====== AVVERTENZE ONLINE ================== Settimanale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.) Fax: 055.2302452 URL: http://avvertenze.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://avvertenze.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Avvertenze-2009-28.txt http://avvertenze.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Avvertenze-2009-28.pdf ------------------------------------------- Archivio dal 18-11-2009 al 24-11-2009 2009-28 In questo numero: - Editoriale. 25-11-2009 07:52 Le riforme impossibili. Addio Europa? http://avvertenze.aduc.it/editoriale/riforme+impossibili+addio+europa_16713.php - La Pulce nell'Orecchio 20-11-2009. Omaggio ad Anna Politkovskaja (e a tutte le persone oneste come lei) http://avvertenze.aduc.it/lapulce/omaggio+anna+politkovskaja+tutte+persone+oneste_16675.php - MediCare? 23-11-2009 11:39 Deserti & Faraoni. L'uso governativo delle risorse economiche e le scelte di spesa http://avvertenze.aduc.it/medicare/deserti+faraoni+uso+governativo+risorse+economiche_16700.php - Famiglia e Individuo. 18-11-2009 13:37 Adozione e omosessualita', crocifissi. La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e i diritti civili http://avvertenze.aduc.it/famiglia/adozione+omosessualita+crocifissi+corte+europea+dei_16683.php - Vignetta 20-11-2009 16:29 Influenza A http://www.aduc.it/vignetta/influenza_16692.php - Giannino 23-11-2009 20:07 Privatizzare http://www.aduc.it/giannino/privatizzare_16705.php - Notizie 18-11-2009 09:19 FRANCIA/Dibattito parlamentare sulla legalizzazione dell'eutanasia http://avvertenze.aduc.it/notizia/dibattito+parlamentare+sulla+legalizzazione+dell_113927.php 18-11-2009 09:44 FRANCIA/I francesi passano quasi un'ora al giorno nei mezzi di trasporto http://avvertenze.aduc.it/notizia/francesi+passano+quasi+ora+al+giorno+nei+mezzi_113931.php 18-11-2009 10:07 ITALIA/Calano i reati contro la Pubblica Amministrazione. http://avvertenze.aduc.it/notizia/calano+reati+contro+pubblica+amministrazione_113928.php 18-11-2009 10:26 MONDO/Studio sulla percezione della trasparenza nel settore pubblico pubblico http://avvertenze.aduc.it/notizia/studio+sulla+percezione+della+trasparenza+nel_113935.php 18-11-2009 10:31 OLANDA/Centrale elettrica con letame di mucca http://avvertenze.aduc.it/notizia/centrale+elettrica+letame+mucca_113932.php 18-11-2009 10:44 USA/Si vendono piu' armi ai privati http://avvertenze.aduc.it/notizia/si+vendono+piu+armi+ai+privati_113933.php 18-11-2009 11:01 U.E./Indagine sui siti che vendono suonerie per telefonini http://avvertenze.aduc.it/notizia/indagine+sui+siti+che+vendono+suonerie+telefonini_113936.php 18-11-2009 12:43 ITALIA/Procuratore generale Cassazione: silenzio assordante su violazione diritti immigrati http://avvertenze.aduc.it/notizia/procuratore+generale+cassazione+silenzio+assordante_113943.php 18-11-2009 13:20 ITALIA/Italia Paese corrotto: al 63mo posto insieme all'Arabia Saudita http://avvertenze.aduc.it/notizia/italia+paese+corrotto+al+63mo+posto+insieme+all_113951.php 18-11-2009 14:33 POLONIA/Influenza A. Ministro Sanita' contro il business dei vaccini http://avvertenze.aduc.it/notizia/influenza+ministro+sanita+contro+business+dei_113952.php 18-11-2009 14:55 ITALIA/Appello a Brunetta: adottare software libero nella Pubblica amministrazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/appello+brunetta+adottare+software+libero+nella_113953.php 18-11-2009 17:16 ITALIA/Contratto di servizio Rai: l'Agcom in Parlamento http://avvertenze.aduc.it/notizia/contratto+servizio+rai+agcom+parlamento_113957.php 18-11-2009 18:02 GRAN BRETAGNA/News online a pagamento, a primavera inizia il Times http://avvertenze.aduc.it/notizia/news+online+pagamento+primavera+inizia+times_113959.php 18-11-2009 18:13 ITALIA/Gestori mobili 'partigiani' per tener alto il costo degli sms. Agcom: resistenza che ha dell'incredibile http://avvertenze.aduc.it/notizia/gestori+mobili+partigiani+tener+alto+costo+sms_113960.php 18-11-2009 18:47 ITALIA/Il conflitto Mediaset-Sky sempre piu' ... atomico http://avvertenze.aduc.it/notizia/conflitto+mediaset+sky+sempre+piu+atomico_113961.php 19-11-2009 08:37 ITALIA/Giuristi: ddl sulla prescrizione breve è incostituzionale http://avvertenze.aduc.it/notizia/giuristi+ddl+sulla+prescrizione+breve_113969.php 19-11-2009 08:54 MONDO/Onu: contraccezione decisiva contro il cambiamento climatico http://avvertenze.aduc.it/notizia/onu+contraccezione+decisiva+contro+cambiamento_113971.php 19-11-2009 10:11 SPAGNA/Consumatori versus operatori di telefonia mobile: non appropriatevi del credito inutilizzato http://avvertenze.aduc.it/notizia/consumatori+versus+operatori+telefonia+mobile+non_113972.php 19-11-2009 11:02 VIETNAM/Bloccato Facebook per silenziare la dissidenza http://avvertenze.aduc.it/notizia/bloccato+facebook+silenziare+dissidenza_113973.php 19-11-2009 11:15 SPAGNA/Gli spagnoli consumano il doppio di sale raccomandato http://avvertenze.aduc.it/notizia/spagnoli+consumano+doppio+sale+raccomandato_113974.php 19-11-2009 11:33 MONDO/Aspettativa di vita delle donne: giapponesi 86 anni, italiane 84 ... afgane 44 http://avvertenze.aduc.it/notizia/aspettativa+vita+donne+giapponesi+86+anni+italiane_113975.php 19-11-2009 11:37 EGITTO/Internet. E' nato il primo dominio non latino: .Egitto (scritto in arabo) http://avvertenze.aduc.it/notizia/internet+nato+primo+dominio+non+latino+egitto_113976.php 19-11-2009 11:52 USA/L'importanza della vitamina D, detta vitamina del sole http://avvertenze.aduc.it/notizia/importanza+della+vitamina+detta+vitamina+sole_113979.php 19-11-2009 12:02 ITALIA/Sentenza. In paternita' anche prima del parto http://avvertenze.aduc.it/notizia/sentenza+paternita+anche+prima+parto_113977.php 19-11-2009 12:09 ITALIA/Ricerca. I videogiocatori? Tutt'altro che pigri http://avvertenze.aduc.it/notizia/ricerca+videogiocatori+tutt+altro+che+pigri_113978.php 19-11-2009 12:41 ITALIA/Censis. Gli italiani e social network: Facebook il piu' conosciuto, Youtube il piu' utilizzato http://avvertenze.aduc.it/notizia/censis+italiani+social+network+facebook+piu_113981.php 19-11-2009 12:42 ITALIA/Censis. Mezzi di informazione, sempre piu' italiani ignorano la carta stampata, sono il 40% http://avvertenze.aduc.it/notizia/censis+mezzi+informazione+sempre+piu+italiani_113983.php 19-11-2009 13:01 MONDO/Meno nascite, meno inquinamento http://avvertenze.aduc.it/notizia/meno+nascite+meno+inquinamento_113985.php 19-11-2009 13:23 ITALIA/Telefonia fissa. Da marzo cambio operatore in cinque giorni, sentenza conferma nuove regole Agcom http://avvertenze.aduc.it/notizia/telefonia+fissa+marzo+cambio+operatore+cinque_113987.php 19-11-2009 13:53 SPAGNA/Banda larga per tutti gli ... spagnoli, dal 2012 http://avvertenze.aduc.it/notizia/banda+larga+tutti+spagnoli+dal+2012_113989.php 19-11-2009 13:59 GIAPPONE/Spazzatura differenziata male: l'operatore ecologico lascia il post-it http://avvertenze.aduc.it/notizia/spazzatura+differenziata+male+operatore+ecologico_113990.php 19-11-2009 16:40 ITALIA/Voip. L'Agcom avvia indagine conoscitiva su mercato della telefonia tramite Internet http://avvertenze.aduc.it/notizia/voip+agcom+avvia+indagine+conoscitiva+mercato+della_113993.php 19-11-2009 17:04 ITALIA/I Radicali in sciopero della fame per fermare i 'suicidi' in carcere http://avvertenze.aduc.it/notizia/radicali+sciopero+della+fame+fermare+suicidi_113998.php 20-11-2009 09:31 U.E./Ritardo voli aerei. Dopo tre ore si ha diritto al rimborso totale http://avvertenze.aduc.it/notizia/ritardo+voli+aerei+dopo+tre+ore+si+ha+diritto+al_114002.php 20-11-2009 09:41 ITALIA/Fermo amministrativo. Il veicolo si puo' usare fino all'iscrizione definitiva http://avvertenze.aduc.it/notizia/fermo+amministrativo+veicolo+si+puo+usare+fino+all_114003.php 20-11-2009 10:18 ITALIA/Telemarketing. Forte preoccupazione del Garante della privacy dopo la legge premia-truffatori http://avvertenze.aduc.it/notizia/telemarketing+forte+preoccupazione+garante+della_114004.php 20-11-2009 10:29 AUSTRIA/Il Parlamento si batte per il crocifisso a scuola http://avvertenze.aduc.it/notizia/parlamento+si+batte+crocifisso+scuola_114005.php 20-11-2009 11:00 USA/Philip Morris condannata a pagare 300 milioni di dollari a ex fumatrice http://avvertenze.aduc.it/notizia/philip+morris+condannata+pagare+300+milioni+dollari_114006.php 20-11-2009 11:25 EUROPA/Brevetto per l'uso di ovuli umani http://avvertenze.aduc.it/notizia/brevetto+uso+ovuli+umani_114007.php 20-11-2009 11:58 USA/Uragano Katrina: Washington riconosciuto colpevole di negligenza http://avvertenze.aduc.it/notizia/uragano+katrina+washington+riconosciuto+colpevole_114011.php 20-11-2009 12:30 MONDO/Vicks ritira spray pericolosi http://avvertenze.aduc.it/notizia/vicks+ritira+spray+pericolosi_114012.php 20-11-2009 12:50 MONDO/Offensiva contro i farmaci truffaldini in Internet http://avvertenze.aduc.it/notizia/offensiva+contro+farmaci+truffaldini+internet_114014.php 20-11-2009 13:04 FRANCIA/Epidermide ricreata mediante cellule staminali embrionali: nuove speranze per gli ustionati http://avvertenze.aduc.it/notizia/epidermide+ricreata+mediante+cellule+staminali_114015.php 20-11-2009 13:47 KAZAKHSTAN/Proposte turistiche: l'allegra gita a Semipalatinsk, il piu' grande sito di test atomici al mondo http://avvertenze.aduc.it/notizia/proposte+turistiche+allegra+gita+semipalatinsk+piu_114016.php 20-11-2009 13:56 CANADA/Niente compiti a casa, non servono ad aumentare il livello d'istruzione. Il giudice da' ragione ai genitori http://avvertenze.aduc.it/notizia/niente+compiti+casa+non+servono+aumentare+livello_114018.php 20-11-2009 14:04 ITALIA/Tasse e adempimenti tributari: 334 ore all'anno http://avvertenze.aduc.it/notizia/tasse+adempimenti+tributari+334+ore+all+anno_114019.php 20-11-2009 14:13 MONDO/L'iperinformazione in tempo reale che aiuta a scegliere dove bere un caffe' http://avvertenze.aduc.it/notizia/iperinformazione+tempo+reale+che+aiuta+scegliere_114020.php 20-11-2009 17:40 ITALIA/L'Agcom boccia la norma corporativa pro-avvocati: no all'obbligo di legali per le conciliazioni con gestori telefonici e pay tv http://avvertenze.aduc.it/notizia/agcom+boccia+norma+corporativa+pro+avvocati+no+all_114022.php 21-11-2009 09:44 SPAGNA/Identificate cellule staminali che permetteranno di studiare meglio la leucemia infantile http://avvertenze.aduc.it/notizia/identificate+cellule+staminali+che+permetteranno_114032.php 21-11-2009 10:35 ITALIA/Commissione. Basta golden share nelle aziende privatizzate: Telecom, Eni, Enel, Finmeccanica http://avvertenze.aduc.it/notizia/commissione+basta+golden+share+nelle+aziende_114034.php 21-11-2009 10:57 ITALIA/Privacy. Un vademecum gratuito del Garante per conoscere i rischi dei social network http://avvertenze.aduc.it/notizia/privacy+vademecum+gratuito+garante+conoscere+rischi_114035.php 21-11-2009 11:06 GRAN BRETAGNA/Influenza A: il panico più dannoso del virus http://avvertenze.aduc.it/notizia/influenza+panico+piu+dannoso+virus_114037.php 21-11-2009 11:31 SVIZZERA/Gli svizzeri con la valigia in mano cambiano rotta: Italia e Francia snobbate http://avvertenze.aduc.it/notizia/svizzeri+valigia+mano+cambiano+rotta+italia+francia_114039.php 21-11-2009 11:57 SVIZZERA/Uomini in difficolta': e' attiva la prima casa del papà http://avvertenze.aduc.it/notizia/uomini+difficolta+attiva+prima+casa+papa_114040.php 21-11-2009 12:13 USA/La discriminazione genetica bandita dalle aziende http://avvertenze.aduc.it/notizia/discriminazione+genetica+bandita+dalle+aziende_114041.php 21-11-2009 12:32 RUSSIA/Incidenti stradali, problema planetario: nel 2009 causeranno 1,3 milioni di morti http://avvertenze.aduc.it/notizia/incidenti+stradali+problema+planetario+nel+2009_114042.php 21-11-2009 12:49 ITALIA/Professione forense. Catricala' (Antitrust): riforma allo studio corporativa http://avvertenze.aduc.it/notizia/professione+forense+catricala+antitrust+riforma_114043.php 21-11-2009 12:49 FRANCIA/Francesi campioni per concessione della cittadinanza: 100 mila nuovi cittadini solo nel 2009 http://avvertenze.aduc.it/notizia/francesi+campioni+concessione+della+cittadinanza_114044.php 21-11-2009 17:46 ITALIA/Immigrazione. Fini: stronzo chi fa pesare di non essere italiano http://avvertenze.aduc.it/notizia/immigrazione+fini+stronzo+chi+fa+pesare+non+essere_114045.php 22-11-2009 18:00 USA/Fondamentalismo religioso, Chiesa cattolica vieta la comunione a Patrick Kennedy: è pro-choice http://avvertenze.aduc.it/notizia/fondamentalismo+religioso+chiesa+cattolica+vieta_114047.php 23-11-2009 10:23 USA/Farmaco menopausa. Risarcimento record per danni http://avvertenze.aduc.it/notizia/farmaco+menopausa+risarcimento+record+danni_114055.php 23-11-2009 11:01 MONDO/Viaggiare è il mezzo più potente contro la povertà? http://avvertenze.aduc.it/notizia/viaggiare+mezzo+piu+potente+contro+poverta_114057.php 23-11-2009 11:54 GERMANIA/Assicurazioni. Sentenza: in milioni possono sperare in un risarcimento http://avvertenze.aduc.it/notizia/assicurazioni+sentenza+milioni+possono+sperare_114059.php 23-11-2009 12:24 BELGIO/Coma: difficile la diagnosi http://avvertenze.aduc.it/notizia/coma+difficile+diagnosi_114062.php 23-11-2009 13:25 FRANCIA/I francesi contrari a una legge contro gli sculaccioni http://avvertenze.aduc.it/notizia/francesi+contrari+legge+contro+sculaccioni_114065.php 23-11-2009 14:20 USA/Nebraska, sconfitti i tentativi di vietare la ricerca sulle staminali embrionali http://avvertenze.aduc.it/notizia/nebraska+sconfitti+tentativi+vietare+ricerca+sulle_114060.php 23-11-2009 15:53 ITALIA/Spesa alimentare in calo per meglio risparmiare http://avvertenze.aduc.it/notizia/spesa+alimentare+calo+meglio+risparmiare_114067.php 24-11-2009 09:21 FRANCIA/Noleggio delle bici a Parigi: vandalismo record http://avvertenze.aduc.it/notizia/noleggio+bici+parigi+vandalismo+record_114078.php 24-11-2009 09:23 USA/Computer Apple: niente garanzia se si fuma http://avvertenze.aduc.it/notizia/computer+apple+niente+garanzia+se+si+fuma_114076.php 24-11-2009 09:52 FRANCIA/Preservativi a 20 centesimi per gli studenti http://avvertenze.aduc.it/notizia/preservativi+20+centesimi+studenti_114077.php 24-11-2009 11:17 GRAN BRETAGNA/I rischi di Vioxx rilevabili quattro anni prima del suo ritiro dal mercato http://avvertenze.aduc.it/notizia/rischi+vioxx+rilevabili+quattro+anni+prima+suo_114085.php 24-11-2009 11:36 CINA/Latte alla melamina: due esecuzioni capitali http://avvertenze.aduc.it/notizia/latte+alla+melamina+due+esecuzioni+capitali_114088.php 24-11-2009 11:51 MONDO/In otto anni le infezioni da Hiv sono diminuite del 17% http://avvertenze.aduc.it/notizia/otto+anni+infezioni+hiv+sono+diminuite+17_114092.php 24-11-2009 12:11 SPAGNA/Al via l'esperimento con un farmaco contro la sclerosi laterale amiotrofica http://avvertenze.aduc.it/notizia/al+via+esperimento+farmaco+contro+sclerosi+laterale_114093.php 24-11-2009 12:48 USA/Per la prima volta uno Stato tasserà la vendita di cannabis http://avvertenze.aduc.it/notizia/prima+volta+stato+tassera+vendita+cannabis_114094.php 24-11-2009 13:12 EUROPA/Influenza A: i microbiologi favorevoli alla vaccinazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/influenza+microbiologi+favorevoli+alla+vaccinazione_114098.php 24-11-2009 13:12 EGITTO/Ansia e aggressivita': attenzione agli scarichi delle automobili http://avvertenze.aduc.it/notizia/ansia+aggressivita+attenzione+agli+scarichi_114097.php 24-11-2009 13:32 ITALIA/Riforma professione forense. Il NO del presidente Antitrust http://avvertenze.aduc.it/notizia/riforma+professione+forense+no+presidente+antitrust_114099.php - Comunicati 18-11-2009 10:00 Frutti di bosco. Del bosco hanno solo il nome! http://avvertenze.aduc.it/comunicato/frutti+bosco+bosco+hanno+solo+nome_16679.php 18-11-2009 13:25 Giustizia. Verso il taglio della mano che ha rubato? http://avvertenze.aduc.it/comunicato/giustizia+verso+taglio+della+mano+che+ha+rubato_16682.php 19-11-2009 10:09 Verdure agli ormoni http://avvertenze.aduc.it/comunicato/verdure+agli+ormoni_16685.php 19-11-2009 11:09 Liberta' di espressione. Difendiamo il diritto del Sindaco di Verona ad esprimersi come un razzista. Cambiare le leggi: invito alla mobilitazione e non solo ai discorsi http://avvertenze.aduc.it/comunicato/liberta+espressione+difendiamo+diritto+sindaco_16687.php 20-11-2009 13:17 Influenza A. Previsioni sballate e spese inutili http://avvertenze.aduc.it/comunicato/influenza+previsioni+sballate+spese+inutili_16689.php 20-11-2009 14:03 Acqua privatizzata? Bufala! Benvenuti nel barocco sistema idrico, con poltrone per politici e rendite ai privati. Fuori lo Stato dalle aziende. Liberalizzazione http://avvertenze.aduc.it/comunicato/acqua+privatizzata+bufala+benvenuti+nel+barocco_16690.php 21-11-2009 11:50 Posta elettronica certificata. Vantaggi solo per le aziende e per lo Stato e non per i cittadini? http://avvertenze.aduc.it/comunicato/posta+elettronica+certificata+vantaggi+solo+aziende_16695.php 21-11-2009 12:19 Aduc-Osservatorio Lecce. Centro storico e rifiuti: piccole discariche crescono! http://avvertenze.aduc.it/comunicato/aduc+osservatorio+lecce+centro+storico+rifiuti_16697.php 21-11-2009 12:54 Riforma professione forense. Corporativismo contro consumatori e utenti http://avvertenze.aduc.it/comunicato/riforma+professione+forense+corporativismo+contro_16698.php 23-11-2009 13:10 Tartufi. Consigli per gli acquisti http://avvertenze.aduc.it/comunicato/tartufi+consigli+acquisti_16701.php 23-11-2009 15:14 Ru486. Conclusioni commissione indagine conoscitiva Senato: bloccare commercializzazione e ricominciare da capo. Gli antiscienza confortati da uso improprio delle istituzioni http://avvertenze.aduc.it/comunicato/ru486+conclusioni+commissione+indagine+conoscitiva_16703.php 24-11-2009 09:33 Riportare Equitalia nella legalita'. Lettera aperta a Berlusconi e Tremonti http://avvertenze.aduc.it/comunicato/riportare+equitalia+nella+legalita+lettera+aperta_16706.php 24-11-2009 12:44 Muffa tossica nelle abitazioni http://avvertenze.aduc.it/comunicato/muffa+tossica+nelle+abitazioni_16711.php 24-11-2009 13:27 Cannabis terapeutica, perche' gli ordini dei medici continuano a tacere? http://avvertenze.aduc.it/comunicato/cannabis+terapeutica+perche+ordini+dei+medici_16712.php - Articoli 18-11-2009 12:25 Separazione Stato Chiesa. La scuola pubblica e' ancora territorio italiano? http://avvertenze.aduc.it/articolo/separazione+stato+chiesa+scuola+pubblica+ancora_16681.php 18-11-2009 12:38 I risparmiatori ancora non hanno capito…. gli intermediari invece sì! http://avvertenze.aduc.it/articolo/risparmiatori+ancora+non+hanno+capito+intermediari_16680.php 19-11-2009 14:06 Iva sui rifiuti. La nuova tassa e le motivazioni dei gabellieri. Inviamo E-mail di dissenso http://avvertenze.aduc.it/articolo/iva+sui+rifiuti+nuova+tassa+motivazioni+dei_16688.php 20-11-2009 18:02 L'annuario statistico dell'Istat http://avvertenze.aduc.it/articolo/annuario+statistico+dell+istat_16693.php 21-11-2009 12:16 Garante privacy: stop al fax selvaggio. Spamming: regole per le aziende e tutele per il consumatore http://avvertenze.aduc.it/articolo/garante+privacy+stop+al+fax+selvaggio+spamming_16696.php 23-11-2009 11:50 Buoni per minori: anche stavolta la semplicità premia http://avvertenze.aduc.it/articolo/buoni+minori+anche+stavolta+semplicita+premia_16699.php 23-11-2009 13:50 Studio: cannabis molto meno pericolosa per la salute di alcool e tabacco http://avvertenze.aduc.it/articolo/studio+cannabis+molto+meno+pericolosa+salute+alcool_16702.php 23-11-2009 16:04 RU486: uso improprio istituzioni, i 'lavori' della commissione Sanita' http://avvertenze.aduc.it/articolo/ru486+uso+improprio+istituzioni+lavori+della_16704.php 24-11-2009 12:09 Adozioni. I single italiani possono adottare bambini, ma solo se emigrati http://avvertenze.aduc.it/articolo/adozioni+single+italiani+possono+adottare+bambini_16707.php 24-11-2009 12:36 Ru486 e commissione Senato. Presentato documento conclusivo 'alternativo': l'Italia stia in Europa http://avvertenze.aduc.it/articolo/ru486+commissione+senato+presentato+documento_16710.php ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono due, e sul sito c'è la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://avvertenze.aduc.it/info/vaticano.php PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://tlc.aduc.it/rai/ ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura sei canali tematici con informazioni e consigli quotidiani, tutti editi dall'Aduc: - Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Per conoscere i propri diritti e combattere le arroganze di ogni tipo - Investire Informati http://investire.aduc.it Informazione e consulenza finanziaria - Salute http://salute.aduc.it Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo può disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualità, etc. - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Telecomunicazioni http://tlc.aduc.it I diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia - Immigrazione http://immigrazione.aduc.it Diritti degli stranieri in Italia ------------------------------------------- EDITORIALE 25-11-2009 07:52 Le riforme impossibili. Addio Europa? Europa, soggetti fondanti.. dove siamo oggi? Sembra proprio che siamo out!! Scrivo come italiano, per il solo fatto di essere residente in questo Paese e, di conseguenza, soggetto all'applicazione e al rispetto di leggi che invece, visto che mangio e mi sposto e mi informo in un contesto tutt'altro che nazionale, vorrei fossero condivise con chi vive a Parigi o Madrid o Berlino e -magari- Istanbul, Nicosia, Rabat e Gerusalemme. Ma non e' cosi'. Ne prendo atto. Soprattutto perche' se decidessi di andare a vivere fuori d'Italia, probabilmente vivrei meglio per alcune cose, ma il problema di fondo che ho sollevato rimarrebbe uguale... e vivrei il disagio ugualmente anche se da una prospettiva diversa. Sfoggio il mio federalismo europeo per convincermi e comunicare che non bisogna mollare: l'impegno non puo' diventare secondario rispetto alle frustrazioni civiche che ogni giorno sopportiamo. Ed e' per questo che leggo come incredibili due avvenimenti istituzionali del nostro Paese. E' praticamente certezza la decisione della commissione del Senato sulla pillola abortiva Ru486, decisione che abbiamo anticipato pubblicando in anteprima una bozza riservata. Questa pillola, dice la maggioranza di questa commissione, non si sa se e' pericolosa o meno per cui chiediamo che l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) non dia il suo placet per la commercializzazione e che l'Emea (l'Agenzia europea del farmaco) rifaccia le proprie indagini da capo. Il presidente della Commissione Sanita' di Palazzo Madama, Antonio Tomassini, che non crediamo sia uno stupido, sta solo prendendo in giro gli italiani: per quale motivo l'Emea dovrebbe rivedere le proprie conclusioni su un farmaco che da oltre venti anni e' usato in tutta Europa, un farmaco che non ha mai dato problemi in passato e neanche oggi? E' evidente che camuffa i propri convincimenti contro l'aborto e -cosa piu' grave- il proprio desiderio di punire le donne che vi ricorrono impedendo che usino sistemi meno traumatici di quello chirurgico. Questo e' un senatore della Repubblica, questa e' la maggioranza che governa il Senato. E non e' questione di destra o sinistra: in Francia o Germania, per esempio, nessun parlamentare di destra si sognerebbe di chiedere una cosa del genere. E' proprio diverso il rapporto e il rispetto delle istituzioni. Stesso rispetto che abbiamo verificato essere assente per il tipo di reazione alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha dichiarato illegittimo l'obbligo di appendere un crocifisso in un'aula scolastica. Veniamo all'altro avvenimento che leggo come incredibile, la giustizia. Chissa' se avremo o meno il cosiddetto processo breve. Indipendentemente dal fatto che e' un provvedimento che il Governo ha studiato per levare dalle beghe il proprio presidente, a chi non piacerebbe una norma che desse un limite temporale alla giustizia, civile o penale che sia? Ma, anche indipendentemente dal fatto che molti processi in corso da anni salterebbero, quale macchina organizzativa della giustizia dovrebbe trovarsi a decidere ed applicare queste norme? Prima di tutto dei magistrati che, senza responsabilita' civile delle proprie azioni, avrebbero il potere di decidere, a fronte di una quantita' disumana di processi da imbastire, quali fare e quali mandare in prescrizione: non esiste un organico, di giudici e di macchina organizzativa piu' in generale, in grado di far fronte a tutto il processabile; la decisione del giudice contro chi procedere o meno sarebbe l'unica possibilita' per applicare la legge. Ci troveremmo cosi' davanti ad un paradosso: il capo del Governo, che notoriamente non ama il potere dei giudici, amplierebbe lo stesso con il solo risultato di mandare in prescrizione alcune cause che lo coinvolgono. E poi? Punto e da capo! Anche qui, ve l'immaginate la Gran Bretagna o il Portogallo che mettono in atto una simile riforma di giustizia? Solo due esempi di riforme impossibili e che -per la giustizia- siccome e' altamente probabile che venga approvata, diventerebbe il contrario di quello che ci hanno fatto credere. (Vincenzo Donvito) --------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO di: Annapaola Laldi 20-11-2009. Omaggio ad Anna Politkovskaja (e a tutte le persone oneste come lei) Sventurata la terra che ha bisogno di eroi. Se queste parole del Galileo di Brecht sono vere -e io credo che lo siano- in tal caso bisogna dire che la Russia di oggi è una terra molto sventurata. Questo pensiero mi ronza in testa dai primi di ottobre, quando sono riuscita a compitare correttamente il nome di Anna Po-lit-kov-ska-ja. Fino a quel momento, infatti, quel lungo cognome mi era risultato impronunciabile e di colei che lo portava avevo conservato solo vaghe notizie: era una giornalista di 48 anni assassinata da un sicario, rimasto praticamente "sconosciuto", qualche anno fa (per la precisione il 7 ottobre 2006) nell'ascensore del suo condominio di Mosca. Tutto qui. E nessuna voglia di saperne di più. Quanto mi era arrivato agli orecchi della tragedia cecena e degli orrori del teatro Dubrovka e della scuola di Beslan, infatti, mi spingeva a difendermi dall'approfondire la conoscenza di tutto ciò. Ma c'è stato il 9 ottobre scorso e la presentazione alla "Feltrinelli" di Firenze di un libro/DVD, il cui testo è stato composto da Stefano Massini, un giovane scrittore e regista di teatro, che io avevo conosciuto quando faceva le medie, e sul cui operato un'amica comune mi teneva informata da tempo. Così, sono andata a sentire, e sono uscita non solo col libro/DVD  Anna Politkovskaja-Il sangue e la neve, ma anche con il desiderio di saperne di più. Perché soprattutto nelle parole di Massini stesso e di Ottavia Piccolo, che nel video dà con grande nitidezza volto e voce alla giornalista russa, mi sono trovata confrontata con una donna che riteneva di essere una persona comune e voleva soltanto fare bene il proprio mestiere di giornalista, cioè di narratrice dei fatti, di cui era testimone oculare. Fatti atroci, come diversi attentati dinamitardi a Groznyi, la capitale della Cecenia, e poi le smisurate, pressoché quotidiane, rappresaglie dell'esercito russo che, all'usanza dei nazifascisti, rade al suolo interi villaggi ceceni, decimandone la popolazione, e inoltre permette -se non li fomenta- ai propri soldati ogni genere di efferatezze su persone assolutamente inermi: furti, saccheggi, stupri, omicidi. "Vivo la mia vita", soleva dire la giornalista, "e scrivo di ciò che vedo". E specificava (cito dal testo di Massini che è estremamente fedele alla sua fonte): "Io non scrivo mai commenti, né pareri, né opinioni. Ho sempre creduto -e continuo a credere- che non stia a noi dare giudizi. Sono una giornalista, non un giudice e nemmeno un magistrato. Io mi limito a raccontare i fatti. I fatti: come stanno, come sono. Sembra la cosa più facile, invece è la più difficile. Ed ha un prezzo altissimo. Quale prezzo? Che non fai più un mestiere, ma combatti una guerra. Lotti. Ti senti in lotta […]". E magari … muori per mano di un sicario che rimarrà "sconosciuto". E diventi ciò che non volevi essere, un'eroina, una martire, anche nel senso cristiano-moderno del termine, anche se in quello classico, greco di semplice testimone non avresti avuto difficoltà a riconoscerti. Perché l'onestà di Anna Politkovskaja, il semplice rispetto di quella che dovrebbe essere la comune deontologia professionale del giornalista, era acre fumo negli occhi del potere del Cremlino (cioè di Putin), il quale, negli anni della seconda guerra cecena, con la firma del viceresponsabile dell'Amministrazione presidenziale, Vladislav Surkov, aveva diramato una circolare interna, nella quale i "nemici" dello Stato venivano divisi in due gruppi: quelli rieducabili, cioè quelli che si potevano "far ragionare" (leggi: corrompere) e quelli non rieducabili; da questi ultimi, concludeva la circolare, occorreva bonificare il territorio con ogni mezzo. E' naturale che Anna Politkovskaja rientrasse nella categoria dei "non rieducabili". La sua logica cristallina la rendeva naturalmente insensibile alle sirene della corruzione, vuoi sotto forma di denaro, vuoi sotto forma di riconoscimenti e privilegi, che la Russia di Putin era (ed è?) pronta a dispensare, come lei constatava con amarezza -e la circolare di Surkov conferma-, a tutti coloro che erano (sono?) disposti a diventare ciechi, sordi e muti di fronte alla tragica realtà di una società che sta(va) facendo strame della dignità e dei diritti umani non solo in Cecenia, come si è accennato, ma anche nelle vie di Mosca e delle altre città russe. Molteplici sono infatti le denunce di gente comune raccolte proprio nel cuore della Russia dalla giornalista, che parlano di violenze permesse, quando non agite direttamente, dagli stessi "tutori dell'ordine pubblico". Per non parlare di tanti diritti elementari calpestati e irrisi dalla burocrazia. E allora viene spontaneo chiedersi: ma chi è il vero "nemico" di un paese? Non sono proprio coloro che, tronfi del potere o della ricchezza, confidando nell'impunità e nella complicità di altri corrotti, considerano la gente comune dei semplici sudditi da imbonire, sfruttare, calpestare come, quanto e quando vogliono, seminando sconforto, sfiducia, disperazione … odio? "Il mondo teme una proliferazione nucleare incontrollata. Io invece temo l'odio", affermava la giornalista "non rieducabile", che sapeva quello che diceva. E noi, se ci guardiamo dentro e d'intorno con onestà, dobbiamo darle ragione, e ringraziarla per questo ammonimento. Così, dopo aver letto il testo di Massini Anna Politkovskaja e un paio di libri della stessa giornalista, e dopo aver guardato più volte il video Il sangue e la neve con Ottavia Piccolo, eccomi qui a rendere omaggio all'onestà di questa donna e a quella di tantissimi altri giornalisti e giornaliste russe (e non solo), nonché a quella di tutte le altre persone che, per il semplice fatto di svolgere onestamente il proprio lavoro -qualunque esso sia- oppongono una strenua resistenza all'imbarbarimento della società in cui vivono. E, se vivono in "terre sventurate", rischiano, appunto, la vita. Del resto, la Russia che assassina Anna Politkovskaja (e che ha assassinato o fatto scomparire almeno 72 giornalisti dal 1992 a oggi) non è affatto lontana da noi. Non lo è geograficamente, come si può vedere su un atlante; non lo è politicamente, perché abbiamo con essa forti interessi economici (il gas forse prima di tutto) e non lo è idealmente, perché purtroppo anche qui da noi si stanno moltiplicando segnali inquietanti di insofferenza -se non di vera e propria intolleranza- per la libera manifestazione e circolazione delle idee. Sono contenta, oggi, di quell'incontro di ottobre. E sono riconoscente a Massini/Piccolo perché col loro ottimo lavoro mi hanno regalato anche il coraggio di aprire occhi, mente e cuore a una realtà tremenda, da cui cercavo di proteggermi. Istintivamente. Ma scriteriatamente. Perché più ci si ritira sulle difensive, più si lascia spazio esattamente a ciò che ci fa paura: all'ingiustizia, al sopruso, alla prepotenza. In altri termini: la libertà, la dignità non si difendono, si affermano. Proprio qui. Proprio adesso. Desidero chiudere queste noterelle con un dono per chi legge, che è anche un segno di riconoscenza per chi ha contribuito in modo diverso a questo ottimo prodotto artistico ed editoriale che è il libro/DVD Anna Politkovskaja -Il sangue e la neve dell'editrice Promomusic di Bologna. Ho scelto, col gentile permesso della casa editrice, uno dei quadri più intimamente dolenti e dolorosi, "Io ho ucciso" (p. 75s.): "Anch'io ho ucciso. Io: Anna. Anch'io in fondo sono sporca di sangue. Qui in Cecenia non c'è nessuno che non lo sia. Ci penso, spesso: quanta gente ho, io, sulla coscienza? Era il 2001. Arrivo al tramonto in un villaggio di montagna, Tovzeni. Cerco informazioni sui saccheggi che colpiscono tutti i paesi. Faccio domande. Chiedo. Ma nessuno mi parla. Mi evitano. Ad un tratto mi viene incontro un montanaro. Alto. Massiccio. La faccia dura: sembra scolpito con l'ascia. Si chiama Vakha Kossulev. Mi racconta che era maestro nella scuola elementare -un tempo. Mi dice 'Le racconto cosa ci hanno fatto'. E mi fa strada verso una catapecchia, un fienile, o una stalla per le capre: è casa sua. Ci sediamo, mi versa una bevanda calda. Poi mi guarda, dice: 'Prometta che scriverà. Se promette io parlo. Scriva che hanno fatto le loro perquisizioni, anche quassù. le chiamano zaciski: pulizie. Razzie! Hanno preso 150 persone del villaggio, le hanno caricate sui furgoni. Le hanno portate via. Per tornare a casa hanno sborsato soldi ai russi. Tutto quello che avevano. Per rivedere casa. Ma le case intanto non c'erano più: le avevano già 'ripulite'. Non c'era rimasto nulla. Lo scriva'. Un'altra che accetta di parlarmi È una donna di mezza età. Si chiama Markha. Tiene per mano suo figlio. Mi fanno entrare in un pollaio: è casa sua. Anche lei vuole una promessa: 'Mi dica che scriverà: scriva che qui Vengono bande di russi e di ceceni, tutti insieme. Scriva che hanno fatto fuori una famiglia. Scriva che l'hanno fatto perché nel loro frigo non c'era birra. Scriva … scriva … scriva…'. […] Pubblico tutto. Due giorni dopo la pubblicazione, un blindato russo Si ferma davanti alla catapecchia. 'Sei tu Vakha Kossuiev? Quello che ha parlato con la giornalista?' Non risponde neanche. Non fa a tempo. Una raffica. E via. 