Siamo fritti e rifritti. Certo non tanto come quei Poveri
Italiani che sono morti sotto la valanga dell’albergo
Rigopiano, malgrado quanto hanno potuto fare quelli che
hanno cercato di disseppellirli, a forza di vangate,
nell’era della supertecnologia…che se la corrente va
via, stai peggio di tua Zia nel medio evo. Affidiamo la
Nostra Vita e quella dei Figli che abbiamo FORZATAMENTE
chiamato a vivere, ma soprattutto a morire su questo pianeta
in mano a bruti seviziatori assassini, ad incapaci
impunibili che manteniamo a tarallucci, vino, mignotte e
trans. E costoro credono di convincerci che la colpa sia
dell’albergo che era stato costruito nel posto sbagliato.
Allora se in Italia c’è la pena di morte per gli
incapacti menefreghisti, cominciamo coi 935 e sottopanze, e
riprendiamoci tutte le SOVRANITA’ che spettano ai
Contribuenti Italiani ed a tutti gli Abitanti d’Italia. La
germania ha già combinato un sacco di guai in passato.
Togliamo tutti i poteri alla UE. L’€ è solo una moneta.
L’abbiamo comprata e pagata cara. Ce la teniamo ed ognuno
a suon d’oro posseduto e certificato, se la stampi a casa
propria. E quelle monete che non sono supportate da oro, si
fottano e si svalutino. Un po’ d’autarchia fa tanto bene
alla Zia. Che Caino mangi quello che produce ed impedisca
ad abele di mangiarsi gli Animali. Una mela al giorno ti
toglie il buonista abele di torno ed anche il suo
insesistente camerata di merende. Che vuoi di più dalla
Vita? Neanche un lucano!
28 gennaio 2017 10:39 - tecnocopter
Fin tanto che comperiamo BMW Mercedes Audi ai tedeschi le
partite correnti con l'estero saranno sempre in rosso.
Quelli che si indebitano per comperare una BMW o
VW non mi fanno pena se poi gliela sequestrano se non può
pagarla. Fare i fighi quando non si hanno i soldi e da
dementi. Comperare un'auto sembra facile quando sono le
banche a prestare i soldi un'altra cosa è mantenerla.
I tedeschi si sono sempre fatti i fatti loro e sempre li
faranno con tutto.
Per completare la presa per il c..o dei poveri italioti, gli
prestano anche i soldi.
Sotto un certo aspetto l'Italia come nazione potrebbe essere
come una famiglia, tanto che se un componente fa cose
sbagliate ci va di mezzo tutta la famiglia.
I produttori italiani devono mettersi in careggiata fare in
modo che i primi ad essere acquistati siano i prodotti
nazionali ma a prezzi non dico cinesi ma accessibili alla
maggior parte delle tasche ( e qui purtroppo entra in ballo
la filiera, i passaggi di mano che rende un prodotto caro a
dismisura, i costi alla produzione sarebbero accettabili ma
ci mangiano sopra i mercanti, mediatori e speculatori) I
prodotti esteri si dovrebbero acquistare solo quando la
disponibilità produttiva nazionale non soddisfa il mercato
interno e con l'aggiunta di una tassa di importazione.
Se continuiamo ad importare prodotti di lusso ed HT, avremo
che il debito pubblico continuerà a crescere.
( sia chiaro che il debito pubblico non è quello che ci
fanno credere, ma la combinazione di più elementi, fra
questi quello che ha a che fare con le partite correnti o
debito estero.
Buona giornata
28 gennaio 2017 9:46 - Mechano
Cos'è stavolta non andremo a fare la spesa con la
carriola?
Il problema è solo monetario. Non vuoi uscire dall'Europa?
Allora adotta la doppia moneta, come Danimarca, Svezia, UK,
Islanda, Ungheria, così puoi spendere a deficit. E
sconfessa ogni trattato di stabilità economica come MES e
Fiscal Compact, che sono tutti fasulli, tutti studiati per
fottere gli altri paesi al di fuori di Francia e
Germania.
Cito Paolo Barnard.
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LA SOVRANITÀ MONETARIA E L'APOCALISSE ABRUZZO.
Venerdì 11 marzo 2011, quello che è forse il più
devastante terremoto della Storia moderna colpisce il nord
est del Giappone. I morti sono stimati dai 18.000 ai 22.000,
i danni all’economia del Paese furono di almeno 250
miliardi di dollari, posizionando questa catastrofe naturale
come la più costosa nella Storia, scrisse il New York
Times.
La reazione del governo giapponese:
60 ore dopo quell'olocausto i servizi idrici ed elettrici
furono ristabiliti per il 98% della zona colpita.
72 ore dopo la tragedia la Banca del Giappone iniettò 181
miliardi di dollari di denaro di Stato nella casse delle
banche giapponesi come stop immediato a un tracollo
finanziario.
Con una ricostruzione stimata sui 128 miliardi di dollari,
il governo giapponese si accordò con l’opposizione per un
esborso totale di 230 miliardi di dollari.
Per compensare le vittime del disastro nucleare causato dal
sisma nella centrale di Fukushima, il governo di Tokyo
sborsò 20,6 miliardi di dollari alla Tokyo Electric Power
Company, l’azienda responsabile della centrale.
Tokyo non doveva chiedere il permesso a Bruxelles per
spendere. Non doveva belare a Bruxelles che c'erano degli
umani che crepavano e per pietà... per pietààààà... Il
Giappone è sovrano nella spesa per l'Interesse Pubblico,
non prende ordini da Juncker.
27 gennaio 2017 19:09 - raffaele70
"Dobbiamo guardare in casa nostra": è esattamente lì il
problema. E' più comodo per la classe dirigente - e non
solo -, puntare il dito contro il capro espiatorio di turno;
oggi tocca all'UE, domani, chissa?! l'importante è che sia
qualcosa di sconosciuto e minaccioso, o che possa essere
presentato come tale. Oggi ricordiamo la Shoah, e la storia
ci insegna che non è difficile inventarsi un nemico.
27 gennaio 2017 18:40 - Annapaola Laldi
A me pare che tutti quelli che parlano dei danni che ci fa
lo stare nell'Euro, dimenticano una cosa essenziale per
l'Italia. E cioè il debito enorme che ci grava addosso a
causa della delinquenza organizzata e delle diverse forme di
corruzione, organizzate o "fai da te".
La prima cosa (o "FIRST" per gli ammiratori di Trump e della
Brexit) è sradicare queste male piante dal nostro suolo,
volerlo sul serio, sostenere singoli cittadini e
associazioni contro le mafie, polizia e giudici che lavorano
senza risparmio di energie su questo fronte e che troppo
spesso vedono vanificata la loro dedizione dai politici
collusi o anche semplicemente sordi e ciechi per una loro
presunta convenienza personale, dagli affaristi (o anche da
altre persone fedifraghe che albergano ahimè da diverse
parti).
Quando cominceremo a registrare dei successi autentici su
questo fronte e a vedere i partiti applicare seriamente una
disciplina etica al proprio interno (senza tanti
garantismi), allora e solo allora potremo con animo sereno e
onesto fare i conti se l'Euro ci è di vantaggio o no.