====== AVVERTENZE ========================= Newsletter settimanale di Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Notizie, riflessioni e guide pratiche per il consumatore: per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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Il punto della giurisprudenza http://avvertenze.aduc.it/osservatorio/rette+residenze+sanitarie+assistenziali+illegittime_18940.php - Il Condominio. 11-04-2011 09:20 Condominio. Convocazione dell’assemblea e onere della prova http://avvertenze.aduc.it/condominio/condominio+convocazione+dell+assemblea+onere+della_18953.php - Diritto Digitale. 08-04-2011 14:07 Guida Agcom. Sospensione del servizio e istanza per temporaneamente risolvere http://avvertenze.aduc.it/dirittodigitale/guida+agcom+sospensione+servizio+istanza_18951.php - Vignetta 08-04-2011 11:21 La diminuzione delle tasse http://www.aduc.it/vignetta/diminuzione+tasse_18950.php - Giannino 11-04-2011 12:27 Firenze vieta la pubblicita' sexy http://www.aduc.it/giannino/firenze+vieta+pubblicita+sexy_18954.php - Comunicati 06-04-2011 12:42 Turismo e auto pubbliche http://avvertenze.aduc.it/comunicato/turismo+auto+pubbliche_18938.php 07-04-2011 12:01 Autovelox Firenze. La Cassazione smentisce nuovamente Comune e Prefettura: no apparecchi su strade che non abbiano i requisiti di legge http://avvertenze.aduc.it/comunicato/autovelox+firenze+cassazione+smentisce+nuovamente_18941.php 07-04-2011 12:17 Vino. Le richieste dell'Aduc in occasione del Vinitaly http://avvertenze.aduc.it/comunicato/vino+richieste+dell+aduc+occasione+vinitaly_18944.php 07-04-2011 14:48 Pubblicita' a Firenze. I bacchettoni di Palazzo Vecchio impongono il loro decoro. A quando le mutande al Biancone? http://avvertenze.aduc.it/comunicato/pubblicita+firenze+bacchettoni+palazzo+vecchio_18945.php 07-04-2011 15:23 La Rai? E' uno Stato nello Stato, con le sue leggi e i suoi tempi. Lo scandalo dei compensi non pubblicati http://avvertenze.aduc.it/comunicato/rai+stato+nello+stato+sue+leggi+suoi+tempi+scandalo_18946.php 08-04-2011 10:02 Carceri di Puglia: si continua a morire. Urgente la nomina del garante dei detenuti http://avvertenze.aduc.it/comunicato/carceri+puglia+si+continua+morire+urgente+nomina_18948.php 08-04-2011 11:14 Il vino, questo sconosciuto! http://avvertenze.aduc.it/comunicato/vino+questo+sconosciuto_18949.php 09-04-2011 12:12 Statistiche. Occhio alle bufale della Rete. Il caso Tripadvisor http://avvertenze.aduc.it/comunicato/statistiche+occhio+alle+bufale+della+rete+caso_18952.php 11-04-2011 13:26 Gli immigrati. Quanta disinformazione! http://avvertenze.aduc.it/comunicato/immigrati+quanta+disinformazione_18955.php 12-04-2011 13:05 Roma. Soldi ai tassisti e tasse per i romani http://avvertenze.aduc.it/comunicato/roma+soldi+ai+tassisti+tasse+romani_18959.php - Articoli 06-04-2011 09:49 Stranieri e risarcimento del danno da circolazione stradale. Cassazione http://avvertenze.aduc.it/articolo/stranieri+risarcimento+danno+circolazione+stradale_18937.php 06-04-2011 14:19 Interventi edilizi: si può impugnare la D.I.A. del vicino? http://avvertenze.aduc.it/articolo/interventi+edilizi+si+puo+impugnare+vicino_18939.php 07-04-2011 18:04 Cancro alla prostata. Ancora dubbi sull'efficacia dell'analisi preventiva di massa http://avvertenze.aduc.it/articolo/cancro+alla+prostata+ancora+dubbi+sull+efficacia_18947.php 11-04-2011 09:20 Condominio. Convocazione dell’assemblea e onere della prova http://avvertenze.aduc.it/articolo/condominio+convocazione+dell+assemblea+onere+della_18953.php 11-04-2011 16:31 E' provato che il disordine incrementa i pregiudizi http://avvertenze.aduc.it/articolo/provato+che+disordine+incrementa+pregiudizi_18956.php 12-04-2011 09:12 Processo lungo: la legge Pinto e l'equa riparazione dei danni per la non ragionevole durata http://avvertenze.aduc.it/articolo/processo+lungo+legge+pinto+equa+riparazione+dei_18958.php 12-04-2011 13:13 Prezzi alti, eppure un quarto del cibo finisce tra i rifiuti http://avvertenze.aduc.it/articolo/prezzi+alti+eppure+quarto+cibo+finisce+rifiuti_18960.php 12-04-2011 20:24 Educazione sessuale: non è materia per professori http://avvertenze.aduc.it/articolo/educazione+sessuale+non+materia+professori_18961.php - Notizie 06-04-2011 07:16 MESSICO/Narcoguerra. Uccisi due giovani Usa http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+uccisi+due+giovani+usa_122520.php 06-04-2011 09:05 ITALIA/Corte Diritti uomo condanna Italia per espulsione tunisino poi torturato nel suo Paese http://avvertenze.aduc.it/notizia/corte+diritti+uomo+condanna+italia+espulsione_122521.php 06-04-2011 09:09 U.E./Piano Ue per integrare i rom. Dieci anni di tempo http://avvertenze.aduc.it/notizia/piano+ue+integrare+rom+dieci+anni+tempo_122522.php 06-04-2011 09:13 ITALIA/Autovelox illeciti senza presidio. Cassazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/autovelox+illeciti+senza+presidio+cassazione_122523.php 06-04-2011 09:32 ITALIA/Ascia. Libera coltivazione in libero Stato. Resoconto assemblea costitutiva http://avvertenze.aduc.it/notizia/ascia+libera+coltivazione+libero+stato+resoconto_122524.php 06-04-2011 10:28 USA/Contrabbando sigarette. Fiorisce a New York http://avvertenze.aduc.it/notizia/contrabbando+sigarette+fiorisce+new+york_122525.php 06-04-2011 10:57 CINA/I malati da fobia di Aids http://avvertenze.aduc.it/notizia/malati+fobia+aids_122526.php 06-04-2011 12:38 USA/Pubblicato il World Stem Cell Report di Future Science http://avvertenze.aduc.it/notizia/pubblicato+world+stem+cell+report+future+science_122527.php 06-04-2011 13:02 USA/Staminali del pesce zebra contro il melanoma http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+pesce+zebra+contro+melanoma_122528.php 06-04-2011 14:16 ITALIA/Staminali contro il Parkinson. In partenza studio a Milano http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+contro+parkinson+partenza+studio+milano_122529.php 06-04-2011 14:45 USA/Navigazione facile su web Fda contro frodi su alimenti e farmaci http://avvertenze.aduc.it/notizia/navigazione+facile+web+fda+contro+frodi+alimenti_122530.php 06-04-2011 14:53 U.E./Euribor al massimo come da due anni http://avvertenze.aduc.it/notizia/euribor+al+massimo+come+due+anni_122531.php 06-04-2011 14:58 ITALIA/Accesso a Internet come diritto costituzionale? http://avvertenze.aduc.it/notizia/accesso+internet+come+diritto+costituzionale_122532.php 06-04-2011 17:47 ITALIA/Trattamento dipendenze. Costituito coordinamento nazionale http://avvertenze.aduc.it/notizia/trattamento+dipendenze+costituito+coordinamento_122533.php 06-04-2011 19:06 GIAPPONE/Staminali embrionali per creare occhio umano http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+embrionali+creare+occhio+umano_122534.php 06-04-2011 19:48 MONDO/Lotta al narcotraffico. XVIII Conferenza IDEC a Cancun http://avvertenze.aduc.it/notizia/lotta+al+narcotraffico+xviii+conferenza+idec+cancun_122535.php 06-04-2011 20:17 CANADA/Marijuana in adolescenza puo' portare a schizofrenia. Studio http://avvertenze.aduc.it/notizia/marijuana+adolescenza+puo+portare+schizofrenia_122536.php 06-04-2011 20:33 GRAN BRETAGNA/Test Dna contro possibili nascite di bimbi malati http://avvertenze.aduc.it/notizia/test+dna+contro+possibili+nascite+bimbi+malati_122537.php 06-04-2011 20:39 BELGIO/Capo Chiesa cattolica preso a torte in faccia http://avvertenze.aduc.it/notizia/capo+chiesa+cattolica+preso+torte+faccia_122538.php 06-04-2011 20:43 ITALIA/Fastweb: no alla neutralita' della Rete http://avvertenze.aduc.it/notizia/fastweb+no+alla+neutralita+della+rete_122539.php 07-04-2011 07:29 MESSICO/Narcoguerra. Trovata 'narcofosa' con 59 cadaveri, la piu' grande in assoluto http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+trovata+narcofosa+59+cadaveri+piu_122540.php 07-04-2011 10:02 ITALIA/Autovelox. Cassazione ribadisce: sui viali urbani ci vuole il vigile accanto http://avvertenze.aduc.it/notizia/autovelox+cassazione+ribadisce+sui+viali+urbani+ci_122541.php 07-04-2011 10:17 ITALIA/Multe Cds. Ministero Interno: non c'e' obbligo segnalare subito conducente, ma ... http://avvertenze.aduc.it/notizia/multe+cds+ministero+interno+non+obbligo+segnalare_122542.php 07-04-2011 11:16 SVIZZERA/Staminali. In Canton Ticino nasce il centro terapie cellulari http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+canton+ticino+nasce+centro+terapie_122543.php 07-04-2011 12:35 ITALIA/Alcool e incidenti stradali. Rapporto ISS http://avvertenze.aduc.it/notizia/alcool+incidenti+stradali+rapporto+iss_122544.php 07-04-2011 14:58 ITALIA/Buche per strada. Cassazione: il Comune e' responsabile degli eventuali danni http://avvertenze.aduc.it/notizia/buche+strada+cassazione+comune+responsabile_122545.php 07-04-2011 15:31 ITALIA/Assolta per coltivazione di cannabis medica ad uso personale http://avvertenze.aduc.it/notizia/assolta+coltivazione+cannabis+medica+uso+personale_122546.php 07-04-2011 18:58 ITALIA/Duopolio tv. Ocse: occorre intervento Antitrust http://avvertenze.aduc.it/notizia/duopolio+tv+ocse+occorre+intervento+antitrust_122547.php 07-04-2011 19:02 ITALIA/Mix droghe. Allerta del Dpa http://avvertenze.aduc.it/notizia/mix+droghe+allerta+dpa_122548.php 07-04-2011 19:06 IRAN/Giustiziati tre narcotrafficanti http://avvertenze.aduc.it/notizia/giustiziati+tre+narcotrafficanti_122549.php 07-04-2011 19:10 GAMBIA/Giro di vite contro narcotraffico http://avvertenze.aduc.it/notizia/giro+vite+contro+narcotraffico_122550.php 07-04-2011 19:13 USA/Staminali embrionali. Parla primo operato http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+embrionali+parla+primo+operato_122551.php 07-04-2011 19:20 ITALIA/Telecom Italia: i big di Internet paghino per sviluppo Rete http://avvertenze.aduc.it/notizia/telecom+italia+big+internet+paghino+sviluppo+rete_122552.php 07-04-2011 20:16 PANAMA/I traffici di droghe e persone in aeroporto allarmano gli Usa. WikiLeaks http://avvertenze.aduc.it/notizia/traffici+droghe+persone+aeroporto+allarmano+usa_122553.php 08-04-2011 07:34 SPAGNA/Dissuadere fin dall'eta' di 10 anni al consumo di droghe http://avvertenze.aduc.it/notizia/dissuadere+fin+dall+eta+10+anni+al+consumo+droghe_122554.php 08-04-2011 08:47 ITALIA/Calano i mutui per l'acquisto prima casa. Bankitalia http://avvertenze.aduc.it/notizia/calano+mutui+acquisto+prima+casa+bankitalia_122555.php 08-04-2011 10:15 ITALIA/Tassa telefonini. Governo: va pagata anche se i giudici dicono tutti il contrario http://avvertenze.aduc.it/notizia/tassa+telefonini+governo+va+pagata+anche+se+giudici_122556.php 08-04-2011 10:20 ITALIA/Saldi a data unica in tutta la Penisola http://avvertenze.aduc.it/notizia/saldi+data+unica+tutta+penisola_122557.php 08-04-2011 10:28 ITALIA/Corte Costituzionale: processi penali da rifare dopo sentenza Strasburgo http://avvertenze.aduc.it/notizia/corte+costituzionale+processi+penali+rifare+dopo_122558.php 08-04-2011 10:35 MONDO/Prezzi alimentari. Fao: in calo http://avvertenze.aduc.it/notizia/prezzi+alimentari+fao+calo_122559.php 08-04-2011 11:36 ITALIA/Spesa famiglie maggiore del reddito. Istat http://avvertenze.aduc.it/notizia/spesa+famiglie+maggiore+reddito+istat_122560.php 08-04-2011 11:59 ITALIA/Immigrati e cittadinanza. Fini: assurdo aspettare il compimento del 18mo anno http://avvertenze.aduc.it/notizia/immigrati+cittadinanza+fini+assurdo+aspettare_122561.php 08-04-2011 19:01 MONDO/XVIII Conferenza Idec di Cancun. Interventi e conclusioni http://avvertenze.aduc.it/notizia/xviii+conferenza+idec+cancun+interventi+conclusioni_122562.php 08-04-2011 20:28 ITALIA/Staminali amniotiche. L'impegno dell'Italia http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+amniotiche+impegno+dell+italia_122563.php 08-04-2011 20:31 FRANCIA/Ricerca staminali embrionali. Ok del Senato contro Governo http://avvertenze.aduc.it/notizia/ricerca+staminali+embrionali+ok+senato+contro_122564.php 08-04-2011 22:35 USA/Staminali del sangue trasformate in cellule del cuore http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+sangue+trasformate+cellule+cuore_122565.php 09-04-2011 07:44 GRAN BRETAGNA/Solarium vietati ai minori di 18 anni http://avvertenze.aduc.it/notizia/solarium+vietati+ai+minori+18+anni_122566.php 09-04-2011 14:47 U.E./Eccesso di alcool e tumore. Studio europeo http://avvertenze.aduc.it/notizia/eccesso+alcool+tumore+studio+europeo_122567.php 11-04-2011 08:49 MESSICO/Narcoguerra. Ancora fosse comuni http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+ancora+fosse+comuni_122568.php 11-04-2011 09:00 MESSICO/Narcoguerra. 28 morti nel fine settimana http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+28+morti+nel+fine+settimana_122569.php 11-04-2011 12:20 USA/Narcoguerra. Cartelli messicani invadono le zone Usa di confine http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+cartelli+messicani+invadono+zone+usa_122570.php 11-04-2011 14:02 MESSICO/Narcoguerra. Ora si ammazzano bimbi per terrorizzare grandi http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+ora+si+ammazzano+bimbi+terrorizzare_122571.php 11-04-2011 16:54 MONDO/Prevenzione e recupero tossicodipendenti. Risoluzione Consiglio Ue e Onu http://avvertenze.aduc.it/notizia/prevenzione+recupero+tossicodipendenti+risoluzione_122572.php 11-04-2011 17:01 ITALIA/Dipendenze. Il Pd rilancia la propria iniziativa http://avvertenze.aduc.it/notizia/dipendenze+pd+rilancia+propria+iniziativa_122573.php 11-04-2011 17:06 IRAN/Impiccato trafficante di droghe http://avvertenze.aduc.it/notizia/impiccato+trafficante+droghe_122574.php 11-04-2011 17:09 ITALIA/Farmaci a base di cannabis. Proposta in Regione Toscana http://avvertenze.aduc.it/notizia/farmaci+base+cannabis+proposta+regione+toscana_122575.php 11-04-2011 17:15 USA/Staminali per riparare cuore danneggiato da ischemia http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+riparare+cuore+danneggiato+ischemia_122576.php 11-04-2011 17:19 ITALIA/Staminali. Inaugurato reparto Bambin Gesu' di Roma per trapianto midollo osseo http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+inaugurato+reparto+bambin+gesu+roma_122577.php 11-04-2011 17:44 USA/Staminali embrionali per creare gameti contro l'infertilita' http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+embrionali+creare+gameti+contro_122579.php 11-04-2011 17:50 USA/Scoperti cinque geni implicati nel morbo d'Alzheimer http://avvertenze.aduc.it/notizia/scoperti+cinque+geni+implicati+nel+morbo+alzheimer_122578.php 12-04-2011 07:55 GERMANIA/Filtraggio Internet pedopornografia. Definitivamente sepolto progetto di legge del governo http://avvertenze.aduc.it/notizia/filtraggio+internet+pedopornografia+definitivamente_122580.php 12-04-2011 11:09 USA/Dilaga la droga messicana a New York http://avvertenze.aduc.it/notizia/dilaga+droga+messicana+new+york_122581.php 12-04-2011 11:14 ITALIA/Lotta alle dipendenze. Dpa versus Pd http://avvertenze.aduc.it/notizia/lotta+alle+dipendenze+dpa+versus+pd_122582.php 12-04-2011 11:21 ITALIA/Lotta alle dipendenze. Assessore Lombardia versus Pd http://avvertenze.aduc.it/notizia/lotta+alle+dipendenze+assessore+lombardia+versus+pd_122583.php 12-04-2011 11:55 ITALIA/Le nuove droghe sono perseguibili anche se non previste in legge. Cassazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/nuove+droghe+sono+perseguibili+anche+se+non_122584.php 12-04-2011 11:59 ITALIA/Prezzi alle stelle per affitti e vendita case: studio Cgil http://avvertenze.aduc.it/notizia/prezzi+alle+stelle+affitti+vendita+case+studio+cgil_122585.php 12-04-2011 12:13 MONDO/I fumatori si fanno ingannare da scritte tipo'light' http://avvertenze.aduc.it/notizia/fumatori+si+fanno+ingannare+scritte+tipo+light_122586.php 12-04-2011 12:32 GRAN BRETAGNA/Staminali per creare organi artificiali http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+creare+organi+artificiali_122587.php 12-04-2011 12:41 ITALIA/Domini Internet. Crescono quelli .it http://avvertenze.aduc.it/notizia/domini+internet+crescono+quelli+it_122588.php 12-04-2011 12:49 ITALIA/Agcom. Multe per quasi tre milioni in tre mesi http://avvertenze.aduc.it/notizia/agcom+multe+quasi+tre+milioni+tre+mesi_122589.php 12-04-2011 12:56 ITALIA/Piu' malattie cardiache con piu' PM10 http://avvertenze.aduc.it/notizia/piu+malattie+cardiache+piu+pm10_122590.php 12-04-2011 14:21 ITALIA/Rinviata a giudizio per diffamazione la mamma di Aldrovandi e alcuni giornalisti http://avvertenze.aduc.it/notizia/rinviata+giudizio+diffamazione+mamma+aldrovandi_122591.php 12-04-2011 14:33 GRAN BRETAGNA/Vaccini. Non piu' iniezioni ma spray? http://avvertenze.aduc.it/notizia/vaccini+non+piu+iniezioni+ma+spray_122592.php 12-04-2011 15:32 ITALIA/Cure palliative e terapia dolore. Bilancio ad un anno dalla legge http://avvertenze.aduc.it/notizia/cure+palliative+terapia+dolore+bilancio+anno+dalla_122593.php 12-04-2011 19:12 ITALIA/Vodafone contro il monopolio di Telecom Italia http://avvertenze.aduc.it/notizia/vodafone+contro+monopolio+telecom+italia_122594.php 12-04-2011 19:39 TAIWAN/Staminali del cordone contro nefrite lupica http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+cordone+contro+nefrite+lupica_122595.php ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono due, e sul sito c'è la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://avvertenze.aduc.it/info/vaticano.php PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://tlc.aduc.it/rai/ ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura sei canali tematici e sei sottocanali con informazioni e consigli quotidiani, tutti editi dall'Aduc: - Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Per conoscere i propri diritti e combattere le arroganze di ogni tipo Sottocanali: - Rimborso Windows: http://avvertenze.aduc.it/rimborsowindows/ - Censura: http://avvertenze.aduc.it/censura/ - Immobili: http://avvertenze.aduc.it/immobili/ - Investire