'Sei tu Markha, quella che ha parlato con la giornalista?' Non risponde neanche. Non fa a tempo. Una raffica. Stesi per terra: lei e il figlio. […]" NOTA: Il libro, da cui ho attinto le citazioni -col gentile permesso della casa editrice-, è Stefano Massini, Anna Politkovskaja  con il DVD: Il sangue e la neve, Promomusic, Bologna 2009, euro 19,50. Il libro è arricchito da alcuni contributi di Furio Colombo (prefazione), della storica Elena Dundovich sulla storia delle guerre in Cecenia, dal Postscriptum (L'intrusa) di Stefano Massini e dalle testimonianze di Ottavia Piccolo, di Silvano Piccardi e di Felice Cappa, registi rispettivamente della versione teatrale e della versione televisiva ("Il sangue e la neve" è stato mandato in onda su "RAI 3" in seconda serata il 15 ottobre 2009). A proposito del video, oltre all'interpretazione di Ottavia Piccolo, che è così aderente alla sobrietà di Anna Politkovskaja, alla sua passione per la giustizia e alla sua compassione per le vittime, va segnalata l'evocativa musica originale per arpa di Floraleda Sacchi e la suggestiva ambientazione in un cementificio abbandonato. Un piccolo saggio del video si trova su Su Youtube (clicca qui) Su Anna Politkovskaja esiste anche il seguente testo teatrale: Stefano Massini, Donna non rieducabile , Ubulibri, Milano 2007, euro 13,00. Per una biografia di Anna Politkovskaja ( New York 30 agosto 1958- Mosca 7 ottobre 2006) clicca qui. Di Anna Politkovskaja sono disponibili in italiano: La Russia di Putin , Adelphi, Milano 2005, Cecenia Il disonore russo, Fandango, Roma, 2003/2006/2009 Proibito parlare, Mondadori, Milano 2007 (insignito del "Premio Tiziano Terzani 2007") Qualche link su Anna Politkovskaja: "Una vera giornalista in una falsa democrazia" "In memoria di Anna Politkovskaja: due anni dopo" ------------------------------------------- MEDICARE? di: Giuseppe Parisi 23-11-2009 11:39 Deserti & Faraoni. L'uso governativo delle risorse economiche e le scelte di spesa La storia del bambino di tre anni, Daniele, che i genitori hanno scoperto essere affetto da una rarissima ed invalidante patologia, ha colpito emotivamente molti italiani. L'unica speranza per questo bimbo e' legata alle nuove tecniche staminali. I benefici terapeutici di queste nuove tecnologie sono inseguiti da molti centri di studio e ricerca, ma fino ad un certo punto, oltre non si va per mancanza cronica di investimenti nel campo della ricerca; in parole piu' semplici, mancano risorse economiche per andare avanti. Cosi', il futuro di un Paese e' direttamente proporzionale alla spesa impiegata nello sviluppo e nella ricerca. Meno investimenti meno tecnologia, meno sviluppo, meno benessere: quello italiano e' l'ultimo della classe, ultimi in classifica europea. Sperperi da ogni parte e politiche di investimento che danno vantaggi ma non al cittadino. Per questo Governo la salute dei cittadini non e' al primo posto. Anzi, semplicemente non e' nulla se si pensa alle sinistre modalita' di procacciamento di energia, come quella nucleare, con tutte le incognite ed i rischi che presenta per la salute. Il costo di tali opere, tutte a carico dei cittadini, sono la 'fogna' degli investimenti per il cittadino, giovano solo alle oligarchie economiche. I vantaggi in termini di energia sono una farsa antiscientifica. I media celano che la Francia acquista energia dalla Germania (non viceversa), Paese che ha messo il nucleare da parte da molto tempo, ma che ha investito e sviluppato risorse economiche, tecniche e scientifiche ed ogni sforzo intellettuale e politico verso tecnologie rinnovabili come eolico e solare, oltre a politiche di risparmio energetico. A differenza della Francia che negli anni passati veniva assorbita dal nucleare, e dall'Italia che, malgrado la sensibilita' e l'intelligenza collettiva dei cittadini che mando' a casa il nucleare gia' 20 anni fa con un referendum, si ritrova con una cronica mancanza di fondi per gli investimenti in ricerca scientifica e, quindi, siamo fermi a 20 anni fa, ritrovandoci con nuovi 'Faraoni' ed ancora deserti. Bellezze del pianeta... Il ponte sullo stretto di Messina e' un progetto cosi' faraonico da essere del tutto preoccupante. Pensiamo un attimo: uno dei Paesi piu' arretrato d'Occidente in materia di infrastrutture, che realizza di colpo, nelle regioni piu' povere e mafiose d'Europa, nel punto piu' sismico del Mediterraneo, sui terreni piu' franosi d'Italia, e grazie all'infallibile azienda Impregilo, un'impresa scientifica che potrebbe essere seconda soltanto allo sbarco sulla Luna, come dice la Societa' dello Stretto, una societa' per azioni costituita per fare gli interessi dello sviluppo dei progetti sul Ponte e con cui la Impregilio stessa, vincitrice di un bando di gara, dovrebbe procedere alla costruzione. Il Governo Prodi tento' di bloccare il tutto anche pagando una salata multa, ma non ci riusci' perche' l'allora ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, voto' con le opposizioni per il mantenimento del progetto. Non abbiamo esperienza in costruzioni, ma le vicende storiche di questo ponte sono antiche e ben dettagliate: sappiamo che il progetto, sul quale si e' impegnato l'attuale Governo, ha modalita' uniche per costi, altezza e lunghezza che non esistono da nessuna parte al mondo; perfino  i Giapponesi si sono fermati  molto di sotto delle cifre del progetto italiano e non hanno dato il placet al passaggio di una ferrovia per paura delle eccessive vibrazioni, cosa che non avverra' in Italia, che' secondo Impregilo si puo' fare. Esperti come il professore Remo Calzona, docente di tecniche delle costruzioni alla Sapienza di  Roma, la pensano come noi: titolare di centinaia di studi tecnici, sostiene la pericolosita' del progetto sia sull'ecosistema sia per i danni  che cagionera', cioe'... rischia di cadere. Per questo lo scorso anno ha scritto e pubblicato un libro di 400 pagine, oggi del tutto introvabile perfino a Messina e Reggio Calabria, dal titolo 'La scienza  non ha fine: Il ponte sullo stretto di Messina', con fronte in inglese. Pochissimi, invece, i fondi economici a disposizione delle cose importanti per la vita civile di un Paese, vitali infrastrutture che farebbero vivo ed avanzato un Paese e, ancora piu' importante, il benessere e la salute. Guarda caso, i nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea) approvati da questo Governo sono sempre piu' al ribasso. Negli ultimi anni l'offerta pubblica della salute si e' contratta ulteriormente, indebolendo quel Sistema Sanitario Nazionale che all'estero viene considerato tra i migliori al mondo, modello al quale aspira perfino il presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama. Si spendono somme ingenti per un vaccino contro l'influenza A che e' una burla, una operazione fatta ad hoc tra la potente lobby di Big Pharma e i governi dei Paesi piu' ricchi, come se noi lo fossimo veramente... Ma quanto abbiamo speso? Siamo certi che ne valeva davvero la pena, o e' la nuova fregatura a danno del solito, povero, disinformato, indifeso cittadino? La Polonia, che non e' ricca quanto noi, ha un Governo senza faraoni: il vaccino contro l'H1N1, per il ministro polacco della salute e' una truffa: Ewa Kopacz, in un intervento in Parlamento, ha puntato il dito sulla scelta fatta dai Paesi piu' ricchi del pianeta per contrastare l'avanzare della pandemia; ed ha messo sotto accusa, senza usare mezzi termini, gli accordi stretti dalle Istituzioni con le case farmaceutiche: 'Lo Stato polacco e' molto saggio, i polacchi sanno distinguere la verita' dalle balle con molta precisione'. Ha ricordato di essere un medico con 20 anni di esperienza alle spalle, e che il contratto segreto che il Governo polacco avrebbe dovuto firmare con le aziende farmaceutiche aveva oltre 20 clausole che sovvertivano la legge. Il ministro ha incalzato: 'Qual e' il dovere di un ministero della Salute? Concludere accordi che facciano il bene dei cittadini oppure siglare accordi che facciano l'interesse delle case farmaceutiche?'. La domanda del ministro polacco, tutt'altro che retorica e populista, potrebbe e dovrebbe essere esaminata in Italia anche per il nucleare, l'acqua, le infrastrutture che non potranno essere attuate, il benessere, la salute dei cittadini. Come mai si trovano fondi per la costruzione di 5 centrali nucleari e quelli per il ponte sullo stretto di Messina, quello piu' grande del mondo, grandiosissimo progetto, secondo solo allo sbarco sulla Luna? Ma non potremmo seguire i consigli del Professor Remo Calzona, con un ponte che costerebbe ben la meta' di quello che si vuole spendere con la societa' che ha vinto il bando di gara.... I bilanci economici di una nazione dovrebbero garantire il benessere di ciascuno nell'interesse collettivo. E' necessario dare una priorita' alle cose. Se in una famiglia ci sono tanti debiti e il frigorifero e' vuoto, bisogna acquistare un motociclo per andare al lavoro, non l'ultima serie della Bmw a rate, a meno che non abbiamo un capo famiglia in preda a megalomanie stile faraoni. Approfondimenti - La storia del Ponte sullo stretto di Messina - POLONIA. Influenza A. Ministro Sanita' contro il business dei vaccini - GERMANIA. Influenza A: si indaga sul decesso di due vaccinati - La verita' su Eluana Englaro: mediaticamente inesistente - Giornalisti siate coraggiosi... Ogni tanto... - VATICANO. Il Vaticano promuove la ricerca sulle staminali adulte - Profilattico: salva il Mondo - Presidente comitato bioetica portavoce Vaticano - FRANCIA. I vescovi francesi: no a test prenatali per sindrome Down - Importanza dei rapporti sociali ed umani - A Natale... partorirai con dolore - Religioni a confronto: la legge ebraica rispetta la volonta' dei pazienti sulla nutrizione artificiale - ITALIA. Ru486, i Radicali: battaglia vinta grazie a noi ------------------------------------------- FAMIGLIA E INDIVIDUO di: Claudia Moretti 18-11-2009 13:37 Adozione e omosessualita', crocifissi. La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e i diritti civili Cogliamo l'occasione della recente pronuncia della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) in materia di crocifissi nelle scuole per rispolverare una recente sentenza in materia di adozione e omosessualita' che ha fatto il giro delle cronache quasi due anni fa. Il caso e' quello di una signora francese che aveva chiesto in adozione un figlio invocando l'art. 343 del Codice civile che accorda la possibilita' di adottare un minore anche ai single. La signora, insegnante di 45 anni, omosessuale convivente con la propria compagna, si era vista rifiutare la domanda in quanto la commissione (cosa poi avallata dal Tribunale amministrativo prima e dalla Corte d'Appello di Nency poi) l'aveva ritenuta soggetto non idoneo per le scelte sessuali fatte e dichiarate. Invocando l'art. 8 ma sopratutto l'art. 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, la ricorrente ha adito la Corte Europea per la violazione del proprio diritto alla non ingerenza nella propria vita privata e alla non discriminazione sulla base dei propri orientamenti sessuali. La signora francese ha ottenuto, dopo anni di lotta il suo ristoro per la violazione subita: 10.000,00 euro (piu' 14.000,00 di spese legali). Poco, ma importante. Inutile dire quanto questa pronuncia si ponga ben oltre l'orizzonte del possibile per quanto riguarda il nostro Paese. L'Italia non solo non prevede la possibilita' per il single di adottare un bambino, ma non lo consente neppure alle coppie di fatto eterosessuali (occorre esser sposati da almeno tre anni). Figuriamoci per persona che si dichiara omosessuale! La Cedu anche allora, come oggi sui crocifissi, continua a tirare sonori schiaffi alla tradizione, dietro la quale si annida -al calduccio- la morale tradizionale cattolica romana. Forse colpisce la tradizione piu' che la stessa morale cattolica in se' per se'. Non e' un caso che le censure nei confronti di Strasburgo arrivino in via trasversale da tutti gli schieramenti politici. C'e' chi si indigna ma anche chi, benpensante moderato, si limita a salvare i simboli di una sola chiesa invocando l'identita' storica e culturale della nazione. Ma la Cedu, in modo sfrontato, quasi sovversivo, se ne frega, ed interpreta il diritto dell'uomo alla stregua, appunto, dell'Uomo. Anche ben oltre quello che si potrebbe con ottimismo aspettarci dalla e nella Vecchia Europa, sempre attenta a non eccedere rispetto alla propria storia, ai propri equilibri interni, ai propri elettorati interni, ai governi, ai bilanci ecc... Come mai? Infondo molti dei Paesi firmatari della convenzione sono tutt'altro che esemplari osservatori di un carnet di diritti umani come si deve. Si pensi alla Turchia, ma anche all'Italia, con i suoi drammi in tema di processi interminabili. Forse perche' il Consiglio d'Europa (di cui la Convenzione e la Cedu sono espressione) e' nato libero. Libero dal peso di amministrare introiti e vincolare i governi. Infondo la Cedu e' la corte della gente contro i propri governi. Insomma ha a che fare con ideali e non con i denari. I risarcimenti che la Cedu commina agli Stati membri sono esigui (10.000,00 euro per non aver permesso per anni di adottare un figlio sono simbolici) e anche per questo non hanno la potenza di incidere sulla modifica dei comportamenti, figuriamoci sulle legislazioni. Solo i giudici nazionali -quelli coraggiosi- possono, alla stregua della giurisprudenza di Strasburgo, far tesoro dei principi di diritto stilati negli anni da questa piccola grande Corte, e applicare, nel proprio quotidiano, solo quella legge che vi si conformi appieno. ------------------------------------------- NOTIZIE 18-11-2009 09:19 FRANCIA/Dibattito parlamentare sulla legalizzazione dell'eutanasia Il tema dell'eutanasia si ripropone regolarmente quando avvengono fatti drammatici, come quello di Vincent Humbert (il tetraplegico che aveva scritto al presidente della Repubblica d'autorizzarlo a morire, ndr) oppure di Chantale Sébire, sfigurata al volto da un tumore. Oggi è diverso. Il 18 novembre, il Parlamento discute del disegno di legge per legalizzare l'eutanasia presentato da Manuel Valls e numerosi deputati socialisti, al riparo da qualsiasi contesto emotivo. La proposta non ha molte possibilità d'essere accolta, ma il suo promotore spiega: "La legge Leonetti non risponde a tutte le situazioni del fine vita, anche se aiuta di più a far conoscere le disposizioni, ad accompagnare meglio le famiglie e a sviluppare la rete di cure palliative". "Bisogna andare oltre e rifiutare l'ipocrisia. Diverse migliaia di persone beneficiano di un "aiuto" a morire negli ospedali francesi, al di fuori di ogni cornice legale". In concreto, la legge si rivolge a persone adulte in stato grave e incurabile che abbiano chiesto d'essere aiutate a morire. La valutazione di tale richiesta spetta a un collegio di quattro medici, soggetto a una commissione di controllo. L'assistenza a morire avverrebbe sotto sorveglianza medica e in un quadro strettamente legale. E' prevista anche l'obiezione di coscienza per i medici che non vogliano assumersi questo compito. 18-11-2009 09:44 FRANCIA/I francesi passano quasi un'ora al giorno nei mezzi di trasporto Nel 2008 i francesi hanno trascorso un'ora al giorno sui mezzi di trasporto -per motivi sia professionali sia personali-, dice l'Istituto di statistica. Confrontati con lo studio del 1994, i risultati sono pressoché stabili, anche se emergono alcune differenze. La prima è il minor scarto di tempo per spostarsi tra fasce di popolazione. "I tempi aumentano con la densità dell'habitat e la vicinanza alle grandi aree urbane", segnala Insee; in campagna gli spostamenti durano meno di 50 minuti; nelle città di provincia circa un'ora; a Parigi e in periferia oltre un'ora. L'altra novità è che gli anziani sono sempre più "mobili". Diverso anche l'uso dell'auto privata che, pur rimanendo il mezzo più utilizzato per i tragitti locali, "il suo impiego non aumenta", spiega Insee. Tra il 1982 e il 1994 l'auto aveva guadagnato 15 punti; oggi e' ferma al 65% degli spostamenti brevi, ma solo un parigino su quattro la usa regolarmente. 18-11-2009 10:07 ITALIA/Calano i reati contro la Pubblica Amministrazione.  I reati contro la Pubblica Amministrazione si sono ridotti nei primi sei mesi dell'anno, seguendo una tendenza che, se continua cosi' per il resto dell'anno, dara' -20% alla fine dell'anno. In valore assoluto si tratta di 1.373 casi con 5.574 persone denunciate contro le 13.400 dell'anno scorso. Sono i dati della relazione inviata al Parlamento sui primi 12 mesi di attivita' del Servizio Anticorruzione e trasparenza (Saet) e presentati dal ministro della Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta. Qui i dati completi 18-11-2009 10:26 MONDO/Studio sulla percezione della trasparenza nel settore pubblico pubblico Ogni anno l'Organizzazione non governativa Transparency International pubblica l'elenco delle nazioni percepite come meno corrotte o più trasparenti. La lista contempla 180 Stati e s'avvale dei sondaggi realizzati da organizzazioni indipendenti presso uomini d'affari e specialisti. In testa alla classifica troviamo la Nuova Zelanda, seguita da Danimarca e Singapore mentre la Somalia è fanalino di coda insieme ad Afghanistan e Myanmar.Tra i gli Stati americani il più trasparente risulta essere il Canada; Cile, Uruguay e Costa Rica sono gli unici Paesi latinoamericani a superare la media, punteggio basso invece per Venezuela, Paraguay, Ecuador, Nicaragua, Honduras e Bolivia. Trenta i Paesi europei presi in esame. L'Italia perde otto posizioni e scende al 63esimo posto. Anche la Spagna perde quattro posizioni: da 28 a 32, ma si situa davanti a Grecia, Italia, Portogallo e alla maggior parte degli Stati dell'est.  18-11-2009 10:31 OLANDA/Centrale elettrica con letame di mucca  L'olandese Essent ha inaugurato a Leeuwarden la "centrale piu' sporca dei Paesi Bassi". Sara' infatti alimentata da blogas naturale al 100% che proverra', attraverso una pipeline di 5,5 chilometri, direttametne da un allevamento bovino. Questo blogas sara' ricavato dallo sterco di mucca unito a erba e residui di cibo. Dopo la fermentazione, questa miscela fornira' l'energia necessaria al funzionamento della centrale. Quando sara' a pieno regime, questa centrale potra' fornire energia a 1.100 abitazioni nei dintorni. Una centrale simile e' gia' attiva a Flevoland, nel nord del Paese. 18-11-2009 10:44 USA/Si vendono piu' armi ai privati   Smith & Wesson conta di raddoppiare il proprio fatturato nei prossimi tre-cinque anni; quest'anno le vendite sono cresciute del 13% a 335 milioni Usd, mentre nel primo trimestre del prossimo anno finanziario si aspetta un aumento del 30%. Sturm and Ruger hanno aumentato le vendite del 70% raggiungendo i 71,2 milioni Usd. I commercianti del settore sono cresciuti del 12,4%. I motivi? Criminalita' e terrorismo e con la crisi aumenta anche la paura. 18-11-2009 11:01 U.E./Indagine sui siti che vendono suonerie per telefonini Per diciotto mesi i Paesi dell'Unione Europea, Islanda e Norvegia hanno controllato 301 siti web sulla vendita truffaldina di melodie, loghi e altri servizi per telefonini. E il 70% dei casi ha prodotto un risultato, segnala l'autorità competente. Il 52% dei siti (159) è stato modificato e il 17% (54) è stato chiuso. I tre principali problemi emersi: bollette confuse (mancanza d'informazione); assenza d'informazione completa sul venditore; pubblicità ingannevole (in particolare annunci di suonerie gratuite, quando l'utente è obbligato a pagare una sottoscrizione). Meglena Kuneva, commissaria per la Protezione dei Consumatori, ha dichiarato: "L'indagine su scala Ue è una risposta diretta alle centinaia di denunce di genitori e utenti di molti Paesi. I giovani non devono essere vittime di truffe, come la pubblicità ingannevole che li induce a comprare melodie per il cellulare che pensavano fossero gratuite. I risultati mostrano che la cooperazione in materia di controllo e sanzione su scala Ue può contribuire in larga misura a sanare il mercato a vantaggio dei consumatori. In futuro, la politica dei consumatori dell'UE porrà l'accento su questo tipo di azioni congiunte di controllo e sanzioni". La situazione in Italia. 18-11-2009 12:43 ITALIA/Procuratore generale Cassazione: silenzio assordante su violazione diritti immigrati Troppo clamore per la sentenza della Corte di Strasburgo sul crocefisso e troppo silenzio, invece, sulle numerose sentenze con le quali l'Italia viene condannata dall'Alta Corte europea per la lesione dei diritti fondamentali degli immigrati. Lo ha rilevato il procuratore generale della Cassazione, Vitaliano Esposito, nel suo intervento ad un convegno svoltosi nell'Aula Magna della Suprema Corte, in occasione del ventennale del codice di procedura penale, tenuto a battesimo da Giuliano Vassalli. Ricordando 'il clamore' suscitato dalla sentenza della Corte di Strasburgo sul crocefisso, Esposito ha, per contro, stigmatizzato 'il silenzio assordante su tutte le sentenze di Strasburgo che condannato l'Italia per quanto riguarda le espulsioni degli immigrati e la violazione dei loro diritti'. 18-11-2009 13:20 ITALIA/Italia Paese corrotto: al 63mo posto insieme all'Arabia Saudita E' la Nuova Zelanda il Paese meno corrotto del mondo. A decretarlo è Transparency International, che ha stilato una classifica di 180 Paesi che vede l'Italia al 63esimo posto, dietro a Botswana, Namibia e Malaysia. L'associazione ha dato a ciascun Paese un voto da zero a 10, basandosi complessivamente su 13 indagini indipendenti. Più alto è il punteggio, meno corrotto il Paese. La Nuova Zelanda, con 9,4, ha superato la numero uno dell'anno scorso, la Danimarca, quest'anno al secondo posto con 9,3 davanti a Singapore e Svezia (entrambe a 9,2) e la Svizzera (9). Continua... Guarda la classifica 18-11-2009 14:33 POLONIA/Influenza A. Ministro Sanita' contro il business dei vaccini Difende a spada tratta la scelta del Governo polacco di non prender parte alla corsa contro il tempo per acquistare vaccini anti-A/H1N1. Il ministro della Salute polacco Ewa Kopacz, in un appassionato intervento in Parlamento, ha puntato il dito sulla scelta fatta dai Paesi piu' ricchi del pianeta per contrastare l'avanzare della pandemia. E ha messo sotto accusa, senza usare mezzi termini, gli accordi stretti dalle Istituzioni con le case farmaceutiche: "Lo Stato polacco e' molto saggio i polacchi sanno distinguere la verita' dalle balle con molta precisione. Sono anche in grado di distinguere una situazione oggettiva da una truffa" (qui il video). Secondo Kopacz, che ha ricordato di essere un medico con 20 anni di esperienza alle spalle, il contratto segreto che il Governo polacco avrebbe dovuto firmare con le aziende farmaceutiche aveva oltre 20 clausole che sovvertivano la legge. "Qual e' il dovere di un ministero della Salute? Concludere accordi che facciano il bene dei cittadini oppure siglare accordi che facciano l'interesse delle case farmaceutiche?". "So che attualmente ci sono tre vaccini disponibili sul mercato realizzati da tre produttori diversi. Ognuno di loro ha una differente quantita' di sostanze attive: non e' strano che siano trattati tutti alla stessa stregua? Non e' dunque ragionevole che il ministero della Salute e i suoi esperti nutrano alcuni dubbi in proposito?". 18-11-2009 14:55 ITALIA/Appello a Brunetta: adottare software libero nella Pubblica amministrazione Dobbiamo impedire di consegnare ad un unico monopolista il futuro dei sistemi informatici della pubblica amministrazione, e pertanto ci appelliamo al Ministro Brunetta affinché faccia propria la proposta di legge depositata al Senato dai parlamentari radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, in materia di pluralismo informatico e sulla adozione e diffusione del software libero nella pubblica amministrazione, frutto della collaborazione con l'Associazione Software Libero. E' quanto hanno dichiarato Luca Nicotra (Segretario di Agorà Digitale) e Marco Perduca (Membro del direttivo, Senatore radicale eletto nelle liste del PD). È grave che il ministro si riferisca alla sola gratuità del prodotto nel giustificare l'accordo con Microsoft presentato nell'ambito del piano e-Gov 2012. Infatti, da sempre l'azienda di Redmond tenta di legare a sé in modo indissolubile il futuro funzionamento di amministrazioni pubbliche, scuole e università fornendo gratuitamente il proprio software. È importante ribadire che la scelta del software non è una scelta amministrativa che si puo' basare sui soli criteri di economicità, ma è eminentemente politica, in quanto capace di modificare la dinamica dello sviluppo del nostro Paese. È per questo che ad esempio l'amministrazione americana, pur avendo la possibilità di stringere accordi simili a quello offerto al governo italiano, sta facendo in molti casi la scelta opposta, tanto da trasferire il sito della Casa Bianca ad una piattaforma tecnologica aperta. Se davvero il ministro non vuole ipotecare il futuro della scuola e della pubblica amministrazione, e investire nel pluralismo informatico lo dimostri adottando da subito la proposta radicale. 18-11-2009 17:16 ITALIA/Contratto di servizio Rai: l'Agcom in Parlamento Audizione del Presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabro', sulle linee guida del contratto di servizio Rai 2010-2012, in Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, di martedì 17 novembre 2009. Premessa. Le linee guida che l’Autorità ha approvato d’intesa con il Ministero dello sviluppo economico il 12 novembre scorso sono le seconde dopo la riforma del servizio pubblico radiotelevisivo introdotta dalla legge n. 112/2004 e dal Testo unico della radiotelevisione (dpr 177/2005), ed esse precedono la stesura del contratto di servizio per il triennio 2010-2012. La disciplina introdotta nel 2004, come ho già avuto modo di rappresentare in sede di audizione presso codesta Commissione, in occasione del contratto di servizio per il triennio 2007-2009, ha inciso profondamente, rispetto alla previgente disciplina, sulla connotazione degli strumenti che regolano il rapporto concessorio tra lo Stato e la Rai. Mentre in precedenza il Contratto di servizio era vincolato ai contenuti individuati nella convenzione accessiva alla concessione, di cui era strumento negoziale integrativo, nell’attuale sistema normativo esso è vincolato direttamente dalla legge che ha puntualmente definito l’articolazione dei contenuti minimi del servizio pubblico, riservando alle Linee-guida approvate dall’Autorità d’intesa con il Ministero, il compito di fissare gli ulteriori obblighi del servizio pubblico generale radiotelevisivo, in relazione allo sviluppo dei mercati, al progresso tecnologico e alle mutate esigenze culturali, nazionali e locali. Le Linee guida devono invero precedere ciascun rinnovo del Contratto di servizio e, unitamente agli obblighi minimi di servizio pubblico direttamente fissati dalla legge, ne costituiscono il fondamento. Tale procedimento fa sì che il Contratto di servizio, pur essendo un atto paritetico tra il Ministero e la Rai, debba essere inquadrato nel contesto di disposizioni precettive che lo vincolano. Del resto, la connotazione “pubblicistica” del contratto di servizio è in sintonia con la norma di cui all’articolo 1, comma 6, lett. b), n. 10, non abrogata dal Testo Unico, la quale stabilisce che la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi esprime parere obbligatorio entro trenta giorni “ sul contratto di servizio con la concessionaria del servizio pubblico”. Secondo il quadro normativo vigente, inoltre, la potestà di rivolgere indirizzi alla società concessionaria del servizio pubblico è attribuita alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, mentre compete all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni accertare la mancata osservanza da parte della Rai degli indirizzi impartiti dalla predetta Commissione parlamentare. In riferimento alla materia della comunicazione politica e dell’informazione, il riparto di funzioni tra la Commissione parlamentare di vigilanza e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è confermato dalla legge 22 febbraio 2000, n. 28 sulla “par condicio”. Il contenuto del servizio pubblico radiotelevisivo Gli obiettivi del servizio pubblico, fissati dalla legge, possono essere ricondotti a tre grandi categorie: il mantenimento della coesione sociale, cui corrisponde il compito della massima diffusione sul territorio e della continuità nell’erogazione del servizio; la promozione culturale, che attiene al sostegno e alla difesa delle culture nazionali e della diversità culturale, cui corrisponde il compito della produzione di programmi distinti per contenuti e diretti a soddisfare le esigenze della totalità degli utenti; l’innovazione tecnologica , che attiene al ruolo del servizio pubblico nei nuovi media, sia allo scopo di contenere fenomeni di emarginazione sociale (il cosiddetto “digital divide”), sia per consentire l’introduzione e lo sviluppo di nuove tecnologie. La ricostruzione del contenuto del servizio pubblico non può essere effettuata senza un richiamo ai principi elaborati dalla giurisprudenza costituzionale in materia. Nella sentenza n. 284/2002, in materia di canone televisivo, la Suprema Corte, affrontando il tema della conformazione del servizio pubblico radiotelevisivo, osservava che “l’esistenza di un servizio radiotelevisivo pubblico, cioè promosso e organizzato dallo Stato, non più a titolo di monopolista legale della diffusione di programmi televisivi, ma nell’ambito di un sistema misto pubblico-privato, si giustifica però solo in quanto chi esercita tale servizio sia tenuto ad operare non come uno qualsiasi dei soggetti del limitato pluralismo di emittenti, nel rispetto, da tutti dovuto, dei principi generali del sistema….bensì svolgendo una funzione specifica per il miglior soddisfacimento del diritto dei cittadini all’informazione e per la diffusione della cultura”. Il servizio pubblico radiotelevisivo, secondo i più recenti indirizzi comunitari[1] , “pur avendo una evidente importanza economica, non è paragonabile a un servizio pubblico di qualunque settore economico. Non vi è altro servizio che allo stesso tempo abbia accesso a un così ampio settore della popolazione, fornisca tante informazioni e contenuti e in tal modo raggiunga e influenzi i singoli individui e l’opinione pubblica… la radiotelevisione è percepita in generale come una fonte molto affidabile di informazioni e rappresenta, per una percentuale non irrilevante della popolazione, la principale fonte di informazione. Essa arricchisce quindi il pubblico dibattito e, in ultima analisi, può far sì che tutti i cittadini partecipino in qualche misura alla vita pubblica”. Il ruolo del servizio pubblico è espressamente riconosciuto dal Trattato CE, in particolare all’articolo 16 e all’articolo 86, paragrafo e dal “protocollo di Amsterdam”, ad esso allegato, secondo il quale “il sistema di radiodiffusione pubblica negli Stati membri è direttamente collegato alle esigenze democratiche, sociali e culturali di ogni società, nonché all’esigenza di preservare il pluralismo dei mezzi di comunicazione ”. Secondo la Risoluzione del Consiglio dell’Unione europea del 25 gennaio 1999, sulle emissioni di servizio pubblico, “l’ampio accesso del pubblico, senza discriminazioni e in base a pari opportunità, a vari canali e servizi è un presupposto necessario per ottemperare al particolare obbligo delle emissioni di servizio pubblico”, le quale “devono beneficiare del progresso tecnologico”, “estendere al pubblico i vantaggi dei nuovi servizi audiovisivi e di informazione e delle nuove tecnologie” e intraprendere “lo sviluppo e la diversificazione di attività nell’era digitale”. Infine “ le emissioni di servizio pubblico devono essere in grado di continuare a fornire un’ampia gamma di programmi conformemente al mandato definito dagli Stati membri al fine di rivolgersi alla società nel suo insieme; in tale contesto è legittimo che tali emissioni cerchino di raggiungere un vasto pubblico”. I valori del servizio pubblico radiotelevisivo conservano la loro importanza anche nel rapido evolversi del nuovo mondo dei media, come sottolineato dal Consiglio d’Europa nelle raccomandazioni riguardanti il pluralismo mediatico e la diversità dei contenuti dei media e il mandato dei media di servizio pubblico nella società dell’informazione, entrambe adottate dal Comitato dei ministri il 31 gennaio 2007. Le linee- guida Il contratto di servizio 2010-2012, cui le presenti linee guida sono preordinate, è chiamato ad assolvere ad un compito strategico: traghettare il servizio pubblico generale radiotelevisivo dal sistema analogico al sistema digitale. Questo passaggio, la cui conclusione in Italia è prevista per la fine dell’anno 2012, si colloca nell’ambito del più generale processo di cambiamento delle modalità di fruizione di contenuti audiovisivi e dalla conseguente ridefinizione del “patto comunicativo” tra utente e televisione . Per questa ragione, lungi dall’esaurirsi nella mera dismissione di alcune tecnologie e nell’affermazione di altre, il passaggio al digitale comporta il ripensamento complessivo – e il conseguente ri-posizionamento - della televisione pubblica nel rinnovato sistema mediale nell’ambito delle ben caratterizzate finalità che la legge assegna al servizio pubblico radiotelevisivo . Si tratta di un compito complesso, difficile e inedito; ma è un compito ineludibile. L’Autorità, nel declinare le nuove linee guida, è partita dall’individuazione di nove compiti prioritari del servizio pubblico, che sono stati così enucleati: · Fornire ai cittadini una programmazione equilibrata e di qualità ; · Rappresentare l’Italia in tutte le sue articolazioni territoriali, sociali e culturali; · Promuovere l’educazione e l’attitudine mentale all’apprendimento e alla valutazione; · Stimolare l’interesse per la cultura e la creatività, anche valorizzando il patrimonio artistico nazionale; · Garantire la fruizione gratuita dei contenuti di qualità; · Promuovere la conoscenza dell’Italia nel mondo e una non superficiale conoscenza del contesto internazionale in Italia; · Promuovere la diffusione dei principi costituzionali e la consapevolezza dei diritti di cittadinanza e la crescita del senso di appartenenza dei cittadini italiani all’Unione europea; · Rispecchiare la diversità culturale e multietnica nell’ottica dell’integrazione e della coesione sociale; · Estendere al maggior numero di cittadini i benefici delle nuove tecnologie, in un contesto innovativo e concorrenziale Qualità Nel fissare gli ulteriori obblighi del servizio pubblico, è apparso fondamentale richiamare con forza la concessionaria pubblica ad un recupero della qualità dell’informazione e della programmazione. Nel panorama sovrabbondante di Internet, una informazione giornalistica di qualità, connotata da orizzonte internazionale, da pluralismo, da completezza, da deontologia professionale, costituisce una esigenza imprescindibile. Le migliori televisioni straniere presentano un’offerta di informazioni di carattere internazionale ricca e un approfondimento qualificato dei temi trattati. La Rai, pur muovendo da una regolamentazione legislativa comune a tutte le emittenti e fornitori di contenuti che considera l’attività di informazione radiotelevisiva come un servizio di interesse generale, è soggetta ad un concetto di pluralismo più stringente, in considerazione dei particolari obblighi connessi alla prestazione di un pubblico servizio sostenuto da risorse pubbliche e del vasto numero di soggetti raggiunti dalle sue trasmissioni. E ciò esige un’applicazione attenta della deontologia professionale del giornalista, la cui funzione viene oggi accresciuta per la necessità di approfondire e mettere a fuoco l’informazione, coniugando il principio di libertà con quello di responsabilità, nel rispetto della dignità della persona, rendendo imprescindibile la funzione di garanzia della qualità dell’informazione da parte dei giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo. In tale contesto l’Autorità ha richiesto che nel Codice Etico della RAI sia recepito il Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive, sottoscritto dalla Concessionaria il 21 maggio 2009, il Codice Tv e Minori e quello sulle trasmissioni di commento agli avvenimenti sportivi. Inoltre la concessionaria è tenuta a varare un codice di buona condotta che contenga previsioni specifiche per i reality. La qualità dell’offerta deve costituisce un fine strategico anche affinché i cittadini possano percepire la corrispondenza tra il pagamento del canone di abbonamento e la programmazione diffusa dall’azienda incaricata del servizio pubblico radiotelevisivo. Per questo abbiamo imposto l’obiettivo di un innalzamento degli standard qualitativi delle trasmissioni della Rai chiedendo al servizio pubblico di assicurare un’offerta complessiva gratuita che si rivolga alla società nel suo insieme, tenendo conto anche delle differenze anagrafiche, culturali, sociali, regionali ed etniche della popolazione, e che rispetti i diritti e la dignità delle persone, la coesione sociale, l’armonico sviluppo fisico, psichico e morale del minore e la sensibilità del pubblico, promuovendo la cultura e valorizzando il patrimonio artistico e ambientale a livello nazionale e locale. L’appiattimento dei generi televisivi causato dalla rincorsa all’audience, fenomeno che non ha eguali negli altri Paesi europei, ha infatti portato negli anni alla perdita di alcuni generi tipici del servizio pubblico radiotelevisivo e a un generale appiattimento delle trasmissioni su un livello di corrività. Per invertire tale tendenza va favorita da parte della concessionaria la trasmissione di programmi che per lo più non rientrano nell’offerta delle emittenti commerciali, anche attraverso la predisposizione di un piano strategico per il recupero dei generi culturali di “nicchia”, compresi il teatro, la musica sinfonica, la lirica, nelle tre reti generaliste, diversificando e segmentando l’audience, e connotando anche i generi di più largo consumo, quali fiction ed intrattenimento, da caratteri di qualità, innovatività e originalità. E ciò è necessario anche in relazione alla tendenza sempre più accentuata verso l’interattività delle trasmissioni televisive, che induce i telespettatori ad una selezione più mirata ancorché di meno diffusa fruizione. E’ questa, invero, la tendenza della quale la televisione generalista deve tener conto per evitare ch’essa trovi soddisfazione solo nei canali a pagamento , accessibili solo dagli abbienti, lasciando a se stessa prevalentemente la parte inerte della programmazione. Ma la qualità deve essere anche misurata e verificata. Abbiamo chiesto alla Rai di continuare nella realizzazione di un sistema di valutazione della qualità dell’offerta perché il cosiddetto “Qualitel” rimane un obiettivo prioritario che la concessionaria pubblica è tenuta a realizzare.  