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Brexit: Il popolo ha votato. Viva il popolo
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Comunicato di Primo Mastrantoni
24 giugno 2016 17:35
 
"Piu' un messaggio e' puramente ‘razionale’, meno e' probabile che attivi i circuiti emotivi che presiedono al comportamento di voto", scrive lo psicologo e psichiatra americano Drew Westen, nel suo libro "La mente politica. Il ruolo delle emozioni nel destino di una nazione." In politica, quando ragione ed emozione si scontrano, immancabilmente e' l'emozione a uscirne vittoriosa, commenta Westen.
Il popolo britannico ha votato per l'uscita del Regno Unito dalla Unione europea e il dato positivo di questo voto e' relativo alla chiarezza dei ruoli: non si puo' essere meta' dentro, meta' fuori, lamentarsi delle norme comunitarie, salvo acquisire i benefici dell'appartenenza ad un mercato unico.
I dati dei mercati finanziari sono solo un assaggio di quel che accadra' nei prossimi mesi. Ricordiamo che in borsa investono non solo gli speculatori ma anche i risparmiatori.
Ora, il premier inglese, David Cameron, dovrebbe trarne le conclusioni, non per dimettersi, come annunciato, ma per portare a termine quanto deciso dal popolo. Troppo comodo lasciare la patata bollente ad un successore; d'altronde, il referendum non e' una elezione (ricorda qualcosa del nostro Paese?) e chi ne e' stato promotore deve assumersene in pieno, e fino in fondo, le responsabilita'.
E' probabile che, tra qualche tempo, il Regno Unito si limitera' all'Inghilterra, senza Scozia e Irlanda del Nord. Triste fine di un orgoglioso impero sul quale, parafrasando Carlo V, non tramontava mai il sole.
 
 
 
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