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18 gennaio 2017 10:56 - Scrivia51
Alitalia e' diventata, ormai, il pozzo si san Patrizio, dove tutti possono attingere e non si esaurisce mai. Se fate caso, sono sempre gli stessi personaggi che occupano cariche di ad e presidenti nelle grandi aziende pubbliche e private, mai nessuno paga, in reputazione, le male gestioni, anzi, lasciato un incarico ( fallimentare)e ne occupano subito un altro piu' prestigioso. Gia' questa e'la gestione Italia e rispecchia in toto, la consistenza politica del paese.
15 gennaio 2017 20:09 - lucillafiaccola1796
ma questi non CIAnno le OO. Ti pare che si distolgono dalle cazzate che scrivono coi pollici sull'aggeggio più importante del loro pistolino che è stato degradato al secondo posto per far chiudere l'EtiHad alì-talia e cacciare gli ex raccomandati che magari li mantengono a telefonino e coca sia ina che cola? Ma che crediamo ancora alla Befana? O al M'Io degli eserciti i$ i$ Raeliani?
14 gennaio 2017 19:10 - minotauro5801
chiudetela e cacciate via tutti. E' stato, è e sarà fino al fallimento, un inutile carrozzone mangiasoldi.
Già doveva essere chiusa decine di anni fa...
14 gennaio 2017 18:51 - lucillafiaccola1796
mentre le banche, formalmente sono ancora Italiane, e contengono i RISPARMI di Italiani, presumibilmente Contribuenti Tartassati, perché i Sori Eva li hanno in svizzera, al vaticano, san marino, ed altri paradisi fiscali, l'alitalia, è "mal condotta" da monte prezzemolo si presume italiano, ma è di proprietà degli arabi di Etihad, la compagnia dell’emiro di Abu Dhabi e di altre compagnie aeree controllate, come la Air Seychelles o l’indiana Jet Airways.
Arrivati due anni fa a Fiumicino con 358 milioni di euro per mettere le mani sul 49 per cento del capitale, gli arabi promisero una rapida ripresa ed un avvenire scintillante. Non si sono visti né l’una né l’altro: l’Alitalia va malissimo e perde quanto perdeva prima che Etihad arrivasse, 500mila euro al giorno secondo le ammissioni degli stessi vertici aziendali, almeno il doppio secondo voci sempre più insistenti. In vista ci sono altri tagli, da un minimo di 600 a 2.000 persone, e la faccenda riguarda anche i piloti, dal momento che si parla di messa a terra di almeno una decina di aerei. Di fronte al nuovo disastro nei giorni scorsi è stata addirittura affacciata l’ipotesi di un intervento pubblico di salvataggio, scriveva il fatto quotidiano, Daniele Martini l'8 dicembre 2016. Ci dispiace per i lavoratori, ma non si è fatto niente per i 2511 del call center almaviva di Roma. Inoltre NON E’ stato ammesso il referendum per il reintegro delll'art. 18 dello statuto dei lavoratori maramaldato dal gufetto menarino renzjpmorgan. NON ALZEREMO UN DITO per etihad.alì-talia. A chi tocca non si ingrugna.
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