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Giustizia civile. L'Istat conferma: disastro e, soprattutto, sfiducia. Che fare?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
26 settembre 2016 14:18
 
 L'Istat ha diffuso i dati sulla giustizia civile, partendo dallla percentuale dell'11 di popolazione maggiorenne (5 milioni e mezzo) che almeno una volta ha avuto a che fare con la giustizia. Una percentuale tutto sommato non notevole ma che, ogni volta che c'e' qualcuno che entra in un'aula di tribunale e ne rimane particolarmente sorpreso e scottato per procedure e tempistiche, noi di Aduc abbiamo l'abitudine di dirgli “benvenuto nel pianeta giustizia del Belpaese”.
Le percentuali decisamente preoccupanti sono quelle del 52 (insoddisfatti) e' del 30,8 che rinuncia ad avviare un procedimento per il timore di sostenere costi troppo elevati rispetto al vantaggio conseguibile. Due percentuali che ci dicono che la Giustizia non solo non funziona, ma che e' anche pericolosa per il bene comune: quando viene a mancare il rapporto di fiducia dei cittadini con le istituzioni (e tra la percentuale degli insoddisfatti e quella dei rinunciatari, si va molto in alto coi numeri), il baratro e' vicino o -forse- possiamo dire che c'e' gia'? Vogliamo essere ottimisti ed auspicare che chi ci governa e chi ci fa le leggi prenda in seria considerazione questi dati e vi provveda di conseguenza.
Noi possiamo solo dirgli che dal nostro osservatorio civico di utenti e consumatori registriamo tutti i giorni problematiche connesse a questa situazione e che, vista la nostra attivita' quasi trentennale a contatto diretto con gli utenti dei servizi della giustizia civile, la situazione peggiora proprio dai due punti di vista che abbiamo evidenziato: insoddisfazione e rinuncia; aspetti che entrambi incrementano la voglia di far da se'... che e' proprio quello che non serve a nessuno. 
 
 
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