questo proposito voglio evidenziare che sul tema del Qualitel l’Autorità in questi anni si è sempre impegnata, prevedendo già nella linee guida emanate nel 2006, propedeutiche al contratto di servizio 2007-2009, l’istituzione di un organismo indipendente con il compito di misurare la qualità dei programmi, poi costituitosi nei primi mesi di vigenza del contratto di servizio. Rispetto ad alcune polemiche che ci sono state nei giorni scorsi sulla stampa, voglio anche chiarire che la previsione di un organismo indipendente, peraltro già vigente da un biennio, riguarda esclusivamente la qualità dell’offerta di programmi e non l’informazione radiotelevisiva. Le nuove linee guida rafforzano l’indipendenza del Comitato, il quale sarà nominato dall’Autorità d’intesa con il Ministero. Esse prevedono, inoltre, che il Comitato sia dotato dei mezzi organizzativi necessari al suo funzionamento e che i risultati delle rilevazioni dovranno essere rese pubbliche, anche per rispettare pienamente l’art. 48, comma 1, del Testo Unico della radiotelevisione, secondo il quale la verifica dell’effettiva prestazione del servizio pubblico deve poter tenere conto “dei parametri di qualità del servizio e degli indici di soddisfazione degli utenti definiti nel contratto ..[di servizio]”. La Rai, inoltre, dovrà consultare periodicamente le associazioni dei consumatori sul grado di soddisfazione degli utenti. Inoltre vi saranno obblighi di rendicontazione trimestrali da parte della concessionaria alle autorità incaricate della vigilanza sul rispetto degli obblighi di pubblico servizio, sullo sviluppo del sistema di valutazione della qualità dell’offerta e sui risultati conseguiti. Questi rafforzamenti sono anche volti ad per evitare che vi sia uno stallo nelle attività di realizzazione del Qualitel , cosa che ha comportato l’apertura di un’istruttoria da parte dell’Autorità per verificare l’inadempimento dell’obbligo di servizio pubblico rispetto all’attuale contratto di servizio. Trasparenza del canone Altro obiettivo che sta a cuore all’Autorità è quello della trasparenza dei programmi finanziati dal canone. Le linee guida prevedono che il contratto di servizio, definisca con chiarezza le classi dei programmi televisivi e radiofonici finanziati dal canone e i tempi minimi da attribuire a ciascun genere di servizio pubblico. Generi che le linee guida , secondo una classificazione non esaustiva, individuano in : · Informazione e approfondimento (politica, economica, culturale, di attualità nazionale, locale ed internazionale, sportiva) · Educazione e formazione · Promozione culturale, italiana ed europea · Comunicazione sociale · Trasmissioni per i minori Per consentire un maggior grado di verifica ed anche di conoscenza pubblica, la Rai sarà inoltre tenuta ad individuare i singoli programmi di servizio pubblico finanziati dal canone e quelli finanziati dalla pubblicità. Infine, per migliorare la trasparenza nella gestione economico-finanziaria del servizio pubblico, la RAI dovrà fornire adeguata comunicazione, anche attraverso il proprio sito web, circa le percentuali di allocazione del canone di abbonamento tra le principali voci connesse all’adempimento dei compiti di servizio pubblico, quali la programmazione televisiva di servizio pubblico, la programmazione radiofonica di servizio pubblico, il sistema di valutazione della qualità dell’offerta, lo sviluppo delle nuove tecnologie, le quote europee e produttori indipendenti, i minori, le iniziative per le persone con disabilità sensoriali. Innovazione tecnologica Come ho detto all’inizio, uno degli obiettivi strategici del servizio pubblico è rappresentato dall’innovazione tecnologica, al fine di estendere il più possibile alla popolazione i vantaggi dei nuovi servizi audiovisivi e di informazione e farsi promotore dei benefici prodotti dalle tecnologie emergenti. Il progressivo spegnimento del segnale analogico per aree tecniche omogenee (switch-off regionali) ha avuto e avrà ricadute inevitabili sulla popolazione, che deve dotarsi della apparecchiature necessarie e risintonizzare le apparecchiature. Il 2009 ha rappresentato un anno di svolta per la conversione al digitale ed alla fine di quest’anno il 30% delle famiglie italiane sarà completamente all digital. Le Regioni finora interessate dallo switch-off sono state la Sardegna, la Valle d’Aosta, il Piemonte occidentale, il Trentino Alto Adige, il Lazio ( dal 16 novembre) e la Campania entro il mese di dicembre. L’Autorità ha seguito e segue con la massima attenzione questo processo e non ha mancato di rivolgere pressanti inviti alla Rai a coinvolgere adeguatamente gli utenti di volta in volta interessati dalla transizione fornendo ogni opportuna conoscenza sulle modalità del processo in atto e sugli eventuali, momentanei, disservizi ed offrendo assistenza ai propri abbonati anche attraverso servizi di call center e numeri verdi gratuiti. Proprio in occasione dello switch-off della capitale, data l’imponenza dell’utenza coinvolta, la Rai è stata invitata dall’Autorità a potenziare al massimo l’informazione di servizio, oltre alla campagna di comunicazione effettuata attraverso gli spot e i testimonial dei vari programmi. Per consentire una copertura integrale della popolazione, le linee guida prevedono che l’intera programmazione della Rai, nella fase di passaggio dalle trasmissioni in tecnologia analogica a quella digitale, sia visibile su tutte le piattaforme tecnologiche, limitando al massimo il criptaggio delle trasmissioni di servizio pubblico diffuse in simulcast . E’ un aspetto che l’Autorità giudica di fondamentale importanza per l’utente ed in merito al quale non ha mancato di aprire apposita istruttoria , in occasione del lancio della piattaforma Tivùsat. Al riguardo dovranno anche essere previste forme di facilitazioni della visione dei programmi di servizio pubblico alle comunità italiane residenti dall’estero. In via più generale, la Rai dovrà, se possibile, accelerare il processo di transizione, in quanto un’anticipazione della data dello spegnimento finale del segnale analogico produrrebbe effetti positivi sia in termini di riduzione dei costi della transizione sia, soprattutto, in termini di riduzione del divide tra le aree territoriali all digital e quelle destinate a passare al digitale per ultime , come la Sicilia e la Calabria. Altro importante obbligo sarà quello di sviluppare la programmazione finanziata dal canone anche sui nuovi canali digitali in chiaro, secondo la percentuale che verrà fissata dal contratto di servizio . Conformemente alle scelte strategiche delle migliori televisioni pubbliche europee, alla Rai è stato chiesto di avviare progressivamente la trasmissione di tre programmi in Alta Definizione (HD) , a sperimentare le nuove evoluzioni dello standard DVB-T, quali il DVB-T2, e a sviluppare concretamente le trasmissioni in DVB-H, secondo un articolato progetto stabilito dal contratto di servizio. Inoltre, la Rai dovrà realizzare una piattaforma dedicata alla Web Tv. Non è stata dimenticata la radiofonia digitale, al cui sviluppo di mercato la Rai dovrà concretamente contribuire secondo la regolamentazione che sta per essere emanata dall’Autorità dopo aver sentito tutti gli attori del sistema. Così come dovranno essere implementate le trasmissioni relative a servizi di pubblica utilità e quelle del canale Isoradio per le informazioni sul traffico sulle reti autostradali e sulle principali vie di comunicazione, mantenendo tale canale privo di pubblicità. Neutralità competitiva Secondo gli indirizzi della Commissione europea che prima ho ricordato, le emittenti di servizio pubblico devono utilizzare le possibilità offerte dalla digitalizzazione e dalla diversificazione delle piattaforme di distribuzione “su base tecnologica neutra, a vantaggio della società “. Nel rispetto del principio di neutralità tecnologica , la Rai potrà consentire la messa a disposizione della propria programmazione di servizio pubblico finanziata dal canone a tutte le piattaforme commerciali che ne faranno richiesta nell’ambito di negoziazioni eque, trasparenti e non discriminatorie, e sulla base di condizioni verificate dalle Autorità competenti. Quote europee e produttori indipendenti Sul fronte della produzione indipendente e quote europee, l’Autorità quest’anno ha profuso un grande impegno approvato la nuova regolamentazione sui criteri di attribuzione di quote di diritti residuali derivanti dalla limitazione temporale dei diritti di utilizzazione televisiva (delibera n. 60/09/CSP del 22 aprile 2009), che, ispirandosi alle regolamentazione dei Paesi europei più impegnati sulla materia (Francia e UK), prevede una più equa ripartizione dei diritti e la trasparenza nella negoziazione tra broadcasters e produttori indipendenti . Tale regolamentazione troverà applicazione anche nei confronti della Rai, la quale sarà tenuta ad adottare un apposito codice di autoregolamentazione da sottoporre alla preventiva approvazione dell’Autorità. Inoltre, la Rai dovrà istituire un sistema interno di monitoraggio per la verifica del rispetto delle quote europee e dei produttori indipendenti previste dalla legge e sarà tenuta a rendere noti, ogni anno , i dati preventivi e consuntivi di bilancio relativi agli investimenti in prodotti audiovisivi italiani ed europei, suddivisi e distinti per genere (film, fiction, documentari, opere di animazione per l’infanzia) . Infine, per favorire la crescita del sistema industriale nazionale, la Rai dovrà promuovere forme di coproduzioni tra produttori indipendenti italiani ed europei . Minori L’impegno in materia di tutela dei minori rappresenta per l’Autorità un obiettivo prioritario. La Rai dovrà evitare la messa in onda di programmi contenenti scene di violenza gratuita o episodi che possano creare loro turbamento, non solo nelle fasce orarie dalle ore 16 alle ore 20, ma in tutta la programmazione destinata ad una visione familiare compresa tra le ore 7 e le ore 22,30. Inoltre, dovrà armonizzare il sistema di segnaletica attualmente in uso con un sistema di segnaletica della programmazione relativa ai film, alla fiction, ai cartoni animati e all’intrattenimento basato sulle fasce di visione per tutti, sconsigliato ai minori di anni 12 e sconsigliato ai minori di anni 16 , previa consultazione con l’Autorità e con il Comitato “media e minori”. Particolari segnaletiche dovranno essere adottate per eventuali trasmissioni dedicate alla fascia 0-3 anni . E’, inoltre, richiesto il rigoroso rispetto delle quote di programmazione dedicate ai minori e agli adolescenti, non solo nelle fasce 16-20, ma anche in altre fasce giornaliere, in relazione alle abitudini di audience. Disabili Per i cittadini con disabilità sensoriali la Rai dovrà rendere fruibili tutti i generi della programmazione, compresa l’informazione, nazionale e locale, e l’approfondimento informativo, attraverso un congruo incremento delle misure attualmente fissate dal contratto di servizio . Il programma di implementazione delle misure per i disabili dovrà essere reso pubblico ogni anno , così come sul proprio sito Internet la Rai dovrà indicare le modalità di fruizione dei programmi per i non udenti e per i non vedenti. Conclusioni Le linee guida passano ora al Ministero, dovendo esse costituire la base del nuovo contratto di servizio, sul cui schema codesta Commissione dovrà pronunciarsi. Siamo ad uno snodo cruciale del ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo: per conservare la giustificazione della sua ragion d’essere nel nuovo panorama multimediale, la Rai deve essere al passo con i cambiamenti della tv del futuro. La necessità che il servizio pubblico continui ad esistere non è messa in discussione dalle nuove realtà tecnologiche, ma per rispondere positivamente alla domanda se sia ancora necessario il servizio pubblico radiotelevisivo e se questo debba essere ancora finanziato dallo Stato, ne va, innanzitutto, riaffermata la missione nel solco della giurisprudenza costituzionale che prima ho ricordato. Il gusto si evolve anche in relazione all’offerta televisiva. C’è bisogno di una TV sganciata dal rapporto compulsivo audience-pubblicità, e questa TV non può non essere, in primis, il servizio pubblico. Per questo, come Autorità, abbiamo chiesto il recupero dei generi di servizio pubblico e un serio ed effettivo sistema di misurazione della qualità, così come la trasparenza nell’indicare ciò che è servizio pubblico ed è finanziato dal canone, e ciò che è programmazione commerciale, finanziata dalla pubblicità. La televisione è lo specchio in cui una società si riconosce. Una televisione senza qualità è come una città senza concerti, senza spettacoli teatrali, senza opere architettoniche, scultoree, pittoriche, senza storia, senza libri. Non è nella possibilità dell’Autorità cambiare il modo di fare contenuti, ma nei limiti delle sue competenze essa può fare quantomeno da pungolo costante perché l’incremento della qualità della programmazione rientri in primo luogo nella missione del servizio pubblico. Convinti, come siamo, di un positivo effetto di fertilizzazione verso gli altri produttori di contenuti (effetto che ad oggi, semmai, c’e’ stato al contrario). La qualità richiede tempo ma poi, col tempo, lavora dentro, trasforma il modo di produrre e fruire dei contenuti. Quando entra in circolo qualità chiama qualità. Il Contratto di servizio che sarà portato al vostro esame, se rispetterà gli obiettivi della linee guida, potrà segnare un passo avanti verso tali obiettivi, nel quadro della normativa vigente. E’ sui contenuti che si giocherà la partita del futuro così come sull’adeguamento tecnologico. Solo così la televisione potrà confermarsi non solo mezzo di diffusione di massa ma strumento fondamentale al servizio della collettività e del progresso civile. Corrado Calabrò. 18-11-2009 18:02 GRAN BRETAGNA/News online a pagamento, a primavera inizia il Times E' ufficialmente partita la stagione delle news online a pagamento dei quotidiani su Internet del gruppo Murdoch. Meglio, partira'  dalla prossima primavera, da quando, per poter leggere la versione on line del prestigioso quotidiano britannico Times, di Murdoch appunto, si dovra' pagare tanto quanto si paga per la versione cartacea. Lo ha confermato il direttore del Times, James Harding, durante la conferenza inglese della Society of editors a Stansted, nell'Essex, precisando che il sito sara' accessibile per sole 24 ore al prezzo di 90 pence (circa un euro), lo stesso dell'edizione cartacea. I frequentatori non occasionali del sito avranno invece la possibilita' di sottoscrivere un abbonamento per visitare ogni giorno i contenuti online. I micropagamenti che consentono di visionare solo un articolo non saranno invece presi in considerazione come forma di pagamento perche', spiega il direttore, 'bisogna fare attenzione' con queste modalita' cosi' selettive: 'se si cerca un articolo solo economico, qualche volta ci si ritrova a leggere di Britney Spears'. 18-11-2009 18:13 ITALIA/Gestori mobili 'partigiani' per tener alto il costo degli sms. Agcom: resistenza che ha dell'incredibile Sull'orientamento dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) di mettere un tetto al costo degli sms, per allinearlo a una media europea, si e' abbattuta un'offensiva lobbista che vorrebbe persino precludere la possibilita' di procedere a consultazioni pubbliche sul tema. Come noto, l'Agcom intende "recepire" l'indicazione di Bruxelles, fortemente voluta dal commissario Viviane Reding, anche per gli sms inviati dall'Italia per l'Italia onde evitare una sorta di penalizzazione per i cittadini italiani che comunicano entro i confini nazionali rispetto a quelli che lo fanno utilizzando il roaming in Europa. Una fonte dell'Autorita' fa notare al Velino che ha dell'incredibile la resistenza degli operatori del settore persino all'avvio di consultazioni pubbliche, visto che gli questi stessi operatori si dichiarano convinti che l'introduzione di un tetto al costo degli sms mancherebbe di fondamento giuridico... Domani, come e' noto, sara' il presidente di Assotelecomunicazioni (l'associazione che riunisce gli operatori di telefonia) Stefano Parisi a essere ascoltato dall'Autorita'. Proprio Parisi aveva inviato una lettera nei giorni scorsi nella quale chiedeva una sospensione della decisione. Nella sua missiva il numero uno di Asstel giudica infatti la misura "non giustificata e non proporzionata" rispetto agli obiettivi della legge n.259/03. A a suo avviso tale misura non terrebbe conto della "non correttezza di una valutazione parziale di profittabilita' di singole componenti dell'offerta di servizio, in luogo di un'analisi complessiva", ne' della "non correttezza del riferimento all'approccio europeo se singolarmente preso". Inoltre, "certe riduzioni 'forzose' provocano successivi assestamenti verso l'alto delle altre componenti di offerta", fa notare Parisi, ricordando le "distorsioni competitive" conseguenti all'intervento sui costi di ricarica da parte dell'ex ministro Bersani. 18-11-2009 18:47 ITALIA/Il conflitto Mediaset-Sky sempre piu' ... atomico Continua il confronto Sky-Mediaset-Rai con quest'ultima ridotta sempre piu' a comparsa. Il digitale terrestre e' il nuovo terreno di scontro tra i due colossi televisivi. Il Biscione ha deciso di ricorrere all'Antitrust per bloccare la 'digital key' annunciata dal gruppo di Murdoch, uno strumento che permetterà agli abbonati di Sky di vedere i canali in digitale terrestre senza avere il decoder. Un'iniziativa spiazzante per Cologno Monzese, che punta molto sulla nuova tecnologia e ha presentato quindi un esposto all'Authority, sostenendo che oltretutto la chiavetta danneggia i consumatori perchè limita le possibilità di scelta. Un conflitto a due cui si è aggiunta, su un altro fronte, la presa di posizione dell'Agcom sulla presenza della Rai sulla piattaforma satellitare: secondo l'Autorità, la Rai dovrà stare anche su Sky se è "indispensabile" per permettere a tutti gli utenti di vedere i programmi. La distribuzione da parte di Sky di questa chiavetta - attacca la società di Cologno Monzese - è contraria alla normativa comunitaria e nazionale in materia di concorrenza e costituisce una violazione degli impegni assunti nel 2003 da Newscorp in occasione della concentrazione delle attività di Telepiú e Stream". Il fine della digital key, aggiunge Mediaset, "che non consente l'accesso nè ai servizi interattivi nè ai contenuti a pagamento, è quello di frenare la diffusione sul mercato di decoder che consentano di ricevere i programmi a pagamento e i servizi interattivi di altri operatori. Il tutto evidentemente a danno dei consumatori, che vedranno cosí limitata la loro possibilità di scelta a livello di offerta e di contenuti". Secca la replica di Sky, con l'amministratore delegato Tom Mockridge che accusa il Biscione di non accettare lo sviluppo del mercato. La digital key, secondo Mockridge, "è uno strumento che aiuta il processo di digitalizzazione del paese offrendo un servizio per i consumatori in un mercato in veloce sviluppo. Uno sviluppo che, evidentemente, non è facile da accettare per un gruppo come Mediaset che per molti anni è stato, ed è ancora oggi, il principale soggetto privato operante in Italia nella televisione commerciale e dominante nel mercato della pubblicità". Allo scontro Sky-Mediaset si è aggiunto poi l'intervento su Viale Mazzini del presidente dell'Agcom, Corrado Calabró. I tre canali generalisti della Rai - secondo il numero uno dell'Authority - potranno uscire dalla piattaforma Sky a seconda della "copertura di Tvsat". La Rai, infatti, "deve stare su tante piattaforme da consentire a tutti gli utenti di ricevere le trasmissioni. Se Sky in una zona è indispensabile, anche su Sky". Questo sarà necessario "per il periodo transitorio" del passaggio al digitale, "limitandosi a criptare il minimo di trasmissioni". 19-11-2009 08:37 ITALIA/Giuristi: ddl sulla prescrizione breve è incostituzionale Il ddl sul processo breve e' incostituzionale perche', facendo una discriminazione tra chi e' incensurato e chi ha precedenti penali, viola il principio di uguaglianza. Inoltre 'distorce il significato della durata ragionevole del processo, trasformandola in una sorta di privilegio da riservare solo a certi imputati come se l'efficienza della giustizia non fosse un diritto da riconoscere a tutti i cittadini'. E' in sintesi il contenuto di un documento approvato dall'Aspp, l'Associazione tra gli studiosi del processo penale, sul provvedimento sul processo breve. Il documento sottoscritto tra gli altri dai professori Ennio Amodio e Angelo Giarda, rispettivamente docenti all'Universita' Statale e Cattolica di Milano, e dal prof. Adolfo Scalfati docente a Roma, auspica che il Parlamento, nel varare le leggi, tenga 'conto degli effetti dirompenti che ogni riforma, anche settoriale, puo' avere sulla organicita' e sulla coerenza del sistema processuale, gia' piu' volte lacerato negli ultimi anni da provvedimenti legislativi dettati da esigenze estemporanee'. Oltre a rilevare una serie di incongruenze e di profili di incostituzionalita' contenuti nel ddl, i professori hanno sottolineato: 'E' significativo che nei sistemi processuali di altri Paesi della famiglia europea continentale e di quella angloamericana non si trovino esempi di un regime improntato alla estinzione del processo per decorso dei limiti massimi di durata. Anche in Inghilterra e negli Stati Uniti di America - hanno scritto - i tempi che assumono rilievo ai fini della eventuale preclusione dei poteri della pubblica accusa sono solo quelli che vanno dalla notizia di reato alla instaurazione del processo mediante esercizio dell'azione penale'. Tra le altre cose il documento sottolinea che 'anche la Corte europea dei diritti dell'uomo ha interpretato la ragionevole durata come principio che non impone agli Stati di fissare termini prestabiliti per lo svolgimento del processo'. 19-11-2009 08:54 MONDO/Onu: contraccezione decisiva contro il cambiamento climatico La lotta al riscaldamento del pianeta passa anche attraverso i contraccettivi, tra cui i preservativi, e le donne hanno un ruolo decisivo in questa battaglia. Lo sostiene il Fondo per la popolazione dell'Onu (Unfpa) in un rapporto presentato ieri a New York. 'Le donne che hanno accesso a servizi sanitari per la riproduzione - si legge nel documento - hanno tassi di fertilita' piu' bassi e contribuiscono a rallentare le emissioni di gas serra'. Il Fondo dell'Onu, con una tesi criticata da piu' parti, collega la crescita della popolazione al consumo incontrollato di risorse che e' sua volta una delle cause del surriscaldamento della terra. In una conferenza stampa al Palazzo di Vetro, gli esperti dell'Unfpa Richard Kollodge e Daniel Schensul hanno spiegato che quest'anno la popolazione superera' i 7 miliardi di abitanti, mentre da qui al 2050 la cifra potrebbe salire a 8 o addirittura 10,5 miliardi, in base alle scelte che faranno i leader del mondo. 'Il mondo puo' certamente ospitare una popolazione piu' numerosa ma, piu' che i numeri in se', e' importante che la crescita segua ritmi e dinamiche sostenibili'. Particolarmente importante, secondo l'Unfpa, e' che i Paesi lancino politiche per il controllo delle nascite puntando soprattutto sulle donne, le quali 'possono giocare un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico', sottolinea Schensul. La posizione degli esperti del Palazzo di Vetro viene bocciata senza mezzi termini da un centro studi di Londra, l'International Policy Network. 'Ci vuole un bel salto di immaginazione - spiega l'analista Caroline Boin - per credere che i preservativi gratis possano arginare il cambiamento climatico'. Anche due esperti dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), Diarmid Campbell-Lendrum e Manjula Lusti Narasimhan, hanno detto che usare la lotta all'effetto serra 'per frenare la fertilita' delle donne al meglio provoca controversie e al peggio offre un mandato per sopprimere le liberta' individuali'. Ma la posizione dell'Unfpa sul controllo delle nascite attraverso preservativi e altri contraccettivi rischia di entrare in rotta di collisione con il Vaticano. Anche la scorsa primavera papa Benedetto XVI aveva ribadito il suo 'no' nel suo viaggio in Africa, suscitando polemiche dopo aver riaffermato il rifiuto categorico all'uso di preservativi anche nel caso di persone infettate dal virus Hiv. 19-11-2009 10:11 SPAGNA/Consumatori versus operatori di telefonia mobile: non appropriatevi del credito inutilizzato L'associazione dei consumatori FACUA ha denunciato presso l'autorità Consumo i principali operatori di telefonia mobile, per appropriazione del saldo degli utenti di tessera prepagata che non effettuino ricariche entro la data stabilita. Il suo portavoce ha dichiarato che è una norma abusiva e che "l'operatore non ha diritto di prendersi il saldo dell'utente per un servizio che non ha erogato". "Può sospendere temporaneamente la linea, se è previsto dal contratto, ma non incamerare il denaro non suo", precisa. Perciò lo deve restituire. FACUA avvia la vertenza per costringere gli operatori a cambiare atteggiamento, e spiega che gli utenti consentono già alle società di guadagnare con la mera ricezione delle chiamate e i costi di mantenimento. Non è vero che ci rimettano senza quei soldi residui.  19-11-2009 11:02 VIETNAM/Bloccato Facebook per silenziare la dissidenza In Vietnam, i fornitori d'internet hanno comunicato d'aver ricevuto istruzioni di bloccare fino a nuovo ordine la rete sociale Facebook. E da qualche giorno gli internauti si lamentano di non potere accedervi, nonostante che il ministero competente insista nel negare d'aver chiuso il portale. Ma FTP e VNPT hanno confermato l'ordine ricevuto. Gli utenti hanno fatto presente che si tratta di una rete sociale e non di una piattaforma politica, e che i giusti pagano per i peccatori. Oltre tutto alcuni possono entrare nella pagina attraverso altri accessi, come avviene in Cina e altri Stati dove Internet è soggetto a censura. Facebook è il web più consultato in Vietnam da quando, sei mesi fa, il regime comunista ha imposto di bloccare il portale di blog Yahoo360. 19-11-2009 11:15 SPAGNA/Gli spagnoli consumano il doppio di sale raccomandato Gli spagnoli abbondano con il sale, ma non sanno d'esagerare. L'80% ne consuma quasi il doppio della dose giornaliera consigliata dall'OMS, che non deve superare i 5 grammi. Invece la maggioranza degli spagnoli ne assume 9,7 grammi. Un'alta percentuale viene assunta nei pasti fuori casa, e i cibi più salati sono gli insaccati, certi tipi di pane, latticini e piatti pronti. I guai del sale in eccesso? "Migliaia di morti l'anno per malattie legate all'ipertensione", afferma l'Agenzia nazionale di sicurezza alimentare.    19-11-2009 11:33 MONDO/Aspettativa di vita delle donne: giapponesi 86 anni, italiane 84 ... afgane 44 Le donne vivono piú a lungo in Giappone, a Hong Kong e in Italia: lo afferma il rapporto Unfpa, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, presentato oggi a Palazzo di Vetro a New York. L'aspettativa di vita delle giapponesi è di 86,5 anni (gli uomini nipponici 78,3), quella delle abitanti di Hong Kong di 85,3 (contro 79,6 dei connazionali). In Italia una donna puó in media sperare di arrivare a 84,3 anni, lo stesso in Spagna e Svizzera, secondo i dati del rapporto. I maschi italiani piú longevi, invece, arrivano a 78,3 anni, un'età media superata peró da Islanda (80,4), Hong Kong (79,6), Svizzera (79,6), Giappone (79,4), Svezia (79), Israele (78,8), Norvegia (78,7), Canada (78,6) e Nuova Zelanda (78,5). Sia in Giappone che in Italia, tuttavia, le nascite ogni mille donne di età compresa tra i 15 e i 19 anni è bassissima (5). Ad Hong Kong non va tanto meglio (6). Le donne che vivono di meno al mondo sono invece le afgane, che arrivano a 44,3 anni, come i loro compagni (44,3). L'aspettativa di vita è molto bassa anche in molti paesi africani (Angola, Ciad, Repubblica democratica del Congo, Lesotho, Sierra Leone, Zambia, Zimbabwe), dove in media non si superano i cinquant'anni. 19-11-2009 11:37 EGITTO/Internet. E' nato il primo dominio non latino: .Egitto (scritto in arabo) Primo effetto all'apertura di Internet ai caratteri non latini. Come annunciato, il 18 novembre, all'incontro Internet Governance Forum di Sharm-el-Sheikh sul Mar Rosso, è stato tradotto in realtà il fatto che accanto a com, org, int ... appaiano i domini in altri alfabeti. Il primo è stato l'indirizzo .Egitto, scritto in arabo. Dopo seguiranno l'alfabeto cinese, cirillico, coreano. Yahoo ha già annunciato un servizio di posta elettronica in arabo entro il 2010. 19-11-2009 11:52 USA/L'importanza della vitamina D, detta vitamina del sole Dopo i cinquant'anni, le persone con carenza di vitamina D sono più soggette a infarto cardiaco e rischiano più spesso l'ictus o la morte prematura. Lo rivela l'équipe di Intemountain Medical Center (IMC) di Salt Lake City (Utah), che ha raccolto i dati di 27.686 pazienti sopra i 50 anni mai colpiti d'infarto prima d'allora. L'indagine mostra che nei pazienti con scarsa vitamina D nel sangue, la probabilità di morire d'infarto era il 77% in più rispetto a chi presentava valori nella norma. E che il rischio di contrarre una malattia cardiovascolare saliva del 45%, quello d'essere colpiti da ictus del 78%. Poiché lo studio si basa unicamente su pazienti, non si possono trarre conclusioni certe tra l'apporto di vitamina D e malattie di cuore, chiosa il direttore di IMC; tuttavia è un dato di partenza per cercare oltre, magari attraverso studi clinici a base di vitamina D. Il nostro organismo produce la cosiddetta vitamina del sole quando la pelle entra in contatto con i raggi Uv. L'esposizione a cielo aperto per mezz'ora al giorno è considerata sufficiente per innescare il processo virtuoso. 19-11-2009 12:02 ITALIA/Sentenza. In paternita' anche prima del parto Cinque mesi di congedo di paternita' due dei quali, se richiesto, anche precedenti alla nascita del figlio. La sezione lavoro del Tribunale di Firenze ha emesso una sentenza destinata a cambiare la vita delle famiglie che aspettano un bambino, almeno quelle in cui la moglie e' casalinga o in malattia o che ha un'attivita' autonoma e non usufruisce della cosiddetta maternita'. Il giudice fiorentino ha riconosciuto la possibilita' di 'andare in concedo anche al padre anche da un mese o due precedenti alla presunta data del parto, e di conseguenza per i quattro o tre successivi. La decisione parte da un cambiamento di principio dettato anche dalla Corte Costituzionale. Un tempo il periodo di maternita' era pensato per salvaguardare la salute della madre. Adesso si intende anche come tutela di quella del bambino. E allora il ruolo del padre diventa fondamentale, anche se si e' ancora in fase di gestazione. 19-11-2009 12:09 ITALIA/Ricerca. I videogiocatori? Tutt'altro che pigri I videogiocatori leggono quotidiani (64%), vanno a cinema (70%), ai concerti (42%), a vedere mostre (56%) e fanno sport (80%): e' questo l'identikit del gamer secondo una ricerca condotta da Sony e l'Universita' La Sapienza su 9000 persone della community online di Playstation, che sfaterebbe dunque il mito del videogiocatore pigro, dipendente e refrattario alle relazioni sociali e alle attivita' culturali. Il campione e' costituito dal 97% di maschi, con un'eta' compresa tra i 20 e i 34 anni, livello socio-culturale medio alto, che nel 60% dei casi vive ancora in famiglia e si concentra soprattutto nel Nord Italia. Il 44,2% degli intervistati gioca tutti i giorni o quasi, il 42,5% una o piu' volte a settimana. 