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Universo, politica, economia, ideologie... Rassegnarsi? Intanto ragioniamo
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Editoriale di Vincenzo Donvito
27 ottobre 2015 9:37
 
 Quando ho visto ieri le foto ingrandite di due stelle che a centinaia di migliaia di anni luce dalla Terra si stanno abbracciando prima della loro -presunta- tragica fine (1), come sempre mi accade in tutto cio' che ha a che fare con l'astronomia e l'Universo, mi sono fermato a riflettere. Su cosa? Sull'universo, cioe' sul nulla, che, rispetto alle mie limitate conoscenze in materia, a parte gli aspetti scientifici, per quelli umani non credo che sia un nulla molto diverso da quello dei piu' luminari scienziati in materia. Si puo' riflettere sul nulla? Ogni tanto mi accade, specie in alcuni contesti mentali e pratici in cui mancano i punti fermi... cosa di meglio dell'Universo....
Dopo questo nulla, e per restare in materia, mi sono venuti in mente alcuni fatti di cui in questi giorni si parla molto. Quelli religiosi. Della chiesa di papa Francesco. Della sua presenza mediatica che -per quanto mi riguarda, e a parte il Sinodo che sono problemi di loro "organizzazione"-, scrostando gli aspetti ecclesiali, credo siano in pochi -idealmente- a non poter raccogliere: la sua centralita' “terrena” e' trasversale, vista l'autorevolezza, benche' la stessa sia diventata tale in secoli di non -sempre per quanto mi riguarda- eccellente storia e pensiero. Ma, per l'appunto, “idealmente”. C'e' sempre il famoso principio cosiddetto universale che, per essere affermato e vissuto, presuppone l'attraversamento di un mare... come si diceva un volta.. e che oggi potremmo dire “un universo” (2).
Da Bergoglio sono subito andato ad un altro pensiero, una barzelletta (la chiamo cosi'..) dello scrittore Amos Oz, raccontata in un suo discorso in una qualche universita' tedesca qualche anno fa:
“Ora mi torna in mente una vecchia storiella, dove uno dei personaggi – ovviamente siamo a Gerusalemme - è seduto in un piccolo caffè, e c'è una persona anziana seduta vicino a lui, così i due cominciano a chiacchierare. E poi salta fuori che il vecchio è Dio in persona. D'accordo, il personaggio non ci crede subito lì per lì, però grazie ad alcuni indizi si convince che è seduto al tavolino con Dio. Ha una domanda da fargli, ovviamente molto pressante. Dice: "Caro Dio, per favore dimmi una volta per tutte, chi possiede la vera fede? I cattolici o i protestanti o forse gli ebrei o magari i musulmani? Chi possiede la vera fede? ". Allora Dio, in questa storia, risponde: "A dirti la verità, figlio mio, non sono religioso, non lo sono mai stato, la religione nemmeno mi interessa". (3)
Quindi son tornato a pensare alle due stelle della nano-galassia, e agli strumenti con cui il genere umano si ingegna per osservarle. Strumenti tecnici e culturali. Menti eccellenti, secoli di studio, di investimenti, di guerre -anche: si pensi a quanto e' costato il superamento del sistema tolemaico per giungere a quello copernicano. Tutto un ambaradan che, dopo l'atterraggio dell'umano sulla Luna nel 1969, almeno per il grande pubblico, ha fatto solo passi da lumaca.
E -ovviamente- sono scivolato sui pensieri del mio quotidiano. Alle guerre economiche, poi quelle economiche travestite da religiose e quelle religiose/di potere travestite da economiche. Alle guerre della nostra quotidianita' di nati in quella parte del mondo dove sono ancora in tanti ad arrivare agli ottanta anni. Ben nati con ulteriori “piccole” guerre sempre quotidiane: l'inquinamento, i ladri delle nostre economie e delle nostre istituzioni, le nostre capacita' di assimilare, interiorizzare, reagire e non-reagire.
Tutto questo con intorno le due stelle, le azioni dei cosiddetti religiosi o ideologi che dir si voglia, e per fortuna -dico io- le scudisciate della barzelletta di Oz.
Cosa voglio comunicare? O ci rassegniamo o ragioniamo.
Senza mai dimenticare i punti molto in alto. Dove questo “alto”, ognuno lo legga come meglio gli riesce: sinonimo di lontano e misterioso o metafora determinista per giustificare cio' che non si riesce a comprendere o -molto piu' probabile- si prova fatica ad affrontare.
Ma in tutto questo e' anche bene ricordare che non siamo soli (sulla Terra!). I nostri pensieri e le nostre osservazioni non sono sole. Ma circondate da chi le deride e da chi non vorrebbe le facessimo perche' gli disturbiamo il suo mortale e limitatissimo progetto egoistico.

(1) situate nella Grande Nuvola di Magellano, una nano-galassia distante 160.000 anni luce
(2) si tratta di una rivisitazione e attualizzazione del proverbio “tra il dire e il fare c'e' di mezzo il mare”.
(3) Amos Oz: “Contro il fanatismo”. Feltrinelli 2004, traduzione di Elena Loewenthal. Per chi volesse meglio approfondire, sempre dello stesso autore: How to Cure a Fanatic, Random House 2015.
 
 
 
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