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20 gennaio 2017 12:28 - angelo41
Credo che la maggior parte degli "investitori" pretenda la conservazione del potere di acquisto nel tempo.
15 novembre 2016 0:36 - federico6198
Trovo che questo articolo sia semplicemente meraviglioso per chi ha la fortuna di averlo capito bene,
e riassume sistematicamente l'operatività d'investimento, per chi è nuovo del sito o non lo avesse capito
è fondamentale comprendere tutti gli aspetti che vanno studiati separatamente per poi riuscire a processare decisioni
dimvestimento consapevoli, ma la cosa più importane sarebbe quella di cambiare atteggiamento rispetto al modo di pensare
comune a tutti i piccoli risparmiatori. Cercando di eliminare tutti i luoghi comuni, articoli che spiegano questo molto bene
li potete cercare su internet e sono :

1)La 'predisposizione' degli investitori ad essere raggirati dal sistema
di Alessandro Pedone.
2) Riflessioni sul costo psicologico, economico ed informativo degli investimenti
di Massimo Scolari
3) Anche l'atteggiamento dei clienti ingrassa le banche
di Alessandro Pedone
4) I mercati finanziari non sono "rischiosi"... (purtroppo)
di Alessandro Pedone

Capire la differenza fra in consulente ed un promotore è fondamentale :

1) Il consulente finanziario non è un medico, ma per il 99% degli italiani è necessario
di Marco Liera
2) Consulenza finanziaria indipendente
di Alessandro Pedone
3) La consulenza finanziara? E' molto più della gestione di un portafoglioLa matematica della "gestione attiva"
di Marco Liera
4) Gli errori della consulenza finanziaria attuale
di Nicola Zanella

Capire la differenza fra pic e pac :

Investimento in azioni: meglio il Pic o il Pac? di Nicola Zanella

Ribilanciare o non ribilanciare... questo e' il problema di Alessandro Pedone

capire come funzionano gli strumenti d'investimento :

1) Carissimo gestore ti scrivo...di Giovanni Donati
2) La matematica della "gestione attiva"
3) Gestioni Patrimoniali in Fondi = G.P.F. = Gestioni Per Finta di Giuseppe D'Orta
4) Investimenti obbligazionari: alcune considerazioni generiche di Matteo Lombardo (bellissimo)
5) La trappola dei fondi obbligazionari di Alessandro Pedone (Super)
6) Via dai prodotti a capitale garantito di Francesco Gurrieri
7) Obbligazioni strutturate: precauzioni per l'uso ... di Zeno d'Acquarone
8) Il concetto di rischio finanziario di Giovanni Donati
9) Oltre il mito della diversificazionedi Marco Liera
10) Fare meglio (anche MOLTO meglio) del risparmio gestito e' piu' semplice di quello che si pensa di Alessandro Pedone
11) Consigli per le vendite di AP
12) Il difficile equilibrio fra paura/avidita' e razionalita'di Alessandro Pedone
13) Perché facciamo sistematicamente scelte finanziarie errate? di Alessandro Pedone ce ne sarebbero altri ma mi fermo qui.