19-11-2009 12:41 ITALIA/Censis. Gli italiani e social network: Facebook il piu' conosciuto, Youtube il piu' utilizzato Dall’8° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione. Fenomeni di massa. Sono cinque i social network più popolari: Facebook, conosciuto dal 61,6% degli italiani, YouTube (60,9%), Messenger (50,5%), Skype (37,6%) e MySpace (31,8%). Le percentuali raggiungono valori ancora più elevati tra i giovani di 14-29 anni. Per nove ragazzi su dieci Facebook (90,3%), YouTube (89,2%) e Messenger (89,1%) rappresentano mondi ben noti, con le loro regole e i loro «contatti». Nell’universo giovanile hanno una popolarità considerevole, sebbene inferiore, anche MySpace (68,8%) e Skype (62,9%). I giovani hanno preso l’abitudine a «vivere connessi», dato che l’uso congiunto dei cellulari e di Internet li ha messi nella condizione di essere continuamente in rapporto con tutti quelli che condividono la loro esperienza di vita quotidiana. Complessivamente, si può stimare che poco meno di 33 milioni di italiani conoscano almeno un social network e che gli effettivi utilizzatori siano 19,8 milioni. Facebook il più popolare, YouTube il più utilizzato. Gli utenti di YouTube sono pari al 28,3% della popolazione (il 67,8% nella fascia 14-29 anni, il 39,5% tra le persone più istruite), quelli di Facebook il 22,9% (il 56,8% dei giovani, il 34,4% dei soggetti con titolo di studio più elevato). Il web 2.0 ha avuto uno sviluppo esponenziale grazie all’impiego di Internet per costruire insieme agli altri una conoscenza diffusa (come Wikipedia), trovare opportunità di lavoro e di carriera (LinkedIn), scambiarsi merci (eBay), ma anche notizie, confidenze e pettegolezzi (Messenger, Facebook, Twitter), oppure video (YouTube) e ogni altro prodotto audiovisivo, quand’anche protetto dal diritto d’autore (eMule). Grazie a smartphone, lettori mp3, e-reader, il centro di gravità dei consumi digitali si sposta sempre più dal computer ai piccoli apparecchi portatili, che consentono di accedere a informazioni, musica, libri, giochi, utilities in un rapporto di piena complementarietà con la rete, con forme e tempi di fruizione sempre più personalizzati. Cosa si fa su Facebook. La principale motivazione che ha spinto gli utenti a iscriversi a Facebook è il desiderio di mantenere i contatti con gli amici (70,5%) e di ritrovare vecchi compagni di scuola ed ex colleghi (57,8%), mentre la speranza di intrecciare una relazione intima ha spinto all’iscrizione appena l’1,8% degli utenti, in particolare i maschi (2,6%). La maggioranza (il 68,4%) preferisce accedere a Facebook nelle ore serali, il 36,5% si connette solitamente nelle ore diurne, il 15,3% durante l’orario di lavoro o di studio, e solo uno su dieci accede al sito esclusivamente nel weekend. Le attività preferite dagli utenti di Facebook sono: guardare cosa c’è nelle bacheche degli amici (41,2%), inviare messaggi personali (40,5%), inserire commenti nelle bacheche degli amici (37,2%), chattare con chi è in linea (35,7%), utilizzare le applicazioni disponibili come test e giochi (24,6%), inserire foto, video o file musicali (21,3%). Il 54,6% degli utenti fa parte di gruppi di interesse o ha sottoscritto citazioni apparse su Facebook, e il 10% ha effettivamente partecipato a eventi sociali, manifestazioni politiche, spettacoli di cui è venuto a conoscenza tramite il social network. Luci e ombre su Fb. Poco più di un utente su quattro (il 26,8%) constata che da quando si è iscritto a Facebook tende a dedicare meno tempo ad altro. L’attività più penalizzata è la lettura di libri, per il 42,4% degli iscritti a Facebook che avvertono di dedicare meno tempo ad altre attività. Segue la consultazione di altri siti Internet (40%), guardare la televisione (26,5%), studiare o lavorare (21,7%), sentire gli amici al telefono (14,4%), uscire con gli amici (11,5%), andare al cinema (11%). C’è anche, seppure in misura minoritaria (per l’8,5% degli iscritti), il timore che dalla presenza su Facebook possano derivare dei rischi. Quello che preoccupa di più è la violazione della privacy: il 72,1% degli utenti che nutrono preoccupazioni è di questo avviso, il 35,1% teme l’eventualità di conoscere persone pericolose, il 23,4% indica l’indebolimento delle relazioni dirette con i familiari e gli amici, il 13,4% l’abbassamento del rendimento nel lavoro o nello studio, e il 9,3% teme che dall’uso di Facebook possano derivare problemi per la propria reputazione (ad esempio, che il profilo personale venga controllato dal datore di lavoro). 19-11-2009 12:42 ITALIA/Censis. Mezzi di informazione, sempre piu' italiani ignorano la carta stampata, sono il 40% Dall’8° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione. L’evoluzione dei consumi mediatici. In crescita la diffusione di tutti i mezzi di comunicazione tra il 2001 e il 2009. Aumentano gli utenti di Internet (+26,9%) e dei telefoni cellulari (+12,2%), ma anche la radio - che ormai si può ascoltare anche dal lettore mp3, dal telefonino e dal web - fa un grande balzo in avanti (+12,4%), così come crescono, anche se di poco, i lettori di libri (+2,5%) e di giornali (+3,6%), e la stessa televisione raggiunge praticamente la quasi totalità degli italiani (+2%). Gli utenti della Tv arrivano a quota 97,8% della popolazione, il cellulare sale all’85%, la radio all’81,2% (in particolare, l’ascolto della radio dal lettore mp3 è tipico del 46,7% dei giovani tra 14 e 29 anni), i giornali al 64,2%, i libri al 56,5%, Internet al 47%. La diffusione dei nuovi media non ha penalizzato quelli già esistenti: nella società digitale i nuovi mezzi di comunicazione non sostituiscono i vecchi, anzi, affiancandosi ad essi, creano nuovi stimoli al loro impiego secondo la logica della moltiplicazione e integrazione. I riflessi della crisi. La crisi che stiamo attraversando – che è anche la prima grande crisi conosciuta dalla società digitale – ha accelerato il processo di trasformazione del sistema dei media già in atto, sospinto dalle innovazioni tecnologiche, determinando con notevole rapidità un riposizionamento dei diversi mezzi. Si rileva l’espansione dei media gratuiti e la sostanziale battuta d’arresto di quelli a pagamento (ad eccezione della Tv digitale). Mentre l’uso complessivo del telefono cellulare rimane pressoché stabile tra il 2007 e il 2009 (con un leggero calo dall’86,4% all’85% della popolazione), a crescere notevolmente è stato l’uso del cellulare nelle sue funzioni di base (dal 48,3% al 70%), mentre quelle più sofisticate – e costose – sono diminuite: l’uso dello smartphone è sceso dal 30,1% al 14,3%, il videofonino dall’8% allo 0,8%. Questi dati non verificano il possesso dell’apparecchio, bensì ne misurano l’uso effettivo. Il telefonino è dunque un bene a cui non si può rinunciare, neanche in tempi di crisi, però qualcosa si può risparmiare, magari inviando qualche sms in più ed evitando di connettersi a Internet con i costosissimi servizi wap. Le nuove Tv. Le nuove forme di televisione sono entrate a far parte delle abitudini degli italiani. Negli ultimi due anni, tra il 2007 e il 2009, l’utenza della Tv satellitare passa dal 27,3% al 35,4% della popolazione e il digitale terrestre raddoppia il suo pubblico (dal 13,4% al 28%), benché lo switch over del segnale analogico abbia interessato finora solo alcune zone del territorio nazionale. La Tv via Internet triplica la sua utenza, passando dal 4,6% al 15,2%, e la mobile Tv interessa già l’1,7% della popolazione. In tempi di crisi, dovendo fare delle scelte, gli italiani si sono orientati verso l’investimento nei media che forniscono più servizi, di diverso genere e cumulabili tra i membri della famiglia, come i pacchetti delle pay Tv: oggi il 60,7% di chi guarda la Tv digitale (satellitare o terrestre) ha sottoscritto un abbonamento, soprattutto per guardare le partite di calcio e gli eventi sportivi in esclusiva (31,2%), i film in prima visione (24,8%), i cartoni animati per i bambini (13%). Si rinuncia alla carta stampata. Negli ultimi due anni la lettura dei quotidiani a pagamento passa dal 67% al 54,8%, invertendo la tendenza leggermente positiva che si era registrata negli anni immediatamente precedenti al 2007. Questo è il dato dell’utenza complessiva, cioè chi legge un quotidiano almeno una volta la settimana. L’utenza abituale, cioè chi lo legge almeno tre volte la settimana, passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009. Se prima della crisi la metà degli italiani aveva un contatto stabile con i quotidiani, adesso questa porzione si è ridotta a un terzo. Se si pensa che in questa quota sono compresi anche i quotidiani sportivi, si può capire quanto la crisi abbia reso ancora più marginale il ruolo della carta stampata nel processo di formazione dell’opinione pubblica nel nostro Paese. La flessione non è neanche compensata dall’aumento della diffusione della free press, che rimane pressoché stabile (l’utenza passa dal 34,7% al 35,7%). La lettura, anche occasionale, dei settimanali coinvolge nel 2009 il 26,1% degli italiani (-14,2% rispetto al 2007) e quella dei mensili il 18,6% (-8,1%). In leggera flessione anche la lettura dei libri, che era cresciuta per tutto il decennio, raggiungendo il 59,4% della popolazione nel 2007, per ripiegare poi al 56,5% nel 2009. Verso la saturazione dell’utenza di Internet. L’impiego di Internet tra gli italiani è passato dal 45,3% del 2007 al 47% della popolazione nel 2009. Quando ormai il web è diventato familiare per l’80,7% dei giovani e il 67,2% delle persone più istruite, il dato complessivo potrà aumentare solo di poco nel breve periodo. Per quanto riguarda i quotidiani on line, si registra una flessione dell’utenza (dal 21,1% al 17,7%) che non è certo riconducibile a motivi economici, bensì all’evoluzione degli impieghi della rete: si pensi ai portali che pubblicano anche notizie di cronaca e di costume, a link e finestre informative aperte nei blog e nei social network abitualmente frequentati, ai motori di ricerca e agli aggregatori che rintracciano automaticamente le notizie in rete. Nasce il press divide. Il numero delle persone che hanno un rapporto esclusivo con i media audiovisivi (radio e Tv) rimane praticamente stabile (26,4%), mentre diminuiscono quanti hanno una «dieta mediatica» basata al tempo stesso su mezzi audiovisivi e mezzi a stampa (dal 42,8% al 24,9% tra il 2006 e il 2009). La somma di questi due gruppi rappresenta il totale di quanti non hanno ancora colmato il digital divide, la cui soglia si collocava nel 2006 al 71% e scende oggi al 51,3% della popolazione. Nasce però un nuovo divario tra quanti contemplano nelle proprie diete i media a stampa (insieme a radio, Tv e Internet) e quanti non li hanno ancora o non li hanno più. Se il digital divide si sta attenuando, il press divide invece aumenta, visto che nel 2006 era il 33,9% degli italiani a non avere contatti con i mezzi a stampa, mentre nel 2009 si è arrivati al 39,3% (+5,4%). Ad aumentare negli ultimi anni l’estraneità ai mezzi a stampa, e in misura rilevante, sono stati i giovani (+10%), gli uomini (+9,9%) e i più istruiti (+8,2%), cioè i soggetti da sempre ritenuti il traino della modernizzazione del Paese. 19-11-2009 13:01 MONDO/Meno nascite, meno inquinamento Parlare di clima, va bene; aggiungervi la questione demografica, è meglio. "I gas a effetto serra non s'accumulerebbero in maniera tanto dannosa se il numero degli abitanti del pianeta non aumentasse così rapidamente", spiega l'ultimo rapporto UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione). L'organizzazione dell'Onu sta forse sposando l'idea di qualche ecologista ultrà, pronto a eliminare gli uomini per salvare il pianeta? Naturalmente no. L'approccio è più sottile. Tuttavia, "è la prima volta che un'Agenzia delle Nazioni Unite s'occupa dei legami esistenti tra popolazione e cambiamento climatico", sottolinea Bob Engelman, coautore del rapporto e vicepresidente dei programmi del Worldwatch Institute. Lo studio  conclude con una richiesta: migliorare l'educazione delle donne nei Paesi poveri, essendo loro le prime vittime dei mutamenti climatici. La sfida riguarda soprattutto loro. "Perché sono le più povere, perché hanno un minor controllo sulla propria esistenza, perché la loro produttività economica è la meno riconosciuta, perché portano il maggior peso della procreazione e dell'educazione dei figli". 19-11-2009 13:23 ITALIA/Telefonia fissa. Da marzo cambio operatore in cinque giorni, sentenza conferma nuove regole Agcom Dopo il Tar del Lazio, anche il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di Fastweb di sospendere la delibera con cui l'Autorita' per le Garanzie nelle comunicazioni ha fissato le nuove regole per il cambio di gestore telefonico su rete fissa in 5 giorni, equiparando la pozione di Telecom a quella degli altri operatori. La delibera prevede che, entro il primo marzo del 2010, tutti gli operatori dovranno consentire ai clienti la portabilita' del numero fisso presso un altro gestore entro cinque giorni dal momento in cui ricevono la richiesta del cliente. La delibera dell'Autorita' per le Garanzie nelle comunicazioni ha modificato la norma in base alla quale per passare da un operatore alternativo a un altro o per ritornare a Telecom ci volevano venti giorni, mentre per passare dall'ex monopolista agli altri operatori il tempo previsto era gia' di cinque giorni. Come previsto dal provvedimento dell'Autorita', dal primo novembre i tempi di migrazione da un operatore fisso alternativo a Telecom sono scesi da venti giorni a dieci. La delibera stabilisce che entro il primo marzo 2010 i giorni per il passaggio del cliente ad un altro operatore scendano per tutti a cinque. Per contrastare il fenomeno dei codici autogenerati (le richieste di passaggio ad altro gestore avanzate dagli operatori senza la effettiva richiesta del cliente), il provvedimento dell'Autorita' prevede inoltre che dal primo marzo 2010 ai clienti sia affidato un codice pin personale per richiedere in sicurezza il cambio di operatore. Ai primi di ottobre Fastweb ha impugnato al Tar la delibera, chiedendone l'annullamento, previa sospensione, perche' ritiene ingiustificata l'equiparazione dei tempi necessari per passare a un altro operatore telefonico in quanto non tutelerebbe gli operatori alternativi rispetto a Telecom, operatore ritenuto dominante. Una argomentazione non condivisa dal Tar del Lazio che il 30 ottobre ha respinto la richiesta di congelare il provvedimento, in attesa della discussione di merito del ricorso di Fastweb. Per i giudici amministrativi di primo grado, nell'adottare la delibera "l'Autorita' ha correttamente tenuto conto del lungo tempo a disposizione degli operatori (alternativi, ndr) per organizzarsi e che avrebbe dovuto essere da essi impiegato tenendo conto che le misure asimmetriche non sono una rendita di posizione di cui si possa godere senza limiti temporali". Una decisione ribadita anche dai giudici della VI sezione del Consiglio di Stato, secondo i quali "non emergono ragioni per discostarsi dalla decisione cautelare del primo giudice, motivata con il richiamo ai principi ed ai valori giuridici condivisi". In ogni caso, secondo il collegio, "sotto il profilo della tutela cautelare prevale, sotto il profilo della irreparabilita' del danno, quello degli utenti che vedono ostacolato il proprio diritto di scelta del gestore telefonico". 19-11-2009 13:53 SPAGNA/Banda larga per tutti gli ... spagnoli, dal 2012 Tutti gli spagnoli avranno una connessione internet a banda larga dal 2011. Lo ha annunciato il ministro dell'Industria di Madrid, Miguel Sebastian al 3° Forum dei contenuti digitali tenuto nella capitale. Sebastian ha chiarito che tutti i cittadini della Spagna, a prescindere da dove vivono, avranno il diritto di usufruire di una connessione internet di almeno un megabyte al secondo, in base alla Legge generale sulle telecomunicazioni. Secondo il ministro, un servizio che allarghi a tutti la connessione a banda larga in Spagna sara' un fattore chiave di ogni possibile crescita industriale del Paese. In Italia? 19-11-2009 13:59 GIAPPONE/Spazzatura differenziata male: l'operatore ecologico lascia il post-it Se l'operatore ecologico trova il sacchetto con spazzatura differenziata male, attacca un post-it con su scritto: questa spazzatura e' differenziata male, separala seguendo le regole. Accade in Giappone. 19-11-2009 16:40 ITALIA/Voip. L'Agcom avvia indagine conoscitiva su mercato della telefonia tramite Internet L'Agcom ha avviato una indagine conoscitiva avente ad oggetto "Garanzie dei consumatori e tutela della concorrenza con riferimento ai Servizi vocali su protocollo internet (VoIP) da rete mobile ed al traffico peer to peer". L'indagine - della durata di 120 giorni - approfondirà i profili tecnici, economici e giuridici legati alla fornitura di tali prestazioni e valuterà se le strategie messe in atto da alcuni operatori mobili - di limitazione dei servizi in esame - siano compatibili con il quadro regolamentare vigente. In particolare, sul versante della tutela del consumatore, saranno oggetto di indagine eventuali pratiche discriminatorie a danno di talune categorie di utenza, e, più in generale, il rispetto del principio di trasparenza delle offerte al cliente finale. Per quanto riguarda, invece, la tutela della concorrenza, si esamineranno le relazioni che intercorrono tra gli operatori di rete ed i diversi fornitori di servizi, al fine di garantire che non vi siano strategie che escludono o limitano la concorrenza nei mercati finali, a danno - in ultima analisi dei consumatori. 19-11-2009 17:04 ITALIA/I Radicali in sciopero della fame per fermare i 'suicidi' in carcere "Dopo il diciannovesimo suicidio in carcere, che stavolta ha visto un diciassettenne marocchino togliersi la vita nel carcere Firenze, dove era rinchiuso da oltre tre mesi, in attesa di giudizio per tentato furto, i deputati radicali eletti nelle liste del PD ieri hanno depositato una mozione di indirizzo al Governo sulla drammatica situazione delle carceri, iniziando uno sciopero della fame. La mozione - che oltre a quelle dei radicali ha raccolto le firme di Benedetto Della Vedova, Guido Melis, Mario Pepe, Roberto Giachetti, Giulio Calvisi, Lino Duilio, Jean Leonard Touadi - sara' sottoposta alla firma di tutti i deputati, di tutti gli schieramenti politici. "Si tratta - ha spiegato la deputata in Commissione Giustizia Rita Bernardini - di uno strumento di 'governo' per invertire la rotta illegale e senza speranza che ogni giorno di piu' prende la gestione degli istituti penitenziari, con il carico di sofferenza e di abbandono in cui vive tutta la comunita' penitenziaria, detenuti, direttori, agenti, educatori, medici e infermieri, psicologi e assistenti sociali". Per sostenere gli obiettivi della mozione, Rita Bernardini ha iniziato dalla mezzanotte di ieri uno sciopero della fame, assieme a Francesco Morelli di Ristretti Orizzonti, Irene Testa, presidente dell'associazione radicale Il detenuto Ignoto, Claudia Sterzi, Segretaria dell'Associazione Radicale Antiproibizionisti e Alessandro Litta Modignani, della Direzione di Radicali Italiani. La deputata radicale ha inoltre invitato l'intera comunita' penitenziaria a unirsi all'iniziativa nonviolenta, per lottare facendo proposte concrete. "Occorre dare uno sbocco nonviolento, intelligente e ragionevole - concldue Bernardini - alla rivolta che sentiamo dentro di noi quando le leggi fondamentali dei diritti umani sono ignorate e calpestate. Lo stanno facendo da giorni, su altri fronti dei diritti umani ai quali ci uniamo anche noi, Maria Antonietta Farina Coscioni assieme a centinaia di malati gravissimi, e Maurizio Turco sul fronte dei diritti delle vittime del dovere e dello Stato e contro la proroga della rappresentanza militare". 20-11-2009 09:31 U.E./Ritardo voli aerei. Dopo tre ore si ha diritto al rimborso totale Sentenza della Corte di Giustizia Ue (cause riunite C-402/07 e C-432/07) su due questioni uguali sottoposte da cittadini tedeschi e austriaci. I passeggeri di voli che portano tre ore di ritardo possono chiedere un rimborso forfettario alla compagnia aerea. La normativa stabilisce un rimborso tra 250 e 600 euro se il volo e' cancellato, ma non si esprime sui passeggeri che non arrivano in orario. La Corte ha stabilito che la perdita di tempo equivale alla cancellazione per cui si ha diritto al rimborso del costo del biglietto. Rimborso che non e' dovuto quando si verificano, pero', circostanze eccezionali, che non sono quelle relative ai problemi tecnici. 20-11-2009 09:41 ITALIA/Fermo amministrativo. Il veicolo si puo' usare fino all'iscrizione definitiva La Corte di Cassazione, con sentenza n.44498 del 19 novembre 2009 ha respinto un ricorso della Procura di Napoli contro un cittadino che si aveva fatto uso del motorino pur se lo stesso era stato sottoposto a fermo amministrativo: era stato notificato solo il preavviso e, fino a quando il fermo amministrativo non viene iscritto nei pubblici registri, si puo' circolare. 20-11-2009 10:18 ITALIA/Telemarketing. Forte preoccupazione del Garante della privacy dopo la legge premia-truffatori L’Autorità Garante per la privacy, in un comunicato, esprime forte preoccupazione riguardo agli effetti negativi che potranno derivare dalle nuove norme in materia di telemarketing introdotte con un emendamento del senatore Lucio Malan (nella foto mentre fa il pianista, votando anche al posto di un collega assente) nel cosiddetto “decreto legge Ronchi”, appena approvato in via definitiva dalla Camera. In particolare suscita molta perplessità l’istituzione di un registro pubblico al quale devono iscriversi quanti non vogliono essere disturbati da telefonate pubblicitarie o commerciali, caricando così i cittadini di incombenze e problemi. Si rischia, inoltre, di causare ulteriori molestie ad abbonati e utenti, che, almeno fino a quando non sarà istituito il registro, si vedranno di nuovo massicciamente contattare da aziende, gestori telefonici, società di servizi con le offerte più diverse. La norma prevede, peraltro, che possano essere contattati a fini promozionali anche coloro che a suo tempo avevano manifestato la volontà di non ricevere più pubblicità telefonica, provocando in questo modo ulteriori fastidi a tutti, compreso chi si era già espresso su questa questione. Sconcertante e inspiegabile appare anche la mancata previsione del parere formale del Garante sull’istituzione del registro, sul cui funzionamento e sulla cui organizzazione l’Autorità viene tuttavia chiamata a vigilare. Pur riservandosi di verificarne in concreto il funzionamento, l’Autorità esprime infine dubbi sull’effettiva efficacia del registro, il quale peraltro non verrà, come erroneamente riportato da notizie di stampa, gestito direttamente dal Garante, ma da un ente o organismo diverso, ancora da individuare. 20-11-2009 10:29 AUSTRIA/Il Parlamento si batte per il crocifisso a scuola Tutti i partiti presenti nel Nationalrat (Consiglio Nazionale), tranne i Verdi, hanno chiesto al Governo di continuare a garantire la presenza dei simboli religiosi nei luoghi pubblici e del crocifisso nelle classi scolastiche a maggioranza cristiana. La richiesta nasce dalla recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, la quale, in un caso specifico riguardante l'Italia, aveva sostenuto che il crocifisso non dovesse essere appeso nell'aula al fine di salvaguardare sia la  libertà religiosa degli alunni sia quella dei genitori a educare i figli secondo le proprie convinzioni.  I parlamentari austriaci vogliono indurre il Governo a mettere in chiaro, presso le istituzioni europee, che le valutazioni e le deduzioni della Corte non sono in sintonia con l'articolo 9 della Convenzione europea dei diritti umani sulla tutela del diritto fondamentale alla libertà di credo, di coscienza e di religione -convenzione che l'Austria si è impegnata a rispettare.  20-11-2009 11:00 USA/Philip Morris condannata a pagare 300 milioni di dollari a ex fumatrice Brutto colpo per la Philip Morris. Un tribunale della Florida l'obbliga a versare 300 milioni di dollari (202 milioni di euro) di danni a un'ex fumatrice malata ai polmoni, essendo stata riconosciuta colpevole di trascuratezza. La somma spettante alla sessantunenne Cindy Naugle è la più alta mai concessa a un fumatore in Florida, e la sua è solo una delle 8.000 vertenze sul fumo in corso nello Stato. La donna aveva cominciato a fumare a vent'anni e nel 1993 aveva smesso, ma i suoi problemi di salute sono proseguiti. 20-11-2009 11:25 EUROPA/Brevetto per l'uso di ovuli umani L'Ufficio Europeo dei brevetti ha concesso al laboratorio farmaceutico svizzero Merck Serono un brevetto per l'uso di ovuli  umani. Un caso molto controverso di brevettabilità del corpo umano, non conforme al Diritto Ue, s'indignano gli oppositori delle tecniche genetiche come l'organizzazione Testbiotech. Il brevetto risale a luglio, ma Testbiotech ne è venuta a conoscenza solo ora. La legge è lacunosa -sostiene- e con questo brevetto Merck Serono non solo s'attribuisce il monopolio del procedimento di maturazione degli ovuli, ma anche il diritto esclusivo d'impiego.  Secondo Christoph Then di Testbiotech, il brevetto EP 1794287 consente di commercializzare gli ovuli nel quadro della fecondazione medicalmente assistita, e di questo commercio ne approfitterebbero soprattutto le cliniche specializzate e l'industria farmaceutica.   20-11-2009 11:58 USA/Uragano Katrina: Washington riconosciuto colpevole di negligenza E' una sentenza che potrebbe costringere il Governo statunitense a sborsare milioni di dollari alle vittime dell'uragano Katrina. Un tribunale della Louisiana ha giudicato gli ingegneri dell'esercito colpevoli di negligenza nella protezione di New-Orleans per non aver consolidato adeguatamente il canale di navigazione MRGO (Mississippi Gulf-River Outlet) che collega la città al golfo del Messico. Un'inadempienza che ha favorito la rottura delle dighe a protezione di New-Orleans durante il passaggio dell'uragano, provocando le inondazioni devastanti del 2005 che hanno causato 1.500 morti. Stigmatizzando la "miopia, la noncuranza e l'imprudenza degli ingegneri dell'esercito", il giudice Stanwood Duval ha dato ragione a sei abitanti e a un esercizio commerciale di Lower Ninth e dei dintorni di St.Bernard Parish, che chiamavano in causa l'errore umano per lo straripamento del Mississippi. Il giudice ha assegnato 720.000 dollari di danni alle vittime, ossia 170.000 a testa (113.880 euro). E' un precedente di cui potrebbero beneficiare 100.000 tra privati e aziende della zona. Naturalmente i processi potrebbero durare anni, considerato l'appello. Già il governatore federale ha annunciato l'intenzione di fare ricorso contro la sentenza del 18 novembre. 20-11-2009 12:30 MONDO/Vicks ritira spray pericolosi La Vicks ha ritirato dal mercato decine di migliaia di spray nasali sospettate di contenere un batterio. L'azienda ha scoperto, dopo test di routine, che lo spray potrebbe contenere il batterio B. cepacia, che potrebbe provocare gravi infezioni nelle persone con un sistema immunitario debole o affette da patologie polmonari. La Procter & Gamble, la societa' madre, ha dichiarato che fino a oggi non ci sono state segnalazioni. Complessivamente e' stato richiamato un totale di 120 mila spray negli Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna. Tutti gli spray potenzialmente infetti sono stati ritirati dagli scaffali dei negozi e i consumatori sono stati invitati a chiamare un numero verde se hanno il dubbio che il loro spray possa essere infetto. Lo spray in questione si chiama Vicks Sinex Micromist Aqueous Nasal Spray Solution, 15 ml, con il numero del lotto 9224028832. "Il batterio e' a basso rischio medico negli individui sani, ma questo non lo rende accettabile", ha detto un portavoce della societa'. I consumatori possono chiamare lo 0800 555 515 se sospettano del loro spray e, se i test dovessero confermare le loro preoccupazioni, avrebbero diritto a un rimborso. 20-11-2009 12:50 MONDO/Offensiva contro i farmaci truffaldini in Internet Il 19 novembre, l'Interpol ha reso noti i risultati di un'operazione inedita per ampiezza, condotta con l'OMS, contro le vendite illegali di farmaci in Internet. Mobilitati dal 16 novembre, i servizi di polizia e le autorità sanitarie di 24 Stati hanno recensito almeno 800 siti illegali, e alcuni di questi sono già stati chiusi. Inoltre sono state sequestrate mille confezioni e 160.000 pillole. Cocktail di erbe per "combattere l'ansietà e l'insonnia"; vitamine di ogni genere; pillole dimagranti o per stimolare la libido: Internet straripa di farmacie virtuali, e metà dei prodotti sono contraffatti, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità. Gran parte delle farmacie online è registrato sotto falso nome o ha sede all'estero. Di solito i medicinali contraffatti sono prodotti in Cina, India, Medio Oriente. Se oltre la metà dei farmaci è falso, molti altri sono stati probabilmente rubati in una delle fasi di fabbricazione e in seguito riconfezionati. 20-11-2009 13:04 FRANCIA/Epidermide ricreata mediante cellule staminali embrionali: nuove speranze per gli ustionati Un'équipe francese è riuscita a ricreare l'insieme dell'epidermide (strato superficiale della pelle) partendo da cellule staminali embrionali umane. E' un inedito che potrebbe trovare rapida applicazione nel trattamento dei grandi ustionati. Da diversi anni, i medici utilizzano la terapia cellulare per curare i grandi ustionati: ricostruiscono la pelle partendo da un piccolo campione prelevato allo stesso paziente. Il problema sorge nel tempo necessario a ottenere una superficie sufficiente d'epiderma (tre settimane), durante il quale il paziente è senza protezione, con tutti i rischi in termini di infezioni e disidratazione. E' a questa fase che mirano i lavori del gruppo diretto da Marc Peschanski dell'Institut I-Stem, pubblicati su The Lancet. La prima tappa è stata quella d'ottenere cellule della pelle (cheratinociti) utilizzando cellule staminali embrionali umane, capaci sia di differenziarsi in ogni tipo di cellula umana sia di riprodurle senza soluzione di continuità. Ottenuti i cherotinociti, hanno ricostruito in vitro un'pidermide con i suoi differenti strati, compreso lo strato corneo -il più superficiale. Uno studio condotto in collaborazione con una società di biotecnologia specializzata nella pelle ha permesso di verificare "che era un'epidermide perfettamente normale". L'ultima tappa è stata realizzata con dei ricercatori spagnoli abili nel dominare una tecniia d'impianto sui topi. Così, l'epidermide ricostituita in laboratorio è stata trapiantata sulle cavie. "Abbiamo aspettato tre mesi e la pelle umana si è rinnovata tre volte, giacché essa si rinnova completamente ogni mese. Abbiamo fatto della pelle umana", ha detto il professor Peschanski. Per arrivare a un'applicazione sull'uomo c'è bisogna operare un transfert di tecnologia. "Abbiamo già cominciato a lavorarci, ci prenderà un po' di tempo poiché bisogna confermare tutto, ma non è più scienza, è solo applicazione tecnica", precisa. Il ricercatore calcola che, se tutto va bene, l'applicazione sull'uomo dovrebbe avvenire alla fine del 2011. "Ma siamo coscienti  che è un calendario sospeso a un certo numero di fili, che possono essere tagliati in qualsiasi momento".  Attualmente sono diverse le ricerche con cellule staminali embrionali prossime alla conclusione, vicine al passaggio dell'applicazione sull'uomo. La società californiana Geron ha già ottenuto l'autorizzazione degli Stati uniti per realizzare un saggio clinico di trattamento delle lesioni del midollo spinale. Un'altra società statunitense, Advanced Cell Technology, ha depositato domanda d'autorizzazione per esperimeni su pazienti che rischiano di perdere la vista a causa della malattia di dì Stargardt. Un terzo lavora al trattamento del diabete. In Francia, Philppe Menasché sta provando sulle scimmie un trattamento contro l'infarto. Marc Peschanski lavora anche sulle cellule pluripotenti indotte (iPS), derivate dalla riprogrammazione del nucleo di cellule differenziate adulte. 20-11-2009 13:47 KAZAKHSTAN/Proposte turistiche: l'allegra gita a Semipalatinsk, il piu' grande sito di test atomici al mondo Dopo Cernobyl, il turismo nucleare ha una nuova frontiera. Un'agenzia turistica del Kazakhstan propone infatti ai propri clienti di visitare il 'lago atomico' e altre zone dell'ex poligono nucleare di Semipalatinsk, il piu' grande sito di test atomici al mondo, tristemente noto per aver ospitato in epoca sovietica, dal 1949 al 1989, 456 esperimenti, e aver prodotto 500 armi nucleari. Il sito - chiuso dalle autorita' di Astana nel 1991 dopo la caduta del regime comunista sovietico e la proclamazione di indipendenza del Kazakhstan - si estende su 18.500 km quadrati tra steppa e territorio semidesertico. 20-11-2009 13:56 CANADA/Niente compiti a casa, non servono ad aumentare il livello d'istruzione. Il giudice da' ragione ai genitori Due genitori canadesi hanno 'liberato' i loro figli dal dovere scolastico di fare i compiti a casa: Shelli e Tom Milley, avvocati di Calgary, hanno vinto la battaglia che li vedeva contrapposti alla scuola elementare frequentata dai loro figli di 11 e 10 anni. E, per decisione del giudice, d'ora in poi i due bambini non saranno piu' tenuti a fare i compiti. I genitori per anni hanno raccolto elementi per dimostrare che quei compiti non servivano per aumentare il livello di istruzione dei loro figli. E alla fine il Calgary Catholic School District, il provveditorato scolastico cattolico della citta', ha accolto la loro richiesta per un 'piano di compiti differenziato', firmando un vero e proprio contratto. Da un lato i genitori si sono impegnati a mandare a scuola figli preparati; dall'altro l'istituto si e' impegnato a interrogare gli studenti solo e soltanto su cio' che e' stato spiegato in classe. E ha raccomandato ai suoi insegnanti di non assegnare ai due bambini compiti da fare a casa. 20-11-2009 14:04 ITALIA/Tasse e adempimenti tributari: 334 ore all'anno Non solo sono alte, ma fanno perdere anche molto tempo. Il pagamento delle tasse per le imprese e' un onere che si riesce ad assolvere in 334 ore all'anno. La media Ue e' 232, quella mondiale di 286. Sono dati della World bank. 20-11-2009 14:13 MONDO/L'iperinformazione in tempo reale che aiuta a scegliere dove bere un caffe' L'iperinformazione in tempo reale che aiuta a scegliere dove bere un caffe', mangiare una pizza o andare a dormire, avere informazioni sul monumento che stiamo vedendo. E' quella ottenibile grazie ai cellulari, software e socialnetwork (Twitter). In pratica, grazie ai tre elementi combinati, si inquadra con la fotocamera del cellulare l'insegna del locale in cui si e' pensato di entrare e immediate arrivano le recensioni, magari negative: mi hanno salassato, il caffe' e' pessimo, e cosi' via. Utile? 20-11-2009 17:40 ITALIA/L'Agcom boccia la norma corporativa pro-avvocati: no all'obbligo di legali per le conciliazioni con gestori telefonici e pay tv L'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, Agcom, ha inviato una segnalazione al governo sui recenti disegni di legge in tema di ordinamento forense nonche' sulla Legge Delega 69/2009 in materia di riforma del processo civile. Nella segnalazione l'Agcom sottolinea che alcune disposizioni relative alle conciliazioni e ai procedimenti davanti alle Autorita' indipendenti risultano mal compatibili con le norme comunitarie gia' vigenti a tutela degli utenti dei servizi di comunicazioni elettroniche. ''In particolare - si legge in una nota dell'Autorita' - non puo' essere condivisa la scelta di obbligare gli utenti ad avvalersi della difesa tecnica di un avvocato nelle procedure di conciliazione e nei procedimenti davanti alle Autorita': la direttiva 2002/22/CE, infatti, che regola i diritti degli utenti in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica, stabilisce che ''gli Stati membri devono assicurare procedure extragiudiziali trasparenti, semplici e poco costose per l'esame delle controversie irrisolte''. E' evidente, allora, che la necessaria presenza di un avvocato, con il suo ruolo tipicamente difensivo, puo' da un lato irrigidire la semplicita' delle procedure e, dall'altro, comporta certamente un aumento dei costi che, specialmente nelle liti di ridotto valore (quali sono generalmente quelle in materia di comunicazioni elettroniche), davvero non e' auspicabile. In conclusione, quindi, Agcom ritiene che la materia debba continuare ad essere disciplinata dalle proprie norme speciali, emanate in applicazione di quelle comunitarie, che lasciano libere le parti di agire personalmente o con il solo ausilio delle associazioni di consumatori. Bisogna evitare di inceppare il funzionamento di un sistema che ha dato buona prova: nel 2008, per esempio, degli 80.000 casi di tentativi obbligatori di conciliazione presentati per la risoluzione delle liti in materia di comunicazioni elettroniche davanti ai Corecom, alle Camere di Commercio o alle commissioni paritetiche di aziende e associazioni, oltre il 60% si e' risolto in via transattiva, con picchi, in alcuni casi, del 98%, e in tempi abbastanza rapidi''. 