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Autovelox Firenze. Aduc scrive al Sindaco: navigare nell'illegalita' o dare certezze? Intanto cambi l'assessore alla Mobilita'... Se e come ricorrere contro le multe
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Comunicato 
26 ottobre 2010 13:29
 
 A seguito degli incresciosi fatti in corso in materia di autovelox a Firenze, l'Aduc ha scritto al Sindaco Matteo Renzi: prima che la situazione degeneri ancor di piu', ci dia certezze e non l'arroganza del potere; cambi il suo assessore alla Mobilita', fomentatore di disordine istituzionale, economico e civico; chiarisca e trovi subito una soluzione. Segue il testo della lettera inviata dal presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.

Gentile Sindaco,
La nostra citta' e' nella morsa di una mobilita' urbana insopportabile, con le autorita' costrette ad enormi difficolta' per evitare la degenerazione. Ai necessari e dovuti provvedimenti contro l'irresponsabilita' di conducenti non rispettosi dell'ordine pubblico, l'amministrazione, in materia di eccessi di velocita', crediamo abbia risposto in modo sbagliato: sembra che per creare ordine si privilegi la violazione di norme. Un pessimo esempio, signor Sindaco, che non ci potra' far stupire di conseguenze disastrose non solo in questo ambito.
La scorsa settimana abbiamo posto una questione di legittimità degli autovelox in citta'. Su viale Etruria, Matteotti, Lavagnini, Gramsci, via Senese -che il Piano urbano del traffico (Put) in nostro possesso non classifica come strade di scorrimento- non potrebbero essere installate postazioni automatiche (ovvero senza la presenza di un agente di Polizia Municipale).
Dopo giorni di faticose indagini, abbiamo pubblicamente chiesto al Comune di chiarire, confidando nel fatto che l'Amministrazione non potesse aver commesso un "errore" così macroscopico.
Nel frattempo abbiamo depositato un esposto in Procura della Repubblica e un altro alla Corte dei Conti.
Ieri 25 ottobre l'assessore alla Mobilità, invece di chiarire, si è scagliato contro chi poneva le domande (il consigliere comunale Tommaso Grassi), scaricando la responsabilita' anche sulla Prefettura. Prefettura che, da noi interpellata, ha detto di essersi attenuta alle richieste del Comune -documenti di cui abbiamo fatto inutilmente domanda all'Ufficio trasparenza.
I fatti da noi rilevati e che il Comune continua ad ignorare, sono questi:
1. La legge prevede che gli autovelox automatici all'interno dei centri urbani possono essere installati solo su "strade di scorrimento" (tipo D).
2. Nel Put del Comune di Firenze sono solo tre le strade di scorrimento: viadotto dell'Indiano, viale XI Agosto e viale Marco Polo.
3. A meno che non vi sia una riclassificazione recente delle strade -gelosamente custodita dall'Amministrazione comunale e tenuta nascosta anche ai consiglieri comunali e ai numerosi uffici tecnici da noi interpellati- gli autovelox automatici nelle altre strade sono irregolari.
Sarebbe bastato che l'assessore mostrasse la classificazione attuale delle strade, se differente da quella indicata come vigente sul sito istituzionale del Comune.
Irresponsabilmente (?), invece, e forse confidando nel fatto che oggi fare ricorso significa pagare un minimo di 33 Euro di contributo unificato, l'assessore ha risposto ai cittadini: fate pure ricorso, vedremo chi l'avra' vinta. Perche' una sfida del genere? Amministratori e amministrati, insieme o separatamente ne uscirebbero bastonati! E' questo che si vuole?
Ci domandiamo se il Comune non risponde sperando che la questione sparisca, oppure intende cinicamente incentivare migliaia di ricorsi inutili.
Ci auguriamo che lei, signor Sindaco, voglia fornire rapidamente risposte concrete, anche affidando l'incarico ad un assessore che non fomenti il disordine istituzionale, economico e civico, soprattutto rispettoso dei propri amministrati.
Nel frattempo, signor Sindaco, proprio per il rispetto che nutriamo nei confronti della sua amministrazione e degli amministrati, stiamo invitando i cittadini multati ad attendere nel fare ricorso per non pagare le illecite contravvenzioni. Ma non possiamo farlo in eterno, perche' entro 60 giorni dalla notifica della contravvenzione o si paga o si fa ricorso. Non possiamo percio' non consigliare e assistere chi -consapevole della situazione- vuol comunque fare ricorso. Vogliamo anche intasare ulteriormente l'ufficio del giudice di pace?
Chiarisca e trovi subito una soluzione, signor Sindaco, per tutti.
Grazie
Vincenzo Donvito, presidente nazionale Aduc
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