Quando un essere umano non riesce a soddisfare i suoi
bisogni primari - cibo bere respirare camminare un rifugio
defecare urinare ecc ecc - non ha necessita ne tempo di
pensare a quale tipo di parola usare e se usarla perché il
bisogno primario ha la priorità per la sopravvivenza.
Nelle società in cui questi bisogni primari sono
soddisfatti molto spesso si abusa della parola e poche
società pensano a soddisfare i bisogni superiori perché
non ne sentono il bisogno, c'è decisamente un forte
squilibrio accompagnato da un diffuso uso distorto della
parola e dell'INFORMAZIONE e credo che sia riconducibile
allo stato delle loro percezioni verso se stessi e il mondo
che li circonda.
26 ottobre 2017 13:32 - Sharman*
L' "imbarbarimento" del linguaggio, il suo impoverimento e
la sua destrutturazione semplificante è principalmente
quello dell'uso mezognero e suggestivo dei termini; la "
Neolingua" per intenderci.
Giudeo e filosemita.
Il termine filosemita, mi sembrava ovvio, lo uso in termini
derisorii, a mo' di scherno per l'abuso di una parola
violentatrice e senza senso come "antisemitismo". Questo è
il vero imbarbarimento del linguaggio, la sua vera
destrutturazione. L "antisemitismo" ne è l'esempio massimo.
Che cazzo è l' "antisemitismo" ? Se esiste un
"antisemitismo" per forza di cose deve esistere un
"semitismo"; ma credo che la parola "semitismo" non abbia
definizione in nessuna lingua e in nessuna giurisprudenza, e
non può esistere, e sopra tutto non deve, perché fa parte
di quella destrutturazione barbara del linguaggio tale per
cui l' "antisemitismo" è solamente una suggestione
scollegata da qualsiasi definizione reale. Viene usata
arbitrariamente solo per colpire i dissidenti politici.
Viene usata sarbitrariamente solo per colpire le critiche al
regno sanguinario dell'Israele. Viene usata arbitrariamente
solo per coprire le falsificazioni storiche della Scioà. Ma
non ha significato alcuno.
Oggi questa barbara parola completamente destrutturata è
su tutti i giornali in una operazione di marketing politico
concordato, operazione "Anna Frank famola santa subbito",
forse per togliere l'attenzione dal gelido Vento del Nord
che soffia sulla Fogna Romana. ( sono bastati quattro
adesivi minuscoli in un angolo di uno stadio per scatenera
tutta la campagna, ci rendiamo conto che sono cose studiate
a tavolino? la prossima volta cosa prendono a pretesto, le
scritte nei cessi degli autogrill?)
Quindi esiste "antisemitimo", ma non esiste "semitismo",
ahahahah!! permettimi che è una cosa ridicola?, né esiste
"filosemitismo".
E come è possibile?
La parola "antisemitismo" è oggi proprio la parola principe
della barbara destrutturazione del linguaggio.
Dato che quando critico la Truffa della Scioà; la
illeggitima invasione degli ebrei in Palestina e la
conseguente Nabka, ossia la violenza e la espulsione patita
da centinaia di migliaia di Palestinesi, il terrorismo
ebraico in Palestina e la illeggittima fondazione
dell'Israele; la abnorme presenza ebraica nei massmedia e
nella narrazione volgare, nel mondo della finanza e della
politica; dato che quando io ed altri ci esprimiamo
liberamente su tematiche incidenti gli interessi giudaici
siamo tacciati di questo fantomatico "antisemitismo" allora
do loro la definizione ugualmente ridicola di
"filosemitismo". Ma di che cosa io sia anti e loro filo, non
è dato sapersi perché la parola "semitismo" non ha
definizione, non esiste.
Esiste solo come coacervo di menzogne e di minacce per
colpire la libertà di parola.