21-11-2009 09:44 SPAGNA/Identificate cellule staminali che permetteranno di studiare meglio la leucemia infantile Banco Andaluz de Células Madre ha fatto un passo avanti nella via della ricerca e dei suoi benefici per l'applicazione clinica diretta. Questa volta lo studio concerne un tipo di leucemia infantile poco comune -colpisce 12-15 bambini andalusi l'anno- ma con una prognosi molto negativa: è praticamente incurabile. Dopo due anni e mezzo di lavoro, un gruppo di ricercatori ha rilevato che delle cellule staminali mesenchimali (si differenziano in grasso, muscolo, cartilagine, osso....) del midollo osseo facevano parte del tumore. Si tratta della leucemia linfoblastica acuta B con un tipo di mutazione genetica. Finora si pensava che questa mutazione, che scatena la leucemia, si trovasse solo nelle cellule sanguigne nelle leucemie infantili. Invece, secondo lo studio, riguarda anche altre cellule staminali. La scoperta consentirà d'esplorare nuove vie nella diagnosi, nel trattamento e nella risposta chemioterapica di questa classe di cancro. Il progetto completo della ricerca andalusa sarà pubblicato in un prossimo numero di Journal of Experimental Medicine. 21-11-2009 10:35 ITALIA/Commissione. Basta golden share nelle aziende privatizzate: Telecom, Eni, Enel, Finmeccanica Monito della Commissione Ue all'Italia che non ha ancora comunicato le misure adottate per eliminare la cosiddetta 'golden share', la clausola che da' allo Stato poteri speciali in aziende completamente o parzialmente privatizzate, vedi Eni, Enel, Finmeccanica e Telecom Italia. Bruxelles, in una 'lettera di costituzione in mora', ricorda a Roma 'l'obbligo di dare esecuzione alla sentenza della Corte Ue di giustizia del marzo 2009', in cui l'Italia e' stata condannata proprio per il ricorso a tali poteri speciali. 21-11-2009 10:57 ITALIA/Privacy. Un vademecum gratuito del Garante per conoscere i rischi dei social network Nei principali uffici postali italiani, si può ritirare gratuitamente la guida messa a punto dal Garante per la protezione dei dati personali: “Social Network: attenzione agli effetti collaterali”, un vademecum per aiutare chi intende entrare in un social network (Facebook, Myspace, ecc.) o chi ne fa già parte a usare in modo consapevole uno strumento così nuovo. 21-11-2009 11:06 GRAN BRETAGNA/Influenza A: il panico più dannoso del virus Nel caso di una pandemia d'influenza A, la chiusura delle scuole e l'assenza dal lavoro quale profilassi danneggerebbero  l'economia più delle conseguenze dirette della malattia. Lo indica uno studio, anche nel caso in cui la nuova forma influenzale dovesse avere un andamento pesante. Gli economisti della London School of Hygiene and Tropical Medicine hanno elaborato vari possibili scenari con dei modelli computerizzati, e hanno concluso che se anche l'influenza A dovesse causare molte morti, la malattia in sé indebolirebbe il Pil britannico meno del 4,5%; se invece i lavoratori restassero a casa per paura del contagio e le scuole chiudessero, il danno sarebbe probabilmente molto maggiore. Di qui il suggerimento di non chiudere le scuole se non in situazioni eccezionali. Invece essi ritengono che le campagne di vaccinazione siano un investimento sensato poiché, dicono, se anche la malattia avesse un iter piuttosto blando, il vantaggio economico della vaccinazione supererebbe i costi. Lo studio è pubblicato da British Medical Journal. 21-11-2009 11:31 SVIZZERA/Gli svizzeri con la valigia in mano cambiano rotta: Italia e Francia snobbate Germania e Austria approfittano del fatto che da qualche tempo gli svizzeri scelgono di trascorrere le vacanze nei loro Paesi anzichè in Francia o in Italia. I dati, che l'Ufficio statistico federale pubblica ogni cinque anni sui movimenti turistici, indicano infatti questa nuova spiccata tendenza. Nel 2008 il numero di soggiorni e di viaggi in Germania (inclusi quelli d'affari) sono aumentati dell'83% rispetto al 2003. La seconda destinazione preferita è stata l'Austria, con un incremento del 58%. L'Italia è invece sempre più snobbata e in progressivo calo da dieci anni. Sorte analoga anche per la Francia. Crescita sostenuta per i viaggi extra europei, saliti del 34%, ma la destinazione preferita resta la Svizzera, che s'aggiudica il 50% degli spostamenti. Nel 2008 gli svizzeri hanno realizzato quasi 100 milioni di viaggi. Rispetto al 2003 sono aumentati soprattutto i viaggi con pernottamento; in calo le gite di un giorno. 21-11-2009 11:57 SVIZZERA/Uomini in difficolta': e' attiva la prima casa del papà Il 10 dicembre sarà inaugurata la prima "casa del papà" nei pressi di Aarau. La struttura comprende sia un servizio di consulenza per uomini in difficoltà con il divorzio o la separazione, sia alcune camere per l'eventuale sistemazione provvisoria. Dietro al progetto c'è l'associazione VeV, che promuove l'educazione responsabile di padri e madri. Nella presentazione ai media, i promotori si sono riferiti ai dati di polizia dei Cantoni Friborgo, Basilea, Zurigo e San Gallo, secondo cui, l'anno scorso, una vittima di violenza domestica su quattro era uomo. Eppure, fino a oggi esistevano soltanto servizi assistenziali per donne (17 a 0). 21-11-2009 12:13 USA/La discriminazione genetica bandita dalle aziende Il 21 novembre entra in vigore in Usa Genetic Information Nondiscrimination Act (GINA). Ciò significa che le aziende non potranno più pretendere dal personale o dai clienti il prelievo del sangue, il Dna, e nemmeno porre domande sugli precedenti familiari. "Un'immensa vittoria per tutti gli americani che non sono nati con i geni perfetti, vale a dire per tutti noi". E' in questi termini trionfanti che la rappresentante democratica di New York , Louise Slaughter, ha salutato l'entrata in vigore del provvedimento. Oggetto di trattativa aperta in Congresso per tredici anni e firmata dal presidente Bush nel 2008, la legge proibisce alle società di oltre 15 dipendenti di chiedere informazioni sul loro profilo genetico e di usarle per assumere, licenziare, promuovere o decidere della copertura sanitaria. La legge riguarda anche le assicurazioni (tranne le polizze vita). Il New York Times considera GINA come "la legge antidiscriminazione più importante degli ultimi vent'anni". 21-11-2009 12:32 RUSSIA/Incidenti stradali, problema planetario: nel 2009 causeranno 1,3 milioni di morti Gli incidenti sulle strade causano ogni anno decine di migliaia di vittime nel mondo. Un problema che deve diventare causa comune, hanno detto il 19 novembre responsabili ed esperti riuniti a Mosca per discutere di sicurezza. "E' ormai evidente che non si può regolamentare il problema in modo individuale. Non si può lottare con i soli programmi nazionali", ha detto il ministro russo degli Interni, Rachid Nourgaliev, aprendo la prima conferenza ministeriale mondiale dedicata alla sicurezza stradale. L'incontro è frutto di una campagna lanciata nel 2006 dalle organizzazioni internazionali per inserire la sicurezza stradale tra i "problemi di sviluppo e di sanità pubblica mondiale". Gli incidenti causeranno 1,3 milioni di morti nel 2009, per lo più nei Paesi poveri, e 50 milioni di persone resteranno ferite, molte di loro in modo permanente. L'incremento del traffico, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, potrebbe portare a 2 milioni di morti l'anno entro il 2020. Per questo, ministri ed esperti dovranno adottare una dichiarazione che richiami le Nazioni Unite a lanciare, nel 2010, "il decennio d'azione per la sicurezza stradale" -con l'obiettivo di dimezzare il numero dei decessi, ossia per salvare 5 milioni di vite entro il 2020.  21-11-2009 12:49 ITALIA/Professione forense. Catricala' (Antitrust): riforma allo studio corporativa "Bisogna evitare che questa legge, che instaura i principi corporativi, possa dare esempio ad altre categorie perche' questa brutta esperienza potrebbe essere estesa a tutte le categorie". Lo dichiara il presidente dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricala', parlando della riforma della professione forense durante l'inaugurazione del Luiss BarCamp. "Abbiamo segnalato -aggiunge Catricala'- tutti i punti della riforma che non ci sembrano in linea con i principi di natura concorrenziale". Parlando piu' in generale della riforma delle professioni Catricala' lancia l'idea di "rendere di corsi di laurea immediatamente abilitanti". Facendo riferimento ai corsi di laurea in giurisprudenza ad esempio, Catricala' pensa ad un ultimo anno del corso di laurea dedicato alla pratica forense. Ultimo anno che, secondo il presidente dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato, dovrebbe quindi diventare materia di laurea. La riforma allo studio, fra l'altro, prevede pure l'obbligo dell'assistenza di un legale anche per le conciliazioni, come quelle (obbligatorie) in caso di controversia con pay tv e gestori telefonici, previsione gia' bocciata dall'Agcom. 21-11-2009 12:49 FRANCIA/Francesi campioni per concessione della cittadinanza: 100 mila nuovi cittadini solo nel 2009 La Francia è campione d'Europa in materia di concessione della cittadinanza: quest'anno il passaporto francese sarà distribuito a 100.000 persone (in Italia in tutto il 2007 sono stati 45 mila). Certo non è un automatismo. Molti immigrati aspettano anni, in media dieci, prima di ottenerlo. E gli serve molta perseveranza, giacché l'amministrazione scarta ogni anno il 20% dei candidati. Eppure, il  numero delle cittadinanze acquisite è in crescita da due anni. "Siamo il Paese d'Europa che naturalizza di più", sottolinea il ministro dell'immigrazione. Sui 4,5 milioni di immigrati sopra i 18 anni residenti nella Francia metropolitana, il 41% ha acquisito la nazionalità francese, secondo due ricercatori dell'Insee (Istituto di statistica). E' la stessa quota degli Stati Uniti. 21-11-2009 17:46 ITALIA/Immigrazione. Fini: stronzo chi fa pesare di non essere italiano "Sia quelli di destra che quelli di sinistra, se vengono qui e parlano con voi, capiscono la realta' dell'immigrazione. Se parlano di voi da un salotto, senza avervi mai incontrati, non capiranno, ma comunque saranno loro in torto e non voi". Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha smesso i panni tipicamente istituzionali per guardare piu' da vicino la realta' degli immigrati. Questa mattina ha visitato il centro diurno "Semina'" di Tor Pignattara (Roma), che ospita l'associazione "Nessun paese e' lontano", ente che lavora per l'integrazione degli stranieri in Italia. Il gruppo che si e' intrattenuto con lui per piu' di un'ora era formato da circa cinquanta bambini e ragazzi tra gli 8 e i 19 anni, per la maggior parte cinesi e bengalesi, ma anche afgani, iracheni ed est-europei. Fini si e' messo a loro disposizione per un dibattito che ha toccato varie tematiche. "Voglio sapere da dove venite -ha detto loro-, se c'e' qualcuno che vi fa pesare il fatto che i vostri genitori non sono italiani, se c'e' qualche stronzo che vi dice qualche parola di troppo". Osservando i sorrisi suscitati tra i bambini, ha aggiunto: "Se qualcuno dice che siete diversi, la parolaccia se la merita. Voi pensatela e io la dico". Senza mezzi termini la sua critica verso la stampa: "Se un romeno o un eritreo scippa una signora italiana il titolo e' 'Romeno scippa': e' un modo scorretto, superfluo e impreciso di informare". Con cio' l'ex esponente di An si riferisce ai continui riferimenti "etnici" dei media, a causa dei quali "si puo' diffondere - dice - tra i cittadini l'equazione straniero = delinquente". Un altro tema "caldo" di cui si e' discusso e' quelli del crocifissi nelle aule: a questo proposito una bambina musulmana ha chiesto a Fini cosa ne pensasse, e lui ha risposto che "non danno fastidio a nessuno", chiedendo di rimando: "A qualcuno di voi da' fastidio?". Al coro di no che si e' levato, il presidente ha espresso il suo accordo, affermando che gli hanno "dato la conferma di tante cose". La stessa bambina che gli ha posto la domanda ha risposto: "No, finche' nessuno vuole imporci una religione non ci danno fastidio". Da qui si e' parlato anche della legge sull'immigrazione del luglio 2002 nota anche come Bossi-Fini, alla quale il presidente della Camera apporterebbe alcune modifiche: "Ha funzionato bene", dice, tuttavia "bisognerebbe allungare i tempi per permettere a chi perde un lavoro di trovarne un altro: con la crisi economica in atto, se si perde il lavoro, sei mesi per trovarne un altro sono troppo pochi. Oggi lo porterei ad almeno un anno". Fini ha poi aggiunto che dovrebbe cambiare anche la parte relativa al rinnovo del permesso di soggiorno: "Sarebbe piu' agevole affidarlo a consolati e ambasciate, per rendere piu' rapido il percorso". 22-11-2009 18:00 USA/Fondamentalismo religioso, Chiesa cattolica vieta la comunione a Patrick Kennedy: è pro-choice Il vescovo cattolico americano Thomas Tobin ha proibito al deputato democratico Patrick Kennedy di ricevere la comunione per il sostegno dato a chi difende il diritto all'aborto. Lo ha raccontato lo stesso esponente della famiglia cattolica più famosa d'America in una intervista al "The Providence Journal". Secondo il giornale, Tobin ha emesso l'ordine ai danni di Patrick, che è figlio del senatore Ted Kennedy, recentemente scomparso, al termine di una accesa discussione con il deputato democratico. La disputa fra l'alto prelato e il più giovane dei Kennedy era cominciata ad ottobre quando il deputato ha criticato i vescovi statunitensi per aver minacciato di opporsi alla massiccia riforma del sistema sanitario, attualmente in discussione al Senato, a meno che non includa delle restrizioni all'aborto. 23-11-2009 10:23 USA/Farmaco menopausa. Risarcimento record per danni La casa farmaceutica Pfizer dovrà pagare 6,3 milioni di dollari a una malata di cancro. Secondo la giuria popolare di un tribunale di Philadelphia, i tre farmaci per la menopausa Premarin, Provera, Prempro prodotti dalle sue fililali Wyeth e Pharmacia & Upjohn, hanno causato il cancro al seno della ricorrente, una donna di 66 anni. Le filiali dovranno pagare anche per non aver informato sui rischi collegati all'assunzione dei farmaci, ma questa seconda cifra sarà decisa il 23 novembre. L'indennizzo è il più alto mai richiesto per Prempro, su cui pendono altri 1.500 procedimenti giudiziari. 23-11-2009 11:01 MONDO/Viaggiare è il mezzo più potente contro la povertà? Per la prima volta da tanto tempo, la gente quest'anno viaggerà di meno. Nel 2009, gli arrivi internazionali nel mondo scenderanno tra il 4% e il 6%, e altrettanto dovrebbe diminuire il volume d'affari; in Europa sarà un calo del 6%, secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale del Turismo. Ma il 2009 è solo una piccola devianza nella curva ascendente del turismo globale, sostiene il Segretario generale dell'OMT, Taleb Rifai. Già quest'estate si è notata una ripartenza, e nel 2010 dovrebbe esserci un leggero aumento. "Pensiamo che la nostra previsione a lungo termine si confermerà, e che già prima del 2020 oltre 1,6 miliardi di persone si metteranno in viaggio" (nel 2008 ha viaggiato all'estero un miliardo di persone). "In futuro ci sarà una crescita diversa", sostiene Rifai. Nessun boom, niente incrementi a due cifre come tra il 2004 e il 2007; in compenso ci sarà un andamento solido e sostenibile. L'Europa potrebbe continuare a risentire della crisi e non potrà comunque aspettarsi grandi balzi essendo un mercato maturo, ma il futuro splende sui Paesi in via di sviluppo. "Le star dei prossimi cinque-sette anni saranno Cina, India, Malaysia, Sudafrica e America Centrale". In particolare la Cina. Taleb Rifai vede il turismo come una delle migliori variabili degli aiuti alla povertà. "Il denaro arriva direttamente nelle regioni povere. E chi spende lo fa di sua volontà e per il proprio piacere". I viaggi sono "il maggior trasferimento di ricchezza", spesso più efficiente del denaro pubblico. Già oggi il 30% delle esportazioni mondiali di servizi provengono dal turismo. "Il settore ha un ruolo chiave nel motore congiunturale". Esso crea un mercato del lavoro in cui è facile entrare, offre posti di lavoro che si traducono in buone entrate per chi vive nei Paesi in via di sviluppo, aiuta a costruire le infrastrutture nelle zone dove i soldi statali non bastano. 23-11-2009 11:54 GERMANIA/Assicurazioni. Sentenza: in milioni possono sperare in un risarcimento Il settore assicurativo tedesco rischia un possibile salasso di miliardi di euro, dicono le associazioni dei consumatori. La Verbrauchezentrale di Amburgo ha comunicato che il tribunale regionale ha giudicato inefficaci numerose clausole per la rinuncia alla polizza inserite nei contratti di tre compagnie: Deutscher Ring, Hamburg-Mannheimer e Generali. Così, gli assicurati che nel 2001 avevano stipulato contratti sulla vita e sul capitale e in seguito si erano ritirati, possono chiedere una somma aggiuntiva a quella ottenuta al momento della liquidazione. Secondo i giudici, le assicurazioni avevano agito in modo che i loro clienti non potessero valutare i danni effettivi del recesso né fornito le necessarie informazioni per mettere a confronto offerte alternative. Secondo la Verbraucherzentrale, le attuali sentenze creano un precedente di cui potranno fruire milioni di assicurati. 23-11-2009 12:24 BELGIO/Coma: difficile la diagnosi Rom Houben ebbe un incidente d'auto nel 1983 a 23 anni, e per altri 23 è stato considerato un paziente in coma vigile, prima che si scoprisse che era cosciente. In pratica, medici e infermieri lo hanno considerato un caso disperato per tutti questi anni fino a che un nuovo esame neurologico, eseguito presso l'università di Liegi, ha rivelato che Houben era solo paralizzato. Le immagini del tomografo hanno infatti evidenziato che il suo cervello era rimasto praticamente funzionante per tutto questo tempo. Ora, può comunicare con un computer dotato di particolare tastiera e racconta che quando si è svegliato dopo l'incidente non avvertiva più il proprio corpo. "Ho gridato, ma nessuno mi sentiva". E non gli è rimasto altro che assistere ai tentativi del personale medico per indurlo a esprimersi, fino a che vi hanno rinunciato. La sua unica possibilità è stata quella di riandare al passato o di sognare un'esistenza migliore. "Non dimenticherò mai il giorno in cui mi hanno scoperto. La mia seconda nascita", scrive Houben. Il neurologo Steven Laureys, artefice dei nuovi esami su Houben, quest'estate ha pubblicato uno studio che dimostra la frequenza con cui si sbaglia a diagnosticare il coma vigile. Nel 40% dei pazienti ritenuti in stato vegetativo si può, mediante un esame molto accurato, ritrovare tracce di consapevolezza. Si tratta di pazienti di tanto in tanto reattivi alla comunicazione, i quali, grazie a particolari trattamenti, possono fare notevoli progressi. Ma come si spiega il caso Houben? Leureys crede che esista un errore nel sistema: "Chi riceve il timbro 'senza coscienza', difficilmente se ne può liberare". 23-11-2009 13:25 FRANCIA/I francesi contrari a una legge contro gli sculaccioni Giorni fa la deputata UNMP Edwige Antier ha annunciato l'intenzione di depositare una proposta di legge per impedire le punizioni fisiche, tra cui le sculacciate, sostenendo che "più si alzano le mani su un bambino, e più diventa aggressivo". Nel 2008 il Consiglio d'Europa aveva richiamato i Paesi membri a vietare gli schiaffi e "18 Stati l'hanno già fatto", ricorda la deputata-pediatra Antier. Ma i suoi concittadini come vedono la questione? Un sondaggio telefonico TNS Sofres del 19/20 novembre su un campione di mille persone, pubblicato da 'Dimanche Ouest France', mostra che la proposta non è troppo popolare. La legge verrebbe respinta dall'82% del campione e approvata solo dal 17%. Per il 52% degli intervistati -di cui il 60% di simpatizzanti di sinistra e il 38% di simpatizzanti di destra-, la sculacciata è "un gesto da evitare"; il 45% pensa che sia da adottare perché così il bambino "impara il rispetto dell'autorità". Alla domanda "Lei picchia i suoi figli?", il 67% risponde "sì", e il 46% precisa "eccezionalmente", il 2% "spesso".  23-11-2009 14:20 USA/Nebraska, sconfitti i tentativi di vietare la ricerca sulle staminali embrionali Con quattro voti favorevoli e quattro contrari, la University of Nebraska Board of Regents ha respinto, per ora, una campagna per imporre nuovi limiti alla ricerca universitaria sulle cellule staminali embrionali. L'esito della votazione è stata in dubbio fino all'ultimo momento. La libertà di ricerca si è salvata grazie ad un membro del Board che ha cambiato opinione poco prima del voto nonostante fosse stato sostenuto da gruppi anti-aborto durante la sua campagna elettorale (il Nebraska è tra quei pochi Stati in cui i membri dei Board universitari sono eletti con voto popolare). I rappresentanti dei docenti e degli amministratori avevano chiesto al Board di respingere i limiti, basati su quelli fissati dal presidente George W. Bush nel 2001. Molti professori temevano che questi limiti avrebbero spaventato i migliori talenti e  indotto alcuni ricercatori di alto livello a cercare lavoro altrove. Le restrizioni proposte "avrebbero limitato la nostra capacità di salvare vite umane e migliorare la qualità della vita e avrebbero avuto un impatto negativo sulla capacità dell'università di reclutare e trattenere i migliori docenti", ha detto JB Milliken, il presidente del sistema universitario statale, intervistato subito dopo il voto. Milliken ha detto che il voto permetterà all'università di continuare a fare ricerca, ma si è anche detto convinto che i gruppi religiosi continueranno probabilmente a promuovere campagne simili per limitare la libertà accademica. "Tocca a coloro che sostengono questa ricerca informare gli elettori del Nebraska circa i suoi benefici", ha detto. 23-11-2009 15:53 ITALIA/Spesa alimentare in calo per meglio risparmiare Aumenta il consumo di riso e pasta, diminuisce quello di vino e pesce. La crisi colpisce la tavola degli italiani: si mangia sempre di piu' a casa e il carrello della spesa si fa piu' leggero. I consumi alimentari sono cambiati: verra' presentata giovedi' 26 novembre a Roma nel corso del convegno 'Alimentazione e salute' l'indagine Format-Salute/la Repubblica sull'alimentazione in Italia, secondo cui un italiano su cinque ha problemi economici a fare la spesa ed e' costretto a fare colazione, a pranzare e cenare a casa, limitando al massimo la frequentazione di bar, pizzerie e ristoranti. Solo il 20% degli italiani riesce ad andare a cena fuori una volta alla settimana, il 40% lo fa una volta al mese e il restante 40% non ci va 'mai' o 'quasi mai'. Dall'indagine emerge che la spesa alimentare si riduce: si comprano piu' cibi di base, come riso (12%), pasta (8%) e olio (7%), a scapito di alimenti piu' costosi o sofisticati. Rispetto a 12 mesi fa sono diminuiti i consumi di vino (-26%), pesce (-20%) e carne (-11%), e sono crollati gli acquisti di alimenti arricchiti con vitamine e/o minerali (-45%), quelli di dolcificanti (-26%), di latte e derivati (-26%). 'Mangiare sano oggi non e' sempre possibile - spiega Giorgio Calabrese, docente di nutrizione umana all'Universita' Cattolica di Piacenza che interverra' al convegno - perche' mentre prima costava molto il cibo ottimo, oggi costa molto anche quello mediocre. E' necessario ritornare alla filosofia del 'chilometro zero', del cibo acquistato dal contadino o dall'allevatore vicino a casa e riattivare i piccoli supermercati di vicinato che permettano alle persone di fare la spesa ogni 2 giorni piuttosto che ogni 15 giorni con conseguente spreco di cibo, che va a finire nei rifiuti organici'. 24-11-2009 09:21 FRANCIA/Noleggio delle bici a Parigi: vandalismo record Vélib (bicicletta libera) è un servizio di noleggio di biciclette nella capitale francese, con cui un cittadino può prenderne una da una delle tante postazioni sparse in città pagando una cifra modesta per un abbonamento di varia durata -giornaliera, settimanale, annuale. E' stato lanciato nel luglio 2007, ha riscosso e riscuote un buon successo, ma è sempre più vittima di vandalismi: manubri piegati, cestini spariti, bici trovate arrugginite dopo un lungo soggiorno nella Senna. Quelle danneggiate sono almeno 18.000, le rubate oltre 8.000. Conseguenze: l'amministrazione civica e il partner JCDecaux devono rivedere la modalità di gestione. 24-11-2009 09:23 USA/Computer Apple: niente garanzia se si fuma Come fa sapere il sito The Consumerist, la Apple nega la garanzia ai possessori di propri computer se questi ultimi vengono usati in un ambiente in cui si fuma. La nicotina e' nell'elenco delle sostanze dannose, stilata dall'Occupational Sagety and Healt Administration, per cui i tecnici Apple non interverranno per riparare i computer mettendo a rischio la propria salute: il computer di un fumatore all'interno e' come un posacenere sporco. 24-11-2009 09:52 FRANCIA/Preservativi a 20 centesimi per gli studenti  Il ministro dell'Istruzione e della Ricerca, Valerie Pecresse, ha fatto sapere che a breve, nelle universita' francesi e nelle Case degli studenti, saranno disponibili dei distributori di preservativi che li dispenseranno al prezzo di 20 centesimi l'uno, un costo quattro volte inferiore a quello medio praticato in farmacia. 24-11-2009 11:17 GRAN BRETAGNA/I rischi di Vioxx rilevabili quattro anni prima del suo ritiro dal mercato I rischi cardiovascolari e di morte legati al farmaco antinfiammatorio Vioxx del laboratorio statunitense Merck, sarebbero potuti essere rilevati quasi quattro anni prima del suo ritiro volontario dal mercato mondiale nel 2004. Lo indica l'analisi dei risultati di trenta saggi clinici, pubblicata il 23 novembre. Lo studio rafforza l'ampia analisi resa nota nel novembre 2004 da The Lancet, la quale concludeva che Vioxx doveva essere ritirato prima, giacché i rischi sul sistema cardiocircolatorio erano già evidenti. Secondo la FDA, nei cinque anni della sua commercializzazione, Vioxx è stato responsabile di 88.000-139.000 attacchi di cuore, di cui il 30%-40% probabilmente letali. Quest'ultima analisi si basa su saggi clinici cui hanno partecipato 20.152 persone per un periodo compreso tra quattro settimane e quattro anni. 24-11-2009 11:36 CINA/Latte alla melamina: due esecuzioni capitali Zhang Yujun e Geng Jinping sono stati uccisi il 24 novembre, in esecuzione di una condanna inflitta lo scorso gennaio da un tribunale di Shijiazhuang, capitale dell'Hebei (nord), nel quadro del latte contaminato con la melamina. Zhang, che aveva prodotto la polvere con questa sostanza e ne aveva smerciate 600 tonnellate, è stato condannato alla pena capitale per aver "messo in pericolo la sicurezza pubblica" tra luglio e agosto 2008. Geng era stato accusato d'aver venduto più di 900 tonnellate di latte alla melamina del gruppo Sanlu, al centro dello scandalo. La vicenda, scoperta nel settembre 2008, aveva provocato una psicosi in Cina e deteriorato fortemente la sua immagine nel mondo. 24-11-2009 11:51 MONDO/In otto anni le infezioni da Hiv sono diminuite del 17% Buone notizie sul fronte dell'Aids. I dati resi noti il 24 novembre da Onusida e Oms mostrano che, dal 2001, il numero dei nuovi contagi è sceso del 17% nel mondo. E che tutte le aree hanno segnato dei progressi. L'Africa subsahariana, che accumula il 60% dei sieropositivi, registra un calo del 15% di nuove trasmissioni del virus (circa 400.000 persone in meno). In Asia orientale la diminuzione è stata del 25%, e  nel resto del sudest asiatico del 10%. L'area con i dati peggiori è l'Europa orientale, dove l'epidemia, dovuta soprattutto allo scambio di siringhe tra consumatori di droghe, si è solo  "stabilizzata". La buona notizia è l'evidenza che il calo attuale dipende, almeno in parte, dalla prevenzione. Parola di Michel Sidibé, nuovo direttore di Onusida. 24-11-2009 12:11 SPAGNA/Al via l'esperimento con un farmaco contro la sclerosi laterale amiotrofica Hospital Carlos III di Madrid sta reclutando pazienti per sperimentare una terapia contro la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), malattia che in Spagna riguarda tremila persone. Essa comporta la progressiva disabilità muscolare e dà una sopravvivenza media di cinque anni.  Il nuovo medicinale olesoxime agisce sui pori dei mitocondri che, come spiega Jesus Mora, responsabile del reparto di Neurologia dell'ospedale, bisogna mantenere sgombri. Il mitocondrio è uno degli organuli inseriti nella cellula, e la sua funzione principale è quella di procurare l'energia necessaria all'organismo. Si pensa che il suo deterioramento abbia a che fare con la SLA. "In colture e in animali abbiamo visto che il farmaco ritarda la malattia e aumenta la sopravvivenza", sostiene Mora. Puutroppo, però, il medicinale non è una cura. "Sappiamo ancora troppo poco della malattia per poterlo pretendere". L'obiettivo, a medio termine, è di cronicizzare questa malattia neurodegenerativa. All'esperimento prenderanno parte 500 malati di tutta Europa, di cui 40 spagnoli. L'ospedale Carlos III è l'unico spagnolo tra i 15 centri selezionati. Per le caratteristiche della malattia, i volontari devono adempiere a una serie di requisiti, come essere in una fase "non molto avanzata, con meno di tre anni di debilitazione muscolare e d'atrofia". 24-11-2009 12:48 USA/Per la prima volta uno Stato tasserà la vendita di cannabis Il ministro della Giustizia dello Stato del Colorado, John Suthers, ha dato il via libera alla tassazione della cannabis. "La cannabis ad uso terapeutico è un bene materiale, e quindi generalmente soggetto all'imposta sulle vendite", ha spiegato il repubblicano Suthers in un parere legale diretto al Governatore democratico Bill Ritter. Nel parere, il ministro ha anche ribadito che i concessionari di cannabis terapeutica devono ottenere una licenza statale per operare in Colorado, al pari di qualsiasi altro negozio. Sarebbe la prima volta che una istituzione pubblica statunitense tassa la cannabis. "Gli elettori del Colorado hanno chiesto che la cannabis fosse legale per fini terapeutici", ha spiegato il portavoce del Governatore, facendo riferimento ad un referendum del 2000. "Ma ora c'è il caos". Entusiaste le associazioni di produttori di cannabis e di pazienti. "Penso che questo settore sanitario sia più che disposto a pagare le tasse se aiuteranno a dimostrare la legittimità del nostro operato", ha spiegato il direttore esecutivo della Colorado Wellness Association, che rappresenta migliaia di pazienti, produttori e medici. "Attualmente il settore è ancora considerato una sorta di mercato nero. Siamo disposti a pagare le tasse e ottenere il diritto a essere presi sul serio". Il parere giunge proprio quando l'Amministrazione Obama ha detto di non voler più perseguire i distributori e consumatori di cannabis terapeutica per la violazione delle leggi federali in quegli Stati dove vi sono leggi che hanno regolamentato la sostanza. 24-11-2009 13:12 EUROPA/Influenza A: i microbiologi favorevoli alla vaccinazione Di solito i ricercatori non si prestano a fare dichiarazioni sul vaccino dell'influenza. Ma quest'anno è diverso. La Società Europea di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (ESMID), premettendo che la sua decisione è un'eccezione, ha fatto una dichiarazione pro vaccino "per frenare l'opposizione e lo scetticismo". Le campagne degli antivaccino "mettono in pericolo la vita" delle persone, affermano in una nota. E le loro critiche sono "infondate". Nel comunicato ricordano che ci sono già dieci Paesi d'Europa dove la pandemia è molto diffusa: Belgio, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Russia, Spagna, Svezia e Gran Bretagna. I microbiologi criticano soprattutto la "deliberata informazione erronea". "Nessuno può permettersi d'essere autocompiacente o scettico riguardo ai benefici della vaccinazione. Le gravi conseguenze nell'evitare la puntura devono essere tenute in conto dai pazienti, e i medici devono avere ben chiara la sicurezza e il ruolo vitale per la protezione che il vaccino può avere", ha detto il presidente della società, lo spagnolo Javier Garau. "I medici devono sforzarsi di convincere i pazienti a vaccinarsi, soprattutto quelli dei gruppi più vulnerabili", insiste l'esperto.   24-11-2009 13:12 EGITTO/Ansia e aggressivita': attenzione agli scarichi delle automobili Gli scarichi delle automobili possono aumentare il rischio di soffrire di ansia e di diventare aggressivi. Cosi' uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Universita' del Cairo e pubblicato sulla rivista BMC Physiology. I topolini esposti ai fumi del carburante sono diventati molto piu' aggressivi con i simili. Inoltre sono risultati piu' propensi a mostrare segni d'ansia, mentre le sostanze chimiche hanno causato danni alle loro cellule cerebrali. I ricercatori sono convinti che anche gli esseri umani potrebbero essere esposti a questo tipo di problemi a causa dell'esposizione ai fumi delle automobili. "L'intensificarsi dell'aggressivita' - ha spiegato Amal Kinawy, che ha coordinato lo studio - puo' essere un rischio elevato per la popolazione umana quotidianamente esposta all'aria inquinata dai fumi delle automobili". "Milioni di persone - ha aggiunto - sono esposti ogni giorno ai fumi della benzina durante il rifornimento delle loro auto". Nello studio le cavie sono state esposte ai fumi della benzina con o senza piombo oppure sono stati esposti semplicemente all'aria pulita. Ebbene, i topolini costretti a inalare le sostanze chimiche del carburante hanno avuto molte piu' probabilita' di 'litigare' con i simili o di diventare piu' aggressivi rispetto a quelli esposti solo all'aria pulita. Gli effetti sono stati gli stessi sia per i topi esposti alla benzina con il piombo che senza piombo, anche se questi ultimi sono risultati piu' inclini a diventare aggressivi. Inoltre, l'analisi del cervello delle cavie esposte ai fumi del carburante ha permesso di osservare una serie di danni alle cellule. Precedenti studi hanno associato i fumi del traffico a un rischio aumentato di aborto spontaneo, di sviluppare demenza o di soffrire di allergie. 