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Smog e targhe alterne a Firenze e non solo. Ci risiamo: come non affrontare, rimandare e condannare il futuro. Vogliamo imboccare una strada diversa?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
14 dicembre 2016 14:16
 
 Puntale come una vacca svizzera, arriva lo smog sulle nostre citta’. E dopo che gia’ la circolazione a targhe alterne e’ cominciata in altre citta’ italiane, con altrettanti provvedimenti in Europa e nel mondo, ecco che anche a Firenze, gia’ si pensa come affrontare il Natale. Solito balletto con provvedimenti emergenziali e tampone che, non solo non affrontano il problema, ma lo lasciano insoluto, rendendolo piu’ grave per i prossimi mesi ed anni. Poi -Alleluia!!- arriva il vento che tutto spazza e porta via, tutti felici e contenti e col sorriso di soddisfazione. Contemporaneamente industrie, commercio, comportamenti, politiche… tutte continuano per farci arrivare alla prossima scadenza in una situazione ancor piu’ grave. Del resto, si domandera’ il nostro Sindaco e i nostri amministratori: che cosa possiamo fare, non siamo mica il governo italiano, o il governo europeo o il governo mondiale? Ed e’ proprio qui l’errore che fanno i nostri amministratori: credere di essere votati solo a fare da tamponi e di non potere altrimenti. No, proprio non ci siamo. Perche’ e’ in questo contesto che i nodi vengono al pettine. Ed ognuno si deve cominciare a porre domande e a trovare soluzioni. Certo, a Firenze stanno costruendo la tramvia…. ma questa, anche in forma piu’ avanzata -nella versione metropolitana, underground, metro o subway che dir si voglia- esiste gia’ in quasi tutte le altre citta’ del mondo che sono comunque coinvolte in queste emergenze… quindi c’e’ qualcosa di piu’ che non torna. E a Firenze, non crediamo che domani, con le tramvie tutte operanti, e stanti le attuali politiche di mobilita’, la situazione sara’ molto diversa. Quello che noi continuiamo a domandarci e’: perche’ a situazione drastica non si prendono provvedimenti altrettanto drastici, pur se per il futuro -grazie alla tramvia- la situazione sara’ tendenzialmente meno drastica? Ma come -diranno a Palazzo Vecchio- fra un po’ diremo alle persone di non riscaldarsi oltre i 18 gradi, visto che lo smog e’ causato principalmente dal riscaldamento domestico piuttosto che dalle auto circolanti? Siamo realisti: ma chi, in clima invernale dove anche i riscaldamenti condominiali dovrebbero fra un po’ avere le termovalvole grazie alle quali ogni inquilino regolera’ il termostato come crede, si terra’ la temperatura in casa a 18 gradi… senza considerare che le tipiche malattie da raffreddamento potrebbero aumentare e i costi individuali e per la comunita’ diventerebbero cosi’ maggiori? Oppure qualcuno in Palazzo Vecchio mandera’ gli ispettori con il vetrino al mercurio a ispezionare casa per casa? Bah!! E poi le auto a targhe alternate… quante famiglie hanno piu’ di un’auto? Molte!!
Ma allora, in attesa di politiche globali che inducano le persone a non acquistare le auto per la propria mobilita’ urbana, o per la produzione di mezzi elettrici che non costino un occhio della testa e che non si fermino dopo cinquanta chilometri…. e in attesa di politiche comunali per avere piste ciclabili vere e non a presa per i fondelli come sono le attuali fiorentine, studiate piu’ per le gite fuoriporta che come alternativa alla mobilita’ a motore… e in attesa dell’aspirina che rappresentera’ la tramvia per curare il cancro del riscaldamento climatico, che si fa? Un provvedimento molto impopolare, ma che fara’ risvegliare le coscienze di tutti, soprattutto degli amministratori: blocco totale del traffico privato, non a giorni alterni e non per un piccolo periodo, ma sempre, inclusi i viali di circonvallazione. Permessi adeguati per l’approvvigionamento della collettivita’, potenziamento della mobilita’ pubblica gia’ esistente, incluse biciclette gratis e tariffe piu’ basse dei taxi.. insomma EMERGENZA! Che e’ meglio che se la gestisca la pubblica amministrazione che non affidarla alla buona volonta’ dei singoli. Quest’ultima e’ si’ determinante, ma bisogna arrivarci con l’esempio, scoraggiandola perche’ le valide alternative ci siano realmente, non solo nei bei discorsi temporanei. Poi, da cosa nasce cosa. Intanto, come a suo tempo Firenze fu citta’ pilota per la piu’ grande ZTL urbana, oggi potrebbe giocare il ruolo di pilota come citta’ ecologica. E’ una soluzione? No, anche questo e’ un tampone, ma piu’ efficace, immediato e di lunga prospettiva: intorno a questa citta’ tutta di trasporto pubblico non potrebbe non crescere l’iniziativa e la dinamicita’ di amministrazioni che cercano di essere tali per tutti i cittadini… altrimenti e’ bene che gli attuali amministratori se ne vadano via, e altri piu’ capaci si facciano avanti, con situazioni da gestire tangibili per tutti e non basate sui discorsi.
 
 
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