La parola "semita" non la uso mai, se non poche volte per
derisione, proprio per quanto detto sopra essendo tale
parola solo una fumosa definizione biblica senza senso
storico-scientifico e che includerebbe tutti i popoli
attualmente arabi o arabizzati oltre gli ebrei. Immagino sia
una definizione di cui si siano impadroniti i giudei, per
quanto kazari e quindi razzialmente caucasoidi, bo'.. a già
ma le razze non esistono, non esistono se non quando si tira
fuori la parola "antisemitismo", ahahhah!! queste sono le
vere barbare destrutturazioni del linguaggio fatte a bella
posta per tirare scemo e per ingannare il popolo. razzismo
sì, razzismo no, razzismo dipende... Perché, parliamoci
chiaro Vincenzo, questi "Giudei" non sono una Razza, non
sono una Ideologia, non sono nenche una Religione se non per
alcuni di loro, sono soltanto una sanguinaria Mafia
Internazionale e l'Israele è la loro Isola della Tortuga.
La parola "giudeo" ? Non la uso come insulto, non do del
giudeo a nessuno che non si ritenga tale, chiamo giudeo chi
per primo si definisca tale. Anche questa è una parola
barbaramente destrutturata; infatti "giudeo" o "ebreo"
indica ambiguamente una supposta razza o un seguace di una
religione, quale delle due accezioni si debba usare è solo
ad esclusivo interesse dell'interlocutore che si definisca
"giudeo" o "ebreo", facci caso.
Che poi io non faccia mistero di non apprezzare le religioni
totatitarie e intolleranti, segnatamente la quattro
principali di Giudaismo, Cristianesimo, Islamismo e
Comunismo, questo è vero: credo nella libertà di
espressione, intellettuale e anche emotiva; in altre parole
non mi destrutturo e non pretendo che altri lo facciano.
In oltre il Giudaismo ha l'aggravante di essere "esclusivo,
razzista e suprematista" che, a maggior imbarbarimento e
destrutturazione del linguaggio, sono le accuse che il
Giudaismo militante rivolge ad altri nelle loro terre, là
dove il 90% dei giudei è per la società aperta, inclusiva
e lo ius soli, mentre nella loro Isola della Tortuga si
pratica l'esclusione, la segregazione razziale, si nega lo
ius soli addirittura a chi viveva lì da prima di loro (!!!)
e si dà invece la cittadinanza solo su base razziale a chi
arriva da chissà dove. E io non nego che il Giudaismo
così configurato all'atto pratico, e non teorico, e i suoi
adepti mi facciano sorgere sentimenti di repulsione.
Altri vice versa pretendono di sanzionare le emozioni
sanzionando l' "hate speech", istituendo lo psicoreato di
"odio". Oltre alla fumosità delle definizioni giuridiche di
tale giurisprudenza che sta ahinoi prendendo sempre più
piede proprio a scapito del "free speech" ( starai seguendo
quanto avviene negli Usa al riguardo, sopra tutto negli
atenei), fumosità che è comunque strumentale
all'istituzione del Terrore Giacobino dei Tribunali dove
alla certezza del diritto si sostituisce l'interpretazione
dei giudici, l'inibizione emotiva principia proprio dalla
proibizione dell'espressione linguistica e dalla sua barbara
destrutturazione di significati, la "neolingua" per dirla
sinteticamente. O in vece di "neolingua" possiamo definirla
Santo Uffizio, o Terrore Giacobino, o accuse di essere
controrivoluzionaro nel regimo giudaico-bolscevico, o
appunto "antisemitismo": odio contro una fumosa e arbitraria
e addirittura inesistente defizione di cio che è
"semitismo".
Su questo concordo, stiamo andando verso una repressione
gravissima, psichica, che usa la detrutturazione e la
repressione linguistica per l'inibizione emotiva,
intellettuale ed espressiva dell'individuo, e quindi per il
suo soggiogamento.
25 ottobre 2017 7:48 - VDonvito
ti ringrazio per il dubbio sulla mia buona fede :-).
La questione la conosco e la mia risposta per cercare di
interloquire con te, e': parlare sempre con chi ha
presumibilmente idee diverse dalla tua, perche' da qui nasce
quella qualita' che oggi un certo uso del web e la
cosiddetta politica urlata, hanno fatto mancare; e grazie
alla quale le nostre liberta' ne stanno risentendo.
