====== AVVERTENZE ========================= Newsletter settimanale di Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Notizie, riflessioni e guide pratiche per il consumatore: per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione http://www.aduc.it/info/sostienici.php ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://avvertenze.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Avvertenze-2010-22.txt http://avvertenze.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Avvertenze-2010-22.pdf ------------------------------------------- Archivio dal 25-05-2010 al 01-06-2010 2010-22 In questo numero: - Editoriale. 02-06-2010 08:25 Energia, mercato libero. Venditori truffaldini, consumatori allocchi http://avvertenze.aduc.it/editoriale/energia+mercato+libero+venditori+truffaldini_17638.php - Notizie. http://avvertenze.aduc.it/notizie/ - La scheda. 01-06-2010 12:06 RICICLO RIFIUTI APPARECCHI ELETTRICI ED ELETTRONICI (RAEE): le regole http://sosonline.aduc.it/scheda/riciclo+rifiuti+apparecchi+elettrici+elettronici_17633.php - Osservatorio Legale. 27-05-2010 15:53 Iscrizioni ipotecarie immobiliari/Equitalia. Illegittime le iscrizioni per debiti inferiori a 8.000 euro. Come chiedere la cancellazione http://avvertenze.aduc.it/osservatorio/iscrizioni+ipotecarie+immobiliari+equitalia_17608.php - MacroMicro Economia. 28-05-2010 00:24 Intercettazioni, censura e privacy. Le parole di De André e l'ingordigia dei potenti http://avvertenze.aduc.it/macromicro/intercettazioni+censura+privacy+parole+de+andre_17597.php - Il Condominio. 31-05-2010 09:50 Condominialita’ dei balconi: nuova pronuncia, nuovi problemi http://avvertenze.aduc.it/condominio/condominialita+dei+balconi+nuova+pronuncia+nuovi_17625.php - Vignetta 27-05-2010 10:37 L'abolizione delle Province http://www.aduc.it/vignetta/abolizione+province_17603.php - Giannino 31-05-2010 15:02 Manovra finanziaria http://www.aduc.it/giannino/manovra+finanziaria_17629.php 25-05-2010 11:39 La scuola del ministro Gelmini http://www.aduc.it/giannino/scuola+ministro+gelmini_17588.php - Comunicati 25-05-2010 11:52 Roma. Si inaugura il Maxxi, il museo nazionale delle arti del XXI secolo. Mah! http://avvertenze.aduc.it/comunicato/roma+si+inaugura+maxxi+museo+nazionale+arti+xxi_17589.php 25-05-2010 14:31 Posta elettronica certificata. Indagine sull'applicazione del Codice dell'Amministrazione digitale: su 17 Authority solo 5 sono in regola http://avvertenze.aduc.it/comunicato/posta+elettronica+certificata+indagine+sull_17591.php 26-05-2010 13:55 Berlusconi, la manovra e le province. Se non ora, quando? http://avvertenze.aduc.it/comunicato/berlusconi+manovra+province+se+non+ora+quando_17595.php 27-05-2010 10:34 Province. Bossi: se toccano Bergamo scoppia la guerra civile http://avvertenze.aduc.it/comunicato/province+bossi+se+toccano+bergamo+scoppia+guerra_17602.php 28-05-2010 11:07 Tariffa rifiuti e Iva. Attenzione alle false interpretazioni delle nuove norme. I rimborsi sono dovuti http://avvertenze.aduc.it/comunicato/tariffa+rifiuti+iva+attenzione+alle+false_17612.php 28-05-2010 12:39 Province da abolire. Nel governo abbondano i.. don Abbondio http://avvertenze.aduc.it/comunicato/province+abolire+nel+governo+abbondano+don+abbondio_17614.php 28-05-2010 12:47 Legge Bersani adottata dai gestori telefonici: testimonial per la legittimazione delle illecite penali di recesso http://avvertenze.aduc.it/comunicato/legge+bersani+adottata+dai+gestori+telefonici_17615.php 28-05-2010 16:19 Ipad. Consumismo e consumerismo http://avvertenze.aduc.it/comunicato/ipad+consumismo+consumerismo_17620.php 29-05-2010 09:46 Aduc Osservatorio Lecce – Parcheggio su viale De Pietro, degrado ed abbandono: il Comune intervenga http://avvertenze.aduc.it/comunicato/aduc+osservatorio+lecce+parcheggio+viale+de+pietro_17623.php 31-05-2010 10:32 Censura Web. Aduc chiede aiuto: raccolta straordinaria fondi per causa 'Consumatori contro Fabio Oreste' http://avvertenze.aduc.it/comunicato/censura+web+aduc+chiede+aiuto+raccolta_17564.php 31-05-2010 13:23 Mare e pesca. L'italiota propensione alle deroghe. Appello ai consumatori http://avvertenze.aduc.it/comunicato/mare+pesca+italiota+propensione+alle+deroghe_17626.php 01-06-2010 10:35 Prestiti di Banca Santander. Antitrust apre pratica per pubblicità ingannevole http://avvertenze.aduc.it/comunicato/prestiti+banca+santander+antitrust+apre+pratica_17631.php 01-06-2010 11:51 Pesce crudo e anisakis. Attenzione alle infestazioni http://avvertenze.aduc.it/comunicato/pesce+crudo+anisakis+attenzione+alle+infestazioni_17632.php - Articoli 25-05-2010 13:26 Svizzera e chiese. Cattolici in fuga, protestanti reggono http://avvertenze.aduc.it/articolo/svizzera+chiese+cattolici+fuga+protestanti+reggono_17587.php 26-05-2010 11:56 Disegno legge Intercettazioni. Contrario a dettami Corte Strasburgo e Corte Costituzionale. Presentata pregiudiziale http://avvertenze.aduc.it/articolo/disegno+legge+intercettazioni+contrario+dettami_17593.php 26-05-2010 13:28 Cannabis. Studiosi costretti a sfatare stereotipi su ipotetici effetti negativi: alterano risultati http://avvertenze.aduc.it/articolo/cannabis+studiosi+costretti+sfatare+stereotipi_17596.php 26-05-2010 13:35 Immigrazione. Permesso di soggiorno a punti: pronta la bozza di regolamento per gli “accordi di integrazione”. Profili di illegittimita' http://avvertenze.aduc.it/articolo/immigrazione+permesso+soggiorno+punti+pronta+bozza_17594.php 26-05-2010 17:40 Le nuove vie della cocaina http://avvertenze.aduc.it/articolo/nuove+vie+della+cocaina_17599.php 26-05-2010 17:46 Riforma del sistema finanziario: la speranza si chiama Obama http://avvertenze.aduc.it/articolo/riforma+sistema+finanziario+speranza+si+chiama_17598.php 27-05-2010 09:11 Manovra economica. Blocco turn over, ma non concorsi e consulenze esterne. Emendamenti http://avvertenze.aduc.it/articolo/manovra+economica+blocco+turn+over+ma+non+concorsi_17607.php 27-05-2010 11:44 Aborto. Tanti in Europa quelli 'tardivi' http://avvertenze.aduc.it/articolo/aborto+tanti+europa+quelli+tardivi_17600.php 27-05-2010 12:39 Demolizioni in Campania. Senato approva ordine del giorno su Ospedale del Mare http://avvertenze.aduc.it/articolo/demolizioni+campania+senato+approva+ordine+giorno_17606.php 27-05-2010 12:48 Se le assicurazioni si limitassero a fare il loro mestiere... http://avvertenze.aduc.it/articolo/se+assicurazioni+si+limitassero+fare+loro+mestiere_17605.php 27-05-2010 16:12 Cannabis. Tribunale del riesame di Bolzano: chi vende semi non istiga al consumo! http://avvertenze.aduc.it/articolo/cannabis+tribunale+riesame+bolzano+chi+vende+semi_17610.php 28-05-2010 00:24 Intercettazioni, censura e privacy. Le parole di De André e l'ingordigia dei potenti http://avvertenze.aduc.it/articolo/intercettazioni+censura+privacy+parole+de+andre_17597.php 28-05-2010 14:40 La dipendenza da Internet? Una bufala nata da uno psichiatra burlone http://avvertenze.aduc.it/articolo/dipendenza+internet+bufala+nata+psichiatra+burlone_17619.php 29-05-2010 10:58 Mephedrone. Confermato che l'allarme è una bufala http://avvertenze.aduc.it/articolo/mephedrone+confermato+che+allarme+bufala_17622.php 29-05-2010 18:58 Cannabis, Tribunale Milano: coltivazione 'domestica' non è reato http://avvertenze.aduc.it/articolo/cannabis+tribunale+milano+coltivazione+domestica_17621.php 30-05-2010 10:20 Eutanasia, proposta di legge per legalizzarla in Western Australia http://avvertenze.aduc.it/articolo/eutanasia+proposta+legge+legalizzarla+western_17624.php 31-05-2010 10:03 Condominialita’ dei balconi: nuova pronuncia, nuovi problemi http://avvertenze.aduc.it/articolo/condominialita+dei+balconi+nuova+pronuncia+nuovi_17625.php 31-05-2010 14:56 Eroina. Dimostrato! La distribuzione controllata funziona http://avvertenze.aduc.it/articolo/eroina+dimostrato+distribuzione+controllata_17628.php 31-05-2010 15:32 Prodotti biologici. Malgrado tutto sono buoni e utili http://avvertenze.aduc.it/articolo/prodotti+biologici+malgrado+tutto+sono+buoni+utili_17627.php 01-06-2010 16:30 Manovra economica. Ma ci sono enti inutili piu' inutili degli altri? La vicenda del Pra http://avvertenze.aduc.it/articolo/manovra+economica+ma+ci+sono+enti+inutili+piu_17634.php 01-06-2010 16:41 Cordone ombelicale. Troppe banche e male organizzate per donazioni che si disincentivano http://avvertenze.aduc.it/articolo/cordone+ombelicale+troppe+banche+male+organizzate_17636.php - Notizie 25-05-2010 08:16 ITALIA/Annunci. Banda larga. Agcom: per passare alla fibra 'spegneremo' il doppino di rame http://avvertenze.aduc.it/notizia/annunci+banda+larga+agcom+passare+alla+fibra_118062.php 25-05-2010 09:46 ITALIA/Pipi' dei cani. Vietate a Trieste http://avvertenze.aduc.it/notizia/pipi+dei+cani+vietate+trieste_118063.php 25-05-2010 09:57 ITALIA/Diffusione quotidiani. Quasi tutti in calo http://avvertenze.aduc.it/notizia/diffusione+quotidiani+quasi+tutti+calo_118064.php 25-05-2010 11:09 INDIA/Vorrei la pelle bianca. Boom di cosmetici maschili http://avvertenze.aduc.it/notizia/vorrei+pelle+bianca+boom+cosmetici+maschili_118067.php 25-05-2010 11:30 INDONESIA/La polizia della Sharia in azione contro i pantaloni attillati http://avvertenze.aduc.it/notizia/polizia+della+sharia+azione+contro+pantaloni_118068.php 25-05-2010 12:26 ITALIA/Donazioni volontariato. Italiani meno generosi http://avvertenze.aduc.it/notizia/donazioni+volontariato+italiani+meno+generosi_118069.php 25-05-2010 13:05 ITALIA/Casa del Comune. Sfrattati perche' non sposati http://avvertenze.aduc.it/notizia/casa+comune+sfrattati+perche+non+sposati_118070.php 25-05-2010 15:18 ITALIA/Banda larga in fibra: per coprire il 50% della popolazione servono 13 miliardi di euro http://avvertenze.aduc.it/notizia/banda+larga+fibra+coprire+50+della+popolazione_118071.php 25-05-2010 15:27 ITALIA/Tv. Mediaset: anche noi sul satellite se Sky approda al digitale terrestre http://avvertenze.aduc.it/notizia/tv+mediaset+anche+noi+sul+satellite+se+sky+approda_118072.php 25-05-2010 15:54 ITALIA/Italiani e Internet. Il picco dei collegamenti tra le 18 e le 21: sei milioni di utenti online http://avvertenze.aduc.it/notizia/italiani+internet+picco+dei+collegamenti+18+21+sei_118073.php 25-05-2010 17:39 VATICANO/Staminali. Accordo Vaticano-NeoStem Inc. sulla ricerca con quelle adulte http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+accordo+vaticano+neostem+inc+sulla_118075.php 25-05-2010 19:13 ITALIA/Cannabis per trattare la sclerosi multipla, un caso clinico http://avvertenze.aduc.it/notizia/cannabis+trattare+sclerosi+multipla+caso+clinico_118077.php 25-05-2010 19:24 USA/Censura shock, giudice blocca pubblicazione articolo su rettore universitario http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+shock+giudice+blocca+pubblicazione+articolo_118081.php 25-05-2010 19:26 ITALIA/Censura, direttori e redazioni giornalistiche: ddl governativo è pericoloso http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+direttori+redazioni+giornalistiche+ddl_118082.php 25-05-2010 19:34 ITALIA/Trapianti. Consiglio Superiore di Sanità: sì alla donazione 'samaritana' degli organi http://avvertenze.aduc.it/notizia/trapianti+consiglio+superiore+sanita+si+alla_118083.php 26-05-2010 09:49 MONDO/I marchi con migliore reputazione: Google e Sony in vetta http://avvertenze.aduc.it/notizia/marchi+migliore+reputazione+google+sony+vetta_118084.php 26-05-2010 10:06 ITALIA/Radio. Ascolto giornaliero: piu' di 41 milioni http://avvertenze.aduc.it/notizia/radio+ascolto+giornaliero+piu+41+milioni_118085.php 26-05-2010 11:00 ITALIA/Nuove frequenze tv digitale terrestre: l'Ue fissa alcuni paletti http://avvertenze.aduc.it/notizia/nuove+frequenze+tv+digitale+terrestre+ue+fissa_118086.php 26-05-2010 11:11 U.E./Rapporto Ue sulle tlc. Frammentazione mercati danneggia utenti, segnali positivi dall'Italia http://avvertenze.aduc.it/notizia/rapporto+ue+sulle+tlc+frammentazione+mercati_118088.php 26-05-2010 11:45 USA/Storie di proibizionsimo, allarme per eroina killer http://avvertenze.aduc.it/notizia/storie+proibizionsimo+allarme+eroina+killer_118090.php 26-05-2010 11:46 ITALIA/Come sta il Paese? Rapporto Istat: reddito disponibile procapite, meno 360 euro in dieci anni http://avvertenze.aduc.it/notizia/come+sta+paese+rapporto+istat+reddito+disponibile_118095.php 26-05-2010 11:50 ITALIA/Immigrazione, aumenta l'occupazione degli stranieri, ma solo nei settori ignorati dagli italiani http://avvertenze.aduc.it/notizia/immigrazione+aumenta+occupazione+stranieri+ma+solo_118092.php 26-05-2010 12:37 BELGIO/Eutanasia. Studio: infermieri agiscono spesso oltre i limiti della legge http://avvertenze.aduc.it/notizia/eutanasia+studio+infermieri+agiscono+spesso+oltre_118098.php 26-05-2010 15:20 SVIZZERA/Prezzi. Il Consiglio federale avvia procedura per maggiore trasparenza http://avvertenze.aduc.it/notizia/prezzi+consiglio+federale+avvia+procedura+maggiore_118100.php 26-05-2010 18:43 SPAGNA/Ru486, anche in Catalogna potrà essere concessa a domicilio http://avvertenze.aduc.it/notizia/ru486+anche+catalogna+potra+essere+concessa_118105.php 27-05-2010 09:40 ITALIA/Parmalat. Confermata in Appello condanna a Tanzi http://avvertenze.aduc.it/notizia/parmalat+confermata+appello+condanna+tanzi_118106.php 27-05-2010 09:47 ITALIA/Abuso posizione dominante. Agcom: nessuna misura provvisoria contro Telecom Italia http://avvertenze.aduc.it/notizia/abuso+posizione+dominante+agcom+nessuna+misura_118107.php 27-05-2010 09:51 ITALIA/Banda larga. Gestori alternativi: migrazione forzata dal rame alla fibra http://avvertenze.aduc.it/notizia/banda+larga+gestori+alternativi+migrazione+forzata_118108.php 27-05-2010 10:09 GRAN BRETAGNA/Notizie online a pagamento: il Times parte http://avvertenze.aduc.it/notizia/notizie+online+pagamento+times+parte_118109.php 27-05-2010 10:49 SPAGNA/Fumo. 16/24enni: uno su tre consuma abitualmente http://avvertenze.aduc.it/notizia/fumo+16+24enni+tre+consuma+abitualmente_118110.php 27-05-2010 13:43 PAKISTAN/Censura e religione, Governo fa marcia indietro su Facebook e Youtube http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+religione+governo+fa+marcia+indietro_118111.php 27-05-2010 13:52 ITALIA/Farmaci, ecco cosa prevede la manovra del Governo http://avvertenze.aduc.it/notizia/farmaci+ecco+cosa+prevede+manovra+governo_118114.php 27-05-2010 13:55 VIETNAM/Accuse di guerra al dissenso sul web http://avvertenze.aduc.it/notizia/accuse+guerra+al+dissenso+sul+web_118115.php 27-05-2010 14:00 BRASILE/Guerra alla droga, comandante polizia ucciso in diretta radio http://avvertenze.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+comandante+polizia+ucciso+diretta_118117.php 27-05-2010 14:14 ITALIA/Dolore, un italiano su tre sopporta per mesi o anni http://avvertenze.aduc.it/notizia/dolore+italiano+tre+sopporta+mesi+anni_118120.php 27-05-2010 14:27 USA/Staminali, per la prima volta creata retina da quelle embrionali http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+prima+volta+creata+retina+quelle_118122.php 27-05-2010 15:41 ITALIA/Riparazioni e ricambi auto, nuove regole Ue http://avvertenze.aduc.it/notizia/riparazioni+ricambi+auto+nuove+regole+ue_118125.php 27-05-2010 15:52 SVIZZERA/Preservativi, Governo cantonale Zurigo dice no alla distribuzione nelle scuole medie http://avvertenze.aduc.it/notizia/preservativi+governo+cantonale+zurigo+dice+no+alla_118126.php 27-05-2010 16:05 AUSTRIA/Benzina, nuove regole sull'esposizione dei prezzi http://avvertenze.aduc.it/notizia/benzina+nuove+regole+sull+esposizione+dei+prezzi_118127.php 27-05-2010 16:35 ITALIA/Presto tutti i conti dormienti consultabili online. In ballo 140 milioni di euro http://avvertenze.aduc.it/notizia/presto+tutti+conti+dormienti+consultabili+online_118128.php 27-05-2010 17:20 ITALIA/Morte Cucchi, Amnesty International: in Italia mancano controlli indipendenti su abusi polizia http://avvertenze.aduc.it/notizia/morte+cucchi+amnesty+international+italia+mancano_118129.php 27-05-2010 17:23 U.E./Ue, il tabacco uccide 650mila europei ogni anno http://avvertenze.aduc.it/notizia/ue+tabacco+uccide+650mila+europei+ogni+anno_118130.php 27-05-2010 19:52 ITALIA/Dipartimento antidroga. Rete informatica e osservatori regionali http://avvertenze.aduc.it/notizia/dipartimento+antidroga+rete+informatica+osservatori_118131.php 28-05-2010 09:41 ITALIA/Tariffa rifiuti. Governo: va pagata l'Iva... ma in futuro? http://avvertenze.aduc.it/notizia/tariffa+rifiuti+governo+va+pagata+iva+ma+futuro_118132.php 28-05-2010 11:24 IRAN/Vietato film di Kiarostami, il Governo: vestito Binochet non rispetta religione http://avvertenze.aduc.it/notizia/vietato+film+kiarostami+governo+vestito+binochet_118134.php 28-05-2010 11:26 ITALIA/Privacy. Elenchi telefonici online: ammessa la ricerca partendo dal numero di telefono http://avvertenze.aduc.it/notizia/privacy+elenchi+telefonici+online+ammessa+ricerca_118136.php 28-05-2010 11:28 ITALIA/Medici e farmacisti contro la manovra del Governo: pronto soccorso a rischio http://avvertenze.aduc.it/notizia/medici+farmacisti+contro+manovra+governo+pronto_118137.php 28-05-2010 12:08 ITALIA/Concorrenza: online sito con tutte le sentenze in materia antitrust http://avvertenze.aduc.it/notizia/concorrenza+online+sito+tutte+sentenze+materia_118139.php 28-05-2010 12:18 SPAGNA/Trapianto delle gambe. Il primo al mondo http://avvertenze.aduc.it/notizia/trapianto+gambe+primo+al+mondo_118140.php 28-05-2010 12:37 ITALIA/Case. Quotazioni stabili, in ripresa le compravendite http://avvertenze.aduc.it/notizia/case+quotazioni+stabili+ripresa+compravendite_118141.php 28-05-2010 14:19 AUSTRALIA/Droga. Ex giudice supremo cambia idea e chiede la legalizzazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/droga+ex+giudice+supremo+cambia+idea+chiede_118142.php 28-05-2010 14:25 SPAGNA/Il comune di LLeida vieterà burqa e niqab negli uffici pubblici http://avvertenze.aduc.it/notizia/comune+lleida+vietera+burqa+niqab+negli+uffici_118143.php 28-05-2010 14:59 AUSTRIA/Crisi economica, gli austriaci pronti a risparmiare su vacanze e ristorazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/crisi+economica+austriaci+pronti+risparmiare_118144.php 28-05-2010 15:42 ITALIA/Ipad/Apple. In coda e bivacco notturno per acquistarlo http://avvertenze.aduc.it/notizia/ipad+apple+coda+bivacco+notturno+acquistarlo_118145.php 28-05-2010 16:40 USA/Condannata per aver sottratto al figlio l'account di Facebook http://avvertenze.aduc.it/notizia/condannata+aver+sottratto+al+figlio+account_118146.php 28-05-2010 17:32 ITALIA/Carcere, commissione Camera: tossicodipendenti scontino pena in carcere http://avvertenze.aduc.it/notizia/carcere+commissione+camera+tossicodipendenti_118150.php 28-05-2010 17:36 ITALIA/Garante Privacy; per studi scientifici si puo' accedere a cartelle cliniche senza il consenso http://avvertenze.aduc.it/notizia/garante+privacy+studi+scientifici+si+puo+accedere_118151.php 28-05-2010 17:38 ITALIA/Sanità, 60% ospedali non rispetta protocolli sicurezza in sala operatoria http://avvertenze.aduc.it/notizia/sanita+60+ospedali+non+rispetta+protocolli_118152.php 28-05-2010 19:49 ITALIA/Giovani. Oltre le droghe, le altre dipendenze http://avvertenze.aduc.it/notizia/giovani+oltre+droghe+altre+dipendenze_118153.php 28-05-2010 19:55 ITALIA/Farmaci. Cnb: no al segreto nelle procedure di autorizzazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/farmaci+cnb+no+al+segreto+nelle+procedure_118154.php 29-05-2010 10:34 U.E./Nuova droga mephedrone. Rapporto scientifico dell'Oedt su rischi sociali e sanitari http://avvertenze.aduc.it/notizia/nuova+droga+mephedrone+rapporto+scientifico+dell_118155.php 29-05-2010 10:52 ITALIA/Assegno invalidità. Corte Costituzionale: no a discriminazioni tra italiani e stranieri regolari http://avvertenze.aduc.it/notizia/assegno+invalidita+corte+costituzionale+no_118156.php 29-05-2010 10:55 MONDO/Tabacco, Oms: il fumo uccide un milione e mezzo di donne ogni anno http://avvertenze.aduc.it/notizia/tabacco+oms+fumo+uccide+milione+mezzo+donne+ogni_118157.php 29-05-2010 11:27 ITALIA/Cure palliative e terapia del dolore, ministro Fazio: creati commissione e dipartimento appositi http://avvertenze.aduc.it/notizia/cure+palliative+terapia+dolore+ministro+fazio_118158.php 29-05-2010 11:35 ITALIA/Spesa farmaceutica, Guardia di Finanza scopre sprechi per un miliardo e mezzo http://avvertenze.aduc.it/notizia/spesa+farmaceutica+guardia+finanza+scopre+sprechi_118160.php 29-05-2010 11:38 USA/Aborto, nuova strategia antiabortista: obbligare donne a vedere ecografia embrione http://avvertenze.aduc.it/notizia/aborto+nuova+strategia+antiabortista+obbligare_118161.php 29-05-2010 13:23 U.E./I pesci che sara' vietato mangiare dal 1 giugno http://avvertenze.aduc.it/notizia/pesci+che+sara+vietato+mangiare+dal+giugno_118163.php 29-05-2010 13:39 ITALIA/Servizi. Aumenti oltre media Ue. Indagine Confartiginato http://avvertenze.aduc.it/notizia/servizi+aumenti+oltre+media+ue+indagine_118164.php 30-05-2010 10:10 U.E./Eutanasia in Belgio e Olanda, studio: i consultori medici funzionano http://avvertenze.aduc.it/notizia/eutanasia+belgio+olanda+studio+consultori+medici_118165.php 30-05-2010 10:50 ITALIA/Trapianti, il clamoroso caso del Veneto: esclusi i pazienti con disabilità intellettiva http://avvertenze.aduc.it/notizia/trapianti+clamoroso+caso+veneto+esclusi+pazienti_118169.php 30-05-2010 10:54 ITALIA/Biotestamento, anche commissione Giustizia perplessa su ddl 'tortura': dov'è l'autodeterminazione? http://avvertenze.aduc.it/notizia/biotestamento+anche+commissione+giustizia+perplessa_118170.php 31-05-2010 09:39 ITALIA/Carte di credito. Un milione in meno http://avvertenze.aduc.it/notizia/carte+credito+milione+meno_118171.php 31-05-2010 11:08 ASIA/Censura e religione. Bangladesh oscura Facebook, Pakistan lo sblocca http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+religione+bangladesh+oscura+facebook_118172.php 31-05-2010 11:11 ISRAELE/Strage di Gaza, scatta la censura militare israeliana http://avvertenze.aduc.it/notizia/strage+gaza+scatta+censura+militare+israeliana_118174.php 31-05-2010 12:12 ITALIA/Legge 40, ora si punta a smontare il divieto della fecondazione eterologa http://avvertenze.aduc.it/notizia/legge+40+ora+si+punta+smontare+divieto+della_118177.php 31-05-2010 12:28 MONDO/Facebook il sito piu' visitato http://avvertenze.aduc.it/notizia/facebook+sito+piu+visitato_118179.php 31-05-2010 12:59 GRAN BRETAGNA/Droga, aumenta drammaticamente il pregiudizio verso i tossicodipendenti in Scozia http://avvertenze.aduc.it/notizia/droga+aumenta+drammaticamente+pregiudizio+verso_118180.php 31-05-2010 13:05 AUSTRALIA/Privacy: Google e Facebook accusate di violazioni http://avvertenze.aduc.it/notizia/privacy+google+facebook+accusate+violazioni_118181.php 31-05-2010 13:09 ITALIA/Telecomunicazioni: Eutelia spera che arrivi un 'salvatore' http://avvertenze.aduc.it/notizia/telecomunicazioni+eutelia+spera+che+arrivi_118184.php 31-05-2010 13:10 CANADA/Eutanasia, commissione legislativa apre consultazioni con i cittadini http://avvertenze.aduc.it/notizia/eutanasia+commissione+legislativa+apre_118182.php 31-05-2010 13:12 COREA DEL SUD/Embrioni sovrannumerari, Corte costituzionale: possono essere usati per la ricerca http://avvertenze.aduc.it/notizia/embrioni+sovrannumerari+corte+costituzionale_118183.php 31-05-2010 13:42 IRAN/Clonati 4mila cani antidroga http://avvertenze.aduc.it/notizia/clonati+4mila+cani+antidroga_118185.php 31-05-2010 14:08 USA/Staminali, eutanasia e aborto. Sondaggio Gallup http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+eutanasia+aborto+sondaggio+gallup_118186.php 31-05-2010 14:16 GIAPPONE/Staminali sacco amniotico per riparare cuore infartuato http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+sacco+amniotico+riparare+cuore+infartuato_118187.php 31-05-2010 17:06 ITALIA/Ru486, 'sistema gelatinoso' impedisce distribuzione http://avvertenze.aduc.it/notizia/ru486+sistema+gelatinoso+impedisce+distribuzione_118192.php 31-05-2010 17:23 ITALIA/Immigrazione, Cassazione: mai espulsioni in Tunisia, lì si tortura http://avvertenze.aduc.it/notizia/immigrazione+cassazione+mai+espulsioni+tunisia+li_118194.php 31-05-2010 19:28 ITALIA/Dipartimento antidroga punta sulla propaganda via Web http://avvertenze.aduc.it/notizia/dipartimento+antidroga+punta+sulla+propaganda+via_118193.php 31-05-2010 19:29 ITALIA/Mi drogavo ma sono pentito: outing del Sindaco di Racalmuto http://avvertenze.aduc.it/notizia/mi+drogavo+ma+sono+pentito+outing+sindaco+racalmuto_118196.php 31-05-2010 19:44 BRASILE/Narcotraffico e Adriano. Polizia convoca calciatore http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcotraffico+adriano+polizia+convoca+calciatore_118197.php 01-06-2010 06:56 ITALIA/Suonerie cellulari ingannevoli, dindo costa 275 mila euro a Tim, Vodafone, Wind, H3G &Co http://avvertenze.aduc.it/notizia/suonerie+cellulari+ingannevoli+dindo+costa+275+mila_118198.php 01-06-2010 10:43 ITALIA/Aeroporti. Debiti grazie al vulcano islandese http://avvertenze.aduc.it/notizia/aeroporti+debiti+grazie+al+vulcano+islandese_118199.php 01-06-2010 12:13 U.E./Farmacie. Corte Giustizia: piu' liberta' di aperture sul territorio http://avvertenze.aduc.it/notizia/farmacie+corte+giustizia+piu+liberta+aperture+sul_118205.php 01-06-2010 13:42 GERMANIA/Alcool, la tassa su alcopops induce al consumo di liquori http://avvertenze.aduc.it/notizia/alcool+tassa+alcopops+induce+al+consumo+liquori_118208.php 01-06-2010 13:43 U.E./L'Europa ha approvato l'Agenda digitale http://avvertenze.aduc.it/notizia/europa+ha+approvato+agenda+digitale_118209.php 01-06-2010 14:53 ITALIA/Adozioni, Cassazione: no a coppie che discriminano in base a razza http://avvertenze.aduc.it/notizia/adozioni+cassazione+no+coppie+che+discriminano+base_118211.php 01-06-2010 14:56 AUSTRALIA/Antidepressivi in gravidanza aumentano rischio aborto spontaneo http://avvertenze.aduc.it/notizia/antidepressivi+gravidanza+aumentano+rischio+aborto_118212.php 01-06-2010 17:27 EUROPA/Censura, Corte Strasburgo: i giornalisti possono scrivere titoli 'esagerati' http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+corte+strasburgo+giornalisti+possono_118215.php 01-06-2010 20:18 CUBA/Droga. Fidel Castro agli Usa: come la sconfiggerete? http://avvertenze.aduc.it/notizia/droga+fidel+castro+agli+usa+come+sconfiggerete_118217.php ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono due, e sul sito c'è la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://avvertenze.aduc.it/info/vaticano.php PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://tlc.aduc.it/rai/ ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura sei canali tematici e sei sottocanali con informazioni e consigli quotidiani, tutti editi dall'Aduc: - Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Per conoscere i propri diritti e combattere le arroganze di ogni tipo Sottocanali: - Rimborso Windows: http://avvertenze.aduc.it/rimborsowindows/ - Censura: http://avvertenze.aduc.it/censura/ - Immobili: http://avvertenze.aduc.it/immobili/ - Investire Informati http://investire.aduc.it Informazione e consulenza finanziaria - Salute http://salute.aduc.it Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo può disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualità, etc. Sottocanali: - Eutanasia: http://salute.aduc.it/eutanasia/ - Cellule staminali: http://salute.aduc.it/staminali/ - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Telecomunicazioni http://tlc.aduc.it I diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia Sottocanali: - Stop al canone Rai: http://tlc.aduc.it/info/specialecanonerai.php - Immigrazione http://immigrazione.aduc.it Diritti degli stranieri in Italia ------------------------------------------- EDITORIALE 02-06-2010 08:25 Energia, mercato libero. Venditori truffaldini, consumatori allocchi In treno. Siedo davanti ad un ragazzo, tutto concentrato su dei moduli contrattuali. Riconosco il logo, una grande impresa nel settore energia. Compila contratti già firmati dal cliente … in bianco. Il venditore ha un viso soddisfatto, e compila, compila. Non sono dettagli ad essere aggiunti, manca pure il tipo di servizio prescelto: tariffa A, B, C? Nessuna opzione è selezionata. Il venditore non ha lasciato il foglio riservato al cliente che è lì, ovviamente sottoscritto, davanti ai miei occhi, insieme alle altre copie del contratto. È il preludio di una fregatura. È intuibile quello quel che è accaduto: il venditore si è presentato alla porta della signora o dell'azienda, avrà raccontato mille è più mirabilie della prestigiosa società, e avrà chiuso: firmi qui e vedrà che risparmi! Forse un po' perplesso, forse per levarsi di torno questo insistente e simpatico giovine, ecco la firma e anche il timbro. Sono così i venditori, simpatici e rompiballe al punto giusto da indurre alla firma. E non parliamo di quelli violenti che approfittano della classica vecchietta (vere e proprie truffe … da galera). È intuibile quello che accadrà: arriveranno bollette più alte rispetto al passato, e il ricordo di quella firma apposta su moduli in bianco sarà sempre più amaro. Da quando hanno liberalizzato il mercato dell'energia (luce e gas) è uno stillicidio di contratti sottoscritti senza consapevolezza. Le colpe. I committenti, Enel, Eni, Sorgenia, Italcogim e compagnia danzante, sguinzagliano (consapevolmente?) venditori senza alcun controllo sulla loro correttezza. L'Autorità per l'Energia e il Gas, che praticamente ha lasciato loro campo libero, senza alcun efficace rimedio. I clienti, anche aziendali: dare i propri dati e firmare moduli ad uno sconosciuto è un atto di fede nell'essere umano, che ricambia da par suo, approfittando della situazione. Ancora lo vedo il venditore che compila, compila, compila, pensando alle provvigioni immeritate che incasserà. È il consumatore il miglior difensore di se stesso, di fronte a firme regalate al primo venuto non c'è legge che tenga. (Domenico Murrone) ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA 01-06-2010 12:06 RICICLO RIFIUTI APPARECCHI ELETTRICI ED ELETTRONICI (RAEE): le regole Nell'ambito della gestione dei rifiuti, rilevante per consumatori e non, ci sono due sigle che identificano un'ampia categoria di beni per i quali la comunita' europea ha fissato precise regole per raccolta, gestione e riciclo: AEE: apparecchiature elettriche ed elettroniche, tra cui rientrano grandi e piccoli elettrodomestici, televisori, computer, telefonini, etc. (vedi elenco piu' avanti); RAEE: rifiuti di dette apparecchiature elettriche ed elettroniche. In Italia la normativa madre in materia e' il d.lgs. 151/05, che ha coinvolto in massima parte i produttori di apparecchiature AEE impedendo loro di utilizzare determinate sostanze pericolose e coinvolgendoli nell'attivita' di trattamento e riciclo dei RAEE, con progressivo sgravio dei Comuni. Gia' dal 2007 i consumatori stanno pagando l'ecocontributo RAEE, un sovrapprezzo previsto dalla legge che il produttore puo' far gravare sugli apparecchi, destinato a coprire i costi delle attivita' di recupero introdotte a livello europeo. Nella pratica per i consumatori non e' finora cambiato molto, perche' la raccolta dei RAEE e' di fatto analoga a quella "tradizionale" dei rifiuti ingombranti, con obbligo di utilizzare i centri di raccolta differenziata organizzati dai Comuni, direttamente o attraverso le locali aziende di gestione. Dal 18 Giugno 2010 pero' le cose cambieranno. I consumatori potranno godere di un "servizio" contrapposto al loro obbligo di contribuire economicamente alla nuova gestione. Ogni qual volta sostituiranno un'apparecchiatura vecchia acquistandone una nuova dello stesso tipo, potranno affidare il rifiuto direttamente al venditore, che provvedera' a ritirarlo ed indirizzarlo gratuitamente ai punti di raccolta per il riciclo (sistema battezzato "uno contro uno"). Ad oggi il sistema di gestione dei RAEE sembrerebbe pressocche' completo, ma la sua strada e' stata travagliata. Le date di entrata in vigore degli obblighi gravanti sui produttori sono state prorogate diverse volte e per il ritiro "uno contro uno" a carico del venditore si e' dovuto aspettare, per anni, un decreto attuativo. GLI APPARECCHI ELETTRICI ED ELETTRONICI (AEE) Vi rientrano gli apparecchi che funzionano ad elettricita' o a pila, progettati per essere usati con una tensione non superiore a 1000 volt (per la corrente alternata) o a 1500 volt (per la corrente continua). Di seguito l'elenco esemplificativo riportato dal d.lgs. 151/07 agli allegati 1a e 1b, diviso per categorie: Grandi elettrodomestici (con esclusione di quelli fissi di grandi dimensioni) * Grandi apparecchi di refrigerazione * Frigoriferi * Congelatori * Altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti * Lavatrici * Asciugatrici * Lavastoviglie * Apparecchi per la cottura * Stufe elettriche * Piastre riscaldanti elettriche * Forni a microonde * Altri grandi elettrodomestici utilizzati per la cottura e l'ulteriore trasformazione di alimenti * Apparecchi elettrici di riscaldamento * Radiatori elettrici * Altri grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare ambienti ed eventualmente letti e divani * Ventilatori elettrici * Apparecchi per il condizionamento come definiti dal decreto del Ministro delle attivita' produttive 2/1/03 * Altre apparecchiature per la ventilazione e l'estrazione d'aria. Piccoli elettrodomestici * Aspirapolvere * Scope meccaniche * Altre apparecchiature per la pulizia * Macchine per cucire, macchine per maglieria, macchine tessitrici e per altre lavorazioni dei tessili * Ferri da stiro e altre apparecchiature per stirare, pressare e trattare ulteriormente gli indumenti * Tostapane * Friggitrici * Frullatori, macina caffé elettrici, altri apparecchi per la preparazione dei cibi e delle bevande utilizzati in cucina e apparecchiature per aprire o sigillare contenitori o pacchetti * Coltelli elettrici * Apparecchi tagliacapelli, asciugacapelli, spazzolini da denti elettrici, rasoi elettrici, apparecchi per massaggi e altre cure del corpo * Sveglie, orologi da polso o da tasca e apparecchiature per misurare, indicare e registrare il tempo * Bilance. Apparecchiature informatiche per le comunicazioni * Trattamento dati centralizzato * Mainframe * Minicomputer * Stampanti * Personal computer (unità centrale, mouse, schermo e tastiera inclusi) * Computer portatili (unità centrale, mouse, schermo e tastiera inclusi) * Notebook * Agende elettroniche * Copiatrici * Macchine da scrivere elettriche ed elettroniche * Calcolatrici tascabili e da tavolo e altri prodotti e apparecchiature per raccogliere, memorizzare, elaborare, presentare o comunicare informazioni con mezzi elettronici * Terminali e sistemi utenti * Fax * Telex * Telefoni * Telefoni pubblici a pagamento * Telefoni senza filo * Telefoni cellulari * Segreterie telefoniche e altri prodotti o apparecchiature per trasmettere suoni, immagini o altre informazioni mediante la telecomunicazione. Apparecchiature di consumo * Apparecchi radio * Apparecchi televisivi * Videocamere * Videoregistratori * Registratori hi-fi * Amplificatori audio * Strumenti musicali * Altri prodotti o apparecchiature per registrare o riprodurre suoni o immagini, inclusi segnali o altre tecnologie per la distribuzione di suoni e immagini diverse dalla telecomunicazione. Apparecchiature di illuminazione * Apparecchi di illuminazione: valutazione in peso ai fini della determinazione delle quote di mercato ai sensi dell'articolo 10, comma 1 * Tubi fluorescenti * Sorgenti luminose fluorescenti compatte * Sorgenti luminose a scarica ad alta intensità, comprese sorgenti luminose a vapori di sodio ad alta pressione e sorgenti luminose ad alogenuri metallici * Sorgenti luminose a vapori di sodio a bassa pressione. Utensili elettrici ed elettronici (ad eccezione degli industriali fissi di grandi dimensioni) * Trapani * Seghe * Macchine per cucire * Apparecchiature per tornire, fresare, carteggiare, smerigliare, segare, tagliare, tranciare, trapanare, perforare, punzonare, piegare, curvare o per procedimenti analoghi su legno,metallo o altri materiali * Strumenti per rivettare, inchiodare o avvitare o rimuovere rivetti, chiodi e viti o impiego analogo * Strumenti per saldare, brasare o impiego analogo * Apparecchiature per spruzzare, spandere, disperdere o per altro trattamento di sostanze liquide o gassose con altro mezzo * Attrezzi tagliaerba o per altre attività di giardinaggio. Giocattoli e apparecchiature per il tempo libero e lo sport * Treni elettrici e auto giocattolo * Consolle di videogiochi portatili * Videogiochi * Computer per ciclismo, immersioni subacquee, corsa, canottaggio, ecc * Apparecchiature sportive con componenti elettrici o elettronici * Macchine a gettoni. Dispositivi medici (ad eccezione dei prodotti impiantati ed infettati) * Apparecchi di radioterapia * Apparecchi di cardiologia * Apparecchi di dialisi * ventilatori polmonari * Apparecchi di medicina nucleare * Apparecchiature di laboratorio per diagnosi in vitro * Analizzatori * Congelatori * Altri apparecchi per diagnosticare, prevenire, monitorare, curare e alleviare malattie, ferite o disabilità Strumenti di monitoraggio e di controllo * Rivelatori di fumo * Regolatori di calore * Termostati * Apparecchi di misurazione, pesatura o regolazione ad uso domestico o di laboratorio * Altri strumenti di monitoraggio e controllo usati in impianti industriali, ad esempio nei banchi di manovra Distributori automatici * Distributori automatici, incluse le macchine per la preparazione e l'erogazione automatica o semiautomatica di cibi e di bevande: a) di bevande calde; b) di bevande calde, fredde, bottiglie e lattine, c) di prodotti solidi. * Distributori automatici di denaro contante. * Tutti i distributori automatici di qualsiasi tipo di prodotto ad eccezione di quelli esclusivamente meccanici. DIRITTI E DOVERI DEL CONSUMATORE Raccolta dei RAEE domestici La procedura di gestione dei RAEE introdotta dal D.lgs.151/2005 e' attiva gia' da tempo, con raccolta dei rifiuti provenienti dai nuclei domestici effettuata con le stesse modalita' dei rifiuti urbani ingombranti. Stante l'obbligo a carico del consumatore di fruire della raccolta differenziata, ad oggi chi vuole sbarazzarsi di tali rifiuti puo' trasportarli direttamente ai centri di raccolta o alle isole ecologiche organizzate dal proprio Comune oppure puo' affidare il ritiro alle societa' municipalizzate di gestione utilizzando il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti (le cui modalita' e costi variano da Comune a Comune). Dai centri di raccolta i RAEE vengono poi trasportati agli impianti di trattamento e riciclo gestiti dai produttori attraverso sistemi collettivi di gestione che essi stessi formano individualmente o raggruppandosi (vedi piu' avanti). In questo quadro si inserisce la figura del venditore/distributore di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che il decreto coinvolge ponendo a suo carico il ritiro dei rifiuti RAEE ogni qualvolta viene venduto un apparecchio nuovo in sostituzione di uno vecchio dello stesso tipo. Dal 18 Giugno 2010 (*) infatti i RAEE prodotti a livello domestico che vengono sostituiti con l'acquisto di un apparecchio nuovo ed equivalente, dovranno essere ritirati e trasportati gratuitamente nei punti di raccolta direttamente dai venditori/distributori che vendono il nuovo. Cio' in ragione di "uno contro uno", ovvero quando all'acquisto di un nuovo apparecchio corrisponde il ritiro di un usato dello stesso tipo che abbia svolto le stesse funzioni (esempio: lavatrice nuova contro lavatrice vecchia, tv nuova contro tv vecchia, etc.). I venditori possono raccogliere i Raee presso locali propri per poi consegnarli ai punti di raccolta con cadenza mensile o al raggiungimento di un certo peso totale, tenendo aggiornato un registro di carico e scarico dal quale risulta anche il nome e l'indirizzo dei consumatori che hanno conferito il rifiuto. Per svolgere questa attivita' i venditori, o i terzi da loro delegati, devono iscriversi in un'apposita sezione dell'albo nazionale dei gestori ambientali. Agli obblighi suddetti -nella fattispecie la raccolta dei RAEE e il loro trasporto presso i centri di raccolta- sono soggetti anche gli installatori di AEE o i centri di assistenza tecnica nell'ambito delle proprie attivita'. La legge e' molto chiara riguardo all'obbligo di ritiro gratuito del RAEE da parte del venditore presso il domicilio del consumatore con trasporto dello stesso presso i punti di raccolta o i propri magazzini, e si puo' intendere quindi che questo obbligo valga anche nel caso di piccoli elettrodomestici. Tuttavia la questione va guardata da un punto di vista pratico, a nostro avviso, e nel caso di sostituzione di un piccolo apparecchio (calcolatrice, telefonino), diventa naturale che sia lo stesso consumatore a consegnare il vecchio al negoziante. Note: - (*) Obbligo previsto dal decreto del Ministero dell'ambiente n.65 dell'8/3/2010 pubblicato in GU del 4/5/2010, in vigore il 18/5/2010, con operativita' slittata di 30 giorni dal D.lgs.151/05; - Il ritiro gratuito dell'apparecchiatura, sia che avvenga da parte di societa' di gestione rifiuti sia da parte dei venditori, puo' essere rifiutato se vi siano rischi di contaminazione o se risulta evidente che l'apparecchiatura non contiene i suoi componenti essenziali o contiene rifiuti diversi dal RAEE. In questi casi deve provvedere personalmente il detentore, a proprie spese, con consegna del rifiuto a ditte specializzate nella loro gestione e smaltimento; - Il venditore che si rifiuta di ritirare l'apparecchiatura elettronica vecchia a fronte dell'acquisto di una nuova dello stesso tipo, oppure che effettua il ritiro chiedendone il pagamento, e' punibile con l'applicazione dii una sanzione amministrativa variabile da 150 a 400 euro; - Ricordiamo che lo scorretto smaltimento dei rifiuti ingombranti, con abbandono per strada o vicino al cassonetto, e' colpito da sanzioni decise a livello locale (in Campania e' addirittura previsto l'arresto, vedi legge 210/08). Pagamento del "contributo RAEE" La legge permette ai produttori che debbono gestire il trattamento e riciclo dei RAEE di introdurre un contributo aggiuntivo sul prezzo degli apparecchi prodotti per rifarsi parzialmente dei costi legati a tale gestione. L'onere grava sul consumatore finale, l'ultimo anello della catena che parte dal produttore e passa dai distributori e/o venditori. Il contributo puo' essere esposto in modo visibile, separato dal prezzo, oppure compreso in esso, secondo la decisione del produttore (che deve essere rispettata anche dai distributori e venditori). Anche gli importi sono decisi dai produttori, o meglio dai "sistemi collettivi di recupero" di cui i produttori fanno parte, con tariffe divise per tipo di AEE. Se lo stesso tipo di apparecchio e' trattato da due sistemi collettivi diversi (vedi piu' avanti i dettagli sulla gestione dei rifiuti), e' possibile che vengano applicati due distinti contributi. L'addebito del contributo RAEE puo' avvenire fino al 13/2/2011 (13/2/2013 per i grandi elettrodomestici). Qui alcuni siti dove trovare informazioni in merito: Consorzio Re Media - Consorzio Rae Cycle - Consorzio EcoR'it Informazioni da ricevere Nelle istruzioni d'uso delle apparecchiature i produttori devono inserire informazioni per il consumatore che riguardino: * l'obbligo di inviare i RAEE alla raccolta separata; * i sistemi di raccolta e la possibilita' di consegnare il rifiuto al venditore in caso di acquisto di un'apparecchiatura nuova dello stesso tipo; * gli effetti potenziali sull'ambiente dovuti alla presenza di sostanze pericolose nelle apparecchiature o all'uso improprio delle stesse; * il simbolo inerente il divieto di trattare i RAEE come rifiuti domestici (contenitore di spazzatura con ruote sbarrato da una croce); * le sanzioni previste in caso di smaltimento abusivo. Se non esiste un libretto di istruzioni dove inserire le informazioni, esse vanno fornite dai venditori presso i punti vendita con esposizione di materiale informativo, pubblicazioni, etc. Anche sulle apparecchiature immesse sul mercato dopo il 13/8/2005 -o sulle confezioni- deve apparire il simbolo della raccolta separata nonche' indicazioni per individuare il produttore. Su queste disposizioni vigila il Min.Ambiente tramite