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Caos taxisti a Firenze e la complicita' di Comune e Prefettura. Rompere la morsa corporativa!
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Comunicato di Vincenzo Donvito
24 settembre 2015 12:43
 
 Sono gia' due giorni che i centralini delle aziende dei taxisti fiorentini sono fuori uso. Il caos in citta' e' ampio, drammatico e documentato bene dai media locali. Il Comune continua a far sapere che potrebbe essere configurato il reato di interruzione di pubblico servizio. Oggi anche il Prefetto “ha chiesto chiarimenti… per le disfunzioni” (1). Ma assicurano i taxisti che “"i nostri tecnici stanno lavorando in modo intenso alla risoluzione dei problemi tecnici (1). Nel contempo i taxisti si riuniscono numerosi, in ora di punta per il loro lavoro, per organizzare la loro protesta contro il Comune che vorrebbe 70 licenze in piu' oltre le circa 600 che gia' esistono, e anche 30 licenze a tempo che scadranno con la fine dei lavori per la costruzione delle tramvie urbane.
Ma guarda un po'. Dopo che per settimane i rappresentanti dei taxisti hanno minacciato (e continuano anche oggi) cose incredibili se il Comune insistera' per queste 70 licenze in piu', quando l'amministrazione di Palazzo Vecchio dice che ha gia' deciso… ecco che i centralini si guastano (di entrambe le societa').
Qui piu' di qualcuno fa il fesso!! I taxisti che ci raccontano queste storielle da un parte, e dall'altra Comune e Prefetto che dicono che faranno indagini pur a fronte della flagranza in corso del reato.
Il metodo del Comune e' noto: fanno ben intendere di dire “dobbiamo vivere, anche con questi taxisti, quindi tiriamo a campare”. Lo stesso metodo, per esempio, che viene utilizzato quando, per la costruzione della tramvia, dopo le assicurazioni delle ditte che fanno i lavori sulla presenza di un certo numero di operai e la constatazione dell'assessore che a stento si arriva alla meta', invece di procedere contro chi ha raccontato frottole, si fa sapere che i controlli saranno serrati (2).
Il Prefetto, invece, a conferma della sua inutlita' istituzionale, sembra solo che si adegui.
Il problema non e' certo di semplice ed immediata soluzione. Ma se il Comune va avanti in questo modo, procrastinando sempre il problema (taxi insufficienti) e restando ostaggio delle corporazioni, 70 licenze o meno o piu', quel che oggi non viene risolto, si rispresentera' in modo sempre piu' drammatico domani. Il Sindaco di turno sara' convinto di aver fatto bella figura e lasciera' il problema al suo successore.
No! Cosi' non va e non si puo' continuare. Anche e soprattutto perche' il problema taxisti ha risvolti drammatici su tutta l'economia della citta' e non solo.
Caro Sindaco Dario Nardella, lo sappiamo che non e' facile, ma invece di fare qualcosa che tappera' una falla di un giorno, perche' non cerchi di passare alla storia con una svolta radicale? Cioe', non 70 licenze, ma niente licenze, liberalizzazione in cui l'amministrazione cittadina deve solo indicare i requisiti e le modalita' tecniche per diventare fornitori di questo servizio. Urla, disperazioni, boicottaggi degli attuali padroni della mobilita' in taxi? Sicura! Ma se nel contempo avanzeranno i centinaia di nuovi taxi, e' il mercato che vincera', facendo vincere qualita', economicita' e, sostanzialmente, tutta la citta'.
Difficile? Crediamo proprio di no.

(1) agenzia stampa Ansa del 24/09/2015
(2) qui la parodia di questa vicenda
 
 
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