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7 marzo 2017 20:17 - michele6949
Ottimo articolo , complimenti!
4 febbraio 2017 11:49 - savpg8801
In questo complesso gioco finanziario entrano diversi attori. La semplice attività indotta dei piccoli e medi investitori è provocata da tutta una serie di azioni a cui fa capo la speculazione. Speculazione non come corretta manovra di ogni investitore(o suo intermediario)che fa in modo di ottenere profitto più o meno prudentemente e onestamente giocando a suo rischio; e imparando.
La Speculazione con la maiuscola è quel noto fenomeno di cui si avvalgono i grandi gruppi con i rischi già calcolati per pilotare i mercati. E' qui che avviene lo scempio; e il sistema informativo, con la sua ignoranza (o complicità) travisa i fatti e provoca danni sia nella cultura che nel portafoglio.
Infatti gli studi sulla comunicazione rilevano che il popolo si può pilotare facilmente specie con comunicazioni cattive che con quelle buone. Cioè la gente risponde di più al lato peggiore dell'informativa.
4 febbraio 2017 10:47 - NN1999
Però spesso penso che le variazioni di mercato conseguenti ad una certa notizia non siano dovute ad attività degli investitori che presi dal panico o dalla gioia iniziano a vendere o a comperare. Io ritengo più probabile che siano gli stessi istituti finanziari che partecipano al loro stesso gioco, mentre i dispensatori di notizie radicherebbero nelle nostre convinzioni che quel fatto ha causato quella reazione del mercato finanziario.
31 gennaio 2017 20:08 - savpg8801
Purtroppo possono rifiutarsi in molti modi.
Innanzitutto serve capire come vengono classificati quelli che la comune ottusità chiama depositi. Quelli messi in conto corrente, quelli messi in certificati di deposito, depositi fiduciari, bond più o meno subordinati o altri cosiddetti senior, ecc.
La regola del recente bail-in li chiarisce(grosso modo) a sommi capi in scaletta. La "garanzia" che fino a poco più di centomila € non verrebbero toccati(per nominativo e per banca) non la dà la banca stessa, ma un fondo.Poi sta a vedere come opera.
Poi ci sono problemi di altro genere come la liquidità, le messe in liquidazione, le sorvegliate, le fallite, le invitate a ricapitalizzare, ecc.
Altro capitolo sono le azioni. Queste in primis sono state definite "rischio d'impresa. Chi le possiede (poi da vedere se in buona o mala fede acquistate) è chiamato a rispondere col proprio capitale azionario ai guai d'impresa. Come una spa che abbia venduto azioni per costituirsi, i cui soci sono imprenditori(qui dovrebbero essere consenzienti del rischio assunto) e pagano se l'impresa va male.
Quella delle banche è stata considerata uguale a qualsiasi impresa come specificità azionaria di rischio. Però, a mio avviso, c'è differenza. Molto è dovuto al mancato avviso che è stato dato al "risparmiatore" di rischio d'impresa diretto, spacciandolo come cosa comune al pari di qualsiasi investimento sia di prodotti della banca stessa che di quelli al di fuori( azioni, bond, fondi, ecc. di altre realtà in regime di "amministrato".
L'acquisto di azioni è spesso favorito da alcuni privilegi offerti quali sconti su prestazioni, tassi leggermente superiori a chi acquista prodotti della banca, e via dicendo.
Ma, suppongo, che la maggior parte degli azionisti non avvertisse queste differenze. Differenze che hanno visto loro azzerare i propri risparmi, fatti passare, tuttavia, per investimenti a rischio d'impresa.
In definitiva, i soldi non sono tuoi, Lucilla, ma sono diventati possesso della banca e quindi, se non ne ha più a disposizione(per vari motivi) non te li dà indietro come dimostrato dai recenti occorsi.
31 gennaio 2017 19:00 - lucillafiaccola1796
ormai lo sanno tutti che le borse sono "regolate" da algoritmi psicopatici come quelli che li "elaborano". Ora che c'entra Trump con le borse italiane, non si capisce. Quello che capisco è che c'è qualcuno, di cui sappiamo nomi e cognome, che vuole affossare le banche italiane. Forse perchè come sappiamo oramai tutti, i Nostri Risparmi sono di proprietà della banca quando li abbiamo in deposito conto corrente che rende zero, e... costituiscono l'UNICO "patrimonio" della banca...ma RIDIVENTANO di nostra proprietà quando andiamo allo sportello a ritirarli. E non possono rifiutarsi di darceli. Dico bene sav?
31 gennaio 2017 16:56 - savpg8801
La prima parte del ragionamento di Pedone è in linea col mio pensiero. Le stesse cose, forse anche in maniera non convincente, le ho ripetute e scritte in queste pagine, anche riportando in copia le frasi, appunto, delle titolazioni e dei commenti di giornalismo e addetti ai lavori.
C'è sempre, minuto per minuto, una notizia che spesso non c'entra nulla, per far muovere analisti, mercati, operatori e speculazione. E non mancano addirittura le notizie finanziarie, anche ai telegiornali, di cavolate immani riportate da giornalismo dedicato, ma che sembrano obbedire a un copione trito e già scritto. Come le colpe dello spread, la comunicazione di rendimenti che appaiono come fissi o globali di bond, ma che in realtà lo sono solo per le nuove emissioni, e, appunto, le motivazioni date ad ogni fenomeno spesso al di fuori delle cerniere.
Ma criticare in questi casi equivale a denunciare. E se queste denuncie fossero propedeutiche per non innescare fenomeni incongrui, sarebbe molto auspicabile.
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