Informati http://investire.aduc.it Informazione e consulenza finanziaria - Salute http://salute.aduc.it Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo può disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualità, etc. Sottocanali: - Eutanasia: http://salute.aduc.it/eutanasia/ - Cellule staminali: http://salute.aduc.it/staminali/ - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Telecomunicazioni http://tlc.aduc.it I diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia Sottocanali: - Stop al canone Rai: http://tlc.aduc.it/info/specialecanonerai.php - Immigrazione http://immigrazione.aduc.it Diritti degli stranieri in Italia ------------------------------------------- EDITORIALE 13-04-2011 08:14 Consumatori e Ue senza potere politico: un prezzo molto alto E' bastato che il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, facesse una dichiarazione “a mo' di rutto”, sulla scarsa convenienza per il nostro Paese a far parte dell'Ue, dopo il rifiuto della Commissione ad accettare le richieste italiane per l'emergenza migranti al pari di quella sui rifugiati politici, che subito si sono scatenate dichiarazioni a go-go sui pro e i contro. E' la dialettica politica, ed e' bene che ci sia. Ma le piu' imbarazzanti -per me- sono quelle che in qualche modo cercavano di giustificare il nostro ministro, sia umanamente che politicamente. Si possono leggere ovunque, in Rete e su tutti i media, ma cio' che non hanno detto, e che poco hanno detto anche coloro che hanno attacco Maroni, e' che questa situazione di scarso aiuto dell'Ue e di forte “distinguo” da parte degli Stati nazionali, e' frutto dell'Unione che ci siamo scelti e che ci portiamo dietro, un po' come una mucca da mungere che noi italiani, fra l'altro, sappiamo mungere poco e male. Una situazione che rimarca la mancanza di una Unione politica o, meglio, degli Stati Uniti d'Europa, proprio sul modello oltreoceano, cioe' uno Stato federale che tratterebbe i problemi al proprio interno e sui propri confini in modo diretto e con poteri decisionali che non debbano tener conto delle singole Nazioni e, soprattutto, dei poteri di veto di queste singole Nazioni per le azioni dell'Unione. Sarebbe' inimmaginabile, per fare il solito esempio, che i doganieri o la polizia di frontiera federale degli Usa dovesse sottostare ai veti di altrettanto polizia del Texas relativamente ai problemi di questo Stato con la frontiera messicana. Ma la nostra Unione e' cosi', e a parte i discorsi di qualche visionario che evoca Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi e il loro manifesto di Ventotene, il resto e' sopravvivenza, eurodeputati inclusi. Eppure l'Unione politica, magari ad elezione unica diretta, che sovraintendesse tutte le attivita', avrebbe vantaggi innegabili per tutti i cittadini, consumatori inclusi. Faccio un solo esempio. Lo scorso 5 marzo la nostra associazione ha spedito una raccomandata A/R di messa in mora alla compagnia aerea Easyjet con sede a Luton (Uk) e che opera anche in Italia, lamentando un disservizio e intimando un rimborso per un viaggiatore che si e' rivolto a noi. Ad oggi, 13 aprile, non abbiamo ancora ricevuto la cartolina di ritorno, senza la quale non possiamo procedere in giudizio per far valere i diritti violati dal loro disservizio. Sarebbe cosi' se invece di vere e proprie frontiere che si aprono e chiudono alla bisogna, fosse come attraversare la linea di confine tra la California e il Nevada? Credo di no! A questo punto sono assalito da amarezza e scoraggiamento. Perche', mentre in Italia abbiamo ministri che perorano l'uscita del nostro Paese dall'Ue, negli altri Paesi ci sono altrettanti nazionalisti a cui, dall'attuale assetto comunitario, e' consentito imporre i propri veti. E i cittadini comuni, intanto, usufruiscono di servizi da parte di aziende sempre piu' “europee” quanto “mondiali”, con possibilita' di rivalsa, nonche' certezza del diritto, praticamente vicina allo zero quando questi servizi fanno acqua. (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------- MEDICARE? di: Giuseppe Parisi 11-04-2011 10:06 'Camera' con vista Referendum “Io so io, e Voi non siete un cazzo” Come un’alchimia: notizie che si sciolgono, come burro cremoso sulla sabbia rovente. La centrale di Fukushima: come una goccia dell’alambicco alchemico, goccia dopo goccia sparisce, si perde, si annebbia, vaporizza fino a non esistere. Se oggi interrompessi un lungo sonno che dura dal 10 marzo 2011, non potrei sostenere cosa sia accaduto in Giappone, se leggessi solo i quotidiani Italiani, tranne trafiletti sparuti e sparenti nelle pagine interne. Eppure qualcosa sta accadendo, maledettamente seria e importante: in queste ore, migliaia e migliaia di metri cubi di acqua molto radioattiva, milioni di volte oltre la soglia dichiarata pericolosa per gli esseri viventi, sono versate tra i pesci dell’oceano Pacifico, a voi sembra una notizia da trafiletto e da pagina interna? La politica Italiana risponde, come? Con Ruby rubacuori, e l’altro giorno alla Camera dei deputati in 314 hanno creduto alla “buona fede” di Berlusconi: lui un po' cretino, credeva fosse davvero la nipote di Mubarak. Per la politica, per molti quotidiani Italiani, Ruby Rubacuori è più radioattiva dello Iodio 131, del Cesio 137, più radioattiva di tutto quel mondo che ride addosso all’Italia. Questo Governo è già vecchio e pericoloso com’era vecchia e pericolosa la centrale di Fukushima, che il governo Giapponese, diretto da pericolosi matti irresponsabili, nel tentativo di favorire la società che la gestiva, la Tepso, provocherà ulteriori danni gravi nel tempo, soprattutto alla salute, Italiani compresi. Sono certi nel Governo italiano, una volta superato l’allarme, e furbi: “metteremo in moto il nucleare”. Contro tale disastrosa visione del futuro, noi cittadini invisibili, possiamo avere una ventata di fresco e benefico ossigeno, partecipando in massa, nei giorni 12-13 giugno 2011 alle giornate referendarie, e votando “Sì”. Votando Sì all’abolizione della privatizzazione dell’acqua, perché è un bene inviolabile e di ciascuno e ognuno di noi. Votando Sì, contro il “Legittimo impedimento”, perché ciascuno e ognuno di noi ha da esser uguale davanti alla legge. Votando Sì contro il ripristino del nucleare in Italia, perché è un metodo di procacciamento energetico superato, costosissimo ed enormemente pericoloso. In Italia è tutto radioattivo. A Napoli, per esempio, il sottosuolo è radioattivo, ci si trova di tutto. Se intendiamo avere una buona dose di radioattività sul nostro corpo, lo dico soprattutto ai fautori del “nucleare”, è sufficiente farsi una RX. In Italia, il 65-70% dei macchinari per le mammografie é obsoleto e sarebbe da rottamare, in quanto potenzialmente pericoloso. Appena il 20-25% dei centri mammografici é in grado di dare una risposta adeguata. Resta comunque preoccupante, e si rileva un forte squilibrio a livello territoriale e un gap tra le regioni del Nord e quelle del Sud, a sfavore delle seconde. Il Governo Italiano non poteva utilizzare i 300 milioni di euro che sarebbero stati risparmiati accoppiando i Referendum alle amministrative, acquistando apparecchiature per la gente dell’Italia meridionale, costretta, per avere un’adeguata risposta per la salute, ai viaggi della speranza? Non si sarebbero potuto acquistare un numero adeguato di nuova tecnologia, sostituendo le pericolose e obsolete macchine radiografiche mammografiche, con quelle nuove? Il potere è il potere. Il Marchese del Grillo, avrebbe detto: "Io so io, e Voi non siete un cazzo". La miglior risposta è l’ultima: il 12-13 Giugno. Approfondimenti - "MIGRAZIONI DELLA SALUTE" in Italia Per curarsi si emigra soprattutto dal sud al centro-nord, e viceversa in misura decisamente minore. Quasi 197 mila meridionali, infatti, sono emigrati verso il centro o il settentrione d'Italia contro i 49 mila che hanno fatto il viaggio in senso inverso. È quanto emerge dallo studio di Federico Pica e Salvatore Villani sui costi standard della sanità pubblicato sulla Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale della Svimez. In testa alla classifica delle migrazioni sanitarie la Calabria, in coda la Lombardia. Mentre secondo la Svimez occorre definire chi debba pagare il maggior costo che deriva dalle cure fuori sede: se lo Stato o il cittadino. Con due ipotesi: «se lo Stato ritiene che i maggiori costi nella Regione di emigrazione rientrino nei livelli essenziali delle prestazioni, i Lep, devono essere coperti con risorse aggiuntive dallo Stato stesso. Se invece lo Stato ritiene che tali costi siano extra Lep, saranno a carico del cittadino che ha scelto di migrare». Rigu ardo ai ricoveri ordinari, Lombardia ed Emilia Romagna registrano gli indici più elevati (con immigrazioni di pazienti nettamente superiori alle emigrazioni), pari a 2,27 e 2,18. Situazione capovolta nel Mezzogiorno: a parte le performance positive di Abruzzo (1,1) e Molise (1,36), gli indici sono tutti prossimi allo 0, dallo 0,54 della Basilicata allo 0,20 della Calabria. Passando al day hospital, la situazione appare ancora più accentuata: l'indice del Mezzogiorno è fermo a 0,22 contro il 4,60 del Centro-Nord. (fonte: dottornews) - Tutela della salute della gente? e' semplice, leggete come.... - Per il tempo che verra', pesci radioattivi - La stupefacente "capacita'" della natura: BRASILE/Costruire automobili con materiale estratto dalla frutta - RICERCHE PER LE ENERGIE PULITE Nanoparticelle per incrementare l'efficienza dei collettori solari La soluzione è estremamente economica e consentirebbe di sfruttare un materiale potenzialmente inquinante per la raccolta di energia da una fonte rinnovabile Utilizzando particelle di grafite 1000 volte più piccole del diametro di un capello umano, un gruppo di ingegneri meccanici dell'Arizona State University sperano di incrementare l'efficienza degli impianti fotovoltaici. “La grande limitazione dei pannelli fotovoltaici è che possono sfruttare solo una frazione dell'energia della radiazione solare che li investe, mentre il resto dell'energia viene convertita il calore, che diminuisce le prestazioni delle stesse celle”, ha spiegato Robert Taylor, ricercatore dell'Arizona State University che ha partecipato allo studio apparso sul Journal of Renewable and Sustainable Energy. Un'alternativa che consente di sfruttare tutta la radiazione solare incidente è la tecnologia del collettore termico. In forma di dischi, pannelli, tubi a vuoto e altro, questi dispositivi raccolgono il calore per riscaldare l'acqua o per produrre vapore e quindi elettricità. Per incrementare l'efficienza dei collettori solari, Taylor e colleghi hanno disperso nanoparticelle del diametro di un miliardesimo di metro nel fluido utilizzato negli impianti termici. Il materiale prescelto per le nanoparticelle è stata la grafite che assorbe radiazione in modo molto efficiente. Nei test di laboratorio con piccoli collettori a forma di disco, Taylor e colleghi hanno trovato che le nanoparticelle avevano incrementato l'efficienza di raccolta del calore fino al 10 per cento. “Per un impianto solare di potenza da 100 megawatt, ciò si tradurrebbe in un guadagno di 3,5 milioni di dollari all'anno”, ha aggiunto Taylor. Inoltre, le nanoparticelle sono estremamente economiche – costano meno di un dollaro per grammo – ma forniscono la stessa superficie di raccolta di un intero campo di calcio. “Potrebbe essere possibile anche filtrare nano particelle dalla fuliggine, che ha un potenziale di assorbimento simile, derivata dal carbone utilizzato negli impianti di potenza. “L'idea ha concluso Taylor, è particolarmente attraente: si usa una sostanza inquinante per raccogliere energia in modo pulito”. (http://jrse.aip.org/resource/1/jrsebh/v3/i2/p023104_s1) (Fonte: Le Scienze) - I Ponzio Pilato? vivono in eterno - La pausa di riflessione sul nucleare annunciata dal Governo, in realta' si sta dimostrando essere solo una furbata. Di riflessione non ce n'e' traccia. Riflettere significa studiare, parlare, confrontarsi, scambiare opinioni. ... Vogliono solo indebolire i referendum del 12-13 Giugno 2011 ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE di: Franco Trebeschi * 07-04-2011 11:13 Rette Residenze Sanitarie Assistenziali e le illegittime richieste dei Comuni ai parenti. Il punto della giurisprudenza Il Consiglio di Stato impone l’integrale rispetto del principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito nella compartecipazione al costo dei servizi a favore di persone con disabilità grave e anziani non autosufficienti Il TAR di Milano riconosce il diritto al risarcimento del danno esistenziale in caso di mancata erogazione del servizio CDD (nota a Cons. Stato, Sez. V, sentt. 16.3.2011 n. 1607 e 26.1.2011 n. 551, e a TAR Milano, Sez. I, sentt. 24.3.2011 nn. 784 e 785) A dieci anni dalla sua approvazione, la giurisprudenza sembra ormai definitivamente avviata al pieno riconoscimento, con l’immediata precettività dell’art. 3 co. 2 ter d.lgs 109/1998, del necessario integrale rispetto del principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito ai fini della compartecipazione al costo delle prestazioni socioassitenziali nell’ambito di percorsi sociosanitari a favore di persone con disabilità grave e anziani non autosufficienti. 1. I tre orientamenti prevalenti Numerosissime, e, per lo più favorevoli alle famiglie, erano ormai le pronunce dei vari TAR sulla questione: In particolare si poteva ravvisare la formazione di tre orientamenti principali: Il primo orientamento (espresso da TAR Milano, Sez. I, sentt. 24.3.2011 nn. 784 e 785, 8.2.2008 n. 291 e ord 16.4.2008 n. 602, Sez. III, sentt. 7.2.2011 n. 362, 5.8.2010 n. 3588, 20.5.2010 n. 1587, 1586, 1585, 1584, 1583, 1582 e 1581, sentt. 14.5.2010 n. 1488, 1487, 1486, 1485, 1483, 1482, ordd. 18.2.2011 n. 375, 9.9.2010 n. 987, 20.11.2009 n. 1328, 10.7.2009 n. 878, 12.6.2009 n. 739, 8.5.2009 nn. 582 e 581, 9.1.2009 n. 10, Sez. IV, ord. 3.7.2009 n. 856, sent. 10.9.2008 n. 4033, TAR Firenze, Sez. II, ordd. 20.2.2009 n. 156, 27.11.2008 n. 1101, 12.3.2008 n. 291, 17.1.2008 n. 43, Sez. III, sent. 17.11.2008 n. 2535, ord. 6.9.2007 n. 733, TAR Palermo, Sez. III, sent. 19.3.2009 n. 527, ord. 2.4.2008 n. 372, TAR Catania, Sez. IV, sent. 11.1.2007 n. 42, TAR Ancona, Sez. I, sent. 10.7.2008 n. 719, ord. 25.3.2010 n. 189 e 18.9.2007 n. 521, TAR Cagliari, Sez. I, sent. 24.10.2009 n. 1562, TAR Venezia, Sez. III, ord. 24.11.2009 n. 1040) ampiamente maggioritario, riconosceva il necessario integrale rispetto del principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito Anche il secondo orientamento (espresso da TAR Brescia, sentt. 10.11.2010 n. 4576, 1.7.2010 n. 2242, 14.1.2010 n. 18, 2.4.2008 n. 350, ord. 8.1.2009 n. 34, 13.7.2009 n. 1470, ord. 8.1.2009 n. 34, TAR Venezia, Sez. III, sent. 17.3.2010 n. 830), riconosce che la norma debba ritenersi immediatamente precettiva, ancorché, in assenza del decreto attuativo, non in senso assoluto: all’ente erogatore è riconosciuto un margine di discrezionalità nel declinare il principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito in concreto. Entrambi gli orientamenti erano peraltro concordi nel ritenere che il principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito fosse diretta espressione di principi costituzionali (artt. 3, 38, 53 e 117 co. 2 lett. m) Cost.) e supercostituzionali, con particolare riferimento ai principi di autonomia indipendenza e non discriminazione delle persone con disabilità sanciti dalla Convenzione di New York sui diritti delle persone con disabilità ratificata dall’Italia con L. 18/2009 e conseguentemente nell’affermare che la disposizione dell’art. 3 co. 2 ter d.lgs 109/1998 era da ritenere prvalente su eventuali normative regionali difformi. Il terzo orientamento, infine, (espresso da TAR Firenze, Sez. II, sentt. 25.3.2010 n. 744, 3.3.2010 n. 588, 25.8.2009 n. 1409 e da Cons. Stato, Sez. III, parere 25.3.2009 n. 589) escludeva l’immediata precettività dell’art. 3 co. 2 ter d.lgs 109/1998, degradato a norma di mero indirizzo, non applicabile in assenza del previsto d.p.c.m. attuativo. Il Consiglio di Stato si era già pronunciato diverse volte sulla questione, ancorché solo in via cautelare, significativamente, peraltro, confermando, da una parte, il primo orientamento, e quindi il necessario rispetto del principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito (Cons. Stato, Sez. V, ord. 12.5.2010 n. 2130 conf. TAR Milano, Sez. III, ord. 20.11.2009 n. 1328, Cons. Stato, Sez. V, ord. 14.9.2009 n. 4582 conf. TAR Milano, Sez. III, ord. 8.5.2009 n. 581, Cons. Stato, Sez. V, ord. 12.6.2009 n. 3065 conf. TAR Milano, Sez. III, ord. 9.1.2009 n. 10, Cons. Stato, Sez. V, ord. 16.5.2008 n. 2594 conf. TAR Firenze, Sez. II, ord. 17.1.2008 n. 43) e, dall’altra, sconfessando l’orientamento sfavorevole (Cons. Stato, Sez. V, ord. 28.6.2010 n. 3001 rif. TAR Firenze, Sez. II, sent. 25.3.2010 n. 744, Cons. Stato, Sez. V, ord. 28.6.2010 n. 2997 rif. TAR Firenze, Sez. II, sent. 3.3.2010 n. 588). Le decisioni ora in commento, rivestono quindi grande importanza perché, finalmente, il Consiglio di Stato, si pronuncia con sentenza sul merito del problema. 