il comitato di vigilanza e di controllo sulla gestione dei RAEE. Anche il gestore locale del servizio di raccolta deve dare informazioni agli utenti sulle misure adottate per la raccolta dei RAEE e sugli obblighi che gravano sul consumatore stesso. Per ultimo, ma non meno importante, l'obbligo per il venditore/distributore di informare il consumatore sulla gratuita' del servizio "uno contro uno" gia' detto, il ritiro del rifiuto a fronte della vendita di un analogo apparecchio nuovo. OBBLIGHI PER IL PRODUTTORE Sono inclusi nella categoria i fabbricanti che vendono apparecchiature col proprio marchio, coloro che rivendono con proprio marchio apparecchiature prodotte da altri e coloro che importano o immettono per primi l'apparecchiatura nel territorio italiano. Sono compresi i produttori che vendono a distanza. Divieto di utilizzo di sostanze pericolose Dal 2006 e' vietato immettere sul mercato apparecchiature elettriche ed elettroniche contenenti piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (pbb) od etere di difende polibromurato (pbde). Sono esclusi da questo divieto: - i prodotti rientranti nelle categorie "dispositivi medici" e "strumenti di monitoraggio e controllo" gia' dette; - i pezzi di ricambio delle apparecchiature messe in commercio prima del 1/4/06; - le apparecchiature immesse sul mercato prima del 1/7/06 e successivamente reimpiegate. Trattamento e recupero dei RAEE Come gia' detto tutte le fasi della gestione dei RAEE, dal trasporto dai centri di raccolta ai centri di trattamento fino alle attivita' di riciclo, sono a carico del produttori delle apparecchiature (AEE). Per i RAEE "storici", ovvero prodotti prima del 13/8/2005, partecipano tutti i produttori presenti sul mercato nell'anno preso in considerazione, in proporzione alla propria quota di mercato assegnata sulla base del numero di pezzi prodotti oppure a peso (al calcolo provvede il Min.ambiente tramite un comitato di vigilanza e controllo che gestisce il registro dei produttori). Per dirla semplicemente, alla gestione di TUTTI i RAEE contribuiscono TUTTI i produttori attivi sul mercato. Per gli apparecchi prodotti dopo il 13/8/2005 la legge prevede un sistema diverso: ogni produttore provvede a farsi carico della gestione dei PROPRI rifiuti, cioe' di quelli derivanti dai propri prodotti immessi sul mercato da tale data. In realta' l'entrata in vigore di questo sistema, chiamato dagli addetti ai lavori "new waste", e' stata piu' volte differita, l'ultima fino al 31/12/2010. Il trattamento dei rifiuti di apparecchiature di illuminazione (vedi definizioni) sono a carico dei relativi produttori indipendentemente dalla data di immissione sul mercato e alla loro origine domestica o professionale. I produttori che si associano costituiscono dei "sistemi collettivi di gestione del RAEE", si iscrivono al registro dei produttori RAEE (vedi sotto) e confluiscono in un sistema di coordinamento, ovvero in un consorzio nazionale. I sistemi collettivi possono anche non confluire nel consorzio se gia' sono in grado di operare, per uno o piu' raggruppamenti di rifiuti RAEE, su tutto il territorio nazionale. Il centro di coordinamento si accorda con l'ANCI, e quindi con i vari Comuni, riguardo il ritiro dei RAEE dai punti di raccolta locali, tramite i sistemi collettivi associati. L'accordo puo' riguardare anche il ritiro direttamente presso i venditori. Per i produttori che non adempiono ai loro obblighi sono previste sanzioni. Il centro di coordinamento attualmente attivo in Italia e' il CDC Raee, di cui fanno parte i 15 sistemi collettivi di gestione esistenti (Ecolamp, Ecodom, Ecoped, Ecolight, etc.etc.). Iscrizione nel "Registro dei produttori RAEE" I produttori finanziatori devono iscriversi in un apposito registro tenuto presso il Min.Ambiente da un comitato di vigilanza appositamente costituito. L'iscrizione avviene tramite le camere di commercio, alle quali i produttori devono iscriversi per poter immettere sul mercato apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), con specifica del settore di attivita' e del sistema tramite il quale intendono adempiere agli obblighi di finanziamento della gestione dei tecnorifiuti (le informazioni sui centri di raccolta organizzati e gestiti, specificando se si tratta di un organizzazione individuale o collettiva). Le camere di commercio inviano poi telematicamente tali dati al comitato di vigilanza del Ministero per l'aggiornamento del registro. All'atto dell'iscrizione, e poi con cadenza annuale, le imprese produttrici comunicano al registro la quantita' e le categorie di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) immesse sul mercato, nonche' quelle reimpiegate, riciclate e recuperate. Cio' telematicamente, tramite il portale impresa.gov. Il Ministero poi dovra' relazionare, con cadenza biennale, alla Commissione europea. Per gli AEE immessi sul mercato nel biennio 2007/2008  la scadenza per la comunicazione era il 31/12/2009. I produttori di apparecchiature di illuminazione invece avranno tempo fino al 30/6/2010 (vedi legge comunitaria citata nelle fonti normative). Per gli AEE immessi sul mercato nell'anno 2009 i produttori hanno tempo fino al 30/6/2010 (vedi legge comunitaria citata nelle fonti normative). RIFERIMENTI NORMATIVI - Le Direttive RAEE: 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE; - Il "Decreto RAEE" che le ha recepite: D.Lgs 25 Luglio 2005, n. 151. Decreti attuativi - DM 25/9/2007 n. 185 "Istituzione e modalità di funzionamento del registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)"; - DM 25/9/2007 n.27826 "Istituzione del Comitato di vigilanza e di controllo sulla gestione dei RAEE"; - DM12/5/2009 "Modalita' di finanziamento della gestione dei rifiuti di apparecchiature di illuminazione da parte dei produttori delle stesse"; - DL 135/2009 Art.5; - DM 8/3/2010 n.65 "Regolamento recante modalita' semplificate di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte dei distributori e degli installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), nonche' dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature."; - Legge comunitaria 2009 (DDL S1718-b approvato 12/5/2010 in attesa di pubblicazione in GU), art.21; - Accordo di programma tra ANCI e centro di coordinamento Raee del 18/7/2008. - Leggi che hanno prorogato gli obblighi a carico dei venditori/distributori (Art.20 comma 5 D.lgs.151/05): * Dl 173/2006: al 31 dicembre 2006; * Dl 300/2006: 30 giugno 2007; * Dl 81/2007: 31 dicembre 2007; - Leggi che hanno prorogato i nuovi obblighi a carico dei produttori detti "new waste"(Art.20 comma 4 d.lgs. 151/05): * Dl 81/2007: al 31 dicembre 2007; * Dl 248/2007: al 31 dicembre 2008; * Dl 208/2008: al 31 dicembre 2009; * Dl 194/2009: al 31 dicembre 2010. LINK UTILI - Sito del Registro dei produttori Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), consultabile: clicca qui - Sito del centro di coordinamento CD Raee che riunisce alcuni sistemi collettivi di gestione del Raee: clicca qui - Testo del decreto "uno contro uno" relativo all'obbligo di ritiro dei RAEE a carico dei venditori (DM 8/3/2010): clicca qui - GUIDA AL RAEE DEL CENTRO DI COORDINAMENTO: clicca qui (Rita Sabelli) ------------------------------------------ OSSERVATORIO LEGALE di: Emmanuela Bertucci 27-05-2010 15:53 Iscrizioni ipotecarie immobiliari/Equitalia. Illegittime le iscrizioni per debiti inferiori a 8.000 euro. Come chiedere la cancellazione Il 22 febbraio scorso la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con sentenza n. 4077 del 2010 ha dichiarato illegittime le ipoteche iscritte sugli immobili da Equitalia per i debiti di importo inferiore agli 8000 euro. Nel caso portato all'attenzione della Corte, un cittadino aveva subito una iscrizione ipotecaria per un debito di appena 916,93 euro. La pronuncia della Corte suprema e' stata poi recepita in un decreto legge (n. 40 del 25 marzo 2010, convertito con legge n. 73 del 22 maggio 2010 (art. 3, comma 2 ter): “A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, l'agente della riscossione non puo' iscrivere l'ipoteca di cui all'articolo 77 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, e successive modificazioni, se l'importo complessivo del credito per cui procede e' inferiore complessivamente ad 8.000 euro”. Dal 26 maggio 2010 (giorno di entrata in vigore della legge 73/2010), Equitalia non potra' piu' iscrivere ipoteca per debiti inferiori a 8.000,00 euro. Per il passato, poiche' ad oggi Equitalia non ritiene di dover operare d'ufficio per cancellare le ipoteche illegittimamente iscritte, dovranno essere i singoli cittadini interessati ad attivarsi personalmente, presentando alla societa' di riscossione una istanza in cui si eccepisce l'insussistenza dei presupposti per il mantenimento dell'ipoteca sulla base della sentenza della Corte di Cassazione e se ne richiede la cancellazione d'ufficio ad Equitalia, che si dovra' accollare i costi sia degli oneri di iscrizione che di cancellazione ipotecaria. A seguire un facsimile di istanza: Racc. AR (o a mani) Spett.le Equitalia Spa Sportello di ______________ p.c. Aduc - Associazione per i diritti degli utenti e consumatori via Cavour 68, 50129 Firenze * ISTANZA DI RIESAME / CANCELLAZIONE IPOTECARIA Il sottoscritto................................ nato a.............                         il.....................  codice fiscale....................... e residente in .................................. (qualora l'iscrizione attenga ad una persona giuridica, aggiungere: nella sua qualita' di legale rappresentante della societa' .............................. con sede in .............................) premesso che - in data....................  e' stata iscritta ipoteca sul/i proprio/i immobile/i sito/i in .......................... via.............................. ; - il debito contestato e' di importo inferiore ad Euro 8.000,00; - la recente sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 4077 del 22 febbraio 2010 ha ritenuto illegittime le iscrizioni ipotecarie immobiliari effettuate dalla societa' di riscossione per importi inferiori a 8.000,00; - detta pronuncia e' stata peraltro tempestivamente recepita dal legislatore nazionale, con decreto-legge n. 40 del 25 marzo 2010 convertito con legge n. 73 del 22 maggio 2010 (art. 3, comma 2 ter); - che pertanto i presupposti per il mantenimento della misura cautelare sono insussistenti. CHIEDE il riesame della posizione nonche' la cancellazione d'ufficio dell'iscrizione ipotecaria suddescritta, con oneri di iscrizione e cancellazione a carico della societa' di riscossione entro 30 giorni dal ricevimento della presente, nonche' la comunicazione tempestiva della avvenuta cancellazione al seguente recapito............................................................................................ Si allega fotocopia del documento di identita'. In fede, LUOGO, DATA Firma (*) Non importa che inviate all'Aduc la copia conoscenza per raccomandata, e' sufficiente spedire la lettera per posta ordinaria. Molto gradito, invece, sarebbe un contributo inserito in busta. ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA di: Domenico Murrone 28-05-2010 00:24 Intercettazioni, censura e privacy. Le parole di De André e l'ingordigia dei potenti  C'è preoccupazione per le conseguenze che avrà sulla libertà di stampa il provvedimento sulle intercettazioni telefoniche delle forze dell'ordine nell'ambito di inchieste penali.  Il provvedimento ha l'obiettivo di tutelare privacy ed onorabilità delle persone che finiscono nel calderone giudiziario, subendo un 'processo mediatico' prima che si spalanchino le aule del tribunale. Processo che a volte non ci sarà mai, perché le ipotesi di reato iniziali decadono, oppure perché non ci sono mai state. Purtroppo il fine nobile dell'azione governativa è inficiato da quello che è (o fortemente appare) il reale obiettivo della maggioranza di centro destra: porre una museruola alla possibilità dare notizie sui tanti scandali che coinvolgono la classe dirigente (non solo politica) italiana. Così, la giusta esigenza di maggior tutela dell'onorabilità e privacy delle persone diventa altro. Forse censura.  La doppia privacy. Il provvedimento allo studio riguarda in primis la possibilità di divulgare i contenuti di intercettazioni telefoniche, ma se approvato finirebbe per coinvolgere l'intero sistema informativo. Senza senso del pudore, le norme ipotizzate evidenziano un'asimmetria nell'azione del Governo in fatto di privacy: quasi assoluta, se riguarda i potenti; nulla se riguarda la massa degli italiani (vedi telemarketing). Il succo banalizzato del provvedimento in discussione è: guai a chi scrive o mette a disposizione del pubblico informazioni, audio, video prima che 'tutti' i fatti vengano accertati. E, con il tempi giurassici del sistema giudiziario italiano ... Privacy, informazione e libertà di stampa sono diritti inalienabili che debbono trovare il giusto temperamento.  Chi si schiera sempre e comunque accanto ai giudici dovrebbe ricordare le parole del cantautore Fabrizio de Andrè nella canzone "Un Giudice" e in altri brani: … giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male. E allora la mia statura non dispensò più buonumore a chi alla sbarra in piedi mi diceva "Vostro Onore" e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell'ora dell'addio, non conoscendo affatto la statura di Dio. Chi abbraccia le tesi opposte dovrebbe riflettere sul fatto che in Italia solo le indagini penali, di tanto in tanto, frenano il dilagare di abusi, tangenti e malefatte varie. Non esistendo una rete di autocontrollo, che freni gli istinti di uomini e donne potenti. I partiti politici non si autoregolano, anzi si autoregalano di tutto: soldi, poltrone e benefit sessuali. Le Autorità di controllo, sono inefficaci. O perché limitate nei loro poteri da leggi fatte male oppure perché prone ai potenti di cui sopra. Le associazioni/corporazioni di imprese, professionisti, lavoratori dipendenti e autonomi, non solo non servono a garantire correttezza degli iscritti, nella sostanza hanno l'unico scopo di preservare i privilegi. Il nostro è un sistema che trova una sua armonia socio-economica nel caos continuo, nella perpetua incertezza del diritto. Un equilibrio fittizio che pesa, sempre di più! ------------------------------------------- IL CONDOMINIO di: Alessandro Gallucci 31-05-2010 09:50 Condominialita’ dei balconi: nuova pronuncia, nuovi problemi Una recentissima sentenza del Tribunale di Novara, la n. 439 del 29 aprile 2010, s’inserisce nel sempre aperto dibattito sulla condominialita’ dei balconi. La pronuncia, in primis, conferma quello che deve considerarsi il consolidato orientamento della Corte di Cassazione in materia di individuazione delle parti comuni e di quelle di proprieta’ esclusiva di un balcone, ed al contempo aggiunge un qualcosa di nuovo che lascia piu’ d’una perplessita’. Trattandosi di una sentenza resa da un giudice di merito, sicuramente la sua forza quale “precedente” e’ meno incisiva rispetto ad una pronuncia della Cassazione; tuttavia e' utile evidenziare ed esaminare questa novita’. In un precedente articolo si balconi in condominio, abbiamo rimarcato la differenza tra quelli incassati (ossia non sporgenti rispetto ai muri perimetrali) e quelli aggettanti (che come dice la stessa parola sporgono rispetto alla facciata). Per i primi abbiamo detto che  la soletta deve essere considerata in comproprieta' tra i due condomini cui serve, rispettivamente, da pavimento e da soffitto (in virtu’ di cio’ ne discendeva l’applicazione dell’art. 1125 c.c. ai fini del riparto delle spese di questa parte della struttura. Per quanto riguarda il parapetto, invece, si disse che, trattandosi di un elemento incorporato nel muro perimetrale, si puo' affermare, con sufficiente margine di certezza, che lo stesso debba essere considerato parte comune (con gli intuibili riflessi in materia di ripartizione delle spese). Per i balconi aggettanti la situazione e’ leggermente diversa. Infatti, un consolidato orientamento giurisprudenziale, ad oggi, salvo particolari disposizioni contenute negli atti d'acquisto, considera queste tipologie come  pertinenze esclusive delle unita' immobiliari cui esse servono. I balconi, quindi, non devono essere ritenuti beni comuni. Tuttavia, ha sottolineato la Corte di Cassazione, in quest'ultimo caso,“i rivestimenti e gli elementi decorativi della parte frontale e di quella inferiore si debbono considerare beni comuni a tutti, quando si inseriscono nel prospetto dell'edificio e contribuiscono a renderlo esteticamente gradevole (v., da ultimo, Cass. 23 settembre 2003 n. 14076)” (cosi' Cass. 30 luglio 2004 n. 14576). La sentenza del Tribunale di Novara va ad occuparsi specificamente dei sottobalconi, vale a dire della parte inferiore che funge da copertura per il condomino del piano sottostante. Proprio in relazione a questa parte della struttura il giudice piemontese ha ritenuto “meritevole di accoglimento l'orientamento per cui anche le spese relative ai sottobalconi debbono essere poste a carico di tutti i condomini poiche’ gli stessi vanno considerati una parte condominiale in quanto visibili dall'esterno dell'edificio e, quindi, con funzione decorativa ed estetica per l'intero fabbricato” (Trib. Novara 29 aprile 2010 n. 439). Nella fattispecie l’intervento deliberato era relativo al ripristino della normale fisionomia dei sottobalconi che in piu’ punti presentavano parti ammalorate. Cio’ che non convince di questa pronuncia e’ l’indiscriminata equiparazione di tutti i tipi di sottobalconi ai fini della caratterizzazione della facciata dello stabile. Non si dimentica che il decoro architettonico puo’ essere rappresentato anche da una semplice linea armonica, sia pur estremamente semplice, che caratterizzi la fisionomia dello stabile; tuttavia,  anche condividendo quel concetto di “semplicita’ delle linee”, non puo’ si giungere alla conclusione che ogni sottobalcone possa, di per se’, caratterizzare l’estetica dello stabile. Se cosi’ fosse tutti i sottobalconi di ogni condominio dovrebbero essere considerarti parte comune. I riflessi pratici non riguardano solo la ripartizione delle spese ma anche le responsabilita’ per danni eventualmente provenienti da quella parte dell’edificio. A rigor di logica, inoltre, e’ naturale chiedersi: in quei condomini -e gli esempi sono innumerevoli- in cui vi sono balconi appena rialzati rispetto al piano stradale, dei quali sono ben visibili anche i piani di calpestio, anche la loro pavimentazione deve essere considerata di proprieta’ comune poiche’ s’inserisce in quell’insieme di elementi utili a caratterizzare l’estetica dell’edificio? Le conclusioni cui si giunge nella sentenza citata, che pur legittimamente prende posizione rispetto ad una materia incerta e mal regolamentata, non paiono condivisibili. Nella succitata pronuncia della Cassazione, infatti, pare preferibile aderire a quell’impostazione che ritiene comuni i sottobalconi solamente se i loro rivestimenti ed elementi decorativi caratterizzano l’estetica del fabbricato. Ad ogni modo, sara’ interessante osservare se questa restera’ una sentenza isolata o se, invece, trovera’ seguito in successive pronunce di merito e di legittimita’. ------------------------------------------- NOTIZIE 25-05-2010 08:16 ITALIA/Annunci. Banda larga. Agcom: per passare alla fibra 'spegneremo' il doppino di rame  "Sono fermamente convinto che lo sviluppo della fibra possa essere in buona parte autosostenuto dal mercato se si sceglie il modello adatto, salvaguardando le regole di fondo e incentivando, al tempo stesso, gli operatori di telecomunicazione a investire". Lo ha detto il presidente dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), Corrado Calabro', alla presentazione dei risultati del programma Isbul (Infrastrutture e servizi a banda larga e ultra larga), realizzato dall'Agcom in collaborazione con alcune delle maggiori universita' italiane e straniere. "Dopo tante discussioni finalmente ci troviamo a esaminare progetti concreti" ha sottolineato Calabro'. I tre principali operatori (Vodafone, Wind e Fastweb) hanno infatti annunciato di volere investire nella realizzazione di una rete in fibra. Telecom Italia ha invece annunciato di volere cablare le principali citta' italiane e in particolare Milano in vista dell'Expo 2015. Tutte "iniziative diverse", secondo Calabro', "per i progetti proponenti, le soluzioni di governance e le aree territoriali interessate, ma che danno un forte segnale agli attori: governo, enti locali, regolatore, incumbent". Il modello progettuale che si sta imponendo, precisa, e' al momento quello dello 'switch-off', del passaggio in blocco dal rame alla banda larga. "Come si e' fatto per il passaggio al digitale terrestre -spiega-, il modello prevede la migrazione di intere aree territoriali alla fibra ottica, che andrebbe cosi' a rimpiazzare i doppini in rame". Una strada, questa, che "semplifica le scelte progettuali e riduce i costi di realizzazione. Se invece la rete in fibra venisse ad affiancarsi alla rete in rame, i costi sarebbero piu' alti e l'investitore avrebbe l'alea che i clienti, pur giunti dalla fibra, potrebbero decidere di rimanere connessi alla rete in rame". 25-05-2010 09:46 ITALIA/Pipi' dei cani. Vietate a Trieste L'assessore allo sviluppo economico del Comune di Trieste, Paolo Rovis, che dice di amare molto gli animali e che non sta facendo una crociata contro di loro, ha stabilito che i padroni dei cani che fanno la pipi' per strada saranno multati per 300 euro. Un suo precedente obbligo a girare con una bottiglietta d'acqua non ha avuto successo e per questo ha preso questa nuova decisione. L'origine sono le lamentele dei commercianti. Non tutti i 700 chilometri di marciapiedi della citta' saranno vietati. 25-05-2010 09:57 ITALIA/Diffusione quotidiani. Quasi tutti in calo Secondo i dati diffusi da Ads, relativamente al periodo marzo 2009 - febbraio 2010 confrontato con l'anno precedente, la diffusione dei quotidiani si presenta a macchia di leopardo. Avvenire e Unita' in aumento (1 e 5%), mentre Corriere della Sera e' a -14,7%, La Repubblica -11%, IlSole24Ore -15,3%, Il Messaggero -4,6%, Il Secolo XIX -11,3%. Anche i quotidiani gratuiti Epolis sono a -3,5%. Il Giornale -1,5%, Libero -7,4%, La Stampa -4,1%, Gazzetta dello sport -7,8% 25-05-2010 11:09 INDIA/Vorrei la pelle bianca. Boom di cosmetici maschili Sempre piu' uomini indiani sognano di avere la pelle chiara. Mentre in passato erano solo le donne che si sottoponevano a trattamenti sbiancanti, adesso sono i loro mariti, fidanzati e figli a spendere una fortuna in creme e lozioni per inseguire il look 'metrosexual' (gli eterosessuali cittadini che curano l'aspetto come i gay). Secondo quanto riporta l'agenzia Ians, il mercato dei prodotti schiarenti per uomini cresce del 25% all'anno, tre volte di piu' di quello per la cosmesi femminile. Da qualche anno le principali industrie di prodotti cosmetici hanno ingaggiato i piu' famosi attori di Bollywood per pubblicizzare i trattamenti sbiancanti, diventati molto di voga tra i giovani della nuova classe emergente. 25-05-2010 11:30 INDONESIA/La polizia della Sharia in azione contro i pantaloni attillati La polizia 'della Sharia' (la legge islamica) indonesiana, comincera' a distribuire lunghe tuniche alle donne della provincia di Aceh che indossano pantaloni aderenti, giudicati 'indecenti'. Lo hanno detto fonti della provincia considerata un bastione dell'Islam in Indonesia, secondo le quali gia' 20 mila tuniche sono state prese in consegna dalla polizia religiosa. 'Le donne colpevoli dovranno cambiarsi immediatamente, sostituendo i pantaloni attillati con una tunica' ha spiegato Ramli Mansur, governatore della provincia. Oggi i poliziotti della sharia hanno arrestato una trentina di donne in un villaggio dell'Aceh occidentale: secondo quanto da loro stessi riferito, hanno obbligato la meta' delle donne ad indossare la tunica che avevano e hanno 'raccomandato alle altre di conformarsi alle nuove regole'. Sempre secondo i poliziotti alcune delle donne fermate 'hanno protestato', chiedendo quale legge possa obbligare le donne ad una simile condotta. La provincia dell'Aceh - tra le piu' colpite dal disastro dello tsunami del 2004 - e' situata nel nord dell'isola di Sumatra e applica progressivamente la legge islamica dal 2002 in virtu' del suo statuto speciale di autonomia dallo stato indonesiano, la piu' grande nazione musulmana dotata di una costituzione laica. La polizia della sharia conta 1500 funzionari ed e' incaricata di combattere il consumo di alcool, il gioco, le relazioni sessuali 'illecite' e i comportamenti giudicati 'indecenti'. 25-05-2010 12:26 ITALIA/Donazioni volontariato. Italiani meno generosi Italiani sempre meno generosi e poco disposti a fare del volontariato. E' il quadro che emerge da un'indagine di Astra Ricerche fatta su un campione di oltre 40 milioni di italiani tra i 15 e i 65 anni per la Onlus che assiste i sordociechi 'Lega del Filo d'Oro', e illustrata oggi a Roma alla presenza di Renzo Arbore, del presidente di Astra Ricerche Enrico Finzi e dal presidente della onlus Rossano Bartoli. L'indagine evidenzia come sia il volontariato che le donazioni in denaro siano in calo, a causa soprattutto delle crescenti difficolta' finanziarie per i nuclei familiari. Il numero di italiani impegnati nel volontariato e' calato del 19% in otto anni, passando da 7,2 milioni nel 2002 a 5,8 milioni nel 2010. Nell'ultimo triennio, poi, i volontari sono diminuiti del 10% circa. Lo stesso per le donazioni in denaro, praticate nel 2010 da 14,4 milioni di italiani, 2,4 milioni in meno rispetto al 2007. Tra le motivazioni del calo, due terzi degli intervistati hanno sottolineato la diminuzione del reddito familiare, mentre un terzo ha spiegato di aver preferito donare il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi. Sono infatti 20,3 milioni gli italiani tra i 25 e i 34 anni che hanno conferito il 5 per mille a organizzazioni non profit, mentre un milione e 100mila ha invece puntato su un lascito testamentario, donando una parte della propria eredita' ad enti senza scopi di lucro. Eppure, nonostante la tendenza, il 55% degli intervistati giustifica il tracollo dei gesti di generosita': il 46% la attribuisce infatti alle difficolta' economiche, mentre il 43% parla di sfiducia causata da troppi scandali. 25-05-2010 13:05 ITALIA/Casa del Comune. Sfrattati perche' non sposati Messi sotto sfratto dal Comune perche' 'hanno scelto la convivenza invece del matrimonio'. E' il caso di due coppie assegnatarie dal 2008 di appartamenti a canone agevolato a Firenze, denunciato dal Sunia. 'Nel bando - spiega il segretario provinciale del sindacato inquilini Simone Porzio - era prevista una riserva di case a favore delle giovani coppie, con l'impegno di costituire famiglia entro il termine massimo di quattro mesi dalla sottoscrizione del contratto di locazione'. A distanza di oltre tre anni i 'Torquemada' del Comune di Firenze stanno inviando in questi giorni la comunicazione di revoca dell' alloggio loro assegnato, perche' questi giovani hanno scelto la via della convivenza, piuttosto che quella del sacro vincolo del matrimonio'. Porzio rivela che alcuni di loro hanno avuto anche dei figli. 'Non riconoscere in questi casi la convivenza more uxorio e buttare fuori delle giovani famiglie per questo e' un offesa alla tradizione di civilta' e laicita' di questa citta'. Spero che tale iniziativa sia scaturita da un eccesso di burocratico zelo da parte degli uffici e non da volonta' politica'. Alla denuncia del Sunia ha replicato l'assessore alla Casa Claudio Fantoni: 'Chiedero' immediatamente di essere informato su come sia stato possibile arrivare ad avviare un procedimento di questo tipo'. 25-05-2010 15:18 ITALIA/Banda larga in fibra: per coprire il 50% della popolazione servono 13 miliardi di euro  La realizzazione di una rete in fibra ottica con determinate caratteristiche tecniche, con una copertura del 50% della popolazione, richiederebbe un investimento 'superiore ai 13 miliardi di euro'. Il calcolo e' contenuto nella ricerca 'Infrastruttura e servizi a banda larga', realizzata da alcune universita' per l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, e si basa su un insieme complesso di ipotesi teoriche. La simulazione prevede la realizzazione di una infrastruttura di tipo 'Ftth/P2p': vale a dire 'fiber to the home' (cioe' la fibra fin dentro l'appartamento o l'ufficio) e un sistema di accesso punto-punto (P2P), in cui ogni utente ha la propria fibra dedicata, dalla centrale fino a casa. La copertura ipotizzata e' del 50% della popolazione, con un tasso di adozione del 100% per i clienti business e dell'80% per quelli residenziali. Per una infrastruttura del genere, dice lo studio che ha coinvolto Bocconi e Politecnico di Milano, la Federico II di Napoli, le universita' di Roma Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata e Luiss), Siena, il Politecnico di Torino e l'Imperial College di Londra, ci vuole appunto un investimento 'superiore ai 13 miliardi di euro'. Lo studio si sofferma anche sui canoni wholesale (vale a dire che gli operatori pagherebbero alla societa' proprietaria della rete, sul cui assetto azionario la ricerca non si pronuncia) e profila due ipotesi: con una copertura al 50% il valore sarebbe di 17,49 euro al mese, con una copertura al 20% di 13,18 euro al mese. Per quanto riguarda i valori dell'Arpu minimo retail (ricavo medio mensile per cliente), con l'ipotesi 50% il valore sarebbe 29,77 euro al mese, con quella 20% 25,56 euro al mese. Quanto all'impatto di un simile investimento sullo sviluppo economico del Paese, la ricerca afferma che con una spesa di 13,3 miliardi di euro l'effetto diretto sul pil 'viene stimato in circa 17,4 miliardi di euro in 10 anni, con un impatto sull'occupazione stimato in 248.121 unita' lavorative ed effetti indiretti sull'economia compresi in una forchetta che va da circa 50 a 420 miliardi di euro'. 25-05-2010 15:27 ITALIA/Tv. Mediaset: anche noi sul satellite se Sky approda al digitale terrestre   Se a Sky sara' concesso l'arrivo sul digitale terrestre, allora Mediaset chiedera' spazio sulla piattaforma satellitare. In un'intervista al Financial Times, Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, insiste sulla necessita' di reciprocita' nei rapporti e nelle posizionamento tra il gruppo di Cologno Monzese e Sky Italia. "Noi non possiamo avere un canale a pagamento sulla piattaforma satellitare. Se a loro sara' concesso di averne uno sul digitale terrestre, chiederemo di avere la stessa cosa sul satellite" afferma il presidente di Mediaset per riassumere in una battuta il concetto di reciprocita'. "Sky, prosegue, "ha una posizione monopolista perche' ha una piattaforma chiusa" mentre il digitale terrestre "e' aperto a tutti". Le stesse considerazioni, secondo Confalonieri, devono valere anche nella possibilita' di pubblicizzare propri programmi su canali concorrenti, tema questo su cui Mediaset e Sky hanno in corso un contenzioso: "Se dai a noi l'opportunita' di pubblicizzare i nostri programmi sulla piattaforma satellitare - spiega il numero uno di Mediaset - ti diamo la possibilita' di fare pubblicita'" sul digitale terrestre". Sulle prossime mosse del gruppo televisivo italiano, Confalonieri sottolinea che, dopo l'operazione Telecinco_Cuatro, Mediaset terra' un atteggiamento "opportunistico" sulle acquisizioni anche se e' improbabile una strategia di ampia espansione in Europa. Impossibile inoltre per il manager avere un approccio paneuropeo alla televisione: "Bisogna aver a che fare con la politica, con la cultura del Paese, con la sua tradizione. Non tutti i paesi si assomigliano". 25-05-2010 15:54 ITALIA/Italiani e Internet. Il picco dei collegamenti tra le 18 e le 21: sei milioni di utenti online  L'accesso a internet da qualsiasi luogo (casa, ufficio, studio, altri luoghi) e strumento è disponibile per 32 milioni di Italiani (il 66,8% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni), soprattutto per il 78,3% degli Italiani tra gli 11 e i 54 anni (27 milioni), Rispetto al 2009, l'incremento percentuale degli individui con accesso da qualsiasi luogo e strumento è pari all'11,9%, l'accesso da casa tramite computer cresce del 20% (29 milioni di individui nel 2010) e quello da mobile - cellulare/smartphone/ PDA - del 62,9% (4,828 milioni di Italiani nel 2010). Queste le principali evidenze di AW Trend. Cresce, più in generale, la disponibilità di accesso a internet tra le famiglie italiane. Sono infatti 11,514 milioni le famiglie con almeno un componente fino a 74 anni (il 54,6%) che dichiarano di avere un accesso a internet da casa attraverso almeno uno dei device considerati (computer di proprietà, computer aziendali, televisori), con un incremento del 17,7% (rispetto al 2009 che registrava il 46,4% delle famiglie collegate, ovvero 9,7 milioni). Il 64,9% delle famiglie con accesso a internet da casa dispone di un collegamento veloce via ADSL/fibra ottica (8 milioni di famiglie) con un abbonamento flat nel 90,5% dei casi (7,212 milioni di famiglie). È rilevante anche l'accesso attraverso le chiavette internet presente nel 22,2% dei casi (2,748 milioni di famiglie). Per quanto riguarda l'audience online, in base ai dati AW Database, il planning database che presenta la stima dell'utilizzo di internet da casa, ufficio e altri luoghi da parte degli individui italiani di età compresa fra 2 e 74 anni attraverso un PC, nel mese di aprile 2010 risultano 23,6 milioni gli utenti attivi, con un incremento del 12,2% rispetto allo stesso mese del 2009. L'audience online nel giorno medio è di 11,644 milioni di utenti attivi, con 1 ora e 36 minuti di tempo speso online quotidianamente e 174 pagine viste per persona. Rispetto al mese di aprile 2009, gli utenti attivi nel giorno medio aumentano del 13,8% e crescono del 2,3% anche le pagine viste per persona (170 pagina viste per persona nel giorno medio ad aprile 2009). Gli Italiani online ad aprile sono principalmente adulti tra i 35 e i 54 anni (il 46,2% degli utenti attivi nel giorno medio) che navigano in media per 1 ora e 36 minuti consultando 177 pagine, seguiti dai 25-34enni (il 21,2% degli utenti attivi nel giorno medio) che nel giorno medio trascorrono 1 ora e 45 minuti visitando 197 pagine per persona. 1,3 milioni i giovani tra i 18 e i 24 anni (il 10,8% degli utenti attivi nel giorno medio) che trascorrono in assoluto più tempo in rete, registrando in media un consumo individuale di 1 ora e 48 minuti e 189 pagine viste nel giorno medio. Per quanto riguarda l'area geografica di appartenenza, nel giorno medio si registrano 3,7 milioni di utenti attivi dell'area Nord-Ovest (il 24,8% della popolazione di riferimento), 2 milioni dell'area Nord-Est (21,7%), 2 milioni del Centro (21%) e 3,7 milioni del Sud e Isole (18,3%). La regione Lombardia presenta la percentuale di utenti attivi più alta con una media giornaliera di 2,3 milioni di utenti attivi, il 25,2% di utenti attivi sulla popolazione di riferimento. Si conferma una maggiore concentrazione dell'uso di Internet nei giorni lavorativi (lunedì - venerdì) con una media giornaliera di 12,2 milioni di utenti attivi e 178 pagine viste per 1 ora e 37 minuti per persona. L'accesso a internet cala nel fine settimana (sabato - domenica). Sono, infatti, 10,2 milioni di utenti attivi nel giorno medio con 1 ora e 33 minuti di tempo speso e 162 pagine viste per persona. Il prime time dell'online è confermato nella fascia pomeridiana. A partire dalle ore 12:00 l'audience online cresce raggiungendo il picco tra le 18:00 e le 21:00 con 6 milioni di utenti online collegati in media per 35 minuti. 25-05-2010 17:39 VATICANO/Staminali. Accordo Vaticano-NeoStem Inc. sulla ricerca con quelle adulte La NeoStem Inc., societa' biofarmaceutica internazionale, e il Pontificio Consiglio per la Cultura hanno annunciato oggi un'iniziativa congiunta tra le loro organizzazioni caritative per ampliare la ricerca e accrescere la conoscenza delle terapie basate sulle cellule staminali adulte. Lo rende noto un comunicato stampa. La 'Stem for Life Foundation' della NeoStem, istituita per creare consapevolezza sulle potenzialita' delle cellule staminali adulte nella cura delle malattie, e la Fondazione 'Stoq International (Science, Theology and the Ontological Quest)' del Pontificio Consiglio, lavoreranno insieme per far avanzare la ricerca sulle staminali adulte, per esplorare la loro applicabilita' clinica nel campo della medicina rigenerativa, e la rilevanza culturale di tale ricerca specialmente nel suo impatto sui temi teologici ed etici. 'Per oltre 40 anni, i medici hanno usato cellule staminali adulte per trattare vari tumori sanguigni, ma solo recentemente la promessa di usare staminali adulte per curare un significativo numero di altre malattie ha cominciato ad essere compresa', ha detto Robin L. Smith, presidente e amministratore delegato di NeoStem. 'Con un supporto adeguato per condurre ricerche e terapie, questo e' un passo monumentale per il settore della medicina rigenerativa', ha aggiunto. 'Considerando le potenziali implicazioni dell'indagine scientifica, l'applicabilita' medica e l'impatto culturale della ricerca sulle staminali adulte, la collaborazione con NeoStem rappresenta uno sforzo critico', ha detto padre Tomasz Trafny, del Pontificio Consiglio per la Cultura. 'Attraverso iniziative educative con NeoStem e la sponsorizzazione di programmi di ricerca scientifica che superino i limiti della conoscenza delle staminali adulte che non intaccano la vita umana, noi andiamo un po' piu' vicino a un passo decisivo per dare sollievo a inutili sofferenze umane'. Nell'ambito della collaborazione, la NeoStem e il Pontificio Consiglio per la Cultura si sforzeranno di sviluppare in tutto il mondo programmi educativi, pubblicazioni e corsi accademici con un approccio interdisciplinare per facolta' teologiche e filosofiche, comprese quelle di bioetica. Una delle iniziative sara' una conferenza internazionale di tre giorni in Vaticano sulla ricerca sulle staminali adulte. 25-05-2010 19:13 ITALIA/Cannabis per trattare la sclerosi multipla, un caso clinico Abbiamo già descritto un caso clinico di paziente trattato con Cannabis riportato dalla rivista medica “Cases Journal”. La stessa rivista ha pubblicato in un numero più recente un altro caso interessante, questa volta di una patologia ben nota, la sclerosi multipla. Si tratta di una donna canadese di 52 anni, i cui primi sintomi, sensazione di pesantezza alle labbra e difficoltà alla deglutizione, risalgono agli anni ’70. Tali disturbi erano continuati per una decina di anni, finché nel 1985 una risonanza magnetica non chiarì la diagnosi. Fu all’inizio curata con ACTH, rilassanti muscolari e ansiolitici, e in seguito con iniezioni giornaliere di Copaxone, che le migliorarono sia gli spasmi che il dolore. Infatti dal 1983 aveva cominciato a sentire un dolore intenso alla regione lombare, che si irradiava al piede sinistro, rendendole difficile camminare. Avendo notato che fumando Cannabis aveva ulteriore diminuzione dei sintomi, la paziente si era rivolta nel 2007 alla Green Cross Society, una organizzazione canadese non-profit che distribuisce Cannabis controllata e standardizzata ad uso medico. Quando si presentò la prima volta alla Society, la donna presentava dolore cronico, tremore, difficoltà a camminare e un dolore costante e severo al piede sinistro. Cominciò allora la terapia con Cannabis, sotto continuo controllo giornaliero per un anno anche mediante opportune schede di valutazione. Si notò un rapido miglioramento delle condizioni della paziente con l’inizio della terapia. Il dolore, che era di un valore di 8-10 su una scala da 0 a 10, si ridusse a un valore di 1-2 nel giro del primo mese, quando si ottimizzò il dosaggio del farmaco. La donna assumeva 6-8 capsule contenenti un equivalente di 50 mg di THC, il componente farmacologicamente più attivo della pianta, e inoltre fumava una media di 4-6 sigarette di Cannabis al giorno per gli accessi di dolore e il miglioramento dell’umore. Il totale di THC assunto dalla paziente era di circa 400-500 mg al giorno. Il dosaggio relativamente elevato di THC, secondo gli Autori, è dovuto al fatto che si tratta di una persona di origine scozzese, e le popolazioni di origine celtica presenterebbero una maggior tolleranza alla sostanza, anche di 3-5 volte (come descritto anche nel caso già pubblicato). La donna ha avuto un miglioramento significativo del dolore, del tremore e in generale della qualità di vita. Dal punto di vista funzionale è passata da uno stato di virtuale invalidità a uno in cui può vestirsi, uscire per farsi una camminata e fare del giardinaggio; gli esami del fegato sono tutti normali. Gli Autori riportano che si tratta solo di un caso tra i tanti osservati dalla Green Cross Society. A cura di Francesco Crestani, medico chirurgo, presidente Associazione Cannabis Terapeutica 25-05-2010 19:24 USA/Censura shock, giudice blocca pubblicazione articolo su rettore universitario Nel paese della liberta' di espressione protetta dal Primo Emendamento della Costituzione un giudice del Wyoming ha impedito a due piccoli giornali di pubblicare un rapporto interno di un college che criticava un viaggio del presidente della scuola in Costarica. Il caso, che nel merito ha interesse solo locale, ha provocato polemiche tra costituzionalisti: gli avvocati dei due giornali - il Wyoming Tribune Eagle e il Cheyenne Herald - hanno fatto riferimento alla battaglia legale condotta negli anni Settanta dal New York Times quando ottenne dalla Corte Suprema luce verde alla pubblicazione dei Pentagon Papers, un rapporto interno critico sulla guerra del Vietnam. L'amministrazione di Richard Nixon aveva cercato di fermarne la stampa per le vie legali ma i tribunali dettero ragione al quotidiano affermando che un governo non puo' censurare preventivamente fatti di chiaro interesse pubblico. La Corte Suprema stabili' che il blocco della pubblicazione a priori e' anticostituzionale in tutti i casi con l'eccezione di alcuni casi estremi in cui sia messa a rischio immediatamente la sicurezza nazionale. 'Se permisero la pubblicazione dei Pentagon Papers, non mi e' chiaro perche' un documento di questa natura, che e' praticamente il rapporto su un presidente di college, possa essere considerato di interesse nazionale', ha detto il direttore del Tribune Eagle Reed Eckhardt. Gli avvocati del college che avevano chiesto lo stop alla pubblicazione avevano sostenuto che il dossier era stato ottenuto impropriamente dalla persona che lo aveva passato ai giornali. 25-05-2010 19:26 ITALIA/Censura, direttori e redazioni giornalistiche: ddl governativo è pericoloso "I direttori e le redazioni dei giornali italiani, con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana denunciano -in un documento redatto nella riunione odierna, promossa dalla Fnsi- il pericolo del disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche per la libera e completa informazione. Questo disegno di legge penalizza e vanifica il diritto di cronaca, impedendo a giornali e notiziari (new media compresi) di dare notizie delle inchieste giudiziarie, comprese quelle che riguardano la grande criminalita', fino all'udienza preliminare, cioe' per un periodo che, in Italia, va dai 3 ai 6 anni e, per alcuni casi, fino a 10". "Le norme proposte -prosegue il testo diffuso dalla Fnsi- violano il diritto fondamentale dei cittadini a conoscere e sapere, cioe' ad essere informati. E' un diritto vitale irrinunciabile, da cui dipende il corretto funzionamento del circuito democratico e a cui corrisponde, molto semplicemente, il dovere dei giornali di informare". "La disciplina all'esame del Senato -conclude il documento- vulnera i principi fondamentali in base ai quali la liberta' di informazione e' garantita e la giustizia e' amministrata in nome del popolo. I giornalisti esercitano una funzione, un dovere non comprimibile da atti di censura. A questo dovere non verremo meno, indipendentemente da multe, arresti e sanzioni. Ma intanto fermiamo questa legge, perche' la democrazia e l'informazione in Italia non tollerano alcun bavaglio". 