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L'irriverente. Tifate, tifate per la squadra del cuore….
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Comunicato di Vincenzo Donvito
20 maggio 2015 13:45
 
 Ora l'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato apre un'indagine sulla spartizione dei diritti televisivi delle partite di calcio di serie A. In passato, quotidianamente e in futuro (ci sono elementi per non crederlo?) gli scandali nel mondo del calcio sono all'ordine del giorno. Con la loro “buffa” giustizia che non segue quella ordinaria di noi comuni mortali, quando e se arrivera' la decisione dell'Antitrust, e' ovvio che vedremo ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) e poi al Consiglio di Stato. Intanto tutti continueranno a genuflettersi al “dio pallone”. Non quello dei ragazzi che giocano nei campetti o in tutte le strade del mondo, ma quello che poi va in schedina, con premi piu' o meno milionari, quello delle squadre che contano e che riempiono lo Stivale e non solo coi loro fan club, che quando si spostano per seguire in trasferta i propri beniamini, costano alla collettivita' una montagna di soldi, di buon senso, di sopportazione e, talvolta, anche di vite umane.
Una malattia che ha ramificazioni anche nei campetti dove talvolta, pur di far valere il proprio beniamino (foss'anche il proprio pargolo calciatore) si diventa inferociti, incivili e disposti anche a violare le leggi della nostra comunita'.
Siamo consapevoli che, per quanto possiamo sbraitare in materia, convinceremo con estrema difficolta' un tifoso della Roma, o della Lazio o della Fiorentina, o del Milan, o dell'Inter, o della Juventus, o del Napoli, etc etc che stanno solo facendo il gioco di questo specifico business che talvolta diventa delinquenza. La squadra del cuore non si tocca, e' come la mamma, in qualunque parte del mondo, con punte incredibili anche nel nostro Paese. E allora, facciamo gli irriverenti per il gusto della polemica fine a se stessa? No. Stigmatizziamo che in questo, come in altri ambiti, occorre essere irriverenti solo perche' si chiede l'applicazione delle norme e delle leggi del nostro vivere comune. Si deve essere irriverenti perche' non si accetta di chiudere gli occhi, far finta di nulla, o dire frasi del tipo “e' cosi' da sempre” e, con queste omissioni, turbare l'equilibrio e la tranquillita' di chi e' aduso ad ascoltare e reagire alla propria pancia piuttosto che alla testa.
Per cui: tifate, tifate per la squadra del cuore… ma ogni tanto ponetevi la domanda su cosa sta palpitando questo cuore, e cercate di ripristinare i collegamenti pancia/testa.
 
 
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