Signora Laldi perchè non risponde mai, anzi lancia gli
argomenti e poi sparisce?
Ha paura di non essere
all'altezza degli ignoranti?
La cultura non
è sinonimo di educazione e lei ne è un grande esempio.
Saluti.
10 maggio 2006 0:00 - Andrea 37 anni
Signora Laldi, perchè non risponde a chi le si rivolge?
Fa parte del gruppo dei Jalisse che scrivevano nella
canzone vincitrice del festival di Sanremo di qualche anno
fa "fiumi di parole" e poi quando le si chiede
qualche cosa lei sparisce?
Non sempre grande
cultura è sinonimo di educazione, sarebbe il caso di
rispondere a volte, proprio per educazione, quindi quando
lancia qualche sasso non ritragga la mano facendo finta di
nulla.
Saluti.
9 maggio 2006 0:00 - quadraromio
a deficente de tommaso ma non te fai schifo capisco pure io
bestemmio pero porca troia su siti come questo non lo fare
se vuoi vai in una chat e fallo coglione di merda
5 ottobre 2005 0:00 - Lucio Musto
X provocatore
Quando vado in carrozza sul viale
non mi incanto a guardare le cacche dei cavalli.
Sufficiente la spiegazione?
Stammi bene!
5 ottobre 2005 0:00 - provocatore
lucio, com'e che qundo intervieni ringrazi e ossequi
sempre qualcuno e ti scordi di citare gli altri? Nonsarai
mica di parte e meno obiettivo di come vuoi parere?
5 ottobre 2005 0:00 - Lucio Musto
Articolo come sempre interessante, intrigante, intelligente,
preciso. Grazie, signora Laldi. Anche l’intervento
di Andrea mi appare appropriato, chiaro, condivisibile;
grazie anche a lui. Naturalmente ora mi è più
difficile dare un contributo accettabile, ma…
“contentàteve un po’!...”
Certamente
l’Uomo è un animale, e come tale condivide le leggi di
“competitività per la sopravvivenza” stabilite per
questo regno, come puntualizza Andrea.
Può
essere opinabile invece l’idea che l’ominazione cominci
con l’uso di una clava improvvisata come strumento per
aumentare le proprie possibilità di successo. Molti altri
animali usano strumenti a sostegno dei propri obiettivi di
sopravvivenza. Penso alla tela del ragno, ma anche al
bastoncino pesca-formiche ed allo sputo del pesce-fuciliere
per catturare gli insetti fuori dall’acqua, allo
stupefacente comportamento di gazze e cornacchie che
sfruttano scientemente il passaggio delle automobili come
originali schiaccianoci.
Io credo invece che la
differenza fra uomo e animale (fra ominide e uomo come
sottolineato dall’Autrice) sia da ricercare altrove.
Dove?
Nel senso profondo della riferita poesia di
Quasimodo, nello “Stupore della Violenza” , piuttosto
che nella violenza stessa.
Lotta ed aggressività
sono parte del nostro quotidiano bestiale. L’uccidere,
come la conquista in tram del posto a sedere,
l’accaparrarsi il miglior capo in saldo, il lottare in
gara o il cercar di fare più carriera degli altri, sono
manifestazioni dello stesso istinto. Il turbarsene invece,
rammaricarsene, o anche solo il meravigliarsene, è invece
prodotto di quell’altra parte dell’uomo, quella che
veramente ci distingue dagli altri animali e ci
contraddistingue.
Quel complesso di sensazioni,
emozioni patimenti e dubbi che alcuni chiamano
sinteticamente intelletto, altri spirito, altri anima e che
altri ancora vogliono attribuire solo a bizzarre e
capricciose “Causalità del Caso”, quasi
generalizzazione filosofica di quel “principio di
indeterminazione” così caro ai fisici dell’ultrapiccolo
.
Il dove, come, quando e perché l’uomo si sia
arricchito poi di questa parte immateriale e nondimeno così
importante ed unanimemente riconosciuta, è tutt’altro
discorso.
Grazie per avermi letto
5 ottobre 2005 0:00 - Andrea
Trovo la sua riflessione molto stimolante e a tal proposito
vorrei darle quella che per me è una possibile visione
delle cose. Partendo da una concezione evoluzionistica
e considerando il genere umano come appartenente al regno
animale, lo considero pertanto portatore degli stessi
istinti e comportamenti di tutti gli altri. Nonostante i
nostri innumerevoli tentativi di elevarci a rango superiore,
continuiamo ad avere l’acquolina in bocca quando sentiamo
odore di cibo o ad addrizzare il pelo quando abbiamo freddo,
a scappare o aggredire quando abbiamo paura (per citare i
più elementari). La situazione si complica però se
prendiamo in esame la capacità di immaginare, di proiettare
cioè, i nostri desideri, le nostre aspettative, in mondi
virtuali che, ognuno a suo modo, vorremmo fossero reali.
Attività che è peculiare dell’essere umano. La
realtà però e diversa, la verità è che, tornando al
mondo animale, le battaglie per la sopravvivenza sono il
regolatore di tutto a partire dai batteri, che per vivere ci
devono infettare, fino a noi che per vivere li dobbiamo
eliminare, garantendo al vincitore la perpetrazione della
specie eleggendolo a soggetto più adatto a vivere in quel
momento specifico. Il motore di questi processi risiede
nel concetto ci “motivazione o interesse”. Ogni
attività dalla più semplice alla più complessa trova
ragion d’essere nell’utilità che riveste
nell’economia di chi la compie. Si basa tutto su equilibri
che non consentono di essere alterati ne in un senso ne in
un altro. Il fatto che uomini distruggano altri uomini
risponde sempre alle medesime regole. La percezione della
morte differisce tra noi e un aborigeno cannibale solamente
perché per lui la motivazione forte è quella di uccidere
per sopravvivere, x noi importante è l’aspetto morale. Ci
risulta quindi inaccettabile pensare che certe regole siano
accettate e condivise da altri esseri umani. Ovviamente
questa è una semplificazione dato che a livello globale gli
interessi (o motivazioni) sono estremamente più complessi
ma rispondenti sempre alle medesime regole di mantenimento
dell’equilibrio. Lei si domanda cos’è che ci fa
inorridire di tali massacri, secondo me è il cozzare tra il
mondo virtuale che ognuno vorrebbe e il ritorno brutale alla
realtà che tali atti ci costringono a fare. Ci costringono
a prendere atto che, per quanto noi non vogliamo ammetterlo,
quella è la nostra natura. Di più, in altre
circostanze quello che ci sconcerta è che tanti massacri
avvengono per motivazioni che ai nostri occhi appaiono del
tutto prive di un’importanza tale da giustificare tali
azioni. Ovviamente la vastità dell’argomento non
consente di essere esauriente i poche righe, questa
carrellata vuole solo dare un punto di vista. Cordiali
saluti
4 ottobre 2005 0:00 - pace
Tommaso, calmati, con chi ce l'hai? Stai tranquillo e
non temere.
4 ottobre 2005 0:00 - tommaso
"Porco Dio, Porca Madonna e tutti gli angeli in
colonna" a tutti!!!!!!!!!!
e
ricordate"mannaggia l'arcangelo
Gabriele!!!!!" p.s. andate tutti a fanculo e porco
gesù!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!