2. La sentenza 551/2011 del Consiglio di Stato In particolare con sentenza 26.1.2011 n. 551 il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza 13.7.2009 n. 1470 del TAR di Brescia che aveva annullato i regolamenti del Comune di Brescia che non davano alcuna applicazione al principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito arrivando, addirittura, ad escludere l’agevolazione riconosciuta dalla tab. 2 d.lgs 109/1998 alle famiglie con persone con disabilità superiore ai 2/3. Nonostante la sentenza si limitasse a confermare un articolato ragionamento del TAR bresciano, che comunque, come s’è visto riconosce l’immediata precettività del principio di evidenziazione della situazione economica del solo assitito ancorché non in senso assoluto, senza spendere una parola per smentire l’orientamento espresso dal TAR Milano, l’estrema sinteticità della pronuncia, aveva lasciato un margine di ambiguità. L’ANCI Lombardia, estrapolando dal contesto la sola ultima frase della decisione aveva cercato di sostenere che con tale decisione il Consiglio di Stato si fosse pronunciato a favore dell’applicazione generalizzata dell’ISEE all’intero nucleo familiare anagrafico e della sostanziale inapplicabilità del principio di evidenziazione della situazione econonica del solo assistito. 3. La sentenza 1607/2011 del Consiglio di Stato: il principio di evidenziazione della situazione economica del solo assitito è idoneo a costituire uno dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. Ora, il Consiglio di Stato con sentenza 16.3.2011 n. 1607, confermando l’annullamento del regolamento del Comune di Cinisello-Balsamo disposto dalla sentenza 14.5.2010 n. 1487 del TAR Milano da un’ampia e articolata ricostruzione del problema, affermando che “deve ritenersi che il citato art. 3, co. 2-ter, pur demandando in parte la sua attuazione al successivo decreto, abbia introdotto un principio, immediatamente applicabile, costituito dalla evidenziazione della situazione economica del solo assistito, rispetto alle persone con handicap permanente grave e ai soggetti ultra sessantacinquenni la cui non autosufficienza fisica o psichica sia stata accertata dalle aziende unità sanitarie locali. Tale regola non incontra alcun ostacolo per la sua immediata applicabilità e il citato decreto, pur potendo introdurre innovative misure per favorire la permanenza dell'assistito presso il nucleo familiare di appartenenza, non potrebbe stabilire un principio diverso dalla valutazione della situazione del solo assistito; di conseguenza, anche in attesa dell’adozione del decreto, sia il legislatore regionale sia i regolamenti comunali devono attenersi ad un principio, idoneo a costituire uno dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, attendendo proprio ad una facilitazione all’accesso ai servizi sociali per le persone più bisognose di assistenza". Significativamente la sentenza si sofferma anche sugli altri orientamenti espressi dalla giurisprudenza precisando la tesi che esclude l’immediata applicabilità della norma, in virtù dell’attuazione demandata ad un apposito d.p.c.m., benché sostenuta da questo Consiglio di Stato in sede consultiva (sez. III, n. 569/2009) non appare convincente ed è già stata disattesa dalla Sezione in alcuni precedenti cautelari (sez. V, ord. nn. 3065/09, 4582/09 e 2130/10), che hanno trovato conferma in una recente sentenza (sez. V, sent. n. 551/2011, in cui è affermato che la mancata adozione del d.p.c.m. non può paralizzare l’operatività della norma, salve ulteriori considerazioni legate al caso di specie sulla situazione reddituale complessiva). Viene così espressamente smentita la lettura parziale sostenuta dall’ANCI con un’interpretazione autentica della sentenza 551/2011 che, correttamente, la riconduce nell’ambito dell’orientamento più rigoroso. Viene così confermato che la natura di livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale sociali ai sensi dell’art. 117 co. 2 lett. m) Cost., non può essere ridotta alle sole prestazioni sociosanitarie ricomprese nei dd.p.c.m. 14.2.2001 e 29.11.2001 (c.d. LEA), ma deve essere riconosciuta ma anche alle prestazioni di cui all’art. 22 L. 328/2000, e conseguentemente alle modalità di accesso alle stesse, ovvero all’ISEE, cui espressamente rinvia l’art. 25 L. 328/2000 poiché la determinazione dei livelli essenziali da garantire in maniera uniforme non deve necessariamente essere contenuta in provvedimenti legislativi statali successivi alla riforma del titolo V della Costituzione, ma può ricavarsi anche dal complesso della normativa antecedente. Del resto, il Consiglio di Stato ha fatto propria anche la sussunzione del principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito da superiori principi costituzionali e supercostituzionali affermando che “correttamente il Tar ha fondato la sua interpretazione, oltre che sul dato letterale della legge, sul quadro costituzionale e sulle norme di derivazione internazionale, facendo particolare riferimento alla legge 3 marzo 2009 n. 18 che ha ratificato la Convenzione di New York del 13 dicembre 2006 sui “diritti delle persone con disabilità”. La giurisprudenza ha già sottolineato che la Convenzione si basa sulla valorizzazione della dignità intrinseca, dell’autonomia individuale e dell’indipendenza della persona disabile (v. l’art. 3, che impone agli Stati aderenti un dovere di solidarietà nei confronti dei disabili, in linea con i principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona, che nel settore specifico rendono doveroso valorizzare il disabile di per sé, come soggetto autonomo, a prescindere dal contesto familiare in cui è collocato, anche se ciò può comportare un aggravio economico per gli enti pubblici). I principi della Convenzione costituiscono, quindi, ulteriore argomento interpretativo in favore della tesi dell’immediata applicabilità del comma 2-ter dell’art. 3 del d. lgs. n. 109/98 e per ritenere manifestamente infondata ogni questione di costituzionalità, che dubiti della compatibilità costituzionale della interpretazione fatta propria dal tar e qui confermata”. 4. Le sentenze 24.3.2011 nn. 784 e 785 del TAR Milano riconoscono il risarcimento del danno ingiusto in caso di mancata erogazione del servizio. La medesima lettura della sentenza 551/2011 è stata, ora, prospettata anche da TAR Milano, Sez. I, sentt. 24.3.2011 nn. 784 e 785 che, nel riconoscere il necessario rispetto del principio di evidenziazione economica della situazione economica del solo assistito, hanno significativamente osservato che “la possibilità di individuare eccezioni al parametro della situazione economica del solo assistito non lascia spazio ad un potere regolamentare degli enti locali; non è, quindi, condivisibile la tesi secondo la quale, in assenza del suddetto decreto, la norma in esame consentirebbe l’effettuazione di scelte concrete da parte di questi ultimi in materia di interventi sociali sul territorio, essendo l’ipotizzata potestà priva di base normativa e, comunque, al di fuori del riparto del potere normativo di secondo grado, stabilito dall’art. 117, comma 6, Cost.”. La sentenza 24.3.2011 n. 785, inoltre assume grande rilevanza perché ha riconosciuto che l’illegittima mancata erogazione del servizio – nel caso di specie si trattava di un Centro Diurno per Disabili (CDD) – cagioni un danno ingiusto risarcibile tanto sotto il profilo del danno patrimoniale quanto sotto quello del danno esistenziale. Quanto al danno patrimoniale subìto dai genitori, il TAR ha evidenziato che “ove i genitori avessero dimostrato che, nel periodo di colpevole ritardo dell’Amministrazione comunale, essi abbiano provveduto direttamente e a proprie spese ad assicurare un servizio equivalente alla figlia minore, i relativi costi avrebbero rappresentato l’ammontare del danno patrimoniale risarcibile in loro favore”, mentre in relazione al risarcimento del danno esistenziale subito dalla minore la sentenza ha invece chiarito che l'area della risarcibilità del cosiddetto danno esistenziale è circoscritta alle ipotesi espressamente previste dalla legge ovvero ai casi di violazione di diritti inviolabili di rango costituzionale, tra i quali può senz’altro farsi rientrare il diritto di una minore, disabile grave, a frequentare un Centro Diurno per Disabili, struttura funzionale nell’ambito della quale può esplicarsi e trovare complessivo sviluppo la sua personalità con positive ricadute sul processo di inserimento nel tessuto sociale. 5. Cosa devono fare i Comuni per reperire le risorse con cui far fronte alle legittime richieste di prestazioni socio-sanitarie e socio-assistenziali Pur riconoscendo la prevalenza dei diritti incomprimibili delle persone con disabilità all’erogazione di servizi costituenti livelli essenziali di assistenza, e come tali, esigibili, anche sulle difficoltà di bilancio degli enti locali, particolarmente pressanti in questi anni, il TAR, che già aveva avuto modo di stigmatizzare il comportamento ostruzionistico dei Comuni in sede di conferenza Stato Regioni (per TAR Milano, Sez. IV, sent. 10.9.2008 n. 4033 “il procedimento di emanazione del richiesto D.P.C.M. è stato la causa del suo ritardo poiché i Comuni, attraverso i loro enti associativi in sede di Conferenza unificata, hanno fatto resistenza all’approvazione dello schema di decreto predisposto dal Governo poiché ritenuto troppo oneroso”) TAR Milano, Sez. I, sentt. 24.3.2011 nn. 784 e 785 afferma che ciò “non sottintende una svalutazione delle difficoltà dei Comuni nel reperimento di fondi sufficienti per far fronte alle legittime richieste di prestazioni socio-sanitarie e socio-assistenziali da parte di coloro che ne abbiano diritto secondo legge” e indica ai Comuni la via da seguire. “In altri termini, la mancata concertazione fra i vari livelli di governo, in sede di conferenza unificata, che ha provocato e provoca indubbi effetti negativi sulle finanze dei Comuni, se da una parte non può tradursi in misure che incidano negativamente sugli utilizzatori finali che, in quanto soggetti svantaggiati, la legge statale ha inteso proteggere, d’altra parte non può trovare risposta in sede giurisdizionale, ma esclusivamente in quella politica di riparto delle competenze e degli oneri finanziari posti dalla legge direttamente a carico degli enti locali”. In effetti, la citata nota dell’ANCI Lombardia lamentava che “il Fondo nazionale per le politiche sociali assegnato agli ambiti che nel 2009 ammontava a 518,226 milioni e nel 2010 a 380,22 milioni è stato ridotto a 270 milioni di euro; il Fondo per le politiche è passato da 100 a 52 milioni di euro e non risultano più fondi per l’autosufficienza, che nel 2009 e nel 2010 ammontavano a 400 milioni di euro. Nel complesso, i Comuni dovranno fare fronte a tagli per 1,5 miliardi di euro nel 2011 e 2,5 miliardi dal 2012”. 5.1. La corretta ripartizione degli oneri dei servizi sociosanitari Così accade che una quota significativa degli oneri dei servizi sociosanitari che pure i dd.p.c.m. 14.2.2001 e 29.11.2001 hanno posto a carico del Servizio Sanitario Nazionale, continuino ad essere scaricati sui Comuni. In Lombardia, in particolare, questo vale soprattutto per i servizi residenziali e semiresidenziale per disabili gravi che dovrebbero gravare per il 70% sul SSN, e per le RSA alle quali il SSR riconosce molto meno del prescritto 50% ovvero del costo dei fattori sanitari oltre il 30% dei costi alberghieri. Né mancano situazioni estreme: come censurato da TAR Milano, Sez. III, sent. 20.5.2010 n. 1584, il SSR Lombardo scarica illegittimamente sui Comuni e sugli utenti persino gli oneri delle prestazioni erogate dalle RSA in favore di persone anziane in stato vegetativo. 5.2. La corretta ripartizione dei servizi di supporto all’istruzione (trasporto e assistente ad personam) Importanti risorse per i Comuni potrebbero inoltre liberarsi in relazione ai servizi di supporto all’istruzione delle persone disabili frequentanti le scuole superiori, che, sebbene per lo più erogati dai Comuni, invece, competono alle Province. Sul punto si pronuncia anche la sentenza 16.3.2011 n. 1607 del Consiglio di Stato (rifacendosi al pacifico orientamento espresso da: Cons. Stato, Sez. V, sent. 20.5.2008 n. 2361, Sez. I, par. 28.2.2008 n. 213, TAR Milano, Sez. III, ord. 13.1.2011 n. 72 e sent. 19.3.2010 n. 703, TAR Brescia, decr. 15.11.2010 n. 808, TAR Venezia, Sez. III, sent. 24.4.2009 n. 1224, TAR Napoli, sent. 18.4.2007 n. 4737, Corte dei Conti, Lombardia, per. 18.2.2008 n.5). In particolare, la sentenza 1607/2011 richiede una lettura più estensiva possibile e costituzionalmente orientata dell’art. 28 L. 118/1971 che impone ai Comuni l’erogazione gratuita del servizio di trasporto alla scuola dell’obbligo e ai centri di addestramento professionale, oltre che, ai sensi del co. 4, a tutti gli istituti pre e post- scolastici. Viene così espressamente sottolineato come per la Corte costituzionale l'esigenza costituzionale di tutela dei soggetti deboli si concretizza non solo con pratiche di cura e di riabilitazione ma anche con il pieno ed effettivo inserimento dei medesimi anzitutto nella famiglia e, quindi, nel mondo scolastico ed in quello del lavoro, precisando che l'esigenza di socializzazione può essere attuata solo rendendo doverose le misure di integrazione e di sostegno a loro favore. L'applicazione di tali principi ha così consentito il riconoscimento in capo ai portatori di handicap di diritti e di provvidenze economiche, la cui mancata previsione normativa si è reputata non conforme a Costituzione, risolvendosi in un inammissibile impedimento all'effettività dell'assistenza e dell'integrazione (C.Cost. sentt. n. 233/2005, n. 467 e n. 329 del 2002, n. 167 del 1999, n. 215/1987). Ne consegue la necessaria gratuità, del servizio di trasporto alle scuole di ogni ordine e grado, ai centri di addestramento professionale, tra i quali nell’ottica della suddetta lettura estensiva dell’art. 28 L. 118/1971 si dovrebbero, con ogni evidenza, includere centri quali SFA, CSE e CDD, servizi per lo più nati dopo il 1971 quali nuove alternative alle scuole superiori o ai centri di addestramento professionali. Così inquadrato, il capo della sentenza che ammette la possibilità di ridurre agevolazioni tariffarie del servizio di trasporto in ragione dell’indennità di accompagnamento è da ritenersi limitato a servizi di trasporto diversi da quelli alle scuole e ai centri suddetti. Sul punto, peraltro, ci si permette di dissentire posto che l’indennità di accompagnamento è riconosciuta non solo a causa della impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore, ma anche e soprattutto per l’incapacità a compiere gli atti quotidiani della vita: in quest’ottica l’accompagnatore è necessario, non solo per il trasporto ma per garantire un’assistenza continuativa 24 ore su 24. 6. L’indennità di accompagnamento non esprime alcuna capacità economica del percettore In effetti, anche per la stessa sentenza 16.3.2011 n. 1607 va “condivisa l’affermazione del Tar sul fatto che l’indennità di accompagnamento non esprime alcuna capacità economica del percettore”. Si conferma quanto già evidenziato oltre che TAR Milano, Sez. III, sent. 14.5.2010 n. 1487, anche da TAR Milano, Sez. I sent. 8.2.2008 n. 303, TAR Brescia, sent. 2.4.2008 n. 350 ovvero che è da escludere la possibilità di computare i redditi esenti anche solo quali criteri ulteriori di selezione dei beneficiari perché i predetti “criteri ulteriori” debbono correttamente intendersi come criteri aggiuntivi che prescindono dalla valutazione del reddito, già puntualmente disciplinato nella sua composizione (T.A.R. Lombardia Milano, sez. I, sent. 7.2.2008 n. 303). Accanto all’argomento letterale – ammettendo il legislatore parametri “ulteriori” e dunque distinti da quelli già previsti –sotto il profilo logico sussisterebbe una contraddizione se la norma consentisse di reinserire il criterio del reddito laddove esso risulta già specificamente compreso ed analiticamente disciplinato nell’ISEE. Sotto altro punto di vista, è poi ragionevole ritenere che gli Enti locali possano enucleare nuovi indici idonei a rivelare un “surplus” di ricchezza accumulata e disponibile, della quale tenere conto ai fini della determinazione della capacità contributiva: esulano certamente da tale ambito le entrate di cui si discute – di natura assistenziale ed indennitaria – le quali appaiono insuscettibili di incrementare significativamente il benessere economico dei beneficiari, per il loro valore complessivamente modesto in rapporto agli sforzi indispensabili per sopperire alle condizioni psico-fisiche precarie del proprio congiunto, destinatario di cure e di interventi che contemplano spese talvolta superiori ai redditi medesimi. In effetti, pensione di invalidità ed indennità di accompagnamento costituiscono quei mezzi necessari per vivere che lo Stato, in attuazione dell’art. 38 Cost., provvede ad ogni cittadino inabile al lavoro. La pensione di invalidità ammonta a ca. € 250 mensili, e, nonostante l’assoluta insufficienza, dovrebbe compensare l’impossibilità del beneficiario di mantenersi con il proprio lavoro: con questa somma la persona disabile dovrebbe riuscire a mangiare vestirsi, pagare l’alloggio e il riscaldamento, le spese mediche - con particolare riguardo a quelle, spesso ingenti, specialistiche – e comunque ad ogni altra spesa relativa al mantenimento, a sensi e per gli effetti di cui all’art. 38 Cost. L’indennità di accompagnamento (ca € 450) viene concessa, ex art. 1 L. 18/1980, a causa del bisogno di assistenza continua per l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita, per favorire la permanenza dell’assistito presso il nucleo familiare di appartenenza; e come tale, dovrebbe coprire i costi derivanti dalla necessità di assistenza 24 ore su 24, 365 giorni l’anno: normalmente coincide con la rinuncia allo stipendio o alla carriera della madre della persona disabile, certo non consente il pagamento di una badante. Come ha autorevolmente precisato la Corte costituzionale, è tuttavia soltanto un aiuto, insufficiente a garantire la completa assistenza del disabile (C.cost. 22-29.4.1991). Viste le finalità e l’acclarata insufficienza di tali benefici è evidente la ratio della loro esclusione ai fini della compartecipazione al costi dei servizi socioassistenziali. Lo stesso art. 53 Cost., del