24-11-2009 13:32 ITALIA/Riforma professione forense. Il NO del presidente Antitrust Nel panorama di "immobilismo generale" sul terreno della liberalizzazione delle professioni "si fa solo una legge di riforma forense che e' peggiore di quella del '39 sulle libere professioni e che mi fa rimpiangere quella legge". E' il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricala', a bollare cosi' la riforma attualmente in discussione al Parlamento. Nel suo intervento al 'Consumers' Forum' Catricalta' incalza: "penso che quella legge vada rivista, vada fermata, non perche' non fara' contenti Abi e Confindustria, ma perche' non saranno contenti i cittadini e i giovani". "E' una guerra degli anziani contro i giovani -dice- e noi dobbiamo stare con i giovani che sono il nostro futuro". A giudizio di Catricala' il processo di liberalizzazione "si e' davvero interrotto, mentre sui servizi pubblici locali si sono fatti grandi passi avanti, sulla riforma della professioni sta succedendo 'l'ira di Dio'. Se fosse solo una legge e il sistema pero' andasse avanti, non sarei qui a lamentarmi". Ma, "il problema e' che non si muove niente c'e' un immobilismo generale". ------------------------------------------- COMUNICATI 18-11-2009 10:00 Frutti di bosco. Del bosco hanno solo il nome! Primo Mastrantoni  L'immagine che immediatamente ci viene alla mente, quando a fine di un pranzo ci propongono frutti di bosco, e' quella bucolica di verdi distese e di boschi incantati. Evidentemente non e' cosi' perche' i frutti di bosco del bosco hanno solo il nome. Suggeriti come dessert, sotto forma di macedonia, di crostata, immersi nella panna o con un po' di succo di limone e miele, i frutti di bosco lusingano la nostra fantasia, e' difficile negarsi. I lamponi, i mirtilli, i ribes, la mora e l'uva spina (varieta' di ribes) si trovano sul mercato tutto l'anno, benche' il loro periodo di maturazione vada da maggio a ottobre. Sono quindi coltivati in serra, specialmente in Germania, Olanda e Polonia, ma anche in Italia, nel Trentino e in Emilia-Romagna, con tutto cio' che comporta una coltivazione forzata: uso di fitormoni e di fertilizzanti. Il nostro consiglio: mangiare i frutti di bosco nella stagione della loro maturazione naturale. 18-11-2009 13:25 Giustizia. Verso il taglio della mano che ha rubato? Vincenzo Donvito Per capire l'imbarbarimento culturale, giuridico e istituzionale che stiamo subendo grazie ad alcuni rappresentanti del popolo che ricoprono cariche istituzionali come se fossero dei capifamiglia patriarcali e autoritari di una qualche giungla e non dei pubblici amministratori di uno Stato democratico e costituzionale, valga questo episodio che ci giunge dalla provincia di Padova. A Vigonza, contro i writers che imbrattano i pubblici muri, il Sindaco ha intenzione, oltre a far pagare una multa e compensare chi li segnala, di condannare gli stessi perche' ripetano per un mese le medesime imbrattature sui muri delle loro case. “Cosi' la prossima volta ci penseranno due volte prima di sporcare in casa degli altri” spiega il primo cittadino Nunzio Tacchetto. Ci domandiamo, in questa filosofia della pena basata su ”occhio per occhio, dente per dente”, quando si arrivera' al taglio della mano che ha rubato, all'accecamento del reo da parte del marito indignato perche' ha vogliosamente guardato la propria moglie, la lapidazione dei parenti contro il reo di aver fatto violenza ad un loro congiunto, etc.. Quello che non capisce il nostro Tacchetto e' che che il writer non ha -come dice lui- “sporcato in casa di altri”, ma ha sporcato la “casa” di tutti. Ed e' su questo che si basa il concetto di pena e di giustizia fin dal superamento della barbarie e l'avvento delle varie civilta' basate sul rispetto della persona. Quello che capiamo noi, invece, e' che se non si pone un energico freno a questo imbarbarimento apparentemente marginale (un piccolo Comune del padovano..... dove i sindaci leghisti ci hanno abituati a questo e altro...), c'e' poco da stupirsi se poi le istituzioni nazionali, per esempio, mettono in galera un disperato del Terzo Mondo che cerca aiuto. E' un fatto di cultura. 19-11-2009 10:09 Verdure agli ormoni Primo Mastrantoni Verdure trattate con fitoregolatori cioe' con ormoni vegetali: auxine, gibberelline e citochinine. Peperoni, melanzane e carciofi che paiono un trionfo dell'abbondanza: belli, colorati, enormi. Il consumatore non sa che questi prodotti sono trattati con ormoni, che possono esplicare la loro azione anche dopo l'acquisto. Non c'e' da meravigliarsi dunque che un bel peperone, acquistato al mercato e portato a casa, continui a crescere. Non e' un miracolo ma l'attivita' dei fitormoni che, irrorati sugli ortaggi, ne stimolano l'accrescimento anche dopo la raccolta. Il consumatore che non vuole "gustare" verdure gonfiate agli ormoni, puo' adottare alcune semplici precauzioni che suggeriamo: - innanzi tutto consumare i prodotti di stagione. Che senso ha, infatti, mangiare i peperoni o le melanzane in questa stagione quando madre natura li fa maturare in estate? - acquistare frutta e verdura che abbiano il marchio "da agricoltura biologica": la natura ringraziera' perche' sara' liberata dalle sostanze chimiche di sintesi. Vi sono in commercio anche prodotti definiti "organici", "biodinamici" e "da lotta integrata" che si rifanno a disciplinari che riguardano le tecniche di coltivazione, l'uso di concimi naturali e la riduzione dei trattamenti parassitari, integrati dall'uso di insetti predatori dei parassiti. - attenzione al termine "verde", che si trova in molte confezioni: non ha alcun significato, e' solo pubblicita'. 19-11-2009 11:09 Liberta' di espressione. Difendiamo il diritto del Sindaco di Verona ad esprimersi come un razzista. Cambiare le leggi: invito alla mobilitazione e non solo ai discorsi Vincenzo Donvito Il Sindaco di Verona e' stato condannato dalla Corte di Cassazione a non partecipare a comizi politici per i prossimi tre anni. Flavio Tosi nel 2001 aveva imbastito una campagna per cacciare dalla sua citta' i Sinti: “firma anche tu per cacciare i Sinti”, “Sgombero immediato! Via gli zingari da casa nostra” dicevano i suoi volantini e “dove arrivano loro ci sono i furti” dichiarava alla stampa... anche se i suoi strali li stava rivolgendo contro chi, accampati in un quartiere della sua citta', erano iscritti all'anagrafe e veronesi da generazioni. Tosi, condannato in prima istanza ha avuto poi la conferma in Cassazione. Il tipo di condanna non e' una novita', gia' il vicesindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, ne ha ricevuta una simile. La storia si ripete e se il legislatore non interverra' impedendo che una persona sia privata del suo diritto a pensare ed esprimersi, la degenerazione della situazione e' dietro l'angolo. Stiamo parlando della liberta' di espressione, messa al palo da una condanna che, se anche colpisce chi dice cose che sono il contrario del nostro pensiero e della nostra azione, puo' essere l'inizio di una pericolosa involuzione autoritaria e liberticida che mina le fondamenta del nostro assetto costituzionale e democratico. La liberta' di pensiero e di espressione sono la base dell'informazione che, altrimenti, sarebbe solo ricerca di condizionamento e manipolazione del pensiero. Il fatto che oggi siano privati di questa liberta' coloro che la pensano in modo molto lontano da noi sulla questione immigrazione, se qualcuno ne gioisce e' un incosciente. Noi abbiamo anche iniziative specifiche per informare gli immigrati sui loro diritti in Italia (2) e peroriamo apertura e integrazione del nostro sistema con queste persone piuttosto che il contrario, come dicono alla Leganord. Una dura battaglia che ci porta a duri confronti e che, proprio perche' sentiamo su di noi il peso e la stupidita' della censura, mai ci sogneremmo di perorare altrettanta censura per chi la pensa diversamente da noi. Per questo manifestiamo la nostra solidarieta' al Sindaco Tosi con l'aggiunta di una forte critica verso la sua politica: dove sono le iniziative del suo partito per l'abolizione dei reati di opinione e contro la liberta' d'espressione? Sono solo slogan elettorali e per galvanizzare i militanti nelle feste di partito? Non sono iniziative degne di urgenza al pari, per esempio, del federalismo... oppure il federalismo che state costruendo non bisticcia con la censura? Per concludere vorremmo ricordare una poesia attribuita al pastore luterano e teologo tedesco Martin Niemöller: Prima vennero per i comunisti | e io non alzai la voce | perché non ero un comunista. | Poi vennero per i socialdemocratici | e io non alzai la voce | perché non ero un socialdemocratico. | Poi vennero per i sindacalisti | e io non alzai la voce | perché non ero un sindacalista. | Poi vennero per gli ebrei | e io non alzai la voce | perché non ero un ebreo. | Poi vennero per me | e allora non era rimasto nessuno | ad alzare la voce per me. Dobbiamo aspettare che accada questo come durante il nazismo o ci muoviamo anche ora e non solo denunciando la censura quando ci colpisce direttamente? 20-11-2009 13:17 Influenza A. Previsioni sballate e spese inutili Primo Mastrantoni Tra 8 e 12 milioni di malati e 10-15 mila morti in Italia. Sono questi gli scenari delineati dagli epidemiologi durante un incontro sulla prevenzione dell'influenza A, provocata dal virus A (H1N1), nel settembre scorso a Praga, cioe' circa 2 mesi fa. I dati attuali sono di 752.000 malati e 66 morti. La percentuale di mortalita' e' dello 0,0029% che, statisticamente, e' irrilevante. Per la classica influenza stagionale lo scorso anno ci sono stati 8.000 morti su 4 milioni di casi, cioe' lo 0,2%. Le persone vaccinate sono state 167.680 con 3 milioni di vaccini distribuiti e ne sono disponibili per 24 milioni di italiani. La spesa e' stata di 184,8 milioni di euro piu' 2,5 milioni per la campagna "informativa". Previsioni sballate e soldi buttati visto che il picco dell'influenza A, probabilmente, si avra' a dicembre e buona parte dei vaccini sara' inutilizzata. Soldi pubblici, cioe' del contribuente. Ma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non aveva detto che non voleva mettere le mani nelle tasche degli italiani? 20-11-2009 14:03 Acqua privatizzata? Bufala! Benvenuti nel barocco sistema idrico, con poltrone per politici e rendite ai privati. Fuori lo Stato dalle aziende. Liberalizzazione  Assetati italiani, benvenuti nel barocco sistema idrico, attuale e futuro.  La cosiddetta privatizzazione dell'acqua approvata in Parlamento e' una bufala, gia' realta' in Toscana. Non c'e' privatizzazione e mercato, ma solo un misto di pubblico e privato, con meccanismi in cui la politica continuera' a far proliferare poltrone e i privati a introitare non profitti, ma rendite. E' un modello che gli amministratori della Toscana hanno messo in pratica fin dal 1994, con controllore e controllato che coincidono, e dove i profitti per i privati non dipendono dalla buona gestione, ma sono garantiti. Il caso Firenze e zona. La gestione del servizio idrico e' affidata a Publiacqua, societa' al 60% dei Comuni fiorentini e al 40% della 'privata' Acea, societa' controllata dal Comune di Roma, a sua volta partecipata da un'azienda sotto il controllo dello Stato francese. Il controllo dell'operato di Publiacqua e' affidato all'Aato 3, una sorta di consorzio a cui partecipano tutti i Comuni in cui opera Publiacqua. Quindi controlli solo di facciata, a comandare e' Publiacqua che detta la linea all'Aato. Utili/rendite assicurati. Ad Acea, il socio 'privato' che ha investito 70 milioni di euro, e' garantita una remunerazione del 7% annuo, oltre al recupero dell'inflazione: i privati -finti o meno- sono in fila per investire il proprio capitale in ambiti del genere, altro che Bot, Borsa, etc... Tempo fa l'Aato ha deliberato una sopratariffa a carico degli utenti per complessivi 6,2 milioni di euro, la motivazione? Conguaglio sui ricavi: e' come se la Fiat, a seguito di una perdita di esercizio, potesse inviare a tutti gli acquirenti di Punto, Bravo e Panda una lettera in cui richiede un'integrazione di prezzo. Cosi' diventera' tutta l'Italia con la nuova legge a cui il centrosinistra si e' opposto solo perche' non l'avevano proposta loro. Se lo Stato non esce da questo conflitto di interessi non sara' mai in grado di garantire i cittadini/utenti che il suo controllo sia per il bene pubblico. Inoltre la privatizzazione in se', quand'anche non vedesse la partecipazione azionaria dello Stato, non garantisce il cittadino utente. Se ad Arezzo -citta' portata ad esempio per la privatizzazione che ha fatto lievitare le tariffe con miglioramento della qualita' del servizio- l'utente non puo' scegliere un fornitore rispetto ad un altro (cosi' com'e' oggi), perche' mai la societa' 'Nuove Acque' dovrebbe abbassare le tariffe e migliorare ulteriormente la qualita' visto che gli manca lo stimolo della concorrenza e le basta solo mantenersi 'caldi' i politici locali? Se non si passera' anche alla liberalizzazione, per il cittadino utente non cambiera' nulla. Cosi' come si e' fatto (ancora in parte) per telefonia ed energia, occorre che sia l'utente finale a determinare il mercato con la propria scelta, verso i piu' meritori per qualita' e prezzo. A questo link alcuni esempi dei danni prodotti dal barocco sistema toscano 21-11-2009 11:50 Posta elettronica certificata. Vantaggi solo per le aziende e per lo Stato e non per i cittadini? Vincenzo Donvito La Posta elettronica certificata (Pec) fra non molto dovrebbe essere una realta' diffusa. Da ottobre scorso e' cominciata una sperimentazione con Aci e Inps. Dall'anno prossimo dovrebbe entrare in regime il sistema "Pec ai cittadini", con fornitura gratuita di un indirizzo PEC per comunicare con le pubbliche amministrazioni. Al momento non e' ancora stato individuato il gestore di riferimento. Ad oggi il cittadino privato puo' munirsi di una casella PEC per comunicare con chiunque ne sia analogamente munito rivolgendosi ad uno dei gestori dell'elenco pubblicato sul sito del CNIPA (centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione); il servizio non e' gratuito. Qui una nostra scheda pratica in merito. In questo magma senza certezza di tempi, a chi timidamente si e' gia' affacciato in questo ambito si prospetta una situazione in cui gli ipotetici vantaggi di questo sistema in realta' potrebbero non essere tali, ma solo una ulteriore complicazione della vita. Partiamo da un episodio. Un risparmiatore, cliente della IwBank ha deciso di usare la Pec per comunicare con la banca, incoraggiato anche dal fatto che questo tipo di comunicazione e' incentivata dallo stesso istituto di credito. Ma la banca accetta solo propri indirizzi di posta elettronica sul proprio server (nome.cognome@pec.iwbank.it) e non l'indirizzo privato del cliente (xx@alice.it o libero.it o tiscali.it etc), nonostante sul proprio sito ci sia scritto un generico “il cliente avra' comunque la possibilita' di utilizzare la propria e-mail privata per comunicare con la Banca”. Il cliente fa sapere che non puo' avere un indirizzo specifico per ogni rapporto che ha usando la Pec, ma questo alla banca non interessa e, anche se non esplicitamente per questo motivo, alcune settimana dopo la IwBank decide di recidere il proprio rapporto contrattuale con questo risparmiatore. Cosa significa questo episodio? Siamo sicuri che quando domani la Pec sara' una realta' diffusa in molte aziende e pubbliche istituzioni, il cittadino potra' usare la propria Pec o non dovra', piuttosto, avere una Pec per ogni rapporto, e quindi dover controllare ogni giorno la posta di decine e decine di diversi indirizzi? Non ci sembra che questo problema sia contemplato nelle disposizioni di legge che istituiscono la Pec, e sicuramente non c'e' nessuna norma nei rapporti tra privati. Noi siamo diffidenti quando lo Stato mette mano ai rapporti informatici coi cittadini. La schifezza della carta d'identita' elettronica grida ancora vendetta: costa il 400% in piu' di quella cartacea, ci vuole un sacco di tempo per ottenerla e, quando scade, il rinnovo prevede che sia affiancata ad un supporto cartaceo, che all'estero non riconoscono valido. Siamo preconcetti nel credere che le leggi sulla Pec dovrebbero prevedere l'esplicita possibilita' di usare anche solo la propria firma privata di posta elettronica, nei rapporti privati e in quelli pubblici? L'episodio che abbiamo riportato della IwBank e' abbastanza esplicito: la Pec, allo stato dei fatti, non e' una semplificazione della vita del cittadino, ma una sua complicazione a fronte della semplificazione della vita di Stato e aziende. Si rinnova cioe' la solita impostazione della italica organizzazione statuale, economica e sociale: non modellata intorno al cittadino utente e consumatore finale, ma quest'ultimo e' il fruitore o il cliente di servizi e prodotti che puo'/deve prendere e lasciare solo quando non siamo monopolisti. 21-11-2009 12:19 Aduc-Osservatorio Lecce. Centro storico e rifiuti: piccole discariche crescono! Alessandro Gallucci Quello che ci segnalano i residenti del centro storico di Lecce e' a dir poco vergognoso; o forse, per attirare turisti, si sta cercando d'inserire nel cuore del centro storico un esempio di arte realista? Siamo in via Paladini, la strada che collega piazzetta Santa Chiara al Convitto Palmieri. Chi vive e conosce Lecce sa bene qual e' l'importanza della via. Per chi non fosse della citta' vale la pena ricordare che si tratta di una delle principali vie turistiche, alle spalle della Cattedrale e vicina al teatro romano. Lo spettacolo si commenta da se': un tappeto di bottiglie corredato da scatolame vario e plastiche di ogni tipo. Il tutto condito dal puzzo tipico della discarica! Le foto sono state scattate intorno alle ore 21. Come dire, non si puo' nemmeno pensare che si tratti del fine serata quando i ristoranti buttando le immondizie nei cassonetti. I residenti, sconsolati ed esasperati, ci hanno riferito che la zona e' molto spesso in queste condizioni, che il servizio di nettezza urbana e' scarso e che alle loro rimostranze si risponde con il classico e beffardo: non c'era stato segnalato nulla provvederemo al piu' presto! Una situazione che come abbiamo detto in piu' occasioni, quando ci sono state segnalate queste situazioni di degrado, ha due principali colpevoli: quelle persone che colte da indolenza cronica non si sforzano andando a gettare i loro rifiuti da qualche altra parte, in modo certamente piu' rispettoso dello spazio comune e le aziende di nettezza urbana, fin troppo lente e inadeguate nello svolgimento dei loro compiti. Chiediamo all'amministrazione comunale di riprendere in mano il controllo del territorio, sanzionando gli incivili che si comportano in questo modo barbaro e intervenendo sulle aziende di raccolta dei rifiuti affinche' facciano il loro dovere Qui le immagini del degrado 1  2   3  21-11-2009 12:54 Riforma professione forense. Corporativismo contro consumatori e utenti Vincenzo Donvito La riforma della professione forense, che ha raccolto i pieni elogi del ministro della Giustizia, l'onorevole avvocato Angiolino Alfano, e' a nostro avviso simbolo di degrado civile, sociale ed economico. Sono diversi gli aspetti che meritano di essere stigmatizzati e nei prossimi giorni li concretizzeremo nella proposta di alcuni emendamenti che faremo presentare in Senato. Oggi ci preme sottolineare un aspetto: l'obbligo della presenza di un avvocato nelle procedure di conciliazione. Modifica fortemente sostenuta dall'ordine degli avvocati e che ieri ha visto le critiche da parte dell'Autorita' garante nelle Comunicazioni (Agcom) perche' violerebbe alcuni fondamenti comunitari per l'accesso alla giustizia conciliativa. Noi crediamo che gli ordini professionali -tutti- siano la tomba del diritto, del lavoro e dei servizi: corporazioni messe in piedi per elargire privilegi ai membri in accordo coi vari poteri dello Stato e dell'amministrazione, facendoli pagare agli utenti -obbligati- di quei servizi. L'ordine degli avvocati non e' da meno e, insieme a quello dei giornalisti, e' la punta di un iceberg. Rendere obbligatorio l'uso dell'avvocato nei procedimenti di conciliazione e' un triplo danno per il cittadino utente e consumatore: - fa costare di piu' il ricorso alla giustizia per piccole questioni (si pensi alla telefonia, al condominio, al commercio, etc) con, tra l'altro, avvocati che dovrebbero rispettare i minimi tariffari imposti per legge e corporazione; - allontana i cittadini dal ricorso alla giustizia e favorisce quindi le piccole, diffuse e frequenti truffe da parte dei gestori di servizi (telefonia soprattutto); - sopprime di fatto la molteplicita' di servizi di consulenza e assistenza che associazioni e sindacati hanno messo in piedi in questi anni per meglio rendere consapevoli i cittadini dei loro diritti e, di conseguenza, stimolare il legislatore ad intervenire dove necessario. Nel giorno in cui anche il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricala', critica questa riforma della professione come debilitante del mercato e della concorrenza, l'ordine degli avvocati e il ministro Alfano sembra che dicano “la giustizia e' cosa nostra!” e non del cittadino. 23-11-2009 13:10 Tartufi. Consigli per gli acquisti Primo Mastrantoni Prezzo elevatissimo, scarso potere alimentare, "profumo" intenso. Sono queste le caratteristiche dei tartufo, un fungo sotterraneo che si sviluppa in corrispondenza delle radici degli alberi (es. quercia) e che puo' essere individuato grazie all'utilizzo di cani addestrati. Anticamente gli venivano attribuite proprieta' afrodisiache, tant'e' che era stato dedicato a Venere. Quello piu' pregiato e' quello bianco di Alba (Cuneo) ma ce ne sono di varieta' meno costose (es. nero di Norcia – Perugia). Il prezzo elevato, anche 3.000 euro al chilo, induce i disonesti a truffare i consumatori. Ci sono tartufi provenienti dall'Asia senza alcuna particolare qualita' organolettica, che non sanno di nulla e non profumano ma che vengono commercializzati come nostrani; i prezzi di importazione sono, ovviamente, stracciati rispetto a quelli di vendita nel nostro Paese. Difficile, per i profani, distinguere l'uno dall'altro anche perche', furbescamente, si uniscono a quelli italiani per farne assumere l'odore. A volte si aggiungono pietruzze nelle screpolature per aumentarne il peso o si incollano quelli piccolissimi tra loro (il tartufo piu' grande e' piu' costoso) o si mescolano specie piu' e meno pregiate. Insomma, attenzione alle truffe che, in questo caso, sono particolarmente onerose; individuare un venditore di fiducia ci pare cosa utile. 23-11-2009 15:14 Ru486. Conclusioni commissione indagine conoscitiva Senato: bloccare commercializzazione e ricominciare da capo. Gli antiscienza confortati da uso improprio delle istituzioni Domani 24 novembre la commissione senatoriale di indagine sulla Ru486 dovrebbe tirare le proprie conclusioni. Come era intuibile dalla pessima conduzione dei lavori di questa commissione, tutti sbilanciati nel cercare di denigrare l'uso di questa pillola abortiva che cerca di rendere meno problematica l'interruzione di gravidanza, anche le conclusioni non sono da meno. Non solo, ma travalicano quella che dovrebbe essere la funzione istituzionale di una siffatta commissione, dando indicazioni non solo improprie ma dettate da uno specifico pregiudizio ideologico: la donna che abortisce e' peccatrice e, per questo, deve soffrire in questa sua scelta. La pretesa della commissione del Senato e' che l'Aifa vada oltre le proprie funzioni e divenga una sorta di braccio armato delle pretese a-scientifiche di chi vuole imporre a ognuno il proprio credo religioso. Una ennesima dimostrazione di un Parlamento al servizio di una ideologia religiosa, contro le donne e chi la pensa in modo diverso e, soprattutto, un Parlamento che dilapida i soldi pubblici in una commissione che e' stata istituita solo per soddisfare i pruriti dei nemici della Sanita', su una questione scientificamente e medicalmente superata e risolta ovunque in Europa e nel mondo. Riportiamo le conclusioni che, stilate dalla maggioranza di governo all'interno della commissione, domani, visto il procedere blindato e senza dibattito del confronto in Parlamento, saranno sicuramente approvate. Piu' gu' il link all'intero documento finale: “Poiché la procedura di immissione in commercio della specialità Mifegyne per mutuo riconoscimento fin qui seguita dall’AIFA non ha previsto la verifica della compatibilità con la normativa vigente, la Commissione Igiene e sanità propone di sospendere tale procedura per chiedere ed acquisire il parere del Ministero competente in materia, consentendo, ove si ritenga necessario, di riavviare la procedura dall'inizio. Il parere della Commissione per quanto riguarda sia la compatibilità con la normativa vigente che i profili di sicurezza è, come peraltro indicato dai due pareri del CSS, che l’intera procedura abortiva, nelle sue diverse fasi, sia effettuata in regime di ricovero ordinario. La Commissione suggerisce inoltre di verificare l’esistenza di studi per superiorità del metodo farmacologico o studi di non inferiorità, al fine di ottemperare all’articolo 15 della citata legge n. 194, nel quale si prevede la possibilità di ricorrere all’uso "di tecniche più moderne, più rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l’interruzione della gravidanza". Rispetto ai dubbi sui decessi a seguito di assunzione di RU486 o delle prostaglandine associate, e di fronte alle difficoltà di disporre di dati certi, si auspica una richiesta di arbitrato che riapra la discussione di merito sul rapporto rischi/benefici e ponga in essere una nuova istruttoria e deliberazione dell’EMEA.”. Qui l'intero documento conclusivo 24-11-2009 09:33 Riportare Equitalia nella legalita'. Lettera aperta a Berlusconi e Tremonti Isabella Cusanno * Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, e ministro dell'Economia, Giulio Tremonti Ill. mo Presidente del Consiglio - Ill. ministro dell'Economia Qualche giorno fa, nel mio studio, e' venuto l'ennesimo cliente sconvolto. Era andato in banca per pagare gli stipendi dei propri dipendenti (sedici) ed aveva trovato il conto bloccato per un pignoramento Equitalia nelle forme dell'art.72 bis del DPR 602/1973, pignoramento che non gli era stato notificato. La banca aveva approfittato dell'occasione per comunicargli che gli negava l'accensione di un mutuo anche se gia' concordato. Il mio cliente era ovviamente disperato e si sentiva cosi' in colpa da considerarsi degno delle peggiori punizioni, apprestandosi quindi a dire addio alla propria attivita' lavorativa. Per rincuorarlo gli ho raccontato a mo' di favoletta uno scampolo di storia tratto dal 'Mercante di Venezia' e riadattato in semplicita': un mercante veneziano perde tutto, nave e carico, a causa di una tempesta. Il suo finanziatore lo trascina davanti al giudice veneziano per l'adempimento del contratto e della clausola di garanzia che prevedeva l'asportazione di un pezzo di carne viva dal petto del disgraziato debitore. Porzia, nei panni del giudice, cosi' sancisce: "Incidi pure, ma il contratto non parla ne' di una goccia di sangue ne' di un lembo di pelle. Ed alla prima goccia di sangue che il tuo debitore versera' ti faro' arrestare per tentato omicidio di un cittadino veneziano". Bella questa conclusione? Perche' nessuno puo' essere ucciso per i suoi debiti, o reso schiavo o vessato, o affamato, e bello anche quel "cittadino veneziano". Come ci farebbe piacere sapere che lo Stato e' orgoglioso di noi, di ciascuna delle persone che vivono ed operano nel nostro territorio, tanto da proteggerlo da ogni abuso, da chiunque commesso sul proprio suolo. Ricordate "La misericordia si addice al re piu' della corona", la misericordia che da benevola condiscendenza puo' essere interpretata oggi come fratellanza pacifica. Avete mai letto quanto contenuto nel sito Equitalia? C'e' un articolo sull'ordinanza della Corte Costituzionale che ritiene non fondata la questione di legittimita' costituzione dell'art. 72 bis. Equitalia mi sembra che dimentica spesso che e' il diritto il giusto mezzo, e che la giustizia non concede mai a nessuno di comportarsi da vincitore in battaglia. La Corte Costituzionale assicura la fondatezza della legittimita' dell'articolo in questione perche' -specifica- il pignoramento esattoriale come qualsiasi altro pignoramento va sempre notificato al debitore e questo permette al soggetto debole di provvedere alla verifica di quanto gli viene richiesto, al pagamento o all'opposizione. E' vero: non e' permessa l'opposizione ai sensi degli art. 615 e 617 cpc per i ruoli esattoriali con particolare riferimento ai difetti di notifica degli atti esecutivi. Ma un conto sono i ruoli esattoriali e un conto sono gli altri crediti non esattoriali che Equitalia continua a trattare come tali. Un conto e' il difetto di notifica ed altro e' l'inesistenza della notifica. La norma non puo' essere utilizzata forzatamente come una mannaia del boia, neppure per garantire i crediti dello Stato. Leggevo in questi giorni che Lei, ministro Tremonti, ribadisce la necessita' della riduzione delle aliquote anche come mezzo per ridurre l'evasione fiscale. Bene. Mi domando: un'esecuzione come quella descritta non fa altrettanti danni ai contribuenti ed allo Stato? Volete altri esempi? Tizio (sono fatti accaduti e vincolati dal segreto professionale) chiude la sua impresa nel 1998, nel 2009 gli viene comunicata l'avvenuta trascrizione ipotecaria sulla sua casa per omesso pagamento dell'Iva del 2001. Ancora? Tizio paga a suo tempo il condono in una rata unica stralciando dalle voci che gli comunica Equitalia quella che non poteva essergli richiesta perche' opposta e su cui pendeva un provvedimento del giudice adito. Comunica con lettera raccomandata ad Equitalia la sua scelta. Nel 2009 gli viene notificato fermo amministrativo dell'auto per gli importi condonati perche' Equitalia ha ritenuto acconto il versamento effettuato in unica rata e non essendo stata versata la seconda rata (che' il contribuente riteneva non dovuta) ha considerato il debitore decaduto dal beneficio del condono e quanto versato mero acconto. Inoltre, per descrivere l'uso che Equitalia fa dell'istituto della rateizzazione ci vorrebbe molto piu' di una semplice lettera. Per questo non disturbo oltre, ma se ci fosse bisogno di altri esempi sono a disposizione. Ogni giorno -noi avvocati e cittadini contribuenti- scopriamo un modo nuovo di interpretare la legge che porta il marchio Equitalia. E cosi' vogliate perdonare quello che non e' un semplice sfogo, ma l'amara considerazione che questo Paese -che vanta una storia e una tradizione di giuristi di grande intelletto ed umanita', dai pretori romani ai Beccarla, dai Calamandrei ai giuslavoristi di qualche decennio fa- ora si impiglia nella rete dell'utile ad ogni costo ed a scapito dei diritti dei cittadini. Con ossequio * Avvocato, legale Aduc 24-11-2009 12:44 Muffa tossica nelle abitazioni Primo Mastrantoni Perdita di memoria, mal di testa, vomito e reazioni allergiche. Sono gli effetti che puo' produrre il nemico che abbiamo in casa: "Stachybotrys Chartarum", una muffa nera-verdastra, che alligna nelle abitazioni calde, umide e con scarsa ventilazione. Prolifera tra le mattonelle dei bagni e nelle guarnizioni degli impianti di condizionamento ma non disdegna il classico angolo di casa, tenuto al buio, e umido a causa delle infiltrazioni d'acqua. Una certa dimestichezza con le muffe l'abbiamo tutti: chi, infatti, non ha avuto la disavventura, e gli effetti, della perdita d'acqua dai tubi dell'inquilino del piano di sopra? Ma questa e' una muffa particolare che provoca seri danni alla nostra salute, tanto che negli Stati Uniti d'America, dove e' stata rilevata per la diffusione del legno quale materiale di costruzione, e' chiamata "muffa tossica". I rimedi? Quelli classici: far entrare aria e la luce, non lasciare moquette, tappeti o parti di legno umidi, specialmente in cucina o nel bagno dove la presenza dell'acqua e' piu' accentuata. Se "l'invasione" persiste si deve ricorrere ad interventi strutturali ed all'utilizzo di sostanze antifungine. In vista dell'inverno, dei termosifoni accesi e delle finestre chiuse specialmente nei bagni, occorre tener presente queste raccomandazioni. 