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L’irriverente di Firenze. Caos inaugurazione sottopasso Fortezza? E’ inutile, non capiscono.. ci vuole il soldo! Verso il ‘Fondo Cappella'
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Comunicato di Vincenzo Donvito
2 giugno 2017 13:56
 
 Ormai tutti ne hanno parlato e, soprattutto i nostri amministratori, sanno che domani non ne parlera’ piu’ nessuno, quindi “avanti tutta”. Stiamo parlando del nuovo sottopasso alla Fortezza da Basso che, inaugurato ieri in pompa magna, in concomitanza ha significato il contrario di quello per cui e’ stato concepito: caos!
Riportiamo integralmente la dichiarazione del nostro assessore al traffico, Stefano Giorgietti: “Capisco le arrabbiature dei fiorentini in merito all’inaugurazione organizzata dalla ditta esecutrice alla presenza delle autorita’ e delle proprie maestranze, in futuro non faremo fare piu’ inaugurazioni di questo tipo. Questo sottopasso e’ un’opera viaria importante legata alla realizzazione della tramvia, che cambiera’ la viabilita’ di tutta la zona e un grande passo in avanti verso l fine dei cantieri” (1).
Consigliamo, come facciamo noi, di conservarla, e di tirarla fuori alla prossima occasione. Sapete perche’? Non ci fidiamo piu’! E se tra amministrato e amministratore viene a mancare il rapporto di fiducia, manca tutto. Siamo estremisti? No, siamo quel che siamo per difesa e affermazione dei diritti degli utenti, e viviamo a Firenze. Non solo, ma abbiamo un osservatorio particolarmente critico: siamo ciclisti urbani, e padri di ragazzi che vanno a scuola, in bicicletta!! Quindi, non ne possiamo piu’. Ma non siamo irrazionali e iracondi. No! Facciamo sforzi giganteschi per vedere gli aspetti positivi anche in quelli che ci tagliano la strada sempre o che lasciano per strada le cacche dei loro cani. Ed e’ quello che continuiamo a fare al nostro assessore e a tutta l’amministrazione. Sono anni che, i suoi predecessori prima e oggi lui, ci hanno detto, con scadenze precise, che erano in programma, per esempio, le coperture delle buche e dei cronici dissesti dei manti stradali in zone, tipo piazza San Marco, simbolo e immagine della nostra citta’ verso coloro che ci consentono di avere una buona economia (turisti & co). E “siamo ancora al palo”, o meglio “in buca”. L’altro giorno hanno inaugurato la galleria del Galluzzo, e ci sono stati problemi simili a quelli della Fortezza. Avanti il prossimo. Come porre fine? Semplicemente non ci bastano piu’ le parole e, in attesa dei fatti, come per qualunque democrazia economica del 2017 nel mondo, cio’ che conta sono i soldi. Non conosciamo altri parametri. Quindi l’assessore, il Sindaco e tutti quelli che erano li’, a parte i lavoratori dipendenti, nel sottopasso della Fortezza a tartineggiare e spumantare, devono pagare. Per esempio: versare meta’ del loro stipendio mensile in un uno speciale fondo che chiameremo “CAPPELLA”, i cui proventi saranno utilizzati per rimediare ai fatti che danno il nome al fondo (ovviamente, non l’omonimo significato religioso o micologico), e che sara’ alimentato da altrettanti versamenti dovuti ad altrettante future “cappelle” di chiunque, con un minimo di responsabilita’ amministrativa, incorre in esse. Se cosi’ sara’, altrimenti non ci fidiamo. Potere del soldo! Anche perche’, la seconda parte della giustificazione del nostro Giorgetti che ci ricorda -cambiando discorso, off course- i benefici futuri di cio’ che stavano inaugurando, sono si’ innegabili, ma non per questo motivo le nostre imposte debbano essere utilizzate per tartine e spumanti che ci fanno male.

1 – Corriere fiorentino di oggi 2 giugno 2017.
 
 
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