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Veneto. Esposto Aduc inquinamento atmosferico. Avvisi di garanzia per Zanonato, Rossi, Bicciato, Bortoli, Zan, Casarin, Degani, Marcato, Fecchio, Galan, Zaia, Chisso, Conta, Conte
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Comunicato di Maria Grazia Lucchiari
13 giugno 2011 8:55
 
 14 amministratori veneti, indagati dalla Procura della Repubblica di Padova sono stati convocati all’udienza di martedì 14 giugno dal Giudice per le Indagini Preliminari Mariella Fino. L’avviso di garanzia è stato inviato al sindaco di Padova Flavio Zanonato e agli assessori Ivo Rossi, Mauro Bortoli, Francesco Bicciato e Alessandro Zan; al presidente della Provincia di Padova Barbara Degani, all’ex presidente Vittorio Casarin e agli assessori Roberto Marcato e Mauro Fecchio; al presidente della Regione Veneto Luca Zaia e all’ex presidente Giancarlo Galan insieme agli assessori Renato Chisso, Giancarlo Conta e Maurizio Conte.

Secondo l'accusa, nata da un esposto dell’Aduc, i pubblici amministratori in virtù dell'incarico ricoperto avrebbero dovuto impedire l'emissione di polveri sottili oltre il tetto consentito dalla norma, che dal 2005, anno in cui è entrata in vigore, viene sistematicamente violata. Si tratta di una disposizione che impone obblighi precisi a sindaci e presidenti di Regione, la quale stabilisce che il valore limite di 50 microgrammi per metrocubo non è da superare per più di 35 volte l’anno. A Padova nel 2005 ci sarebbero stati ben 159 giorni di superamento dei valori limite; nel 2006 176; nel 2007 111; nel 2008 90; nel 2009 102; nel 2010 94. Il 22 aprile 2011, alla centralina Arpav del quartiere Forcellini, sono stati raggiunti 58 giorni di superamento giornaliero del Pm10 a fronte dei 35 giorni concessi per un anno.

A Padova si sono verificati importanti episodi di inquinamento acuto, casi di allarme sanitario in cui l’amministrazione avrebbe dovuto adottare le misure previste dalla legge come durante i 15 giorni consecutivi a novembre 2009; 20 giorni consecutivi di gennaio 2010; 11 giorni a marzo 2010; 17 giorni tra gennaio e febbraio 2011, con una media giornaliera di 134µg/m3; il picco massimo del 7 febbraio è di 236µg/m3, che supera più di quattro volte il limite di 50 microgrammi al metro cubo fissato dal D.M. n. 60/2002.
A seguito dell’esposto la Procura aveva chiesto l'archiviazione, a cui l’Aduc ha proposto opposizione, quindi il Gip Mariella Fino ha rigettato la richiesta del Pm ordinando nuovi accertamenti proprio in relazione agli episodi di inquinamento acuto e al Piano di Azione e Risanamento dell’aria del Comune di Padova. Di qui l'atto dovuto degli avvisi di garanzia inviati a Zanonato, Rossi, Bicciato, Bortoli, Zan, Casarin, Degani, Marcato, Fecchio, Galan, Zaia, Chisso, Conta, Conte.

Nei giorni scorsi l’Aduc ha posto all’attenzione del Gip Mariella Fino un promemoria integrativo dell’esposto, un documento in cui si chiede di accertare se tutti i 104 comuni della provincia e l’Ente Provincia di Padova hanno applicato le norme previste dal Piano Regionale di Risanamento e Tutela dell’atmosfera in attuazione della direttiva comunitaria in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria. Questo argomento è già all’attenzione della Procura di Venezia, in questo caso il pubblico ministero Giorgio Gava ha chiesto il rinvio a giudizio per omissioni di atti d’ufficio nei confronti dell’ex assessore regionale all’ambiente Giancarlo Conta. 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno muoiono più di 7000 persone nella pianura padana a causa dell’inquinamento dell’aria e i bambini sono la fascia di popolazione che paga più di tutti i danni procurati all’ambiente, ecco perché abbiamo chiesto alla magistratura di accertare se gli amministratori hanno fatto tutto il possibile per evitare questa violenza.
 
 
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