24-11-2009 13:27 Cannabis terapeutica, perche' gli ordini dei medici continuano a tacere? Pietro Yates Moretti Perché gli ordini dei medici non hanno ancora preso posizione sull'uso terapeutico della cannabis? E' ormai scientificamente dimostrato che la sostanza ha efficacia terapeutica e antidolorifica contro molte malattie, dall'Aids alla sclerosi multipla. Decine di migliaia di pazienti potrebbero beneficiare di questa sostanza, ma lo stigma derivante dall'attuale legislazione proibizionista sembra prevalere sulla scienza. E i medici, con rare e straordinarie eccezioni, tacciono. Per fortuna non esistono solo le associazioni italiane di medici. Negli Stati Uniti, le due associazioni mediche più rappresentative (la conservatrice American Medical Association e l'American College of Physicians) hanno chiesto al Governo di legalizzare e promuovere la cannabis a fini terapeutici, vista la mole di dati scientifici che ne prova l'efficacia. La più rappresentativa delle associazioni mediche statali, la California Medical Association, ha addirittura approvato una risoluzione in cui definisce il proibizionismo sulla cannabis una 'politica sanitaria fallimentare', per le conseguenze che la repressione ha sulla salute dei cittadini. Inoltre, numerose associazioni mediche non hanno mai temuto di schierarsi apertamente per la legalizzazione della cannabis terapeutica, offrendo decisivi contributi in campagne referendarie vinte ormai in oltre dieci Stati. La presa di posizione ormai unanime del mondo medico-scientifico negli Usa è accompagnata anche da una depenalizzazione de facto a livello federale voluta dall'Amministrazione Obama. E proprio in questi giorni per la prima volta uno Stato sta per tassare la vendita di cannabis ad uso terapeutico. Di fronte a tutto questo, il silenzio del mondo medico-scientifico italiano è sempre più imbarazzante, e per migliaia di pazienti questo significa continuare a soffrire inutilmente. Ma gli ordini dei medici servono solo a difendere gli interessi corporativi? Oppure dovrebbero anche servire a migliorare la qualità della vita dei pazienti? ------------------------------------------- ARTICOLI 18-11-2009 12:25 Separazione Stato Chiesa. La scuola pubblica e' ancora territorio italiano? Donatella Poretti, Marco Perduca * Dopo la sentenza della Corte europea sul crocifisso nelle scuole e l'immediata levata di scudi a difesa del simbolo religioso, oggi un nuovo episodio in cui le istituzioni italiane si sono distinte per la mancata separazione tra Stato e Chiesa, tanto che viene da chiedersi se la scuola pubblica sia ancora territorio italiano! Tecnicamente si chiama improponibilita' perche' materia concordataria, politicamente si spiega come impossibilita' di ridiscutere i privilegi della Chiesa. E' quello che e' avvenuto oggi in Senato con il. nostro ordine del giorno che chiedeva di parificare i diritti degli insegnanti della scuola pubblica a prescindere dalla materia insegnata, a prescindere dalla fede professata e dal gradimento del vescovo. Se prima del 2004 la nomina dell'insegnante di religione era su segnalazione della curia e prevedeva un contratto annuale, dopo la legge 186 del 2003 e' stata prevista la loro messa in ruolo. Oggi i circa 25 mila insegnanti sono formati e indicati dall'autorita' religiosa ma retribuiti da quella statale. Discriminati anche in contrasto a direttive europee sulla parita' dell'accesso al lavoro sono coloro che non professano la religione cattolica o che non sono graditi alla curia. Privilegiati anche per retribuzione economica gli insegnanti di religione, cosi' come riconosciuto da tribunali del lavoro. Il nostro ordine del giorno chiedeva al Governo di parificare i diritti e di porre fine ai privilegi. Impossibile anche solo discutere tale ragionevole proposta. Non possumus! Qui il testo dell'odg al decreto 134, cosiddetto salvaprecari * senatori Radicali-Pd 18-11-2009 12:38 I risparmiatori ancora non hanno capito…. gli intermediari invece sì! Matteo Piergiovanni È appena uscita la notizia sulle vendite trimestrali dei prodotti del risparmio gestito e non posso far altro che manifestare tutto il mio stupore: boom delle polizze che raccolgono 18,6 mld di € su 27! Ma ho letto bene? Le polizze? Ossia quei prodotti assicurativi fatti a mo’ di scatole cinesi che hanno caricamenti che vanno dal 3% al 10%? E’ proprio così proprio quei prodotti hanno raccolto quasi la totalità del denaro versato in prodotti di risparmio gestito. Andando a leggere meglio si scopre che per oltre la metà il denaro è finito in prodotti obbligazionari: ma come è possibile? I risparmiatori hanno sostenuto ingenti costi che vanno per investire in titoli di stato o obbligazioni? Ma questi risparmiatori sanno che i titoli di stato che sono inseriti nelle polizze potrebbero comprarseli da soli a costi irrisori? E se lo sanno perché continuano ad acquistare certi prodotti spazzatura? La risposta è sempre la stessa purtroppo: la scarsa conoscenza finanziaria di chi acquista crea terreno fertile alla spregiudicatezza commerciale di chi vende. Sembra proprio che la crisi finanziaria che stiamo vivendo sia servita a poco o a niente, i risparmiatori continuano a comprare prodotti costosi e poco trasparenti venduti a mani basse dagli intermediari con le solite vecchie tecniche di marketing che però a quanto sembrano, funzionano sempre. E’ un film già visto, anche se speravo che la crisi finanziaria potesse cambiarne il finale che resta ancora quello di sempre: “ma perché malgrado i mercati finanziari stiano recuperando il mio capitale resta fermo o diminuisce? “ 19-11-2009 14:06 Iva sui rifiuti. La nuova tassa e le motivazioni dei gabellieri. Inviamo E-mail di dissenso Alcune settimane fa abbiamo lanciato una iniziativa per cercare di impedire che fosse introdotta una nuova gabella sulla tassa dei rifiuti in sostituzione dell'Iva che e' stata dichiarata illegittima dopo una sentenza della Corte Costituzionale. Nello specifico. La senatrice Anna Cinzia Bonfrisco (Pdl) ha presentato un emendamento al disegno di legge di conversione del dl 135/2009, attualmente in discussione alla commissione Bilancio del Senato. La nostra senatrice, per legittimare l'addebito non conforme alla Costituzione, ha rispolverato un regio decreto del 1937, che istituiva l'Eca, un tributo locale ante litteram ed ha previsto, guarda caso nella medesima percentuale dell'Iva dichiarata illegittima, che sia versato da chi paga la tassa sui rifiuti. Per contrastarne l'approvazione abbiamo invitato i cittadini ad esternare il proprio dissenso con un messaggio E-mail alla medesima senatrice (qui i particolari). In diversi hanno scritto alla senatrice che, talvolta, ha risposto in modo standard con il testo che segue: Gentile sig. xxx, il mio emendamento non elude la sentenza della Corte. Come ha previsto la Corte Costituzionale con la sua sentenza, i cittadini non dovranno piu' pagare l'IVA sulla tassa rifiuti. E io, come Lei, me ne rallegro. Tutto ciò che può aiutare il processo di liberalizzazione dei servizi pubblici locali è utile all'affermazione della tutela del cittadino nella certezza e nella qualità dei servizi di cui deve poter disporre. Sono certa non le sia sfuggito che nello stesso disegno di legge in discussione nelle commissioni competenti Governo e Parlamento affrontano, all'art. 15, proprio questo tema. Ma sono sicura che trovandosi nel ruolo di legislatore farebbe, come ho fatto anch'io, una riflessione attenta su come la sentenza, esclusivamente rispetto al pregresso, metta involontariamente a rischio i bilanci comunali e quelli delle municipalizzate, con pesanti ricadute proprio su quei cittadini che tutti vogliamo tutelare. In sintesi, ben venga l'eliminazione dell'IVA ma attenzione anche a salvaguardare i Comuni nella loro funzione di garanzia dei servizi ai cittadini. Distinti Saluti Sen. Anna Bonfrisco ------------------------------ ------------------------------ Ma nei giorni scorsi, probabilmente perche' i messaggi da noi sollecitati sono numerosi, un collaboratore della segreteria particolare della senatrice ha ritenuto opportuno far conoscere anche il proprio pensiero, ed ha inviato una lettera ad un cittadino, che ha ritenuto opportuno girarcela e intavolare con noi un confronto. Segue il testo: Egregio sig. De Piero, essendo un collaboratore della sen. Bonfrisco, ho letto la Sua email. Provero', in qualche modo, a rispondere sulla questione da Lei posta. Tuttavia, tengo a precisare che sia la decisione di scriverLe, quanto il contenuto di questa email costituiscono una decisione autonoma e una riflessione di carattere del tutto personale, che non impegnano in alcun modo il pensiero della senatrice. Innanzi tutto, sono convinto che le sentenze della Corte Costituzionale vadano rispettate, sempre. Inoltre, l'emendamento in questione e' solo un modo per far fronte ad una situazione molto complessa e diversa negli oltre 8.000 comuni, e dovendo essere una risposta "media", non pretende certamente di essere ultimativo. Fatta questa necessaria precisazione, ritengo che una possibile risposta su "come" attuare nello specifico caso la sentenza della Corte, necessiti di qualche informazione. Mi permetto, quindi di chiederle alcune informazioni: - il suo, e' un Comune grande, medio o piccolo? - come gestisce il servizio rifiuti? - come ha gestito fino ad oggi la TIA? - se e' stata gestita "in proprio", come e' avvenuta la riscossione? - se e' stata "appaltata", come e' avvenuta la riscossione? - Lei parla di "reintroduzione" dell'ECA, in che senso? - a quanto ammonta (piu' o meno) l'importo che deve esserLe restituito? - sarebbe disposto a pagare una nuova tassa a fronte del rimborso? - quanto efficiente e' il suo Comune? - sarebbe disposto a sostenere una nuova procedura di accertamento e riscossione del tributo? Queste sono solo alcune domande, ce ne sarebbero altre... che non e' un modo per non rispondere, per rimandare la palla... Conoscere esattamente la situazione mi sembra essenziale per dare una risposta. E magari si viene a scoprire che, tutto sommato, l'idea di una compensazione che sta alla base dell'emendamento e' meno dura o pesante di quanto emerge da una scrittura dell'emendamento forse un po' troppo immediata. Comunque, rimango a Sua disposizione anche per una chiacchierata telefonica in cui scambiare un parere su quelle informazioni ed essere, forse, più preciso. Cordialmente Domenico Guardabascio Segreteria particolare della sen. Anna Bonfrisco -------------------- -------------------- Il signore a cui e' giunto il messaggio del collaboratore della senatrice, ha chiesto una nostra opinione con il testo che segue: Gentile presidente Aduc, non capisco se Guardabascio e' seriamente interessato alle mie risposte o se sta solo cercando di intimidirmi ponendo una sfilza di domande di cui non ho la risposta per una buona meta', mentre si incensa dimostrando di essere piu' che erudito in materia. Senza contare il tono subdolamente minatorio, quando chiede "va bene, le torniamo i soldi, pero' le costera' una nuova tassa". Continua poi a sfuggirmi il nesso tra l'IVA pagata in eccesso e l'emendamento "salva comuni" di cui parlano. Voglio dire, l'IVA e' incassata dall'Erario e non so in che misura venga poi redistribuita ai comuni, mentre il loro emendamento introduce una gabella locale. Mi piacerebbe rispondere a Guardabascio con questo mio dubbio, pero' ammetto di essere in difficolta' a costruire una risposta consapevole della materia trattata e della sentenza della Corte Costituzionale. Non so perche', ma ho come la vaga impressione che dietro la firma della Bonfrisco sull'emendamento, si celi in realta' un bel po' di lavoro del Guardabascio, che probabilmente si e' sentito punto sul vivo dalla mia mail. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa lei, se ha il tempo per rispondermi. Andrea De Piero, Fagagna (UD) ----------------------------- ----------------------------- E noi abbiamo cosi' replicato: gentile signor De Piero, mi pare che questo signore faccia "fuffa" rispondendo ad una domanda con una mitragliata di altre domande che, come giustamente lei ha notato, hanno il solo scopo di voler dimostrare una mega-preparazione in materia e, sostanzialmente, mettere in difficolta' il proprio interlocutore, si' da "costringerlo" a riconoscere la bonta' del provvedimento della sen. Bonfrisco. Non credo che una simile interlocuzione possa servire allo scopo che ci siamo prefissi, cioe' l'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale e il rimborso del maltolto agli utenti. Una riflessione/spunto che le potra' servire a meglio comprendere la nostra impostazione e quella del signor Guardabascio: sia noi che lui diciamo di voler dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale, ed e' vero. Ma e' anche vero che puo' accadere di tutto, dipende dall'impostazione che si da' al proprio operato. Noi mettiamo al centro il cittadino/utente/contribuente, lui lo Stato/Erario. Noi auspichiamo che norme e leggi siano modellate nell'interesse del cittadino e che lo Stato sia garante della corretta applicazione. Lui opera perche' allo Stato/Erario non venga a mancare nulla (e per questo e' disposto, visto lo stomaco forte che ha, a proporre anche cose ridicole come quella della reintroduzione dell'Eca... che poi nega anche rispetto all'evidenza di quanto e' scritto nella relazione della sen.Bonfrisco), cosi' lo Stato potra' continuare senza intoppi e mancanze a svolgere il proprio servizio per i cittadini. Una differenza sostanziale del rapporto Stato/cittadino, Erario/contribuente. Le chiedo di tenermi aggiornato sugli eventuali sviluppi della interlocuzione. Grazie dell'opportunita' Buona giornata Vincenzo Donvito ---------------------------- ---------------------------- Per concludere questo articolo e per tenere aperto il fronte e incrementare l'invio dei messaggi alla sen.Bonfrisco, solo una riflessione. Questo e' uno spaccato dei nostri legislatori, quelli che contano perche' hanno il potere che gli deriva dall'essere in maggioranza di Governo. E, visto che nello specifico non ci sono altre proposte in Parlamento, presumibilmente sono portavoce di tutta la maggioranza. Facciamone tesoro per tre motivi: - gentilezza nel rispondere: virtu' rara nei parlamentari che ricevono messaggi dagli elettori (spesso le caselle di posta elettronica -piene perche' quasi mai scaricate- rimandano i messaggi al mittente); - il Palazzo e i suoi eletti (attualmente meri nominati dai capipartito) e' lontano dai cittadini e dalle loro esigenze; ragiona in modo diverso e risente in modo evidente della mancanza di contatto diretto con l'esterno. C'e' spesso la comunicazione mediatica, ma, proprio perche' tale, e' una comunicazione unilaterale, quasi sempre senza riscontro se non quello acritico e quantitativo dell'Auditel; - le sentenze (della Corte Costituzionale nel nostro caso), cosi' come le leggi, se non scritte in modo chiaro e inequivocabile sono solo un punto di riferimento su cui incastonare la propria politica. Per cui spesso sono: * inapplicate, e il legislatore pensa di ovviarvi facendone delle nuove che, a loro volta, saranno inapplicate; * stravolte rispetto a chi e come le applica: si pensi alla marea di circolari interpretative che i ministeri fanno ogni giorno e alla giurisprudenza che e' diventata fondamentale per non farsi sopraffare. 20-11-2009 18:02 L'annuario statistico dell'Istat E' stato pubblicato l’Annuario statistico italiano 2009 curato dall'Istat. L'Annuario è disponibile on line sul sito web www.istat.it. I dati presentati nei 26 capitoli, generalmente riferiti al 2008, sono accompagnati da un confronto sintetico con i quattro anni precedenti. Per rendere più facile la consultazione del volume anche a pubblici non specialisti, ciascun capitolo è preceduto da un testo a commento dei dati statistici. Di seguito la sintesi. Popolazione Alla fine del 2008 i residenti in Italia sono 60.045.068, circa 426.000 in più rispetto all’anno precedente. Questo incremento si deve al saldo attivo del movimento migratorio (+434.245 unità) che neutralizza l’effetto negativo del saldo naturale (-8.467 unità). Sempre a fine 2008 gli stranieri residenti sono 3.891.295, 458.644 in più rispetto all’anno precedente. Essi rappresentano il 6,5% della popolazione totale. La maggior parte degli stranieri proviene dall’Unione europea (29,1%), seguono l’Europa centro-orientale (24,1%) e l’Africa settentrionale (15,6%). In Italia la fecondità delle donne si attesta nel 2008 a 1,41 figli per donna (da 1,37 nel 2007). Prosegue dunque il trend crescente osservato dopo il 1995, anno in cui, con 1,19 figli per donna, la fecondità ha toccato il punto minimo. All’interno dell’Unione Europea a 27 Paesi (dati 2007), l’Italia si colloca nella parte bassa della graduatoria, affiancata da Germania e Malta, comunque sopra Polonia (1,31), Romania (1,30) e Slovacchia (1,25). Nel 2008 i matrimoni segnano una battuta d’arresto dopo la ripresa osservata l’anno precedente, passando da 250.360 a 249.242. Il tasso di nuzialità è invece stabile al 4,2 per mille. Pur in calo da diversi anni in termini relativi (dal 75,3% del 2000 al 62,8%), il matrimonio religioso resta la scelta più diffusa per le coppie che decidono di fare il “grande passo”. È soprattutto nelle regioni meridionali a prevalere un modello di tipo tradizionale, la percentuale dei matrimoni celebrati con rito religioso è del 77,3% contro il 51,1% del Nord e il 56,2% del Centro. Prosegue il processo di invecchiamento della popolazione, al punto che ormai un italiano su cinque è ultrassessantacinquenne. I “grandi vecchi” (dagli ottanta anni in su) rappresentano il 5,6% della popolazione italiana. A fine 2008 l’indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione con più di 65 anni e quella con meno di 15) registra un ulteriore incremento, raggiungendo un valore pari al 143,1%. Nella graduatoria internazionale (dati 2007), la Germania, con un indice pari a 146,4, è il paese maggiormente investito dal fenomeno dell’invecchiamento, seguita dall’Italia. Bulgaria e Grecia sono gli altri paesi dell’Unione europea in cui la popolazione ha una struttura per età particolarmente anziana. Sanità e salute La presenza di patologie croniche costituisce un importante indicatore per comprendere lo stato di salute della popolazione. Nel 2009 il 38,8% dei residenti in Italia dichiara di essere affetto da almeno una delle principali patologie croniche, ma tale percentuale sale all’86,9% per gli ultrasettantacinquenni. Le malattie croniche più diffuse sono l’artrosi/artrite (17,8%), l’ipertensione (15,8%), le malattie allergiche (10,2%), l’osteoporosi (7,3%), la bronchite cronica e asma bronchiale (6,2%) e il diabete (4,8%). Nel 2006 sono circa 46.000 i medici di base presenti sul territorio nazionale, 8 ogni 10.000 abitanti. I medici pediatri sono circa 7.500, ovvero 9 ogni 10.000 bambini fino a 14 anni. Gli ambulatori e i laboratori pubblici e privati convenzionati sono circa 17 ogni 100.000 abitanti, in lieve calo dal 2004. L’abitudine a consumare il pranzo entro le mura domestiche è ancora solida nel nostro Paese. Nel 2009 il 73,1% della popolazione di 3 anni e più pranza a casa e per il 67,9% il pranzo è il pasto principale. Si mantiene stabile rispetto all’anno precedente la quota di persone che fa una sana e corretta colazione al mattino: l’81,8% delle donne e il 76,1% degli uomini abbina al caffè o al tè cibi più nutrienti come latte, biscotti, pane. Nel 2009 gli amanti della sigaretta in Italia rappresentano il 23% della popolazione di 14 anni e più. A fumare sono soprattutto gli uomini (29,5%) rispetto alle donne (17%). Il tabagismo è più diffuso fra coloro che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (31,4%). Giustizia Giustizia civile Nel confronto con l’anno precedente aumentano nel 2007 i procedimenti civili sopravvenuti in primo grado (+2,8%) e quelli esauriti (+3,7%), mentre quelli pendenti a fine anno diminuiscono dell’1,1%. Nel 2008 il numero dei protesti, pari a 1.476.127, si riduce dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Il valore complessivo dei titoli protestati ammonta a 4.109 milioni di euro, con un importo medio unitario di 2.784 euro. Sono 6.062 i fallimenti dichiarati nel corso del 2007, in forte calo (-40,5%) rispetto al 2006, e relativi soprattutto alle società (90,1% del totale). Questo risultato risente delle modifiche normative del 2006 e del 2007 che hanno riguardato la disciplina delle procedure concorsuali e le discipline di fallimenti, concordati preventivi e liquidazioni coatte amministrative. Nel 2007 risultano in crescita sia i divorzi (+2,3%, per un totale di 50.669) che le separazioni (+1,2%, pari a 81.359). Tuttavia, nell’86,3% dei casi le coppie preferiscono sancire la fine del legame matrimoniale con una separazione consensuale. I figli minori coinvolti sono 25.495 nei divorzi e 66.406 nelle separazioni. In forte aumento risulta l’affidamento condiviso, stabilito per la metà dei casi di divorzio (era il 28% nel 2006) e per quasi due terzi delle separazioni. Diminuisce di conseguenza il ricorso alla custodia esclusiva della madre, che risulta pari al 25,6% per le separazioni e al 46,1% nei divorzi (rispettivamente 58,3% e 67,1% nel 2006). Giustizia penale Nel 2007 si contano 2.933.146 delitti denunciati alla autorità giudiziaria dalle forze di polizia, il 5,8% in più rispetto al 2006. Estorsioni e sequestri di persona fanno registrare l’aumento più elevato: +21,2 e +16,1% rispettivamente, ma a crescere negli ultimi anni sono soprattutto le truffe e frodi informatiche (+10,7% rispetto all’anno precedente) che nel 2007 sono più di 120.000. Sostanzialmente stabili nel 2008 sono i casi di suicidio e tentativo di suicidio, rispettivamente 2.828 e 3.327 (erano 2.867 e 3.234 nel 2007). Rilevante è la differenza di genere: sono infatti uomini oltre i tre quarti dei suicidi (77,7%) e poco più della metà (53,1%) di coloro che hanno tentato il gesto. Sono 58.127 i detenuti presenti negli istituti di prevenzione e pena al 31 dicembre 2008, in forte incremento rispetto al 2007 (+19,4%). Si tratta per oltre un quarto dei casi di tossicodipendenti, mentre appena il 4,3% è costituito da donne. Nel 2008 risultano in forte calo i minorenni entrati nei centri di prima accoglienza (-14,1%); soprattutto grazie alla riduzione della componente straniera. Reati contro il patrimonio (67,3%), violazioni delle leggi sugli stupefacenti (23,4%) e reati contro la persona (4,9%) sono le imputazioni più frequentemente addebitate ai minori transitati per i centri. Nel 2008 sono 1.347 gli ingressi negli istituti penali per minorenni e 1.437 le uscite, cosicché a fine anno i minori presenti sono il 5,4% in più rispetto all’anno precedente. Gli uffici di servizio sociale per minorenni hanno preso in carico 17.814 giovani, femmine nel 10% dei casi e per un quinto stranieri. Il 6,5% in più rispetto al 2008 è stato collocato in comunità; tra questi il maggior incremento si è registrato per le ragazze: +11,9%. Istruzione Sono 8.960.311 gli studenti iscritti all’anno scolastico 2007/2008, 22.307 in più rispetto a quello precedente, a conferma del trend positivo avviato nel biennio 2000/2001. Il tasso di scolarità si attesta ormai da qualche anno intorno al cento per cento per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, mentre continua ad aumentare per la secondaria di secondo grado, dall’86,3% del 2001/2002 al 93,2% del 2007/2008. L’aumento della scolarizzazione ha prodotto, nel corso degli anni, un costante innalzamento del livello di istruzione della popolazione italiana; la quota di persone con qualifica o diploma di scuola secondaria superiore si attesta al 32,6%, mentre il 10,7% possiede un titolo di studio universitario. Cresce la selezione scolastica nell’anno scolastico 2007/2008, in particolare nelle scuole secondarie di secondo grado dove, nel passaggio dal primo al secondo anno, la percentuale di alunni respinti raggiunge il 20,9% (era il 18% l’anno precedente). Il leggero aumento degli studenti licenziati sugli ammessi agli esami di terza media (99,5 contro il 97,9 dell’anno precedente) si deve invece al fatto che nel 2007 è stato reintrodotto il giudizio di ammissione all’esame di Stato. I giovani iscritti per la prima volta all’università nell’anno accademico 2007/2008 sono poco più di 307.000, circa 1.000 in meno rispetto all’anno precedente (-0,3%), confermando, seppure in maniera lieve, la fase di flessione delle immatricolazioni iniziata nel 2004/2005. In controtendenza, si registra un aumento lieve per i corsi di laurea specialistica/magistrale a ciclo unico (+2,7%), mentre decisamente consistente appare quello relativo alle immatricolazioni ai corsi triennali del gruppo chimico-farmaceutico (+16,6%). Nel complesso la popolazione universitaria è composta da 1.808.665 studenti - valore in linea con quello dello scorso anno - con una mobilità territoriale piuttosto elevata: uno studente su cinque studia in una regione diversa da quella di residenza. La partecipazione agli studi universitari risulta particolarmente elevata in Molise, Abruzzo, Basilicata, Lazio e Calabria, regioni in cui per 100 residenti di 19-25 anni, più di uno su due è iscritto a un corso accademico, spesso fuori sede. Le donne sono più propense degli uomini a proseguire gli studi oltre la scuola secondaria (le diplomate che si iscrivono a un corso universitario sono circa 71 su 100, i diplomati circa 60), ma anche a portare a termine il percorso accademico (le laureate sono circa 22 ogni 100 venticinquenni contro i 15 laureati ogni 100 maschi della stessa età). Attività culturali e sociali varie Oltre 33 milioni e 98.000 persone hanno visitato, nel 2008, i 399 luoghi di antichità e arte (di cui 198 musei e gallerie e 201 monumenti e aree archeologiche) presenti nel nostro Paese, con una contrazione rispetto all’anno precedente (-3,9%). In particolare, diminuiscono i visitatori degli istituti a pagamento (-5,9%), e aumentano quelli degli istituti con ingresso gratuito (+2,2%). Nel 2007 sono state pubblicate 59.129 opere rispetto alle 61.440 dell’anno precedente, per una tiratura complessiva di oltre 235 milioni di copie. Nel 2009 quasi due terzi della popolazione di sei anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa (68,6% uomini e 61% donne). Il cinema si conferma in cima alle preferenze: infatti, quasi una persona su due è andata almeno una volta a vedere un film in sala. Nella graduatoria seguono le visite a musei e mostre (28,8%), gli spettacoli sportivi (26,7%), la frequentazione di discoteche e balere (22,6%), le visite a siti archeologici e monumenti (21,9%), il teatro (21,5%), gli altri concerti di musica (20,5%) e, all’ultimo posto, i concerti di musica classica, che interessano appena il 10,1% della popolazione. Il teatro è l’unica attività fuori casa, fra quelle considerate, in cui la partecipazione femminile è maggiore rispetto a quella maschile (23,5% delle donne contro il 19,4% degli uomini). Guardare la televisione è un’abitudine consolidata per il 93,6% della popolazione di 3 anni e più, mentre il 58,5% ascolta la radio tutti i giorni. Meno diffusa è l’abitudine alla lettura di giornali e libri: nel 2009 legge un quotidiano almeno una volta a settimana il 56,2% delle persone di 6 anni e più mentre il 45,1% dedica parte del proprio tempo libero alla lettura di libri. Tuttavia, rispetto all’anno precedente crescono i lettori, dal 44% al 45,1%, soprattutto quelli “forti”: la percentuale di chi ha letto 12 libri e più passa dal 13,2% al 15,2%. I giovani tra gli 11 e i 14 anni rappresentano la quota più alta di lettori: sono infatti il 64,7% quelli che dichiarano di leggere libri nel tempo libero. Sempre nel 2009 crescono gli utilizzatori del personal computer e di Internet, che ormai rappresentano rispettivamente il 47,5% (44,9 nel 2008) della popolazione di 3 anni e oltre e il 44,4% (era 40,2%) di quella di 6 anni e più. Se l’aumento riguarda tutte le fasce di età, l’uso del pc coinvolge soprattutto i giovani e tocca il livello massimo tra i 15 e i 19 anni (86% rispetto all’80% del 2008); con il crescere dell’età diminuisce l’uso e fra i 65 e i 74 anni la percentuale scende al 9,9%, per raggiungere il 2,4% fra gli ultra settantacinquenni. A livello territoriale, permane uno squilibrio sia nell’uso del pc (Nord e Centro rispettivamente 51,5% e 48,8%, Mezzogiorno 41,5%) che in quello di Internet (Nord e Centro rispettivamente 48,3% e 46,8%, Mezzogiorno 38,0%). Lavoro Nel 2008 si contano 23.405.000 occupati, 183.000 in più rispetto all’anno precedente (+0,8% in termini percentuali). Torna ad aumentare dopo nove anni anche il numero delle persone in cerca di occupazione, attestandosi a 1.692.000, 186.000 in più rispetto al 2007 (+12,3%). Il tasso di disoccupazione sale al 6,7% dal 6,1% del 2007. Anche nel 2008 l’ampliamento della base occupazionale riflette il contributo determinante offerto dagli stranieri, per un totale di 249.000 unità. La quota di lavoratori stranieri sugli occupati sale dal 6,5% del 2007 al 7,5%. L’occupazione femminile continua ad aumentare (+1,9%), mentre quella maschile rimane invariata, dopo dieci anni di ininterrotto trend positivo. Il tasso di occupazione, dopo la crescita registrata nel 2006 e nel 2007, rimane stabile al 58,7%, pur restando ben al di sotto del dato medio dell’Ue (65,9%). Il tasso di occupazione maschile scende dal 70,7% al 70,3%; quello femminile aumenta dal 46,6% al 47,2%. Sul piano settoriale, il numero degli occupati scende nel settore agricolo (-3,1%, pari a -28.000 unità) e nell’industria in senso stretto (-1,2%, pari a -63.000 unità) aumenta, invece, nel terziario (+1,7% e 260.000 unità). Nel settore delle costruzioni, dopo la battuta di arresto del 2006 e il nuovo incremento del 2007, il ritmo di crescita è stato moderato (+0,7%, pari a 14.000 unità). Guardando la posizione professionale, l’incremento dell’occupazione è da ascrivere esclusivamente ai lavoratori dipendenti (+1,6%, pari a 279.000 unità), mentre per gli indipendenti si accentua il calo iniziato nel 2007 (-96.000 unità, ovvero 1,6% in meno). La crescita dell’occupazione alle dipendenze riguarda sia gli assunti con contratto a tempo indeterminato (+1,5%, pari a 224.000 persone) sia quelli a termine (+2,4%, pari a 55.000 persone). Il lavoro a termine continua ad essere più diffuso tra le donne e i giovani fino a 34 anni. Famiglie e aspetti sociali vari Nel 2009 le famiglie denunciano difficoltà di accesso ai servizi di pubblica utilità, in particolare per il pronto soccorso (54,7%), le forze dell’ordine (38,5%), gli uffici comunali (34,8%), i supermercati (30,3%) e gli uffici postali (27,1%). Permangono differenze a livello territoriale: infatti, le famiglie meridionali hanno più problemi nell’accesso ai servizi, ma il divario diventa più contenuto nel caso dei negozi di generi alimentari e dei mercati. Sempre nel 2009, la popolazione di 18 anni e più che ha utilizzato almeno una volta nell’anno i servizi di sportello varia dal 72,9% degli uffici postali al 46,3% degli uffici anagrafici. In una situazione intermedia (49,8%) si collocano gli uffici amministrativi delle Asl. Rispetto al 2008 aumenta la quota di utenti che dichiarano tempi d’attesa superiori ai 20 minuti per tutti i servizi di sportello considerati. Gli incrementi più significativi si verificano per le operazioni svolte presso gli uffici postali e, in particolare, per quelle che riguardano vaglia (dal 34,6% al 39,6%) e conti correnti (dal 43,6% al 48,6%) Risulta stabile rispetto a un anno prima la partecipazione dei cittadini ad attività sociali e di volontariato. Il 9,2% delle persone di 14 anni e più è impegnato in attività gratuite di volontariato, il 9,3% in associazioni culturali, mentre il 16,7% si limita a versare soldi ad un’associazione. Le attività di volontariato coinvolgono l’11,3% dei cittadini over 14 al Nord, l’8,7% al Centro e il 6,9% nel Mezzogiorno. Sempre nel 2009, rimane sostanzialmente invariata la percentuale di persone di 3 anni e più che pratica uno sport con continuità (21,5%) o saltuariamente (9,6%). I sedentari, cioè coloro che non si dedicano a uno sport né a un’attività fisica nel tempo libero, rappresentano il 40,6%, con le donne più numerose degli uomini (44,8% contro 36,1%). Nel 2008, tre famiglie su quattro sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono, mentre quelle che pagano un canone d’affitto rappresentano il 17,1% del totale. Tra le famiglie in affitto, la maggior parte vive in abitazioni di proprietà di un privato (74,1%, nel 2007 erano il 70,8%), il 20,1% in case di proprietà di enti pubblici (erano il 22,3% nel 2007). Prosegue nel 2009 il processo di diffusione di alcuni beni durevoli, dal telefono cellulare (presente nell’87,3% delle famiglie), al personal computer (48,7%), alla lavastoviglie (42,5%), ai condizionatori d’aria (30,6%). Industria Nel 2008 l’attività industriale registra una diminuzione del 3,1% rispetto all’anno precedente (+0,5% nel 2007). A livello settoriale, risultati di segno positivo si registrano per la produzione di prodotti farmaceutici (+2%), di energia elettrica e gas e delle altre industrie manifatturiere (entrambi +0,7%); di segno negativo quelli dell’estrazione di minerali (-8,3%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica e delle apparecchiature elettriche e non elettriche per uso domestico (entrambi -7,9%) ed infine dei prodotti chimici (-6,7%). Quanto ai consumi di energia elettrica, nel 2007 sono stati consumati 319 miliardi di kilowatt ore (kWh) con un aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Nello stesso anno la produzione nazionale è rimasta invariata rispetto al 2006, per un valore di 301,3 miliardi di kwh così ripartito: termica tradizionale 266 miliardi di kwh (84,7% del totale), idrica 38,5 miliardi (12,2%), geotermica 5,6 miliardi (1,8%), eolica 4 miliardi (4%), fotovoltaica 39,1 milioni (0,01%). Complessivamente la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili risulta in calo del 5,4%, in ragione della contrazione della produzione idroelettrica da apporti naturali per 4,2 miliardi kwh, solo in parte compensata dal trend positivo di crescita delle altri fonti rinnovabili, in particolare della fonte eolica (+1,1 miliardi di kwh). Trasporti e telecomunicazioni Negli ultimi dieci anni la mobilità di passeggeri e merci è cresciuta in misura maggiore di quanto non sia accaduto in passato, favorita dal progresso tecnologico e da nuovi comportamenti sociali. Nel 2008 la quota prevalente del trasporto continua ad indirizzarsi verso il traffico su strada: sono oltre 40 milioni gli autoveicoli circolanti e fra questi si contano più di 36 milioni di autovetture. Non a caso, tra i mezzi di trasporto privato il più utilizzato è ancora l’automobile. Nel 2009 oltre due occupati su tre la usano come conducenti negli spostamenti per recarsi al lavoro e lo stesso fa uno studente su tre come passeggero per andare a scuola. Sempre nel 2009 quasi un quarto della popolazione di 14 anni e oltre usa i mezzi pubblici urbani, il 16,6% quelli extra-urbani mentre il 30,7% ha preso almeno una volta il treno. Rispetto alla qualità del servizio erogato, in particolare per quel che riguarda la frequenza delle corse, la puntualità e il posto a sedere, gli utenti dei pullman extra-urbani sono più soddisfatti di coloro che utilizzano autobus e treno. La puntualità dei treni è ancora l’aspetto che incontra la percentuale di soddisfazione più bassa fra gli utenti, appena il 44,2%, seppure in crescita rispetto al 2008 (42,6%). Alla fine del 2007 sono attive 90,2 milioni di linee telefoniche mobili e 80,4 milioni di carte telefoniche prepagate. Le utenze Internet sono oltre 12 milioni. Per queste ultime, la maggiore diffusione si registra nell’Italia nord-occidentale (3,6 milioni) e nel Mezzogiorno (3,3 milioni). Credito e assicurazione Alla fine del 2008, l’ammontare dei depositi bancari ha superato 816 miliardi di euro, il 9% in più sull’anno precedente. Di questi, oltre due terzi appartengono a famiglie e istituzioni sociali e private, il 20% a società non finanziarie, il 3,8% ad amministrazioni pubbliche e l’8,8% a società finanziarie. Gli sportelli bancari sono 34.139, 5,7 ogni 10.000 abitanti. La distribuzione territoriale risulta piuttosto differenziata: in Trentino-Alto Adige se ne contano 9,5 ogni 10.000 abitanti (5,4 a Trento e 4,1 a Bolzano), in Calabria appena 2,7. Quanto al settore assicurativo, nel corso del 2007 i risultati delle gestioni danni e vita sono pari rispettivamente a quasi 3 miliardi e oltre 1,5 miliardi di euro. Il risultato dei due conti determina un utile d’esercizio di oltre 5,3 miliardi di euro. Il peso dell’attività del settore vita sul totale dei premi raccolti continua ad attestarsi su livelli superiori a quello del ramo danni (rispettivamente, 62% e 38%). Le uscite per sinistri, in riferimento al portafoglio italiano, ammontano a circa 97,5 miliardi; di questi, 73,3 milioni hanno interessato l’assicurazione vita e capitalizzazione e 24,1 milioni l’assicurazione contro i danni. 21-11-2009 12:16 Garante privacy: stop al fax selvaggio. Spamming: regole per le aziende e tutele per il consumatore Deborah Bianchi* L'uso di sistemi automatizzati per inviare messaggi promozionali, come è il fax (ma il discorso vale anche per sms, mms, e-mail, etc.) impone la preventiva acquisizione del consenso informato e specifico da parte dei destinatari (principio dell'opt-in), anche quando si tratti di dati estratti da elenchi categorici o da albi (Art 130 Codice Privacy). Il principio dell’opt-in in è ribadito dall’ultima Newsletter del Garante Privacy del 17 novembre scorso in materia di invio di messaggi pubblicitari senza il consenso del destinatario ovvero in materia di spamming. Il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto nei confronti di  una società alla quale è stato vietato l'ulteriore trattamento di dati personali, utilizzati senza consenso dei destinatari per l'invio di pubblicità indesiderata. L'Autorità ha imposto, inoltre, la cancellazione di tutti i dati personali per i quali non risulti documentata la manifestazione del consenso all'invio di comunicazioni promozionali. La mancata osservanza del provvedimento di divieto espone a sanzioni penali e al pagamento di una somma che va da trentamila a centottantamila euro. Come altre imprese in precedenza, anche in questo caso la società ha affermato di utilizzare, per gli invii, nominativi estratti da elenchi telefonici "categorici" pubblici (come Pagine Gialle o Pagine Utili). Questo consentirebbe, ad avviso delle imprese, di poter liberamente disporre di quei numeri per comunicazioni promozionali. Il Garante, al contrario, ha ancora una volta ribadito che l'uso di sistemi automatizzati per inviare messaggi promozionali impone la preventiva acquisizione del consenso informato e specifico da parte dei destinatari, anche quando si tratti di dati estratti da elenchi categorici o da albi. Dall'inizio del 2009 sono oltre 500 le segnalazioni già pervenute al Garante da cittadini e imprese che denunciano questa tecnica di spam. Occorre considerare che la questione è al centro di un dibattito di fuoco tra legislatore e associazioni riguardo al telemarketing per cui sarebbe prevista la introduzione dell’opt-out. La fattispecie  in esame attiene al cosiddetto hard spamming o spamming selvaggio in contrapposizione al fenomeno del soft spam meglio tollerato dal nostro ordinamento. Quali sono dunque riguardo a questo fenomeno le regole e le tutele a disposizione rispettivamente dell’impresa e del consumatore per non incorrere in sanzioni da una parte e per non essere sottoposto ad abusi dall’altra? Il presente contributo si occuperà dell’argomento in tre parti, la prima e' svolta in questo articolo, le altre due seguiranno. La prima parte tratta: - l’inquadramento del problema - il Codice privacy vivente nei provvedimenti del Garante a carattere generale sul tema. La seconda parte trattera': - le pronunzie giurisprudenziali - le strategie che potrà adottare il consumatore per ottenere tutela.  