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Conti correnti e cambiamenti unilaterali della banca. Occhio alle banche e a ricorsi ‘facili’
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Comunicato di Redazione
7 dicembre 2019 14:25
 
 Nel Paese in cui le banche non falliscono mai c’è da aspettarsi di tutto. Generalmente si è portati a credere che le banche siano avide e gli utenti dei polli da spennare. E questo lo crediamo anche noi. Stabilito questo, però, nei casi specifici (che quelli generali e normativi sono demandati al legislatore, essenzialmente comunitario) crediamo sia meglio muoversi a ragion veduta, soprattutto se dobbiamo rimettere in discussione alcuni principi e norme che – volenti o nolenti è così – il singolo risparmiatore non ha poteri per affrontare. Gli eventuali strumenti, oltre a quello tradizionale giudiziario, sono i ricorsi all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario) e l’ACF (Arbitro Controversie Finanziarie).
Aduc, col suo servizio di consulenza online, telefonica e presso le proprie sedi, cerca di informare gli utenti di questi servizi per meglio informarli e come muoversi a fronte di presunti illeciti e illegalità. In particolare, il servizio Cara Aduc, con cui gli utenti ci scrivono e ricevono risposta direttamente al loro indirizzo mail, domande e risposte che poi vengono anche pubblicate sul web dell’associazione.

In questi giorni, visto anche il numero di utenti di questo istituto bancario, in web e non solo si parla degli aumenti unilaterali della tenuta conto che Fineco sta comunicando ai propri correntisti. Cogliamo l’occasione per proporvi una lettera che ci è giunta e che abbiamo pubblicato su Cara Aduc e nostra relativa risposta.
Ricordiamo il titolo di questo nostro comunicato che ben si addice a spiegare questa nostra segnalazione:
Conti correnti e cambiamenti unilaterali della banca. Occhio alle banche e a ricorsi ‘facili’

La domanda rivolta a Cara Aduc
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Buongiorno,
ho letto ultimamente questo articolo
https://it.businessinsider.com/stangata-fineco-addio-conto-gratis-
costera-395-euro-al-mese-per-la-banca-e-colpa-dei-tassi-e-del-fondo-
interbancario/
riguardo alle modifiche unilaterali del contratto fineco, nello specifico l'inserimento della tassa di 3.95e al mese azzerabile con bonus mensili.
Mi piacerebbe sapere se ci sono fondati motivi per poter effettuare un reclamo alla banca e successivamente rivolgersi all'arbitrato bancario finanziario; e nel caso, quali sarebbero gli sviluppi (dover comparire in qualche sede? avere semplicemente una risposta via mail?).
Nel caso potessi procedere senza particolari problemi, mi chiedevo se fosse possibile un aiuto su come impostare la mail per il reclamo alla banca, se vanno inseriti dati personali e se devo elencare le ragioni - esposte nel link sopra - per cui a mio avviso l'aumento è immotivato.
I contatti della banca li ho ritrovati in uno degli ultimi punti del regolamento:
https://images.fineco.it/extranet/pvt/pdf/advice/contratti/Allegato_principali_diritti_cliente_PFA.pdf
Vi ringrazio comunque per l'aiuto che date,
buona giornata


La risposta di Aduc
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quella che ci riporta è un'opinione molto generica rispetto all'applicazione di una norma che, così come prospettata da Fineco, sembra che rispetti le stesse norme, con l'aggiunta di una serie di agevolazioni che sono caratteristica del servizio di questo istituto bancario.
Un'opinione che genericamente sostiene che facendo ricorso all'ABF si dovrebbe ottenere ragione. Detta così... ci sembra un po' "avventurosa"; uno dovrebbe fare ricorso all'ABF contestando (genericamente o con dovizia di analisi di bilancio e finanziaria?) il fatto che Fineco non avrebbe "necessità" di applicare questa possibilità che gli viene offerta dalla legge?
Certo, si può tentare (e volendo, se in Italia funzionasse la legge - ma è solo finta - potrebbe essere anche materia da class action), ma è un tentativo al buio e senza certezze.... ché, a nostro avviso, genericamente sostenendo che Fineco non ha bisogno di questi cambiamenti, è quasi scontato che l'ABF respinga la richiesta; mentre se qualcuno dovesse sostenere, con dovizia di particolari analitici, che Fineco non ha bisogno di questi soldi, siccome non è a questo che fa riferimento la norma che stabilisce la possibilità che le banche applichino cambiamenti unilaterali di contratto (ma all'onerosità sopraggiunta di servizi che prima erano fattibili per loro con costi diversi)... anche qui sarebbe quasi scontato il rifiuto del ricorso da parte dell'ABF.
Questa è solo la nostra opinione, ché in genere non stimoliamo gli utenti ad affrontare ricorsi che giudichiamo quasi impossibili.
Questo, ovviamente non esclude che lei ritenga più valide altri approcci al problema e che, di conseguenza, decida di fare ricorso... tanto costa poco...
Per noi ogni secondo è denaro e le battaglie (per quanto teoricamente possano essere considerate giuste) è bene intraprenderle a ragion veduta rispetto alle norme che si intende contestare.
Sempre ovviamente, questo non esclude che è possibile che siamo in presenza di norme che possano essere modificate... lì dove questo si fa (non certo in un singolo ricorso all'ABF), non certo invitando gli utenti a diventare delle sorte di cavie (a spese degli utenti stessi) senza consapevolezza che stiano giocando questo ruolo.
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