25-05-2010 19:34 ITALIA/Trapianti. Consiglio Superiore di Sanità: sì alla donazione 'samaritana' degli organi Un atto di generosità estrema: donare un proprio organo, solitamente un rene, a uno sconosciuto, che riceverà la vita da qualcuno con il quale non avrà mai contatti, che non conoscerà mai. Da oggi in Italia è possibile fare la cosiddetta 'donazione samaritana': dopo il parere positivo del Comitato nazionale di bioetica è arrivato quello del Consiglio superiore di sanità, che oggi ha detto sì alle donazioni samaritane ma con alcune 'raccomandazioni': prima tra tutte la regola dell'anonimato assoluto e dell'ovvia gratuità della donazione, per evitare un 'mercato degli organi' e che la donazione samaritana diventi 'la prassi' rispetto al trapianto da cadavere o da consanguinei. Ad oggi, sono tre i casi di persone che hanno espresso la volontà di donare il proprio rene "per spirito di liberalità e gratuità in mancanza del ricevente identificato", due in Lombardia e una in Piemonte. Tra le regole imposte dal Consiglio superiore di sanità, quella di svolgere "un'approfondita indagine psichiatrica e psicologica dei donatori 'samaritani', oltre la prevista indagine motivazionale dei soggetti e la valutazione clinica per verificare l'idoneità fisica del candidato donatore". Ancora, l'inserimento successivo del donatore nel registro unico dei follow-up dei donatori e dei riceventi e infine l'opportunità di mantenere anche in questi casi la regola dell'anonimato per il donatore e il ricevente, che non dovranno mai entrare in contatto, nè prima nè dopo il trapianto. Per i primi 10 casi la donazione samaritana "deve rientrare in un programma nazionale la cui gestione è affidata al Centro Nazionale Trapianti che riferirà annualmente al Css": il donatore samaritano sarà obbligatoriamente inserito nel programma di trapianti con modalità cross over e si dovrà tenere conto "della provenienza regionale del donatore", qualora non fosse possibile procedere con la modalità cross over, che prevede che il possibile ricevente si procuri un donatore. Se il donatore non fosse compatibile, il ricevente potrà avere l'organo da un donatore samaritano, nel totale anonimato, e l'organo che verrà donato potrà andare a un altro ricevente, innescando così un'altra donazione. 26-05-2010 09:49 MONDO/I marchi con migliore reputazione: Google e Sony in vetta E' Google il marchio con la migliore reputazione al mondo, poi ci sono Sony e The Walt Disney Company, quindi Bmw, Mercedes, Apple, Nokia, Ikea, Volkswagen, Intel, Microsoft, Johnson&Johnson, Panasonic, Singapore Airlines.... Per trovare un marchio italiano bisogna andare al 19mo posto, dove c'e' Barilla, poi al 21mo Ferrero. E' la classifica del Reputation Institute del Boston College Center. 26-05-2010 10:06 ITALIA/Radio. Ascolto giornaliero: piu' di 41 milioni Nuovi dati Audiradio sull'ascolto delle radio nel primo trimestre 2010, periodo 9 gennaio - 2 aprile. Nel giorno medio gli ascolti sono di 41.813.000 su una popolazione di 53.845.000 di eta' superiore a 11 anni, con RadioUno, tra i canali pubblici, che e' al primo posto con piu' di 7 milioni. Tra le emittenti commerciali guida la classifica Deejay con piu' di sei milioni, seguita da Rtl 102,5, 105, Rds, radio Italia, Kiss Kiss, R 101, Radio 24, radio Capital, radio Subasio, Rmc, Virgin Radio. Qui i dati completi 26-05-2010 11:00 ITALIA/Nuove frequenze tv digitale terrestre: l'Ue fissa alcuni paletti  La transizione alla televisione digitale terrestre e' "sulla buona strada" e l'assegnazione di 5 multiplex dovrebbe prevedere che "tre di questi siano riservati a nuovi soggetti del mercato". E' quanto viene rilevato nel rapporto della Commissione Ue sulle tlc che passa in rassegna l'attivita' di Agcom ricordando la necessita' di "aprire il mercato televisivo italiano fortemente concentrato a nuovi attori". La Commissione europea ricorda che Agcom ha lanciato nell'agosto 2009 una consultazione pubblica sulla selezione delle procedure per l'assegnazione delle cinque multiplex digitali. La bozza delle regole di selezione, aggiunge la Commissione, stabilisce la proibizione per cinque anni di scambiare le frequenze in seguito al passaggio alla tv digitale terrestre. "Mentre questa condizione e' volta a evitare partecipanti per procura nella procedura di selezione, alcuni operatori tv considerano che il periodo dei cinque anni sia sproporzionatamente lungo". Nel rapporto non vengono citati i nomi delle societa' coinvolte nell'operazione e, in ogni caso, il suo scopo non e' intervenire sulla questione aperta con l'Italia sul caso Sky Italia. Sky Italia ha chiesto alla Commissione di accedere prima del 31 dicembre 2011 al digitale terrestre per poter partecipare alla gara per i multiplex con i nuovi canali per il digitale terrestre, gara dalla quale il gruppo tv resterebbe automaticamente escluso sulla base degli accordi raggiunti con Bruxelles nel 2003 che impediscono all'operatore di entrare nel mercato della televisione digitale terrestre prima del 2013. Si tratta di un'ipotesi contrastata dal governo italiano e da Mediaset. Una decisione dell'Antitrust europeo e' attesa a breve (non figura pero' all'ordine del giorno della riunione della Commissione domani). Bruxelles ha gia' dato segnali di voler rispondere positivamente alla richiesta di Sky Italia a condizione che il gruppo acquisca frequenze solo per trasmettere in chiaro e non per la pay-tv, settore nel quale ha una posizione dominante. 26-05-2010 11:11 U.E./Rapporto Ue sulle tlc. Frammentazione mercati danneggia utenti, segnali positivi dall'Italia  L'applicazione disomogenea delle norme europee in materia di telecomunicazioni impedisce ai consumatori, alle imprese e all'economia europea nel suo complesso di godere pienamente dei benefici economici di un mercato delle telecomunicazioni esteso a tutta l'UE veramente unico e competitivo: è questa la conclusione della relazione annuale della Commissione sui mercati europei delle comunicazioni elettroniche. I mercati degli Stati membri, pur essendo diventati più competitivi, restano di dimensioni nazionali. Il livello di concorrenza, inoltre, varia nettamente da uno Stato membro all'altro. Anche se il settore europeo delle telecomunicazioni ha resistito alla tempesta finanziaria del 2009 (crescita 0% a fronte di un declino economico in tutta l'Unione del 4,2%), un'applicazione uniforme delle norme esistenti e investimenti in servizi innovativi sono gli elementi essenziali per una crescita futura. Nell'agenda digitale europea (IP/10/581), una delle iniziative faro della strategia "Europa 2020" (IP/10/225), la Commissione invita l'industria delle telecomunicazioni e i governi dell'UE a unire le forze per offrire a tutti i cittadini e alle imprese l'accesso a internet ad alta velocità e servizi di comunicazione interattivi. L'Italia. Nel rapporto fra investimenti e ricavi l'Italia registra un valore pari a 15,3%, superiore alla media Ue superando, insieme a Regno Unito (16,2%), Francia (13,1%), Spagna (11,7%) e Germania (11,6%). Per quanto riguarda i dati di mercato, l'Italia continua ad occupare una posizione leader nel mercato della telefonia mobile, dove registra un tasso di penetrazione pari 146% nell'ottobre 2009, il secondo piu' alto in tutta l'Ue. Come per l'anno precedente in Italia continua a funzionare molto bene anche la portabilita' del numero: il Rapporto registra, infatti, che circa quattro milioni di consumatori hanno cambiato operatore mantenendo il loro numero di telefono fra l'ottobre 2008 e l'ottobre 2009. L'Italia si posiziona bene anche in termini di sviluppo del mercato della larga banda mobile, con un tasso di penetrazione pari al 6,8% della popolazione, superiore alla media Ue e davanti a Regno Unito, Germania, Spagna e Francia. Sempre in merito al mercato della telefonia mobile, il Rapporto rileva che, nel dicembre 2008, il costo medio di una comunicazione dal cellulare era di 0,10 eurocent, valore inferiore alla media Ue, pari a 0,13. Per quanto riguarda il mercato della larga banda su rete fissa, l'Italia registra una penetrazione pari al 20,6% a gennaio 2010, inferiore alla media Ue ma in crescita rispetto al 2009. 26-05-2010 11:45 USA/Storie di proibizionsimo, allarme per eroina killer E' allarme negli Stati Uniti per la crescita del consumo di un tipo di eroina purissima, la 'black tar', che puo' uccidere addirittura al primo consumo. Accadeva anche nella Chicago degli anni 1920 quando, a causa del proibizionismo sull'alcol che aveva creato un vasto mercato nero gestito dalla mafia, si poteva morire per un bicchiere di whisky. L'emittente Abc, riprendendo un'inchiesta fatta in tutti gli Stati americani dall'agenzia Associated Press, ha riportato che la 'black tar' (in Italia chiamata 'catrame nero') e' venduta a soli 10 dollari a dose. L'Abc ha riportato che nel 2009 sono triplicate le morti causate dal consumo di questo tipo di eroina in molti Stati americani. La 'black tar' puo' essere anche fumata, e secondo la polizia basta provarla una sola volta per divenirne dipendenti. 'Abbiamo avuto casi di persone morte subito dopo averla sniffata' ha detto il coroner della Chicago Will County, Patrick O'Neill. 'E' cosi' potente che a volte troviamo l'ago ancora infilato nel braccio delle vittime'. L'inchiesta ha accertato che il traffico di 'black tar' colpisce soprattutto gli studenti delle scuole superiori degli Stati del sud al confine con il Messico, ma le morti sono aumentate ovunque, da nord a sud. 'Gli spacciatori - ha spiegato il sergente Tom Lorenz, della polizia di Glendale, in California - la vendono per poco ai ragazzi nelle scuole, dicendo loro che la possono fumare come una qualsiasi sigaretta, ma una volta che lo hanno fatto non possono piu' farne a meno'. 26-05-2010 11:46 ITALIA/Come sta il Paese? Rapporto Istat: reddito disponibile procapite, meno 360 euro in dieci anni  Enrico Giovannini, presidente Istat, ha illustrato la sintesi della diciottesima edizione del Rapporto annuale sulla situazione del Paese. Il volume di quasi 400 pagine fornisce in quattro capitoli un quadro organico di come la crisi economica del 2008-2009, la più grave del dopoguerra, abbia influito sul sistema produttivo e sulle famiglie italiane, nonché un’analisi delle condizioni che influiscono sullo sviluppo a lungo termine del Paese, nell’ottica della Strategia Europa 2020, di prossima definizione. “Se il biennio 2008-2009 – ha detto il presidente dell’Istat - è stato straordinariamente difficile per l’economia mondiale e il sistema economico italiano, il 2010, avviatosi sotto il segno di una ripresa della produzione e degli scambi internazionali, presenta ancora forti rischi di instabilità. In Italia la caduta del prodotto è stata molto accentuata e più forte di quella registrata negli altri grandi paesi industrializzati: il Pil è tornato ai livelli dell’inizio degli anni Duemila”. “Le imprese hanno cercato di fronteggiare la crisi riorientando le produzioni e la presenza sui mercati internazionali. Le piccole e medie imprese, nonché quelle più efficienti, hanno gestito meglio le difficoltà rispetto alle grandi e alle micro (fino a 9 addetti). Nonostante la gravità della recessione, molte imprese manifatturiere hanno aumentato l’occupazione e le esportazioni, mostrando la vitalità di importanti segmenti del sistema produttivo italiano.” Giovannini si è poi soffermato sulle conseguenze negative della crisi per l’occupazione e i redditi spiegando che “nel marzo 2010, il numero di occupati è inferiore di oltre 800 mila unità rispetto al massimo di marzo 2008 e vicino a quello registrato a fine 2005. Il tasso di disoccupazione e l’inattività sono cresciuti. Il reddito disponibile delle famiglie in termini reali, dopo essere aumentato molto lentamente negli anni Duemila, è diminuito per due anni consecutivi: il reddito disponibile annuo pro capite è oggi inferiore di circa 360 euro rispetto a quello del 2000. In questo scenario recessivo, tuttavia, il rallentamento dell’inflazione e la discesa dei tassi d’interesse hanno contribuito a rendere meno difficile la quadratura dei bilanci familiari. Le famiglie italiane hanno ridotto la propensione al risparmio, che ha raggiunto i livelli minimi dagli anni Novanta”. “Le politiche economiche hanno sostenuto il reddito disponibile e cercato di contenere l’impatto della recessione sull’occupazione, incoraggiando l’uso della cassa integrazione guadagni. La perdita di occupazione ha riguardato soprattutto i giovani che vivono in famiglia, rendendo meno duro l’impatto complessivo della crisi sulle condizioni dei bilanci familiari.” Il Presidente dell’Istat ha quindi richiamato l’attenzione sulla necessità di non soffermarsi soltanto sulle difficoltà e le incertezze del presente, ma di guardare alle possibili soluzioni per assicurare un orizzonte di prosperità alle generazioni attuali e a quelle future. “Alla vigilia dell’adozione della nuova Strategia Europa 2020, è necessario comprendere come orientare le risorse disponibili al fine di creare le condizioni economiche, sociali e ambientali che determinano la qualità della vita in un Paese. La solidità di ampi segmenti del sistema produttivo e della posizione patrimoniale di tante famiglie non possono far dimenticare le fragilità che la crisi dell’ultimo biennio ha confermato o accentuato.” Giovannini ha riepilogato questi aspetti critici: le caratteristiche dimensionali e di posizionamento settoriale delle imprese industriali e dei servizi, nonché la loro scarsa propensione alla ricerca e all’innovazione; la presenza di due milioni di giovani che non studiano e non lavorano, nonché un tasso di disoccupazione giovanile salito quasi al 25 per cento; la bassa quota di investimenti pubblici e il ritardo infrastrutturale di cui soffre il Paese; le debolezze del sistema formativo delle giovani generazioni e degli adulti, il quale non solo non fornisce le competenze necessarie per svolgere le attività richieste dalla società della conoscenza, ma conserva le diseguaglianze sociali di partenza; il sottoutilizzo delle risorse femminili; il sottoinquadramento sul posto di lavoro che interessa oltre quattro milioni di persone e configura uno spreco di capitale umano inaccettabile; un miglioramento dell’efficienza energetica e ecologica che non procede ai ritmi necessari per assicurare la sostenibilità ambientale. Le tendenze demografiche in atto imporranno alle prossime generazioni in età attiva, cioè ai giovani di oggi, un impegno straordinario e difficilissimo. Da essi dipenderà il nostro futuro. “Aiutare il Paese a preparare gli anni a venire è altrettanto importante quanto gestire le emergenze attuali: tra i due obiettivi non c’è alcuna contraddizione” ha aggiunto Giovannini. La sostenibilità economica, sociale e ambientale si costruisce oggi, facendo scelte di investimento e di impiego delle risorse disponibili coerenti con una visione a lungo termine del progresso della nostra società. Il Presidente ha concluso sottolineando che “l’Italia ha dimostrato tante volte la capacità di rispondere a sfide difficili, soprattutto quando gli obiettivi sono stati resi chiari e sono divenuti condivisi. Questo è il compito che ci aspetta tutti, nessuno escluso”. Gli effetti della crisi su individui e famiglie • Nel 2009 si registrano circa quattro milioni di occupati in meno nell’Ue (-1,7 per cento in confronto al 2008). Quasi il 36 per cento di questo calo complessivo dipende dalla Spagna. • La caduta dell’occupazione in Italia l’anno scorso è la prima dal 1995. Complessivamente gli occupati si riducono di 380 mila unità (-1,6 per cento), con cali sostenuti nel corso dell’intero 2009 e in peggioramento negli ultimi sei mesi. • La riduzione maggiore è per gli uomini (-2 per cento), perché concentrati nell’industria, rispetto alle donne (-1,1 per cento); le donne che lavorano nell’industria in senso stretto, tuttavia, calano più del doppio degli uomini (-7,5 contro -3 per cento). • Grazie al diffuso ricorso alla cassa integrazione guadagni (Cig), la contrazione degli occupati nella trasformazione industriale (-4,1 per cento, 206 mila unità) è relativamente meno accentuata che nell’Ue. • La flessione dell’occupazione al Nord (-1,3 per cento, pari a 161 mila unità), intensificatasi a partire dall’estate, assorbe circa il 42 per cento della riduzione complessiva; l’occupazione nel Mezzogiorno, già in calo dal terzo trimestre del 2008, chiude il 2009 con un bilancio fortemente negativo (-3 per cento, pari a 194 mila unità); nel Centro, nonostante la riduzione in valore assoluto (25 mila unità), il calo è contenuto in termini relativi (-0,5 per cento). • Il calo dell’occupazione interessa tutti i tipi di lavoro, da quello temporaneo (-8,6 per cento), a quello autonomo a tempo pieno (-2,2 per cento), a quello dipendente a tempo indeterminato (-0,2 per cento). • Le conseguenze più pesanti della crisi produttiva investono il lavoro atipico (dipendenti a termine e collaboratori), che si riduce di 240 mila unità, assorbendo il 63 per cento della flessione complessiva. Il lavoro standard (dipendenti permanenti a tempo pieno e autonomi a tempo pieno), invece, si riduce di 139 mila unità, mentre il lavoro parzialmente standard (dipendenti permanenti a tempo parziale e autonomi a tempo parziale), pur rimanendo sostanzialmente invariato, interrompe la crescita registrata negli anni precedenti. • La riduzione del lavoro temporaneo colpisce maggiormente i soggetti più deboli, con incarichi marginali e di breve durata. I dipendenti a termine diminuiscono di 171 mila unità (-7,3 per cento) e i collaboratori di 70 mila unità (-14,9 per cento). Questi ultimi, costituiti da collaboratori con o senza progetto e prestatori d’opera occasionali, scendono complessivamente a 396 mila unità nel 2009. • Su 100 occupati con contratto atipico nel primo trimestre 2008, a un anno di distanza 77 restano occupati, 8 perdono il posto di lavoro e 15 diventano inattivi. • Anche gli autonomi a tempo pieno pagano le conseguenze della crisi, con una diminuzione di 107 mila unità (-2,2 per cento). Tra gli uomini, i cali più accentuati riguardano i piccoli imprenditori dell’industria (tipografi, marmisti, fabbri) e i gestori di pubblici esercizi; tra le donne, invece, la perdita del posto di lavoro colpisce soprattutto le coadiuvanti familiari occupate nel settore degli alberghi e ristorazione e nelle aziende agricole. • I dipendenti a tempo pieno e indeterminato (il 57 per cento del totale degli occupati, circa 13 milioni di persone), in moderato aumento nella prima parte del 2009, registrano una significativa discesa nel secondo semestre, chiudendo l’anno con un saldo in flessione (-0,2 per cento, pari a 33 mila unità), a conferma della propagazione degli effetti negativi della crisi. La riduzione, prima localizzata tra le imprese fino a 15 addetti, si estende poi anche a quelle di dimensioni più grandi. • Il lavoro parzialmente standard (dipendenti permanenti a tempo parziale e autonomi a tempo parziale), reagisce meglio alla crisi del mercato del lavoro, rimanendo sostanzialmente invariato rispetto al 2008. Il risultato è sintesi dell’aumento dei dipendenti part time a tempo indeterminato (1,7 per cento) - dovuto però soltanto al part time involontario delle donne nelle professioni non qualificate - e della riduzione degli autonomi a tempo parziale (-6,2 per cento). • Nel 2009 il tasso di disoccupazione aumenta in tutti i principali paesi dell’Ue. Al contempo, si registra un progressivo annullamento delle differenze di genere nei livelli di disoccupazione, dovuto però non al miglioramento della condizione femminile ma al deterioramento di quella maschile. Per la prima volta, infatti, il tasso di disoccupazione maschile nell’Ue, pari al 9,0 per cento, supera quello femminile, pari all’8,8 per cento. • Come nel 2008, il tasso di disoccupazione italiano è inferiore a quello dell’Ue (7,8 per cento contro 8,9 per cento), associandosi tuttavia a un tasso di inattività più alto e in crescita (37,6 per cento contro 28,9 per cento). Le differenze di genere continuano a essere elevate (uomini: 6,8 per cento; donne: 9,3 per cento). • Per il secondo anno consecutivo aumentano i disoccupati (15 per cento, pari a 253 mila unità), che giungono a quasi due milioni e risultano ancora in crescita nei primi tre mesi del 2010. • Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia (25,4 per cento) è più del triplo di quello totale (7,8 per cento) e più elevato di quello europeo (19,8 per cento). • La crescita della disoccupazione riguarda soprattutto il Nord (37,0 per cento) e il Centro (18,9 per cento), mentre è limitata nel Mezzogiorno (1,4 per cento), sebbene circa metà delle persone in cerca di occupazione risieda proprio nelle regioni meridionali. • Quasi il 90 per cento dell’aumento di disoccupati nel 2009 è dovuto a persone che hanno perso il posto di lavoro e gli ex occupati rappresentano nel complesso metà dell’intera platea dei disoccupati. • Di fronte alle crescenti difficoltà di trovare un impiego, aumenta il senso di scoraggiamento negli individui, che rinunciano del tutto a cercare lavoro. In particolare, aumenta la percentuale dei disoccupati di lunga durata che transitano verso l’inattività (dal 37 al 44 per cento). • Dopo la riduzione di 110 mila unità del 2008, nel 2009 gli inattivi aumentano di altre 329 mila unità, una crescita maggiore di quella registrata dai disoccupati. L’aumento deriva dalla flessione della “zona grigia” (-39 mila unità), rappresentata dagli inattivi che manifestano un certo grado di disponibilità al lavoro, e dall’incremento degli inattivi, in gran parte donne, che non cercano e non sono disponibili a lavorare (368 mila unità in più). • Il tasso di occupazione degli italiani (56,9 per cento), ridottosi di oltre un punto percentuale rispetto al 2008, si confronta con la flessione più marcata degli stranieri che supera i due punti percentuali (dal 67,1 al 64,5 per cento). Per altro verso, il tasso di disoccupazione cresce per entrambi i gruppi: nel quarto trimestre 2009 quello degli italiani è dell’8,2 per cento, mentre per gli stranieri raggiunge il 12,6 per cento. Il primo, tuttavia, aumenta su base annua di poco più di un punto percentuale a fronte dei quasi quattro punti percentuali del tasso di disoccupazione degli stranieri. • Si accentua il carattere duale del mercato del lavoro. Nel 2009, la diminuzione del numero degli occupati italiani (-527 mila unità) e il concomitante aumento degli stranieri (147 mila unità) si concentrano in differenti aree territoriali e riguardano figure lavorative distinte. Il calo degli occupati italiani interessa per il 40 per cento le regioni meridionali, mentre la crescita degli stranieri ha luogo nell’86 per cento dei casi nelle regioni centro-settentrionali. Il calo dell’occupazione italiana, inoltre, riguarda soprattutto le professioni qualificate e tecniche, mentre la crescita di quella straniera interessa in otto casi su dieci le professioni non qualificate. • La nuova occupazione straniera si colloca in quei settori produttivi dove era già maggiormente presente, accentuando così il carattere duale del mercato del lavoro, con gli immigrati concentrati in lavori meno qualificati e a bassa specializzazione. In questo contesto si registra anche il fenomeno del sottoinquadramento, che interessa 3,8 milioni di occupati italiani (18,0 per cento del totale) e 791 mila occupati stranieri (41,7 per cento). • Interrompendo la precedente tendenza favorevole, il tasso di occupazione delle donne (15-64 anni) scende nel 2009 al 46,4 per cento, il più basso in Europa a parte Malta. La dinamica negativa si innesta su situazioni di criticità strutturali del mercato del lavoro femminile italiano, aggravandole. • Il Mezzogiorno, che già presentava bassi tassi di occupazione femminile, ha assorbito quasi metà del calo complessivo delle occupate (-105 mila donne). • Le persistenti differenze che si riscontrano tra l’Italia e l’Ue possono essere spiegate anche dai differenti livelli del tasso di occupazione delle donne con basso titolo di studio: nel 2009 in Italia soltanto il 28,7 per cento delle donne con la licenza media ha un’occupazione, contro il 37,7 per cento dell’Ue. • Solo le laureate riescono a raggiungere i livelli europei, escludendo però quelle giovani, che presentano difficoltà d’ingesso nel mercato del lavoro. • Si accentuano le difficoltà per le donne in coppia con figli, elemento già critico della situazione italiana: considerando le 25-54enni e assumendo come base le donne senza figli, la distanza nei tassi di occupazione è di quattro punti percentuali per quelle con un figlio, di 10 per quelle con due figli e di 22 punti per quelle di tre o più. • Il peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro imprime una battuta d’arresto alla crescita femminile nelle professioni più qualificate e spinge verso una ripresa del fenomeno della segregazione professionale di genere, con un rafforzamento della presenza delle donne nelle professioni già relativamente più femminilizzate. • La fase ciclica negativa ha un forte impatto sulla popolazione giovanile, determinando una significativa flessione degli occupati 18-29enni (300 mila in meno rispetto al 2008, il 79 per cento del calo complessivo dell’occupazione). Una parte significativa di questa caduta riguarda il lavoro atipico (-110 mila unità). • Dopo il moderato calo tra il 2004 e il 2008 (dal 49,7 al 47,7 per cento), il tasso di occupazione dei 18-29enni scende in un solo anno al 44 per cento: una caduta tre volte superiore a quella del tasso di occupazione totale. • Nessun titolo di studio sembra in grado di proteggere i giovani dall’impatto della crisi. La flessione dell’occupazione per chi ha un titolo non superiore alla licenza media è particolarmente critica (-11,4 per cento), ma rimane rilevante anche per i diplomati (-6,9 per cento) e per i laureati (-5,2 per cento). • L’affievolirsi delle tensioni sui prezzi nel comparto alimentare e la marcata flessione delle quotazioni del petrolio inducono una fase di decelerazione della dinamica tendenziale dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto fino a luglio 2009. Successivamente emerge una tendenza al rialzo, seppure moderata. • Per la prima volta dall’inizio degli anni Novanta, nel 2009 diminuisce il reddito disponibile in termini correnti delle famiglie consumatrici (-2,7 per cento). Considerando la sottostante variazione dei prezzi, il potere d’acquisto subisce una riduzione del 2,5 per cento, proseguendo la tendenza avviatasi nel 2008 (-0,9 per cento). • La riduzione del reddito disponibile trae origine dalla contrazione del reddito primario, dovuta in modo consistente al decremento dello 0,7 per cento dei redditi da lavoro dipendente, che contribuiscono per oltre il 55 per cento al reddito primario delle famiglie. D’altra parte, crescono in misura significativa le risorse percepite dalle famiglie per cassa integrazione guadagni e assegni di integrazione salariale: oltre 3,5 miliardi di euro in più rispetto al 2008. • Le ripercussioni sociali della crisi occupazionale variano in base alla posizione in famiglia di chi ha perso il lavoro. I figli che vivono nella famiglia di origine, spesso impegnati in lavori temporanei e con bassi profili professionali all’inizio della loro carriera lavorativa, rappresentano il gruppo più colpito dal calo dell’occupazione (-332 mila unità). • Il tasso di occupazione dei figli 15-34enni, pari al 36,1 per cento, cala di oltre tre punti percentuali rispetto al 2008; per i genitori, che hanno potuto contare sulla cassa integrazione in misura maggiore, la flessione è meno acuta, non arrivando al punto percentuale (dal 65,4 al 64,8 per cento). • La minore entità dei guadagni dei figli rispetto a quelli dei genitori ha determinato una riduzione del reddito familiare relativamente più contenuta. D’altra parte, la perdita di occupazione dei figli è stata più frequente nelle famiglie con almeno due percettori di reddito. • Alla diminuzione del reddito familiare si accompagnano spesso situazioni di disagio economico che possono essere misurate tramite specifici indicatori di deprivazione. Secondo i dati provvisori dell’indagine Eu-Silc, nel 2009 il 15,3 per cento delle famiglie presenta tre o più categorie di deprivazione. Tale valore è marcatamente più elevato tra le famiglie con cinque o più componenti (25,5 per cento), tra quelle residenti nel Mezzogiorno (25,3 per cento), quelle con tre o più minori (29,4 per cento) e quelle che vivono in affitto (31,4 per cento). • La perdita del lavoro e il passaggio alla cassa integrazione hanno solo in parte contribuito all’entrata delle famiglie in situazioni di deprivazione; in realtà, infatti, il 60 per cento del totale delle famiglie che nel 2009 risultavano deprivate lo era già nel 2008. Inoltre, in molti casi, la presenza in famiglia di altri percettori di reddito ha garantito la permanenza nello stato di non deprivazione. A parità di altre condizioni, il passaggio dall’occupazione alla cassa integrazione non ha avuto effetto sull’entrata in deprivazione. • Ciò contribuisce a spiegare perché l’indicatore di deprivazione, pari al 15,3 per cento, sia rimasto stabile rispetto al 2008. • Tra il 2008 e il 2009 crescono le famiglie indifese nel far fronte a spese impreviste (dal 32 al 33,4 per cento in media), quelle in arretrato col pagamento di debiti diversi dal mutuo (dal 10,5 al 13,6 per cento di quelle che hanno debiti) e quelle che si sono indebitate (dal 14,8 al 16,4 per cento). 26-05-2010 11:50 ITALIA/Immigrazione, aumenta l'occupazione degli stranieri, ma solo nei settori ignorati dagli italiani   Aumenta l'occupazione degli stranieri in Italia, ma solo in quei settori produttivi che vengono 'snobbati' dagli italiani. Il dato arriva dal Rapporto Annuale dell'Istat 'La situazione del Paese nel 2009'. Il tasso di occupazione degli italiani (56,9 per cento), infatti, ridottosi di oltre un punto percentuale rispetto al 2008, si confronta con la flessione piu' marcata degli stranieri che supera i due punti percentuali (dal 67,1 al 64,5 per cento). Per altro verso, il tasso di disoccupazione cresce per entrambi i gruppi: nel quarto trimestre 2009 quello degli italiani e' dell'8,2 per cento, mentre per gli stranieri raggiunge il 12,6 per cento. Il primo, tuttavia, aumenta su base annua di poco piu' di un punto percentuale a fronte dei quasi quattro punti percentuali del tasso di disoccupazione degli stranieri. Si accentua il carattere duale del mercato del lavoro. Nel 2009, la diminuzione del numero degli occupati italiani (-527 mila unita') e il concomitante aumento degli stranieri (147 mila unita') si concentrano in differenti aree territoriali e riguardano figure lavorative distinte. Il calo degli occupati italiani interessa per il 40 per cento le regioni meridionali, mentre la crescita degli stranieri ha luogo nell'86 per cento dei casi nelle regioni centro-settentrionali. Il calo dell'occupazione italiana, inoltre, riguarda soprattutto le professioni qualificate e tecniche, mentre la crescita di quella straniera interessa in otto casi su dieci le professioni non qualificate. La nuova occupazione straniera si colloca in quei settori produttivi dove era gia' maggiormente presente, accentuando cosi' il carattere duale del mercato del lavoro, con gli immigrati concentrati in lavori meno qualificati e a bassa specializzazione. In questo contesto si registra anche il fenomeno del sottoinquadramento, che interessa 3,8 milioni di occupati italiani (18,0 per cento del totale) e 791 mila occupati stranieri (41,7 per cento). 26-05-2010 12:37 BELGIO/Eutanasia. Studio: infermieri agiscono spesso oltre i limiti della legge La legge belga autorizza soltanto i medici a praticare l'eutanasia volontaria. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Canadian Medical Association Journal si è concentrato sul ruolo del personale infermieristico nel processo di decisione sul fine vita, sulla preparazione e somministrazione di sostanze letali sia ai pazienti che avevano fatto esplicita richiesta di morire (eutanasia) sia a coloro che non avevano mai espresso esplicitamente tale volontà. Su un campione di 1678 infermieri che hanno assistito pazienti nel fine vita nel 2007, 128 hanno dichiarato di aver assistito un paziente sottoposto a eutanasia e 120 di aver fatto altrettanto con un paziente sottoposto alla somministrazione di farmaci letali senza consenso esplicito. Il 64% e il 69% rispettivamente di questi due gruppi di infermieri ha detto di aver partecipato al processo di formazione della decisione sul fine vita. Nella maggior parte dei casi, per partecipazione si intende lo scambio di informazioni con il paziente e/o i suoi familiari (45% e 51%), piuttosto che una condivisione della decisione (24% e 31%).  Nel caso dell'eutanasia legale, il 12% degli infermieri ha somministrato il farmaco, nonostante la legge autorizzi soltanto i medici. Nel caso di pazienti che non avevano espresso la volontà di morire, il 45% del gruppo di 120 infermieri ha somministrato il farmaco. Nella quasi totalità dei casi, gli infermieri hanno agito su ordine dei medici, ma spesso in loro assenza. Gli infermieri che hanno somministrato farmaci letali sono generalmente maschi e lavorano in ospedale, mentre i pazienti sono generalmente ultraottantenni (intervallo di confidenza attorno al 95%). In conclusione, scrivono gli studiosi, nel somministrare farmaci letali in alcuni casi di eutanasia e in quasi la metà dei casi di assistenza alla morte senza la richiesta espressa dei pazienti, gli infermieri esaminati nello studio hanno operato oltre i confini della legge. 26-05-2010 15:20 SVIZZERA/Prezzi. Il Consiglio federale avvia procedura per maggiore trasparenza Il Consiglio federale ha avviato oggi una procedura di consultazione, che durera' tutta l'estate, sulla modifica di un'ordinanza che stabilisce come i prezzi debbano essere indicati (OIP). Una modifica che il Consiglio federale intende rendere obbligatoria per diversi servizi: principalmente le prestazioni mediche e i beni sanitari, ma anche quelle di veterinari, notai e pompe funebri. L'ordinanza riguarda anche i servizi relativi ai voli aerei, in particolare l'indicazione del prezzo totale del volo prima e durante la prenotazione (ad es. in Internet). Altre modifiche riguardano i cosiddetti prezzi indicativi, o di listino, di produttori, importatori e grossisti. Per questi prezzi si dovrà indicare che si tratta di raccomandazioni non vincolanti. Viene inoltre sancito il principio secondo cui le indicazioni dei prezzi e le specificazioni nella pubblicità devono essere facilmente consultabili e agevolmente leggibili. La legge prevede che per tutte le merci offerte ai consumatori deve essere indicato il prezzo effettivo in franchi svizzeri. Le prestazioni di servizi soggette  a questo obbligo sono invece definite dal Consiglio federale. 26-05-2010 18:43 SPAGNA/Ru486, anche in Catalogna potrà essere concessa a domicilio   La Ru486 verra' concessa a domicilio alle donne che decidono di interrompere volontariamente la gravidanza entro la settima settimana di gestazione. Lo avrebbe deciso l'assessorato alla Sanita' della Catalogna, alla luce della riforma sull'aborto che entrera' in vigore a breve, ovvero a partire dal prossimo 5 luglio. La decisione e' stata assunta per correre ai ripari, alla luce del fatto che, finora, gli interventi per l'interruzione volontaria di gravidanza nella Regione spagnola venivano realizzati nel 98% dei casi in strutture private, riporta oggi 'El Periodico De Catalugna'. La legge che entrera' in vigore tra poco piu' di un mese e mezzo legalizza l'aborto entro la 14esima settimana, prevedendo che le interruzioni volontarie di gravidanza vengano garantite nelle strutture pubbliche al pari di altre prestazioni. Negli ospedali catalani si rischia pertanto la paralisi, con ben 26 mila interventi ginecologi in piu' nell'arco di appena un anno. Da qui la decisione di offrire la pillola abortiva Ru486 a domicilio, con l'obiettivo di abbattere la domanda di interventi del 50%. 27-05-2010 09:40 ITALIA/Parmalat. Confermata in Appello condanna a Tanzi Dieci anni di carcere per Callisto Tanzi e un risarcimento di 100 milioni di euro. E' la sentenza della Corte d'Appello di Milano che ha confermato il giudizio di primo grado contro uno dei maggiori raggiri finanziari di questo tempo, con titoli e obbligazioni dietro cui c'era un bluff creato da Tanzi in una sorta di delirio di onnipotenza, come hanno scritto i giudici nella condanna di primo grado a dicembre scorso. 27-05-2010 09:47 ITALIA/Abuso posizione dominante. Agcom: nessuna misura provvisoria contro Telecom Italia  L'Agcom decide di non andare avanti sulle richieste di misure provvisorie nei confronti di Telecom Italia, come richiesto da Fastweb, per quanto riguarda le gare Consip ed Enel. Le misure provvisorie, secondo quanto apprende Radiocor, si sostanziavano in massima parte in richieste di informazioni a Telecom Italia. Nel frattempo, sempre su segnalazione di Fastweb, l'Antitrust ha aperto un'indagine per abuso di posizione dominante nei confronti di Telecom Italia per verificare se l'ex monopolista ha usato il suo potere per impedire l'aggiudicazione delle gare agli altri operatori. L'Agcom, peraltro, aveva gia' chiesto alcune informazioni a Telecom Italia e oggi, in occasione del consiglio, ha deciso di non procedere ulteriormente. Slitta invece al prossimo consiglio dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni il nuovo piano nazionale per le frequenze televisive in digitale. 27-05-2010 09:51 ITALIA/Banda larga. Gestori alternativi: migrazione forzata dal rame alla fibra  Era già nell'aria, ma ieri Vodafone, Wind e Fastweb hanno ufficializzato la proposta all'Agcom. I tre operatori alternativi a Telecom Italia sono pronti a partire con il progetto di nuova rete in fibra ma chiedono all'Autorità per le Comunicazioni regole certe, e una "operazione di migrazione forzata dal rame alla fibra sul modello switch off avvenuto per il digitale terrestre". Paolo Bertoluzzo (Vodafone), Stefano Parisi (Fastweb) e Luigi Gubitosi (Wind), al temine dell'incontro con il presidente dell'Autorità, Corrado Calabró cui hanno illustrato il loro progetto, hanno chiesto che a vigilare su questo passaggio sia l'Authority e che ci sia una volontà da parte del governo di procedere su questa strada. I tre operatori hanno chiesto regole certe e, in particolare, ha spiegato Gubitosi, che il costo dell'unbundling del rame non sia aumentato "perchè sarebbe sbagliato aumentare la profittabilità del rame penalizzando la fibra". Vodafone, Wind e Fastweb chiedono che la rete sia aperta in unbundling, che ci sia l'obbligo di accesso ai cavidotti a costo storico per il rame e per la fibra. Per i tre operatori l'autorità si sarebbe impegnata a dare rapidamente regole certe. "Noi - ha detto Parisi - siamo pronti a partire non appena abbiamo la possibilità e in 5 anni possiamo cablare 15 città". Per farlo peró servono regole certe da parte dell'Autorità e del governo, hanno sottolineato i tre operatori. L'Autorita' ha assicurato che 'fara' la sua parte, predisponendo regole chiare e precise', ma la palla passa ora al governo, dato che non spetta solo all'Autorita' decidere o meno per lo switch off. Il viceministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani, ha annunciato la convocazione di un tavolo per la prossima settimana, anche se non e' ancora chiaro se all'incontro partecipera' Telecom Italia. Secondo il presidente di Fastweb, Carsten Schloter, i tre operatori andranno avanti nel progetto anche senza l'ex monopolista, che ha sempre specificato di volersi sedere al tavolo solo alle sue condizioni. L'ad del gruppo sara' intanto sicuramente ascoltato dall'Autorita', (l'incontro previsto inizialmente per il 3 giugno e stato in seguito rinviato al 10 giugno), anche se gia' ieri Franco Bernabe' si aggirava curiosamente nei pressi dell'Agcom, intercettato dai cronisti proprio in coincidenza con l'audizione degli operatori concorrenti. 27-05-2010 10:09 GRAN BRETAGNA/Notizie online a pagamento: il Times parte  l quotidiano britannico Times e il domenicale Sunday Times hanno rivelato i loro nuovi siti internet - www.thetimes.co.uk - che entro un mese andranno a sostituirsi al dominio timesonline.co.uk. Constestualmente, i due storici giornali si preparano al grande salto nel buio: l'introduzione di una tariffa per la consultazione delle edizioni online. La rivoluzione epocale - osservata con attenzione dal settore editoriale britannico - scattera' alla fine di questo mese di prova dove gli utenti potranno consultare liberamente - previa registrazione - i nuovi siti internet. Poi ci vorra' una sterlina per avere accesso a 24 ore di navigazione o due sterline per un'intera settimana. Per James Harding, direttore del Times, l'epoca dei 'regali' e' finita. 'La nostra sensazione - ha detto - e' che si debba mettere la parola fine al giornalismo regalato: sminuisce il valore del nostro lavoro, del Times e contribuisce alla percezione che giornalismo e informazione non abbiano un valore'. Harding ha ammesso che la mossa sia pero' un rischio. News International, il conglomerato che fa capo a Rupert Murdoch, proprietario delle testate, considera di perdere il 90% dei 1,22 milioni di utenti giornalieri del sito timesonline.co.uk. Harding pero' si e' detto fiducioso: il nocciolo duro dei lettori, secondo lui, restera'. 27-05-2010 10:49 SPAGNA/Fumo. 16/24enni: uno su tre consuma abitualmente Il gruppo che peggio risponde agli sforzi perche' si smetta di fumare e' quello delle persone tra 16 e 24 anni. Uno ogni tre adolescenti e giovani e' consumatore abituale di tabacco, secondo i dati della Asociacion Espanola contra el Cancer (Aecc), rispetto al 24,1% della popolazione, cosi' come fanno sapere i dati della Encuesta Nacional de Salud. 27-05-2010 13:43 PAKISTAN/Censura e religione, Governo fa marcia indietro su Facebook e Youtube Il governo pachistano ha deciso di rimuovere la censura su Facebook e Youtube. La decisione, ha riferito il ministro dell'Interno, Rehman Malik, e' stata presa nel corso di una riunione di gabinetto in cui si e' deciso di mantenere il blocco sulle pagine ritenute "blasfeme" e offensive per la figura di Maometto. La censura scatto' la scorsa settimana. Il primo a cadere sotto la scure della censura pachistana era stato Facebook, dopo la pubblicazione di un concorso per vignette su Maometto. Al tribunale di Lahore che aveva emesso la sentenza era seguito l'ordine dell'Authority per le telecomunicazioni che, con la stessa motivazione, dispose l'immediata sospensione dell'accesso a YouTube in tutto il territorio nazionale. In Pakistan, come in tutti i Paesi musulmani, e' vietato rappresentare in qualsiasi forma il Profeta Maometto. I due siti, ha aggiunto Malik, "saranno di nuovo visibili nei prossimi giorni". 