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2 giugno 2006 0:00 - em
tommaso testa di cazzo
10 maggio 2006 0:00 - Andrea 37 anni
Signora Laldi
perchè non risponde mai, anzi lancia gli argomenti e poi sparisce?

Ha paura di non essere all'altezza degli ignoranti?

La cultura non è sinonimo di educazione e lei ne è un grande esempio.

Saluti.
10 maggio 2006 0:00 - Andrea 37 anni
Signora Laldi, perchè non risponde a chi le si rivolge?

Fa parte del gruppo dei Jalisse che scrivevano nella canzone vincitrice del festival di Sanremo di qualche anno fa "fiumi di parole" e poi quando le si chiede qualche cosa lei sparisce?

Non sempre grande cultura è sinonimo di educazione, sarebbe il caso di rispondere a volte, proprio per educazione, quindi quando lancia qualche sasso non ritragga la mano facendo finta di nulla.

Saluti.
9 maggio 2006 0:00 - quadraromio
a deficente de tommaso ma non te fai schifo capisco pure io bestemmio pero porca troia su siti come questo non lo fare se vuoi vai in una chat e fallo coglione di merda
5 ottobre 2005 0:00 - Lucio Musto
X provocatore

Quando vado in carrozza sul viale non mi incanto a guardare le cacche dei cavalli.

Sufficiente la spiegazione?

Stammi bene!
5 ottobre 2005 0:00 - provocatore
lucio, com'e che qundo intervieni ringrazi e ossequi sempre qualcuno e ti scordi di citare gli altri? Nonsarai mica di parte e meno obiettivo di come vuoi parere?
5 ottobre 2005 0:00 - Lucio Musto
Articolo come sempre interessante, intrigante, intelligente, preciso. Grazie, signora Laldi.
Anche l’intervento di Andrea mi appare appropriato, chiaro, condivisibile; grazie anche a lui.
Naturalmente ora mi è più difficile dare un contributo accettabile, ma… “contentàteve un po’!...”

Certamente l’Uomo è un animale, e come tale condivide le leggi di “competitività per la sopravvivenza” stabilite per questo regno, come puntualizza Andrea.

Può essere opinabile invece l’idea che l’ominazione cominci con l’uso di una clava improvvisata come strumento per aumentare le proprie possibilità di successo. Molti altri animali usano strumenti a sostegno dei propri obiettivi di sopravvivenza. Penso alla tela del ragno, ma anche al bastoncino pesca-formiche ed allo sputo del pesce-fuciliere per catturare gli insetti fuori dall’acqua, allo stupefacente comportamento di gazze e cornacchie che sfruttano scientemente il passaggio delle automobili come originali schiaccianoci.

Io credo invece che la differenza fra uomo e animale (fra ominide e uomo come sottolineato dall’Autrice) sia da ricercare altrove. Dove?

Nel senso profondo della riferita poesia di Quasimodo, nello “Stupore della Violenza” , piuttosto che nella violenza stessa.

Lotta ed aggressività sono parte del nostro quotidiano bestiale. L’uccidere, come la conquista in tram del posto a sedere, l’accaparrarsi il miglior capo in saldo, il lottare in gara o il cercar di fare più carriera degli altri, sono manifestazioni dello stesso istinto. Il turbarsene invece, rammaricarsene, o anche solo il meravigliarsene, è invece prodotto di quell’altra parte dell’uomo, quella che veramente ci distingue dagli altri animali e ci contraddistingue.

Quel complesso di sensazioni, emozioni patimenti e dubbi che alcuni chiamano sinteticamente intelletto, altri spirito, altri anima e che altri ancora vogliono attribuire solo a bizzarre e capricciose “Causalità del Caso”, quasi generalizzazione filosofica di quel “principio di indeterminazione” così caro ai fisici dell’ultrapiccolo .

Il dove, come, quando e perché l’uomo si sia arricchito poi di questa parte immateriale e nondimeno così importante ed unanimemente riconosciuta, è tutt’altro discorso.

Grazie per avermi letto
5 ottobre 2005 0:00 - Andrea
Trovo la sua riflessione molto stimolante e a tal proposito vorrei darle quella che per me è una possibile visione delle cose.
Partendo da una concezione evoluzionistica e considerando il genere umano come appartenente al regno animale, lo considero pertanto portatore degli stessi istinti e comportamenti di tutti gli altri. Nonostante i nostri innumerevoli tentativi di elevarci a rango superiore, continuiamo ad avere l’acquolina in bocca quando sentiamo odore di cibo o ad addrizzare il pelo quando abbiamo freddo, a scappare o aggredire quando abbiamo paura (per citare i più elementari).
La situazione si complica però se prendiamo in esame la capacità di immaginare, di proiettare cioè, i nostri desideri, le nostre aspettative, in mondi virtuali che, ognuno a suo modo, vorremmo fossero reali. Attività che è peculiare dell’essere umano.
La realtà però e diversa, la verità è che, tornando al mondo animale, le battaglie per la sopravvivenza sono il regolatore di tutto a partire dai batteri, che per vivere ci devono infettare, fino a noi che per vivere li dobbiamo eliminare, garantendo al vincitore la perpetrazione della specie eleggendolo a soggetto più adatto a vivere in quel momento specifico.
Il motore di questi processi risiede nel concetto ci “motivazione o interesse”. Ogni attività dalla più semplice alla più complessa trova ragion d’essere nell’utilità che riveste nell’economia di chi la compie. Si basa tutto su equilibri che non consentono di essere alterati ne in un senso ne in un altro.
Il fatto che uomini distruggano altri uomini risponde sempre alle medesime regole. La percezione della morte differisce tra noi e un aborigeno cannibale solamente perché per lui la motivazione forte è quella di uccidere per sopravvivere, x noi importante è l’aspetto morale. Ci risulta quindi inaccettabile pensare che certe regole siano accettate e condivise da altri esseri umani.
Ovviamente questa è una semplificazione dato che a livello globale gli interessi (o motivazioni) sono estremamente più complessi ma rispondenti sempre alle medesime regole di mantenimento dell’equilibrio.
Lei si domanda cos’è che ci fa inorridire di tali massacri, secondo me è il cozzare tra il mondo virtuale che ognuno vorrebbe e il ritorno brutale alla realtà che tali atti ci costringono a fare. Ci costringono a prendere atto che, per quanto noi non vogliamo ammetterlo, quella è la nostra natura.
Di più, in altre circostanze quello che ci sconcerta è che tanti massacri avvengono per motivazioni che ai nostri occhi appaiono del tutto prive di un’importanza tale da giustificare tali azioni.
Ovviamente la vastità dell’argomento non consente di essere esauriente i poche righe, questa carrellata vuole solo dare un punto di vista. Cordiali saluti
4 ottobre 2005 0:00 - pace
Tommaso, calmati, con chi ce l'hai? Stai tranquillo e non temere.
4 ottobre 2005 0:00 - tommaso
"Porco Dio, Porca Madonna e tutti gli angeli in colonna" a tutti!!!!!!!!!!

e ricordate"mannaggia l'arcangelo Gabriele!!!!!"
p.s. andate tutti a fanculo e porco gesù!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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