resto pone la necessità del concorso alle spese in relazione con la capacità contributiva personale, escludendo, quindi a priori i redditi esenti: una diversa interpretazione comporterebbe, del resto, effetti irragionevoli e contraddittori ed in contrasto anche con il principio di buon andamento (art. 97 Cost.). Tanto i servizi erogati dai Comuni, come i CDD, quanto pensioni e indennità erogate dallo Stato, infatti, concorrono nella realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali delineato dalla L. 328/2000, che a sensi dell’art. 4 si avvale di un finanziamento plurimo cui concorrono, secondo competenze differenziate e con dotazioni finanziarie afferenti ai rispettivi bilanci, Stato, Regioni ed Enti locali. Mentre sono a carico dei Comuni le spese di attivazione degli interventi e dei servizi sociali a favore della persona e della comunità, compete di contro allo Stato la spesa per pensioni, assegni e indennità considerati a carico del comparto assistenziale: sarebbe quindi contraddittorio che il sistema integrato delineato dalla L. 328/2000, a fronte di esigenze riabilitative ed educative tutelate dall’art. 38 co. 3 Cost., e assicurate attraverso i servizi SFA e CDD, sacrificasse il diritto al mantenimento garantito dall’art. 38 co.1 Cost e assicurato da pensione di invalidità e indennità di accompagnamento. * avvocato del foro di Brescia ------------------------------------------- IL CONDOMINIO di: Alessandro Gallucci 11-04-2011 09:20 Condominio. Convocazione dell’assemblea e onere della prova Il sesto comma dell’art. 1136 c.c. recita: “l'assemblea non può deliberare, se non consta che tutti i condomini sono stati invitati alla riunione”. Detto più chiaramente: tutti i condomini hanno diritto ad essere avvisati dello svolgimento della riunione. Ai sensi del terzo comma dell’art. 66 delle disposizioni di attuazione del codice civile, tale avviso deve essere comunicato ai comproprietari almeno 5 giorni prima della data fissata per l’assemblea (in prima convocazione). Il regolamento di condominio può prevedere un termine più lungo. Per molto tempo è stato incerto se l’omessa convocazione comportasse la nullità o l’annullabilità della deliberazione assembleare. La differenza non è di poco conto: nel primo caso la decisione dell’assise può essere impugnata senza limiti di tempo, nel secondo caso è necessario provvedere al ricorso giudiziale entro 30 giorni, come prescritto dall’art. 1137 c.c. Per eliminare ogni tipo d’incertezza s’è reso necessario l’intervento chiarificatore delle Sezioni Unite della Cassazione. Secondo i giudici, che da quell’occasione in poi si sono sempre espressi nello stesso modo, “la mancata comunicazione, a taluno dei condomini, dell'avviso di convocazione dell'assemblea condominiale comporta non la nullita’, ma l'annullabilita’ della delibera condominiale, che se non viene impugnata nel termine di trenta giorni previsto dall'art. 1137, 3° comma, c.c. - decorrente per i condomini assenti dalla comunicazione e per i condomini dissenzienti dalla sua approvazione - e’ valida ed efficace nei confronti di tutti i partecipanti al condominio” (Cass. SS.UU. n. 4806/05). Ciò detto è utile domandarsi: che cosa accade se uno degli interessati non riceve l’avviso di convocazione? La risposta è molto semplice: egli, restando assente all’assemblea entro 30 giorni dalla comunicazione del verbale (la sua presenza all’assemblea sanerebbe il vizio), può impugnare la deliberazione. Che cosa dovrà dimostrare, ossia come andrà ripartito l’onere della prova tra condomino e condominio? In una pronuncia del Tribunale di Salerno dello scorso settembre, “il condomino ricorrente che chieda l'annullamento ex art. 1137 c.c. non dovrebbe potersi più limitare ad allegare di non aver ricevuto l'avviso, e dovrebbe piuttosto avere l'onere di dedurre e provare, in caso di contestazione, i fatti dai quali l'omessa comunicazione risulti, secondo i principi generali in tema di annullamento dell'atto” (così Trib. Salerno 27 settembre 2010). In sostanza il comproprietario, una volta che ha lamentato l’omessa convocazione e vedesse contestata tale doglianza, dovrebbe poter dimostrare che il proprio assunto è fondato e le osservazioni del condominio prive di pregio. Un esempio chiarirà il concetto. S’ipotizzi che a fronte dell’accusa di omessa convocazione, il condominio, pur senza essere in possesso dell’avviso di ricevimento, produca una distinta di raccomandate che attesti l’invio dell’avviso al pari d’ogni altro condominio. In questo caso al condomino spetterebbe il compito di contestare la ricezione, ad esempio, dimostrando che all’indirizzo in cui è stato recapitato l’avviso egli non ha residenza o comunque non è domiciliato. Nell’ambito di un giudizio che verta su questo genere di contestazione, quindi, il condomino dovrà essere in grado non solamente di contestare gli errori del condominio ma anche di dimostrare la fondatezza di tali manchevolezze. ------------------------------------------- DIRITTO DIGITALE di: Deborah Bianchi * 08-04-2011 14:07 Guida Agcom. Sospensione del servizio e istanza per temporaneamente risolvere In data 20 gennaio 2011 AGCOM ha pubblicato una guida per aiutare gli utenti a districarsi nel mare magnum del mercato delle comunicazioni elettroniche. La guida si intitola: “I diritti dei consumatori nel mercato dei servizi di comunicazione elettronica”. Dopo aver trattato l’istituto del reclamo, del tentativo di conciliazione e degli indennizzi e rimborsi, ora trattiamo l’ipotesi in cui vi sia una sospensione del servizio mentre si sta intraprendendo la procedura conciliativa. In questi casi è possibile presentare un’istanza per ottenere un provvedimento temporaneo che serva a risolvere la situazione in via provvisoria. Istanza per provvedimento temporaneo L’utente, contestualmente alla proposizione dell’istanza per l’esperimento del tentativo di conciliazione ovvero nel corso della relativa procedura, può chiedere al Co.re.com competente per regione l’adozione di provvedimenti temporanei diretti a garantire la continuità dell’erogazione del servizio o a far cessare forme di abuso o di scorretto funzionamento da parte dell’operatore sino al termine della procedura conciliativa L’istanza deve essere corredata, ove non presentata contestualmente ad essa, dalla copia dell’istanza di conciliazione con la prova dell’avvenuto deposito o inoltro presso l’organismo competente. (Tutta la procedura di seguito descritta è specificata nella norma di cui alla Delibera n. 173/07/CONS, art. 5) A quale ufficio si presenta l’istanza? La richiesta deve essere presentata presso il Co.Re.Com. della Regione ove è ubicata l’utenza, in caso di utenza fissa. Qualora la problematica non riguardi un'utenza o apparecchio fisso, al fine di individuare il Co.re.com presso il quale presentare l'istanza di adozione di un provvedimento temporaneo, si deve fare riferimento al domicilio indicato dall’utente al momento della conclusione del contratto o, in mancanza, alla sua residenza o sede legale. Nel caso in cui il Co.re.com territorialmente competente non abbia ricevuto la delega dall’Autorità per l'adozione di provvedimenti temporanei, l'istanza relativa deve essere presentata direttamente all'Autorità. Come si presenta l’istanza? L’istanza può essere presentata anche utilizzando il formulario predisposto dalla Direzione tutela dei consumatori (Formulario GU5) disponibile sul sito ufficiale dell’Autorità nella sezione contenzioso tra utenti e operatori e presso gli uffici dei Co.Re.Com. In calce al presente contributo si appone un facsimile di istanza. E’ possibile consegnare l’istanza a mano contro rilascio di ricevuta, o inviarla a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, via fax o tramite posta elettronica certificata. Elementi da indicare Nell'istanza di adozione di un provvedimento temporaneo, devono essere indicati, a pena di inammissibilità: - nome e cognome, residenza o domicilio dell'utente; - numero dell'utenza in caso di servizi telefonici; - denominazione e sede dell'operatore; - i fatti che sono all’origine della controversia tra le parti; - le richieste dell’istante; - fotocopia di un valido documento d’identità; - i documenti che si allegano La richiesta deve essere, infine, sottoscritta. La procedura L’ufficio competente del Co.re.com o dell’Autorità invia una richiesta di informazioni all'operatore coinvolto assegnandogli un termine - non superiore a cinque giorni - per la produzione di eventuali memorie e documentazione. Il responsabile entro dieci giorni dal ricevimento della richiesta, con atto motivato, adotta un provvedimento temporaneo, ovvero rigetta la richiesta, inviando copia della decisione alle parti, salvo l’adeguamento spontaneo da parte dell’operatore. FAC SIMILE DI MODELLO DI ISTANZA Al Corecom della Regione____________________ oppure Al Corecom Provincia Autonoma di ____________ oppure All'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ***** Il sottoscritto nome e cognome Indirizzo, telefono, cellulare, fax, mail  Numero di utenza telefonica interessata DICHIARA 1) Di avere una controversia in corso nei confronti dell'operatore (specificare i riferimenti dell’operatore) con sede in alla via/p.za per i seguenti motivi: (specificare i motivi) 2) che in merito a tale controversia è pendente una procedura per l'esperimento del tentativo di conciliazione o per la definizione della controversia presso (indicare l’organismo) come risulta dalla istanza depositata in data che si allega in copia; 3) che in data l'operatore summenzionato ha sospeso l'erogazione del servizio oppure ha posto in essere la seguente forma di abuso o di scorretto funzionamento (specificare la forma di abuso) CHIEDE All’Autorità o Co.re.com su intestato di adottare un provvedimento temporaneo ai sensi dell’art. 2 comma 20 lett. E) legge 14 novembre 1995 n. 481 finalizzato ad ottenere quanto di seguito specificato (specificare cosa si chiede) ****** Elenco documenti allegati 1 2 3 4 5 Autorizzo l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni/il Corecom in (specificare indirizzo) al trattamento ed alla diffusione, limitatamente ai gestori interessati, dei miei dati personali ai sensi del d. l.vo 30 giugno 2003, n. 196 ai soli fini dello svolgimento del procedimento relativo alla presente istanza. Luogo Data Firma * Deborah Bianchi, avvocato specializzato in diritto applicato alle nuove tecnologie, esercita nel Foro di Pistoia e Firenze in materia civile e amministrativa avv.deborah(at)deborahbianchi.it ------------------------------------------- NOTIZIE 06-04-2011 07:16 MESSICO/Narcoguerra. Uccisi due giovani Usa  Due cittadini Usa sono stati assassinati questo lunedi' a Tijuana mentre si apprestavano a passare la frontiera per tornare al loro Paese, a San Diego. Sono un ragazzo di 28 e un altro di 25 che, come riferisce il quotidiano El Universal, sono stati raggiunti da diversi proiettili sparati da alcune persone che si sono avvicinati alla loro auto. La Procura fa sapere che uno dei due aveva con se' un piccolo sacchetto probabilmente con della droga. Un assassinio a pochi giorni dalla visita del Segretario di Strato Aggiunto Usa per l'America Latina, Arturo Valenzuela. Solo poche ore dopo otto giovani sono stati uccsi in casa propria, mentre quattro uomini sono stati assassinati in auto nella medesima localita'. Altre tre persone sono state ucci nel fine settimana in un ristorante. Sette il totale delle vittime a Tijuana nel mese di aprile. Un assassinio che ricorda quello di altri tre giovani Usa, di 15 16 e 17 anni che, a febbraio, furono uccisi in strada a Ciudad Juarez, 06-04-2011 09:05 ITALIA/Corte Diritti uomo condanna Italia per espulsione tunisino poi torturato nel suo Paese L'Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell'Uomo per aver espulso e rinviato nel suo paese un cittadino tunisino, che al suo arrivo - secondo le affermazioni dell'uomo - sarebbe stato arrestato e torturato. Ali ben Sassi Toumi era stato condannato nel 2007 a sei anni di detenzione per terrorismo internazionale da un tribunale italiano. Liberato nel maggio 2009, era stato espulso in agosto nonostante la Corte europea avesse chiesto all'Italia di sospendere la decisione, per il timore di maltrattamenti in Tunisia. Il governo italiano affermò allora di aver ricevuto rassicurazioni diplomatiche sulla sicurezza di Toumi. Toumi sostiene invece di essere stato arrestato non appena rientrato in Tunisia, torturato durante la detenzione e rilasciato solo a condizione di non denunciare i fatti. Nel condannare l'Italia, la Corte ha accordato 15.000 euro di risarcimento a Toumi per danni morali. La decisione può essere appellata. 06-04-2011 09:09 U.E./Piano Ue per integrare i rom. Dieci anni di tempo   Accesso all'istruzione, all'occupazione, all'assistenza sanitaria e all'alloggio. Sono i quattro pilastri su cui poggia il quadro europeo per le politiche nazionali di integrazione dei Rom proposto oggi dalla Commissione Europea che contribuira' a orientare le politiche nazionali e a mobilitare i fondi europei disponibili per le iniziative di inclusione. Ogni Stato membro deve fissare i suoi obiettivi nazionali di integrazione in funzione della popolazione Rom presente sul suo territorio e della sua situazione di partenza e presentare le strategie nazionali entro la fine del 2011. Il quadro e' in linea con gli obiettivi piu' ampi della strategia Europa 2020 in materia di occupazione, inclusione sociale e istruzione. La realizzazione di questi obiettivi e' essenziale per aiutare gli Stati membri a raggiungere i fini generali di Europa 2020. Il tutto per contrastare la discriminazione e l'esclusione che continuano a subire i 10-12 milioni di Rom europei. 'Negli ultimi anni, malgrado qualche buona intenzione manifestata dai responsabili politici nazionali, troppo poco e' cambiato nelle condizioni di vita della maggior parte dei Rom - ha affermato la vicepresidente Viviane Reding, Commissaria Ue per la Giustizia - Gli Stati membri hanno la responsabilita' comune di mettere fine all'esclusione dei Rom dalle scuole, dall'occupazione, dall'assistenza sanitaria e dagli alloggi. E' una sfida importante. Per questo motivo stiamo fissando obiettivi per l'integrazione dei Rom e abbiamo bisogno di un impegno esplicito da parte di tutte le capitali, le regioni e le citta' dell'Europa per metterli in pratica'. I Rom in Europa vivono infatti in condizioni socioeconomiche notevolmente peggiori di quelle del resto della popolazione. Un'indagine condotta in sei paesi dell'Ue (Bulgaria, Ungheria, Lettonia, Lituania, Romania e Slovacchia) ha rivelato che solo il 42% dei bambini Rom completa la scuola primaria, rispetto a una media europea del 97,5%. Per l'istruzione secondaria, la frequenza dei Rom e' stimata ad appena il 10%. Nel mercato del lavoro i Rom presentano tassi di occupazione piu' bassi e una maggiore discriminazione. 06-04-2011 09:13 ITALIA/Autovelox illeciti senza presidio. Cassazione È annullabile la multa per eccesso di velocità se, presso l'autovelox gestito e installato da un'azienda privata, non c'era il vigile. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione (sentenza n.7785/2011), che ha respinto il ricorso di un piccolo comune che aveva multato un automobilista per eccesso di velocità con un autovelox installato e gestito da una ditta privata. Il caso a Bolzano. Una signora era stata multata per eccesso di velocità. Aveva impugnato il verbale contestando la taratura degli apparecchi e il fatto che l`infrazione era stata "immortalata" senza la presenza degli agenti. Infatti l`ente locale aveva affidato l`installazione e la gestione degli apparecchi interamente a una ditta privata. Ma la municipale, riporta il sito Cassazione.net, aveva vigilato soltanto sulla fase di installazione (non di gestione) dell`apparecchio e non si era fermata in quella di accertamento dell`infrazione. Per questo il Tribunale aveva annullato il verbale. In particolare i giudici avevano motivato che il verbale di accertamento era viziato "perché l`amministrazione si era avvalsa di una ditta privata per la gestione degli apparecchi di rilevamento e aveva affermato che l`attività di quest`ultima era stata svolta sotto la supervisione della polizia municipale, senza specificare in cosa consistesse la supervisione e senza indicare certamente come fosse stato organizzato il collegamento tra l`attività di rilevamento delle infrazioni ed il soggetto preposto al servizio di polizia". Contro questa decisione il comune ha presentato ricorso in Cassazione ma senza successo, almeno sul fronte della gestione dell`autovelox. La signora, infatti, non pagherà la multa perché, ha spiegato la seconda sezione civile, "dal verbale di accertamento non emergeva adeguatamente che il rilevamento, cioè l`elaborazione della rilevazione, avveniva ad opera di un agente preposto al servizio di polizia stradale, unico abilitato ad attribuire fede privilegiata all`accertamento". 