Sul Canale youtube potete trovare dei video di Sandro Vita ve li consiglio vivamente e Marco Liera,un?altro sito interessante è
Segreti Bancari, grazie ad internet tutto questo oggi è possibile attraverso i forum specializzati non sui social network sicuramente
che sono un fenomeno di massa !
10 novembre 2016 20:58 - savpg8801
Tra un mese ci mandano il pacco natalizio e i bollini.
10 novembre 2016 15:35 - minotauro5801
Come si costruisce un 'buon' portafoglio finanziario?
Fregando un portafoglio al politico piu' vicino.
Lo hanno tutti gonfio.
10 novembre 2016 14:12 - savpg8801
Ad Alessandro Pedone,
Bene, circa il "ravvedimento", non sono qui a fare dei "mea culpa" o dei sostegni a spada tratta.
Sarebbe piuttosto semplice dire che la percezione avuta, da diversi anni fa ad oggi, attorno alle indicazioni del come comportarsi dell'investitore- magari fissato verso e solamente ad alcuni aspetti delle modalità e delle aspettative dell'investire- cioè che nei passati articoli ci fosse quasi una direttiva alla linea più dura nel considerare che i risultati dovessero essere più affidati alla capacità del consulente-analista-consigliere, che non alla caratteristica caotica e indecente dei mercati di oggi.
Ho percepito questo "addolcimento" quasi come una linea discendente dove, all'apice si assiste ad una durezza di attribuzione, da parte del capace e necessario consulente, di responsabilità obiettive ed oggettive nei confronti del risparmiatore-investitore stesso; vuoi per mancanza di studio, di educazione finanziaria (più volte notata anche facente capo ad altri commentatori) o di inclinazioni fisse al raggiungimento irresponsabile del solo utile o guadagno e, a scendere (della curva), ad una sempre maggiore attribuzione di colpevolezza all'ineluttabile variegazione e inaffidabilità dei mercati.
Non si risenta di questo; è solo una percezione, ma ultimamente si assiste finalmente ad una ondata di quasi rassegnazione(ovviamente fuori luogo) che, dalla "pimpanza" dell'arte di investire, si indirizza a quella di subire. Come dire: la colpa è del bajon.
9 novembre 2016 22:12 - minotauro5801
Meno male che c'è savpg8801 che conosce l' argomento ed è anche capace a scrivere e lucilla fiaccolata che commenta, altrimenti questo forum sarebbe proprio un mortorio.
9 novembre 2016 18:06 - Alessandro Pedone
@savpg8801