27-05-2010 13:52 ITALIA/Farmaci, ecco cosa prevede la manovra del Governo Riduzione dei margini di grossisti e farmacisti, passaggio dell'erogazione di alcuni farmaci dall'ospedale alle farmacie, incentivazione dell'uso dei farmaci generici, il cui prezzo verra' per altro ridotto del 12,5% da giugno a fine dicembre 2010. Sono alcune delle misure previste dalla manovra approvata ieri dal Consiglio dei ministri, suscettibile di qualche limatura prima della presentazione in Parlamento. Dal 2011 l'intervento e' di 600 milioni di euro. Fra le misure per il controllo della spesa, la rideterminazione delle quote di spettanza dei grossisti e dei farmacisti sul prezzo di vendita del medicinale al pubblico rispettivamente del 3% (dal 6,65% al 3,65%) per i primi e del 30,35% per i secondi. Il Ssn, nel procedere alla corresponsione di quanto dovuto alle farmacie, trattiene ad ulteriore titolo di sconto, rispetto a quanto gia' previsto dalla vigente normativa, una quota pari al 3,65% sul prezzo di vendita al pubblico al netto dell'imposta sul valore aggiunto (Iva). Ecco poi la misura che dovra' consentire di reperire 300 milioni di euro per il 2010, che contribuiranno a garantire le risorse aggiuntive al finanziamento del Ssn, pari a 550 milioni di euro per l'anno in corso (gli altri 250 mln arriveranno dai risparmi ottenuti con il provvedimento nel suo complesso). Si prevede il passaggio di alcuni farmaci ora somministrati negli ospedali alle farmacie, dove verranno erogati, in quanto suscettibili - si legge nel testo - di uso ambulatoriale o domiciliare. A individuare i farmaci che passeranno dall'ospedale alla farmacia sara' l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto che racchiude la manovra, con l'obiettivo di ridurre la spesa farmaceutica ospedaliera, al momento in crescita galoppante. Tali farmaci, una volta che l'elenco sara' pubblicato in Gazzetta ufficiale, saranno "erogati attraverso l'assistenza farmaceutica territoriale e con oneri a carico della relativa spesa, per un importo su base annua pari a 600 milioni di euro". Si punta a incentivare l'uso dei medicinali equivalenti. Dal confronto fra la spesa farmaceutica territoriale delle singole regioni, l'Aifa dovra' definire soglie di appropriatezza prescrittiva basate sul comportamento delle Regioni in cui si prescrivono piu' generici, cioe' farmaci con un prezzo piu' basso, rispetto al totale dei medicinali appartenenti alla stessa categoria terapeutica equivalente. L'obiettivo e' "mettere a disposizione delle regioni strumenti di programmazione e controllo per realizzare un risparmio di spesa non inferiore a 600 milioni di euro su base annua". Milioni che restano nelle casse delle Regioni per i servizi sanitari. Con accordo Stato-Regioni saranno fissate linee guida per incrementare l'efficienza delle aziende sanitarie nelle attivita' di acquisizione, immagazzinamento e distribuzione interna dei medicinali acquistati direttamente, anche attraverso il coinvolgimento dei grossisti. Dal 2011 saranno erogati a carico del Ssn, in fascia A, non piu' di 4 specialita' generiche con gare da parte dell'Aifa al prezzo piu' basso, a parita' di dosaggio, forma farmaceutica e unita' posologiche per confezione. La limitazione non si applica ai medicinali originariamente coperti da brevetto o che abbiano usufruito di licenze derivanti da tale brevetto. Il Ssn rimborsera' pienamente solo il medicinale con il prezzo piu' basso. Se il paziente vuole un altro farmaco, la differenza di prezzo sara' a suo carico, come prevede la normativa vigente sull'erogazione dei farmaci equivalenti. Anche in questo caso, i risparmi ottenuti restano ai servizi sanitari regionali. Per i generi si prevede un taglio dei prezzi del 12,5% dal primo giugno al 31 dicembre 2010. E' considerata una priorita' l'esecuzione di "adeguati piani di controllo dei medicinali in commercio, con particolare riguardo alla qualita' dei principi attivi utilizzati". In funzione di tutte queste misure, il finanziamento del Ssn vedra' una riduzione di 800 milioni di euro dal 2012. Asl e ospedali dovranno motivare gli acquisti di beni e servizi a prezzi superiori a quelli di riferimento, sottoponendoli agli organi di controllo e revisione. (Adnkronos) 27-05-2010 13:55 VIETNAM/Accuse di guerra al dissenso sul web Il Vietnam ha lanciato una sofisticata strategia contro il dissenso online, perseguendo i blogger e consentendo attacchi di pirateria informatica contro i siti web che criticano il governo. Lo denuncia Human Rights Watch in un comunicato. 'Negli ultimi due mesi - si legge nella nota - le autorita' vietnamite hanno imprigionato almeno sette blogger indipendenti, sottoponendoli a intensi interrogatori, talvolta abusando psicologicamente dei detenuti. Contestualmente, si sono intensificati gli attacchi sistematici contro i siti web gestiti da questi ed altri blogger dissidenti'. La tecnica utilizzata, prosegue Hrw, e' quella delle famigerate botnet, le reti attraverso cui i pirati informatici attaccano i computer-vittima: la circostanza e' stata confermata sia da Google che da McAfee, una tra le principali aziende di software antivirus mondiali. 'Evidentemente, il governo teme che questi blogger rivelino gli abusi e la corruzione, o riferiscano notizie censurate', accusa Phil Robertson, viceresponsabile per l'Asia di Hrw. 27-05-2010 14:00 BRASILE/Guerra alla droga, comandante polizia ucciso in diretta radio Clayton Leao, comandante della polizia della località brasiliana di Camacari è stato ucciso con due colpi di pistola alla testa mentre rilasciava un'intervista telefonica a una radio locale di Bahia. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, Leao avrebbe dovuto essere intervistato negli studi dell'emittente Lider Fm, ma non potendo arrivare in tempo utile ha optato per il collegamento telefonico, nel quale ha riposto ad alcune domande sulla lotta al narcotraffico prima di cadere vittima di un'imboscata. Un commando di uomini armati ha aperto il fuoco contro l'automobile nel quale si trovava insieme alla moglie, rimasta illesa: la polizia, avvista in diretta dagli intervistatori, è intervenuta immediatamente, uccidendo uno dei presunti attentatori. Camacari, che conta circa 230mila abitanti, si trova nelle vicinanze di Salvador de Bahia, una delle metropoli brasiliane con il piú alto tasso di omicidi nel Paese. 27-05-2010 14:14 ITALIA/Dolore, un italiano su tre sopporta per mesi o anni Sofferenze sopportate a lungo, anche per mesi o anni, talvolta sottovalutate dai medici e ben curate solo nei Centri specializzati garantiti dal Servizio sanitario nazionale, che pero' sono ancora pochi e poco conosciuti. Sebbene una legge importante da poco approvata sulle cure palliative e la terapia del dolore (legge n.38 del 15 marzo 2010) faccia ben sperare, a vincere e' la scarsa informazioNE nella cura del dolore cronico non oncologico secondo quanto rivela l'indagine 'Non siamo nati per soffrire. Dolore cronico e percorsi assistenziali' presentata questa mattina dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva e dedicata al tema della sofferenza inutile e del diritto del cittadino a non soffrire sancito con la Carta europea dei diritti del malato del 2002. Un cittadino su tre attende lunghi periodi, mesi o anche anni, prima di consultare un medico rispetto al suo dolore. Questo viene sopportato o sottovalutato dal paziente in quasi un terzo dei casi (29%) oppure curato attraverso antidolorifici (23%). Inoltre, oltre la meta' dei pazienti (53%) deve consultare tra 2 e 5 medici prima di giungere ad un Centro specializzato per la cura del dolore, e in questo girovagare passano mesi (per il 34% degli intervistati) o addirittura anni (27%). Nel frattempo il 37% ricorre alla medicina alternativa: in ordine di frequenza, massaggi (34%), agopuntura (20%), omeopatia (15%), chiropratica (11%), osteopatia (8%). Il rapporto con il medico di famiglia e' riconosciuto come fondamentale e centrale nel percorso per la gestione del dolore: il 35% dei cittadini dichiara di rivolgersi in prima istanza ad esso per identificare il problema. E poi gli specialisti, che ricoprono un ruolo fondamentale, ai quali comunque il cittadino si rivolge in una percentuale importante. Tuttavia la mancanza di tempo nelle visite presso il medico di famiglia e' segnalato come problematico sia da parte dei cittadini che da parte dei medici: per oltre un cittadino su tre (37%) il consulto non dura piu' di 5 minuti e per un altro 20% non va oltre i 10 minuti. L'indagine viene presentata nell'anno del trentennale del TDM e nasce da un tavolo di lavoro al quale hanno partecipato rappresentanti di: AIC (Associazione italiana per la lotta contro le cefalee), ANMAR (Associazione nazionale malattie reumatiche), Associazione pazienti con BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), Parkinson Italia, FAND (Associazione italiana diabetici), FederDolore, FIMMG (Federazione italiana medici di medicina generale), UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare). E' stata realizzata attraverso 418 questionari rivolti a pazienti in cura presso i Centri di terapia del dolore, pazienti affetti da patologia cronica e medici di famiglia. Sette le Regioni coinvolte: Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Sicilia e Veneto. In generale l'indagine ha cercato di raccogliere dati su cinque macrotemi: comportamento del paziente di fronte al dolore; rapporto medico-paziente e comunicazione tra medici e Centri di terapia del dolore; percorsi terapeutici; conseguenze del dolore sulla vita quotidiana; uso e somministrazione di farmaci oppiacei. Piu' della meta' dei pazienti (55%) - rivela il TDM - non si sente sufficientemente ascoltato. Anche la grande maggioranza dei medici (63%) segnala come problematica la mancanza di tempo. La quasi totalita' dei medici (95%) dichiara di prescrivere farmaci oppiacei, di ritenerli efficaci (98%) e di informare sulle controindicazioni degli stessi (97%). Le dichiarazioni dei pazienti in cura mostrano, pero', delle disparita' regionali. Al Nord la percentuale di coloro che dichiara di aver ricevuto farmaci oppioidi e' del 52%, al Centro e' del 42%, al Sud solo del 25%. Assai scarsa anche l'informazione sui Centri di terapia del dolore esistenti: l'80% dei medici non segnala ai cittadini l'esistenza di tali Centri che risultano sconosciuti al 75% dei pazienti con dolore cronico. D'altra parte, nel 53% delle Asl non esiste un sistema informativo sull'esistenza di tali servizi. Quando il cittadino riesce ad accedervi, mostra una sostanziale soddisfazione per la cura ottenuta presso il Centro specializzato: l'86% valuta positivamente la gestione del dolore ottenuta e la quasi totalita' (94%) ritiene che gli specialisti del Centro prestino ascolto e comprendano il problema. Anche i tempi di attesa risultano accettabili, seppur con qualche differenza fra le diverse aree del Paese: quasi il 50% attende solo alcuni giorni prima di essere inserito in cura presso il Centro, e il 40% degli intervistati ha atteso qualche settimana ma comunque meno di un mese. I tempi tuttavia aumentano laddove i cittadini e i medici sono piu' consapevoli dell'esistenza dei Centri: al Nord infatti il 62% dei pazienti attende qualche settimana. E' evidente che i Centri per la terapia del dolore non sono ancora diffusi uniformemente sul territorio ne' in numero sufficiente alle esigenze dei cittadini. Negativo il giudizio sul supporto psicologico, del quale usufruisce solo il 23% dei pazienti. Inoltre l'80% lamenta di non essere coinvolto in attivita' di verifica della qualita' del servizio reso all'utenza. Anche chi e' in cura presso un Centro deve sostenere di tasca propria alcune spese non indifferenti, a partire dalle visite specialistiche effettuate privatamente a causa delle lunghe liste di attesa nel pubblico. Indicativi i dati dell'indagine relativi all'impatto del dolore sulla vita sociale: e' un fattore debilitante ed invalidante e va ad incidere pesantemente sul contesto lavorativo e familiare, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista delle relazioni. Il 28% delle persone colpite, infatti, dichiara di provare stanchezza cronica ed insonnia; il 35% di avere importanti alterazioni dell'umore; il 30% dichiara di aver paura di provare dolore. Seppur in una percentuale bassa, il 2% ha dichiarato che il dolore provoca in lui pensieri suicidi. A livello di status sociale, il 36% vive il senso di abbandono, il 26% la perdita del ruolo in famiglia, il 18% la perdita di prestigio e guadagno sul lavoro, il 16% la perdita di posizione sociale. 27-05-2010 14:27 USA/Staminali, per la prima volta creata retina da quelle embrionali Per la prima volta un tessuto tridimensionale, nella fattispecie una retina, e' stato creato da cellule staminali embrionali umane. La ricerca, dell'universita' della California a Irvine, e' riportata dal Journal of Neuroscience Methods. La retina riprodotta dai ricercatori e' formata da otto strati, ed e' ancora nei primi stadi della crescita. Il metodo per ricrearla deriva da quello utilizzato nella stessa universita' per trovare una terapia per le lesioni del midollo spinale, in questo momento in sperimentazione sugli uomini. Nelle staminali viene indotta la differenziazione nelle varie componenti della retina: in questo caso per imitare quello che avviene in natura i ricercatori hanno dovuto preparare un sistema microscopico con diversi gradienti, cioe' con zone in cui varia la concentrazione del fluido dove veniva effettuata la coltura. Erano proprio questi gradienti a far iniziare la differenziazione nelle cellule. "Questo e' un grosso passo avanti nel trattamento delle malattie della retina - spiega Hans Keirstead, che ha coordinato lo studio - ora stiamo testando le retine cosi' ottenute sugli animali, e se avranno successo passeremo a pazienti umani". . 27-05-2010 15:41 ITALIA/Riparazioni e ricambi auto, nuove regole Ue Nuove regole in arrivo per il settore della riparazione delle auto e l'accesso ai pezzi di ricambio che, con il 40%, e' la voce piu' alta per le tasche di chi e' proprietario di un veicolo: dal primo giugno, entrera' in vigore un nuovo regolamento europeo che aumenta la concorrenza in questo mercato, rendendo meno costose e piu' facili gli interventi di riparazione. ''Sono convinto che il nuovo regolamento procurera' dei vantaggi tangibili ai consumatori, riducendo le spese di riparazione e di manutenzione, che rappresenta una parte eccessiva del costo totale sostenuto durante la vita di un veicolo'', ha detto il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia, annunciando le nuove regole. La riforma entrera' in vigore in modo progressivo: la commissione Ue ha previsto un periodo di tre anni per consentire alle concessionarie di prepararsi al cambiamento. La riforma mettera' fine alle pratiche abusive dei costruttori che obbligano gli automobilisti a riparare il loro veicolo solo nelle reti di officine autorizzate. Quest'obbligo restera' solo per gli interventi di assistenza coperti da garanzia, quindi gratuiti. Per tutti gli altri, l'automobilista sara' libero di scegliere l'officina che vuole. Almunia ha sottolineato che l'aumento della concorrenza del settore andra' a vantaggio anche della sicurezza stradale. In un momento di crisi, i costi alti delle riparazioni inducono i consumatori a fare un passaggio in meno nelle officine, con il rischio di avere sulle strade veicoli meno efficienti e sicuri. Il commissario ha citato il caso della Gran Bretagna dove in un anno il numero delle auto portate a riparare e' calato di 2,5 milioni. La riforma riguarda anche la distribuzione dei veicoli: i costruttori avranno infatti piu' autonomia nell'organizzare la loro rete di distribuzione sia in concessionarie multimarca che monomarca. In questo modo, ha detto Almunia, ''caleranno i costi di distribuzione che rappresentano circa il 30% del costo di acquisto di un'auto nuova''. 27-05-2010 15:52 SVIZZERA/Preservativi, Governo cantonale Zurigo dice no alla distribuzione nelle scuole medie Il Governo cantonale di Zurigo è contrario alla distribuzione di preservativi nelle scuole medie, giudicata "non appropriata" e "incompatibile con la legge". E' questa la risposta ad una interrogazione dei Verdi, Svp e Evp, sulla campagna contro l'Aids mirata agli studenti con età superiore ai dodici anni che include la produzione e distribuzione di preservativi di misura più stretta chiamati Hotshot. Per l'autorità zurighese, questioni come il preservativo devono essere trattate con attenzione e premura da parte dei docenti, che non possono distribuire condom a tutti gli studenti indiscriminatamente. Secondo un sondaggio apparso su una rivista tedesca, Bravo, un quarto di giovani fra i 13 e i 20 anni ritiene che i preservativi oggi in commercio siano troppo grandi. 27-05-2010 16:05 AUSTRIA/Benzina, nuove regole sull'esposizione dei prezzi Il ministro dell'Economia Reinhold Mitterlehner ha annunciato la proroga e l'inasprimento della regolamentazione sull'esposizione dei prezzi della benzina. In particolare, nei cartelloni che espongono i prezzi a ridosso dei distributori, dovranno apparire in ordine i prezzi della benzina super, della benzina normale e del carburante Diesel. Inoltre, per evitare di ingenerare confusione, i distributori dovranno arrotondare il prezzo per evitare che appaiano più di due decimali. Il ministro ha però resistito a misure per controllare i prezzi, spiegando che il modo migliore per giungere alla loro diminuzione è obbligare i gestori a maggiore concorrenza e trasparenza. Un'altra misura sul modello italiano potrebbe essere presto adottata, ha detto il ministro, volta a segnalare sulle autostrade i prezzi del benzinaio successivo per permettere ai consumatori di scegliere con cognizione di causa. 27-05-2010 16:35 ITALIA/Presto tutti i conti dormienti consultabili online. In ballo 140 milioni di euro  Dal 31 maggio 2010 è disponibile per la consultazione sul sito web del Ministero dell'economia e delle finanze (http://www.mef.gov.it/depositi-dormienti) l'elenco dei conti dormienti di cui all'art. 4, comma 2, del DPR n. 116 del 2007, per i quali i requisiti per la dormienza si siano verificati tra il 17 agosto 2008 e il 31 dicembre 2009. Si tratta di un totale di 101.462 rapporti, per un importo complessivo di € 89.878.470,91. Fino alla data di effettuazione del versamento al Fondo depositi dormienti da parte dell'intermediario finanziario (banca o altro), gli interessati possono rivolgersi all'intermediario stesso per far cessare lo stato di dormienza. Successivamente alla data di effettuazione del versamento al Fondo depositi dormienti da parte dell'intermediario, gli interessati potranno richiedere la restituzione delle relative somme direttamente a questo Ministero, entro l'ordinario termine di prescrizione. Il Ministero rende noto inoltre l'importo complessivo degli assegni circolari e delle polizze vita comunicati dagli intermediari e che saranno trasferiti al Fondo depositi dormienti, essendosi verificate le condizioni previste dalla nuova disciplina in materia di prescrizione di cui ai commi 345-ter e 345-quater dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Si tratta di € 37.639.301,56 per gli assegni circolari, e di € 12.876.729,93 per le polizze vita. È opportuno precisare che si tratta di dati parziali. 27-05-2010 17:20 ITALIA/Morte Cucchi, Amnesty International: in Italia mancano controlli indipendenti su abusi polizia "Seguiremo con interesse e attenzione la vicenda di Stefano Cucchi. Il suo caso si inserisce in un quadro insoddisfacente per quanto riguarda l'attenzione dell'Italia alla tutela dei diritti umani". Lo ha detto Giusy D'Alonzo, di Amnesty International che ha analizzato il caso Italia, a margine della presentazione del Rapporto 2010 sui Diritti Umani nel Mondo."In Italia non c'e' un garante dei detenuti che, ad esempio, possa effettuare visite senza preavviso. Non abbiamo organismi di tutela dei diritti umani che siano indipendenti. Ma il vero problema, in casi come quello di Cucchi o come quello di Federico Aldrovrandi, morto nel 2005 per le percosse di agenti, di Aldo Bianzino, deceduto in carcere a Perugia, le famiglie sono lasciate sole e si vedono costrette a far partire autonomamente le indagini, a nominare i propri periti. C'e' un'attivita' intensa che le famiglie devono compiere mentre non dovrebbe essere cosi". L'Italia, ricorda Amnesty, "non ha ratificato il Protocollo Opzionale alla Convezione che imporrebbe l'adozione di meccanismi di prevenzione della tortura e dei maltrattamenti e oltre alla mancanza di una struttura indipendente per il monitoraggio sui diritti umani e dei luoghi di prevenzione, manca di un organismo altrettanto indipendente di denuncia degli abusi di polizia". 27-05-2010 17:23 U.E./Ue, il tabacco uccide 650mila europei ogni anno E' la droga più letale e sorprendentemente anche legale. Basti pensare che la cannabis, una sostanza vietata e perseguita penalmente, non ha ancora causato un singolo decesso al mondo. Eppure, ogni anno in Europa - nonostante l'aumento dei divieti negli Stati membri - il fumo, compreso quello passivo, compie una vera e propria strage, uccidendo 650.000 persone: un numero pari alla popolazione di Malta o del Lussemburgo, e 11 volte superiore alle vittime degli incidenti stradali. Sono dati agghiaccianti quelli snocciolati dal commissario Ue alla salute, John Dalli, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco. Dati estratti da un sondaggio di Eurobarometro che rivela come ancora oggi un cittadino europeo su tre fuma. Tra questi il 35% dei giovani tra 15 e i 24 anni e il 25% delle donne. Ma il quadro e' reso ancor piu' impressionante dal fatto che a subire le conseguenze del fumo sono in gran parte le persone piu' indifese, a partire dai minori. Ecco quindi l'appello che Bruxelles lancia a tutte le capitali europee: bandire il fumo almeno dalle scuole, come hanno gia' fatto Regno Unito e Irlanda. 'L'Europa non puo' stare a guardare le generazioni future che mandano in fumo le loro vite', ha ammonito il commissario Ue. Ammettendo pero' una certa impotenza di fronte agli interessi dell'industria del tabacco e alla lentezza con cui nei vari Paesi della Ue si provvede nel rendere piu' severe le leggi anti-fumo. 'Quello che noi possiamo fare da Bruxelles - ha detto Dalli - e' proporre di rafforzare ulteriormente l'attuale direttiva, spingendo gli Stati membri a rendere sempre meno attraente il tabacco, soprattutto tra i piu' giovani, scoraggiando sempre piu' l'acquisto delle sigarette'. Tra le proposte: insistere con le scritte o immagini shock sui pacchetti di sigarette; vietare la pubblicita' dei prodotti da tabacco nei negozi; bandire i distributori automatici; aumentare le tasse sulle sigarette (e dunque il prezzo), introducendo per esempio delle ulteriori accise che possano contribuire a coprire gli enormi costi sanitari legati ai danni provocati dal fumo. Ma le resistenze sono tante: per esempio - ha sottolineato il commissario Ue - 'solo Gran Bretagna e Irlanda hanno introdotto norme che tutelano completamente i propri cittadini dal fumo passivo. Altri nove Paesi hanno varato legislazioni abbastanza efficaci, mentre il resto degli Stati non ha fatto ancora nulla'. Fanalino di coda e' la Grecia, che presenta il piu' alto tasso di tolleranza per quel che riguarda il fumo in casa, al lavoro e nei luoghi pubblici. 27-05-2010 19:52 ITALIA/Dipartimento antidroga. Rete informatica e osservatori regionali Una rete informatica sulla quale verranno caricati tutti i dati dei Sert sui tossicodipendenti in cura e una rete nazionale di Osservatori Regionali sull'uso di sostanze stupefacenti: sono due innovativi progetti del Dipartimento nazionale politiche antidroga, che sono stati presentati oggi a una folta rappresentanza delle Regioni e delle Province autonome. L'incontro e' stato anche l'occasione per rendere noti i dati sul budget 2010 del Dipartimento, che si attesta su poco piu' di 26 milioni di euro, cosi' ripartiti in percentuale: reinserimento (34%), prevenzione (23%), epidemiologia e valutazione (17%), trattamento (9%), innovazione tecnologica (5%), ricerca (4%), programmazione (3%), formazione (2%), attività internazionali (2%) e prevenzione patologie correlate (1%), per un totale di 49 progetti nazionali. Il Sind, acronimo di "Sistema Informativo Nazionale sulle Dipendenze", e' una rete informatica nazionale, un sistema integrato che permette di mettere in relazione tra loro i dati medici delle persone in cura nei Sert, in modo da poterli aggregare e comparare (ad esempio per regione o provincia). L'altro progetto, il Niod, prevede l'attivazione e il supporto di una rete di Osservatori Regionali sull'uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, in accordo con le indicazioni e gli standard europei. Entrambi i progetti si avvalgono della collaborazione del Ministero della Salute e il Niod, in particolare, è anche supportato dall'Osservatorio Europeo di Lisbona. Gli enti affidatari sono il Cueim (Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale) per il Sind e la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti per il Niod. Il budget stanziato dal Dipartimento è di un milione di euro per il Sind e di 1,6 milioni per il Niod. "Valutiamo in maniera positiva la presenza di tutte le Regioni e di tutti gli altri enti interessati - commenta il capo del Dipartimento, Giovanni Serpelloni - i progetti presentati oggi condividono infatti la stessa idea di fondo, quella cioè di agevolare e rendere completatamene integrato e standardizzato il flusso informativo tra tutti gli enti coinvolti". I dati ottenuti saranno divulgati a novembre. 28-05-2010 09:41 ITALIA/Tariffa rifiuti. Governo: va pagata l'Iva... ma in futuro? La Tia, che si paga per i rifiuti,non e' un'entrata tributaria ma un corrispettivo. Di conseguenza, le controversie attivate dopo l'entrata in vigore della manovra finanziaria (25 maggio 2010) vanno affrontate davanti al giudice ordinario e non quello tributario. E l'Iva va pagata. Cosi' una disposizione interpretativa (art.14, comma 33 della manovra finanziaria),con cui il Governo crede di aver concluso la vicenda del rimborso dell'Iva, aperto da una sentenza della Corte Costituzionale a luglio 2009 (n.238) che aveva dichiarato il balzello Iva illegittimo perche' quando si paga una tassa non si dovrebbe pagare un'ulteriore tassa sulla stessa. La norma interpretativa ha fatto propria l'interpretazione dell'Agenzia delle entrate (risoluzioni 25/E del 05/02/2003 e r.m. 250/E del 17/06/2008) per cui la natura della Tia non e' di carattere tributario ma civilistico. C'e' un problema, pero'. La norma fa riferimento alla tariffa prevista all'art.238, Dlgs 152/2006, la tariffa del codice dell'ambiente che non e' ancora applicabile perche' manca il relativo decreto d'attuazione. La tariffa oggi applicata, invece, e' quella prevista all'art.49, Dlgs 22/97 (tariffa Ronchi). Due prelievi distinti che si fondano su normative differenti. E la sentenza della Corte Costituzionale fa riferimento alla tariffa Ronchi che e' quella oggi usata. Si tratta quindi, presumibilmente, di disposizioni che varranno quando la Tia sara' applicata, ma non ora. Non solo, ma per cambiare qualifica ad una entrata (sentenza 8313/2010 sezioni unite Cassazione) va modificato il presupposto perche', fintanto che si paga solo per un generico stoccaggio dei rifiuti e non relativamente alla produzione degli stessi, non si puo' parlare di corrispettivo di un servizio. 28-05-2010 11:24 IRAN/Vietato film di Kiarostami, il Governo: vestito Binochet non rispetta religione Non sara' proiettato nelle sale iraniane l'ultimo film di Abbas Kiarostami, 'Copia conforme', in concorso all'ultimo festival di Cannes, che ha fruttato all'attrice francese Juliette Binoche il premio come migliore interprete femminile. Lo ha annunciato il vice ministro della Cultura, Javad Shamaqdari, sottolineando che fra i motivi che hanno portato a questa decisione vi e' 'l'abbigliamento' della stessa Binoche, non rispettoso dei canoni islamici. Shamaqdari, citato oggi da diversi quotidiani di Teheran, ritiene inoltre che Kiarostami non abbia alcuna intenzione di chiedere il permesso per la proiezione nel suo Paese, dove da 12 anni nessuna sua pellicola e' uscita nei cinema a causa della censura. 'Copia conforme', girato in Toscana, e' il suo primo film realizzato interamente all'estero. 'Il film non e' male - ha osservato il vice ministro iraniano, che ammette di averlo visto personalmente in un cinema a Parigi - ma a causa dell'abbigliamento di Juliette Binoche non potra' essere presentato nei cinema. Tuttavia potra' essere mostrato in certe universita' e circoli privati'. Shamaqdari non ha precisato quali problemi ponga l'abbigliamento della protagonista, ma normalmente nessun regista iraniano e' autorizzato a presentare nel suo Paese film in cui le attrici compaiano senza il velo islamico. Nelle pellicole, inoltre, non puo' essere mostrato alcun contatto fra uomini e donne, nemmeno in forma di stretta di mano. Shamaqdari ha detto comunque di ritenere che 'Copia conforme' non susciterebbe grande interesse in Iran, essendo centrato sulla 'solitudine delle persone di una certa eta' a causa della situazione delle famiglie dovuta alle liberta' in Europa'. Il vice ministro sottolinea che anche quando ha visto il film in Francia, 'c'erano 35 spettatori in una sala da 300 posti, e per la maggior parte erano anziani'. Kiarostami, vincitore della Palma d'Oro a Cannes nel 1997 con il film 'Il sapore delle ciliegie', ha stretto da alcuni anni un'amicizia personale con Juliette Binoche, alla quale ha fatto da guida durante un suo viaggio in Iran. 28-05-2010 11:26 ITALIA/Privacy. Elenchi telefonici online: ammessa la ricerca partendo dal numero di telefono  Dal 1° gennaio 2011 sarà di nuovo possibile risalire al nominativo di un abbonato sulla base del suo numero telefonico, a meno che l’interessato non abbia espresso una volontà contraria al proprio operatore. La possibilità di “ricerca inversa” riguarda i “vecchi” abbonati, i cui dati erano già inseriti in un elenco pubblico alla data del 1° febbraio 2005, e i nuovi abbonati che hanno espresso un esplicito consenso su questo punto. Il Garante privacy, su richiesta di alcune società che offrono servizi di informazione sull’elenco abbonati, ha chiarito alcuni aspetti della normativa sugli elenchi telefonici. L’intervento del Garante (relatore Mauro Paissan) permette di sanare quello che da molti utenti era percepito come un disservizio. I fornitori, infatti, non offrivano più al pubblico la possibilità della “ricerca inversa” ritenendo di non essere legittimati ad effettuarla senza consenso. Interpretazione corretta, secondo il Garante, solamente riguardo ai nuovi abbonati. Per questi ultimi, infatti, la normativa sugli elenchi telefonici prevede l’acquisizione di uno specifico consenso all’uso dei dati attraverso il questionario che ciascun operatore sottopone ai propri clienti. Discorso diverso per i “vecchi” abbonati per i quali - ha spiegato il Garante - la ricerca inversa è ammessa, anche senza consenso, sulla base della direttiva europea sulle comunicazioni elettroniche (2002/58/Ce), nel punto in cui prevede che i dati personali degli abbonati già presenti in un elenco telefonico al 1 febbraio 2005 possano restare inseriti anche in elenchi cartacei e elettronici che offrono questa funzione. A seguito dell’intervento del Garante gli operatori telefonici che abbiano clienti i cui dati erano già inseriti in un elenco pubblico, dovranno però informare questi ultimi dell’attivazione della funzione di ricerca inversa nei loro confronti e consentire in tal modo di esprimere un’eventuale opposizione. L’informativa alla clientela dovrà essere inserita nella bolletta e pubblicata sui siti web dei gestori. 28-05-2010 11:28 ITALIA/Medici e farmacisti contro la manovra del Governo: pronto soccorso a rischio Pronto soccorso a rischio. Difficolta' a mantenere i servizi di assistenza. Migliaia di medici che resteranno senza lavoro. Con 'inevitabile' ricaduta sulla qualita' e sulla quantita' delle prestazioni. Possibile chiusura di 2.000 farmacie. E' l'allarme lanciato dalle categorie impegnate nella sanita', davanti alle misure della manovra economica. I tagli sugli organici, conferma il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, effettivamente ci saranno, anche se il ministero e' impegnato a valutarne l'impatto, proprio per fare in modo che a rimetterci non siano i cittadini. E il ministro non esclude neppure aggiustamenti sul fronte dei farmaci per non penalizzare le industrie italiane. Anche i lavoratori del Sistema Sanitario Nazionale, infatti, dovrebbero essere coinvolti dal blocco del turn over previsto dalla manovra per il pubblico impiego, cosi' come dal taglio del 50% delle spese per i precari. Senza considerare che, come riferiscono fonti informate, il ridimensionamento del finanziamento al Ssn dovrebbe ammontare a 418 milioni per il 2011, attestandosi l'anno successivo in 1.132 miliardi. La linea del ministero rimane quella di misure a 'impatto zero', come ha ribadito il ministro, e non prevedera' il tanto contestato 'super ticket' sulle visite specialistiche. Medici e farmacisti intanto sono pronti alla mobilitazione. Federfarma, cosi' come le farmacie rurali, hanno gia' proclamato lo stato di agitazione, perche' gli effetti della manovra comporterebbe il rischio di chiusura per circa duemila esercizi. I ridimensionamenti del personale, attacca la Cgil, 'mette a rischio, nelle Regioni che li recepiranno, il funzionamento dei servizi per l'emergenza e i pronto soccorso dove lavorano gran parte dei 12.000 medici precari'. A tanto ammontano i camici bianchi senza contratto a tempo indeterminato, spiega Massimo Cozza, segretario nazionale della funzione pubblica Cgil-medici, perche' oltre ai '7.000 medici a tempo determinato' ci sono 'i medici precari 'invisibili', con rapporti di lavoro atipici e di consulenza'. Cui si aggiungera' anche 'la mancata sostituzione per il blocco del turn over dell'80% dei medici dipendenti che andranno in pensione'. Che, stando alle stime dell'Anaao Assomed (il principale sindacato dei medici ospedalieri) saranno 30mila nei prossimi quattro anni. Fazio, augurandosi che in merito possa esserci 'un qualche reindirizzo' visto che 'anche il presidente Berlusconi ha detto che la manovra non e' immodificabile', ha assicurato comunque che il ministero verifichera' che non ci siano per questo 'effetti sui cittadini', anche se ammette 'da medico, una certa preoccupazione'. Il blocco del turn over mette in allarme anche gli infermieri. Se le misure saranno confermate, dice il presidente dell'IPasvi, Annalisa Silvestro, 'alcuni servizi saranno difficili da mantenere'. A non gradire la manovra anche le industrie del farmaco che subiscono, come ha detto la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, 'tagli inaccettabili'. La norma sulla rimborsabilita' dei farmaci, ha chiarito Sergio Dompe', presidente di Farmindustria, 'consegna le nostre imprese, il nostro 54% di export, a indiani e cinesi che non danno le stesse garanzie delle imprese europee e nord americane. Per la delicatezza del momento capiamo la necessita' di sacrifici, cosi' come riconosciamo lo sforzo che e' stato fatto dal governo per dare regole certe nel sistema. Ora speriamo in un intervento correttivo' ha concluso riferendosi alla disponibilita' del ministro di rivedere i meccanismi introdotti sui prezzi dei medicinali. 28-05-2010 12:08 ITALIA/Concorrenza: online sito con tutte le sentenze in materia antitrust  Per la prima volta e' disponibile on-line la banca dati per la giurisprudenza in materia antitrust. L'iniziativa e' dell'Osservatorio permanente sull'applicazione delle regole di concorrenza, istituito nel 2008 dal dipartimento di Scienze giuridiche dell'Universita' di Trento. All'indirizzo http://www.osservatorioantitrust.eu/databasearc e' possibile consultare gratuitamente, dopo la registrazione, la raccolta sistematica delle pronunce della Corte di Cassazione, delle Corti d'Appello, dei Tribunali, dei Giudici di Pace, del Consiglio di Stato e del Tar del Lazio, in materia antitrust con particolare riguardo al tema del risarcimento del danno. I documenti sono in continuo aggiornamento, anche grazie al contributo degli utenti che possono segnalare o inviare direttamente alla direzione scientifica le pronunce ritenute di interesse per l'Osservatorio, precis al'Universita' di Trento. La sezione comprende anche una raccolta sistematica di sentenze delle Corti nazionali degli Stati membri. I provvedimenti emessi dal 1991 al 2008 sono stati raccolti e messi a disposizione dell'Osservatorio nell'ambito del progetto di formazione 'Pro.Ju.Comp' dell'Istituto regionale di Studi giuridici del Lazio A.C. Jemolo, che punta a favorire l'aggiornamento e lo studio della giurisprudenza italiana in materia di diritto della concorrenza. La banca dati e' coordinata da Gian Antonio Benacchio, dell'Universita' di Trento, con la direzione scientifica di Massimo Scuffi e Marina Tavassi, entrambi giudici della Corte suprema di Cassazione. 28-05-2010 12:18 SPAGNA/Trapianto delle gambe. Il primo al mondo Il primo e' stato un trapianto di mani nel 2006; poi le braccia nel 2008 e la faccia nel 2009. Ora il ministro della Salute ha autorizzato l'ospedale La Fe di Valencia al trapianto delle gambe. Si tratta di un intervento per entrambi gli arti che sara' eseguito dal dottor Pedro Cavadas. Il paziente e' un giovane in buone condizioni fisiche che ha subito l'amputazione delle gambe in seguito ad un incidente stradale, e nessuna protesi e' stata trovata adatta alle sue necessita'. Qui i particolari della notizia 28-05-2010 12:37 ITALIA/Case. Quotazioni stabili, in ripresa le compravendite  Nel primo trimestre del 2010 trovano conferma i segnali di stabilizzazione del mercato immobiliare emersi nell'ultima parte del 2009. E' quanto emerge dal sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia condotto da Banca d'Italia e da Tecnoborsa. A fronte di una sostanziale stazionarietà nelle quotazioni, prosegue il parziale recupero del numero di compravendite e aumenta il flusso di nuovi incarichi a vendere. Un fattore di incertezza delle previsioni è costituito dal parziale contrasto tra l`ulteriore miglioramento delle prospettive a breve sul mercato di riferimento degli agenti e la maggiore prudenza nelle attese sugli andamenti futuri del mercato nazionale, soprattutto nel medio termine. Nel primo trimestre del 2010 è proseguito il calo della quota di agenti che segnalano una diminuzione dei prezzi, scesa al 42,6% dal 45,4% rilevato a fine 2009. La quota di operatori che hanno venduto almeno un immobile, sempre nel primo trimestre, è salita al 71%, il valore piú alto dall`inizio delle rilevazioni nel gennaio 2009, mentre il numero di case vendute è aumentato di oltre il 12 per cento. Il margine di riduzione del prezzo di vendita è leggermente diminuito (11,7% contro 12,1% precedente). La tendenza ha interessato soprattutto le aree non urbane del Nord Est e del Centro. I tempi che intercorrono tra il conferimento dell`incarico e la vendita effettiva si sono lievemente ridotti (6,4 mesi rispetto ai 7 della precedente rilevazione), risultando piú contenuti nei centri di maggiori dimensioni. La quota di acquisti di abitazioni effettuata con un mutuo è diminuita a circa il 66% (70% nella rilevazione precedente), con una flessione piú accentuata nelle aree non urbane del Nord. Il rapporto tra il prestito e il valore dell`immobile è stabile intorno al 71 per cento. 28-05-2010 14:19 AUSTRALIA/Droga. Ex giudice supremo cambia idea e chiede la legalizzazione Un ex giudice della Corte Suprema australiana ha rivolto un appello affinché le sostanze stupefacenti siano legalizzate. Kenneth Crispin, in una intervista all'emittente televisiva ABC, ha detto che il divieto sulle droghe da sballo costituisce un fallimento ancora più grande del proibizionismo sull'alcool negli Stati Uniti degli anni 1920. "Il consumo di droga è esploso durante il periodo della guerra alla droga", ha spiegato. "In ogni parte del mondo, le leggi più repressive tendono ad avere l'effetto di essere accompagnate dai più alti livelli di consumo". Il prezzo delle sostanze vendute per strada è invece diminuito nonostante la repressione, continua Crispin. La cocaina, per esempio, costa un sesto rispetto a quando è cominciata la guerra alla droga. Crispin ha spiegato di essere giunto alla conclusione di legalizzare le droghe "con incredibile riluttanza". Alla domanda sulla possibile risposta della classe politica alla sua proposta, l'ex giudice supremo ha risposto con pessimismo: i politici temono troppo l'impopolarità. 28-05-2010 14:25 SPAGNA/Il comune di LLeida vieterà burqa e niqab negli uffici pubblici  Il Comune di LLeida, città spagnola a 160 chilometri da Barcellona, ha vietato l'uso del burqa e del niqab in edifici pubblici e comunali. Sarà il primo in Catalogna nel regolare questo settore. Così ha annunciato il sindaco, Ángel Ros. La legge consente ai comuni di disciplinare le attività svolte in pubblico, ma non altri aspetti, come il vestito. Così il sindaco ha sostenuto che il comune non è in grado di vietare questi indumenti per le strade, come richiesto in una mozione presentata in consiglio comunale. Ma "siamo in grado di stabilire i criteri per l'ammissione e il soggiorno in strutture pubbliche e servizi". 28-05-2010 14:59 AUSTRIA/Crisi economica, gli austriaci pronti a risparmiare su vacanze e ristorazione Come si comporteranno i consumatori austriaci se dovessero essere costretti dalla crisi a tagliare ulteriormente le loro spese? Un sondaggio dell'istituto IMAS Linz rivela che la prima cosa a cui rinuncerebbero sono le vacanze. Il 54% dei rispondenti ha infatti scelto di sacrificare i viaggi di piacere fra le 22 opzioni disponibili sul questionario. Segue, con il 52%, una riduzione di spesa in bar e ristoranti, mentre il 51% risparmierebbe sui vestiti. Per circa due quinti dei consumatori, l'effetto della crisi sarebbe quello di acquistare in negozi a basso prezzo e rinunciare a cinema e sport. Un terzo sarebbe pronto a tagliare la spesa per mobili e arredi, fare a meno dell'auto o trovare altri impieghi. Solo un quarto dei consumatori si dice disponibile a spendere meno soldi in cibo, tabacco e cosmetici. Infine solo un consumatore su cinque sarebbe disposto a risparmiare su abbonamenti a riviste e acquisto di libri. 28-05-2010 15:42 ITALIA/Ipad/Apple. In coda e bivacco notturno per acquistarlo Hanno dormito all'addiaccio, attrezzandosi con le coperte pur di accaparrarsi l'ultimo oggetto del desiderio. E c'e' anche chi aspettava da ieri pomeriggio o chi ha fatto 400 chilometri di viaggio per averlo. L'attesa di oltre un centinaio di fan per l'acquisto IPad e' durata fino alle 8 di questa mattina, quando l'Apple store di Roma ha aperto le porte per inaugurare la vendita del nuovo tablet dell'azienda statunitense. Dopo un breve countdown, il primo a varcare la porta, accolto dalla ola dei commessi in tuta blu, e' stato Lucio Botteri, napoletano di 24 anni e studente universitario a Tor Vergata, laureando in scienze e tecniche dei media. 'Sto aspettando dalle 17 di ieri - ha detto Lucio arrivato con la fidanzata e felicissimo di essere il primo - ha dormito fuori e intorno alle 7 sono entrato con decine di persone'. All'esterno del centro commerciale 'Roma Est', dove si trova l'Apple store della Capitale, i 'tecnomaniaci' si sono organizzati distribuendo dei bigliettini con dei numeri scritti a penna: una sorta di 'pre-prenotazione'. Tra la folla, in coda tanti giovani ma anche degli over 40, lavoratori e gente arrivata direttamente da Reggio Calabria, L'Aquila e altre province distanti da Roma. Ad aspettare da ore c'erano anche alcune mamme, delegate dai propri figli per l'acquisto dell'ultima diavoleria tecnologia della Apple. Il primo ad uscire soddisfatto con il suo I-Pad in un sacchetto bianco griffato della Apple e' stato Marco Granelli, impiegato di 42 anni. 'La prima cosa che faro' sara' sincronizzare la posta, navigare su internet e testare la grafica del mio gioiellino con alcuni software'. All'interno dello store i commessi e un dipendente americano dell'azienda hanno accolto gradualmente i clienti supportandoli per l'attivazione automatica e per il settaggio dell'I-Pad e invitandoli a partecipare al workshop sull'utilizzo del tablet in un angolo del negozio, dove ci sono decine di computer e centinaia di prodotti. Durante la mattinata la coda e' proseguita con altri gruppi di decine di persone che continuavano ad arrivare e a mettersi in fila. 28-05-2010 16:40 USA/Condannata per aver sottratto al figlio l'account di Facebook Una donna che aveva sottratto l'account di Facebook del figlio diciassettenne è stata condannata per reato di molestie. Il tribunale della Contea di Clark, in Arkansas, le ha inflitto anche una sanzione di 435 euro, l'obbligo di frequentare un corso per genitori e le ha impedito di vedere il figlio fino al termine della sentenza. I problemi con il figlio già c'erano da tempo, e la donna lo aveva infine buttato fuori di casa. Subito dopo, dal computer di casa a cui il ragazzo non aveva più accesso, la donna ha cominciato ad usare l'account di Facebook del figlio. Ha pure cambiato password per impedire che lo potesse usare in futuro ed ha inserito commenti. Durante il processo, la madre si è difesa asserendo di aver voluto proteggere il figlio da Internet: "Se mi condannano, sarà stagione di caccia contro molti genitori", ha detto prima di conoscere la sentenza. Il giudice però non ha creduto alla sua versione e l'ha condannata anche a 30 giorni di carcere. 