06-04-2011 09:32 ITALIA/Ascia. Libera coltivazione in libero Stato. Resoconto assemblea costitutiva  Si è tenuta a Bologna, il 3 aprile 2011, la prima assemblea nazionale dell’ASCIA (Associazione per la Sensibilizzazione sulla Canapa Autoprodotta in Italia). A seguire il comunicato di sintesi della stessa associazione: L’assemblea ha sancito la costituzione ufficiale della nostra associazione e la nascita di un movimento associativo spontaneo, con lo scopo di interloquire con le Istituzioni e alzare il livello di indignazione popolare attraverso una continua mobilitazione, con l’univoco scopo di porre fine alla persecuzione contro i fruitori di questa grande risorsa, raccogliendo la voce di centinaia di migliaia di cittadini comuni perseguitati e soprattutto delle migliaia  di malati che reclamano il diritto di curarsi con questa pianta. Le numerose associazioni del settore intervenute, la buona affluenza di pubblico, la presenza di rappresentanti politici dei Verdi, di SEL e di Radicali Italiani, hanno realizzato un incontro ricco di dibattito, di spunti e di proposte. Dai lavori dell’Assemblea è stata evidenziata la necessità di operare su due fronti: quello istituzionale e quello di base, coniugando l’azione politica di pressione sulle Istituzioni con il coinvolgimento della grande massa di consumatori e coltivatori di canapa italiani. L’apporto in chiave giuridica dell’Avv. Carlo Alberto Zaina, il supporto scientifico fornito dal prof. Gian Luigi Gessa e il sostegno morale di figure note e stimate come Don Gallo e Jacopo Fo, hanno contribuito affinché l’Assemblea, oltre ad essere un momento di confronto e di proposte, fosse anche l’occasione per approfondire i vari aspetti che orbitano intorno al proibizionismo nei confronti della canapa.! L'ASCIA si è proposta come laboratorio per sviluppare strategie unitarie affinché cessi al più presto la persecuzione contro i coltivatori e consumatori in proprio di canapa e tutte le associazioni presenti (PIC - Luca Coscioni - ARA - Encod - Canapisa - MMM - Lab 57) hanno convenuto sulla necessità di unire le forze nel massimo rispetto delle diversità, mentre i rappresentanti dei Partiti che sono intervenuti all’Assemblea hanno garantito il massimo sostegno in questa battaglia per la libertà individuale e in difesa della dignità di centinaia di migliaia di cittadini italiani considerati ingiustificatamente criminali. 06-04-2011 10:28 USA/Contrabbando sigarette. Fiorisce a New York Il quotidiano “The New York Times” ha mandato alcuni reporter in giro per la citta' per valutare la situazione del mercato nero delle sigarette di tabacco. Un pacchetto legale costa 12,50 Usd mentre uno di contrabbando lo si trova tra 7 e 8 Usd, in un contesto in cui i divieti di fumo in luoghi pubblici si estendono sempre di piu', incluse spiagge e zone pedonali. Sigarette che vengono vendute anche come singole o a piccole unita', con costi tra i pochi cent a qualche dollaro. In Stati come la Virginia o nelle riserve indiane, una stecca costa sui 50 Usd. I venditori a New York sono quasi essenzialmente ispanici e afroamericani che, tra le 7 e le 10 di mattina, offrono la loro merce attorno a Penn Station. 06-04-2011 10:57 CINA/I malati da fobia di Aids Hanno i sintomi dell'AIDS ma risultano negativi ai test HIV. La notizia, apparsa su diversi giornali locali, riguarda diverse persone provenienti da sei regioni della Cina che, secondo quanto riferito da Deng Haihua, portavoce del Ministero della Salute, sarebbero in realta' affette solo da una sindrome da fobia da AIDS. La strana malattia, apparsa per la prima volta ad Hong Kong e in seguito evidenziata anche in pazienti a Taiwan e Singapore e ora a seguire anche a Pechino, Shanghai e nelle province cinesi dello Zhejiang, del Jiangsu, dellO Hunan e del Guangdong, provoca nei pazienti ghiandole ingrossate, sanguinamenti cutanei e crescita di piccoli peli sulla lingua oltre a sudorazione anomala e intorpidimento delle mani e dei piedi. La similitudine con alcuni dei sintomi dell'AIDS aveva inizialmente fatto pensare a nuovi casi di questa malattia ma l'ipotesi e' stata velocemente archiviata dopo che tutti i test per l'HIV condotti su queste persone sono risultati negativi. E la paura sta montando nelle provincie, soprattutto perche' non si riesce a capire se si tratta di una nuova malattia o di cosa. 'Non è una novita', nella pratica clinica ho visto molti di questi pazienti a Shanghai - ha detto Lu Hongzhou, vice presidente del centro di Sanita' pubblica a Shanghai e uno dei massimi esperti cinesi di AIDS - queste persone soffrono di gravi pressioni mentali, sospettano di avere l'AIDS e mettono a confronto i loro sintomi con quelli dell'AIDS. In realtà e' solo fobia da AIDS'. Il Ministero della Salute ha richiesto a Pechino, Shanghai e alle altre zone del paese interessate da fenomeno di avviare uno studio del problema. 06-04-2011 12:38 USA/Pubblicato il World Stem Cell Report di Future Science Il gruppo Future Science ha fatto sapere che il Genetics Policy Insitute's (GPI's) 2011/12 World Stem Cell Report e' stato pubblicato nel giornale medico Regenerative Medicine. Il GPI Report, che e' stato preparato per la distribuzione ai partecipanti del World Stem Cell Summit del prossimo ottobre 2011, e' edito anche come speciale supplemento della rivista pubblicata da Future Medicine. Il contenuto di questo Report -che include articoli sull'impatto della legge e dell'etica sui progressi della ricerca medica- e' studiato per raggiungere un pubblico piu' ampio. Inoltre, Regenerative medicine sara' sponsor per eccellenza del World Stem Cell Summit che si terra' a Pasadena, California. Elisa manzotti, direttore editoriale di Future Medicine, ha detto: “Il nostro team editoriale ha utilizzato una particoalre attenzione per assicurarsi che gli articoli del World Stem Cell Report fossero redatti in forma concisa, con intelligenza tempestiva e fruibile per i nostri lettori. 06-04-2011 13:02 USA/Staminali del pesce zebra contro il melanoma  Grazie al pesce zebra c'e' ora una nuova speranza malate di melanoma, un aggressivo cancro della pelle responsabile di circa 8.700 morti all'anno in Usa. In nuovo studio pubblicato nell'edizione del 24 marzo della rivista nature, i ricercatori hanno individuato SETDB1 come un nuovo gene che procura il melanoma e puo' giocare un ruolo nel 70% di coloro che ne sono colpiti. “Speriamo che la nostra scoperta possa servire alle strategie terapeutiche per i pazienti che ne hanno bisogno”, ha detto il co-autore dello studio Yariv J. Houvras, assistant professor di medicina nel Departments of Surgery, Medicine, e Cell and Developmental Biology al Weill Cornell Medical College. Il melanoma rappresenta il 5% di tutti i casi di cancro alla pelle, casi che in maggioranza sono mortali. L'American Cancer Society stima che circa 68.000 casi sono stati diagnosticati in Usa l'anno scorso -39.000 uomini e 29.000 donne. Un tipo di cancro che, secondo il National Cancer Institute, si e' diffuso del 45% in piu' nel periodo 1992/2004. Qui maggiori informazioni 06-04-2011 14:16 ITALIA/Staminali contro il Parkinson. In partenza studio a Milano Partira' entro l'estate la prima sperimentazione italiana che usera' cellule staminali degli stessi pazienti per curare una malattia simile al Parkinson, la 'paralisi sopranucleare progressiva' (Psp), che colpisce 6-7 persone ogni 100mila. Lo studio, di fase I, coinvolgera' inizialmente 20 malati e i primi prelievi di cellule sono gia' in corso. La sperimentazione e' promossa dalla Fondazione Grigioni - Istituti Clinici di Perfezionamento (Icp) e dalla Cell Factory del Policlinico di Milano. L'obiettivo e' valutare la sicurezza e l'efficacia delle staminali per curare questa malattia, dato che attualmente non esiste alcuna terapia efficace. 'Lo studio e' gia' nella fase finale dell'iter autorizzativo presso l'Istituto Superiore di Sanita' - spiega Gianni Pezzoli, direttore del Centro Parkinson di Milano e presidente della Fondazione Grigioni - e prendera' il via entro due-tre mesi. Rappresenta un importante traguardo, anche perche' apre nuove prospettive per il trattamento di altre malattie neurodegenerative, a cominciare dal Parkinson'. I medici contano di avere i primi risultati entro un anno dall'avvio dello studio, mentre la valutazione definitiva e' attesa ad un anno e mezzo dal primo trattamento. 'Ci auguriamo di offrire ai nostri pazienti un'opzione terapeutica in piu' in completa sicurezza - prosegue Pezzoli -. Questo anche con l'obiettivo di frenare un certo turismo sanitario, che oggi coinvolge circa il 10% dei pazienti affetti da Psp che si recano all'estero, principalmente in Germania, in Cina o in Sud America, per sottoporsi a infusioni con cellule staminali sia autologhe che eterologhe'. A parte i costi piuttosto elevati (si parla di tariffe che vanno dai 10.000 ai 40.000 euro per infusione) 'e' necessario ricordare che tali procedimenti sono nella maggior parte dei casi non efficaci - conclude l'esperto - e soprattutto espongono i pazienti a rischi importanti, quali infezioni o encefalopatie, dovute al fatto che le procedure in genere non soddisfano neanche i minimi standard sanitari'. 06-04-2011 14:45 USA/Navigazione facile su web Fda contro frodi su alimenti e farmaci Una sezione del sito web facile da utilizzare, che fornisce informazioni immediate sui farmaci e sugli alimenti che vengono ritirati dal commercio per motivi di sicurezza. A crearla l'ente regolatorio americano Food and Drug Administration (Fda), in ottemperanza a quanto previsto nel Fda Food Safety Modernization Act, firmato dal presidente Barack Obama lo scorso mese di gennaio per rendere l'Agenzia piu' efficiente. Nel sito - informa una nota - le informazioni saranno strutturate in una tabella che conterra' dati come il nome del prodotto ritirato, la descrizione, le ragioni del problema e il nome dell'azienda produttrice. Il tutto fin dal 2009 e con la possibilita' di approfondire gli argomenti attraverso link ai comunicati dell'Agenzia. 06-04-2011 14:53 U.E./Euribor al massimo come da due anni Alla vigilia della consueta riunione mensile della Bce, l'euribor a tre mesi, il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali, balza ai massimi da quasi due anni a questa parte, salendo all'1,269%. Si tratta del livello piu' alto dall'11 giugno 2009. Domani l'Eurotower, secondo le previsioni, dovrebbe aumentare il tasso di riferimento in Eurolandia di 25 punti base all'1,25%. 06-04-2011 14:58 ITALIA/Accesso a Internet come diritto costituzionale? Domani giovedi' 7 aprile, a Mestre, si terra' un incontro pubblico con Stefano Rodota' 'Internet, diritto costituzionale. Tutti devono avere eguale diritto di accedere alla rete internet in condizioni di parita' e con modalita' tecnologicamente avanzate'. Interverranno l'assessore comunale alla Cittadinanza digitale, Gianfranco Bettin, il presidente di Venis, Sandro Codato, Macri Puricelli, giornalista e presidente dell'associazione Ipazia contro il divario digitale. 'Internet e' un diritto fondamentale - ha spiegato l'assessore Bettin, illustrando i contenuti dell'incontro - un diritto di cittadinanza. Almeno nel Comune di Venezia, dove il Consiglio comunale, su mia proposta, inserira' questo diritto nello Statuto. Venezia sara' la prima citta' in Italia a riconoscerlo. Il Comune di Venezia considera la rete internet un'infrastruttura essenziale per l'esercizio dei diritti di cittadinanza; concorre a garantire ai cittadini e a chi visita la citta' l'accesso alla rete internet in condizione di parita', con modalita' tecnologicamente adeguate e a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale; adotta procedure atte a favorire la partecipazione dei cittadini all'azione politica e amministrativa tramite la rete internet, tenendo conto della varieta' delle caratteristiche personali, sociali e culturali e si adopera per favorire la crescita della cultura digitale con particolare riguardo alle categorie a rischio di esclusione'. Il giurista e costituzionalista Stefano Rodota' terra' a battesimo la proposta dell'assessore Bettin. Rodota', come spieghera' durante il dibattito, ha infatti proposto, in collaborazione con la rivista Wired, di inserite il diritto alla Rete nella Costituzione, con un articolo 21-bis: 'Non si tratta solo di una proposta contro il digital divide - ha affermato Rodota' - ma questa apertura verso un diritto a Internet rafforza anche il principio di neutralita' della Rete e la considerazione della conoscenza in Rete come bene comune, al quale deve essere garantito l'accesso. Per questo e' necessario affermare una responsabilita' pubblica nel garantire quella che deve ormai essere considerata una precondizione della cittadinanza, dunque della stessa democrazia. In questo modo, si fa emergere anche l'inammissibilita' di iniziative censorie'. 06-04-2011 17:47 ITALIA/Trattamento dipendenze. Costituito coordinamento nazionale Lo scorso 31 marzo a Roma si è costituito il coordinamento Nazionale (INTERCEAR) dei coordinamenti regionali che operano nel campo dei trattamenti delle Dipendenze. Alla firma del’atto costitutivo hanno partecipato i rappresentanti delle regioni di: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia. Al percorso fondativo del coordinamento hanno partecipato anche le Regioni Liguria e Valle D’Aosta, inoltre ha già dichiarato la volontà di aderire al coordinamento anche la Regione Calabria e la Sardegna ha dimostrato il suo interessamento. A conti fatti 11 Coordinamenti regionali hanno deciso d’istituire questo organismo con l’intento di dialogare con la Conferenza delle Regioni, per affrontare i temi che riguardano il mondo delle dipendenze. Scopo del coordinamento è quello di rappresentare, presso la commissione salute della Conferenza delle Regioni, le istanze del settore dipendenze con particolare attenzione agli interventi residenziali e semiresidenziali che gli Enti Ausiliari svolgono sul territorio nazionale. Visto le diverse velocità di sviluppo dei sistemi di cura, di prevenzione e d’informazione sul territorio Nazionale, questa azione di coordinamento si pone l’obiettivo di costruire quel minimo di garanzie che hanno a che fare con i livelli di assistenza da implementare su tutto il territorio nazionale. Ad oggi la crisi economica, che il nostro paese si trova a dover gestire, corre il rischio di ampliare il divario che esiste tra Nord e Sud, così da impoverire tutto il sistema di contrasto al mondo delle dipendenze. Con l'approvazione dell'atto costitutivo è stato eletto l'Ufficio di Coordinamento così composto. Coordinatore Umberto Paioletti (regione Toscana) tesoriere Emanuela De Domenico (regione Sicilia) Vice-coordinatori Rosario Indice (regione Campania) Pino Maranzano (regione Piemonte) Germana Cesarano (regione Lazio) Ivan Mario Cipressi (regione Emilia Romagna) Giovanni Carrino (regione Lombardia) 06-04-2011 19:06 GIAPPONE/Staminali embrionali per creare occhio umano   Passi avanti verso la creazione di un occhio umano in laboratorio. Grazie a cellule staminali embrionali coltivate ad hoc, un team di scienziati giapponesi e' riuscito a ottenere una struttura complessa che ricorda l'occhio in fase di sviluppo embrionale. Un proto-occhio di topo che, secondo gli studiosi, potrebbe costituire la base per lo sviluppo di parti di ricambio, derivate dalle cellule staminali, destinate a trapianti per riparare la retina. Nella ricerca, pubblicata su 'Nature' dal team di Yoshiki Sasai del Riken Center for Developmental Biology di Kobe (Giappone), sono state coltivate cellule staminali embrionali di topo in un tessuto di coltura disegnato ad hoc. Le cellule, spiegano gli autori, si sono organizzate in una struttura tridimensionale stratificata che ricorda il calice ottico, elemento che si sviluppa negli strati interno ed esterno della retina durante l'embriogenesi. Questa organizzazione autonoma delle staminali era inaspettata, perche' le cellule in coltura non erano spinte o pressurizzate per assumere una forma particolare. Invece lo studio mostra che la formazione della coppa ottica dipende da una sorta di programma intrinseco, sequenziale e auto-organizzato, che stabilisce il destino e la posizione delle cellule stesse. E, dunque, e' alla base della formazione della coppa ottica. "Cio' che abbiamo saputo fare in questo studio e' risolvere un problema quasi centenario in embriologia, mostrando che i precursori della retina hanno la capacita' intrinseca di dare origine alla complessa struttura della coppa ottica", spiega Sasai. "E' eccitante pensare che ora siamo sulla buona strada per poter generare non solo i tipi di cellule differenziate - conclude - ma anche i tessuti, a partire da cellule staminali e cellule iPs" (simil-staminali 'ringiovanite'), "cosa che puo' aprire nuove strade verso applicazioni in medicina rigenerativa". "E' uno straordinario passo avanti che potrebbe aprire, con il tempo, possibilità impensabili per chi non ha l'uso della vista. Evidentemente vanno valutate con responsabilità e rigore tutte le implicazione etiche dell'impiego di cellule staminali embrionali, senza tuttavia dimenticare l'urgenza percepita da chi è ammalato e intravedere possibilità di guarigione". Cosí Ignazio Marino, chirurgo e senatore del PD. "Il risultato raggiunto in Giappone, e pubblicato sulla rivista scientifica piú rigorosa e prestigiosa al mondo, rappresenta una delle sfide della modernità - aggiunge Marino - cosí come le sperimentazioni sulle cellule staminali embrionali fatte dalla Geron Corporation per ottenere una nuova guaina mielinica e curare cosí i pazienti con lesioni al tratto toracico della colonna vertebrale, nella speranza che possano riacquistare l'uso delle gambe". 'Gia' Giovanni Paolo II si augurava che la ricerca un giorno potesse arrivare a guarire gli organi', pero', d'altra parte, 'metteva attenzione al fatto che la ricerca sulle cellule staminali deve essere fatta secondo la legge morale e cioe' non si puo' fare sulle cellule staminali embrionali perche' comporta la distruzione dell'embrione per ottenere le cellule adatte'. E' quanto ribadisce all'ANSA il cardinale Elio Sgreccia, presidente emerito della pontificia Accademia della Vita e bioeticista di fama internazionale, commentando i risultati della ricerca giapponese che ha ottenuto il primo occhio in provetta e pubblicata in prima pagina da Nature. 