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Piatti tipici ed Expo. La deroga del porcetto sardo… W lo Stivale isole comprese
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Comunicato di Vincenzo Donvito
20 aprile 2015 12:45
 
  La peste suina (non nociva all'umano) che infetta i maiali della Sardegna e' una costante che, da tantissimi anni, non viene mai risolta. Le aziende sarde del settore se ne lamentano, visto l'embargo per tutto cio' che dall'isola potrebbe uscire, per i danni da mancata esportazione e per la falcidazione degli animali, mentre la Comunita' europea e' arrivata anche a minacciare il commissariamento se non si trova una soluzione.
Ora c'e' l'Expo, e uno dei piatti tipici nazionali e' il porcetto sardo, che fino ad oggi era vietato… e sarebbe stato strano il contrario. Si e' anche costituito un comitato per il traghettamento di questa specialita' gastronomica, nonche' richieste parlamentari dei vari deputati interessati all'economia e alle tradizioni dell'isola.
E cosa accade? E' arrivata la deroga! I gruppi di pressione ce l'hanno fatta e il ministro della Salute ha dato il proprio benestare. I curiosi e i turisti del cantiere Expo, potranno stare tranquilli. Potranno gustare i maialini precotti.
A parte la presunta bonta' di un cibo precotto (opinione tutta personale dello scrivente), quello che ci preme evidenziare e' il metodo utilizzato. LA DEROGA. La malattia che defalca i suini, per quei giorni e in quelle date non esistera'!! Affrontare il problema? Troppo facile. Soprattutto perche' andava fatto qualche anno fa, quando gia' si sapeva che c'era l'Expo… e non solo. E, come accade in modo diffuso nel nostro Stivale isole comprese, tutti hanno continuato a dimenticarsene o a fare e prendere iniziative di routine per dire che c'erano e facevano qualcosa,… e siamo arrivati alla vigilia, dove, oltre al divieto, ci puo' essere solo la deroga.
Cosa succedera', ammesso e sperando che questa deroga non rechi i danni che da decenni si paventano impedendo l'esportazione dall'isola verso il continente? Siamo catastrofisti se diciamo che tutto tornera' come prima, e alcuni autorevoli sponsor della deroga continueranno a fregarsene? Aspettiamo, fiduciosi, di essere smentiti, ma ci rimane -senza possibilita' di smentita- l'amaro e la tristezza per la politica delle deroghe, in cui c'e' tutto il nostro Stivale isole comprese, la sua cultura, la sua politica, la sua economia, la sua tradizione… e il suo futuro...

 
 
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