28-05-2010 17:32 ITALIA/Carcere, commissione Camera: tossicodipendenti scontino pena in carcere La commissione Bilancio di Montecitorio boccia due articoli del ddl Alfano che prevede la possibilità di scontare l'ultimo anno di pena ai domiciliari: secondo il parere condizionato approvato ieri dalla Commissione presieduta dal leghista Giancarlo Giorgetti, infatti, le norme che prevedono l'assunzione di 1.500 poliziotti e 1.500 Carabinieri oltre che l'adeguamento del personale di polizia penitenziaria e del ministero della Giustizia non hanno copertura finanziaria. Il parere ricalca la posizione espressa in Commissione dal sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti ed esprime dubbi anche sulla norma che prevede la possibilità per i detenuti tossicodipendenti o alcoldipendenti di scontare la pena residua presso strutture sanitarie pubbliche o private accreditate: "E' suscettibile di determinare maggiori oneri non quantificati né coperti a carico del Servizio sanitario nazionale", osserva il sottosegretario secondo quanto riportato dal Bollettino delle Commissioni. Per il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, bisogna andare avanti comunque con il mantenimento dei due articoli bocciati dalla Bilancio: "Su un provvedimento cosí importante come quello in esame bisogna assumersi delle responsabilità serie", dice nel corso della seduta della Commissione presieduta da Giulia Bongiorno che invece sottolinea la "necessità di approfondire ulteriormente il parere della Bilancio e di verificare la possibilità di una riformulazione delle norme delle quali si chiede la soppressione al fine di renderle adeguate sotto il profilo della copertura finanziaria". 28-05-2010 17:36 ITALIA/Garante Privacy; per studi scientifici si puo' accedere a cartelle cliniche senza il consenso L'universita' francese Victor Segalen di Bordeaux potra' accedere alla documentazione medico-clinica di un campione di pazienti italiani con insufficienza epatica acuta, senza dover ottenere prima il loro consenso. Dovranno pero' essere adottate misure per difendere l'identita' e la privacy delle persone coinvolte. Questa la decisione adottata dal Garante per la Privacy in seguito alla richiesta dell'universita' di poter avviare una ricerca di farmacoepidemiologia per accertare se esistono potenziali rischi per la salute dei farmaci contenenti la sostanza attiva 'nimesulide'. Lo studio retrospettivo, che riguardera' 7 paesi europei e assume grande rilevanza per la tutela della salute pubblica, nasce da una raccomandazione alle aziende farmaceutiche dell'Agenzia europea per i medicinali e da una decisione della Commissione europea. In Italia, saranno esaminati i dati di un campione di circa 3000 persone. Proprio l'alto numero di soggetti coinvolti e la difficolta' oggettiva a contattarli tutti anticipatamente, in quanto spesso irraggiungibili, irreperibili o deceduti, nonche' il parere favorevole espresso dai competenti comitati etici a livello territoriale, hanno indotto il Garante ad avvalersi della speciale disciplina del Codice privacy che regola la ricerca scientifica e ad autorizzare l'ateneo transalpino a utilizzare i dati sanitari, conservati presso i centri trapianti italiani, senza il preventivo consenso informato dei pazienti inclusi nel campione. L'Autorita' nel provvedimento di autorizzazione (relatore Giuseppe Fortunato), ha pero' prescritto che, qualora i malati coinvolti dovessero tornare a rivolgersi ai centri trapianti, anche per visite di follow-up, dovranno essere informati sul trattamento dei loro dati e dovra' essere richiesto il loro eventuale consenso. L'universita', inoltre, potra' trattare solo informazioni strettamente indispensabili e pertinenti per la conduzione dello studio retrospettivo. 28-05-2010 17:38 ITALIA/Sanità, 60% ospedali non rispetta protocolli sicurezza in sala operatoria Oltre un quarto degli 'eventi sentinella' segnalati negli ultimi quattro anni al ministero della Salute hanno avuto origine in sala operatoria, ma sono meno del 40% le strutture ospedaliere che adottano pratiche per la sicurezza in ambito chirurgico. E' il quadro ad un anno dall'avvio del progetto 'Manuale di qualita' e sicurezza in chirurgia' (Q&S) promosso dalla Societa' italiana di chirurgi ospedalieri (Acoi), i cui dati sono stati presentati oggi in un congresso a Paestum. Ad un anno dalla sperimentazione a cui hanno aderito 25 aziende ospedaliere, e' risultato che il 95% delle strutture aderenti verifica apparecchiature, presidi e farmaci, e il 96% procede alla identificazione del paziente. I dati evidenziano poi che il 94,5% dei 25 blocchi operatori pratica la gestione clinica, mentre il 95% delle strutture procede alla documentazione e alla verifica di tracciabilita'. Il progetto, precisa una nota, ha previsto un percorso di formazione articolato su 3 livelli sequenziali, ciascuno dei quali correlato al raggiungimento di obiettivi specifici per garantire il continuo aggiornamento di criteri e linee guida, e aiutare medici e dirigenti sanitari nelle scelte di adozione delle migliori pratiche chirurgiche. Lungo tutto il processo, e' spiegato, a partire dalla prima visita specialistica fino alla dimissione, sono state identificate '85 azioni critiche indispensabili per garantire la sicurezza del paziente e la qualita' delle cure prestate'. Infine, sono state individuate piu' di 20 'best practice' riconosciute e documentate a livello internazionale per il corretto svolgimento di tali attivita', che danno un contributo positivo all'innalzamento degli standard di sicurezza del paziente chirurgico. 28-05-2010 19:49 ITALIA/Giovani. Oltre le droghe, le altre dipendenze Non solo cocaina, marijuana o pasticche: i giovani sono fortemente dipendenti anche da comportamenti compulsivi, che vanno dall'uso frenetico di Internet e cellulari al gioco d'azzardo. Uno su cinque secondo alcune statistiche i "dipendenti" dalle nuove tecnologie, uno su dieci quelli a rischio patologico per il gioco d'azzardo. Secondo i dati elaborati dal professor Daniele La Barbera dell'Università di Palermo su un campione di oltre 2.200 studenti delle scuole superiori e resi noti dal Cnr di Pisa, un adolescente italiano su cinque soffre di comportamenti disfunzionali rispetto all'uso di cellulari, di Internet e delle nuove tecnologie. Il 22% ha infatti manifestato un atteggiamento eccessivamente 'immersivo', trascorrendo troppe ore al computer o mostrando forme di attaccamento quasi maniacali nei riguardi dei 'gadget' tecnologici. Quanto al gioco d'azzardo, secondo dati dello stesso Ifc-Cnr di Pisa un giovane italiano su due, compresi i minorenni, scommette soldi e circa uno su dieci e' a rischio patologico. E il fenomeno e' in aumento, soprattutto tra le ragazze. Gratta e vinci, lotterie istantanee, scommesse sportive, lotto e superenalotto sono i giochi in denaro maggiormente praticati dai giovani, che puntano un importo medio di 50 euro al mese. Il gioco d'azzardo, secondo la ricerca, e' piu' diffuso tra i ragazzi e le ragazze del Sud Italia, con la Campania che si colloca in testa alla classifica regionale. E se il 45% ha detto di aver giocato piu' di 2 volte l'anno, il 14% ha giocato oltre 20 volte nei 12 mesi. 28-05-2010 19:55 ITALIA/Farmaci. Cnb: no al segreto nelle procedure di autorizzazione Togliere il segreto sulle procedure di autorizzazione dei farmaci 'per far prevalere l'interesse degli ammalati rispetto agli interessi industriali'. La richiesta arriva dal Comitato Nazionale di Bioetica che durante la seduta plenaria di oggi ha approvato all'unanimita' il Parere 'Il segreto nelle procedure riguardanti il sistema regolatorio dei farmaci'. Il documento, spiega una nota, elaborato nel gruppo di lavoro coordinato dal prof. Silvio Garattini, discute gli aspetti etici sollevati dalla secretazione dei dati sia nella procedura relativa all'autorizzazione dei nuovi farmaci sia nelle informazioni concernenti l'evoluzione del farmaco dopo l'immissione sul mercato. 'Le autorita' regolatorie - si legge nel documento - sono obbligate al segreto in base a disposizioni legislative europee e si limitano percio' a rendere pubblici solo documenti riassuntivi riguardanti la documentazione e le procedure in base alle quali viene autorizzato un nuovo farmaco all'immissione in commercio. Le industrie farmaceutiche ritengono che sia un loro diritto mantenere il segreto per evitare la diffusione di informazioni che potrebbero essere utili alla competizione dato l'importante investimento che devono sostenere per lo sviluppo di un nuovo farmaco'. Il Cnb 'ritiene che l'etica richieda la piena disponibilita' dei dati - con regole ben definite - a societa' scientifiche o associazioni di pazienti e consumatori, limitatamente ai dati farmaco-tossicologici ed agli studi clinici, visto che i pazienti partecipano gratuitamente e con rischio (seppur limitato) alla sperimentazione. La disponibilita' di tali dati deve essere possibile solo dopo che siano terminate le procedure autorizzative o di diniego'. Il Comitato Nazionale di Bioetica osserva che 'la Food and Drug Administration mette a disposizione tutti i dati mentre cio' non avviene a livello dell'ente europeo Ema e conseguentemente di tutte le agenzie nazionali'. Dunque, conclude il documento, 'il Cnb auspica che venga tolto il segreto per far prevalere l'interesse degli ammalati rispetto agli interessi industriali'. 29-05-2010 10:34 U.E./Nuova droga mephedrone. Rapporto scientifico dell'Oedt su rischi sociali e sanitari L'Europa ha risposto alla crescente preoccupazione sull'uso della droga sintetica mephedrone chiedendo formalmente un'indagine scientifica sui rischi sociali e sanitari legati a questa sostanza. La decisione e' stata comunicata all'Agenzia sulle droghe dell'Ue (Oedt) dal Consiglio d'Europa, chiedendo un intervento giuridico per far fronte alle nuove droghe psicoattive potenzialmente pericolose (1). La valutazione dei rischi, che dovra' sfociare in un rapporto entro fine giugno, sara' compito del Comitato scientifico dell'Oedt, con il supporto di esperti dei Paesi membri dell'Ue, della Commissione europea, di Europol (polizia) e dell'Agenzia europea del farmaco (Emea). Tre le tappe: - scambio di informazioni e allerta rapidi; - valutazione dei rischi; - decisioni e controllo. La richiesta del Consiglio e' a seguito delle conclusioni di un “Rapporto congiunto di Europol e Oedt su una nuovasostanza psicotropa: mephedrone”. Il direttore dell'Oedt, Wolfgang Goetz, ha dichiarato: “La decisione di mettere sotto controllo una nuova sostanza non deve essere presa alla leggera. Io credo che l'Europa abbia buone possibilita', con il suo meccanismo di tracciabilita' rapida, per scientificamente valutare i rischi sociali e sanitari delle nuove droghe e comprendere i legami che esse hanno con la delinquenza organizzata. La nostra procedura deve seguire una valutazione razionale delle conoscenze scientifiche che abbiamo a disposizione piuttosto che attraverso informazioni non confermate o rapporti suscettibili di non essere precisi”. Qui il comunicato stampa integrale dell'Oedt (1) Qui la decisione. Qui la brochure che spiega la procedura giudiziaria 29-05-2010 10:52 ITALIA/Assegno invalidità. Corte Costituzionale: no a discriminazioni tra italiani e stranieri regolari La normativa che stabilisce che l'assegno di invalidita' va concesso esclusivamente allo straniero che ha il "requisito della titolarita' della carta di soggiorno e, quindi, alla legale presenza sul territorio dello Stato da almeno cinque anni, pone una discriminazione nei confronti dello straniero rispetto al cittadino". Lo ha stabilito la Corte Costituzionale (Presidente Francesco Amirante) con sentenza 187/2010 che ha dichiarato "l'illegittimita' costituzionale dell'art. 80, comma 19, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2001), nella parte in cui subordina al requisito della titolarita' della carta di soggiorno la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato dell'assegno mensile di invalidita' di cui all'art. 13 della legge 30 marzo 1971, n. 118 (Conversione in legge del decreto-legge 30 gennaio 1971, n. 5 e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili)". A parere della Corte rimettente, infatti, la disposizione censurata, nel subordinare il diritto alle prestazioni previdenziali che costituiscono diritti soggettivi, fra i quali deve certamente annoverarsi l'assegno di invalidita' previsto dall'art. 13 della legge n. 118 del 1971, alla titolarita' della carta di soggiorno, e dunque al requisito della presenza nel territorio dello Stato da almeno cinque anni, introdurrebbe un ulteriore requisito atto a generare una discriminazione dello straniero nei confronti del cittadino, in contrasto con i principi enunciati dall'art. 14 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali, e dall'art. 1 del Protocollo addizionale alla Convenzione stessa, adottato a Parigi il 20 marzo 1952, secondo l'interpretazione che di essi e' stata offerta dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. Da qui la violazione dell'art. 117, primo comma, della Costituzione, alla stregua dei princi'pi affermati da questa Corte nelle sentenze n. 348 e n. 349 del 2007. 29-05-2010 10:55 MONDO/Tabacco, Oms: il fumo uccide un milione e mezzo di donne ogni anno La passione per le sigarette e' sempre piu' 'in rosa'. E diventa "urgente" mettere in campo azioni mirate per proteggere le donne e le ragazze dai danni del fumo, che ogni anno nel mondo uccide 1,5 milioni di donne. Lo sottolinea in una nota l'Organizzazione mondiale della sanita', in vista delle celebrazioni del No Tobacco Day 2010, in programma il 31 maggio. "Il trend in alcuni Paesi e' molto preoccupante - spiega il direttore generale dell'Oms, Margaret Chan - l'uso di tabacco non e' liberatorio ne' glamorous, ma da' dipendenza ed e' mortale". Nonostante cio' le fumatrici aumentano inesorabilmente in alcuni Paesi. E addirittura in Bulgaria, Cile, Colombia, Isole Cook, Corazia, Messico, Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Nigeria e Uruguay la sigaretta viene accessa piu' dalle ragazze che dai coetanei maschi. Quest'anno il tema della campagna e' rivolto in particolare agli effetti del marketing nei confronti delle donne e delle ragazze. Ma il gentil sesso e' particolarmente vulnerabile anche al fumo di seconda mano: ogni anno si stima che 430 mila adulti nel mondo siano uccisi dalle sigarette altrui, e nel 64% dei casi le vittime sono donne. L'Oms chiede ai governi di mettere al bando ogni forma di pubblicita' del tabacco, come pure le promozioni e le sponsorizzazioni. Di sostenere e rafforzare le leggi per proteggere contro i danni del fumo nei luoghi pubblici e sul lavoro, e di intraprendere azioni globali per promuovere la 'liberazione' delle donne dal tabacco. 29-05-2010 11:27 ITALIA/Cure palliative e terapia del dolore, ministro Fazio: creati commissione e dipartimento appositi Domenica prossima, 30 maggio, si svolgera' la IX Giornata Nazionale del Sollievo, un'iniziativa promossa dalla Fondazione Gigi Ghirotti, in collaborazione con il Ministero della Salute e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. "Costruiamo la rete del sollievo" e' lo slogan che anima una moltitudine di eventi organizzati nelle strutture sanitarie di ciascuna Regione. L'auspicio e' che tutti si attivino e diventino "nodi" di questa rete per affermare il diritto di ogni persona malata a non soffrire inutilmente e ad avere garantita la possibilita' di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, come sancito dalla recente legge n.38 del 15 marzo 2010. "Il tema del sollievo e delle cure palliative ci sta particolarmente a cuore - ha sottolineato il ministro della Salute Ferruccio Fazio - abbiamo appena istituito una Commissione ministeriale per implementare cure palliative e terapia del dolore e creato un Dipartimento ad hoc presso il Ministero per studiare nuovi approcci che possano promuovere la cultura del sollievo". Nella provincia di Roma la Giornata sara' celebrata con una serie di iniziative al Policlinico Universitario "Agostino Gemelli", all'Istituto Regina Elena, all' Ospedale Nuovo Regina Margherita, agli Hospice San Raffaele di Velletri e Anzio. In particolare, presso il Policlinico Agostino Gemelli faranno visita agli ammalati Marco Spizzichino, Dirigente del Ministero della Salute, Bruno Vespa, presidente della Fondazione Gigi Ghirotti, Giuseppe Pizza, Sottosegretario all'Istruzione e Renata Polverini, presidente della Regione Lazio. A partire dalle 9.30, e nell'arco di tutta la giornata, affiancheranno medici, operatori sanitari, volontari, noti personaggi del mondo dell'informazione e dello spettacolo: Gianni Ippoliti, Lorena Bianchetti, Giancarlo Magalli, Stefania Sandrelli, Pino Insegno, Miriam Leone, Michele Cucuzza, Eleonora Daniele, Michele Mirabella, Samantha De Grenet, Stefano Masciarelli, Paolo Belli, Rita Forte, Eleonora Giorgi e tanti altri. Nel corso dell'evento saranno premiati i vincitori del concorso "Un ospedale con piu' sollievo", promosso da Fondazione Ghirotti, Uciim (Associazione Professionale Cattolica Italiana di Docenti, Dirigenti e Formatori), Universita' Cattolica del Sacro Cuore, Associazione Attilio Romanini e Aiiro (Associazione Italiana Infermieri di Radioterapia Oncologica). Il concorso, patrocinato dai Ministeri della Salute e della Pubblica Istruzione, coinvolge scuole primarie e secondarie, nonche' le classi delle sezioni ospedaliere. 29-05-2010 11:35 ITALIA/Spesa farmaceutica, Guardia di Finanza scopre sprechi per un miliardo e mezzo Sprechi per oltre 1,5 miliardi di euro per la mancata distribuzione diretta dei farmaci Ph-T sono stati scoperti dal Nucleo Speciale Spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della Guardia di Finanza. Attraverso controlli nei confronti di 165 Asl di 19 regioni e' stato individuato un maggiore esborso di oltre 1,5 miliardi di euro a carico del Sistema Sanitario Nazionale per la mancata attuazione delle misure di contenimento della spesa farmaceutica. L'enorme spreco di denaro pubblico e' stato appurato con il piano chiamato 'Apotheke', nell'acquisizione e nella distribuzione dei farmaci inseriti nel prontuario terapeutico ospedale-territorio (Ph-T) per gli anni dal 2004 al 2008. Si tratta di farmaci destinati a garantire la continuita' delle cure programmate dall'ospedale per pazienti cronici che hanno cioe' bisogno di particolari terapie periodiche, come nei trapiantati d'organo, nei malati oncologici, nei diabetici, e che devono essere costantemente controllati dalla struttura specialistica. Gli ospedali e le Asl, fin dal 2001, possono acquistare questi farmaci direttamente dalle case farmaceutiche con uno sconto del 50%. Per la distribuzione dei preparati, poi, e' prevista una duplice via e cioe' diretta pura, tramite ospedali e Asl, e diretta per conto tramite farmacie convenzionate, che ricevono pero' solo un aggio. Cio' nonostante, dal piano di accertamenti elaborato dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie e' emerso che la distribuzione dei farmaci Ph-T, nel periodo dal 2004 al 2008, e' avvenuta, in larga parte, mediante il canale tradizionale (a rimborso) delle farmacie aperte al pubblico. Piu' in particolare, il mancato ricorso alla modalita' di distribuzione diretta pura per i farmaci Ph-T ha causato una maggiore spesa pari a 1.515.655.352 euro. Nel caso in cui gli stessi farmaci fossero stati distribuiti attraverso farmacie convenzionate (modalita' di distribuzione diretta per conto), l'aggravio di spesa sarebbe stato pari a 623.912.593 euro. In totale 225 le persone segnalate per danno erariale alle Procure della Corte dei Conti. In seguito ai controlli, la Lombardia, ha recentemente rinegoziato l'accordo con le farmacie per la distribuzione di medicinali Ph-T, con la previsione di un risparmio di 40 milioni di euro per il 2010 ed il 2011. 29-05-2010 11:38 USA/Aborto, nuova strategia antiabortista: obbligare donne a vedere ecografia embrione Proporre alle donne di vedere l'ecografia dell'embrione pur di convincerle a cambiare idea e non abortire piu'. E' questa la nuova strategia dei gruppi religiosi 'pro-life', cosi' vengono chiamati gli anti-abortisti americani, che grazie alla loro pressione stanno condizionando le nuove leggi varate sull'argomento in diversi stati del sud. Un articolo pubblicato oggi in prima pagina dal New York Times, (intitolato 'Ecografia, nuova frontiera della lotta anti-abortista') racconta come in Alabama, Louisiana e Mississippi chi e' chiamato a praticare l'aborto e' obbligato a fare un'ecografia all'embrione e domandare alla madre se intende guardarla. Secondo le associazioni delle donne si tratta di aggiungere altro dolore a una scelta di per se' molto dura. Ovviamente i gruppi anti-abortisti sostengono invece che grazie a questa nuova procedura si riescono a ridurre le interruzioni volontarie di gravidanza. Laura racconta al giornale che aver visto l'immagine dell'embrione del figlio, 'grande meno di un fagiolo', non le ha fatto cambiare idea ma le ha aumentato 'l'ansia e il dolore di fronte a una scelta comunque molto difficile'. Il mese scorso, in Alabama si ando' ben oltre. E' stata approvata una nuova legge che costringe le donne a vedere l'ecografia prima di abortire. In piu', non potranno piu' denunciare quei medici che hanno nascosto loro le malformazioni del nascituro, emerse durante la gestazione. Secondo questa norma, gia' al centro di uno scontro politico, le donne che intendono interrompere volontariamente la loro gravidanza, oltre a dover vedere l'ecografia, dovranno ascoltare una dettagliata descrizione del concepito, del suo cuore, del profilo e dei suoi organi interni. La legge non prevede eccezione alcuna per le donne in stato interessante perche' vittime di incesti o stupri. 29-05-2010 13:23 U.E./I pesci che sara' vietato mangiare dal 1 giugno Niente piu' seppie, calamaretti e telline nelle tavole degli italiani che potranno dire addio anche a rossetti, bianchetti e latterini, frittura di paranza per eccellenza dalla Liguria alla Calabria. Tutto questo a partire da martedi' 1 giugno con l'entrata in vigore del Regolamento Mediterraneo. La Commissione europea, infatti, detta nuove regole per la pesca nel Mediterraneo, con maglie piu' larghe che rendono impossibile, ad esempio, la cattura dei calamaretti e dei rossetti essendo molto piccoli, e nuove distanze dalla costa a non meno di 1,5 miglia per le reti gettate sotto costa, che diventano 0,3 per le draghe usate per la cattura dei bivalvi, come telline e cannolicchi che vivono e si riproducono a pochi metri dalla costa. Prelibatezze che godono di una solida tradizione gastronomica italiana ma che si scontrano con l'obiettivo dichiarato dell'Ue di tutelare le specie a rischio e il nutrimento dei pesci adulti, imponendo quindi limiti a metodi e confini dei territori di pesca. Il Regolamento Mediterraneo e' penalizzante soprattutto per l'Italia, Paese per antonomasia della piccola pesca a cui e' dedita il 5% della flotta. E ora occorre saper affrontare una nuova realta' che, a detta delle associazioni di categoria a partire dall'Agci Agrital, deve essere governata, dopo aver giocato a Bruxelles senza successo la carta di deroghe e proroghe. E se non sono mancate le proteste, come quella dell'associazione Marinerie d'Italia davanti al ministero delle Politiche agricole a Roma, oggi si pensa ai Piani di gestione da presentare all'Ue, ovvero a deroghe per maglie e distanze dalla costa che permetterebbero la cattura delle specie messe a rischio dalle nuove disposizioni; ma anche a misure economiche in grado di alleviare i pescatori penalizzati. E a questo proposito c'e' qualche novita' per vongole e cannolicchi; una circolare ministeriale infatti, rende noto la Federcoopesca, informa che e' in via di perfezionamento la procedura per una deroga. Un rinvio possibile anche per le telline perche', secondo la Lega Pesca, la Commissione europea potrebbe escludere dal Regolamento Mediterraneo il divieto dei rastrelli da natante, trattandosi di attrezzi non trainati. Per ora si sta a guardare e nell'incertezza, ben venga un bel piatto di spaghetti con le telline, tanto per non dimenticare un sapore che ha meritato il riconoscimento di slow food. Ecco le specie che verranno messe al bando dal Regolamento Mediterraneo a partire da martedi' 1 giugno, secondo la mappa messo a punto dalla Federcoopesca-Confcoopertive. Le disposizioni comunitarie coinvolgono circa 1.000 pescherecci in tutta Italia e 3.000 addetti, per un volume d'affari che incide per il 5% sul totale del settore. - CICERELLO: fa parte delle cosiddette pesche speciali catturato in Liguria, Calabria e Sicilia con la sciabica da natante o con reti a circuizione di maglia molto fine da 3 mm, che diventeranno fuori legge. - CALAMARETTO: si cattura in tutta Italia, prevalentemente a strascico; le nuove maglie quadrate da 40 mm anche in questo caso sono troppo grandi per la cattura. - CANNOLICCHIO: viene pescato in Tirreno e Adriatico in modo professionale con le turbosoffianti, in pratica la draga penetra per circa 20-25 cm nel fondo del mare vicino alla costa dove vivono, ma ora non si potra' pescare entro le 0,3 miglia. - ROSSETTO: si pesca in Liguria, Toscana, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Abruzzo con la sciabica, con reti a strascico che saranno vietate e a circuizione, le cui maglie pero' saranno troppo grandi per la cattura. - BIANCHETTO: fa parte del novellame del pesce azzurro, il piccolo della sardina, pescato in Liguria, Toscana, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia, Abruzzo da strascico, reti a circuizione e sciabica. Le maglie consentite, anche in questo caso, saranno troppo grandi per la cattura. - LATTERINO: problema analogo per questa specie pescata in Friuli, Veneto ed Emilia Romagna. - SEPPIE: pescate in Friuli, Veneto, Emilia Romagna a strascico, sistema che potra' essere consentito solamente oltre le 3 miglia dalla costa. - TELLINE: bivalve tipico del Tirreno, catturato con rasrtrello da natante che pero' non potra' essere usato entro le 0,3 miglia dalla costa. - ZERRO: tipico della Toscana della famiglia del pesce azzurro, ottimo per le zuppe; viene catturato con la sciabica, la cui maglia consentita di 40 mm, e' troppo grande. 29-05-2010 13:39 ITALIA/Servizi. Aumenti oltre media Ue. Indagine Confartiginato Volano i prezzi dei trasporti, delle assicurazioni, dei servizi postali, dell'acqua e della raccolta dei rifiuti, ma solo in Italia. Nel mese di aprile, secondo uno studio di Confartigianato, le differenze con la dinamica dei prezzi registrata nell'area euro in questi settori sono infatti 'eclatanti'. L'Ufficio studi dell'associazione rileva una sensibile crescita 'di alcuni servizi offerti in settori meno esposti alla concorrenza' e cita per esempio l'andamento dei trasporti aerei (+13,4% su base annua contro il -0,2% dell'area euro), di quelli ferroviari (rispettivamente +11,1% e +3,7%), dei servizi postali (+11,2% e +2,8%) e di quelli assicurativi (+7,1% e +3,6%). Ma anche della raccolta rifiuti (+6% a fronte del piu' contenuto +3,1% di Eurolandia) e dell'acqua potabile (+8% e +3,3%). Forte aumento (+7%), infine, anche per i pedaggi autostradali, dove pero' la comparazione a livello europeo non e' possibile. Un po' a sorpresa, invece, l'unico settore dove l'Italia registra rincari piu' contenuti rispetto all'area euro e' quello di carburanti e lubrificanti, cresciuti in un anno del 15,8%, contro l'aumento del 19,5% dell'eurozona. 30-05-2010 10:10 U.E./Eutanasia in Belgio e Olanda, studio: i consultori medici funzionano Accade di frequente che un paziente terminale tenti di togliersi la vita con metodi improvvisati per evitare di soffrire. Spesso lo fa in solitudine per non coinvolgere i propri cari, e ancora più spesso fallisce con conseguenze disastrose sulla qualità della vita. Questo atto estremo di disperazione è sovente dettato dall'impossibilità di intravedere alternative, o di discutere apertamente con un medico della volontà di morire. Questo accade meno nei Paesi dove l'eutanasia è stata regolamentata. In Belgio e in Olanda, il paziente che vuole morire deve seguire un percorso di consultazioni che lo pone di fronte a tutte -davvero tutte- le opzioni. Per poter ottenere l'assistenza medica a morire in modo indolore e controllato, il malato deve obbligatoriamente consultare un secondo medico indipendente, ovvero senza legami con il medico curante o con il paziente stesso. A questo fine, in entrambi i Paesi sono stati approntati servizi di consultazione specializzata (consultori) con medici istruiti al preciso scopo di esaminare i pazienti che richiedono l'eutanasia. Uno studio restrospettivo dell'Ospedale universitario di Bruxelles, pubblicato sulla rivista scientifica Evaluations and the Health Professions, ha esaminato questi appositi consultori. Anche se i medici consulenti olandesi tendono a parlare in modo più approfondito di cure alternative e trattamenti palliativi rispetto ai colleghi belgi, i consultori di entrambi i Paesi entrano nel merito di queste materie. E in entrambi i Paesi, i medici consulenti non hanno alcun legame né con il paziente né con i loro medici curanti. Oltre il 90% dei medici curanti intervistati si è detto soddisfatto delle conoscenze dei medici consulenti in materia di cure palliative, patologie del paziente e procedure giudiziali, nonché delle loro capacità comunicative. Questi consultori, concludono i ricercatori, promuovono la qualità delle consultazioni sull'eutanasia. 30-05-2010 10:50 ITALIA/Trapianti, il clamoroso caso del Veneto: esclusi i pazienti con disabilità intellettiva E' polemica su quello che, ormai, è diventato il 'caso Veneto' dopo che Nicola Panocchia e Maurizio Bossola, del servizio di emodialisi del policlinico Gemelli di Roma e Giacomo Vivanti, psicologo dell'Università della California, in un articolo pubblicato sull'American Journal of Transplantation hanno puntato l'indice contro una linea guida della Regione Veneto secondo la quale i disabili, e soprattutto quelli con un ritardo mentale, andrebbero esclusi dai trapianti di organo perchè il ritardo mentale sarebbe di fatto una 'controindicazione' a questa procedura. "Tali disposizioni - spiegano i medici nell'articolo - non trovano nessuna giustificazione di tipo etico, clinico o giuridico". "Non c'è nessuna prova scientifica che giustifichi l'esclusione dal trapianto delle persone con disabilità intellettiva, tanto piú che il quoziente intellettivo, con cui si determina l'entità del ritardo mentale, non è uno strumento idoneo". I Radicali denunciano "con sgomento e preoccupazione" l`esistenza di questa delibera della regione Veneto, adottata già da oltre un anno, spiegando che la delibera parla di "controindicazioni assolute al trapianto d`organo" in caso di danni cerebrali irreversibili e ritardo mentale con quoziente intellettivo inferiore al 50%" e di "controindicazioni relative", nel caso in cui questo ritardo mentale registri un quoziente intellettivo inferiore a 70%. "E' una delibera aberrante", dicono, chiedendo con una interrogazione urgente al Governo "di intervenire e operare per, da una parte verificare gli effetti concreti di questa delibera, e dall`altra di ottenerne l`annullamento". I Radicali annunciano che faranno ricorso "a tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione perché i diritti dei disabili non siano cosí brutalmente e volgarmente calpestati; perché escludere le persone che vengono qualificate come ritardati mentali dalla possibilità di trapianti, sostenendo che non si puó migliorare la qualità della loro vita, contraddice il piú elementare senso di 'pietas' umana, rivelatrice di una mentalità violenta con cui non vogliamo aver nulla a che spartire e che contrasteremo con ogni mezzo a disposizione". 30-05-2010 10:54 ITALIA/Biotestamento, anche commissione Giustizia perplessa su ddl 'tortura': dov'è l'autodeterminazione? Ci sono alcune disposizioni da chiarire meglio nella Pdl 2350 riguardante le disposizioni in materia di alleanza terapeutica, consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento. Dopo questa richiesta espressa la scorsa settimana da Enrico Pianetta del PdL, relatore in Commissione Esteri sui nove articoli, basati sul ddl approvato dal Senato, un'approfondita analisi critica di varie norme del testo e' stato fatto dal Presidente della Giustizia Giulia Bongiorno. A cominciare dall'articolo 1 sul divieto di eutanasia ed ogni forma di assistenza al suicidio senza riconoscere il diritto di autodeterminazione del paziente e al rispetto di questo diritto da parte del medico. La Presidente e relatrice ha anche esposto numerose altre osservazioni che chiedono approfondimento e per questo non ha posto in votazione gia' nella seduta di giovedi' il parere da esprimere alla Affari Sociali che ha, quindi, dovuto rinviare la ripresa dell'esame di merito. Parere favorevole sulla pdl e' stato, invece, espresso dalla Finanze. Se il ddl divenisse legge, il paziente sarebbe curato, inclusa la nutrizione forzata, contro la propria volontà nel caso di rischio di vita.  INDAGINE SU ISTITUZIONE CENTRI PER CEREBROLESI: la Affari Sociali ha avviato l'indagine, da concluderei entro luglio, in relazione alle proposte di legge che prevedono la istituzione di speciali unita' di assistenza dei pazienti cerebrolesi cronici. Sono stati ascoltati rappresentanti delle societa' di anestesia e rianimazione, terapia intensiva, il gruppo italiano per lo studio delle cerebrolesioni e numerosi docenti universitari ed esperti. ATTIVITA' CLINICHE: la stessa Commissione ha concluso l'itere referente del testo unificato 799 contenente i principi fondamentali in materia di governo delle attivita' cliniche. Sono stati approvati alcuni emendamenti allo schema normativo per recepire i rilievi critici espressi dalla Bilancio in base alle valutazioni espresse dalla Ragioneria Generale dello Stato. 31-05-2010 09:39 ITALIA/Carte di credito. Un milione in meno Quasi un milione in meno le carte di credito emesse in un anno, con tre operazioni in media ogni mese con un valore medio di 95 euro. Una conferma che gli italiano usano tantissimo il contante (89%). Sono le rilevazioni di Bankitalia per il 2009. 15,165 milioni le carte messe rispetto a 16,09 dell'anno precedente, con oltre 500 mila transazioni e un controvalore di 48,4 miliardi. 31-05-2010 11:08 ASIA/Censura e religione. Bangladesh oscura Facebook, Pakistan lo sblocca Il Bangladesh ha bloccato l'accesso al sito web di Facebook a causa di vignette sul profeta Maometto. Facebook e' stato oscurato nella notte di sabato per caricature giudicate "odiose" dal governo del Paese a maggioranza musulmana. Il Pakistan aveva preso una decisione simile sabato, 'colpendo' anche il sito di YouTube: Islamabad ha annunciato che mercoledi' ripristinera' l'accesso ad entrambi i siti, ma non in pagine con contenuti ritenuti "blasfemi". TRIBUNALE SBLOCCA ACCESSO A FACEBOOK - Un tribunale pachistano ha ordinato di rimuovere il bando contro Facebook ordinato per la pubblicazione di un concorso di vignette su Maometto. Lo riferisce Geo News. L'oscuramento era stato deciso dall'Authority pachistana per le telecomunicazioni una decina di giorni fa. Nei giorni scorsi era gia' stato sbloccato l'accesso al sito di YouTube, anche questo censurato per le caricature considerate blasfeme. A sbloccare Facebook e' stata l'Alta Corte di Lahore. Nella seduta di stamattina il giudice Ejaz Chaudry ha ordinato di ripristinare l'accesso al popolare social network, che conta milioni di appassionati pachistani. La sospensione temporanea del sito (che scadeva oggi) era stata imposta lo scorso 19 maggio in seguito alla denuncia di un gruppo di legali pachistani relativa a un provocatorio concorso di disegno su Maometto organizzato da una vignettista americana. A eseguire l'ordine dei giudici era stata l'Authority delle telecomunicazioni pachistane. Le immagini, considerate 'blasfeme' in quanto l'Islam vieta di raffigurare Maometto, avevano sollevato violente proteste in diverse citta' pachistane e portato alla censura di Facebook, YouTube e altri 800 website contenenti il materiale considerato sacrilego. La scorsa settimana, il ministro degli interni Rehman Malik, egli stesso un seguace di Facebook e Twitter, aveva proposto al governo di rimuovere il bando sui social network. YouTube era quindi stato sbloccato, ma per Facebook occorreva il via libera dell'autorita' giudiziaria, che e' arrivato oggi. Intanto la polemica sulle vignette ha travalicato i confini. Ieri il Bangladesh ha bloccato l'accesso Facebook perche' ha pubblicato le caricature del Profeta e altri immagini definite 'odiose' di alcuni dirigenti del paese asiatico a maggioranza musulmano. 31-05-2010 11:11 ISRAELE/Strage di Gaza, scatta la censura militare israeliana La radio pubblica israeliana ha annunciato questa mattina che la censura militare ha proibito la diffusione di qualsiasi informazione su morti e feriti trasferiti negli ospedali di Israele a seguito dell'assalto a una nave turca della "Freedom Flotilla", la missione navale internazionale con aiuti umanitari per la popolazione palestinese di Gaza. Secondo fonti di stampa israeliane, almeno dieci persone sono morte nell'assalto. Un portavoce di un'organizzazione non governativa coinvolta nella campagna pacifista ha parlato invece di almeno due vittime. La radio pubblica israeliana ha precisato che non dispone di informazioni sul trasferimento dei feriti in ospedali israeliani. Ma numerosi centri sanitari dello Stato ebraico hanno ricevuto l'ordine di prepararsi ad accogliere un numero elevato di feriti. 31-05-2010 12:12 ITALIA/Legge 40, ora si punta a smontare il divieto della fecondazione eterologa Smontare la legge italiana sulla fecondazione assistita. A sei anni dalla nascita (è stata approvata all’inizio del 2004) il testo che regola l’attività dei centri dell’infertilità rischia seriamente di ricevere un’ulteriore spallata. Sono stati depositati infatti i ricorsi contro il divieto alle tecniche eterologhe. Dieci coppie chiedono di poter tentare di avere un bambino avvalendosi della donazione di gameti (ovuli e sperma) appartenenti ad estranei. Il primo procedimento fra quelli avviati riguarderà il tribunale di Bologna. «Abbiamo ottime speranze di ottenere l’incostituzionalità così come è successo per il divieto di diagnosi reimpianto e di creare più di tre embrioni», è fiduciosa Maria Paola Costantini, del Foro di Firenze, uno dei relatori del convegno «Procreazione assistita e tutela della persona» organizzato a Roma dal Consiglio Nazionale forense. La relazione finale è stata affidata a Stefano Rodotà. Tra gli altri ne parleranno Pietro Rescigno, università La Sapienza, Guido Alpa, presidente del Consiglio Forense e Andrea Barenghi, università del Molise. Continua... 31-05-2010 12:28 MONDO/Facebook il sito piu' visitato  E' Facebook e' il sito piu' visitato della Rete. E' quel che risulta dalla classifica pubblicata da Google, sul sito per gli inserzionisti pubblicitari adPlanner, che ha fornito i dati dei primi mille siti (non includendo quelli direttamente riferibili a Google stessa, a cominciare da Yuotube). Il social network, facebbok, e' in vetta con 540 milioni di visitatori unici al mese. Riesce a raggiungere il 35,2% della popolazione mondiale su Internet ed e' primo anche per pagine viste (570 miliardi). Al secondo posto figura Yahoo con 490 milioni di visitatori unici. Il sito, utilizzato da molti utenti come propria home page, raggiunge il 31.8% della popolazione mondiale ed ha 70 miliardi di pagine viste. Subito dietro il motore di ricerca Live con 370 milioni di visitatori. Nelle primissime posizioni altri portali come MSN.com (5/o), Baidu (8/o), Sina.com.cn (11/o) and 163.com (15/o). A seguire, tra i primi 20, l'enciclopedia Wikipedia e' quarta a quota 310 milioni, mentre il browser Mozilla e' decimo con 140 milioni. Bene anche Twitter, che si piazza in 18/a posizione con 98 milioni di visitatori unici al mese. A parte Live.com, altre motori di ricerca si piazzano nelle parti alte della classifica: Bing e' tredicesimo, Ask e' ventesimo. Tra i blog, e' Blogspot a regnare sovrano: e' settimo con 230 milioni di visitatori, mentre WordPress e' dodicesimo a quota 120 milioni. Tra i siti di informazione il primo e' Cnet (35/o) con 55 milioni, che diffonde notizie di tecnologia. Tra i generalisti, la Bbc e' 43/a, Cnn e' 64/a, mentre il New York Times e' 83/o. Tra gli altri siti, noti anche in Italia, ci sono Microsoft (6/o), Adobe (14/o), Amazon (22/o), eBay (24/o), Apple (27/o) e Hotmail (30/o).  31-05-2010 12:59 GRAN BRETAGNA/Droga, aumenta drammaticamente il pregiudizio verso i tossicodipendenti in Scozia Cresce a dismisura in Scozia il pregiudizio verso la tossicodipendenza. Secondo un sondaggio, il 45% degli scozzesi ritiene che chi ha dipendenza da eroina "deve solo biasimare se stesso". Solo il 27% ha detto di non condividere questa affermazione. Solo il 29% ammette che la dipendenza possa essere almeno in parte dovuta "a circostanze difficili" in cui vivono i tossicodipendenti. Meno della metà degli scozzesi (47%) si dice a suo agio accanto ad un ex eroinomane, mentre un quarto dice di sentirsi a disagio in prossimità di chi era affetto da dipendenza. Il 49% infine non vorrebbe vivere con chi è attualmente in trattamento per dipendenza (solo il 26% si dice a suo agio). In materia di politiche sull'eroina: il 32% chiede maggiori sanzioni per chi consuma, il 32% chiede maggiore aiuto per chi vuole smettere di drogarsi, il 28% chiede maggiore educazione. Per l'80%, il modo migliore per aiutare un tossicodipendente è impedirgli di continuare a usare qualsiasi forma di sostanza stupefacente (incluso il metadone). E' diminuito rispetto agli anni passati anche il sostegno ai programmi di riduzione del danno come lo scambio di siringhe (dal 62% nel 2001 all'attuale 50%). In questo clima, non sorprende che sia calato anche il sostegno alla legalizzazione delle droghe. Solo il 16% si dice favorevole alla legalizzazione dell'eroina. Il sostegno per la legalizzazione della marijuana è sceso dal 37% del 2001 all'attuale 24%. Anche fra coloro che hanno consumato la marijuana in passato, solo il 47% si dice favorevole alla depenalizzazione. E se nel 2001 il 51% non riteneva che si dovessero perseguire i consumatori, la percentuale è scesa oggi al 34%. 31-05-2010 13:05 AUSTRALIA/Privacy: Google e Facebook accusate di violazioni  Google e Facebook sono al centro di una rivolta degli utenti in Australia, preoccupati per la loro privacy. La Commissione per la privacy ha avviato indagini separate sulle due compagnie per il modo in cui raccolgono dati e contenuti da milioni di persone, mentre secondo il gruppo no profit Australian Privacy Foundation vi sono solide basi per un'azione legale per violazioni alle leggi sulle telecomunicazioni e la privacy. Su internet vengono raccolti due tipi di informazioni: i contenuti, cioe' il materiale che gli utenti scelgono di caricare, come le foto di vacanze su Facebook, e i dati raccolti durante l'attivita' in rete, come gli argomenti ricercati usando Google. E la Commissione per la privacy sta indagando sulle due compagnie che ne catturano piu' di ogni altra nel mondo. Google in particolare e' sotto indagine dopo aver ammesso di aver raccolto dati personali da utenti di computer che usano le connessioni WiFi, mentre le sue auto fotografavano le case per le sue mappe Street View. La settimana scorsa il ministro delle comunicazioni Stephen Conroy aveva accusato Google di violazione della privacy 'possibilmente la piu' grave nel mondo occidentale'. Intanto il gruppo per le liberta' civili online Electronic Frontiers ha accusato Facebook di rendere intenzionalmente complicati i settaggi per rendere riservati i propri contenuti perche', ha detto il portavoce Geordie Guy, 'piu' informazioni gli utenti mettono a disposizione, piu' Facebook guadagna'. 