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Artigiani: quando il lavoro non e' fatto bene
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Comunicato di Primo Mastrantoni
21 settembre 2016 11:07
 
  Sara' capitato a tutti di trovarsi il rubinetto che perde, dopo l'intervento dell'idraulico, la vernice che forma una ragnatela di crepe, dopo qualche giorno che l'imbianchino ha tinteggiato la parete e l'impianto elettrico che "salta" dopo l'ultimo intervento. In questi casi cosa puo' fare il consumatore? La prima cosa da fare, prima che inizino i lavori, e' quello di farsi rilasciare un preventivo di spesa, in base al quale poter contestare le prestazioni non eseguite o mal realizzate. Spesso ci si dimentica di questo particolare, confidando sul valore della parola data, ma questa fiducia puo' dar luogo ad una serie di problemi, perche' non si ha il famoso "pezzo di carta" sul quale fare le rivendicazioni. Il diritto del consumatore e' comunque quello di avere il prodotto del lavoro riparato o sostituito, la riduzione dell'importo (da concordare) o lo scioglimento del contratto. Nel caso in cui non si arrivi ad un accordo bonario tra le parti, il cittadino dovra' scrivere una raccomandata, con avviso di ricevimento, all'artigiano e alla Camera di Commercio, minacciando di ricorrere alle vie legali. In caso di risposta negativa o di non risposta si puo' ricorrere al Giudice di Pace per la soluzione della controversia, con la conciliazione tra le parti o con la sentenza del Giudice stesso. 
 
 
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