06-04-2011 19:48 MONDO/Lotta al narcotraffico. XVIII Conferenza IDEC a Cancun Il Segretario della Seguridad Publica de Mexico, Genaro Garcia, presiede la XVIII Conferenza internazionale di lotta contro le droghe (IDEC), che si tiene fino a domani a Cancun in Mexico, e aprendo la stessa ha tenuto a precisare che questo incontro deve servire a vincolare le agenzie nazionali, regionali e internazionali impegnate in merito. “Dobbiamo assumere impegni che tengano conto delle trasformazioni dei mercati della droga, cosi' come la crescente articolazione del crimine organizzato con la malavita comune a livello locale”. Per il funzionario messicano e' necessario migliorare la collaborazione e l'interscambio dell'intelligence operativa, la lotta alla circolazione illegale delle armi e al lavaggio dei proventi, la formazione di polizia e procure, e la lotta alla violenza che deriva dall'interazione tra delinquenza organizzata e quella comune. Secondo la titolare dell'Agenzia Usa antidroga (DEA), Michele Leonhart, i narcotrafficanti si evolvono in modo sempre piu' sofisticato, e nel suo intervento ha ricordato la confisca di due sottomarini -uno in Colombia e l'altro in Ecuador- utilizzati per i traffici di droghe. “Sappiamo che c'e' un legame tra terrorismo e narcotraffico e che le organizzazioni terroriste usano il denaro delle droghe per sostenere le proprie nefaste attivita', come nel caso delle FARC ( Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia). La titolare della Dea, un organismo che ha 83 uffici di rappresentanza in 63 Paesi, ha assicurato che i 103 Paesi che sono presenti a questa Conferenza sono tutti preoccupati per i vasti campi in cui i cartelli messicani della droga stanno estendendo la propria attivita' e tutti chiedono di partecipare alla lotta contro di essi. Come esempio del potere delle organizzazioni criminali messicane, ha riferito che questi gruppi di narcotrafficanti sono stati in grado di eliminare gli intermediari che vendevano droghe in Usa. Questo nonostante il lavoro delle autorita' messicane contro i cartelli delle droghe, lavoro che ha consentito di catturare decine di capi, estradare un centinaio di delinquenti in Usa e ridurre la disponibilita' di cocaina nel territorio statunitense, facendo aumentare il prezzo di vendita al dettaglio di questa droga e calare il livello di purezza con cui la stessa si vende per strada. Una delle maggiori sfide della comunita' internazionale nella lotta al narcotraffico e' combattere la estrema violenza che viene generata, e come esempio valgano i circa 15.000 omicidi registrati in Messico nel 2010 e relazionati con questo flagello. Per la sua parte, l'attuale ambasciatore Usa in Messico, Carlos Pascual, ha fatto notare che sebbene gli Usa consumino piu' droghe, hanno piu' armi e piu' gang di delinquenti rispetto al Messico, hanno molto meno violenza rispetto al Paese latinoamericano. Un differenza dovuta al fatto che il sistema di giustizia civile statunitense impone lo Stato di diritto e rende chiaro ai criminali che vi è un costo per commettere reati. L'attuale conferenza della IDEC, che ha come tema “la creazione di un fronte comune contro la delinquenza organizzata”, ha dato il benvenuto a Cipro, Montenegro e Serbia come nuovi membri e conta della partecipazione di Albania, Kenya, Qatar, Tanzania e Macao come osservatori. 06-04-2011 20:17 CANADA/Marijuana in adolescenza puo' portare a schizofrenia. Studio Agisce sugli 'interruttori' cerebrali che controllano le emozioni e questo, a lungo andare, puo' alterare la personalita'. Arriva dall'Universita' del West Ontario, in Canada, un nuovo richiamo sugli effetti a lungo termine della marijuana contenuti in uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience. Due regioni cerebrali sono quelle piu' 'sensibili' all'uso della sostanza, amigdala e corteccia prefrontale, dove si concentrano i recettori dei cannabinoidi ma anche le famiglie di neuroni che guidano l'elaborazione delle informazioni sensoriali legati alle emozioni e alla memoria. La conclusione di Steven Laviolette, professore del Dipartimento di Anatomia e Biologia cellulare che ha guidato la ricerca, e' che 'l'esposizione durante l'adolescenza alla marjuana puo' aumentare la probabilita' di schizofrenia nel corso della vita'. 06-04-2011 20:33 GRAN BRETAGNA/Test Dna contro possibili nascite di bimbi malati Test del Dna che possono eliminare il rischio dei genitori di avere un figlio affetto da un male ereditario riceveranno oggi l'approvazione della commissione del governo britannico sulla genetica. La Human Genetics Commission (Hgc) respingera' le polemiche sugli esami - attraverso i quali una coppia puo' apprendere se condivide mutazioni genetiche che potrebbero dare origine a malattie nei loro figli - e dira' che non vi sono ostacoli ne' etici, ne' legali ne' sociali che impediscono alla sanita' pubblica di offrirli ai propri pazienti. Il rapporto dell'Hgc potrebbe aprire la strada a analisi di massa di giovani, prima ancora che le donne restino incinte, per prevenire la nascita di figli affetti da fibrosi cistica o da anemia falciforme. Questi test al momento sono accessibili soltanto a persone ad alto rischio per via della loro storia famigliare o origine etnica e vengono nella maggioranza dei casi svolti quando la donna e' gia' incinta. La relazione dell'Hgc suggerisce pero' ai medici di non promuovere attivamente gli esami e afferma che i pazienti 'non devono mai sentirsi obbligati o forzati' a sottoporsi ai test genetici. L'affidabilita' e il costo di test particolari dovranno inoltre essere esaminati prima di essere diffusi su scala nazionale. Un semplice esame della saliva, che costa tra 100 e 700 sterline e' gia' in grado di dire se entrambi nella coppia hanno un gene mutate che darebbe al bambino una chance su quattro di ereditare entrambi i geni e ammalarsi di una malattia recessiva. Le coppie per le quali il risultato e' positivo possono evitare di avere un figlio utilizzando la fecondazione in vitro o dello sperma donato, oppure sottoponendosi ad ulteriori test quando la donna e' incinta con l'idea di abortire nel caso il figlio risultasse malato. 06-04-2011 20:39 BELGIO/Capo Chiesa cattolica preso a torte in faccia Anche il capo della Chiesa cattolica belga, monsignor Andre'-Joseph Leonard, e' caduto vittima della 'Internazionale pasticcera', gruppo situazionista di stampo anarchico che ha gia' preso a torte in faccia personaggi del calibro del presidente francese, Nicolas Sarkozy, del re del software Bill Gates e del filosofo Bernard-Henri Levy. Secondo quanto riferito dal leader del gruppo, che utilizza lo psuedonimo di 'Le Gloupier', l'alto prelato e' stato colpito ben quattro volte. Una prima torta alla crema lo ha preso in pieno volto mentre si recava all'Universita' Cattolica di Louvain-la-Neuve per partecipare a un dibattito. Monsignor Leonard non ha fatto a tempo a ripulirsi e riguadagnare la sala, che e' stato raggiunto da altre tre torte lanciato dagli attivisti della 'Internazionale'. Dalla sua nomina nel gennaio 2010 alla guida della Chiesa cattolica del Belgio, travolta dallo scandalo della pedofilia, monsignor Leonard e' stato al centro di numerose polemiche per le sue opinioni sull'Aids, sull'omosessualita', sull'aborto e sui sacerdoti coinvolti in abusi sui minori. Particolare indignazione aveva sollevato una sua dichiarazione che paragonava il virus dell'Hiv alla 'giustizia divina'. 06-04-2011 20:43 ITALIA/Fastweb: no alla neutralita' della Rete No a soluzioni normative premature sulla neutralita' della rete. Lo ha detto l'ad di Fastweb Stefano Parisi nel suo intervento al Senato, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sullo sviluppo della banda larga e sulla neutralita' della rete di comunicazione. Descrivendo l'evoluzione del settore delle telecomunicazioni, il manager ha spiegato che, con i nuovi modelli di traffico internet (social network, fruizione di contenuti multimediali di intrattenimento ecc), il valore generato da Internet e' catturato in misura maggiore da motori di ricerca, social network, aggregatori di contenuti on line e aziende che sviluppano strumenti per accedere a Internet, mentre gli operatori di connettivita' hanno una profittabilita' nettamente inferiore a fronte di ingenti investimenti richiesti per assicurare il funzionamento della rete. La situazione, ha spiegato Parisi, diventera' ancora piu' esasperata con gli investimenti necessari per la costruzione delle Reti di Nuova Generazione (NGN). Per uscire da questa impasse, ha sottolineato, e' indispensabile ricorrere a modelli di "gestione del traffico" non discriminatori per mitigare gli effetti della saturazione della rete e garantire che tutti accedano nel modo migliore ai contenuti che cercano. La gestione delle reti, che permette comunque e sempre l'accesso ad Internet per tutti, e' importante per creare nuovi modelli di business a sostegno degli investimenti. Lo sviluppo di servizi a "qualita' garantita" e la possibilita' di utilizzarli per la trasmissione di alcuni contenuti audiovisivi ha notevoli vantaggi: crea una fonte di reddito addizionale per gli operatori, rafforzando la loro capacita' di investimento sulle reti ed evitando che i costi addizionali siano spalmati in modo indiscriminato su tutti gli utenti; ottimizza la performance della rete; abilita nuovi business model che possono contribuire alla profittabilita' degli operatori. A tutela della ricchezza di sviluppi e risorse che garantirebbe la gestione delle reti, e' indispensabile, secondo Parisi, evitare soluzioni normative premature che ingessino l'evoluzione del mercato: l'introduzione per legge di un principio di neutralita' della rete - inteso come il divieto per gli operatori di rete di gestire ed assegnare diverse priorita' alle diverse categorie di traffico dati, basato sull'idea infondata che le reti a banda larga siano facilmente espandibili - comporterebbe criticita' di natura tecnica ed economica i cui costi dovrebbero necessariamente essere ribaltati sugli utenti finali attraverso aumenti generalizzati. Imporre la neutralita' della rete porterebbe al risultato paradossale di gravare in modo iniquo sulle bollette pagate dagli utenti finali, a prescindere dall'uso che fanno dei servizi a banda larga. 07-04-2011 07:29 MESSICO/Narcoguerra. Trovata 'narcofosa' con 59 cadaveri, la piu' grande in assoluto  Almeno 59 cadaveri sono venuti fuori da quella che sembra essere una "narcofosa" nello Stato messicano Tamaulipas, al nordest del Paese. Cosi' fa sapere Milenio Television citando fonti militari. La scoperta avviene poche ore dopo la maifestazione che si e' tenuta in 20 citta' alla quale hanno partecipato poiu' di 25.000 persone che chiedevano la fine della violenza. I corpi sono stati trovati nel Comune di San Fernando dove, lo scorso ottobre, furono rinvenuti i corpi di 72 immigrati centroamericani e sudamericani. La mattanza fu attribuita al cartello di narcotrafficanti dei Los Zetas, come riferisce l'agenzia Efe. La "narcofosa" scoperta ora e' la piu' grande mai ritrovata, primeggiando su un'altra con 55 cadaveri che fu ritrovata nello Stato di Guerrero Da quanto e' presidente Felie Calderon, i morti o le persone sparite per motivi legati al narcotraffico sono circa 40.000, cosi' come fa sapere la Commissione Nazionale dei Diritti Umani.Uno dei casi piu' recenti, con un certo rilievo mediatico, e' stato quello di Juan Francisco Sicilia, 24 anni, assassinato e torturato con un gruppo di sei amici a Cuernavaca. Assassinio che ha provocato le manifestazioni di cui sopra in diverse parti del Paese, ma anche a Barcelona, Parigi e New York 07-04-2011 10:02 ITALIA/Autovelox. Cassazione ribadisce: sui viali urbani ci vuole il vigile accanto Con sentenza depositata ieri, n.7872/11, la seconda sezione civile della Cassazione, in materia di postazioni fisse di autovelox affronta l'ipotesi di una strada con caratteristiche diverse da tratto. Viene ribadito il principio secondo cui la discrezionalita' del prefetto nel determinare i tratti di viabilita' ordinaria su ci autorizzare postazioni fisse di autovelox non presidiate da agenti, non puo' essere esteso anche a tipi di strade, gia' individuati dalla legge (168/02, art.4) e nei centri abitati e' limitato ai viali di scorrimento. La sentenza capovolge una decisione del Tribunale di Treviso. Qui tutta la vicenda Firenze Autovelox 07-04-2011 10:17 ITALIA/Multe Cds. Ministero Interno: non c'e' obbligo segnalare subito conducente, ma ... La presentazione di un ricorso contro una infrazione al codice della strada, con invito alla segnalazione del conducente a cui sottrarre i punti in caso di rifiuto del ricorso, da' la possibilita' di depositare questa segnalazione alla richiesta successiva dell'autorita', dopo l'emissione della sentenza sfavorevole al ricorrente. Lo ha specificato il ministero dell'Interno con un parere diramato dalla Prefettura di Ravenna il 2 febbraio 2011. Un parere, pero', che contrasta con la prevalente giurisprudenza in materia come, per esempio, la sentenza di Cassazione n.16674/2010 che stabilisce l'obbligo del ricorrente a segnalare entro 60 giorni dalla notifica il conducente del momento in cui e' stata commessa l'infrazione. 07-04-2011 11:16 SVIZZERA/Staminali. In Canton Ticino nasce il centro terapie cellulari Il Canton Ticino diventa la "culla" della scienza per la vita. Con il recente avvio del Cardiocentro Cluster for Life Sciences, Lugano pone le basi per essere un punto di riferimento internazionale nella ricerca applicata e nelle terapie cellulari. «Le cellule staminali rappresentano il vero futuro della medicina; siamo infatti convinti che tra cinque anni le terapie cellulari daranno un contributo importantissimo nella cura di particolari malattie», afferma Gianni Soldati, responsabile del Cardiocentro Cluster for Life Sciences e direttore scientifico della Swiss Stem Cell Bank -SSCB- la banca svizzera delle cellule staminali. Il Cardiocentro Cluster nasce dall'esperienza maturata in ambito scientifico da diversi soggetti: dal Cardiocentro Ticino alla SSCB, leader nel bancaggio delle staminali cordonali, dall'Università della Svizzera italiana alla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana (SUPSI) al Laboratorio di Diagnostica Molecolare che è stato sviluppato all'interno del Cardiocentro stesso. «La creazione del Cluster è stata un'iniziativa naturale -continua Soldati-. Era necessario strutturare le attività che si concentravano su di un unico ambito: le terapie cellulari sull'uomo. Nel luglio 2004, primi in Svizzera, siamo partiti con un intervento pionieristico: un trapianto di cellule staminali nel miocardio di un paziente colpito da infarto. Adesso vogliamo dare corpo ad una serie di progetti che ruotano sempre attorno alle cellule staminali». Nel cantiere del Cluster c'è l'avvio di una banca per la conservazione delle staminali da tessuto adiposo, dove invece si conservano staminali da sangue del cordone ombelicale. «Si passerà direttamente dal prelievo alla conservazione attraverso una serie di passaggi che permetteranno di selezionale queste cellule per i futuri impieghi», precisa Soldati. Tra i progetti in corso c'è "Stagra", progetto per la costruzione di un dispositivo di trattamento del tessuto adiposo per l'estrazione di cellule staminali mesenchimali. Spiega il direttore scientifico di SSCB: «Lo scopo di questo progetto è quello di sviluppare una macchina automatizzata ad alta efficienza che separi e concentri le cellule staminali adulte provenienti dal tessuto adiposo di un paziente per poterle reinfondere nel medesimo paziente o con finalità di stoccaggio autologo». SSCB, in collaborazione con la Supsi, sta inoltre sviluppando anche il progetto "Tenociti" per permettere la differenziazione di cellule staminali mesenchimali in tenociti, ovvero le cellule che compongono i tendini e che dovrebbero permettere una loro ricostruzione. «Parliamo di un sistema di attuazione controllata che permetta di generare una particolare tensione si di un Patch composto da particolare fibre polimeriche biocompatibili», continua Soldati preannunciando che presto «si arriverà all'edificazione dello Swiss Stem Cell Institute che sarà lo stabile dove tutti questi progetti potranno avere una continuità fisica oltre che intellettuale». «Siamo orgogliosi di aver contribuito alla nascita del Cardiocentro Cluster sia per l'importanza che questo gruppo avrà nella ricerca applicata, sia perché abbiamo potuto portare la nostra esperienza maturata nelle staminali cordonali al servizio della scienza», osserva Paolo Martinelli, direttore generale di SSCB. «Sviluppare il tema delle staminali è fondamentale non solo per il mondo scientifico e medico, ma anche per quei genitori che hanno voluto affidare a noi il sangue cordonale del loro figlio. Una scelta per la vita che oggi si coniuga con il cluster della scienza per la vita». SSCB - Swiss Stem Cell Bank: Attiva dal 2005, SSCB è la prima struttura svizzera che ha proposto un servizio di conservazione privata delle cellule staminali interamente svolto sul territorio svizzero. È tra le prime sei criobanche in Europa e abbina l'attività di bancaggio con un'azione continua di ricerca scientifica nell'ambito delle cellule staminali. La struttura, che opera nel rispetto dei protocolli operativi di Swissmedic (l'ente federale svizzero di controllo sulla qualità e la sicurezza in ambito sanitario), ha adeguato il proprio sistema di qualità agli standard internazionali Netcord. La sede è a Lugano, nel Canton Ticino. 