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Contraccezione d'emergenza. Il Paese di Pulcinella
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Comunicato di Vincenzo Donvito
26 marzo 2015 12:51
 
Contraccezione d'emergenza. Il Paese di Pulcinella
La decisione dell'Aifa di consentire l'acquisto della pillola dei 5 giorni dopo senza ricetta per le maggiorenni, e' sicuramente un passo avanti. Ma restano alcuni problemi che non si capisce se siano frutto di una svista, di una schizofrenia della autorita' preposte o della diffusa “cultura Pulcinella” che spesso caratterizza le nostre norme.
Perche' le minorenni hanno bisogno di una ricetta medica per l'acquisto?
Forse il loro corpo non appartiene a se stesse ma ai medici? Oppure si auspica che per una minorenne che ha avuto un rapporto sessuale a rischio, sia meglio che decida da sola se rischiare la gravidanza e poi partorire, mentre per impedire il rischio della gravidanza indesiderata abbia bisogno del medico che le faccia una ricetta (medico che magari per fargliela andra' anche a chiedere il consenso ai genitori/tutori della minorenne)? Questa e' la logica che deriva dalla discriminazione della minorenne rispetto alla maggiorenne: decidi da sola per cose che potrebbero essere piu' complicate per te e la societa' tutta, non da sola se preferisci non rischiare. C'e' piu' di qualcosa che non ci torna.
Infine: come mai per avere la pillola del giorno dopo c'e' bisogno della ricetta per tutte le donne (minorenni e maggiorenni), e non c'e' bisogno di ricetta per la pillola dei 5 giorni dopo acquistata dalle maggiorenni? Di fatto: sei maggiorenne ed hai avuto un rapporto a rischio, ed hai problemi per la ricetta della pillola del giorno dopo? Lo Stato ti dice che e' meglio rischiare di piu', per cui aspetta e prendi la pillola dei 5 giorni dopo.... Una svista o una qualche elucubrazione cultural-sanitaria?
 
 
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