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9 febbraio 2017 0:23 - Mechano
Marshall Auerback spiega come uscire dall'Euro.

http://agorastrea.dyndns.info/videos/214/summit-mmt-marshall -auerback-come-uscire-dall-euro-16-18-ita/
28 gennaio 2017 18:13 - lucillafiaccola1796
Siamo fritti e rifritti. Certo non tanto come quei Poveri Italiani che sono morti sotto la valanga dell’albergo Rigopiano, malgrado quanto hanno potuto fare quelli che hanno cercato di disseppellirli, a forza di vangate, nell’era della supertecnologia…che se la corrente va via, stai peggio di tua Zia nel medio evo. Affidiamo la Nostra Vita e quella dei Figli che abbiamo FORZATAMENTE chiamato a vivere, ma soprattutto a morire su questo pianeta in mano a bruti seviziatori assassini, ad incapaci impunibili che manteniamo a tarallucci, vino, mignotte e trans. E costoro credono di convincerci che la colpa sia dell’albergo che era stato costruito nel posto sbagliato. Allora se in Italia c’è la pena di morte per gli incapacti menefreghisti, cominciamo coi 935 e sottopanze, e riprendiamoci tutte le SOVRANITA’ che spettano ai Contribuenti Italiani ed a tutti gli Abitanti d’Italia. La germania ha già combinato un sacco di guai in passato. Togliamo tutti i poteri alla UE. L’€ è solo una moneta. L’abbiamo comprata e pagata cara. Ce la teniamo ed ognuno a suon d’oro posseduto e certificato, se la stampi a casa propria. E quelle monete che non sono supportate da oro, si fottano e si svalutino. Un po’ d’autarchia fa tanto bene alla Zia. Che Caino mangi quello che produce ed impedisca ad abele di mangiarsi gli Animali. Una mela al giorno ti toglie il buonista abele di torno ed anche il suo insesistente camerata di merende. Che vuoi di più dalla Vita? Neanche un lucano!
28 gennaio 2017 10:39 - tecnocopter
Fin tanto che comperiamo BMW Mercedes Audi ai tedeschi le partite correnti con l'estero saranno sempre in rosso.
Quelli che si indebitano per comperare una BMW o
VW non mi fanno pena se poi gliela sequestrano se non può pagarla. Fare i fighi quando non si hanno i soldi e da dementi. Comperare un'auto sembra facile quando sono le banche a prestare i soldi un'altra cosa è mantenerla.
I tedeschi si sono sempre fatti i fatti loro e sempre li faranno con tutto.
Per completare la presa per il c..o dei poveri italioti, gli prestano anche i soldi.
Sotto un certo aspetto l'Italia come nazione potrebbe essere come una famiglia, tanto che se un componente fa cose sbagliate ci va di mezzo tutta la famiglia.
I produttori italiani devono mettersi in careggiata fare in modo che i primi ad essere acquistati siano i prodotti nazionali ma a prezzi non dico cinesi ma accessibili alla maggior parte delle tasche ( e qui purtroppo entra in ballo la filiera, i passaggi di mano che rende un prodotto caro a dismisura, i costi alla produzione sarebbero accettabili ma ci mangiano sopra i mercanti, mediatori e speculatori) I prodotti esteri si dovrebbero acquistare solo quando la disponibilità produttiva nazionale non soddisfa il mercato interno e con l'aggiunta di una tassa di importazione.
Se continuiamo ad importare prodotti di lusso ed HT, avremo che il debito pubblico continuerà a crescere.
( sia chiaro che il debito pubblico non è quello che ci fanno credere, ma la combinazione di più elementi, fra questi quello che ha a che fare con le partite correnti o debito estero.
Buona giornata
28 gennaio 2017 9:46 - Mechano
Cos'è stavolta non andremo a fare la spesa con la carriola?

Il problema è solo monetario. Non vuoi uscire dall'Europa? Allora adotta la doppia moneta, come Danimarca, Svezia, UK, Islanda, Ungheria, così puoi spendere a deficit. E sconfessa ogni trattato di stabilità economica come MES e Fiscal Compact, che sono tutti fasulli, tutti studiati per fottere gli altri paesi al di fuori di Francia e Germania.

Cito Paolo Barnard.

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LA SOVRANITÀ MONETARIA E L'APOCALISSE ABRUZZO.

Venerdì 11 marzo 2011, quello che è forse il più devastante terremoto della Storia moderna colpisce il nord est del Giappone. I morti sono stimati dai 18.000 ai 22.000, i danni all’economia del Paese furono di almeno 250 miliardi di dollari, posizionando questa catastrofe naturale come la più costosa nella Storia, scrisse il New York Times.

La reazione del governo giapponese:

60 ore dopo quell'olocausto i servizi idrici ed elettrici furono ristabiliti per il 98% della zona colpita.

72 ore dopo la tragedia la Banca del Giappone iniettò 181 miliardi di dollari di denaro di Stato nella casse delle banche giapponesi come stop immediato a un tracollo finanziario.

Con una ricostruzione stimata sui 128 miliardi di dollari, il governo giapponese si accordò con l’opposizione per un esborso totale di 230 miliardi di dollari.

Per compensare le vittime del disastro nucleare causato dal sisma nella centrale di Fukushima, il governo di Tokyo sborsò 20,6 miliardi di dollari alla Tokyo Electric Power Company, l’azienda responsabile della centrale.

Tokyo non doveva chiedere il permesso a Bruxelles per spendere. Non doveva belare a Bruxelles che c'erano degli umani che crepavano e per pietà... per pietààààà... Il Giappone è sovrano nella spesa per l'Interesse Pubblico, non prende ordini da Juncker.
27 gennaio 2017 19:09 - raffaele70
"Dobbiamo guardare in casa nostra": è esattamente lì il problema. E' più comodo per la classe dirigente - e non solo -, puntare il dito contro il capro espiatorio di turno; oggi tocca all'UE, domani, chissa?! l'importante è che sia qualcosa di sconosciuto e minaccioso, o che possa essere presentato come tale. Oggi ricordiamo la Shoah, e la storia ci insegna che non è difficile inventarsi un nemico.
27 gennaio 2017 18:40 - Annapaola Laldi
A me pare che tutti quelli che parlano dei danni che ci fa lo stare nell'Euro, dimenticano una cosa essenziale per l'Italia. E cioè il debito enorme che ci grava addosso a causa della delinquenza organizzata e delle diverse forme di corruzione, organizzate o "fai da te".
La prima cosa (o "FIRST" per gli ammiratori di Trump e della Brexit) è sradicare queste male piante dal nostro suolo, volerlo sul serio, sostenere singoli cittadini e associazioni contro le mafie, polizia e giudici che lavorano senza risparmio di energie su questo fronte e che troppo spesso vedono vanificata la loro dedizione dai politici collusi o anche semplicemente sordi e ciechi per una loro presunta convenienza personale, dagli affaristi (o anche da altre persone fedifraghe che albergano ahimè da diverse parti).
Quando cominceremo a registrare dei successi autentici su questo fronte e a vedere i partiti applicare seriamente una disciplina etica al proprio interno (senza tanti garantismi), allora e solo allora potremo con animo sereno e onesto fare i conti se l'Euro ci è di vantaggio o no.
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