07-04-2011 12:35 ITALIA/Alcool e incidenti stradali. Rapporto ISS In Italia il 30% dei decessi per incidenti stradali e il 50% degli incidenti non mortali, secondo i dati della Commissione Europea e le elaborazioni dell'Istituto Superiore di Sanita' illustrare oggi, hanno una correlazione con l'uso di alcol. Inoltre: piu' di 1 incidente su 4 in Europa e' causato dall'uso di alcol alla guida (circa 10.000 ogni anno). Oltre 1 decesso su 4 in Europa registrato tra i ragazzi e 1 su 10 tra le ragazze e' causato dall'alcol. L'alcol rappresenta la prima causa di morte tra i giovani di eta' compresa tra i 15 e i 29 anni. Nel 2008 sono stati rilevati in Italia 218.963 incidenti stradali (-5,2 % rispetto al 2007), che hanno provocato 4.731 morti (-7,8%) e 310.739 feriti (-4,6% ). L'analisi effettuata dall'ISS della mortalita' alcol correlata stima che il 38,1% dei decessi per incidente stradale fra gli uomini e il 18,4% tra le donne sono da attribuire all'alcol. E che i decessi dovuti ad incidente stradale avvengono per tutte le fasce di eta' ma i tassi piu' elevati (per 100.000 individui) si registrano tra gli uomini nei giovani di eta' 15-29, tra le donne di eta' 15-24 e negli anziani. 07-04-2011 14:58 ITALIA/Buche per strada. Cassazione: il Comune e' responsabile degli eventuali danni I Comuni sono tassativamente obbligati a rimuovere buche, bolle o, in generale, tutte quelle insidie per strada che possono causare incidenti e cadute dolorose. Se i Comuni non si attivano, avverte la Cassazione, saranno chiamati a rispondere in sede penale per le lesioni causate ai cittadini. Applicando questo principio, la quarta sezione penale ha convalidato una condanna per lesioni colpose nei confronti di Antonio O., dirigente dell'Ufficio tecnico del Comune di Acqui Terme (Alessandria), colpevole per le lesioni causate ad una signora, Angela B., inciampata su una 'bolla' dell'asfalto. In particolare, come ricostruisce la sentenza 13775, al dirigente comunale era stato contestato di avere omesso la necessaria manutenzione ordinaria del piano di calpestio del passaggio pedonale fra il marciapiede e l'attraversamento della carreggiata, in cui si era verificata la caduta della signora, cosi' permettendo il permanere di una 'bolla' di materiale bituminoso rialzata rispetto al piano di camminamento e pericolosa in quanto difficilmente visibile e non segnalata, tale da provocare la caduta. Da qui la condanna del dirigente comunale per lesioni colpose inflitta dal tribunale di Acqui Terme il 27 ottobre 2009. Inutile la difesa del dirigente comunale volta a dimostrare l'assenza di responsabilita' "in considerazione della piena visibilita' e non insidiosita' del piccolo rilievo sull'asfalto". Insomma, a detta del Comune, quella caduta era solo dovuta alla disattenzione del pedone. Piazza Cavour ha respinto il ricorso della difesa di Antonio O. ed ha sottolineato che "il sindaco e il responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune assumono la posizione di garanzia sulla base di una generale norma di diligenza che impone agli organi dell'amministrazione comunale, rappresentativi o tecnici che siano, di vigilare, nell'ambito delle rispettive competenze, per evitare ai cittadini situazioni di pericolo derivanti dalla non adeguata manutenzione e dal non adeguato controllo dello stato delle strade comunali". Ebbene come ragguaglia ancora la Suprema Corte, il principio e' stato applicato legittimamente anche nel caso in questione, "essendosi verificato che lo stato della strada poteva determinare prevedibilmente eventi del genere". Da qui la responsabilita' del dirigente del Comune il cui "compito cautelare in quanto onerato della manutenzione e' proprio quello di rimuovere quelle situazioni di irregolarita' da cui e' prevedibile possano sorgere problemi per la circolazione degli utenti". La disattenzione, avverte ancora la Cassazione, se il Comune non si attiva per rimuovere le insidie non e' che un "pretesto" di cui non tenere alcun conto. 07-04-2011 15:31 ITALIA/Assolta per coltivazione di cannabis medica ad uso personale Aveva trasformato il suo terrazzo sul Canal Grande, a Venezia, in una serra per coltivare cannabis, ma lo aveva fatto per fini terapeutici, essendo malata da 30 anni di sclerosi multipla. E' la tesi sostenuta dalla difesa di una signora sessantenne, da tempo costretta su una sedia rotelle, e accolta sia dal pm Giorgio Gava che dal giudice Giuliana Galasso, che ha disposto l'archiviazione dell'indagine. Secondo il legale della donna, Elisabetta Alfonso, presidente dell'Associazione italiana sclerosi multipla di Venezia, l'uso della marijuana si giustifica con le particolarissime condizioni fisiche dell'indagata e la modesta entita' della coltivazione, funzionale al consumo personale e terapeutico. La droga, sostiene il legale, come riporta La Nuova Venezia, veniva utilizzata al posto dei farmaci antispastici, per evitarne i gravi effetti collaterali. A far scattare l'indagine era stata la denuncia di un vicino di casa, che aveva notato le piante in bella mostra in terrazza. Nel corso di una perquisizione nell'abitazione della donna, i Carabinieri avevano sequestrato 42 piantine e una piccola scatola contenente 20 grammi di erba gia' essiccata e pronta per l'uso. 07-04-2011 18:58 ITALIA/Duopolio tv. Ocse: occorre intervento Antitrust In Italia nel settore tv non c'e' sufficiente concorrenza, per questo e' auspicabile un intervento dell'Antitrust. Lo afferma l'Ocse nel rapporto 'Going for Growth'. In Italia, si legge nel rapporto, "il settore televisivo resta dominato da societa' statali e da una societa' privata". L'organizzazione dunque raccomanda "di chiedere all'Autorita' per la Concorrenza di valutare il grado di competitivita' nei media tv". L'Organizzazione di Parigi sottolinea che "gli interessi dei consumatori non sono sempre la priorita' nelle politiche sulla concorrenza" 07-04-2011 19:02 ITALIA/Mix droghe. Allerta del Dpa Il Dipartimento Politiche antidroga avvisa i giovani: "attenzione ai mix di sostanze stupefacenti, a rischio anche la vita". Il dipartimento, in una nota, punta il dito contro "i luoghi di incontro che si presentano ai ragazzi come innocui punti di "evasione dalla realta'", una sorta di "parchi dei divertimenti chimici", che si trasformano in punti di smercio di sostanze stupefacenti; feste dedicate al consumo di cannabis e allo sballo che consegnano puntualmente giovani in pronto soccorso". Proprio in questi giorni, grazie ai centri collaborativi sparsi su tutto il territorio nazionale, il Dpa ha individuato '9 intossicazioni dovute a mix di alcol con sostanze stupefacenti quali: cannabis, ketamina ed ecstasy, che hanno determinato il ricovero urgente dei ragazzi presso i centri specializzati. Secondo le indagini condotte dal Sistema di Allerta si tratta di giovani tra i 17 e i 20 di cui 4 provenienti da una "Festa della semina" alludendo chiaramente alla cannabis, organizzata dal centro sociale Leon Cavallo con "cena antiproibizionista" mentre, gli altri 5 provenivano da una discoteca di Milano'. Il Dipartimento Politiche Antidroga, sconsiglia ancora una volta l' assunzione, di queste droghe, sia per la tossicita' acuta che per i pericolosi effetti negativi imprevisti ed imprevedibili che possono procurare sui consumatori con gravi danni alla salute. "Ai giovani italiani va detto e ripetuto chiaramente - dichiara Giovanni Serpelloni, capo del Dpa - che l'uso di qualsiasi tipo di sostanza stupefacente porta con se rischi e pericoli importanti. Va ricordato anche che l'alcol e' una sostanza tossica e se abusato puo' diventare molto pericoloso procurando coma etilico, un forte e pericolosissimo potenziamento degli effetti delle droghe. Gia' in passato questo Dipartimento, proprio sul policonsumo, aveva messo in guardia i ragazzi sul cosiddetto "effetto sinergico" che deriva dal mix di sostanze e che scatena reazioni ancora piu' tossiche per l'organismo se prese contemporaneamente". 07-04-2011 19:06 IRAN/Giustiziati tre narcotrafficanti Tre trafficanti di droga sono stati impiccati stamani nel carcere della città di Orumieh, situata nel nordovest dell'Iran. Lo riferisce il sito d'opposizione all'estero 'Iranpressnews', spiegando che i tre narcotrafficanti, Touhid Mahsoumi Dajin, Khaled Esmaili e Mashud Qavipanjeh, erano stati condannati a morte alcuni mesi fa dal tribunale di Orumieh e che le sentenze emesse nei loro confronti erano state già confermate dalla Corte Suprema. Secondo i siti attivi nell'ambito dei diritti umani, negli ultimi nove mesi sarebbero state impiccate in Iran circa 300 persone. Con l'istituzione della Repubblica Islamica, dopo la rivoluzione del 1979, in Iran vige un'interpretazione della sharia che prevede la pena capitale per una serie di reati, tra questi anche il traffico di droga. 07-04-2011 19:10 GAMBIA/Giro di vite contro narcotraffico Giro di vite in Gambia contro i narcotrafficanti che hanno individuato nell'Africa occidentale un hub strategico per lo smistamento degli stupefacenti lungo la rotta che dall'America Latina porta ai ricchi mercati europei. Il parlamento di Banjul ha approvato una legge 'bipartisan' che inasprisce le pene per il traffico internazionale di droga e per tutti i reati connessi. Le autorita' locali valutano che nel Paese vengono stoccati quantitativi di droga (principlamente cocaina) pari a un importo annuo di oltre due miliardi di dollari. La legge appena approvata istituisce anche un'Agenzia nazionale per la lotta alla droga che avra' il compito di coordinare tutte le politiche e iniziative per stroncare il narcotraffico. 07-04-2011 19:13 USA/Staminali embrionali. Parla primo operato Tim non riesce ancora a camminare, ma le sue condizioni stanno migliorando. Pare che i due milioni di cellule staminali, 'progenitrici oligodendriciti', che qualche mese fa i medici gli hanno inserito nella colonna spinale stiano cominciando a funzionare. E' presto per cantare vittoria, ma e' ottimista. E per la prima volta, dopo l'operazione, esce allo scoperto parlando con il Washington Post, che gli dedica un pezzo in prima pagina. E' la storia di Timothy Atchinson, un ragazzo di 21 anni dell'Alabama, rimasto paralizzato dalla testa in giu', in seguito a un bruttissimo incidente stradale lo scorso 25 settembre. Ironia della sorte, in quello stesso giorno avrebbe compiuto 58 anni Christopher Reeve, lo sfortunato protagonista di 'Superman', scomparso nel 2004 dopo una lunga agonia sulla sedie a rotelle. Per anni Reeve s'e' battuto in prima linea a favore della ricerca sulle cellule staminali. E anche grazie alla sua lotta, nei mesi scorsi i dottori del Stepherd Center di Atlanta, e la Geron Corp di Menlo Park, in California, sono riusciti a convincere la Food and Drug Administration a dare il via libera all'applicazione sull'uomo di trattamenti finora sperimentati con successo solo sui ratti in laboratorio. La speranza dei medici e' che queste particolare cellule ottenute da embrioni di pochi giorni riescano a ricostruire le guaine attorno al midollo spinale danneggiato dai traumi. Nei test di laboratorio su centinaia di topi parzialmente paralizzati, riferisce la Geron, queste cellule hanno avuto effetto e le cavie hanno recuperato la loro mobilita. La Fda, dopo mesi di polemiche, tempo fa ha autorizzato l'impianto di queste cellule ad appena 10 pazienti, tutti volontari. E Timothy e' il primo di cui si conosce l'identita' e ad essere contattato da un giornale. Ma al Post rivela molto poco sul suo attuale stato di salute: 'Sto bene  racconta- e non vedo l'ora di vivere una vita normale. Sono molto ottimista e penso di tornare, gia' ad agosto, all'universita'. Ora riesco anche a guidare una di quelle macchine con i comandi sullo sterzo, senza che sia necessario l'uso delle gambe. E presto per dire che tutto andra' bene'. Di piu' non dice. Sul suo blog racconta che ha preso contatti con un agente letterario per scrivere assieme a un amico un libro su tutta la sua storia. 07-04-2011 19:20 ITALIA/Telecom Italia: i big di Internet paghino per sviluppo Rete I cosiddetti 'over the top', vale a dire i big di Internet come Google e Facebook, dovrebbero contribuire agli investimenti per le reti di tlc: attualmente, infatti, non solo fanno 'ricavi importantissimi', ma 'non lasciano occupazione e risorse fiscali in capo ai paesi in cui vengono realizzati'. Lo ha ribadito l'ad di Telecom Italia, Franco Bernabe', nel corso di un'audizione alla Commissione Lavori Pubblici del Senato. 'Si stima - ha spiegato Bernabe' - che nei prossimi quattro anni gli operatori europei dovranno investire circa 20 miliardi di euro per preservare le attuali prestazioni delle reti mobili. Considerando anche gli aumenti di capacita' necessari sulle reti fisse, gli investimenti complessivi superano 30 miliardi di euro, pari a circa il 10% del fatturato annuo dell'industria'. Per vincere la sfida, ha proseguito, sara' necessario innovare 'l'attuale modello di business che ha consentito agli over the top di raggiungere, a livello mondiale, ricavi totali analoghi a quelli conseguiti dagli operatori di rete per l'accesso a Internet (circa 130 miliardi nel 2010), pur non essendo gravati dagli elevati investimenti infrastrutturali di questi ultimi'. Insomma, ha concluso, non volendo aumentare i prezzi al dettaglio, la sostenibilita' di Internet nel futuro potra' essere garantita solo 'attraverso meccanismi che aumentino la contribuzione degli over the top'. E' evidente, ha poi puntualizzato, che si tratta di 'situazioni che vanno affrontate sul piano politico con grandissima attenzione'. 07-04-2011 20:16 PANAMA/I traffici di droghe e persone in aeroporto allarmano gli Usa. WikiLeaks L'aeroporto di Panama, fondamentale per il traffico di persone e merci tra America Latina e Usa, e' diventato centro nevralgico per il contrabbando di persone, il lavaggio di denaro sporco, il narcotraffico e la corruzione in larga scala. Lo fanno sapere alcuni cablo dell'ambasciata Usa a Panama, resi noti da WikiLeaks. La crescita esplosiva dei reati ai terminali dell'aeroporto Tocumen di Panama allarma gli Usa, perche' il Paese del canale tra i due oceani e' un centro finanziario di prim'ordine, la sua zona franca attira enormi quantita' di denaro e, fondamentalmente, perche' Panama e' un alleato strategico di Washington. “Le diverse agenzie Usa e questa ambasciata hanno investito diverse risorse nell'aeroporto e mantengono buoni rapporti con le autorita' panamensi, ma Panama e' carente di una strategia per affrontare i problemi dell'aeroporto”, dice un cablo firmato dall'ambasciatrice Barbara Stephenson. L'aeroporto della capitale panamense e' il piu' importante del Centroamerica e punto cruciale per il traffico tra nord e sud dell'America, con un transito di piu' di cinque milioni di passeggeri e circa 100.000 tonnellate di merci ogni anno. Miami e Bogota' sono le destinazioni con piu' voli. La modernizzazione delle sue strutture, nel 2006, dovuta alla crescita degli affari e della finanza, ha scatenato una “cultura della corruzione” che comunque non e' stata presa di mira. “La polizia e le autorita' dell'immigrazione lavorano in modo scoordinato fra loro, e non hanno sufficiente formazione su come controllare la crescita dell'aeroporto, e molto meno le sfide che si prevedono con la crescita del numero di viaggiatori”. Funzionari dei diversi organismi Usa di sicurezza, tra cui l'agenzia antidroga (DEA) vigilano sul funzionamento dell'aeroporto, specialmente sul traffico di persone, che considerano il problema piu' grave. L'ambasciata lamenta che che i passeggeri possano entrare in aeroporto, dopo esser atterrati con un volo, senza ispezioni da parte di alcuno o delle autorita' dell'immigrazione, e che sono liberi di passeggiare nelle aree duty free in attesa dei voli in coincidenza. L'ambasciata cita proprie fonti per informare Washington sui modi di operare delle mafie: i trafficanti di persone si incontrano, con le persone che hanno comprato i loro servizi, nell'area di uscita dei voli in coincidenza e consegnano loro documenti contraffatti. “In questo modo e' facile per una persona uscire dal proprio Paese di origine e, via Panama, arrivare in Usa, poiche' non e' stata sottoposta a nessun controllo. Una rotta molto usata dagli immigrati e' l'aeroporto di Tocumen, buona anche per il Messico e da qui per entrare illegalmente via terra in Usa, attraverso la frontiera sud”, dice il cablo. Il massiccio flusso di dollari verso gli Usa, di contrabbando o legale, e' un'altra delle minacce che vengono rilevate dall'ambasciata. “La DEA valuta che un'operazione di quattro persone, incluso un cugino del presidente Ricardo Martinelli, abbia mosso clandestinamente piu' di 30 milioni di dollari”. I funzionari della dogana sono sistematicamente costretti da ordini superiori, secondo il cablo, “per lasciare valigie piene di contanti, e non e' raro che ci siano passeggeri che dichiarino di portare con se' anche 250.000 dollari”. Per cui, di solito si verifica che la polizia della dogana informi i delinquenti comuni sulle persone che hanno tanti soldi in modo che le possano aggredire e portargli via il bottino. Secondo l'ambasciata “il narcotraffico e' un problema molto grave nel terminal delle merci. La DEA ha rilevato un incremento di base tra 2 e 300 Kg, quantita' tali che e' impossibile muovere senza la complicita' di polizia, doganieri e impiegati delle compagnie aeree cargo”. 08-04-2011 07:34 SPAGNA/Dissuadere fin dall'eta' di 10 anni al consumo di droghe I giovani comincinao sempre piu' presto a consumare alcool. Per questo motivo la delegata del Plan Nacional sobre Drogas, Nuria Espì, ha annunciato che il ministero della Salute abbassera' a 10 anni l'eta' in cui si cominciera' a rendere consapevoli i minori sui rischi delle droghe, invce che, come accade oggi, in eta' adolescienziale. Non si parla quindi di una nuova norma per prevenire il consumo di alcool fra minori, Espì ha assicurato che c'e' molto lavoro da fare per combattere il problema ed ha proposto metodi come l'aumento della vigilanza nei supermercati per evitare che i minori acquistino alcolici. Il ministero sta anche trattando coi produttori di bevande alcoliche per trovare sistemi di dissuasione, nonche' coi gestori di locali pubblici. Fra un mese sara' presentato uno studio in merito. 