La terza parte sarà dedicata: -al telemarketing e all'animoso dibattito tra legislatore e associazioni sull'introduzione dell'opt-out (ovvero la manifestazione del dissenso dopo il ricevimento della comunicazione indesiderata).   PRIMA PARTE Inquadramento del problema Nel nostro Paese e nell'Unione europea la disciplina in materia di hard spamming (imperniata sulla direttiva n. 2002/58/Ce) è ispirata al principio del cosiddetto opt-in , in base al quale i messaggi inviati mediante dispositivi automatici di chiamata possono essere trasmessi solo previo consenso esplicito dei destinatari (al contrario nella disciplina statunitense vige il principio dell'opt-out , che impone al destinatario del messaggio indesiderato di attivarsi per manifestare la propria opposizione). Occorre evidenziare altresì che l'Authority non ammette neppure l'invio di un messaggio pubblicitario che imponga all'interessato di attivarsi per manifestare il proprio dissenso al ricevimento. Spesso accade infatti di ricevere newsletter a cui non ci siamo iscritti con l’indicazione in calce dell’indirizzo elettronico cui rivolgere il diniego. Accanto alle ipotesi di spamming selvaggio si affiancano ipotesi cosiddette di soft spam che sono meglio tollerate dal nostro ordinamento. Si tratta delle comunicazioni commerciali rientranti in un rapporto con il cliente preesistente all’invio della pubblicità. Il comma 4 dell’art. 130 Codice privacy ammette infatti l'utilizzo, senza il consenso dell'interessato, delle coordinate di posta elettronica fornite dall'interessato nel contesto della vendita di un prodotto o di un servizio a fini di vendita diretta di altri prodotti o servizi analoghi al bene precedentemente acquistato. L'interessato, inoltre, deve essere informato in ogni comunicazione della possibilità di opporsi in ogni momento al trattamento, in maniera agevole e gratuita. Un’altra ipotesi di soft spam può essere stigmatizzata a proposito dei titolari di banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici formati prima del 1° agosto 2005 a seguito della deroga introdotta dall'articolo 44 del Decreto-Legge 30 dicembre 2008 convertito nella legge 27 febbraio 2009, n. 14, n. 207 per i quali si stabilisce la possibilità di utilizzare i dati detenuti per fini promozionali fino al 31 dicembre 2009 a determinate condizioni contenute nel Provvedimento Garante Privacy 12 03 2009. Normativa poi modificata dalla recente legge, oggetto della terza parte di questa trattazione.   Il Codice privacy vivente Come noto la disciplina sulla riservatezza trova il proprio compimento e la propria evoluzione grazie ad una fonte in via di prassi che si sostanzia nei provvedimenti del Garante a carattere generale. Nella questione che ci occupa gli snodi fondamentali si presentano nella modalità di manifestazione del consenso; nel trattamento delle varie tipologie di elenchi aperti al pubblico (elenchi alfabetici e elenchi categorici); nel trattamento dei nominativi e identificativi (ad esempio indirizzo e.mail) facilmente reperibili nell’internet. Occorre sottolineare che si tratta di vicende consumate nello scenario di mezzi di comunicazione che non ammettono una reazione simultanea da parte del destinatario. Ovvero siamo nell’ambito delle telefonate con dischi preregistrati, dei sistemi vocali automatizzati, dei fax, degli sms o mms, dei messaggi di posta elettronica. Si escludono dunque i mezzi che ammettono una risposta simultanea del destinatario come le telefonate con operatore e la posta tradizionale. Modalità di manifestazione del consenso In questa materia il regolamento-madre statuito dall’Authority si colloca nel Provvedimento 29 maggio 2003 “Spamming. Regole per un corretto invio delle e-mail pubblicitarie - Provvedimento generale”. Il Garante al riguardo di comunicazioni indesiderate per posta elettronica ha specificato che "il consenso, da documentare per iscritto, deve essere manifestato liberamente, in modo esplicito e in forma differenziata rispetto alle diverse finalità e alle categorie di servizi e prodotti offerti, prima dell'inoltro dei messaggi (...). Tale disciplina non può essere elusa inviando una prima e-mail che, nel chiedere un consenso abbia comunque un contenuto promozionale oppure pubblicitario, oppure riconoscendo solo un diritto di tipo c.d. opt-out al fine di non ricevere più messaggi dello stesso tenore. Al contrario, è opportuna e va incoraggiata la prassi di alcuni fornitori i quali, dopo aver ottenuto realmente un valido consenso dei destinatari, danno semplice conferma della sua manifestazione, attraverso un messaggio volto unicamente ad annunciare il successivo inoltro di materiale pubblicitario. Tale prassi, se utilizzata correttamente, consente tra l'altro di verificare l'effettiva corrispondenza all'indirizzo di posta elettronica ai soggetti che avevano espresso il consenso, nonché di accertare il permanere di tale volontà". Nello stesso parere, l'Autorità ha prescritto alle aziende di indicare chiaramente la fonte di provenienza del messaggio e il responsabile presso cui i destinatari possono esercitare i propri diritti. Il Garante in questo provvedimento si è anche pronunciato sull'acquisizione di indirizzi ricevuti da terzi. Il soggetto che acquista la banca dati deve preventivamente accertarsi che ciascun interessato abbia validamente acconsentito alla comunicazione del proprio indirizzo di posta elettronica ed al suo successivo utilizzo ai fini di invio di materiale pubblicitario; al momento in cui registra i dati deve poi inviare in ogni caso, a tutti gli interessati, un messaggio di informativa che precisi gli elementi indicati nell'art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali, comprensivi di un riferimento presso cui l'interessato possa esercitare i diritti riconosciuti dalla legge. Nominativi inseriti in elenchi categorici (merceologici) e albi professionali Il dettato normativo prende vita dalle applicazioni del Garante che nei vari provvedimenti ne sviluppa i concetti o proietta fenomeni non ancora esplorati nell’ambito della mente del legislatore. Pensiamo al Provvedimento del 14 luglio 2005 riguardo agli elenchi telefonici categorici in cui si stigmatizza la differenza di sostanza e di trattamento tra le diverse tipologie di elenchi: - gli elenchi "categorici" hanno carattere commerciale e promozionale, contenendo varie informazioni relative allo svolgimento delle attività economiche ed equiparate dei soggetti interessati, in particolare aziende, professionisti, esercizi commerciali ed enti; - le specifiche finalità di tali elenchi non sono interamente riconducibili a quelle degli elenchi "alfabetici" del servizio universale contenenti i dati degli abbonati ai servizi di telefonia fissa e mobile, il cui scopo, secondo quanto previsto dalla nuova disciplina in fase di attuazione, è invece quello di consentire la "mera ricerca dell'abbonato per comunicazioni interpersonali" (art. 129, comma 2, del Codice). Agli elenchi "categorici" non si applicano le prescrizioni contenute nel provvedimento adottato dal Garante il 15 luglio 2004 sotto il profilo della relativa formazione”. Ovvero gli elenchi categorici possono essere formati dall’editore dell’elenco anche senza consenso dell’interessato. La differenza di disciplina tra elenchi alfabetici ed elenchi categorici si coglie nell’ambito della formazione. Nel caso degli alfabetici occorre che l’editore si procuri il preventivo consenso. Nel caso dei categorici l’editore è esonerato dall’ottenimento del consenso. Così come si evince anche dal Provvedimento 14 luglio 2005 che stabilisce che agli elenchi "categorici" non si applicano le prescrizioni contenute nel provvedimento adottato dal Garante il 15 luglio 2004 ai sensi dell'art. 129 del Codice, e che per la loro formazione i soggetti che trattano i dati destinati a figurare nei medesimi elenchi possono utilmente applicare, in conformità alle prescrizioni di legge, la previsione di carattere generale che permette di prescindere dal consenso dei soggetti interessati in quanto il trattamento "riguarda dati relativi allo svolgimento di attività economiche" (art. 24, comma 1, lett. d), del Codice). Sul versante trattamento dei dati da parte di terzi con sistemi che non ammettono una risposta simultanea del destinatario la disciplina dei due tipi di elenchi si riallinea sullo stesso filone: occorre sempre richiedere preventivamente il consenso salvo l’ipotesi di utilizzo per comunicazioni interpersonali nel caso degli gli alfabetici.   Nominativi e indirizzi e.mail reperiti nell’internet Il Provvedimento del Garante 29 maggio 2003 viene considerato dalla stessa Authority la madre di tutte le regolamentazioni in materia. Si parla appunto di “Spamming. Regole per un corretto invio delle e-mail pubblicitarie - Provvedimento generale”. Gli indirizzi di posta elettronica recano dati di carattere personale da trattare nel rispetto della normativa. La loro utilizzazione per scopi promozionali e pubblicitari è possibile solo se il soggetto cui si riferiscono i dati ha manifestato in precedenza un consenso libero, specifico e informato. Il consenso è necessario anche quando gli indirizzi sono formati ed utilizzati automaticamentecon un software senza l’intervento di un operatore, o in mancanza di una previa verifica della loro attuale attivazione o dell’identità del destinatario del messaggio, e anche quando gli indirizzi non sono registrati dopo l’invio dei messaggi. L’Autorità si è pronunciata più volte in materia ribadendo che la circostanza che gli indirizzi di posta elettronica possano essere reperiti con una certa facilità in Internet non comporta il diritto di utilizzarli liberamente per inviare messaggi pubblicitari (pensiamo alla decisione dell’11 gennaio 2001 - in Bollettino del Garante n. 16). In particolare, i dati dei singoli utenti che prendono parte a gruppi di discussione in Internet sono resi conoscibili in rete per le sole finalità di partecipazione ad una determinata discussione e non possono essere utilizzati per fini diversi qualora manchi un consenso specifico. Ad analoga conclusione deve pervenirsi per gli indirizzi di posta elettronica compresi nella lista “anagrafica” degli abbonati ad un Internet provider (qualora manchi, anche in questo caso, un consenso libero e specifico),  oppure pubblicati su siti web di soggetti pubblici per fini istituzionali. Tali considerazioni valgono anche con riferimento ai messaggi pubblicitari inviati a gestori di siti web -anche di soggetti privati- utilizzando gli indirizzi pubblicati sugli stessi siti, o che sono reperibili consultando gli elenchi dei soggetti che hanno registrato i nomi a dominio. In quest’ultimo caso, infatti, la conoscibilità in rete degli indirizzi è volta a identificare il soggetto che è o appare responsabile, sul piano tecnico o amministrativo, di un nome a dominio o di altre funzioni rispetto a servizi Internet e non anche a rendere l’interessato disponibile all’invio di messaggi pubblicitari. In tutti questi casi, l’utilizzo spesso massivo della posta elettronica comporta una lesione ingiustificata dei diritti dei destinatari, costretti ad impiegare diverso tempo per mantenere un collegamento e per ricevere, come pure per esaminare e selezionare, tra i diversi messaggi ricevuti, quelli attesi o ricevibili, nonché a sostenere i correlativi costi per il collegamento telefonico (incrementati anche da messaggi di dimensioni rilevanti che rallentano tali operazioni), oppure ad adottare “filtri”, a verificare più attentamente la presenza di virus, o a cancellare rapidamente materiali inadatti a minori specie in ambito domestico. Il fenomeno interessa anche piccole e grandi imprese destinatarie di un elevato numero di messaggi, le quali devono farsi carico di misure interne e di costi anche organizzativi per contrastarlo. Il Provvedimento citato trova applicazione a tutt’oggi. Pensiamo al Provvedimento del 14 giugno 2007 in cui il Garante si occupa di un messaggio di richiesta consenso alla trasmissione di ulteriori messaggi. Si tratta, in particolare, di un messaggio proveniente da un sito Internet di carattere editoriale che, a parere della società mittente, era «di per sé chiaro, conforme alle leggi in vigore, e corretto secondo il buon uso della rete» dato che veniva trasmesso una sola volta. Neanche in questo caso la giustificazione ha convinto il Garante, a giudizio del quale (come già affermato nel provvedimento del 29 maggio 2003) l'obbligo del necessario consenso informato, specifico e preventivo dell'interessato non può essere eluso inviando una prima e-mail che, nel chiedere un consenso, abbia comunque un contenuto promozionale oppure pubblicitario. Pensiamo ancora al Provvedimento 21 ottobre 2009 in cui il Garante si occupa dell’invio di messaggi promozionali via fax senza preventivo consenso giustificato sul fondamento dell’esonero stabilito per i dati aventi carattere economico ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. D) Codice privacy. L’Authority sanziona la condotta della società mittente considerandola sottoposta a responsabilità per trattamento illecito nonostante le giustificazioni addotte. La società cerca di scagionarsi asserendo di essere titolare del trattamento e, riguardo alle modalità e forme di raccolta dei dati personali, che il numero di fax della segnalante è stato reperito tramite la consultazione di elenchi categorici organizzati per categorie merceologiche e aree geografiche, in particolare, nel caso oggetto della suddetta segnalazione, Pagine Utili. La società ha dichiarato altresì di non chiedere all’interessato il preventivo consenso all’invio delle proprie comunicazioni promozionali, ritenendo che, poiché i destinatari delle proprie comunicazioni promozionali sono presenti in elenchi telefonici categorici e  i dati trattati sono relativi allo svolgimento di attività economiche, si possa applicare l’esonero previsto dall’art. 24 comma 1, lettera d) del Codice. Il Garante per tutta risposta ha precisato che l’esonero del consenso per gli elenchi merceologici vale soltanto nei confronti di coloro che realizzano tali elenchi, restando salve per i terzi le garanzie a tutela del trattamento. “VISTO il provvedimento del 15 luglio 2004 (in www.garanteprivacy.it, doc. web n. 1032381) con il quale questa Autorità ha individuato le modalità e garanzie per l’inserimento e il successivo utilizzo dei dati personali di abbonati e utenti negli elenchi telefonici alfabetici del c.d. “servizio universale”; VISTO il provvedimento del 14 luglio 2005 (in www.garanteprivacy.it, doc. web n. 1151640) con il quale questa Autorità ha individuato procedure semplificate per la formazione degli elenchi telefonici organizzati per categorie merceologiche/professionali (c.d. elenchi “categorici”), prescrivendo anche alcune misure che devono essere adottate in riferimento alle modalità di acquisizione e inserimento dei dati personali e all’informativa agli interessati; RILEVATO che il quadro semplificato per gli operatori emergente da tale provvedimento fa salve le peculiari garanzie operanti, anche nell’ambito degli elenchi categorici, per le comunicazioni di carattere commerciale effettuate ai sensi dell’art. 130 del Codice; RILEVATO che l’art. 130, comma 2 del Codice prevede per l’invio di messaggi mediante telefax il presupposto del preventivo consenso informato e specifico dell’interessato, e che dalla documentazione allo stato acquisita non risulta che, nel caso di specie, tale consenso sia stato richiesto all’interessato, prima dell’inizio del trattamento dei dati; CONSIDERATO che la fondamentale garanzia di cui all’art.130 del Codice non può essere elusa inviando un primo messaggio che, nel richiedere il consenso, abbia già un contenuto promozionale (v. Provv. 29 maggio 2003, relativo allo spamming, in www.garanteprivacy.it, doc. web n. 29840); si è ritenuto che l’invio di comunicazioni commerciali mediante telefax effettuato senza il prescritto consenso configura un trattamento illecito di dati (art. 130 Codice)”.   RICAPITOLANDO 1.       Vietato inviare fax di materiale pubblicitario o per azioni di vendita diretta ovvero per il compimento di ricerche di mercato nel caso non si sia ricevuto il consenso preventivo dell'interessato. 2.      Chi non rispetta questa regola, oltre a potersi trovare di fronte a un provvedimento di blocco o divieto del Garante, può essere convenuto davanti al giudice civile per il risarcimento dei danni. 3.      Alla base di tutto, l'articolo 130 del Dlgs 196/2003 sulle comunicazioni indesiderate: l'uso del fax - come pure della posta elettronica, dei messaggi sms, mms e dei sistemi automatizzati di chiamata senza l'intervento di un operatore per l'invio di materiale pubblicitario - per attività di vendita diretta, per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale è consentito solamente dietro consenso dell'interessato.   COSA DEVE  FARE L’AZIENDA E COSA DEVE  PRETENDERE IL CONSUMATORE Informativa È sempre necessario informare il destinatario sulle finalità e sulle modalità del trattamento nonché sui soggetti che possono ricevere i suoi dati. Principio cui sono sottoposti i seguenti mezzi di comunicazione: - telefonate effettuate da un operatore - posta tradizionale - telefonate con dischi preregistrati o sistemi vocali automatizzati - fax - sms o mms - messaggi di posta elettronica    Consenso del destinatario del messaggio Non è richiesto quando riguarda dati relativi allo svolgimento di attività economiche o provenienti da registri pubblici Per i seguenti mezzi di comunicazione: - telefonate effettuate da un operatore - posta tradizionale Sempre richiesto il consenso preventivo dell'interessato Per i seguenti mezzi di comunicazione: - telefonate con dischi preregistrati o sistemi vocali automatizzati - fax - sms o mms - messaggi di posta elettronica.   Indicazione del responsabile Sempre necessario indicare il soggetto al quale il destinatario del messaggio può chiedere la cessazione dell'invio di messaggi ovvero la rettifica o la cancellazione dei suoi dati. Principio cui sono sottoposti i seguenti mezzi di comunicazione: - telefonate effettuate da un operatore - posta tradizionale - telefonate con dischi preregistrati o sistemi vocali automatizzati - fax - sms o mms - messaggi di posta elettronica * Deborah Bianchi, avvocato specializzato in diritto applicato alle nuove tecnologie, esercita nel Foro di Pistoia e Firenze in materia civile e amministrativa. 23-11-2009 11:50 Buoni per minori: anche stavolta la semplicità premia Giulia Coppolaro Accumulare un capitale per il futuro dei propri figli. Quale genitore non ci ha mai pensato? Con questo articolo vogliamo proporvi una soluzione che difficilmente vi verrebbe suggerita dalla pletora di venditori di prodotti finanziari. Potremmo cominciare con un prodotto da evitare con cura che esemplifica bene le caratteristiche di un po' tutti gli strumenti offerti dall'industria del risparmio gestito per accantonare risparmi da dedicare ai propri figli. Ci riferiamo al prodotto delle Generali, Primodomani, di cui ci siamo già occupati in precedenza (Generali Primodomani: la sventura di aderire ). Si tratta di un prodotto che offre piani di accumulo che prevedono il pagamento di premi annuali per una durata compresa tra 7 e 26 anni a seconda dell’età dell’assicurato. Il prodotto è decisamente fin troppo pubblicizzato... "Crescere è una grande avventura", "c'è un tesoro che aspetta tuo figlio", "grandi scelte all'orizzonte"... gli slogan si sprecano. Si mobilita anche Scrat, il simpatico scoiattolino dell'Era Glaciale. Attenzione però, l'unico risultato che otterrete è che i vostri soldi faranno la fine della nocciolina di Scrat... si congeleranno! Ipotizziamo di versare in questo strumento una prima rata di 750 euro. Ecco cosa accade: di 750€ ne verranno investiti solo 690€ perché nei primi 10 anni su ogni premio le Generali trattengono ben l'8% (e, poiché evidentemente non bastavano, vi fanno pagare anche 2,50€ per le spese di incasso). Ma non è ancora tutto. La Compagnia preleva un ulteriore 1,2% annuo dal rendimento della gestione separata. Per non parlare dell'eventualità di un riscatto anticipato, meglio non prendere neanche in considerazione l'ipotesi:i costi di riscatto anticipato vanno infatti, a seconda dell’annualità in cui lo si richiede, dallo 0,75% al 7,5%. In sostanza, come si evidenzia anche dalle tabelle riportate nella nota informativa, a distanza di decenni si fa molta fatica anche solo a recuperare l'inflazione. Quale può essere allora l'alternativa? Come spesso accade la scelta vincente sta nella semplicità. Ci riferiamo ai tanto dibattuti Buoni Fruttiferi Postali, emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP), collocati da Poste Italiane e garantiti dallo Stato italiano. Rappresentano quindi un investimento sicuro, ma soprattutto privo di alcuna commissione o spesa. Piccoli e Buoni è un piano di risparmio delle Poste Italiane collegato ai Buoni Dedicati ai Minori. Permette la sottoscrizione in maniera automatica e continuativa di BPF dedicati ai ragazzi da 0 a 16 anni e mezzo, con la possibilità di scegliere l’ammontare della rata d’ingresso (50 euro o multipli) e delle rate periodiche (50 euro e multipli), nonché la periodicità delle stesse (mensile, trimestrale, semestrale, annuale). Questi strumenti sono intestati direttamente al minore e confluiscono sul suo libretto di risparmio automaticamente al compimento della sua maggiore età. Quali sono i rendimenti? Attualmente un buono dedicato ai minori ha un rendimento nominale effettivo lordo a 10 anni pari al 3,28%; offre quindi un rendimento a scadenza sensibilmente più elevato del rendimento di un buono ordinario di pari durata e data di sottoscrizione, che oggi è pari all’1,49%. Vi è la possibilità di un riscatto anticipato rispetto al compimento della maggiore età del beneficiario, con autorizzazione del giudice tutelare, senza nessun costo. Sulla base di queste considerazioni ci sentiamo, per una volta, di promuovere uno strumento finanziario di Poste Italiane, non tanto per i rendimenti – in linea con il rischio dello strumento - ma piuttosto perché non ha alcuna spesa gravante sul capitale maturato. A conti fatti, quindi, il rendimento di Piccoli e Buoni in realtà supera di gran lunga i tanto declamati rendimenti del prodotto Generali, che vengono azzerati dagli altissimi costi. Mentre con il prodotto Generali (cosa che vale per tutti gli strumenti simili offerti dall'industria del risparmio gestito) il capitale a scadenza difficilmente supererà il valore reale dei versamenti fatti, con Piccoli e Buoni (ed in generale con i Buoni Postali Fruttiferi dedicati a Minori) si otterranno rendimenti aggiuntivi all'inflazione apparentemente contenuti, ma decisamente superiori a quelli offerti dai vari venditori di prodotti finanziari. 23-11-2009 13:50 Studio: cannabis molto meno pericolosa per la salute di alcool e tabacco Pietro Yates Moretti Ecco una notizia che non troverete su nessuno dei maggiori quotidiani italiani: la cannabis fa molto meno male di alcool e tabacco. In realtà dovrebbe essere una non notizia, ma solo l'ennesima conferma dell'ovvio. Ma in Italia, chissà perché, si preferisce dare spazio solo alle dichiarazioni chiaramente false di qualche sottosegretario, senza mai neanche chiedergli conto dei risultati catastrofici dell'attuale politica sulle droghe. Eppure da ricerche come queste sarebbe facile giungere alla conclusione che l'attuale politica proibizionista è irragionevole, contraddittoria e soprattutto dannosa. Ma non ditelo ai giornalisti. La spesa sanitaria necessaria a contrastare gli effetti del consumo di cannabis sulla salute è di otto volte inferiore a quella necessaria per l'alcool e di quaranta volte inferiore a quella per il tabacco. Questi i risultati di uno studio pubblicato sul British Columbia Mental Health and Addictions Journal. Secondo il rapporto, "in termini di costi per le conseguenze sulla salute del consumo: il tabacco costa circa 800 dollari a utente, l'alcool circa 165 dollari, e la cannabis circa 20 dollari", scrivono i ricercatori. "L'alcol viene utilizzato da un numero molto elevato di persone, anche se la grande maggioranza è a rischio basso o moderato. La cannabis e il tabacco sono consumati da un numero molto più ridotto di persone. La maggior parte del consumo di cannabis comporta rischi bassi o moderati, mentre la maggior parte del consumo di tabacco comporta alti rischi (per la salute)". Lo studio ha anche rivelato che il "94% della spesa pubblica relativa alla cannabis è dovuta alla legge", e non alla sostanza in sé. Gli autori della ricerca concludono: "I danni, i rischi e il costo sociale di alcool, cannabis e tabacco variano notevolmente. Questo è dovuto in gran parte al modo in cui la legge si pone di fronte a queste sostanze. Alcool e tabacco sono sostanze legali, il che spiega perché vi sono costi giudiziari inferiori rispetto alla cannabis. Ma i costi sanitari per i consumatori di tabacco e alcool sono molto più elevati di quelli per la cannabis. Questo significa che il consumo di cannabis è meno rischioso per la salute del consumo di alcool o tabacco". "Queste variazioni di rischio, danni e costi devono essere prese in considerazione quando riflettiamo su come affrontare l'abuso di queste tre sostanze. ... I tentativi di ridurre i costi sociali connessi alla cannabis, per esempio, dovrebbero probabilmente concentrarsi sulla depenalizzazione, per limitarne i costi giudiziari. Questa politica sarebbe giustificata dai bassi rischi per la salute associati con il consumo di cannabis". 23-11-2009 16:04 RU486: uso improprio istituzioni, i 'lavori' della commissione Sanita' Donatella Poretti * Dalla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, la commissione Igiene Sanita' del Senato della Repubblica su un totale di 24 sedute, ben 16 le ha dedicate all'indagine conoscitiva sulla Ru486. Da domani altre 4 sedute gia' sono gia' previste, perfino una notturna, e monopolizzeranno i lavori della settimana. Davvero non c'erano altri temi da trattare inerenti alla salute e alla sanita'? L'obbiettivo era, e resta, quello di interferire ed ostacolare il lavoro dell'Aifa. Infatti, nonostante le rassicurazioni, l'agenzia ancora non ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale la delibera di immissione in commercio del Mifegyne (RU486) dello scorso 30 luglio, nonostante il segretario dell'Aifa Guido Rasi sia stato incaricato dal Cda lo scorso 19 ottobre. Oltre 700 giorni per una procedura di mutuo riconoscimento di un farmaco che solitamente ne impiega 90, una situazione che espone il nostro Paese a rischio di una apertura di infrazione a livello di Unione Europea, o di una immissione forzata in base alla direttiva del mutuo riconoscimento. Trattasi di uso improprio delle istituzioni... Anche di questo sara' bene si discuta da domani in commissione, giunta finalmente nella fase conclusiva di questa indagine ideologica. * senatrice  Radicali-Pd, segretario Commissione Igiene e Sanita' 24-11-2009 12:09 Adozioni. I single italiani possono adottare bambini, ma solo se emigrati Donatella Poretti * Lo scorso marzo avevo presentato un'interrogazione parlamentare sul caso di L. M., una signora di 44 anni italiana, residente da 9 anni in Portogallo per lavoro, che dal novembre 2008 cercava di adottare un bambino in quel Paese (1). Per i tribunali portoghesi la signora e' idonea all'adozione. Ma a un certo punto il processo si blocca: il tribunale non puo' procedere perche' la signora e' single e, anche se in Portogallo l'adozione da parte dei single non e' un problema, occorre verificare la compatibilita' con la legislazione del Paese di provenienza di chi presenta la domanda. L'Italia non riconosce l'adozione a persone non coniugate e di conseguenza i tribunali portoghesi non possono rilasciare l'idoneita'. Di conseguenza presentai un'interrogazione perche' la Convenzione di Strasburgo del 1967, resa esecutiva in Italia nel 1974, prevede che un sigle possa adottare un minore. L'Italia ha normato la materia con la legge 184 del 1983, aggiornata nel 2001, dove e' prevista si' l'adozione per i single ma a condizioni particolari, attraverso un percorso diverso, con una adozione di serie B, revocabile, e per lo piu' riservata a casi di bambini disabili o difficili. Inoltre e' dell'anno scorso la Convenzione della Commissione Europea che comprende tra i possibili adottanti i single. Nell'interrogazione, presentata con il senatore Marco Perduca, chiedevo quando l'Italia aveva previsto di aderire all'ultimo atto comunitario. Ora ha risposto il sottosegretario Carlo Giovanardi, spiegando che per ora non e' prevista la ratifica della Convenzione, ma che l'adozione da parte di single in Italia e' gia' possibile, oltre che per i bambini disabili anche come conseguenza di un affido, mentre per rendere l'adozione possibile a tutti gli effetti per le persone singole, essendo la fila interminabile anche per le coppie sposate.... niente da fare. Va dato atto comunque al sottosegretario, che alle sue parole e' seguito lo sblocco della vicenda in Portogallo, e adesso L. M. e' in lista d'attesa per le adozioni. Ma la risposta di Giovanardi pare proprio suggerire che anche i single italiani possono adottare, ma solo se lo richiedono all'estero. * senatrice Radicali-Pd 24-11-2009 12:36 Ru486 e commissione Senato. Presentato documento conclusivo 'alternativo': l'Italia stia in Europa Donatella Poretti * Nei giorni scorsi e' circolato il documento conclusivo stilato dalla maggioranza di Governo sulla commissione senatoriale di indagine sulla pillola abortiva Ru486: un manifesto sconfinamento delle competenze della commissione per cercare di condizionare l'agenzia italiana del farmaco (Aifa) a non pubblicare in Gazzetta Ufficiale la delibera di immissione in commercio di questo farmaco, con anche la pretesa che l'agenzia europea del farmaco (Emea) ridiscuta l'autorizzazione ad un farmaco che da piu' di venti anni si usa in tutta Europa e che non ha mai creato problemi sanitari (2). Di conseguenza, oggi all'apertura dei lavori della commissione ho depositato un documento conclusivo 'alternativo' perche' il nostro Paese non cada nel buio della ascientificita' e prenda atto, dopo le numerose audizioni in questa commissione, che il nostro Paese puo' e deve rimediare al ritardo fino ad oggi accumulato rispetto ai propri partner comunitari. A seguire il documento Premesso che: - la commissione Igiene e Sanita', nel rispetto del Regolamento del Senato, e' stata autorizzata a svolgere un'indagine conoscitiva sull'aborto farmacologico intesa ad acquisire notizie, informazioni e documentazioni in materia; - tutta la documentazione integrale e' rintracciabile anche grazie alla decisione assunta di pubblicizzare le sedute non solo con i resoconti sommari ma anche con quelli stenografici. Documentazione e informazioni che la commissione mette a disposizione non solo dei membri del Senato, ma anche dei cittadini attraverso sia il sito Internet Senato.it che quello di Radioradicale.it, dove sono online le registrazioni audiovisive delle sedute; - la direttiva Europea 2001/83, relativa all'immissione in commercio dei prodotti medicinali, impone che, dopo l'approvazione di un farmaco da parte di uno Stato membro, gli altri Paesi europei possano solo regolamentarne l'uso all'interno delle proprie leggi nazionali e definirne il prezzo ("mutuo riconoscimento"). Nel caso particolare di un farmaco abortivo le modalita' di utilizzo devono essere dettate dalla legge nazionale che regola l'interruzione volontaria di gravidanza, che nel nostro Paese e' la 194 del 1978. La richiesta di autorizzazione all'immissione in commercio del Mifegyne (RU486), che era in uso in Francia da oltre 20 anni e successivamente e' stato introdotto in quasi tutti i Paesi europei e in molti altri Paesi del mondo, e' stata presentata in Italia nel 2007. La normativa europea consente, in assenza di normativa nazionale, che qualsiasi farmaco in commercio in un altro Stato membro possa essere legalmente importato ed utilizzato in tutta la Comunita' con modalita' diverse. Queste disposizioni hanno fatto si' che il Mifegyne (Ru486) fosse di fatto gia' utilizzato nel nostro Paese fin dal 2005; - la commissione conferma che non era nelle proprie prerogative e neppure nelle proprie intenzioni rallentare, ostacolare o intervenire nel lavoro dell'Agenzia italiana per il farmaco, che aveva il solo compito di verificare efficacia, sicurezza e compatibilita' con le leggi nazionali nel rispetto e a tutela della salute della donna del farmaco in questione; - la commissione ha quindi potuto prendere atto direttamente del lavoro dell'Aifa svolto fino ad oggi in modo molto approfondito, tanto da impiegare oltre 700 giorni invece degli abituali 90 per le procedure di mutuo riconoscimento, fino ad arrivare alla delibera dello scorso 30 luglio con cui ha stabilito l'immissione in commercio del farmaco mifepristone (Mifegyne); - la definizione delle concrete modalita' di somministrazione dei farmaci costituisce invece un atto medico, che quindi rientra nelle competenze del Governo e delle Regioni, ma non nelle prerogative dell'Agenzia, come confermato dal direttore Guido Rasi, incaricato dal Cda dell'Aifa per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Determina relativa l'autorizzazione all'immissione in commercio del Farmaco Mifegyne (Mifepristone), prodotto dalla ditta Exelgyne; - la commissione altresi' prende atto che la Determina rimanda a Stato e Regioni le disposizioni per il corretto percorso di utilizzo clinico del farmaco all'interno del servizio ospedaliero pubblico, cosi' come previsto dagli articoli 8 e 15 della legge 194 del 1978, e di cui l'AIFA non ha titolarita'. Sara' quindi compito della Conferenza Stato-Regioni stabilire le procedure e l'organizzazione sanitaria, garantendo le varie modalita' di ricovero e di assistenza come previsto dalla legge, garantendo altresi' la possibilita' di scelta al medico, del metodo e delle modalita' piu' idonee alle caratteristiche cliniche della donna; - la commissione verifichera' nei mesi immediatamente successivi all'immissione in commercio –non oltre procrastinabile pena una apertura di infrazione a livello di Unione Europea, o di una immissione forzata in base alla direttiva del mutuo riconoscimento- la necessita' di realizzare nuove audizioni, nelle modalita' che si riterranno piu' opportune, per monitorare come le Regioni si saranno organizzate per garantire il rispetto della legge. * senatrice Radicali-Pd ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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