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Fallimento Lowcostholidays Spain Sl. Che fare?
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Comunicato di Giulia Barsotti (*)
29 luglio 2016 11:02
 
E’ di pochi giorni fa la notizia del fallimento dell’ennesimo tour operator. Si tratta della “Lowcostholidays Spain SL”, facente parte della holding “Lowcosttravelgroup LTD”, operante nella vendita online di pacchetti e servizi turistici.

La procedura fallimentare è stata disposta in data 21 luglio 2016 dall’Alta Corte di Londra, che ha nominato curatori della procedura due società inglesi, la Smith & Williamson LLP e la CMB Partners UK Ltd.

Di fatto la Lowcostholidays Spain SL, pur avendo ricevuto i pagamenti dai clienti, non ha pagato i fornitori. Numerosi sono già i consumatori coinvolti nel fallimento della società che adesso, si trovano, loro malgrado, dinanzi ad un bivio: restare a casa, oppure sostenere nuovi esborsi per partire. Non avendo infatti ricevuto i pagamenti, i fornitori hanno provveduto alla cancellazione delle prenotazioni effettuate o, pur non cancellando le prenotazioni, hanno poi richiesto il pagamento direttamente al cliente.

Se non dovrebbero sussistere problemi per le prenotazioni aeree, a detta dei curatori fallimentari infatti, la maggior parte dei voli sembra sia stata regolarmente pagata, è invece molto probabile che le prenotazioni degli hotel e dei resort non siano state confermate perché non pagate, così come i trasferimenti da e per l’aeroporto.
Per quanto riguarda le prenotazioni aeree, prima di partire si consiglia in ogni caso di contattare la compagnia aerea per avere conferma della prenotazione effettuata e ottenere ogni informazione inerente il volo. Va da sé che se la prenotazione non fosse confermata, sarà necessario procedere all’acquisto di un nuovo biglietto.
Per ciò che concerne invece le prenotazioni di resort e alberghi, il consiglio è, anche in questo caso, quello di contattare la struttura alberghiera, meglio se a mezzo mail, per avere conferma o meno della prenotazione effettuata.
I più fortunati, sono riusciti a bloccare l’addebito della transazione contattando la propria banca o i call center delle emittenti delle proprie carte di credito, mentre per tutti gli altri, pur se non sarà così immediato, vi è la possibilità di recuperare i propri soldi.

Se il pagamento è stato fatto a mezzo carta di credito e non sono ancora trascorsi 120 giorni dalla data del pagamento, conviene contattare la società emittente la propria carta di credito e attivare la procedura del Chargeback.
Se è stata stipulata un’assicurazione di viaggio, non ci sarà sicuramente la copertura per l’insolvenza ma occorrerà controllare le condizioni di polizza per le coperture comunque previste.

Un reclamo potrà essere inviato anche ai curatori fallimentari al seguente indirizzo di posta elettronica, allegando tutta la documentazione utile a dimostrare il proprio diritto di credito

(*) legale Aduc
 
 
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