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Roma Capitale. Olimpiadi e sciupio
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Comunicato di Primo Mastrantoni
26 settembre 2016 10:21
 
  Non si tratta d aver paura dei ladri, come dice il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ma di sciupio di denaro del contribuente, ieri, oggi e, probabilmente, domani. Scriviamo delle Olimpiadi del 2024. Vero che i ladri ci sono sempre stati (ne parla il settimo Comandamento) e che accorte misure di gestione possono ridurre al minimo tale attivita' ma, se l'esperienza insegna qualcosa (sembra di no), ogni grande evento a Roma (possiamo estendere il paragone a tutt'Italia) ha portato allo sciupio de denaro del contribuente e ha creato problemi successivi. Un esempio? Lo stadio Olimpico ristrutturato (in realta' demolito e ricostruito) per i Mondiali di Calcio del 1990, doveva costare 80 miliardi di lire e ne e' costato piu' di 200. Per fare che? Uno stadio, ovvio! E quali problemi sono nati successivamente in occasione delle partite di calcio? Il blocco di tutta la circolazione in una zona ampia della citta', l'aumento dell'inquinamento, l'impossibilita' di spostarsi, ecc. Insomma, una progettazione urbanistica sbagliata e un costo stratosferico. Uno sciupio. Vogliamo parlare dell'area di Tor Vergata, dedicata ai grandi eventi, come il Giubileo del 2000, che ha visto un costo di 250 miliardi, utilizzata solo tre volte, abbandonata a se stessa, ma ripresa per i Mondiali di Nuoto del 2009? Il progetto "Citta' dello Sport" non e' mai decollato, in compenso sono stati spesi 250 milioni di euro per costruire una "Vela" dell'architetto Santiago Calatrava e per qualche gettata di cemento. Uno sciupio.
Proseguiamo cosi' o l'esperienza ci dovrebbe indurre ad altre scelte? 
 
 
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