondano(se vogliono)
a quesiti di questa, spesso logomachica, maratona
finanziaria che assilla l'economia moderna(ma anche di
vecchia data per molti di meno) vista da parte degli
offerenti e dei domandanti.
Non credo che il Popolo , visto nella sua molteplicità di
pensiero e di ragionamento, sia in grado e nemmeno abbia
voglia, data la sterilità dell'argomento per i più, di
porsi il quesito decisivo già addirittura dopo aver
stabilito cosa si vuole, cosa personalmente serve(se serve),
o cosa è meglio decidere.
Proprio il Popolo non può essere definito investitore e
neppure grossolanamente risparmiatore, dato che l'unica
differenza sta nel fatto che uno può essere risparmiatore
da una parte, per poi spenderli dall'altra a seconda delle
proprie preferenze. Risparmio sull'offerta speciale della
bistecca, ma vado a metterli nel bussolotto per il
vestitino della prossima stagione. E', quindi, un
ergonomizzatore. Il risparmio puro è una parte di reddito
non utilizzato adesso, per servirsene in futuro per scopi
che uno si crea, oppure per non buttarli(se può) in regalo
e pasto a forniture inutili o non necessarie, o di cui non
ha stretta necessità(come invece, vorrebbero gli
amministratori dello stato per non essere tacciati di
politiche deflazionistiche di prodotti e consumi(peraltro se
ben utilizzate, anche utili) circa mancati introiti di
balzelli correlati).
Lo stesso risparmiatore può, non necessariamente, divenire
anche investitore(parola grossa che fa alzare le orecchie ai
venditori della finanza) solo per non lasciare il
gruzzoletto(visto non paperonicamente) infruttifero o
perdente nella pentola murata, magari nella casa di ciotoli
e sabbia.
Se invece si prova a decidere, appunto, di cedere i propri
marenghi ricevendo un pezzo di carta come una ricevuta di
sequestro di guerra, ecco che scatta la muta di cani (in
senso metaforico) dietro la volpe.
Ben hai commentato in altro editoriale, Canella circa la
similitudine sui medici;
Io proporrei anche questa. Dopo aver passato una mezza vita
a leggersi la Bibbia, doversi accollare l'onere di decidere
cosa fare della propria vita spirituale appoggiandosi o
scegliendo dalle varie tendenze presenti nel variegato(e
incognito) mondo odierno che tutto conosce e in cui tutto è
meglio per sè.
O ancora, dopo essersi fatti una cultura da libri e
riviste,ma anche su internet e tremendamente dai passaparola
sui social network,sulle varie malattie, rimedi, pareri
(questo è peggio), entrare in Farmacia( oppure in
erboristeria) e cercarsi il rimedio pescando fra i cassetti
e gli scaffali, sentito qualche parere del Farmacista, che,
magari, ti deve piazzare l'antiacido più di moda o quello
meglio venduto.
Termino col dire che, giustamente, il carrello non è simile
al pacchetto titoli o altro. La spesa una volta comprata, in
genere viene tutta consumata(o buttata per qualcuno) e non
si fa una grinza. Questa attenzione, in comparto finanze,
anche per pochi cent di perdita, la facciamo eccome.
Il valore delle due cose è da noi attribuito in maniera
decisamente differente. Se compriamo robaccia, amen. Se
compriamo un titolo che è o diverrà spazzatura, ecco che
siamo ignoranti, sprovveduti, abbiamo bisogno del maestro,
del consulente, del guru di turno, dell'osservatore dei
grafici, di chi ci cura la testa perchè abbiamo agito da
imbecilli renitenti alle mani che ci avrebbero salvati
dall'annegamento. E questo, senza piangerci sopra.
A dirla tutta ce la dovremmo prendere con i venditori di
formaggi o di salumi se ciò che offriamo ai nostri ospiti
è stato non gradito. e questo non facciamo perchè siamo
nell'impossibilità di decidere, anche se lo volessimo. E di
decidere qualcosa lo siamo negativamente altrettanto,
nell'impossibilità e non nell'incapacità o voglia, nel
Supermercato della Finanza.
E questa solita propaganda su intermediari, promotori,
venditori, consulenti, brandizzati o meno è un po' in
conflitto di interessi.
14 settembre 2016 15:59 - giorgio canella
io mi auguro che questo continuo "battere il chiodo
"sull'ignoranza degli italiani non finisca poi per
giustificare il fatto che se qualcuno li ha buggerati è
stato grazie alla loro ignoranza ...sarebbe come dire che se
un medico ti cura male è perchè tu, paziente, sei
ignorante in materia ...diciamo che la "colpa più grave"
che io attribuisco a molti risparmiatori è quella di
firmare tutto senza leggere e senza sapere cosa firmano...ma
questo ha a che fare più con l'ignoranza in senso lato che
con l'ignoranza in materia di risparmio.