31-05-2010 13:09 ITALIA/Telecomunicazioni: Eutelia spera che arrivi un 'salvatore'  Eutelia, gestore telefonico con sede ad Arezzo, da anni alle prese con tribunali, indagini penali, manovre societarie e finanziarie dubbie, non ha ancora svoltato. Anche se ha 400.000 clienti e nell'ultimo trimestre sono aumentati di 7.000. Si attende una sorta di salvatore che entri in società. L'ultimo ipotizzato è un gruppo di manager con esperienze internazionali e che operano da decenni nel settore delle telecomunicazioni, sarebbe disposto ad entrare nella compagine azionaria di Eutelia, azienda di telecomunicazioni, per il rilancio della societa'. Lo hanno annunciato il presidente di Eutelia Leonardo Pizzichi e Gilberto Gabrielli, advisor della societa' aretina per l'operazione di aumento di capitale. Secondo quanto riferito, l'interesse di questi manager e' tuttavia subordinato alle decisioni del tribunale di Arezzo riguardo all'accoglimento della richiesta di amministrazione controllata avanzata dalla procura. 'Il gruppo di manager - ha detto Gabrielli - ha esperienza nelletelecomunicazioni e nella gestione di reti, ed ha alle spalle gli investitori di un fondo. Vogliono conoscere i conti e la situazione di Eutelia ma sono molto decisi. Proprio stamani ho avuto il via libera del cda per trasferire tutta la documentazione richiesta'. 'Questo team di manager - ha sottolineato Gabrielli - ha chiesto al cda di Eutelia l'esclusiva della trattativa per i prossimi 15 giorni. E' chiaro che se scattasse l'amministrazione controllata l'interesse degli investitori sparirebbe'. Investitori che, ha riferito sempre l'advisor, sono sembrati interessati dai 'clienti di Eutelia che in una situazione di oggettiva difficolta' sono oltre '. 31-05-2010 13:10 CANADA/Eutanasia, commissione legislativa apre consultazioni con i cittadini Dopo aver ascoltato medici, giuristi e altri esperti sulla morte dignitosa, una commissione legislativa del Quebec ha intenzione di uscire dal Parlamento per ascoltare i punti di vista dei cittadini. Chi parteciperà agli incontri che la commissione terrà in vari luoghi della provincia francofona potrà esprimere i propri punti di vista sull'eutanasia, al centro di una proposta di legge all'esame dell'assemblea legislativa. L'eutanasia e l'assistenza al suicidio sono illegali in Canada, ma sono molti i tribunali che infliggono pene lievi e a volte simboliche per chi aiuta un proprio caro in sofferenza a morire. Inoltre, secondo tutti i sondaggi degli ultimi anni, circa l'80% dei cittadini del Quebec vuole la legalizzazione della dolce morte. Dopo vari casi giudiziari e sanitari, il codice civile del Quebec ammette la sospensione dei trattamenti vitali, o eutanasia passiva. Ma niente di più. 31-05-2010 13:12 COREA DEL SUD/Embrioni sovrannumerari, Corte costituzionale: possono essere usati per la ricerca La Corte Costituzionale della Corea del Sud ha stabilito giovedì scorso che è legale la ricerca sugli embrioni crioconservati inutilizzati provenienti dalle cliniche di procreazione assistita. "La decisione significa che gli embrioni umani nel loro sviluppo iniziale non impiantati nell'utero della madre non possono essere considerati una forma di vita umana", ha spiegato il portavoce della Corte costituzionale. La sentenza conferma la legittimità costituzionale dell'attuale legge che permette l'utilizzo a scopi di ricerca o la distruzione di embrioni dopo cinque anni dalla loro creazione. La questione di costituzionalità era stata sollevata da un gruppo di 13 individui tra cui esponenti di associazioni pro-life. 31-05-2010 13:42 IRAN/Clonati 4mila cani antidroga L'Istituto Royan per la biomedicina riproduttiva e le cellule staminali ha clonato con successo qualcosa come 4.000 cani antidroga. Lo ha annunciato il direttore dell'Istituto Mohammad-Hossein Nasr-e Esfahani all'agenzia di stampa iraniana Mehr. "E' un onore clonare animali e non ci potevamo mai immaginare questi risultati", ha detto il direttore, aggiungendo che l'istituto ha intenzione di clonare arieti utilizzando cellule di pecora. 31-05-2010 14:08 USA/Staminali, eutanasia e aborto. Sondaggio Gallup L'ultimo sondaggio Gallup sui temi cosiddetti 'bioteci' ha rivelato che il 59% degli americani ritiene moralmente accettabile la ricerca medica sulle "cellule staminali ottenute da embrioni". Solo il 32% ritiene che sia moralmente sbagliato permettere la distruzione di embrioni inutilizzati ai fini della ricerca scientifica. Vi è comunque una maggioranza schiacciante (88%) contraria alla clonazione riproduttiva umana. Gli americani sono invece divisi a metà sul suicidio medicalmente assistito (46% - 46%), mentre il 50% (contro il 38%) trova moralmente inaccettabile l'aborto. Analizzando i dati a seconda dell'intenzione di voto, risulta che una esigua maggioranza dei democratici (51%) trova moralmente accettabile l'aborto, contro il 26% dei repubblicani e il 47% degli indipendenti. Per quanto riguarda la ricerca sulle staminali embrionali, è favorevole il 68% dei democratici, il 62% degli indipendenti e il 47% dei repubblicani. Infine, sul suicidio medicalmente assistito, il 52% dei democratici si dice favorevole, contro il 46% di indipendenti e 40% di repubblicani. 31-05-2010 14:16 GIAPPONE/Staminali sacco amniotico per riparare cuore infartuato Una nuova e non controversa fonte di cellule staminali, prelevate dal sacco amniotico, puo' riparare i danni provocati al cuore dagli infarti. Lo ha dimostrato uno studio giapponese pubblicato dalla rivista 'Circulation Research: Journal of the American Heart Association'. I ricercatori hanno usato le cellule prelevate dalla membrana amniotica, la parte interna del 'sacco' che racchiude il feto durante la gestazione. "La membrana amniotica e' considerata un rifiuto", ha spiegato Shunichiro Miyoshi, della Keio University di Tokyo, "invece dovrebbe essere recuperata e conservata". Le cellule sono state utilizzate per produrre tessuto cardiaco, e secondo lo studio il 33% di quello ottenuto batteva spontaneamente. Inoltre iniettando le cellule cardiache in cavie due settimane dopo un infarto la loro funzione cardiaca ha avuto un miglioramento fino al 39%, mentre l'area danneggiata del cuore e' diminuita del 20%. Inoltre le cellule non hanno mostrato nessun tipo di rigetto, in quanto ottenute dalla membrana amniotica che non esprime una proteina fondamentale nel riconoscimento da parte del sistema immunitario. 31-05-2010 17:06 ITALIA/Ru486, 'sistema gelatinoso' impedisce distribuzione Viaggia con il freno a mano tirato la vendita in Italia della pillola abortiva Ru486. Da quando due mesi fa e' partita la commercializzazione anche da noi, sono 1.400 le confezioni di Ru486 distribuite negli ospedali della Penisola, di cui 1.100 vendute ad aprile e "solo" 300 a maggio. E con un dato che balza agli occhi: nel Lazio e in Calabria il numero degli ordini e' ancora fermo a zero. E' l'analisi delle richieste della pillola, regione per regione, elaborata per l'Adnkronos Salute da Marco Durini, direttore medico dell'azienda di distribuzione Nordic Pharma che denuncia: "Attorno alla Ru486 si e' creato un sistema 'gelatinoso' che tutto assorbe e rallenta". Durini, a conforto della sua tesi, mette sul tavolo le carte degli ordinativi della pillola della discordia. "Alcune regioni come il Lazio, la Campania, la Sicilia e sorprendentemente l'Emilia Romagna, che fanno comunque registrare un numero elevato di interruzioni di gravidanza, di fatto non solo non richiedono il farmaco, ma anzi non si sono fatte vive nemmeno per qualsivoglia informazione scientifica". Dall'analisi si conferma inoltre la spaccatura tra Nord e Sud del Paese. Nella classifica delle regioni da cui sono partiti piu' ordini spicca al primo posto la Toscana con 334 confezioni, seguita dagli ospedali della Lombardia (253). Poi la Liguria (149) e la Puglia (102). Significativo il dato del Trentino alto Adige con 56 ordinativi, poco inferiori a quelli di alcune regioni, come l'Emilia Romagna (79), che ha una popolazione quattro volte superiore.  Interessanti anche i dati del Veneto (73) e soprattutto del Piemonte (220), le due regioni governate dalla Lega, i cui presidenti Luca Zaia e Roberto Cota avevano in un primo tempo annunciato il loro no alla Ru486. All'ospedale Sant'Anna di Torino sono state addirittura 150 le scatole ordinate. Riepilogando e sfogliando le carte degli ordinativi, emerge che dall'Abruzzo sono partiti 3 ordini per un totale di 15 confezioni. In Basilicata 22 scatolette; in Friuli Venezia Giulia e nelle Marche 5; in Sicilia 15 e in Campania 10 (regioni con rispettivamente 8.400 e 1.100 aborti nel 2008); in Molise 10; in Sardegna 47; in Valle d'Aosta 5. Il motivo del 'flop' non sembra quindi essere, per cosi' dire, politico. O almeno non solo. "A livello culturale e politico religioso contrariamente ad altri Paesi europei, l'Italia si dimostra lenta e burocraticizzata", e' il pensiero di Durini. "Solo alcuni medici pionieri - sottolinea - cercano di fornire alle pazienti una scelta alternativa all'aborto chirurgico". Altri camici bianchi si affacciano invece con molta cautela alla nuova metodica. "Contattando i ginecologi - spiega il direttore medico della Nordic Pharma - ci si rende anche conto che attorno alla Ru486 si e' creato un sistema 'gelatinoso' che tutto assorbe e rallenta (infermieri obiettori, carenza letti, protocollo regionale)". Problemi anche a livello territoriale, dove per Durini "c'e' ancora molta titubanza sul metodo, soprattutto nei consultori di zona che sono deputati a informare la donna sui servizi della legge 194". "Forse - conclude il direttore medico della Nordic Pharma - la pubblicazione delle tanto attese linee guida del Consiglio superiore di sanita' (Css) e del ministero della Salute potra' finalmente chiarire la situazione e facilitare l'accesso alla Ru486 per tutte quelle donne alla ricerca di un'alternativa abortiva meno cruenta dell'atto chirurgico, ma sicura ed efficace". 31-05-2010 17:23 ITALIA/Immigrazione, Cassazione: mai espulsioni in Tunisia, lì si tortura La Tunisia pratica la tortura, come emerge da rapporti 'di affidabili organizzazioni internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch, corroborati da relazioni del Dipartimento di Stato americano'. Per questo 'il governo italiano e tutte le istituzioni della Repubblica, compresi gli organi giurisdizionali nell'ambito delle rispettive competenze, e specificamente in materia di misure di sicurezza, il magistrato di sorveglianza', non possono ordinare il rimpatrio di immigrati tunisini che abbiano commesso reati in Italia, per i quali oltre alla condanna e' prevista anche l'espulsione. Lo sottolinea la Cassazione (sentenza 20514), ricordando che l'ordine di non rimpatriare gli immigrati verso la Tunisia e' una 'inibizione obbligatoria' diretta al governo italiano ed emanata dalla Corte europea dei Diritti dell'Uomo, che l'ha comunicata alla rappresentanza permanente d'Italia presso il Consiglio d'Europa, con una nota trasmessa lo scorso 15 aprile. Cosi' la Suprema corte ha detto 'no' all'espulsione in Tunisia di quattro immigrati condannati dalla Corte d'assise d'appello di Milano il 10 novembre 2008, per terrorismo e appartenenza a una cellula del gruppo salafita. I Supremi giudici rilevano che il divieto vale 'fino a quando non sopravvengono in Tunisia fatti innovativi idonei a mutare la situazione di allarme descritta nella decisione della Corte europea dei Diritti dell'Uomo, tali da offrire affidabile e concreta dimostrazione di garanzia di pieno rispetto' del divieto di tortura. La misura dell'espulsione potra', eventualmente, essere sostituita 'con altra misura di sicurezza'. Il verdetto della Suprema corte si riferisce al ricorso presentato da sei imputati di terrorismo di nazionalita' tunisina, nei confronti di quattro dei quali era stato emesso l'ordine di espulsione al termine dell'espiazione della pena. Nessuno di loro, stando ai Supremi giudici, potra' essere espulso, in quanto si ricorda che, in Tunisia, viene praticata la tortura 'spesso durante il fermo e allo scopo di estorcere confessioni', con 'tecniche' che vanno 'dalla sospensione al soffitto alle minacce di violenza sessuale, passando per le scariche elettriche, l'immersione della testa in acqua, le percosse e le bruciature di sigaretta'. Tutte 'pratiche che senza alcun dubbio raggiungono la soglia di gravita' richiesta dall'art.3 della Convenzione dei Diritti dell'Uomo' che ne vieta l'uso. Per quanto riguarda gli imputati tunisini, la Cassazione ha confermato la condanna per Arman Ahemed el Hissini Helmy (tre anni e otto mesi), Maaouy Lofti Ben Sadok (due anni), Ben Yahia Mouldi Ben Rachid (10 anni), Hekiri Hichem Nem Mohamed (cinque anni e sei mesi), Kneni Kamel (cinque anni) e Sahraoui Nessim Ben Romdhane (sei anni). Nei confronti di Sahraoui e' stata annullata la condanna di primo e secondo grado, per errori nella dichiarazione di contumacia. Annullata con rinvio anche la condanna per Hekiri Hichem Nem Mohamed e per Knemi Kamel, per errori nella valutazione della prova. Per gli ultimi quattro imputati l'espulsione non potra' essere eseguita. 31-05-2010 19:28 ITALIA/Dipartimento antidroga punta sulla propaganda via Web Nella Giornata internazionale dei bambini che si celebra domani, fari puntati sulla propaganda. Il Dipartimento politiche antidroga (Dpa) in una nota sottolinea l'importanza di una 'corretta informazione' e di una prevenzione tempestiva, avviata sin dalla piu' tenera eta', ponendo l'accento sul progetto 'Edu.Care' e sui portali dedicati alle domande e alle curiosita' di genitori, educatori e figli. Su quei siti si troveranno però solo informazioni attentamente selezionate, spesso esagerate e talvolta persino inventate. L'attenzione costante e l'impegno nella prevenzione dalla dipendenza da droghe e alcol tra i pre-adolescenti sono i principi di base del progetto 'Edu.Care', promosso dal Dpa che ha, nei bambini, negli adolescenti e nei giovani, il suo principale target di riferimento. Il progetto, inteso non solo come educazione ma anche come 'cura dell'educazione', si rivolge infatti a genitori ed insegnati, con l'obiettivo di potenziarne le abilita' educative. Il Dpa, inoltre, supporta in maniera gli educatori tramite il portale www.drugfreedu.org che, con notizie e materiali di facile consultazione, permette un approfondimento puntuale dell'argomento droghe e tossicodipendenze dando anche l'opportunita' di organizzare video conferenze con esperti del settore. Per essere sempre piu' vicino ai giovanissimi e' nato invece www.droganograzie.it, con l'intento di offrire informazioni semplici, utili ed efficaci riguardo a tutte le sostanze stupefacenti e ai loro effetti, utilizzando una comunicazione di forte impatto. Un sito che vuole parlare ai giovani (in home page non c'e' una parola in italiano) attraverso notevoli esagerazioni e inesattezze sui 'gravissimi rischi' legati, ad esempio, alla cannabis. 31-05-2010 19:29 ITALIA/Mi drogavo ma sono pentito: outing del Sindaco di Racalmuto "Nei primi mesi della mia amministrazione ho fatto uso di sostanze stupefacenti. Era un momento difficile, ma adesso sono riuscito a smettere e sono certo di non cadere nuovamente nell'errore". Lo ha detto, nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda su Studio 98, il sindaco di Racalmuto Salvatore Petrotto. Il periodo a cui fa riferimento Petrotto e' il 2007 quando venne eletto sindaco per la terza volta. "Io non voglio essere un brutto esempio - ha aggiunto - ma voglio fare capire che la droga e' una porcheria". Petrotto non e' andato oltre spiegando che "si tratta di alcuni episodi che sono relegati ad un momento passeggero di debolezza" e ha escluso di fare ancor oggi uso di droghe: "No, nella maniera piu' assoluta, non faccio piu' uso di sostanze stupefacenti e sono pronto a dimostrarlo. Sono pronto a sottopormi a qualsiasi tipo di analisi per dare prova e dimostrazione di quello che sto dicendo. Qualcuno ha voluto speculare su questi miei problemi. Sono stati fatti accertamenti e non ho piu' problemi, sono stato controllato dalla testa ai piedi. Di certo non mi sento la persona adatta per dire di non fare uso di droga. Dico solo che ho sbagliato e ritengo di avere un'onesta' intellettuale per ammettere gli errori commessi. E' stata una porcata, non sono cose da fare". Petrotto ha anche detto di non temere una ricaduta: "Sono un uomo che sa stare anche con la schiena dritta". Proprio un anno fa i carabinieri, nell'ambito di una operazione antidroga messa a segno dai carabinieri, fu arrestato un assessore della giunta Petrotto, Luigi Di Naro di 32 anni. Seconda l'accusa l'organizzazione faceva giungere cocaina dal sudamerica nascondendola nelle batterie dei cellulari. 31-05-2010 19:44 BRASILE/Narcotraffico e Adriano. Polizia convoca calciatore La polizia brasiliana ha convocato Adriano per chiedergli chiarimenti in merito ad alcune foto che ritraggono il neo acquisto giallorosso che impugna un mitra in compagnia di un amico identificato come un narcotrafficante ricercato. Lo ha riferito un portavoce della polizia di Rio de Janeiro. Gli investigatori sospettano legami tra il calciatore e la banda di narcotrafficani di Fabiano Atanasio da Silva, che spadroneggia nella favela di Vila Cruzeiro. Da Silva e' accusato di essere coinvolto in un attacco ad un elicottero della polizia nell'ottobre del 2009, in cui morirono tre agenti. Le foto sono state pubblicate dal quotidiano "O Dia". In un'altra foto Adriano indossa la maglietta con le iniziali CV, abbreviazione del Comando Vermelho, temibilissima gang criminale. Le foto sarebbero state scattate nel periodo in cui Adriano giocava nell'Inter e viveva in Italia. L'agente del giocatore, Gilmar Rinaldi, ha subito chiarito che i ficuli erano falsi e le foto sono state scattate in una abitazione di Como. Secondo la sua versione si tratta di una abatjour a forma di mitra. Rinaldi ha ricordato che il giocatore ha gia' subito piu' tentativi di estorsione a causa di questa foto. 01-06-2010 06:56 ITALIA/Suonerie cellulari ingannevoli, dindo costa 275 mila euro a Tim, Vodafone, Wind, H3G &Co  Nuova condanna  Antitrust per suonerie ingannevoli. Le società sanzionate sono i quattro gestori mobili e Neomobile, il 'prodotto' e'  dindo, servizio a pagamento (tramite numeri 48xxx) elemento che le pubblicità occultavano. Le sanzioni. A Neomobile 85.000 €;  a Tim-Telecom Italia 65.000 €; a Vodafone 55.000 €; a Wind 40.000 €; a H3G 30.000 €. 01-06-2010 10:43 ITALIA/Aeroporti. Debiti grazie al vulcano islandese Circa 20 milioni di euro e' il danno che gli aeroporti italiani hanno avuto nella settimana in cui sono stati messi in ginocchio con la chiusura imposta per le eruzioni del vulcano islandese. Gli scali piu' colpiti sono quelli del nord. Piu' di 9,300 i voli cancellati nella settimana dal 15 al 21 aprile, lascaindo a terra quasi un milione e 300 mila passeggeri e una flessione del 7,9% del traffico civile dell'intero mese e del 10,9% nei movimenti degli aeromobili. Tra gli scali piu' colpiti Roma Ciampino con -22%, seguito da MIlano Linate con -18,8%, Venezia -13,8%, Bergamo -12,6%, Palermo -12%, Malpensa -9,1%, Bologna -8,6%, Catania -7,9%, Napoli -5,7%, Roma Fiumicino -2,6%. I dati sono di Assaeroporti. 01-06-2010 12:13 U.E./Farmacie. Corte Giustizia: piu' liberta' di aperture sul territorio La Corte di giustizia europea del Lussemburgo ritiene che possono essere stabiliti limiti geografici e demografici per dare le licenze per le farmacie, pur di assicurare un servizio adeguato anche in aree meno attraenti, come ad esempio quelle scarsamente popolate, insulari o di montagna. I giudici Ue si pronunciati su un caso della regione spagnola delle Asturie che puo' fare da scuola anche per altri tuttora pendenti davanti alla Corte, compreso cause simili sollevate dall'Italia. Nella sentenza pronunciata oggi, la Corte Ue sottolinea che i limiti demografici e geografici fissati dalla normativa per l'apertura di nuove farmacie costituiscono una restrizione alla liberta' di stabilimento. Ma la Corte precisa subito dopo che sono compatibili con il diritto dell'Unione, 'a condizione che possano essere strutturati in modo da non impedire, nelle zone con caratteristiche demografiche particolari, l'apertura di un numero sufficiente di farmacie che possa assicurare un servizio farmaceutico adeguato'. Le condizioni attinenti alla densita' demografica e alla distanza minima tra le farmacie stabilite dal decreto delle Asturie, spiega la Corte nella sentenza, non si oppongono alla liberta' di stabilimento, 'fintantoche' le regole di base di 2.800 abitanti o di 250 metri non impediscono, in ogni zona geografica con caratteristiche demografiche particolari, l'apertura di un numero di farmacie sufficiente per assicurare un servizio farmaceutico adeguato, cosa che spetta al giudice nazionale verificare' 01-06-2010 13:42 GERMANIA/Alcool, la tassa su alcopops induce al consumo di liquori Gli alcopops, ovvero bevande a base di frutta a basso tasso alcolico, sono particolarmente popolari fra i giovani. Per questo motivo molti Paesi, tra cui la Germania, hanno introdotto una tassa speciale su questa tipologia di bevande. Ma questo approccio si è rivelato un boomerang: i giovani hanno cominciato a bere altre sostanze alcoliche ancora più dannose. Lo rivela uno studio tedesco pubblicato sulla rivista scientifica Addiction. L'obiettivo dello studio è di valutare in che modo l'introduzione di questo provvedimento ha influito sui consumi e sulle preferenze in fatto di bevande alcoliche negli adolescenti tedeschi. I dati sul consumo di alcol sono stati ricavati dall’indagine ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs) condotta in Germania nel 2003 e nel 2007 sugli studenti di 15-16 anni. Le variabili considerate nello studio sono state: il consumo di alcol nell'ultima settimana prima della rilevazione, la preferenza di bevande alcoliche (vino, birra, liquori o alcopops), l'età, il genere, il tipo di scuola frequentata e lo stato federale di appartenenza. Per eliminare la distorsione prodotta dalle forti differenze riscontrate nelle variabili rilevate negli studenti "esposti" (indagine 2007) e "non esposti" (indagine 2003) alla tassa sugli alcopops, sono state effettuate una serie di elaborazioni preliminari che hanno determinato la selezione di 4694 studenti per l'analisi. I risultati mostrano che non ci sono significative differenze nella quantità complessiva di alcol consumato nel 2003 e nel 2007, ma mentre si registra una diminuzione nel consumo di alcopops, aumenta quello dei liquori. Per quanto riguarda le preferenze, la birra resta la bevanda alcolica preferita dagli adolescenti tedeschi, gli alcopops passano invece dal secondo all'ultimo posto (dal 27,3% del 2003 al 12,4% nel 2007); al contrario, la prevalenza di studenti che preferisce bere birra e liquori aumenta rispettivamente del 5,8% e del 7,8%. I risultati di questa ricerca mostrano una parziale sostituzione degli alcopopos con liquori e un cambio di preferenza associato con un più rischioso consumo. Politiche efficaci sull'alcool per prevenire le conseguenze dovrebbero focalizzarsi sulla riduzione del consumo di alcool nel suo complesso piuttosto che agire sulle singole bibite. 01-06-2010 13:43 U.E./L'Europa ha approvato l'Agenda digitale  Il consiglio europeo dei ministri delle Telecomunicazioni ha approvato le conclusioni sulla strategia per l'agenda digitale presentata qualche settimana fa dal commissario Neelie Kroes, una delle sette azioni strategiche previste dalla strategia 'EU 2020' per il rilancio dell'economia europea. Ruolo essenziale e' quello di favorire la diffusione della banda larga. Nelle conclusioni sullo sviluppo dell'economia digitale, il Consiglio conferma che 'l'Europa dovrebbe investire le risorse necessarie nello sviluppo di un mercato unico digitale basato sull'internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili, al fine di sfruttare appieno il suo potenziale per aumentare la produttivita', generare crescita economica, attrarre investimenti, creare posti di lavoro e rafforzare la sua influenza a livello mondiale'. Inoltre, si legge nelle conclusioni del consiglio dei ministri tlc, viene riconosciuto che 'che gli investimenti efficaci e competitivi nelle reti a banda larga di prossima generazione saranno importanti per l'innovazione, la scelta offerta ai consumatori e la competitivita' dell'Unione europea'. Il Consiglio approva quindi 'l'approccio adottato dalla Commissione per attuare l'agenda digitale europea sulla base di un ampio coinvolgimento delle parti interessate". Altra decisione e' la scelta di Riga, in Lettonia, per la sede del Berec, il nuovo organismo dei Regolatori europei delle comunicazioni elettroniche.  01-06-2010 14:53 ITALIA/Adozioni, Cassazione: no a coppie che discriminano in base a razza Una coppia che si dice disponibile ad adottare un bambino non puo' fare discriminazioni sulla base dell'etnia del piccolo. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza numero 13332, depositata oggi, dando così ragione alla Procura generale. "Il decreto di idoneita' all'adozione pronunciato dal tribunale dei minorenni ai sensi dell'articolo 30 della legge numero 184 del 1983 e successive modifiche - si legge nella sentenza delle Sezioni unite civili - non puo' essere emesso sulla base di riferimenti all'etnia dei minori adottandi, ne' puo' contenere indicazioni relative a tale etnia" ove tali "discriminazioni - spiegano ancora gli ermellini - siano espresse dalla coppia di richiedenti, esse vanno apprezzate dal giudice di merito nel quadro della valutazione dell'idoneita' degli stessi all'adozione internazionale". 01-06-2010 14:56 AUSTRALIA/Antidepressivi in gravidanza aumentano rischio aborto spontaneo Prendere antidepressivi durante la gravidanza aumenta di piu' di due terzi il rischio di aborto spontaneo. Lo afferma una ricerca pubblicata dal Canadian Medical Association Journal, secondo cui in caso di mix di farmaci assunti la probabilita' raddoppia. I ricercatori hanno analizzato 5.124 donne che avevano avuto un aborto spontaneo, verificando un'associazione fra questo evento e l'assunzione di due inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (Ssri), la paroxetina e la venlafaxina. L'uso di uno di questi due e' legato a un aumento del 68 per cento del rischio, mentre l'associazione di piu' antidepressivi lo aumenta fino al 100 per cento. "Questi risultati, che suggeriscono un effetto di tutta la classe di farmaci, sono significativi dato il numero di soggetti studiati - ha spiegato Anick Berard dell'Universita' di Montreal - i medici a cui viene richiesto un trattamento con antidepressivi prima durante una gravidanza dovrebbero discuterne i rischi". 01-06-2010 17:27 EUROPA/Censura, Corte Strasburgo: i giornalisti possono scrivere titoli 'esagerati' Un titolo un po' forzato o esagerato per esaltare uno scoop giornalistico? Rientra nella liberta' di stampa e non puo' essere oggetto di condanna da parte delle autorita' giudiziarie. E' quanto stabilito dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, secondo la quale i tribunali nazionali non hanno il diritto di giudicare le tecniche che i giornalisti adottano per attrarre l'attenzione dei lettori. La sentenza della Corte riguarda la Spagna, le cui autorita' giudiziarie hanno condannato, in ogni grado di giudizio, un editore e un giornalista del quotidiano Diario 16 a pagare una multa per il titolo di un articolo che metteva in relazione la famiglia reale del Marocco con il traffico di droga. Nella sentenza i giudici di Strasburgo hanno sottolineato come il titolo e il contenuto di un articolo vanno analizzati assieme; e come, nel caso specifico, se e' vero che il titolo era 'esagerato', le informazioni riportate nel testo erano corrette. La Corte ha quindi ribadito come il diritto alla liberta' di stampa consente un certo grado di ricorso all'esagerazione. 01-06-2010 20:18 CUBA/Droga. Fidel Castro agli Usa: come la sconfiggerete? "Bisogna chiedere alla grande potenza, sostenuta da quasi mille basi militari e sette flotte accompagnate da portaerei nucleari e migliaia di velivoli da guerra con le quali si comporta da tiranno nel mondo, che ci spieghi come risolvera' il problema della droga". Lo scrive l'ex "lider maximo" cubano Fidel Castro nelle sue "Riflessioni" pubblicate dal quotidiano Granma. Nell'articolo intitolato "L'Impero e la droga" Castro sottolinea il grande impegno profuso dai Paesi dell'America Centrale e dai governi "rivoluzionari" di Bolivia e Venezuela nel combattere "l'invasione delle coltivazioni della foglia di coca, utilizzata per la produzione di cocaina", ma ricorda anche la difesa dell'uso tradizionale di questa pianta fatta dal presidente boliviano Evo Morales. "Da tempo ha proclamato il diritto del suo popolo a consumare the di coca - scrive Castro - [...] proibirla e' come chiedere agli inglesi di smettere di consumate the. L'articolo sottolinea quindi come sia "curioso" che l'oppio sia stato utilizzato dai "colonialisti inglesi" come merce di scambio per il commercio con la Cina ed evidenzia come i commercianti britannici e nordamericani "videro la possibilita' di importanti scambi e guadagni" in questo tipo di traffico, tanto che "in quel momento molte delle grandi fortune accumulate dagli Stati Uniti si basarono sul narcotraffico". ------------------------------------------- COMUNICATI 25-05-2010 11:52 Roma. Si inaugura il Maxxi, il museo nazionale delle arti del XXI secolo. Mah! Primo Mastrantoni  Si inaugura, a giorni, il Maxxi, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, opera dell'architetto Zaha Hadid. Diciamo subito che siamo perplessi. Innanzitutto, non comprendiamo il motivo di fondo, cioe' la necessita di costruire un museo delle arti contemporanee. A Roma c'e' gia' il Macro, il Museo di Arte Contemporanea, con progetti di espansione. C'era e c'e' cosi' tanta richiesta di musei di arte contemporanea? Il secondo motivo sono i costi: 150 milioni di euro per costruirlo e non si sa quanti per gestirlo, genera preoccupazione. Veniamo alla struttura. Belli gli spazi interni ma non ci sembrano funzionali alla destinazione d'uso che e' quella di esporre opere, in particolare quadri: su superfici curve diventa problematico. L'esterno e' incombente, opprime ed estranea. Nicolai Ouroussoff, il critico di architettura del New York Times, ha scritto: "scuote la città come un rombo di tuono, riportandola nel presente. Le sue linee sensuali sembrano catturare le energie della citta' portandole nel suo ombelico, rendendo timido tutto ciò che si trova attorno.." Vero, e' fuori luogo in un quartiere dei primi del novecento e non riqualifica il tessuto urbano circostante.  Sara' ulteriore motivo di visita alla Citta' Eterna, insieme al Colosseo e a San Pietro? Il Guggenheim di Bilbao (Spagna) ha svolto questa funzione. Succedera' per il Maxxi? 25-05-2010 14:31 Posta elettronica certificata. Indagine sull'applicazione del Codice dell'Amministrazione digitale: su 17 Authority solo 5 sono in regola Pietro Yates Moretti  Dal 30 giugno 2009 tutte le amministrazioni pubbliche che hanno un sito devono pubblicarvi, in home page, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata indicando i tempi di risposta. Lo prevede il Codice dell'Amministrazione digitale (d.lgs.82/2005, art.54). La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale. Il cittadino che deve intimare l'erogazione di un servizio o il rispetto di un diritto, ad esempio, potrà evitare di doversi recare e fare code all'ufficio postale oltre che a spendere un minimo di 3,90 Euro a lettera. Abbiamo fatto un'indagine sullo stato dell'applicazione della legge a distanza di quasi un anno partendo dai quei soggetti della Pubblica Amministrazione che (teoricamente) dovrebbero essere più vicini e sensibili alle comunicazioni degli utenti e consumatori: le Authority. Con grande sorpresa, abbiamo rilevato che il 70% di esse non ha un indirizzo Pec o non lo riporta sul proprio sito come previsto dalla legge. Particolarmente emblematico della situazione in cui versa lo Stato di diritto in Italia è il caso del CiVIT (Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubblica) che dovrebbe vigilare sulla qualità della Pubblica Amministrazione e quindi anche sull'attuazione della legge che essa stessa viola. Oppure il caso dell'Istituto di Informatica e Telematica che, nonostante il nome, non e' al passo coi tempi ne' con la legge. Non hanno la Pec neanche Antitrust, Garante dell'energia e del gas, Consob, Isvap, Enac, Enea, Enit, Isvap, Covip, Ispra (ex Apat). Le Authority che ad oggi hanno adempiuto agli obblighi di legge -cosa apparentemente tutt'altro che scontata in Italia- sono: Autorità garante sulle comunicazioni, Garante Privacy, Aipa, Banca d'Italia, Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Qui un nostra scheda pratica sulla Pec 26-05-2010 13:55 Berlusconi, la manovra e le province. Se non ora, quando? Primo Mastrantoni  Nelle proposte in discussione, relative alla manovra economico-finanziaria di contenimento della spesa e' prevista anche la abolizione di alcune province, quelle sotto i 220mila abitanti. Sono escluse quelle di competenze delle regioni a statuto autonomo e quelle confinanti con Stati esteri. Ci chiediamo perche' si sia stabilito quel numero di abitanti e perche' sono escluse quelle confinanti con stati esteri. Piccole furbizie? La provincia di Imperia ha pochi abitanti sopra i 220mila, confina con la Francia e vede la presenza dell'ex ministro Claudio Scajola; la provincia di Sondrio, sotto quota dei 220mila, confina con la Svizzera, ha un presidente leghista ed e' la citta' capoluogo che ha visto nascere il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Le province costano a noi contribuenti qualcosa come 16 miliardi di euro, sono enti inutili stante le funzioni attuali. Se si vuole metter mano al contenimento strutturale della spesa pubblica occorrerebbe abolirle, istituire le aree metropolitane, sopprimere alcune regioni (il Molise, ad esempio, che ha solo 320mila abitanti), togliere la qualifica di regioni a statuto autonomo a quelle attuali, visti i risultati. L'occasione e' propizia. Se non ora, quando? 27-05-2010 10:34 Province. Bossi: se toccano Bergamo scoppia la guerra civile Primo Mastrantoni  Morire per Bergamo? A sentire le dichiarazioni del leader della Lega Nord, Umberto Bossi, sembra di si'. Preoccupato dalla proposta di abolizione delle province, Bossi mette le mani avanti e, nell'ottica guicciardiniana del "particulare", minaccia fuoco e fiamme se qualcuno osasse proporre la abrogazione della provincia di Bergamo, culla, evidentemente, della padanita'. Ma chi e' il presidente della provincia di Bergamo? Un leghista di antica data, Ettore Pirovano, parlamentare dal 1996 e, oggi, contemporaneamente deputato, vicepresidente della commissione Difesa e presidente della provincia di Bergamo. Il che fa il paio con il suo omologo della provincia di Brescia, Daniele Molgora, che e', contemporaneamente, sottosegretario, deputato e presidente di provincia. Entrambi devono essere gran lavoratori, si' da ricoprire contemporaneamente piu' cariche. O si possono occupare piu' poltrone perche' quella di presidente di provincia non comporta granche' di lavoro visto che la provincia e' un ente inutile? Comunque il ministro Bossi stia tranquillo: semmai la proposta dovesse essere approvata la "sua" provincia non sara' abolita, perche' la popolazione e' ben al di sopra del limite minimo dei 220mila abitanti fissato come soglia per la sopravvivenza. 28-05-2010 11:07 Tariffa rifiuti e Iva. Attenzione alle false interpretazioni delle nuove norme. I rimborsi sono dovuti Vincenzo Donvito  Il Governo lo scorso 25 maggio, nella manovra finanziaria, ha approvato una norma in cui si afferma che la Tia e' un corrispettivo e non una tassa. Quindi niente rimborso Iva e le contese vanno affrontate davanti al giudice ordinario e non tributario. Una situazione che, pero' riguardera' un ipotetico futuro e non la situazione attuale. Infatti la norma riguarda la tariffa prevista dal codice dell'Ambiente (Dlgs 152/2006 art.238), tariffa che nessuno applica perche' ad oggi mancano ancora i decreti attuativi. E' invece la tariffa Ronchi quella oggi applicata (Dlgs 22/97 art.49), che e' proprio quella che la Corte Costituzionale a luglio 2009 ha sentenziato (n.238) essere di natura tributaria, e su cui l'Iva non va pagata e il rimborso e' legittimo averlo. Per cui, allo stato, nulla cambia: i rimborsi vanno chiesti al gestore del servizio (per il regresso e nel caso -quasi tutti- in cui faccia ancora pagare l'Iva) tramite raccomandata A/R di messa in mora e, in mancanza di rimborso occorre rivolgersi al giudice tributario. La maggioranza che sostiene il Governo sta facendo di tutto per non far venire meno l'introito del balzello ed evitare questi rimborsi. Sul fronte del continuare a pagare il balzello, la sen. Anna Cinzia Bonfrisco Pdl) ha cercato, con un emendamento, di legittimare gli importi pagati come Iva rispolverando un regio decreto del 1937 che istituiva l'Eca. Sul fronte di non rimborsare nulla, l'on. Maurizio Leo (Pdl), con un emendamento di “fiscalita' creativa” voleva rendere retroattiva l'Iva dovuta da una nuova disposizione (3). Per tutte le informazioni del caso e consulenze specifiche, il servizio dell'Aduc e' gratuitamente a disposizione. 28-05-2010 12:39 Province da abolire. Nel governo abbondano i.. don Abbondio Pimo Mastrantoni  Se uno il coraggio non ce l'ha, non se lo puo' dare, diceva il Don Abbondio dei Promessi Sposi. E questo governo il coraggio non ce l'ha proprio. Ha proposto, timidamente, la abolizione di alcune province e, al primo sbattere di pugni dei rispettivi presidenti, ha fatto clamorosamente marcia indietro, delegando il tutto alla elaborazione del Codice delle Autonomie, in discussione alla commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. Se il provvedimento passa attraverso la riforma della Costituzione possiamo dire addio alla abolizione delle inutili province, anzi, probabilmente ne vedremo proporre delle altre. Eppure questo governo aveva tutte le condizioni per intervenire per disboscare la miriade di enti locali che gravano sulle tasche del contribuente: una consistente maggioranza parlamentare, tre anni di tempo alla scadenza elettorale, assenza di altre importanti elezioni e la crisi finanziaria in atto. Altroche' Duce e gerarchi, qui abbondano i... don Abbondio. Il cerino rimarra' in mano ai soliti Renzo e Lucia, cioe' ai contribuenti. 28-05-2010 12:47 Legge Bersani adottata dai gestori telefonici: testimonial per la legittimazione delle illecite penali di recesso Domenico Murrone  Ingegnosi ribalta-frittata. I gestori telefonici si erano lamentati di Pierluigi Bersani quando, da ministro, abolì le penali per il recesso, ora lo hanno adottato come testimonial. Il cliente vuole recede dal contratto? Ecco il call center che snocciola: "come prevede il decreto Bersani, le addebiteremo i costi di disattivazione. 60 euro per la linea base; 60 euro per l'Adsl; 200 euro per il recesso dalle opzioni tariffarie X e Y". Cifre altissime (vere e proprie penali) che prima dell'entrata in vigore del divieto, nel 2007, mai avrebbero osato chiedere. Peggio va se a recedere è un'azienda. In questo caso, il cliente 'infedele' viene punito con richieste di migliaia di euro. Ma non finisce qui, il ribaltamento della realtà. La legge Bersani prevede: è sempre possibile recedere ed è vietata la richiesta di penali, ma solo eventuali costi di disattivazione. L'Agcom specifica: esclusivamente le spese per cui sia dimostrabile un pertinente e correlato costo dai primi sopportato per procedere alla disattivazione o al trasferimento. In caso di portabilità del numero, poi, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni specifica che eventuali costi di disattivazione posti a carico dell’utente non sono in linea di massima giustificati. Quindi, in generale è possibile richiedere pochi spiccioli (visto che le operazioni sono nel 99% dei casi effettuabili tutte tramite computer) e nulla in caso di portabilità, perché le operazioni di trasferimento le effettua il gestore entrante. La 'dottrina Bersani' ribaltata. E invece, ecco cosa scrive un gestore ad un utente. Le è stato addebitato correttamente il costo di disattivazione in quanto la richiesta di disdetta e' pervenuta da altro gestore e non rientra nei termini contrattuali. La disposizione prevista dal "decreto Bersani" non intende penalizzare l'imprenditore ... Un capolavoro. Gli utenti rispetto a questo non si devono arrendere. Ogni addebito illegittimo va contestato, e al gestore strumentale va richiesto anche un risarcimento danni. Tanto corposo quanto sono le loro eterne penali. Ps. Le penali vengono richieste anche in caso di inadempimento del gestore stesso: il telefono o l'Adsl non funziona per settimane, l'utente recede per inadempimento e puntuale arriva la fattura con la penale. 28-05-2010 16:19 Ipad. Consumismo e consumerismo Vincenzo Donvito   Le cronache sull'affollamento per l'acquisto dell'Ipad della Apple, sono esplicite: code lunghissime, gente che da tutta Italia converge su Roma, anche con bivacchi notturni, si' da essere i primi ad “aggiudicarsi” il nuovo ritrovato tecnologico. Questo dell'esser primi in qualcosa, anche quando questo qualcosa e', praticamente, come una ventata di aria fresca, e' un fenomeno diffuso. E lo hanno capito gli strateghi pubblicitari, in questo caso della Apple. Le prime code nei Paesi “fortunati” dove il nuovo ritrovato tecnologico e' stato venduto, le immagini di persone festanti e soddisfatte di essere arrivate alla meta, hanno poi una ricaduta su quelli che “vengono dopo”. L'Italia per l'appunto. Oggi e' il nostro turno, e i vari giovani e meno-giovani che vogliono esser primi, rimbalzano con i loro volti soddisfatti nelle cronache televisive e della carta stampata. E' uno degli aspetti della “generazione YouTube”, dove anche le parti piu' proprie di se stessi divengono spettacolo, comunicazione, informazione. A noi queste code ci fanno sorridere e ci inducono una riflessione: la differenza tra consumismo e consumerismo. Due parole con l'etimologia molto simile ma che esprimono diversi concetti e pratiche, anche se entrambi espressioni di uno dei pilastri dell'economia di mercato, il consumo. Nel primo caso -consumismo- quanti di questi acquirenti/consumatori hanno realmente bisogno di cio' che acquistano? Hanno fatto una valutazione sul dare/avere rispetto a cio' per cui si stanno sacrificando pur di averlo? Quanto durera' il “nuovo giocattolo”, non dissimile da quei giocattoli che i bimbi strillano pur di averlo e dopo alcune decine di minuti mettono gia' nell'angolo delle cose gia' consumate? Nel secondo caso -consumerismo, cioe' politiche per i diritti dei consumatori- ci sentiamo solo di dare un consiglio: voi che correte ad acquistarlo perche' l'oggetto sia vostro il primo giorno, siete consapevoli che fra una settimana, lo stesso oggetto, non solo costera' molto meno ma per acquistarlo non dovrete fare nessuna coda? 29-05-2010 09:46 Aduc Osservatorio Lecce – Parcheggio su viale De Pietro, degrado ed abbandono: il Comune intervenga Alessandro Gallucci  Quello che ci hanno segnalato i cittadini, leccesi e non, che utilizzano il parcheggio in viale De Pietro e’, purtroppo, l’eloquente dimostrazione di come sia gestita la politica del traffico a Lecce: da un lato grandi annunci, buoni per attirare l’attenzione e dare l’impressione di un’attenzione costante ai problemi della citta’, dall’altra parte trascuratezza e dimenticanza per i problemi piu’ banali. Non manca occasione per ricordare ai cittadini l’importanza dei mezzi pubblici e dei parcheggi di scambio presenti in citta’. Cio’ che si offre, pero’, e’ degrado ed abbandono. Le fotografie del parcheggio su viale De Pietro parlano da sole: siamo a 100 metri dal Tribunale, a 10 minuti da piazza Sant’Oronzo, pieno centro di Lecce, e appena al fianco dell’altro eterno dimenticato parcheggio acquitrino “Carlo Pranzo”. Ad ogni pioggia l’asfalto si sgretola sempre di piu’, per non parlare delle giornate di vento, poi, quando parcheggiare in quella zona significa uscire ricoperti di terra. Il tutto completato dalle immancabili buche che rendono pericolosa quell’area. Se poi si pensa che la sosta in quel parcheggio costa 1,50 € al giorno o in abbonamento mensile 18 €, davvero si fa fatica a capire perché si debba versare quella somma. L’ennesima dimostrazione di come il cittadino ormai sia sempre di piu’ considerato un suddito, da cui attingere senza ritegno, e non un utente con diritti e doveri. Certamente non un buon esempio, e non e’ il primo, di gestione del territorio da parte dell’amministrazione comunale. Chiediamo che s’intervenga immediatamente per mettere in sicurezza e riqualificare quella zona. Qui le foto: 1  2  3  4  5  6  7 31-05-2010 10:32 Censura Web. Aduc chiede aiuto: raccolta straordinaria fondi per causa 'Consumatori contro Fabio Oreste'  L'Aduc si batte contro la censura sul web e per questo siamo sempre in questo o quell'altro tribunale d'Italia a difendere i diritti dei navigatori per esprimersi in liberta'. Ma tutto questo ha un costo, in generale e nello specifico. Nei giorni scorsi il tribunale di Firenze ha accolto il reclamo che avevamo presentato dopo la pronuncia con cui era stato disposto l'oscuramento di un forum dove i consumatori scrivevano sulla loro esperienza (negativa) con la societa' di consulenza finanziaria di tal Fabio Oreste. La riapertura del forum, pero', per decisione inspiegabile del giudice, ha avuto per noi un costo economico notevole: siamo stati condannati al 50% delle spese legali della controparte. In attesa dei prossimi gradi di giudizio, dovremo quindi far fronte al pagamento di 3.650,40 Euro, una cifra non indifferente per le nostre disponibilita'. L'Aduc non riceve alcun finanziamento pubblico ne' ospita pubblicità a pagamento. Grazie a varie iniziative, anche giudiziarie, abbiamo ottenuto sentenze che costituiscono buona parte della giurisprudenza italiana in materia di libertà di espressione sul web. Per questo facciamo appello a chi come noi ha a cuore la liberta' di espressione su web perche' contribuisca economicamente nella comune battaglia. Qui per dare contributi specifici Qui il nostro canale web contro la Censura 31-05-2010 13:23 Mare e pesca. L'italiota propensione alle deroghe. Appello ai consumatori Primo Mastrantoni   Grande allarme per l'attuazione del Regolamento Mediterraneo, varato 4 anni fa, dopo lungi periodi di discussione in sede comunitaria, per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nell'antico Mare Nostrum. Il Regolamento prevede maglie piu' larghe per le reti e un ampliamento della zona interdetta alla pesca. Il tutto per proteggere gli organismi marini piu' piccoli che, tra l'altro, sono di nutrimento per altre specie. A ridosso dell'entrata in vigore del Regolamento, che ricordiamo e' di 4 anni fa, ecco che, con italiota abitudine, ne chiediamo una deroga. Vecchia e pessima abitudine: si vara una norma e subito se ne chiede una deroga. Non si mangeranno piu' seppie, calamari e gamberi? Non e' cosi': invece che in formato mignon saranno un po' piu' grandi. Tutto qui. Vale la pena per tutelare il Mare Nostrum da decenni di pesca distruttiva? Crediamo proprio di si'. Ai consumatori chiediamo di rifiutare le proposte di piatti a base di seppioline, gamberetti e calamaretti. Il mare e' appunto... nostrum. Tutelarlo e' anche compito... nostrum. 