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Autovelox Firenze. La 'precisazione' del Comune conferma le irregolarita' denunciate da Aduc. Consigliamo ai cittadini di fare ricorso contro le multe
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Comunicato 
3 novembre 2010 12:01
 
 Dopo la lettera che abbiamo scritto al Sindaco per chiedere di fare luce sulla irregolarita' di quasi tutti gli autovelox nella citta' di Firenze, e soprattutto dopo il prolungato silenzio che ci ha portato ad invitare i cittadini multati a fare ricorso, ieri e' arrivata una precisazione della Polizia municipale di Firenze a firma del comandante Massimo Ancillotti (1).
Purtroppo, questa precisazione conferma quello che temevamo: il Comune ha irregolarmente installato autovelox in molte strade fiorentine.
Il comandante sostiene che la classificazione vigente delle strade fatta dal Comune non è vincolante per l'installazione di autovelox: conterebbero, invece, le caratteristiche oggettive delle strade. In altre parole: se i viali su cui il Comune ha piazzato autovelox rispettano le caratteristiche minime previste dal Codice della Strada (art. 2), diventano automaticamente di categoria D.
Quello però su cui il comandante tace è che queste caratteristiche minime previste dall'art.2 non sono rispettate in viale Etruria, Gramsci, Matteotti, Lavagnini e via Senese. E per questo motivo -ai sensi dell'articolo 4 del dl 121/2002, convertito con modificazioni in l. 168/2002- su tali strade non possono essere installati autovelox automatici (senza la presenza di un agente accertatore). In una recentissima pronuncia, peraltro, la Suprema Corte di Cassazione (sentenza n. 3701/2011) ha ribadito che il giudice deve disapplicare quei decreti prefettizi che autorizzano l'uso di autovelox su strade urbane prive delle caratteristiche minime di scorrimento, e di conseguenza annullare i relativi verbali.
 Vediamo perche' i viali fiorentini non sono strade di scorrimento.

Per essere strade di categoria D:
  1. le intersezioni a raso devono essere semaforate. Cosi' non e', per esempio, per viale Etruria, viale Lavagnini, viale Gramsci. Su viale Etruria, all'incrocio con via Canova e via Foggini, c'e' una rotatoria e non dei semafori. Inoltre, non vi è semaforo all'intersezione con via Ottone Rosai. Lo stesso si puo' dire di viale Lavagnini, dove diverse strade si immettono a raso senza la presenza di semafori (vedi via Lupi, via Duca d'Aosta, etc.). Per quanto riguarda viale Gramsci non ci sono semafori all'intersezione con via Nardi e via Benedetto Varchi.
  2. per la sosta devono essere previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate. Pero' nei viali Gramsci, Lavagnini, Matteotti, i parcheggi non sono sistemati in aree chiuse con una sola entrata o uscita. Le conseguenze negative per lo scorrimento del traffico sono ben note: la corsia di destra in questi viali è spesso occupata da auto in cerca o in manovra di parcheggio. 
  3. deve essere presente la banchina pavimentata a destra. Ma in viale Etruria non c'e' banchina tra la striscia destra di delimitazione della carreggiata e il marciapiede.
  4. Le carreggiate devono avere almeno due corsie per ciascun senso di marcia. Non è il caso di via Senese.
E infatti il Comune stesso, nel suo Pgtu -Piano generale del traffico urbano, con la classificazione amministrativa delle strade- individua come strade di scorrimento solo viale XI Agosto, il ponte all'Indiano e via Marco Polo (2).
Questa classificazione, seppure amministrativa, ha valore probatorio schiacciante. A meno che il Comune non intenda dire ai cittadini: ai fini amministrativi, ad esempio per quanto riguarda i maggiori vincoli ambientali previsti per le strade di categoria D, i viali non sono strade di scorrimento; ai fini del multificio si'.
Non e' accettabile che i cittadini debbano pagare per l'arroganza di un'amministrazione che -giustamente- pretende che tutti rispettino le regole, ma lo impone con metodi irregolari. Non solo. Il Comune non ha risposto a precise interrogazioni comunali in merito ma lo ha fatto solo quando la vicenda e' diventata mediaticamente rilevante... perche'? E con precisazioni che abbiamo dimostrato essere tecnicamente insostenibili e di mera fantasia giustificativa per la figuraccia che sta facendo. Un atteggiamento davvero paradossale da parte di un'amministrazione che si dice paladina di trasparenza e correttezza nel rapporto coi cittadini.
Per questo rinnoviamo l'invito ai cittadini multati perche' facciano ricorso al giudice di pace.
Il ricorso va presentato entro 60 giorni dalla ricezione della notifica. Sul nostro sito ci sono le informazioni gratuite per compilarlo e consegnarlo per proprio conto. I nostri uffici sono a disposizione per informazioni per chi vuole essere aiutato nella compilazione: dal lunedi' al venerdi' ore 10/18, telefono 8959697997o di persona (15/18) in via Cavour 68.

(1) Autovelox e classificazione delle strade, la precisazione della Polizia Municipale
(2) Letteralmente, nel Pgtu, c'e' scritto: “All’interno del centro abitato di Firenze non vi sono strade che possano essere assimilate a tale categoria viaria (ndr., strade di scorrimento), ad eccezione di alcune tratte di attraversamento di strade extraurbane, e precisamente: due segmenti, in corrispondenza dei raccordi con la viabilità urbana, della nuova tangenziale dell’Indiano; il tratto terminale del Viale XI Agosto, in corrispondenza del raccordo con la Via Sestese; il tratto nel centro abitato della Via Marco Polo".
 
 
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