Nello specifico FH (che tu hai troppo ingigantito, a mio
avviso), e' un link di un passaggio non determinante (in un
inciso tra trattini, tra l'altro) e non fulcro della
riflessione che ho postato per confrontarci. Indagine che tu
contesti con dovizia di particolari (e nel cui merito non
entro, per mia mancanza di approfondimento dei tuoi
riferimenti), ma che -citata o meno- non modifica il mio
invito.
Nel rileggere il tuo appassionato scritto, siccome quello
che intendo sottolineare con questo editoriale e' il
linguaggio e quello che sta dietro (in termini culturali,
non altri) il suo "imbarbarimento", impoverimento,
semplificazione destrutturata, mi sono venuti all'occhio due
termini che hai usato: giudei e filosemiti. Che usi in modo
dispregiativo. Ci sono tanti modi di approcciarsi allo Stato
di Israele e alla sua societa'. Io, dopo accurato sguardo e
lettura, ho scelto l'approccio di un ebreo (quelli che tu
chiami giudei e semiti): Amos Oz e tutto il movimento
politico e culturale di cui lui e' ispiratore, militante e
punto di riferimento. L'approccio, non altro, che' sui
matrimoni sono contrario in ogni loro manifestazione
individuale. Guardo il mondo, dall'Olocausto in poi, con
l'occhio e la testa di un ebreo errante, disponibile e
proiettato al suo rispetto e alla liberta' di tutti, in una
societa', quella israeliana, dove puo' farlo ed e'
incoraggiato a farlo (sono consapevole che lo Stato
d'Israele e' confessionale).
Ma questo e' un particolare, sempre come ricaduta del
riferimento ai Paesi in cui dovrebbe vigere maggiormente la
liberta' di espressione. Il mio scritto, anche se le tue
osservazioni sul riferimento dovessero far assurgere
l'Italia ad un miglior posto nella classifica della liberta'
di espressione, non cambia di una virgola (potendolo,
ovviamente, contestare in analisi, stimoli e
prospettive).
E' su questo che ti invito a cercare i modi.
buona giornata
24 ottobre 2017 19:53 - Sharman*
Vincenzo, io non credo che tu voglia prendere per il culo
gli altri, però credo e temo che tu voglia prendere per il
culo te stesso. Probabilmente non ce la fai, in termini
castanediani non avrai abbastanza "potere personale", ad
uscire dall'ipnosi.
Come fai a citare una pozza di menzogne e di manipolazioni
tendenziose come la "Freedom House"?
Ma sai chi sono e cosa fanno?
Ma vai a guardare tu stesso, e poi dicci spassionatamente e
sinceramente che cosa ne pensi.
Ma come ti è saltato in mente?
Allora andiamo a vedere insieme, prego, ti faccio strada.
Prendiamo le pagelline che questi qui danno ai varii paesi
riguardo la complessiva "libertà di stampa" formata da
indicatori legali, politici ed economici.
Prendiamo quattro paesi: Italia, Israele, Germania e Usa.
Qui i link:
Da 0, massimo di libertà, a 100, massimo di repressione; le
pagelline di F.H. del 2017 sono: per la Germania 20, per gli
Usa 23, per l'italia 31, e per Israele 33. Ciò fa sì che
F.H. dichiari la Germania un paese libero, un po' più
libero degli Usa, e Italia e Israele parzialmente liberi.
Sono evidentemente mezogne tendenziose perché dei quattro
paesi quello che gode di maggiore libertà di espressione
sono gli Usa, poi l'Italia. In italia c'è un grosso
problema di concentrazione economica dell'informazione, con
i mostri rai, mediaset e via via tutti gli altri, è vero,
ma legalmente ancora godiamo di una certa libertà di
espressione, come il tuo sito Aduc testimonia. Non siamo al
livello del I emendamento, neanche lontanamente, e la
libertà rimasta ce la stanno togliendo sempre più come
con l'ultima legge liberticida del pidiota kibbutzato
Fiano.
Ma la Germania è un paese senza libertà di parola, di
stampa e di opinine ai massimi livelli. E israele è molto
peggio. Migliaia di persone ogni anno vengono condannate per
reati di opinione in Germania. Hanno smesso di fornire i
dati complessivi dei condannati nei primi anni 2000,
probabilmente sono ancora più spaventosi.
