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Aduc Osservatorio Firenze. Trasporti urbani e caos. Il Sindaco…. E il futuro corto! Manca una delle cose piu’ importanti: la bicicletta
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Comunicato di Vincenzo Donvito
13 giugno 2017 8:33
 
 Il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha scritto una lettera al principale quotidiano della citta’, che ha cosi’ titolato “Cari fiorentini, vi spiego come risolvero’ il caos in citta’”. Abbiamo letto un certo ardore del nostro primo cittadino nel fare l’elenco delle cose in corso, nel difenderle e dire che sono l’alternativa al caos oggi dilagante: tramvia, taxi e car sharing. Tre direttive che dovrebbero “offrire delle alternative piu’ convenienti dal punto di vista economico, dei tempi, dell’accessibilita’, dell’ambiente e della salute”. Importanti? Certamente…. Ma…. a dispetto di quanto lui sostiene che “ci vuole una strategia di lungo respiro che vada al cuore della questione: in troppi usano il mezzo privato la citta’ non puo’ sostenere i numeri attuali”.. noi questa strategia a lungo respiro la vediamo solo in parte, ed anche limitata.
Tram. Ok la cosa non puo’ che essere ottima. Abbiamo molto, ma proprio molto da ridire sull’arroganza e il metodo di gestione dei tempi e dei modi. La provvisorieta’ (i cantieri) e’ gestita coi piedi: vedi le inaugurazioni beffa e la totale invivibilita’ logistica, commerciale ed economica. Un velo pietoso sui tempi: promessi lampo, con lavori ben oltre le classiche otto ore di lavoro, ma di fatto ostaggio delle ditte appaltatrici. La situazione avrebbe chiesto lavori 24 ore su 24 (come in tutte le parti del mondo), ma in questo la nostra citta’ sembra faccia ancora parte del pianeta di Stenterello. Le drammatiche conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: mobilita’ privata e pubblica (soprattutto quest’ultima) sconvolta, al limite dell’impossibilita’ d’uso: prendere un autobus, non si sa quando si parte, quando si arriva e dove si arriva, ammesso che si e’ riusciti a trovarlo dove si crede che possa essere.
Taxi. Non ci sembra chissa’ quale rivoluzione si’ da inserire nei tre petali del fiore all’occhiello di cui si e’ cinto il Sindaco. Taxi timidi con solo 70 licenze in piu’, il cui numero, rispetto alle esigenze, ogni volta che il Sindaco lo ricorda, ci sembra roba da paese di Lilliput. E le tariffe proibitive? Sembra che uno dei problemi principali dell’uso di questo mezzo, non esista per il Sindaco (che poi se la deve vedere con Uber e le sue illegalita’ tollerate).
Car sharing. Le 600 vetture del car sharing che il Sindaco ricorda che ci sono, ci sembrano problematiche. Buona l’idea, ma da reputarla uno dei petali del fiore, una risposta strategica per il solo fatto che di per se’ vengono valutati come servizi alternativi, ci sembra sbagliato e demagogico. Alternativa al mezzo privato, il car sharing lo e’, ma in piccolissima parte. E’ come combattere il cancro con il cancro. Perche’, fino a prova contraria, le auto, a nolo o meno che siano, fanno code, hanno bisogno di parcheggi e consumano energia inquinante (tranne le piccole eccezioni di quelle elettriche). Non ce ne voglia il Sindaco, ma abbiamo l’impressione che questa del car sharing sia solo una trovata demagogica che, in virtu’ delle parole in lingua inglese e dei presunti benefici della new-economy (tutti da dimostrare, nello specifico e non solo), si crede che possa incantare utenti che il Sindaco sembra considerare solo come pubblico.
E finiamo col grande assente: la bicicletta. Siamo fissati? Si’, come i Sindaci di Parigi, Londra, Berlino, Copenaghen, Amsterdam e via cosi’, che hanno fatto della mobilita’ ciclabile il principale strumento ed obiettivo della loro vivibilita’ urbana. Sulle piste ciclabili fiorentine stendiamo un velo pietoso: concepite e realizzate piu’ per essere usate da chi si fa la passeggiata festiva, sono un incubo per assenza, manutenzione e presenza. Famose quelle che finiscono nel nulla o in mezzo al traffico. Piste praticamente inesistenti e che, di conseguenza, favoriscono l’indisciplina dei ciclisti, lo scarso uso di questo mezzo che non si sa quasi mai dove parcheggiare, se non invadendo marciapiedi, etc. Insomma, sono rilievi e critiche gia’ fatte e rifatte e inascoltate, e qui rileviamo solo essere un’opzione assente. La principale politica delle piu’ importanti citta’ del mondo, in una lettera come quella di Nardella che si dice impegnato a risolvere il caos, non trova neanche un minimo accenno…. Restiamo di stucco!!
Ne prendiamo atto, mentre con l’auto a car sharing saremo in coda tra gli scarichi di CO2, oppure dentro un taxi che ci costa un capitale, tutto grazie ad una pessima gestione della mobilita’ per affrontare i cantieri dell’unica cosa che -quando ci sara’…- dovrebbe servire alla citta’, la tramvia.
 
 
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