01-06-2010 10:35 Prestiti di Banca Santander. Antitrust apre pratica per pubblicità ingannevole   Insieme per vincere. Prestiti personali da 'pole position'. Con questo slogan si presenta la promozione Prestiti Personali GORED di Banca Santander, che si avvale di un testimonial d'eccezione: la Ferrari. L'offerta è diffusa in rete. L'8 maggio scorso avevamo denunciato l'ingannevolezza della promozione all'Antitrust. Sul sito si leggeva in bella evidenza: Fino a 30.000 euro .. Taeg max 8,50%. Peccato che riempiendo i campi, per ottenere un preventivo, per diverse composizioni di finanziamento, il Taeg massimo supera il 9% e il 10% (*). Tassi globali ben superiori a quanto promesso. Ora ci è giunta comunicazione che l'Antitrust ha aperto la pratica numero PS6037 per verificare la rilevanza dei fatti segnalati. Dal nostro punto di vista non ci sono dubbi sulla scorrettezza della condotta commerciale. Una conferma arriva proprio dal sito di Santander. Ora, alla pagina, della specifica offerta campeggia un più veritiero tasso globale: Taeg Max 11,70%, ben 3,2 punti in piu', rispetto all'8,50% iniziale (**). Una correzione stimolata dalla nostra denuncia e dall'azione dell'Antitrust? Probabile. Una correzione, però, che non elimina la scorrettezza e va sanzionata. Speriamo che, come in altre occasioni, l'Antitrust vista la rettifica non commini la meritata multa alla banca. * Per esempio, nella combinazione di prestito da 2 mila euro (finalizzato ad acquisto vacanze) da rimborsare in 30 rate, 9,74%; in 18 rate, 10,34%. ** Per un finanziamento di 10 mila euro da rimborsare in 5 anni, con una tasso dell'8,5% la rata mensile è di 124 euro, con un tasso dell'11,70% la rata aumenta a 142 euro, una differenza di 18 euro al mese, che in termini nominali significa rimborsare alla banca 2.131 euro in più. 01-06-2010 11:51 Pesce crudo e anisakis. Attenzione alle infestazioni Primo Mastrantoni  Mangiare il pesce crudo e prendersi l'anisakidosi. E' un rischio concreto perche', in particolare durante l'estate, va di moda il sushi e sashimi, pesce crudo che in Giappone provoca decine di morti l'anno e che in Europa ancora non provoca grandi danni perche' il pesce si consuma prevalentemente cotto. In Italia sono in voga i ristoranti giapponesi che giapponesi non sono: si tratta di titolari cinesi che appongono l'insegna giapponese. L'anisakis e' un verme di 3-4 cm, che puo' infestare praticamente tutti i pesci ma che e' presente nell'aringa, lo sgombro, il tracuro, il melu', il pesce sciabola, il merluzzo, le acciughe, la sardina e le triglie (risultano essere le specie più frequentemente colpite). Il vermetto provoca dolori addominali, diarrea, nausea, vomito, perforazioni dell'intestino e dello stomaco. L'eviscerazione del pesce puo' scongiurare il pericolo ma se l'anisakis migra verso la parete muscolare il rischio si fa concreto. La soluzione e' la cottura del pesce perche' l'anisakis non resiste a temperature superiori a 60 gradi. La legge prevede che i pesci consumati crudi devono essere lasciati nel congelatore per 24 ore a -20 gradi. La prescrizione vale anche per un piatto molto popolare: le alici marinate. Il succo di limone o l'aceto non bastano ad uccidere il parassita, occorre appunto la refrigerazione prolungata. Sarebbe interessante chiedere ai ristoratori se le alici, o comunque il pesce crudo che ci servono hanno passato una giornata nel congelatore. ------------------------------------------- ARTICOLI 25-05-2010 13:26 Svizzera e chiese. Cattolici in fuga, protestanti reggono Matthias Herren Negli ultimi cinque anni le persone che hanno abbandonato la Chiesa cattolica sono decisamente aumentate a differenza di quanto accade tra i protestanti. Attualmente, un cattolico svizzero ogni tre la considera un'opzione possibile.  Lo scandalo degli abusi sessuali, la riconciliazione con i lefevbriani della Fraternità Sacerdotale San Pio X e la nomina di vescovi conservatori, hanno indotto molti cattolici svizzeri a lasciare la Chiesa. Il 44% degli ex cattolici ha messo in pratica questa decisione negli ultimi cinque anni, tra loro molte donne e giovani; negli ultimi dodici mesi la tendenza si è rafforzata, con il 15% delle fuoriuscite formalizzate proprio in questo periodo. Tutto ciò emerge dall'ultimo sondaggio dell'Istituto di ricerche sociali e di mercato GFS di Zurigo condotto tra1014 persone. I protestanti più fedeli alla loro Chiesa Nemmeno il futuro si annuncia roseo per la Chiesa cattolica. L'11% dei suoi appartenenti sta pensando "seriamente" di lasciarla, il 18% "di quando in quando". E' una propensione più diffusa rispetto al mondo protestante. Una novità. Finora i protestanti si distinguevano per il loro legame più sciolto con la loro Chiesa e una maggiore inclinazione a uscirne. Il sondaggio dice che oggi ci pensa "seriamente" l'8% e il 17% "di quando in quando", che è il 4% in meno rispetto ai cattolici.  In passato, la norma era che un cattolico restasse fedele alla Chiesa anche quando le sue opinioni non collimavano con quelle del Papa o dei vescovi. Se si guarda alle rilevazioni del 1989 si vede che solo il 18%, e nel 1999 il 24%, pensavano a  lasciare la Chiesa. Viceversa, tra i protestanti questo passo era più frequente -il 26% nel 1989 e il 33% dieci anni dopo. Ma, dice l'ultimo sondaggio, l'idea "seria" di abbandonare, oggi ce l'ha il 25%, come se l'apice fosse già stato toccato. La conferma viene dagli abbandoni di questi ultimi anni: gran parte di coloro che se ne sono usciti, l'hanno fatto molti anni fa,  e solo il 4% negli ultimi dodici mesi. Nei cinque anni passati è stato il 14%. Malgrado la perdita d'importanza delle Chiese, la disponibilità a farne parte nell'ultimo decennio è rimasta stabile. Nel 1989 il 79% degli appartenenti a tutte le Confessioni non prendeva in considerazione l'idea di uscirne; nel 1999 il dato è sceso al 72% e oggi, in base all'ultimo sondaggio, si è più o meno su quel livello. Il fatto è che il maggior numero di abbandoni tra i cattolici è compensato dalla stabilità dei protestanti.  Michael Krueggler, dell'Istituto pastorale-sociologico di San Gallo, attribuisce i numerosi abbandoni alla cancellazione  della scomunica che pendeva sulla Fraternità Sacerdotale San Pio X e agli abusi sessuali venuti alla luce di recente. Egli precisa che nella Chiesa cattolica questi flussi in uscita sono abbastanza frequenti e cita il precedente della nomina poco gradita del vescovo ultraconservatore Wolfgang Haas. Aggiunge che la tendenza è alimentata da due fenomeni più generali come l'individualismo e la perdita d'importanza delle istituzioni. Sono soprattutto i giovani e le persone colte a pensare di lasciare la Chiesa cattolica. Proprio l'ultimo sondaggio indica che la Chiesa di Roma piace meno alle donne di quella protestante. Infatti, se tra i cattolici la quota di donne intenzionate a lasciare la Chiesa è grosso modo equivalente a quella degli uomini, nei protestanti è molto più alta tra quest'ultimi. Si esce anche per motivi di soldi Il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Svizzera, Felix Gmuer, pensa che i recenti scandali non siano la vera causa dell'abbandono. "Chi intende lasciare, di solito ci pensa a lungo", sostiene. Il problema è che quando il vaso è pieno, basta una goccia per farlo traboccare. Gmuer ritiene che anche senza scandali gli abbandoni siano destinati ad aumentare, sebbene con un andamento più lineare. Il portavoce della Conferenza Episcopale, Walter Mueller, aggiunge che spesso l'ultima decisione non nasce da un evento interno alla Chiesa: molte fuoriuscite avvengono in febbraio e marzo, quando i contribuenti hanno l'obbligo, se dichiarano di appartenere a una Confessione religiosa, di versarne un obolo in base al reddito.  Scheda redazionale In una scala da 1 (assolutamente non religioso) a 5 (molto religioso) gli svizzeri attribuiscono alla loro religiosità la media di 2,7. "Malgrado tutti i cambiamenti nella Società e nella Chiesa, questo dato rimane costante", dice Michael Krueggler. Anche se il dato copre le differenze tra gruppi di popolazione. I cattolici (2,9) si considerano più religiosi dei protestanti (2,7). Con 1,6 gli a-confessionali sono i meno religiosi. Le donne (2,8) lo sono più degli uomini (2,6), e per le vecchie generazioni (3,1) la religione è più importante che per i giovani (2,6) o per chi è nell'età di mezzo (2,6). Anche la cultura ha una sua incidenza: le persone poco istruite (2,9) sono più religiose di coloro che hanno un diploma superiore (2,6).   (tratto dal Neue Zuercher Zeitung del 23 maggio 2010) (traduzione di Rosa a Marca) 26-05-2010 11:56 Disegno legge Intercettazioni. Contrario a dettami Corte Strasburgo e Corte Costituzionale. Presentata pregiudiziale Donatella Poretti * Il disegno di legge sulle intercettazioni non ha le carte in regola per essere discusso e votato dal Parlamento, poiche' contrasta con i dettami della Corte europea dei diritti dell'uomo e dall'uso che il legislatore nazionale deve fare di questi dettami, cosi' come indicato dalla nostra Corte Costituzionale. Per questo ho presentato, coi senatori Emma Bonino e Marco Perduca, una questione pregiudiziale di costituzionalita' sull'art.1 del ddl 1611 in relazione all'art.117 della Costituzione. Pregiudiziale che se fosse accolta comporterebbe il rinvio del ddl in commissione per rimediare a questo impedimento. La Corte europea dei diritti dell'uomo (art. 10 Convenzione del 1950, recepita nella legge 848/1955) riconosce ai cronisti vasti ampi poteri di valutazione delle notizie corredate da fotografie, equiparandole e classificandole come notizie dal moderno diritto dell’informazione. Le notizie possono riguardare pure la divulgazione del nome dell'imputato prima dell'udienza e dei capi d'imputazione relativi a un processo penale ancora pendente. La Corte Costituzionale e' intervenuta in passato specificando che nel caso in cui si profili un contrasto tra una norma interna e una norma della Convenzione europea, il giudice nazionale comune deve procedere ad una interpretazione della prima conforme a quella convenzionale. Qui il testo della pregiudiziale * senatrice Radicali/Pd 26-05-2010 13:28 Cannabis. Studiosi costretti a sfatare stereotipi su ipotetici effetti negativi: alterano risultati Pietro Yates Moretti "Fuma uno spinello a 10 anni e finisce in ospedale". Titolava così un quotidiano ieri ripreso da numerose agenzie. Ovviamente era una bufala smentita in serata. Oppure: "al di là di ogni dubbio", dice il ministro Giorgia Meloni oggi sul Giornale, "le droghe cosiddette 'leggere' ... (possono) ingenerare pericolosi disturbi mentali e della personalità, contro i quali spesso le terapie riabilitative riescono a fare ben poco".  Solo due esempi di come, dinnanzi al fallimento della politica repressiva sulla droga, il politico e il giornalista credano di fare un servizio ai giovani producendo disinformazione. Come già dimostrato da diversi studi, i messaggi apocalittici sulla cannabis non solo non hanno alcun effetto deterrente, ma addirittura ne incoraggiano il consumo fra i giovani che non l'hanno mai provata. Ora una ricerca dell'Università di Albany, pubblicata sulla rivista scientifica Addiction Behaviour, suggerisce che questo approccio mediatico e politico ha ripercussioni negative anche sulla ricerca scientifica. La ricerca ha prodotto risultati contrastanti sugli effetti della cannabis sulle funzioni cognitive, scrivono gli autori. Questi risultati divergenti potrebbero essere dovuti alla cosiddetta "minaccia degli stereotipi" (ST o stereotype threat), una condizione che si verifica quando un individuo si convince di appartenere ad un gruppo di soggetti di qualità inferiore, causando risultati modesti nei test delle capacità cognitive. Il bombardamento mediatico sugli ipotetici deficit delle funzioni cognitive causate dalla cannabis potrebbe infatti causare la minaccia degli stereotipi (ST) nei consumatori di cannabis, particolarmente fra gli uomini. Sono stati esaminati 57 consumatori di cannabis divisi in due gruppi: al primo sono stati forniti riassunti sulle ricerche che indicano un rapporto fra cannabis e deficit delle funzionalità cognitive (gruppo ST), al secondo riassunti di ricerche che invece indicavano la innocuità della sostanza (gruppo di controllo). I partecipanti sono poi stati sottoposti a diversi test cognitivi, tra cui il California Verbal Learning Test-II, il Controlled Oral Word Association Test e il Digit Symbol Substitution Task. I maschi nel gruppo ST hanno conseguito risultati peggiori in tutti i test rispetto ai maschi dell'altro gruppo solo per il fatto di essere stati oggetto di informazioni sugli effetti negativi della cannabis. Al contrario, le donne del gruppo ST hanno riportato risultati migliori del gruppo di controllo. I ricercatori suggeriscono che le consumatrici di cannabis si identificano meno con lo stereotipo associato alla sostanza rispetto ai maschi. Soprattutto, concludono gli autori, se si vuole giungere a risultati certi sugli effetti della cannabis, è necessario sfatare gli stereotipi sulla sostanza prima di sottoporre i soggetti a test sulle funzioni cognitive. 26-05-2010 13:35 Immigrazione. Permesso di soggiorno a punti: pronta la bozza di regolamento per gli “accordi di integrazione”. Profili di illegittimita' Emmanuela Bertucci Il 20 maggio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato una bozza di regolamento sull'accordo di integrazione – gia' ribattezzato “permesso a punti” - introdotto dal pacchetto sicurezza (Legge n. 94/09) in materia di stranieri. Al momento della richiesta del primo permesso di soggiorno lo straniero dovra' firmare l'accordo, impegnandosi a raggiungere entro due anni specifici obiettivi, il cui raggiungimento verra' valutato sulla base di crediti assegnati o decurtati. Sia chiaro, l'accordo non sostituisce il permesso di soggiorno, ma vi si aggiunge. Ne consegue che la perdita del permesso comportera' l'invito a lasciare il territorio italiano, anche se lo straniero ha rispettato il contratto; viceversa, il mancato rispetto dell'accordo “a punti zero” comportera' la revoca del permesso di soggiorno. Partiamo dall'inizio. Lo straniero entra in Italia, va in Questura per richiedere il permesso di soggiorno e firma l'accordo, un documento di cinque pagine, tutte rigorosamente scritte in italiano (non ci risulta che la bozza di regolamento ne preveda la traduzione), con cui si impegna a conoscere la lingua italiana; conoscere a sufficienza i principi fondamentali della Costituzione e dell'organizzazione e funzionamento delle istituzioni pubbliche; conoscere a sufficienza la “vita civile italiana” (come funziona la sanita', la scuola, i servizi sociali, il fisco, il lavoro); garantire l'adempimento dell'obbligo di istruzione da parte dei figli minori. Entro un mese dalla firma lo straniero deve partecipare ad un primo corso gratuito “offerto” dallo Stato italiano, di durata fra le 5 e le 10 ore, nel corso del quale gli vengono spiegati: 1) i diritti e i doveri degli stranieri in Italia, le facoltà e gli obblighi inerenti al soggiorno, i diritti e doveri reciproci dei coniugi e i doveri dei genitori verso i figli secondo l'ordinamento giuridico italiano, anche con riferimento all'obbligo di istruzione; 2) principi fondamentali della Costituzione della Repubblica e dell'organizzazione e funzionamento delle istituzioni pubbliche in Italia; 3) conoscenza della vita civile in Italia, con particolare riferimento ai settori della sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e agli obblighi fiscali. E l'italiano? Se partiamo dal presupposto che fra gli obblighi dello straniero c'e' quello di raggiungere in due anni una conoscenza sufficiente dell'italiano parlato, come e' possibile che questi appena arrivato possa capire cosa c'e' scritto in cinque pagine di italiano “legalese” e in dieci ore di lezione, in italiano, di educazione civica! Come si fa anche solo a capire a cosa ci si sta impegnando, se scritto in una lingua che non si conosce a sufficienza? Eppure, che lo straniero sia in grado di comprendere o meno il corso di dieci ore, deve necessariamente partecipare, pena – alla fine dei due anni di “contratto/accordo”- l'espulsione! Si legge infatti nel regolamento: “la mancata frequenza della sessione di educazione civica di cui all'articolo 3, determinano la risoluzione dell'accordo per inadempimento, con produzione degli effetti di cui ai commi 4 e 5”. Viene il sospetto che prima ancora degli stranieri, il corso sui principi fondamentali dell'ordinamento debba seguirlo chi ha redatto il testo della bozza: non si possono introdurre con un regolamento altre e nuove ipotesi di espulsione che la legge non prevede. Un regolamento e' fonte normativa inferiore rispetto alla legge e puo' disciplinare – in questo specifico caso – solo gli aspetti che l'art. 4 bis del testo unico in materia di stranieri gli ha demandato. Introdurre con un regolamento attuativo una nuova ipotesi di espulsione e' costituzionalmente illegittimo. Il Consiglio dei Ministri dovra' dunque eliminare dalla bozza predisposta (art. 6, comma 2) l'espressione: “nonché la mancata frequenza della sessione di educazione civica di cui all'articolo 3”. Eccezioni Non dovranno sottoscrivere l'accordo di integrazione gli stranieri di eta' inferiore a sedici anni o superiore a 65. Sono inoltre esentate le seguenti categorie di stranieri titolari: - di permesso * di soggiorno per asilo, * per richiesta di asilo, * per protezione sussidiaria, * per motivi umanitari, * per motivi familiari, * di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, - di carta di soggiorno per familiare straniero di cittadino dell’Unione europea, - di altro permesso di soggiorno che ha esercitato il diritto al ricongiungimento familiare. Modalita' di assegnazione e decurtazione dei crediti Due allegati alla bozza di regolamento disciplinano, rispettivamente, le attivita' che comportano assegnazione di crediti e gli eventi che determinano la decurtazione di crediti. Rimandiamo alla lettura dell'allegato per l'elenco delle attivita' che attribuiscono credito, soffermandoci invece su alcuni aspetti degli eventi che comportano decurtazione dei crediti: - la pronuncia di provvedimenti giudiziari penali di condanna anche non definitivi, compresi quelli adottati a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale; - l'applicazione anche non definitiva di misure di sicurezza personali previste dal codice penale o da altre disposizioni di legge; - l'irrogazione definitiva di sanzioni pecuniarie di importo non inferiore a 10 mila euro, in relazione a illeciti amministrativi e tributari. Questo, ad avviso di chi scrive, e' il profilo di illegittimita' piu' grave, poiche' l'elencazione riguarda le misure di sicurezza personali e tutti i tipi di reati, senza alcuna distinzione fra ostativi e non al rinnovo del permesso, che per questo tramite vengono reintrodotti come cause ostative. Il testo unico in materia di immigrazione elenca infatti una serie ben determinata, e tassativa, di reati la cui commissione non consente il rinnovo del permesso di soggiorno. Consentire che la condanna non definitiva per qualsiasi reato comporti la decurtazione dei crediti, e conseguentemente il mancato rinnovo del permesso di soggiorno e l'espulsione, viola sia le norme del d.lgs. 286 del 1998 che i principi generali di gerarchia delle fonti del diritto e, se non modificata in maniera conforme a legge, sara' sicuramente questione da sottoporre alla Corte Costituzionale. Verifica finale Alla fine dei due anni, lo straniero dovra' presentare allo Sportello Unico per l'Immigrazione la documentazione a riprova delle attivita' svolte. In assenza della documentazione lo straniero sara' sottoposto ad un test. La soglia di adempimento e' fissata in trenta crediti: - qualora il numero dei crediti finali sia pari o superiore alla soglia di adempimento, fissata in trenta crediti e, inoltre, siano stati conseguiti il livello A2 della conoscenza della lingua italiana parlata e il livello di sufficienza della conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia, è decretata l'estinzione dell'accordo per adempimento con rilascio del relativo attestato; - qualora il numero dei crediti finali sia superiore a zero e inferiore alla soglia di adempimento ovvero non siano stati conseguiti i livelli della conoscenza della lingua italiana parlata, della cultura civica e della vita civile in Italia di cui alla lettera a ), è dichiarata la proroga dell'accordo per un anno. Dopo un anno c'e' una nuova verifica e se anche questa volta non si raggiungono i trenta crediti, il prefetto, nel risolvere l'accordo, ne decreta l'inadempimento parziale. L'inadempimento è preso in considerazione nelle decisioni discrezionali in materia di immigrazione o cittadinanza; - qualora il numero dei crediti finali sia pari o inferiore a zero, è decretata la risoluzione dell'accordo per inadempimento, con revoca del permesso di soggiorno ed espulsione. La sensazione generale che si ha dopo aver letto il regolamento e i relativi allegati (che comprendono il testo dell'accordo e l'elenco di attivita' che comportano assegnazione e decurtazione dei punti/crediti) e' di un testo approssimativo, che contiene importanti profili di illegittimita'. Nulla in contrario alla individuazione di politiche di integrazione degli stranieri, purche' esse siano legittime e non ridicolmente afflittive: oltre ai profili di illegittimita' gia' evidenziati, si consideri che la decurtazione di punti avviene anche per gli “illeciti amministrativi e tributari” (anche una multa per divieto di sosta e' un illecito amministrativo!). Gli italiani possono evadere il fisco in attesa del prossimo condono, gli stranieri vengono espulsi.... Considerato che il regolamento non e' ancora in vigore, ma dovra' prima passare il vaglio del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata Stato-citta' ed autonomie locali e regioni, e' a questi organi che facciamo appello affinche' sanino le illegittimita' costituzionali della bozza partorita dal Consiglio dei Ministri. 26-05-2010 17:40 Le nuove vie della cocaina Vincenzo Donvito Lo stato d'emergenza “permettera' di combattere le forze del male che ci stanno facendo classificare come una delle capitali mondiali del crimine”. Facendo riferimento a quanto sta accadendo da un mese a Kingston, capitale della Giamaica, e nel limitrofo dipartimento di Saint Andrew nel sud-est, il primo ministro Bruce Golding sembra deciso nello scontro con i narcotrafficanti. Da giovedi' 20 maggio le forze dell'ordine sono alle prese con delle bande armate che hanno eretto barricate e scatenato una vera e propria guerriglia urbana, causando la morte, fino ad oggi, di 60 persone tra cui alcuni poliziotti. Queste bande stanno cercando di impedire l'arresto di Cristopher “Dudus” Coke, un padrino locale della droga. Coke, un uomo di 42 anni di cui gli Usa esigono l'estradizione, e' alla testa di una banda che si chiama “Shower Posse”, la piu' importante organizzazione del traffico dell'isola che esporta marijuana, crack e cocaina verso gli Usa. Mafie Le rotte della cocaina, di cui una notevole quantita' di tonnellate passa tradizionalmente dai Caraibi, si sono profondamente diversificate dopo i duri colpi subiti dalle mafie colombiane di Medellin e Cali negli anni '90, e la presenza dissuasiva delle motovedette britanniche e statunitensi nell'Atlantico del nord. I messicani hanno decisamente preso il controllo del 90% del narcotraffico latino-americano. L'America centrale e' diventata la principale rotta della cocaina verso il grande vicino del Nord. Le continue mattanze che insanguinano le citta' messicane alla frontiera con gli Usa, di cui la piu' nota e' Ciudad Juarez (2.657 assassinati l'anno scorso), sono nella maggior parte dei casi dovute alle rivalita' tra le due principali organizzazioni criminali locali, i cartelli di Sinaloa e di Juarez. Il mercato della cocaina (845 tonnellate prodotte l'anno scorso, contro circa 1.000 dell'anno precedente) ha fruttato piu' di 37 miliardi di euro di guadagni. Sottomarini Ma i profitti si indirizzano sempre piu' verso le droghe di sintesi, come gli stimolanti a base di anfetamine e i suoi derivati (metamfetamine, Mdma, ecstasy, etc.) o la stessa eroina che ha fatto la sua ricomparsa, come evidenziato dai rapporti dell'Observatoire français des drogues et des toxicomanies (Ofdt). Alla frontiera tra Messico e Usa, ogni chilo di polvere introdotto in Usa -che consuma circa la meta' della produzione mondiale- produce profitti per 67.000 euro ai grossisti messicani. Una grande parte della merce e' destinata all'Europa e prende vie tortuose per giungere fino ai destinatari (quella marittima o aerea attraverso l'Africa dell'ovest o attraverso i Balcani). Dei piccoli sottomarini in fibra di vetro, difficilmente individuabili dai radar, i “narcotunnel” e aerei privati coi motori potenziati, le spedizioni cargo delle rose colombiane o le picozze svizzere riempite di polvere... l'immaginazione dei trafficanti non conosce limiti. Il Messico, re del traffico “I cartelli messicani rappresentano la piu' grande minaccia in tema di crimine organizzazo per gli Usa”. Nel suo “National Drug Threat Assessment 2009, il dipartimento Usa della Giustizia e' preoccupato della potenza delle mafie messicane che fanno affari col narcotraffico tra il sud e il nord del continente. Il 90% della cocaina sniffata negli Usa (circa 450 tonnellate l'anno scorso) passa attraverso le frontiere messicane per essere poi venduta ai 5,7 milioni di consumatori statunitensi. La maggior parte delle spedizioni transita attraverso il corridoio centro-americano, che si divide in due percorsi: la rotta del Pacifico orientale e quella dei Caraibi occidentali, dove il centro operativo e' la cittadina balneare di Cancun (penisola dello Yucatan). Il resto (10%) passa attraverso la Repubblica Dominicana, Haiti lo la Giamaica. Per il trasporto, navi da pesca e motoscafi con motori potenziati sono oramai preferiti ai piccoli aerei bimotore, facilmente individuabili. Una volta in Messico, la droga, nascosta in dei camion, va verso gli Usa attraverso Tijuana, Mexicali, Nogales, Ciuda Juarez o Nuevo Laredo, le principali citta' disseminate su una frontiera lunga 3.299 chilometri. Vengono utilizzati anche alcuni “narcotunnel” costruiti sotto la frontiera, cosi' come piccoli sottomarini in fibra di vetro. Il Brasile, rotta verso l'Europa Confinante per circa 8.000 chilometri coi tre principali Paesi produttori di cocaina (Colombia, Peru' e Bolivia), il Brasile e' un punto di passaggio obbligato per la polvere a destinazione Europa. Le quantita' sono decuplicate in nove anni, attestandosi su circa 20 tonnellate l'anno scorso. L'uso di aerei e' progressivamente calato per il timore di essere individuati dai radar che sono installati nella foresta amazzonica dal 2002, traffico che e' andato tutto a vantaggio delle vie fluviali e terrestri. La droga che proviene dal Peru' e dalla Colombia lascia il Brasile attraverso i due stati amazzonici del Para' e dell'Amapa', o attraverso il nord-est. La droga prodotta in Bolivia transita attraverso gli stati di Rondonia, Mato Grosso e Mato Grosso do Sul. In questo caso lascia il Paese attraverso le grandi citta' del sud-est (Sao Paulo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte) per passare da Paraguay o Argentina. Secondo le specifiche autorita' di polizia, la cocaina spesso passa attraverso l'Africa dell'ovest per raggiungere l'Europa. Il business dei Balcani Rotta tradizionale dell'eroina che proviene dall'Asia, i Paesi Balcani hanno recentemente diversificato i prodotti che poi finiscono sul mercato. Le mafie serbe, montenegrine e albanesi trattano ora anche la cocaina latino-americana. Piu' di due tonnellate di cocaina sono state individuate qualche settimana fa, al largo delle coste dell'Uruguay, su uno yacht battente bandiera britannica. Qualche giorno dopo, 500 chili di cocaina sono stati scoperti in un palazzo di Buenos Aires (Argentina). E in tutte queste occasioni, trafficanti serbi o montenegrini sono stati arrestati dalle polizie locali. In Argentina o Paraguay e Uruguay, persone originarie dei Balcani organizzano il transito della mercanzia, nella maggior parte dei casi via mare. Direzione Africa o Montenegro. Un volta ricevuta, la droga transita attraverso l'Italia (essenzialmente attraverso la Puglia) prima di essere venduta nell'Europa occidentale. Africa, piattaforma girevole I rappresentanti di sette Paesi dell'Africa dell'ovest (Gambia, Guinea-Bissau, Guinea, Capo Verde, Mali, Mauritania e Senegal), riuniti a Dakar qualche settimana fa, si sono impegnati “a mettere in essere un dispositivo di risposta” che argini la crescita del traffico di droga. Una nota “tecnica” ha evidenziato allo stato l'”inefficacia” della lotta attualmente in corso contro i cartelli sudamericani nell'Africa dell'ovest. In effetti, dal Burkina-Faso al Ghana o al Togo, passando per l'Africa del Sud (che viene abitualmente utilizzata come trampolino per l'esportazione verso Australia ed Estremo Oriente), i territori africani sono diventati le destinazioni predilette dai trafficanti latino-americani. Questi ultimi sviluppano il loro commercio in regioni dove il consumo interno e' molto limitato, ma tutti i rapporti sottolineano il “letargo” delle autorita' locali che lottano contro la droga cosi' come l'inerzia della giustizia locale. Una miriade di persone che, camuffandosi come abituali viaggiatori, trasportano cocaina su se stessi, spesso ingerendola, si dirigono verso l'Europa, via Spagna, cosi' come enormi quantita' di droga sono nascoste nei container e viaggiano via mare. 26-05-2010 17:46 Riforma del sistema finanziario: la speranza si chiama Obama Alessandro Pedone Travolti, come siamo un po' tutti, dal quotidiano, è facile essere attraversati dai grandi mutamenti storici senza riuscire a coglierne l'essenza. Sono convinto che questo è ciò che sta accadendo in questi anni in campo economico-finanziario. Tutta la nostra attenzione è focalizzata su questo o quell'evento (una grande banca fallisce, le borse scendono drammaticamente, poi risalgono fortemente, la Grecia, l'Euro, ecc.) mentre pochi hanno compreso che siamo (io dico finalmente) arrivati al bivio fondamentale: o cambiamo le regole del sistema o siamo travolti dallo stesso. La finanza e l'economia hanno ormai mostrato in maniera evidente il loro connubio indissolubile. Una cattiva finanza si può tradurre (come dimostra la crisi del 2008) in cose molto concrete come il blocco degli ordini per l'industria, il PIL che retrocede del 5% in un anno e la disoccupazione che sale al 20% (come in Spagna). Nel 2007/2008, un uso a dir poco sconsiderato della leva finanziaria e delle diavolerie della finanza ha portato l'economia mondiale sull'orlo del baratro. L'uso del tutto eccezionale di strumenti monetari e fiscali ha evitato il peggio, ma ha lasciato una pesante eredità da gestire. La bufera è passata, ma le istituzioni finanziarie private non sembrano aver appreso la lezione: hanno continuato a fare utili con gli stessi mezzi che hanno portato alla crisi finanziaria, come se nulla fosse. Durante le fasi acute della crisi si parlava con insistenza di riforma del sistema, ma passata la fase acuta sembrava che il tema fosse rimosso. Il presidente Obama ha avuto il merito di riportare la questione al centro del dibatto politico ed ha ottenuto una importante (anche se non ancora decisiva) vittoria con il passaggio al Senato di una proposta di modifica del sistema finanziario USA. Certo, la proposta passata al Senato è frutto di molti compromessi. E' evidente che non è la migliore proposta possibile, ma è forse il miglior compromesso raggiungibile. Se la riforma di Obama passerà definitivamente non potrà far altro che influenzare l'intero sistema finanziario mondiale a partire da noi Europa che, come si è visto, ne abbiamo particolarmente bisogno. 27-05-2010 09:11 Manovra economica. Blocco turn over, ma non concorsi e consulenze esterne. Emendamenti Donatella Poretti * Esiste in Italia un esercito di vincitori di concorsi pubblici che da anni attendono invano l’assunzione nella Pubblica Amministrazione. Il reiterato blocco del turn over, ormai diventato uno strumento ordinario di manovra finanziaria, impedisce l’assunzione dei vincitori di concorso rinviandola negli anni, ma paradossalmente non impedisce che si tengano nuovi concorsi! E allora va pur bene il blocco per contrastare il debito pubblico, a patto che si blocchi anche la macchina infernale -che ha anch'essa dei costi- dei concorsi che producono vincitori che non saranno assunti e fare al contempo una radiografia pubblica delle consulenze esterne. Infatti la conseguenza del blocco e' che si privano le pubbliche amministrazioni del naturale ricambio generazionale, con inevitabili effetti negativi anche sull'efficienza dell’azione amministrativa. Non è un caso che l’età media dei pubblici dipendenti sia di 47 anni. Un esempio è il Ministero della Difesa, sotto organico di 8.000 unità e con oltre 500 vincitori di concorso che da anni attendono invano l’assunzione. I vincitori di concorso chiedono allo stesso Governo che ha emanato questi concorsi, semplicemente il rispetto della parola data, quel "pacta sunt servanda" che dovrebbe essere una delle regole base del diritto. Piuttosto che avvalersi di professionisti interni alla Pubblica Amministrazione, ci si affida spesso a opache consulenze esterne e a costose esternalizzazioni di servizi. Sarebbe utile conoscere nel dettaglio l'entità di questi costi. Per questi motivi nel passaggio parlamentare di questa manovra, presenterò degli emendamenti per cercare di sanare almeno in parte questa ingiustizia. * senatrice Radicali/Pd 27-05-2010 11:44 Aborto. Tanti in Europa quelli 'tardivi' Rosa a Marca Se ogni anno dall'Italia duemila persone si recano all'estero per eseguire un'interruzione di gravidanza dopo i 90 giorni canonici, in Germania, da gennaio, gli aborti volontari "tardivi" sono soggetti a nuove regole. Che non modificano quella principale, ossia che per gravi motivi di salute una gravidanza può essere interrotta in qualsiasi momento, ma incidono sulle modalità a monte. Adesso il medico è obbligato a esprimere il suo parere in caso di malformazione del feto; la donna deve prendersi tre giorni per riflettere prima di un eventuale intervento, a meno che non ci sia pericolo per la sua vita; il medico la deve indirizzare a un centro di consulenza psico-sociale. Nel maggio dell'anno scorso, quando il Bundestag (la Camera) licenziò le nuove disposizioni, molti medici fecero notare che esse avrebbero aggravato la posizione di ginecologi e donne incinte alle prese con situazioni difficili. Ma i promotori del provvedimento miravano a ridurre il numero di aborti oltre la 23esima settimana, quando il feto può avere vita extrauterina -da sempre punto delicato e dolente sul piano etico. L'anno scorso, 3.200 interruzioni di gravidanza eseguite in Germania hanno avuto un'indicazione medica, e di queste, 240 sono avvenute dopo la 23esima settimana. L'Ufficio federale di statistica offre solo cifre nude e crude, dalle quali non si ricavano informazioni sulle diagnosi che hanno indotto medici e coppie a decidere per l'aborto. Finora questi dati sono serviti solo ad alimentare supposizioni, mezze verità e malumori. Lo studio apparso sull'ultimo numero di International Journal of Obstetrics and Gynaecology aiuta forse a fare un po' di chiarezza. Per la prima volta, un'équipe danese, francese e britannica ha raccolto in varie parti d'Europa dati su cifre, motivi e gestione degli aborti tardivi. La pediatra ed epidemiologa danese Ester Garne, e i suoi colleghi, hanno elaborato  banchedati di dodici Stati sulle interruzioni "tardive" per malformazione del feto, tra il 2000 e il 2005. Le cause più frequenti d'aborto su parere medico, a prescindere dal momento dell'intervento, sono i difetti cardiaci, seguiti da anencefalia (assenza della volta cranica) e malformazioni simili nella regione cranica. Al terzo posto risulta la spina bifida e, in ordine decrescente, l'assenza di reni e difetti nella parete addominale. I ricercatori hanno distinto tra aborti motivati da malformazioni strutturali e anomalie cromosomiche. Tra queste ultime, la causa più frequente d'interruzione di gravidanza è la sindrome di Down. Nel 90% dei casi esaminati, l'intervento è avvenuto prima della 24.esima settimana, mentre le interruzioni che la oltrepassano hanno avuto quasi sempre a che fare con determinati quadri clinici. Il primo a essere citato dalla studio è il cuore univentricolare (un solo ventricolo). Infatti, quasi un quarto delle interruzioni per questa causa è avvenuto nella 24esima settimana o anche dopo. Le interruzioni tardive riguardano spesso anche altri difetti del cuore, come la trasposizione dei grossi vasi, che costituiscono il 16% dei casi. Altre diagnosi alla base di un aborto tardivo sono l'idrocefalia (acqua in testa) e l'artrogriposi multipla congenita (anchilosi delle articolazioni). Gli autori dello studio pensano che le interruzioni "tardive" avvengano soprattutto per la difficoltà d'individuare le malformazioni tramite immagini a ultrasuoni. L'idrocefalia o certi difetti cardiaci sono più difficili da diagnosticare dell'anencefalia o di un danno alla parete addominale. Oltre tutto, ci sono alcuni difetti che hanno una progressione, e dunque il quadro peggiora con l'avanzare della gravidanza, come nell'artrogriposi multipla. Per prima cosa, i medici distinguono tra i casi in cui il neonato non avrebbe la possibilità di vivere, o solo per alcune ore, e quelli che fanno prevedere una vita difficile per i genitori. Nei casi di idrocefalia, di spina bifida o di altre malformazioni di organi è difficile dire quanto danneggino la vita del nascituro. Prima di avallare un'interruzione di gravidanza, il medico di solito guarda al tipo di malformazione del feto, ma ci sono casi in cui anche in assenza di gravi anomalie suggerisce l'aborto per le difficoltà psicologiche o psichiatriche della donna. Un'indicazione che i medici danno generalmente anche nei casi di stupro in scenari di guerra. Lo studio rileva grandi differenze in Europa riguardo alle interruzioni "tardive". Ma si tratta soprattutto di tendenze da interpretare, giacché la ricerca non ha preso in esame tutte le interruzioni di ogni Stato, ma solo i registri di alcune regioni. Perciò le differenze vanno oltre la specificità nazionali e dipendono da contesti diversi, come le gravidanze tardive, che sono più frequenti in città che in campagna. Lo studio in cifre Su mille nascite, il maggior numero di diagnosi di malformazioni si registrano in Francia (9,5) e in Svizzera (7,4), e il minore in Olanda (1,4). Analoga la situazione per le interruzioni "tardive": se in Olanda, Danimarca e Norvegia sono 0,1 ogni mille, in Francia si arriva a 2,65. E'  l'unico Stato in cui si superi quota 0,6, e la spiegazione degli autori è che in Francia l'analisi con gli ultrasuoni del secondo trimestre di gravidanza viene fatta nella 22esima settimana, ossia tre settimane dopo rispetto agli altri Stati; poiché tra la diagnosi e l'intervento passano almeno due settimane, ecco spiegato il frequente sforamento della 24esima. C'è da dire che nel Paese transalpino avvengono anche più interruzioni dopo la 26esima settimana. In Italia le interruzioni per malformazione del feto sono consentite solo prima della 24esima settimana. 