E la maggior parte delle condanne riguarda la Storia Europea
degli anni '30 e '40. Una delle ultime perle di disumana
repressione è questa vecchietta di 88 anni condannata a 6
mesi di galera per avere detto che le camere a gas di
Auscwitz non sono mai esistite.
In Germania hanno messo in galera, anche per periodi
superiori ai 10 anni, una infinità di scrittori,
giornalisti, editori, gente comune, fino anche gli avvocati
che li difendevano!! come Sylvia Stoltz
Prova a pubblicare in Germania un bel servizio in tre
puntate su un settimanale sulla Truffa della Scioà. Provaci
e vedi che cosa ti succede. O ci vuoi magari provare in
Israele? Ahahahahah!!!
Vogliamo provare in Germania o in Israele a pubblicare
qualcosa sul "Diario di Anna Frank, e di suo padre Otto" che
adesso è stato tirato fuori per l'ennesima volta? E
facciamola santa 'sta Anna Frank! Eppure è un falso
grossolano, una cosa obbrobriosa e ridicola:
Sì, sì, vai, poi ci racconti...
Oh, puoi anche farlo virtualmente, non devi spendere soldi,
fallo su un server israeliano nel paese libero tanto quanto
l'Italia... Oppure fallo su uno tedesco, lì son cazzi
Vincenzo, perchè sarebbero capaci di chiedere la
estradizione e di condannarti anche se non hai messo piede
in Germania, o in Austria, altro paese liberissimo seconda
quella pozza di menzogne di Freedom House, punteggio 22. La
storia di condanne e di galere di Ernst Zundel (editore,
nato in Germania e vissuto per decine di anni in Canada) e
di David Irving (storico britannico) ti dicono niente?
Prova a chiedere a quelli della Freedom House, provaci,
vediamo cosa ti rispondono.
http://www.independent.co.uk/news/world/europe/irving-gets-t
hree-years-jail-in-austria-for-holocaust-denial-346727.html<
br />
Non esiste tematica che crei più prigionieri per reati di
opinioni di quella Olocaustica. E le leggi più repressive
sono in Israele, in Germania, in Austria...
Ma to' guarda, e chi è il presidente di quel pozzo di
falsificazioni della Freedom house?
L'ebreo Michael J. Abramowitz, director of the U.S.
Holocaust Memorial Museum’s Levine Institute for Holocaust
Education
Sarebbe interessante sapere che punteggi di repressione di
libetà di stampa danno a quei paesi che mettono in galera
migliaia di persone per avere liberamente parlato e scritto
sulla tematica Olocaustica. Perché non tornano proprio i
conti.
Questi di F.H.sono solo e soltanto gli ennesimi giudei
dediti alla falsificazione e a portare avanti la loro agenda
sionista. Ma chi te li ha consigliati? La Annapaola Laldi?
Ahahahah!! No,scusa, ma mi è venuta in mente,
ahahahah.....https://avvertenze.aduc.it/lapulce/oasi+pace+eb
rei+palestinesi_22442.php
Invia una mail a F.H., chiediglielo veramente come valutano
la repressione del diritto di parola riguardo le tematiche
Olocaustiche. Che punteggio danno? e offri quato spazio di
libera, veramente libera, discussione, per spiegarsi. Io
sono qui per parlare con chiunque, tu ci metti lo spazio, ma
vuoi vedere che loro scappano? Perché questi sono soltanto
dei viscidi bugiardi filosemiti, Vincenzo.
Inutile che gliela mandi la mail, Vincè, lo sai che non
risponderebbero e avrebbero paura di parlare con me in uno
spazio veramente libero. Però magari provaci, visto che li
citi.... al meno ti toglierai la soddisfazione di sapere chi
sono questi qui di Freedom House.
Ma a questo punto la domanda, Vincenzo, è:
visto che non credo che tu voglia prendere per il culo gli
altri, ti stai prendendo per il culo da solo o sono altri
che stanno prendendo per il culo te?