In primo luogo la ringrazio per leggere i miei modesti pezzi e sovente commentarli.
Mi permetta di dissentire sull'ipotetico mio "ravvedimento" di cui parla. Sono anni che scrivo che i mercati finanziari sono molto più che rischiosi bensì incerti, non capisco proprio quando avrei mai scritto qualcosa di contrario.
Credo che proprio per questo, chi ne ha la possibilità, avrebbe convenienza ad instaurare un rapporto con un professionista che dovrebbe avere competenze non per "prevedere" i mercati (cosa a mio avviso impossibile, almeno nell'accezione comune che diamo al termine "prevedere", se poi parliamo di questioni accademiche, allora si dovrebbero fare dei distinguo che in questa sede sono inutili) ma proprio a gestire l'incertezza nel modo più compatibile possibile con le caratteristiche del singolo investitore.
Certo se si pensa che il professionista ha dei limiti perché non è in grado di prevedere i mercati, allora è ovvio che è preferibile (sia per il professionista che per il potenziale cliente) non avviare alcun rapporto che sarebbe certamente deludente.
Concordo, invece, completamente sul fatto che sarebbe molto più utile se si realizzassero metodologie meno stupide per operare in finanza. La struttura portante della finanza andrebbe cambiata radicalmente. Anche su questo ho scritto in passato (d'altra parte, in 15 anni, capita di scrivere di tante cose e statisticamente capita perfino di dire qualcosa d'intelligente) recensendo un bel libro dal titolo "fine della finanza" (era il giugno del 2012). Questa finanza ormai da troppi anni non è più uno strumento agevolativo dell'economia ma è uno dei principali rischi per la stessa. Gli storici ci mostrano diversi modelli alternativi che potrebbero essere ripresi ed adattati ai tempi moderni. Ma qui il discorso si fa lungo. Fino a quando avremo a che fare con questa finanza malata, le soluzioni sono solo due: scegliere di immischiarvisi il meno possibile (e quindi non investire, in sostanza) oppure investire cercando di controllare, per quanto possibile, l'incertezza strutturale che essa prevede.
8 novembre 2016 18:30 - lucillafiaccola1796
"mercato che oggidì è falso ed inaffidabile: Troppo vasto, troppo veloce, troppo inaffidabile, troppo influenzato da ogni sorta di avvenimenti geo-politici, rumori, voci, pretesti, pratica di uniformarsi alle decisioni degli operatori più forti(leggasi speculazione) che comporta operazioni errate di spinto trading o di stasi attendista".
Uno scrivere da Maestro. Ma Noi col conto della Serva sappiamo che è tutto in mano all'algoritmo di scudorosso pape satan aleppo, tutto impegnato a spingere killary per presidenta embedded. Poveri Noi: se la mano destra non sa quello che fa la sinistra neanche nella speculazione merdellata all'estremo ndo cojo cojo tanto chi ci rimette sono quelle pecore imbecilli che hanno risparmiato anziché dilapidare i Sudati Risparmi in merci di merdel, fatte male per dispetto dei Consumatori, non ci si può affidare neanche al ca$o-cao$: meglio sarebbe trump, almeno fa vedere chi è, anziché nascondersi dietro l'essere donna o femmina come se fosse un merito. Mo' hanno veramente rotto con queste boschettate dalla faccia suorina e dalla ....truffburina. Che si capisce che sono incazzatissima, visto che l'unione delle pecore impedirebbe loro di essere mangiate vive? E di conseguenza anche Io che Pecora non Sono ma sono COSTRETTA ad essere perché la maggioranza dei krumiri buoni$ti è schiacciante.
8 novembre 2016 17:36 - giorgio canella
Grazie Alessandro per questo articolo: pensare che il Consulente sia un soggetto che è in grado di prevedere come andranno i mercati significa costruirsi delle aspettative che hanno grande probabilità di essere deludenti....il Consulente, prima di tutto, dovrebbe servire ad aiutare a fare scelte consapevoli e coerenti con le necessità delle Persone e, forse, questo è il primo insegnamento che una corretta educazione finanziaria dovrebbe dare...ma mi pare che chi sta spingendo l'educazione finanziaria abbia in mente altro.
8 novembre 2016 16:11 - savpg8801
Forse sono uno dei dodici lettori che seguono gli editoriali di Pedone, ma suppongo ce ne siano altri che si limitano a leggere.
Vorrei far notare che, ultimamente, si intravede un a sorta di "ravvedimento" circa il cominciare a capire, o meglio, ad ammettere la terribile aleatorietà di tutto il sistema finanziario e non solo quello del trading, dei portafogli, delle quotazioni, ecc.
Indietro nel tempo si sentiva la necessità di affidarsi quasi ciecamente a professionisti, poi a concordare con loro, indi ad ammettere che, neppure loro riescono (e qui stà la realtà) a districarsi nell'infinita variegazione di prodotti, di tecniche, di strategie, di propensioni ecc. fino ad arrivare alla necessità di rivoltare il tutto accusando il risparmiatore-investitore di scarsa o nulla capacità di agire ma anche neppure di imparare, come già letto in altre parti.
Cioè, se non si riesce più ad affidarsi all'esperto perchè anch'esso ha i propri limiti o al mercato stesso che oggidì è falso ed inaffidabile, credo di essere in linea con il ragionamento rendendo ogni strategia ineluttabilmente inaffidabile.
E la colpa, chiamiamola così, non è del professionista o dell'investitore-risparmiatore, ma della careatteristica che si è venuta formando nella globalità dei mercati stessi. Troppo vasti, troppo veloci, troppo inaffidabili, troppo influenzati da ogni sorta di avvenimenti geo-politici, rumori, voci, pretesti, pratica di uniformarsi alle decisioni degli operatori più forti(leggasi speculazione) che comporta operazioni errate di spinto trading o di stasi attendista. Leggansi, al proposito, tante delle opinioni di analisti-più o meno capaci- che minuto per minuto invadono giornali, mass-media, blogs o socialnetworks, nonchè organi e pubblicazioni finanziarie on-line.
Se non vi fossero opinioni diverse, i mercati finanziari finirebbero....giusto ma (a prescindere dalla catastrofe che metterebbe sul lastrico tanta gente che ci lavora e qui mi dispiace), sarebbe quasi meglio finissero e si adottassero altri sistemi meno caotici per operare in finanza. Tali da non ispirare più tutte le incertezze che ne permeano i risultati.
Cioè non da gioco dell'Oca.
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