27-05-2010 12:39 Demolizioni in Campania. Senato approva ordine del giorno su Ospedale del Mare Intervento in Aula della senatrice Donatella Poretti (Radicali/Pd) durante la discussione del disegno di legge (2144) recante temporanea sospensione di talune demolizioni disposte dall'autorità giudiziaria in Campania Signora Presidente, l'ordine del giorno G101 affronta un argomento che secondo me è utile esaminare e chiedo attenzione al Governo. Certo non mi esimerò anche dall'intervenire nel dibattito che si è aperto, perché è un gioco di rimpalli. Capisco, senatore Villari, le aspettative - non solo le sue - politiche ma anche pratiche, probabilmente, di alcuni cittadini campani che volevano vedersi condonato l'abuso, però, davvero mi chiedo, politicamente e culturalmente, che messaggio stiamo mandando. Chi si costruisce una casa rispettando le norme, quindi chiedendo tutte le autorizzazioni (certo è complicato, certo la burocrazia è tanta) lo fa però seguendo appunto delle regole; chi invece costruisce la casa dalla sera alla mattina, durante la notte, quei vincoli non li rispetta, quelle autorizzazioni non le ha. Credo che a maggior ragione in un territorio come quello della Campania sia due volte devastante e pericoloso, non solo quindi da un punto di vista culturale del messaggio che si invia (le regole ci sono, però, certo, se poi qualcuno non le rispetta non importa, perché tanto poi arriverà un condono, o un decreto, o un condono-decreto, o chissà cos'altro), ma è pericoloso anche da un punto di vista pratico, di quello che comporta un'abitazione abusiva in un territorio come quello campano, in particolar modo, per esempio, in quelle località dove vi è il rischio di un'eruzione vulcanica, dove vi è la possibilità che un vulcano si risvegli, in quanto poi bisogna anche evacuare un territorio. Dipende, certo, dalla portata dell'eruzione, dall'intensità, ma sicuramente avere delle costruzioni abusive che non rispettano alcun vincolo e che impedirebbero anche le vie di scorrimento e di evacuazione, credo sia una questione da prendere in considerazione, su cui porre l'attenzione prioritariamente, al di là e prima di pensare all'esigenza abitativa, che in alcune località è evidente che esiste. L'ordine del giorno che abbiamo presentato, e su cui chiedo l'attenzione del Governo, si riferisce ad un ospedale che è stato costruito nel quartiere Ponticelli di Napoli. Non è un edificio abusivo: è stato costruito - immaginiamo - con tutti i permessi. La cosa curiosa è che è stato costruito a 8 chilometri dal centro del vulcano. Questo Ospedale del Mare, che dovrebbe essere uno dei più grandi dell'Italia meridionale - 4.050 posti di letto e 190 milioni stimati - si trova attualmente nella zona gialla, ossia in quella zona che nella migliore delle ipotesi è da evacuare; nella peggiore delle ipotesi, si trova nella zona rossa. Premetto che le zone rossa e gialla a Napoli, intorno al Vesuvio, non sono state fatte con il compasso, cioè partendo dal centro del vulcano e facendo un cerchio, nel senso che dai 10-12 chilometri è la zona rossa, oltre è la zona gialla: le zone sono state fatte seguendo i confini amministrativi. Di conseguenza, l'Ospedale del Mare si trova a 8 chilometri dal centro del vulcano; in altre parti la zona rossa si estende fino a 12 chilometri dal centro del vulcano. Fatto sta che è a 100 metri dalla zona rossa. Attiro l'attenzione del Governo sulla circostanza se possa esistere una situazione del genere, in cui - ripeto - nella migliore delle ipotesi l'ospedale è da evacuare. Credo che l'occasione di questo decreto, che ritengo davvero devastante dal punto di vista politico e culturale, sia propizia per parlare di detto argomento. Concludo l'intervento con un ricordo. Era l'ottobre del 1992 quando vicino Roma, ad Ostia, Marco Pannella, presidente della circoscrizione, mandava le ruspe a buttare giù gli edifici abusivi. Reputo quello il messaggio politico e culturale da inviare e non quello di riaprire condoni e di gratificare chi le case abusive ha costruito. (Applausi dal Gruppo PD. Congratulazioni). Qui il testo dell'ordine del giorno approvato 27-05-2010 12:48 Se le assicurazioni si limitassero a fare il loro mestiere... Giulia Coppolaro Spesso ci fanno notare come le nostre risposte alle lettere o i nostri articoli in merito al giudizio di convenienza di prodotti assicurativi siano sempre negativi. In realtà le cose non stanno proprio così. Le compagnie assicurative nascono per rispondere ad una precisa esigenza: Il contratto assicurativo consente di trasferire alla società di assicurazione un rischio, che il sottoscrittore non può o non vuole sostenere direttamente.   La compagnia, attraverso i premi periodicamente versati dagli assicurati e attraverso la distribuzione del rischio su un gran numero di sottoscrittori, si assicura la capacità di pagare nei casi in cui si verifica l’evento dannoso e riesce ad ottenere un guadagno, che chiaramente è ciò che ne giustifica l’esistenza (e in questo non vi è certo una connotazione negativa).   Fintanto che le compagnie assicurative si limitano a vendere prodotti che effettivamente coprono la spesa che il verificarsi di un evento negativo può determinare, niente da eccepire: il sostenimento del costo (il premio) si giustifica con la tranquillità che ne deriva. Dopodichè, se l’evento per il quale ho sottoscritto la polizza assicurativa si verifica, la compagnia paga il danno; se, al contrario, la circostanza sfavorevole non dovesse manifestarsi, non mi vengono restituiti i premi, poiché comunque ho usufruito di un servizio di copertura da un rischio. Inoltre, se mi tutelo da un rischio, ad esempio dal dover sostenere spese mediche attraverso un’assicurazione sanitaria, ho la possibilità di smobilizzare quell’eventuale capitale che tenevo liquido per fronteggiare quella spesa e quindi investirlo ed ottenere un rendimento che, magari, può in parte pagare il premio della polizza. Detto questo, il nostro consiglio è sempre quello di leggere la nota informativa di qualsiasi prodotto si voglia sottoscrivere, perché anche nel ramo danni i contratti assicurativi non sono certo privi di brutte sorprese. Però, in linea generale, si tratta di prodotti che, in determinate situazioni, può essere sensato valutare. I problemi nascono quando le compagnie assicurative smettono di fare ciò per cui sono nate e si “buttano” su un comparto certo più interessante (per loro…): quello dei prodotti per l’investimento (le cosiddette polizze a prevalente contenuto finanziario: Unit Linked, Equity Linked…).                               Anche qui si fa leva su una preoccupazione (la pensione, la tutela del risparmio ecc…), ma non si va a coprire alcun rischio e questo lo dimostra il fatto che il funzionamento di questa tipologia di prodotti è completamente diverso rispetto a quello dei prodotto del ramo danni. Attraverso una pubblicità ed un’informativa che li spaccia per polizze assicurative “tradizionali”, sempre più le compagnie collocano questi prodotti che altro non sono che prodotti finanziari, sostituibili tranquillamente con strumenti alternativi certamente più efficienti (obbligazioni, ETF, Buoni Postali ecc.). Ma perché alle compagnie assicurative piace così tanto allontanarsi dalla loro tradizionale offerta? Semplicemente perché con questi prodotti possono far leva sull’ignoranza finanziaria dei clienti e collocare polizze che sembrano appetibili, ma in realtà sono del tutto inefficienti. Si amplificano invece i loro vantaggi perché nella quasi totalità dei casi (sono stata ottimista) si tratta di prodotti pieni zeppi di costi inutili e non remunerativi per l’investitore, che, quando è fortunato, riesce a scadenza a riprendere il capitale versato o poco più (dimenticatevi comunque di recuperare l’inflazione). La struttura di questi prodotti è quasi sempre architettata in modo tale da rendere praticamente impossibile il verificarsi di quelle circostanze che hanno indotto l’investitore a sottoscriverli. Allora come ci difendiamo? Fondamentalmente attraverso l’informazione: l’analisi delle condizioni contrattuali dei prodotti che ci vengono proposti è l’unica strada per evitare fregature. Lo so che le condizioni contrattuali sono scritte piccole piccole ma fate fare uno sforzo agli occhi o utilizzate una lente d’ingrandimento, e leggete sempre tutto ciò che andate a sottoscrivere, le vostre tasche ci guadagneranno!!! 27-05-2010 16:12 Cannabis. Tribunale del riesame di Bolzano: chi vende semi non istiga al consumo! Pym Arrestati alla fine di aprile con l'accusa di istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti per la vendita on line di semi di cannabis attraverso la ditta di cui sono titolari, un consigliere comunale di Vicchio (Firenze), Marco Gasparrini e il suo socio, Luigi Bargelli, sono stati rimessi in liberta' dal tribunale del riesame di Bolzano lo scorso 14 maggio. Assistiti dall'avvocato Carlo Alberto Zaina, consulente legale Aduc, i due imprenditori hanno trascorso due settimane in carcere preventivo sulla base di un ipotetico reato d'opinione: vendere semi di canapa è legale, vendere libri sulla canapa è legale, ma secondo le tesi della procura vendere i due prodotti insieme costituisce istigazione al consumo. Un'accusa che l'avv. Zaina ha smontato nella richiesta di riesame del provvedimento di custodia cautelare e che il Tribunale di Bolzano ha accolto a pieno. Infatti, l'ordinanza di scarcerazione è un raro esempio di chiarezza e logica. Si critica l'attuale legislazione, poco chiara e contraddittoria, oltre che non basata sull'evidenza scientifica: "In via preliminare si premette che la materia della coltivazione della canapa è molto mal regolata dal nostro legislatore e dal Ministero della Sanità competente per le tabelle degli stupefacenti, perché non si è mai voluto approfondire e risolvere il problema che vi sono molti tipi di cannabis, che è necessario distinguere la cannabis sativa per corde e tovaglie da quella indica che dà anche THC, che ora sono state create varianti genetiche della c. indica che contengono nelle foglie più THC di quanto un tempo si riteneva nella resina (hashish), che questi semi andrebbero proibiti sic et simpliciter." Mancanza di chiarezza che ha conseguenze devastanti per chi, come Gasparrini e Bargelli, rispetta la legge e nonostante ciò finisce in carcere: "Questa confusione scientifica ha portato anche a confusione mentale per cui si può essere condannati, in base a interpretazioni delle Cassazione, anche per aver coltivato per uso personale una pianta di canapa buona solo per far corde". Si ribadisce che la vendita di semi è sempre legale, come peraltro sancito dalla Convenzione internazionale di New York: "E' comunque dati di fatto indiscutibile che i semi non sono ricompresi nelle tabelle degli stupefacenti e che pertanto il loro commercio e detenzione non sono soggetti ad alcuna limitazione; nulla cambierebbe se i semi contenessero anche THC, il che non è (principio affermato dalla Cassazione in materia di khat)". Infine, si attaccano i barocchismi interpretativi con cui si arriva a punire una condotta legale sulla base di un ipotetico reato d'opinione: "La legge va interpretata secondo il suo tenore letterale che non può essere assoggettato ad acrobazie interpretative quando esso è già chiaro; altrimenti viene meno il principio generale della necessità della certezza del diritto. Quindi per stabilire che cosa si intende per "istigazione" non bisogna andare a cercare nelle massime della Cassazione, ma solo in un vocabolario della lingua italiana". C'e' un Giudice a Berlino! Qui la richiesta di riesame dell'avv. Zaina Qui l'ordinanza del Tribunale del riesame di Bolzano 28-05-2010 00:24 Intercettazioni, censura e privacy. Le parole di De André e l'ingordigia dei potenti Domenico Murrone  C'è preoccupazione per le conseguenze che avrà sulla libertà di stampa il provvedimento sulle intercettazioni telefoniche delle forze dell'ordine nell'ambito di inchieste penali.  Il provvedimento ha l'obiettivo di tutelare privacy ed onorabilità delle persone che finiscono nel calderone giudiziario, subendo un 'processo mediatico' prima che si spalanchino le aule del tribunale. Processo che a volte non ci sarà mai, perché le ipotesi di reato iniziali decadono, oppure perché non ci sono mai state. Purtroppo il fine nobile dell'azione governativa è inficiato da quello che è (o fortemente appare) il reale obiettivo della maggioranza di centro destra: porre una museruola alla possibilità dare notizie sui tanti scandali che coinvolgono la classe dirigente (non solo politica) italiana. Così, la giusta esigenza di maggior tutela dell'onorabilità e privacy delle persone diventa altro. Forse censura.  La doppia privacy. Il provvedimento allo studio riguarda in primis la possibilità di divulgare i contenuti di intercettazioni telefoniche, ma se approvato finirebbe per coinvolgere l'intero sistema informativo. Senza senso del pudore, le norme ipotizzate evidenziano un'asimmetria nell'azione del Governo in fatto di privacy: quasi assoluta, se riguarda i potenti; nulla se riguarda la massa degli italiani (vedi telemarketing). Il succo banalizzato del provvedimento in discussione è: guai a chi scrive o mette a disposizione del pubblico informazioni, audio, video prima che 'tutti' i fatti vengano accertati. E, con il tempi giurassici del sistema giudiziario italiano ... Privacy, informazione e libertà di stampa sono diritti inalienabili che debbono trovare il giusto temperamento.  Chi si schiera sempre e comunque accanto ai giudici dovrebbe ricordare le parole del cantautore Fabrizio de Andrè nella canzone "Un Giudice" e in altri brani: … giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male. E allora la mia statura non dispensò più buonumore a chi alla sbarra in piedi mi diceva "Vostro Onore" e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell'ora dell'addio, non conoscendo affatto la statura di Dio. Chi abbraccia le tesi opposte dovrebbe riflettere sul fatto che in Italia solo le indagini penali, di tanto in tanto, frenano il dilagare di abusi, tangenti e malefatte varie. Non esistendo una rete di autocontrollo, che freni gli istinti di uomini e donne potenti. I partiti politici non si autoregolano, anzi si autoregalano di tutto: soldi, poltrone e benefit sessuali. Le Autorità di controllo, sono inefficaci. O perché limitate nei loro poteri da leggi fatte male oppure perché prone ai potenti di cui sopra. Le associazioni/corporazioni di imprese, professionisti, lavoratori dipendenti e autonomi, non solo non servono a garantire correttezza degli iscritti, nella sostanza hanno l'unico scopo di preservare i privilegi. Il nostro è un sistema che trova una sua armonia socio-economica nel caos continuo, nella perpetua incertezza del diritto. Un equilibrio fittizio che pesa, sempre di più! 28-05-2010 14:40 La dipendenza da Internet? Una bufala nata da uno psichiatra burlone Red  Nel 1995 lo psichiatra Ivan Goldberg, che vive a New York, si inventò una malattia: la dipendenza da Internet (Internet Addiction Disorder, IAD). Ha descritto i suoi sintomi, pubblicandoli naturalmente sul suo sito: ansia, necessità di collegarsi per ore, movimenti involontari delle dita per digitare. Lo shock è venuto giorni dopo, ricevendo decine di messaggi da persone che si identificavano con il problema. E i suoi colleghi dibattevano. Lo stesso anno, la psicologa Kimberly Young, un riferimento nel settore, fondò il Center for Addiction Recovery Internet (netaddiction.com). E il dibattito risuonò su tutti i media. Quindici anni dopo, la polemica continua, ma si è sgonfiata. Sempre più spesso, gli esperti si rifiutano di riconoscere questa malattia. "In 25 anni di occupazione non hanno incontrato un solo paziente affetto da questa 'dipendenza', sarebbe come parlare di tossicodipendenza da telefono, non ha senso", ha dichiarato José Miguel Gaona, uno psichiatra specializzato in dipendenze e un dottorato in medicina presso l'Universidad Complutense de Madrid . Anche l'associazione americana di psichiatria ha escluso la dipendenza da Internet come disturbo della condotta. Non esiste alcuna prova scientifica. Goldberg, il burlone, ha cercato di cancellare il pasticcio nel 1997. "Ironizzando: si potrebbe estendere il concetto di dipendenza fino ad includere tutto ciò che la gente fa 'in eccesso': leggere libri, esercizi fisici, chiacchierare ...", dichiarò alla rivista The New Yorker. Ma lo scherzo non si è arrestato. La bibliografia è ampia. L'Ospedale universitario di Kaohsiung (Taiwan) ha recentemente rivelato i risultati dopo due anni di analisi del comportamento di adolescenti: l'11% ossessionato dalla Rete. L'Augusta University (USA) quantificò: 4% negli Stati Uniti e il 14% in Cina. Nel 2008, la Stanford University ha parlato di 1%. Vaughan Bell, professore presso l'Istituto di Psichiatria, Kings College di Londra, ha detto che tali indagini si basano su indagini mal progettate e campioni insufficienti. "Definiscono la dipendenza in termini di numero di ore trascorse on line, ma non le cause che portano ad essa. Le persone sono dipendenti da sostanze o attività, non da un mezzo di comunicazione. Per dire la 'dipendenza da Internet' è assurda". Come lui, molti psicologi e psichiatri hanno trascorso gli ultimi anni nel cercare di smantellare miti. Scott Caplan, docente presso l'Università di Delaware (USA), dal 2002 ha studiato la relazione tra interazione sociale e Internet. I risultati sono rivelatori: persone affette da ansia, depressione e difficoltà di socializzazione tendono ad usare di più internet e non viceversa. Cioè, la Rete non crea patologie, ma canalizza quelle esistenti. Quanto tempo è normale ed eccessiva di fronte allo schermo? Helena Matute, Professore di Psicologia presso l'Università di Deusto, è stato uno dei primi in Spagna a pubblicare un articolo sul tema (nel 2003). "Se qualcuno non può accedere ad Internet è come essere al bar all'angolo ogni giorno. Potrebbe essere un problema, ma non una dipendenza", ha scritto. Oggi ribadisce: "Molte persone hanno disturbi del comportamento, ma la stragrande maggioranza non può essere imputato al web". Secondo l'Associazione per la ricerca in Comunicazione di massa (AIMC), il 37% degli spagnoli è collegato tra le 10 e le 30 ore alla settimana. Il 9% di loro più di 60 ore. La chat e social network sono le attività più popolari. Ciò ha alimentato paura verso Facebook e altri social network, che potrebbero compromettere la socializzazione della persona per tutta la vita. Falso. L'Università della Virginia (USA), ha pubblicato nel mese di gennaio: adolescenti tra i 13 e i 14 anni con una vita sociale offline equilibrata sono più propensi ad utilizzare le reti sociali tra i 20 e i 22 anni. La considerano una normale estensione della propria vita. "Oggi i ragazzi hanno un bisogno sociale di comunicare. Prima veniva fatto di persona, poi per telefono. Ora per chat. Il canale è cambiato ", afferma Xavier Carbonell, Professore di Psicologia presso l'Università Ramon Llull (Barcellona). Alcuni studi dimostrano che non è possibile parlare di dipendenza. Ma analizzano l'impatto del dedicarsi ai giochi di ruolo online. Qui vi è infatti una connessione piccola ma affidabile tra giochi violenti e cambiamenti di comportamento. Nick Yee, un ricercatore del Palo Alto Research Center (California), ritiene che un giocatore medio spende 20-22 ore alla settimana a questa attività. "L'unica certezza è che subito dopo una partita ad un gioco violento, alcuni adolescenti reagiscono in modo aggressivo, ma non possiamo dimostrare l'aumento della loro aggressività, a lungo termine." 29-05-2010 10:58 Mephedrone. Confermato che l'allarme è una bufala Pietro Yates Moretti Dopo la morte di alcuni giovani in Gran Bretagna, attribuita senza indugio dai mass media e politici alla nuova terribile "droga legale" denominata mephedrone, si scopre che era un falso allarme. I test tossicologici sui due giovani morti lo scorso marzo non hanno rilevato tracce della sostanza. Insomma, i due teenager non avevano assunto la sostanza oggi al centro di allarmi mediatici a seguito della loro morte. Da allora, le autorità britanniche e via via quelle europee, comprese quelle italiane, hanno lanciato allarmi, allerte, ammonimenti, richieste di divieti. I giornali nostrani non hanno mancato di dare il loro contributo con articoli allarmistici basati su quello che gli veniva imboccato dai tabloid britannici e dai politici italiani. Leggi ad esempio La Stampa (Arriva in Italia l'incubo mephedrone), che scrive "E' legale, viaggia su Internet, sta mietendo vittime in Inghilterra e nei Paesi del Nord Europa". A cui fa seguito l'immancabile zar antidroga de' noantri, Carlo Giovanardi, che un giorno sì e uno no invoca la proibizione di una nuova "droga". Ma come nel caso dei due giovani, non vi è mai stata alcuna conferma della pericolosità di questa sostanza. Un piccolo particolare ora confermato che sicuramente i nostri giornalisti, e senza dubbio i nostri politici, non mancheranno di ignorare. Che le politiche sulle droghe siano ormai dominio dell'ideologia proibizionista piuttosto che della scienza, lo dimostrano le numerose dimissioni che hanno colpito il Consiglio governativo sull'abuso delle droghe del Regno Unito, una volta composto da scienziati indipendenti. Lo scorso 29 marzo, a seguito dei decessi imputati al mephedrone, il Consiglio aveva raccomandato su pressioni del Governo di vietare questa droga. Sono subito seguite le dimissioni di un altro scienziato del Consiglio, l'ottavo ad andarsene per la estrema politicizzazione di un organo che dovrebbe basarsi sull'evidenza scientifica. Alcuni mesi fa era stato silurato il direttore del Consiglio, il professor David Nutt, per aver detto ciò che tutti sanno, ovvero che la cannabis è molto meno dannosa alla salute di alcool e tabacco. "Questa notizia scioccante dovrebbe servire da lezione ai giornalisti da strapazzo e ai politici ottusi che hanno puntato una pistola alla testa del Consiglio e hanno preteso che questa sostanza fosse proibita prima ancora che una singola autopsia fosse completata. L'unico fatto positivo che potrebbe emergere da questo fiasco è una revisione delle politiche sulla droga", ha commentato il professore Colin Blakemore, docente di neuroscienze all'Università di Oxford, sul quotidiano The Independent. "I politici parlano di tabelle sulle droghe come messaggi da inviare ai giovani. Temo che l'unico messaggio che giungerà a destinazione nel caso della decisione affrettata sul mephedrone è che la legge non merita alcun rispetto". Il professor Nutt ha commentato: "La furia con cui il precedente Governo ha vietato il mephedrone non aveva alcuna credibilità scientifica. Appare piuttosto come una decisione basata su un calcolo elettorale di breve termine. Questo dimostra come sia importante classificare le sostanze sulla base dell'evidenza scientifica, piuttosto della paura, e la necessità che la polizia, i media e i politici facciano dichiarazioni pubbliche solo una volta che i fatti sono chiari". Intanto l'Oedt (Osservatorio europeo sulle droghe e la tossicodipendenza, organismo Ue con sede a Lisbona), proprio ieri ha fatto sapere di aver avviato una specifica indagine sui risvolti sociali e sanitari del fenomeno mephedrone, con Europol (organismo di polizia) e l'Emea (agenzia europea del farmaco). Speriamo siano più seri dei Governi europei e ci informino in modo credibile sulla reale pericolosità di questa sostanza. 29-05-2010 18:58 Cannabis, Tribunale Milano: coltivazione 'domestica' non è reato Carlo Alberto Zaina * Poche parole per commentare una sentenza di merito, allo stesso tempo coraggiosa, perchè pubblicamente disattende un orientamento che tanti criticavano, ma che pochi disapplicavano, ed importante perchè affronta in modo serio e condivisibile il tema della coltivazione. Il G.I.P. presso il Tribunale di Milano, mostrandosi, quindi, di avviso del tutto contrario rispetto all'indirizzo adottato dalle SS.UU. della Suprema Corte, con la famosa sentenza 10 Luglio 2008 n° 28605 (criticata da chi scrive sulla rivista V. Altalex.com 18 Agosto 2008), esplicita una visione non solo plausibile, ma, soprattutto, concreta e pragmatica in ordine al problema concernente il tema della coltivazione di piante destinate alla produzione di stupefacenti. La rigorosa esegesi filologica del termine “coltivazione”, che la sentenza offre, diversamente da un stile ormai invalso giurisprudenzialmente, non si risolve affatto in un vuoto esercizio di acrobazia giuridica. Tale visione, invece, risulta abbinata e complementare, in modo assai perspicuo, ad una ricostruzione convincente del dettato di legge, cioè del testo del dpr 309/90. Appare, infatti, fondamentale e significativo il risultato della fusione delle due indagini (quella relativa al profilo semantico e quella relativa al profilo normativo). Decisivo si palesa, pertanto, lo specifico richiamo ad una disposizione – l'art. 26 dpr 309/90 – la quale, pur non avendo, ma solo all'apparenza, un contenuto riverberante effetti e conseguenze di natura strettamente penale, costituisce, comunque, il paradigma assoluto di partenza, allo scopo di ottenere una corretta definizione della condotta di coltivazione a fini penali. E', quindi, prima facie, importante sottolineare l'impostazione metodologica cui si richiama la sentenza in parola. Essa recupera, proprio da una norma precettiva (cd. “di riferimento”) a contenuto non strettamente penale, il citato art. 26 , il presupposto necessario dal quale muovere, per focalizzare la nozione di coltivazione penalmente rilevante, operando – così – un collegamento armonico e logico all'interno del medesimo testo normativo. Ma vi è certamente di più. La sentenza del G.I.P. presso il Tribunale di Milano, inoltre, premette con nettezza un dato fattuale di comune esperienza forense, che le SS.UU. hanno disatteso in modo palesemente erroneo. Il provvedimento in commento, infatti, critica (e giustamente) la negazione della distinzione fra coltivazione agraria e coltivazione domestica, che si rinviene nella citata sentenza interpretativa di legittimità, affermando: “L’assimilazione tout court della coltivazione industriale o semi-industriale della coltivazione della marijuana alla coltivazione “domestica” effettuata dalla Suprema Corte è assai discutibile sul piano ermeneutico”. Il recupero, quindi, dell'apprezzabile indirizzo ermeneutico che distingue, in modo razionale, condotte, che, pur sussunte sotto la specie della “coltivazione”, appaiono tra loro assolutamente differenti per modalità dell'azione, per tecnica e strumenti utilizzati , per estensione dell'aria oggetto della coltivazione, costituisce uno sforzo di adeguamento del dato normativo e giurisprudenziale alla realtà quotidiana. Si può anche non essere del tutto d'accordo in ordine alla limitazione ed alla circoscrizione della parola “coltivazione” ai soli episodi di attività “industriale o semi industriale”, che la sentenza opera, giacchè il termine in questione può effettivamente attagliarsi in senso lato anche ad un'attività non concepita su vasta scala e che trascenda una destinazione domestica.. E', comunque, del tutto evidente, la diversità che emerge fra fra le due tipologie dell'azione in disamina; soprattutto risulta decisiva la circostanza che la “coltivazione domestica” assolve ad evidenti funzioni di uso strettamente personale del coltivatore, il quale non opera affatto al fine di creare un incremento della diffusione degli stupefacenti. Se, dunque, questo è un parametro che va tenuto in considerazione, consegue, direttamente ed intimamente, la validità di un'ulteriore elemento che la sentenza evoca e cioè quello dell'offensività della condotta. In buona sostanza. Se, come appena detto, la sostanza prodotta, con la coltivazione domestica, è destinata all'uso del produttore stesso, l'azione in parola finisce per esprimere la propria apparente antigiuridicità in un contesto del tutto privato, sostanzialmente diverso e ridotto rispetto a quello della minaccia pubblica della salute dei cittadini. Ciò in quanto i terzi estranei al produttore, non sono, per evidente scelta originaria, coloro che devono fruire dell'esito della coltivazione. L'ipotetica offensività della condotta in questione, che rimane, così, confinata in un ambito strettamente personalistico, non appare idonea a vulnerare il bene giuridico che il Dpr 309/90 tutela. E', quindi, auspicabile che una siffatta pronunzia non rimanga vox clamantis in deserto, e come tale isolata od emarginata. Essa deve essere presa come riferimento per una giustizia adeguata ai concreti comportamenti dei cittadini. * Avvocato, consulente legale Aduc 30-05-2010 10:20 Eutanasia, proposta di legge per legalizzarla in Western Australia Pym Il partito dei Verdi dello Stato del Western Australia ha presentato una proposta di legge per legalizzare l'eutanasia volontaria per i pazienti con almeno 21 anni di età. La proposta, depositata dal deputato Robbin Chapple, prevede "l'immunità da qualsiasi procedimento penale e civile per chi assiste a morire un paziente affetto da malattia terminale". Per poter chiedere assistenza, il paziente non può avere un'aspettativa di vita superiore ai due anni e deve essere affetto da dolore e sofferenza 'considerevoli'. La richiesta deve essere fatta dinnanzi a due testimoni indipendenti e senza legami col paziente, e deve essere reiterata a distanza di 14 giorni. La seconda richiesta deve avvenire di fronte a tre medici con almeno cinque anni di esperienza. Nel presentare il testo, Chapple ha spiegato che ci sono molte ragioni per sostenere la legalizzazione dell'eutanasia, e una di queste è personale. "Più di venticinque anni fa, a mia madre fu diagnosticata una malattia terminale a Perth", ha detto in aula. "Per cinque o sei settimane, è rimasta in un letto d'ospedale ad attendere di morire, con il desiderio di farlo. Mi ha espresso più volte la sua volontà di porre fine alle sue sofferenze. Alla fine di ogni giorno mi salutava, con la speranza di avere la forza di volontà di farla finita. Quando arrivavo il giorno successivo, la trovavo con le lacrime agli occhi perché non era riuscita a trovare il coraggio di andarsene". Nel discorso all'assemblea legislativa, Chapple ha citato il caso di Christian Rossiter, quadriplegico, costretto ad essere nutrito tramite un tubo inserito nello stomaco e a parlare attraverso un 'buco nel collo' (tracheotomia). Intrappolato in un corpo appena funzionante, Rossiter ha ottenuto dalla Corte Suprema il diritto alla sospensione della nutrizione artificiale ed è morto un mese dopo a causa di un'infezione. "Credo che la nostra società sia sufficientemente compassionevole per riconoscere che per alcune persone il dolore e la sofferenza sono così grandi e prolungati da rendere la morte l'unica via d'uscita. Certamente possiamo offrire loro qualcosa di più rispetto ad una morte per fame e disidratazione, o rispetto a qualche metodo improvvisato fai-da-te. Sicuramente possiamo offrire una morte rapida, tranquilla e controllata. Questa proposta di legge mette a disposizione questa opzione". Chapple non ha mancato anche di menzionare come l'opinione pubblica sia a stragrande maggioranza favorevole alla legalizzazione dell'eutanasia. "Un sondaggio Westpoll dell'agosto 2009 ha rivelato che il 79% dei cittadini del Western Australia è favorevole all'eutanasia. Nell'ottobre 2009, un altro sondaggio Newspoll ha rivelato che l'87% dei cittadini dello Stato e' favorevole all'eutanasia. Rappresentanti regionali prendete nota: questa percentuale raggiunge il 92% nell'area regionale del Western Australia". La proposta di legge sarà dibattuta in aula a settembre o ottobre. Intanto Chapple ha dato il via anche ad una campagna pubblica di sostegno alla proposta di legge. Per evitare che il testo faccia la stessa fine di una simile proposta presentata nel 2002, dal suo blog il deputato ha invitato i cittadini a farsi sentire dai loro rappresentanti. "Ad oggi, i vostri rappresentanti statali non hanno la forza o la volontà di rendere pubbliche le loro opinioni", ha scritto. "Sarà mai realmente discussa questa legge? Dipende dal Governo, il che significa che dipende da coloro che vogliono un dibattito e un voto sull'argomento. Se volete farvi sentire, dovete parlare con il vostro deputato. Se avete bisogno dei loro recapiti, chiedetemelo". 31-05-2010 14:56 Eroina. Dimostrato! La distribuzione controllata funziona redazione Sono poche le speranze di trattare gli eroinomani recidivi con il metadone. Quel 10 per cento della popolazione dipendente da eroina spesso ricade nell'abuso con conseguenze disastrose sulla loro salute: crimine per procurarsi il denaro, siringhe contaminate, stili di vita pericolosi, sostanze incontrollate e tagliate con altrettante sostanze ancora più dannose. Nell'impossibilità di eliminare la dipendenza, le cliniche che prescrivono eroina possono almeno aiutare questi soggetti a non finire per strada. Lo rivela una ricerca condotta in Gran Bretagna e riportata dall'agenzia Reuters. "Abbiamo a che fare qui con un gruppo di persone fortemente dipendenti da eroina, con i quali è fallito ogni tipo di trattamento", ha spiegato il professor John Strang, esperto di dipendenze e docente al King's College London. Per un periodo di sei mesi, Strang e i suoi colleghi hanno seguito 127 eroinomani recidivi in cliniche di distribuzione e somministrazione controllata di eroina. A distanza di sei mesi dall'inizio del programma, 101 soggetti erano ancora in trattamento. Più di due terzi non aveva assunto eroina di strada almeno la metà delle volte che erano stati sottoposti a esami delle urine; prima della sperimentazione utilizzavano eroina di strada quasi ogni giorno. Solo un terzo di coloro che seguivano trattamenti a base di sostanze metadoniche riesce ad avere simili risultati. A distanza di due anni, ha spiegato Strang alla Reuters, diversi consumatori sono ancora nel programma di trattamento. Alcuni sono riusciti a ricongiungersi alle loro famiglie e a ritrovare lavoro. "Questa sorta di cambiamenti sono tipici", ha detto. "Non solo migliora il loro stato di salute, ma riescono anche a reinserirsi nella società". Prima di questo studio, parte della comunità scientifica non era ancora convinta dell'efficacia dei programmi di distribuzione controllata, nonostante vi fossero già diversi specifici studi positivi. "Questo studio è senza precedenti perche' grazie ad un nuovo tipo di esame delle urine si può differenziare fra eroina acquistata per strada e quella su prescrizione", spiega Thomas Kerr, direttore della Urban Health Research Initiative dell'università del British Columbia di Vancouver in Canada. Infatti l'eroina di strada contiene un particolare residuo del papavero da oppio che può essere rilevato nelle urine. Ora, "ci sono prove evidenti sull'efficacia della distribuzione di eroina per il trattamento di individui che non rispondono bene al metadone". Solo alcuni Paesi europei permettono la distribuzione controllata di eroina, mentre negli Usa è illegale dalla prima Guerra Mondiale. E a coloro che si dicono contrari alla distribuzione della sostanza ("un po' come curare l'alcolismo con il whisky"), Kerr spiega: "Credo sia completamente immorale e non etico non trattare questi individui costringendoli a soffrire insieme alla società che li circonda". "Ora che sappiamo che funziona, dobbiamo decidere se utilizzarlo". 31-05-2010 15:32 Prodotti biologici. Malgrado tutto sono buoni e utili Rosa a Marca Gli alimenti biologici sono più cari degli altri. Ma sono anche più salutari? No, risponde Stiftung Warentest: non ci sono vere differenze di qualità e sapore rispetto ai prodotti convenzionali. Eppure... Un consumatore ambientalista un po' ingenuo non può che restare di stucco a leggere quanto riporta la stampa tedesca sull'ultima ricerca eseguita dalla Fondazione Warentest riguardo ai cibi "naturali". Si parla di "bugia bio", di prodotti che non mantengono le promesse, insomma, non sarebbero più sani dei convenzionali, il sapore abbastanza simile e anche la qualità sarebbe poco diversa. Gli esperti hanno esaminato 85 test eseguiti negli ultimi otto anni, dunque si può parlare di meta-analisi, che nel mondo scientifico ha un particolare credito. La loro attenzione si è rivolta soprattutto alla presenza di sostanze nocive, al sapore, al carico batteriologico. E allora va subito detto che, a leggere con cura i risultati, alcuni gruppi di prodotti bio ne escono comunque bene. Frutta, verdura e latte intero ottengono quasi sempre il voto "buono", ciò che capita a meno della metà dei corrispondenti prodotti convenzionali. Idem sul fronte dei pesticidi, con i primi che ne contengono meno, anche se si deve riconoscere che la coltivazione convenzionale è migliorata ed è più rispettosa dei limiti consentiti. In quanto al sapore, all'odore e al carico batterico, nei prodotti bio si notano dei passi avanti. In realtà, scopo degli agricoltori biologici è sempre stato quello di rinunciare ai pesticidi, così come agli antibiotici e agli ormoni nell'allevamento animale. Obiettivo centrato nei fatti, con peperoni e cotolette bio senz'altro più sani, e meno oberati dalla chimica di quelli convenzionali. Se mai oggi la differenza è meno evidente, visto che anche quest'ultimi contengono minori concentrazioni di sostanze nocive alla salute. Un consumatore ambientalista un po' più accorto resta invece di stucco quando legge che gli analisti della Fondazione, e la stampa al seguito, insistono sul fatto che i prodotti bio non siano più sani degli altri. Egli sa che l'agricoltura biologica non pretende di garantire direttamente più salute o cibi più gustosi. Le sue finalità sono altre. Il primo scopo è rinunciare agli allevamenti intensivi e conseguente uso di antibiotici, ormoni e mangimi inadeguati, sostituendoli con forme di coltivazione più rispettose degli animali e della natura. Il secondo è il bando ai pesticidi e ai concimi chimici in modo da salvaguardare l'ambiente. Il terzo è accorciare l'iter dalla produzione al consumo, per ridurre i gas serra e impedire il peggioramento del clima. Il quarto è fare a meno degli additivi sintetici, anche se potenziano il gusto, stabilizzano e conservano il prodotto più a lungo. Tutte queste misure servono a tutelare l'ambiente e gli animali, e indirettamente anche l'uomo. Cosa che la stessa meta-analisi di Warentest conferma, quando indica che gli agricoltori "bio" prendono più sul serio l'impegno ecologico dei loro colleghi. "Benché molti bioprodotti esaminati costino il 30-50% in più, il loro acquisto favorisce un'agricoltura più ecologica e sostenibile, un allevamento degli animali più corretto", sostengono gli autori. Inoltre, i bioagricoltori s'impegnano di più anche nel sociale. C'è da dire che tra i consumatori di prodotti naturali, molti non sono particolarmente sensibili all'ambiente; li comprano semplicemente perché vogliono stare bene e mantenersi sani. In quanto ai produttori di cibi bio, hanno il torto di enfatizzare questi aspetti. Dunque, se di "bugia bio" si deve parlare, essa è alimentata dai consumatori attenti solo al loro benessere, coadiuvati da produttori che alimentano le illusioni. Ma se si guarda alle finalità vere dell'agricoltura biologica fin dagli esordi, si può ben dire che il "bio" era, ed è, cosa buona per l'ambiente, gli animali e, in ultima istanza, anche per l'uomo. 01-06-2010 16:30 Manovra economica. Ma ci sono enti inutili piu' inutili degli altri? La vicenda del Pra Donatella Poretti *  A fronte dei tagli della manovra presentata viene da chiedersi se tra gli enti inutili e da sopprimere c'e' qualcuno che e' piu' inutile degli altri e qualcuno che ha dei santi in paradiso (dove santi e paradisi sono da intendersi in quanto entita' terrene). Il Pra (Pubblico Registro Automobilistico) istituito con regio decreto nel 1927 (c'era il re Vittorio Emanuele III a firmare per grazia di Dio e volonta' della Nazione), ha sicuramente avuto un protettore nella Corte Costituzionale che nel 1997 non ammise il referendum abrogativo promosso dai Radicali al voto dei cittadini. Oggi esce indenne anche da questa manovra nonostante fior di ministri si appellino alla sua soppressione! Del resto, dal 1992 presso il Dipartimento per i trasporti terrestri del Ministero dei Trasporti e’ stato istituito l’Archivio nazionale dei veicoli (Anv) contenente tutti i dati relativi ad ogni veicolo a motore immatricolato. Lo stesso ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteoli, ad una nostra interrogazione ammetteva come si trattasse di un ente inutile e di una duplicazione delle banche dati relative all’intestazione dei veicoli (Archivio nazionale veicoli e Pubblico registro automobilistico-PRA) e che non sussistevano peraltro impedimenti di natura tecnico-amministrativa per eliminare il Pra. "Non v’è dubbio, infatti, che la coesistenza dei due archivi costituisce un inutile appesantimento delle procedure di immatricolazione e di trasferimento della proprietà dei veicoli e che la stessa comporta anche maggiori oneri a carico dei cittadini. Si tenga conto, infatti, che i dati contenuti dall’Archivio nazionale dei veicoli hanno complessivamente una portata ben più ampia rispetto a quelli risultanti dal PRA; il predetto Archivio, difatti, concerne non solo tutti i dati tecnici relativi ai veicoli ma anche i dati anagrafici dei relativi intestatari in quanto responsabili della circolazione. Sul piano strettamente operativo, il Ministero già gestisce in tal senso l’emissione dei documenti di circolazione inerenti ai veicoli che, sulla base delle disposizioni vigenti, sono esentati dall’obbligo di iscrizione nel PRA (ciclomotori, macchine agricole, macchine operatrici e rimorchi al di sotto delle 3,5 tonnellate)." Per nostro conto presenteremo un emendamento abrogativo del regio decreto-legge n. 436 del 15 marzo 1927, convertito nella legge n. 510 del 19 febbraio 1928, intitolato "Disciplina dei contratti di compravendita degli autoveicoli ed istituzione del pubblico registro automobilistico presso le sedi dell'Automobile club d'Italia". Vedremo se anche in Senato i protettori si materializzeranno e se saranno la maggioranza! * senatrice Radicali/Pd 01-06-2010 16:41 Cordone ombelicale. Troppe banche e male organizzate per donazioni che si disincentivano Donatella Poretti *  Dalle notizie circolate nelle ultime settimane si apprende come nel 2009 le richieste di donazione altruistica del sangue del cordone ombelicale arrivate alle banche pubbliche italiane sono state 11 mila, di cui solo il 27% e' stato stoccato perche' rispondeva ai criteri di qualita' richiesti. In Italia ci sono ben 18 banche pubbliche per la donazione (su circa 180 presenti nel mondo) ma e' difficile donare il cordone ombelicale per la scarsità dei punti di raccolta, per le limitazioni di orario o di giorni in cui è possibile accedere alla donazione, per le caratteristiche sempre più selettive, imposte dalle banche pubbliche ai campioni da conservare. L'anno scorso le conservazioni sono state 3.167, con percentuali, sul totale delle nascite, che vanno dall'1,3 della Lombardia allo 0,16 della Sicilia. Nel contempo ogni anno crescono le autorizzazioni all’esportazione rilasciate dal Ministero della Salute, nonostante il Centro Nazionale Trapianti si adoperi per informare le persone della sostanziale inutilità di tale pratica. Nel 2009 le richieste di esportazione, visto il divieto nazionale di divieto di conservazione autologa, sono state 14.000, cioe' di piu' di quelle conservate nelle banche italiane. Per questo motivo, col senatore Marco Perduca ho presentato un'interrogazione al ministero della Salute per sapere: - come sono stati spesi i 10 milioni di euro stanziati per il potenziamento della donazione e per la realizzazione della rete di biobanche, e in particolare se si ritiene di diminuire il numero di centri di banche pubbliche, razionalizzando il numero, e in alcune Regioni (come il Lazio) se ha senso mantenerne piu' di una; - come si intende aumentare i centri di raccolta e l’orario in cui è possibile effettuare la donazione, e come si intende operare per aumentare, oltre al numero di campioni, le tipologie di fenotipi dei campioni raccolti per raggiungere il numero di 90 mila unita' auspicato; - come sono organizzate le banche pubbliche, personale, dirigenti e struttura operativa e come si raccordano con tutti i punti nascita delle rispettive regioni, e i relativi costi; - quanti campioni sono stati conservati per la donazione nel corso dal 2009 per ciascuna banca pubblica, quante richieste di donazione sono state rifiutate da banche pubbliche e quali sono i motivi per il rifiuto a conservare campioni di sangue cordonale donati dalle donne italiane; - quante siano state le richieste e quante quelle soddisfatte di conservazione per uso autologo o dedicato alle banche pubbliche per patologie in atto o per famiglie a rischio di patologia curabile con le cellule staminali del cordone ombelicale; - quante sono state le richieste di autorizzazione alla conservazione autologa in biobanche private pervenute al Centro Nazionale Trapianti e quante le autorizzazioni rilasciate dal Ministero della Salute all'esportazione. Qui il testo dell'interrogazione * senatrice Radicali/Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita'' ------------------------------------------- AVVERTENZE è un quotidiano dell'Aduc registrato al n. 5761/10 del Tribunale di Firenze. Direttore Domenico Murrone. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://avvertenze.aduc.it ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00   (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------