COMMENTI
  (Da 1 a 1 di 1)  
28 dicembre 2016 14:50 - robertocasiraghi
Complimenti per le cause vinte ma non mi sembra che ci sia motivo di gioire se è vero che, come voi stessi affermate, i cittadini ingiustamente colpiti e costretti a sopportare i costi e le ansie di una causa, non sono stati ancora rimborsati dal comune di Firenze nonostante le vittorie in tribunale.

Ora, se la prima causa data del 1998 e i soldi non sono stati ancora scuciti dal comune di Firenze a distanza di "soli" 18 anni, mi sembra che l'unica cosa da fare sia dedurre che non viviamo più in una democrazia e neanche in una dittatura ma in un regime misto e confuso in cui è il più forte a farla da padrone, la si potrebbe chiamare una junglocrazia.

La Vs. associazione, che sarebbe indubbiamente benemerita in situazioni normali, in queste circostanze anarchiche, ha il "demerito" di non essere abbastanza potente da riuscire a fronteggiare incisivamente i lupi e i serpenti della jungla in cui viviamo.

La tutela del consumatore, però, è tale solo se il consumatore viene efficacemente reintegrato di ciò che ha perduto per l'ingiustizia sofferta in tempi brevi altrimenti si riduce ad una promessa di giustizia che però non si appaga mai realmente e deve accontentarsi di riconoscimenti di facciata (le vittorie in Tribunale) che il lupo di turno, comunque, disconosce e che pertanto si trasformano ipso facto in vittorie di Pirro.

Non so indicare una soluzione, non posso però non notare che la portata e utilità delle associazioni di consumatori esce fortemente ridimensionata da questi episodi al punto che non si capisce bene quale sia il loro ruolo reale, se quello di motori di giustizia per il cittadino, come dovrebbe essere, o, alla fine, di involontari fiancheggiatori del regime, in quanto paghi di vittorie platoniche e di nessun effetto pratico.
  COMMENTI
  (Da 1 a 1 di 1)