08-04-2011 08:47 ITALIA/Calano i mutui per l'acquisto prima casa. Bankitalia Prestiti e imprese in crescita costante, ma diminuiscono i mutui per l'acquisto di prima casa. Per Bankitalia l tasso di crescita dei prestiti alle societa' non finanziarie e' salito al 4,9% dal 4,4% di gennaio, mentre i tassi di interesse dei mutui sono calati al 3,30% dal 3,36% di gennaio. 08-04-2011 10:15 ITALIA/Tassa telefonini. Governo: va pagata anche se i giudici dicono tutti il contrario Nonostante un contenzioso che ha visto fino ad oggi vincere quasi ovunque i ricorrenti (essenzialmente pubbliche amministrazioni tipo Comuni), l'amministrazione finanziaria ricorda che la concessione governativa sui telefonini in abbonamento e' viva e va pagata. Lo ha ricordato il sottosegretario all'Economia Sonia Viale rispondendo in commissione finanze alla Camera ad un'interrogazione presentata dal deputato Pd Alberto Fluvi. 08-04-2011 10:20 ITALIA/Saldi a data unica in tutta la Penisola Il primo giorno feriale dopo l'Epifania e il primo sabato di luglio sono le date di partenza dei saldi invernali e festivi, unificate per tutta Italia. La Conferenza delle Regioni e Province autonome ha approvato un documento al fine di favorire unitariamente misure a tutela della concorrenza. Le singole Regioni si impegnano a dare seguito a tale decisione con propri atti. 08-04-2011 10:28 ITALIA/Corte Costituzionale: processi penali da rifare dopo sentenza Strasburgo Si potra' chiedere la riapertura del processo nel caso in cui la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo accerti che al condannato (anche in via definitiva) non sia stato assicurato un "equo processo". Lo ha deciso la Corte Costituzionale, dichiarando illegittimo l'articolo 630 del codice di procedura penale (che contempla i casi in cui e' possibile chiedere la revisione del processo) nella parte in cui non prevede anche la fattispecie di riapertura del procedimento in seguito ad una sentenza di Strasburgo. La sentenza, emessa il 4 aprile a firma del presidente Ugo De Siervo, con Giuseppe Frigo quale redattore e Gabriella Melatti come cancelliere, e' stata depositata oggi in Cancelleria. La questione di costituzionalita' dell'articolo 630 cpp era stata sollevata dalla Corte di Appello di Bologna il 26 agosto 2010 "nella parte in cui non prevede la rinnovazione del processo allorche' la sentenza o il decreto penale di condanna siano in contrasto con la sentenza definitiva della Corte (europea dei diritti dell'uomo) che abbia accertato l'assenza di equita' del processo, ai sensi dell'art. 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo". Questo punto, in realta', era stato ravvisato anche dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa che, ha sottolineato la Corte Costituzionale nella propria sentenza, "aveva sollecitato, quindi, piu' volte lo Stato italiano ad adottare le misure necessarie per garantire l'osservanza della citata decisione: sollecitazioni rimaste, peraltro, senza effetto". Nel 2008, la stessa Corte Costituzionale aveva dichiarato infondata la richiesta di illegittimita' costituzionale dell'articolo 630 fondata su altri parametri. "Nell'occasione - si legge nella pronuncia -, la Corte aveva comunque sottolineato 'l'improrogabile necessita' di predisporre adeguate misure', volte a riparare le violazioni ai principi in tema di 'equo processo', accertate dalla Corte europea dei diritti dell'uomo". Nel ricostruire la vicenda, la Consulta ricorda che "il condannato stava espiando, in regime di detenzione domiciliare, la parte residua della pena di tredici anni e sei mesi di reclusione, inflittagli dalla Corte d'assise di Udine con sentenza del 3 ottobre 1994, divenuta irrevocabile il 27 marzo 1996. Dopo la condanna definitiva l'interessato si era rivolto alla Corte europea dei diritti dell'uomo, la quale, con 'sentenza del 9 settembre 1998', aveva accertato il carattere 'non equo' del processo celebrato nei suoi confronti, per violazione dell'art. 6 della Cedu (Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali, ndr): violazione ravvisata segnatamente nel fatto che il ricorrente era stato condannato sulla base delle dichiarazioni rese da tre coimputati, non esaminati in contraddittorio perche' in dibattimento si erano avvalsi della facolta' di non rispondere". Nella questione e' intervenuto anche il Presidente del Consiglio dei ministri, "rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato - si legge nella pronuncia -, il quale ha chiesto che la questione sia dichiarata inammissibile o infondata. Ad avviso della difesa dello Stato, andrebbe escluso che l'istituto della revisione, quale disciplinato dal codice di procedura penale, rappresenti lo strumento adeguato per adempiere l'obbligo internazionale richiamato dal rimettente". In pratica, e' l'argomentazione della difesa, "l'inserimento della decisione della Corte europea tra le ipotesi di revisione, nei termini auspicati dal rimettente, finirebbe per risolversi - essendo il ricorso a detta Corte subordinato al previo esaurimento dei rimedi interni (art. 35, paragrafo 1, della Cedu) - nella creazione di un 'improvvido quarto grado di giudizio', atto a minare la coerenza dell'intero sistema processuale penale". Nella pronuncia, la Consulta ha osservato che l'art. 46 della Cedu, "nell'obbligare gli Stati contraenti ad uniformarsi alle sentenze definitive della Corte europea", allo stesso tempo "li vincolerebbe a permettere la rinnovazione del processo, pur definito con sentenza o decreto penale irrevocabile, allorche' la Corte di Strasburgo ne abbia accertato il carattere 'non equo', ai sensi dell'art. 6 della Cedu. Di conseguenza, il denunciato art. 630 cod. proc. pen. verrebbe a porsi, sia pure indirettamente, in contrasto con l'art. 117, primo comma, Cost., nella parte in cui impone al legislatore il rispetto degli obblighi internazionali". C'e' poi anche un altro elemento preso in considerazione dalla Corte Costituzionale: "E' peraltro consolidata, nella piu' recente giurisprudenza della Corte di Strasburgo, l'affermazione in forza della quale, 'quando la Corte constata una violazione, lo Stato convenuto ha l'obbligo giuridico, non solo di versare agli interessati le somme attribuite a titolo di equa soddisfazione, ma anche di adottare le misure generali e/o, se del caso, individuali necessarie'". Di conseguenza, "la finalita' delle misure individuali che lo Stato convenuto e' tenuto a porre in essere e', per altro verso, puntualmente individuata dalla Corte europea nella restitutio in integrum in favore dell'interessato". Che significa anche "la riapertura del processo" quale "meccanismo piu' consono ai fini della restitutio in integrum, segnatamente nei casi di accertata violazione delle garanzie stabilite dall'art. 6 della Convenzione". Insomma, ha sottolineato la Consulta, "nel caso di accertamento, da parte della Corte di Strasburgo, della violazione dell'art. 6 della Cedu la prospettiva e' affatto diversa. Si tratta, in tal caso, di porre rimedio, oltre i limiti del giudicato (considerati tradizionalmente comunque insuperabili con riguardo agli errores in procedendo), a un 'vizio' interno al processo, tramite una riapertura del medesimo che ponga l'interessato nelle condizioni in cui si sarebbe trovato in assenza della lesione". Ma la Corte ha precisato anche che "rimediare al difetto di 'equita' di un processo, d'altro canto, non significa giungere necessariamente a un giudizio assolutorio: chi e' stato condannato, ad esempio, da un giudice non imparziale o non indipendente - secondo la valutazione della Corte europea - deve vedersi assicurato un nuovo processo davanti a un giudice rispondente ai requisiti di cui all'art. 6, paragrafo 1, della Cedu, senza che tale diritto possa rimanere rigidamente subordinato a un determinato tipo di pronostico circa il relativo esito (il nuovo processo potrebbe bene concludersi, ad esempio, anziche' con l'assoluzione, con una condanna, fermo naturalmente il divieto della reformatio in peius)". Nella sentenza sono state ribadite le precedenti richieste in questo senso al legislatore, al quale la Corte ricorda che "resta pertanto e ovviamente libero di regolare con una diversa disciplina - recata anche dall'introduzione di un autonomo e distinto istituto - il meccanismo di adeguamento alle pronunce definitive della Corte di Strasburgo, come pure di dettare norme su specifici aspetti di esso sui quali questa Corte non potrebbe intervenire, in quanto involventi scelte discrezionali". La Consulta, alla luce di queste motivazione, ha spiegato che "l'art. 630 cod. proc. pen. deve essere dichiarato costituzionalmente illegittimo proprio perche' (e nella parte in cui) non contempla un 'diverso' caso di revisione, rispetto a quelli ora regolati, volto specificamente a consentire (per il processo definito con una delle pronunce indicate nell'art. 629 cod. proc. pen.) la riapertura del processo - intesa, quest'ultima, come concetto di genere, funzionale anche alla rinnovazione di attivita' gia' espletate, e, se del caso, di quella integrale del giudizio - quando la riapertura stessa risulti necessaria, ai sensi dell'art. 46, paragrafo 1, della Cedu, per conformarsi a una sentenza definitiva della Corte europea dei diritti dell'uomo". Percio' la Corte "dichiara l'illegittimita' costituzionale dell'art. 630 del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede un diverso caso di revisione della sentenza o del decreto penale di condanna al fine di conseguire la riapertura del processo, quando cio' sia necessario, ai sensi dell'art. 46, paragrafo 1, della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali, per conformarsi ad una sentenza definitiva della Corte europea dei diritti dell'uomo". 08-04-2011 10:35 MONDO/Prezzi alimentari. Fao: in calo Si registra la prima battuta d'arresto dopo 8 mesi di crescita ininterrotta dei prezzi dei generi alimentari. Stando ai dati diffusi oggi dalla Fao, l'indice dei prezzi a marzo 2011 ha segnato un calo del 2,9% rispetto a febbraio, ma resta superiore del 37% a quello di marzo 2010. La riduzione piu' consistente spetta allo zucchero (-10%) e agli oli (- 7%). La Fao ha osservato che, nel mese scorso, il mercato dei cereali, dove si registra un calo complessivo del 2,6% da febbraio -pari comunque a un +60% rispetto a marzo 2010- e' stato particolarmente volatile. Dopo la brusca caduta della quotazioni internazionali del grano, dovuta alla crescente incertezza economica provocata dai disordini in Africa settentrionale e in alcune aree del Medio Oriente e dal cataclisma in Giappone, i prezzi hanno ripreso a salire. Sono scesi anche i prezzi del riso, a seguito di un aumento dell'offerta nei paesi esportatori e di una pigra domanda di importazioni. Al contrario, stando ai dati della Fao, i prezzi della carne e dei prodotti caseari sono rimasti a livelli elevati. Ma David Hallam, direttore del dipartimento per il commercio e i mercati della Fao, avverte: "E' ancora prematuro parlare di un inversione di tendenza". Secondo la Fao, il rischio e' che l'attesa ripresa della produzione cerealicola per il 2011, non sia sufficiente -dopo il calo del 2010- a riempire i granai, visto anche i livelli record d'utilizzo di cereali stimati per il 2010-2011. 08-04-2011 11:36 ITALIA/Spesa famiglie maggiore del reddito. Istat Nel 2010 la spesa delle famiglie per consumi finali e' aumentata, rispetto al 2009, del 2,5%. Lo rileva l'Istat, spiegando che, quindi, nella media dello scorso anno la riduzione della propensione al consumo degli italiani deriva da un rialzo delle uscite superiore a quello segnato dal reddito lordo disponibile (+0,9%). 08-04-2011 11:59 ITALIA/Immigrati e cittadinanza. Fini: assurdo aspettare il compimento del 18mo anno Ha parlato anche di immigrazione il presidente della Camera Gianfranco Fini nel suo dialogo con i ragazzi delle scuole superiori al Teatro comunale di Casalmaggiore dove una mamma immigrata, che portava il velo sulla testa, gli ha chiesto che futuro ci puo' essere per gli italiani di seconda generazione. Il presidente ha ribadito di avere 'molti dubbi sul ius soli ', cioe' sulla cittadinanza automatica per chi nasce in Italia 'perche' - ha aggiunto - in un momento di grande immigrazione ci vuole cautela'. D'altra parte, secondo Fini, e' anche 'assurdo aspettare il 18/o anno'. Ed e' per questo che si e' fatto portatore di una proposta mediana. 'In diversi paesi, ed e' questa la mia opinione, si da' la cittadinanza - ha spiegato - solo dopo un certo periodo di tempo, ad esempio dopo un ciclo scolastico'. 'E' un dibattito - ha concluso - che bisogna fare in Italia e spero venga fatto senza propaganda'. 08-04-2011 19:01 MONDO/XVIII Conferenza Idec di Cancun. Interventi e conclusioni Il direttore della Policia Nacional de Colombia, Adolfo Naranjo Trujillo, ritiene che la cooperazione tra Messico, Usa e Colombia stia bloccando l'attivita' dei cartelli, obbligandoli a trovare nuove rotte per i propri traffici. Una pressione cosi' forte che si e' spinta fino in Africa dove, in Sierra Leone, sono stati arrestati dei criminali messicani. Nell'ambito della XVIII Conferenza Internazionale sul controllo delle Droghe (IDEC) che si e' tenuta a Cancun, il funzionario colombiano ha messo in evidenza l'efficacia di questa lotta contro il narcotraffico, che ha necessita' di rompere una struttura mafiosa basata sulla lealta' criminale. Per Trujillo i grandi capi non sono invulnerabili, e quando si colpisce il capo di un cartello, quest'ultimo si frammenta e diventa piu' debole. In Colombia sono stati arrestati piu' di mille grandi narcotrafficanti, e i cartelli di questo Paese stanno passando il peggior momento della loro storia. Grazie all'aiuto del Messico sono stati neutralizzati 20 grandi capi della droga; la lotta del governo messicano contro il narcotraffico e' un'impresa senza precedenti nel Continente Americano. La collaborazione Messico-Usa-Colombia ha consentito di assestare duri colpi ai cartelli messicani. Nell'ambito della Operacion Frontera e' stata disarticolata una rete di piloti privati e finanzieri che muovevano partite di cocaina fra i tre Paesi; un'operazione che ha consentito la confisca di 100 milioni di dollari ai fratelli Cifuentes, collegati direttamente con Joaquín El Chapo Guzmán Loera e Los Zetas. Ci sono i sintomi che la lotta contro il narcotraffico stia dando i suoi frutti e che ci sia meno disponibilita' di droghe, tant'e' che un'indagine in 38 citta' Usa fa sapere che il prezzo della cocaina e' aumentato del 100% e la purezza della sostanza e' calata tra il 39 e il 43%. Ma nonostante questo, i Paesi caraibici sono molto spesso utilizzati come deposito di droghe. Il lavoro dei giornalisti messicani e' stato eccellente, denunciando i narcotrafficanti e contribuendo alla cattura di alcuni di essi. Un appello ai giovani, intanto, perche' non si facciano sedurre dalla vita agiata dei narcotrafficanti. I giovani e' bene che considerino i narcotrafficanti come delinquenti, promotori di anti-valori. Inoltre non si devono criminalizzare quelle persone che vivono in luoghi che sono roccaforti dei narcotrafficanti. Nel suo intervento, il segretario della Pubblica Sicurezza del Messico, Genaro Garcia Luna, ha rilevato come i cartelli abbiano distribuito le loro operazioni nel Centroamerica, particolarmente nel Triangolo del Nord: Honduras, Guatemala e El Salvador. Autorita' guatemalteche hanno confermato che il cartello dei Los Zetas recluta, per 5 mila dollari, ex-militari di un certo rango. Il viceministro della Seguridad del Guatemala, Mario Castaneda, ha fatto sapere che le autorita' del suo Paese hanno arrestato almeno sei ex-capi militari collegati coi Los Zetas. Cartello che addestra questi ultimi proprio in territorio guatemalteco. E' dal 2005, fanno sapere le autorita' messicane, che Los Zetas reclutano in questo modo anche soldati impegnati in operazioni contro le sommosse. Castaneda fa anche sapere che le autorita' del suo Paese talvolta indagano su militari guatemaltechi per i loro possibili legami con furti di armi che poi finiscono nelle mani dei narcotrafficanti. “Abbiamo dimostrato almeno tre furti con queste caratteristiche”. Armi che poi sono state ritrovate negli equipaggiamenti dei narcotrafficanti, per cui si indaga negli ambienti militari, anche perche' non e' tanto facile rubare 100 o 200 fucili. Nel 2009 il governo del Guatemala ha scoperto un arsenale composto da 563 granate e quasi 4 mila proiettili, proprieta' dei Los Zetas. Arsenale che non poteva che essere stato rubato in ambito militare. Oltre ai Los Zetas, in Guatemala e' stata rilevata anche la presenza del cartello di Sinaloa, uno dei piu' potenti del Messico, insediati in aziende agricole della zona di frontiera con Messico e Honduras. La presenza di questi cartelli in Guatemala e' conseguenza della lotta al narcotraffico in Messico che li fa spostare e marcano la loro presenza con sequestri e assassinii che mai si erano visti prima. Ci sono stati casi di corpi mutilati con messaggi lasciati presumibilmente dai Los Zetas; cadaveri legati ai ponti e incursioni con anche 25 mezzi blindati. Una violenza che prima non c'era. Vari narcotrafficanti dei Los Zetas sono stati arrestati in Guatemala, incluso il messicano Daniel Perez Rojas, El Cachetes, arrestato nel 2008 e recentemente condannato alla galera dalla giustizia guatemalteca. In Guatemala la violenza e' aumentata proprio dopo la segnalazione della presenza di El Cachetes, venuto li' nel 2008 per assassinare Juan Josè Leon Ardon, considerato come uno dei baroni locali della droga. Il viceministro della Sicurezza dell'Honduras, Armando Calidoneo, ha fatto sapere che i rappresentanti dei Paesi centroamericani stanno valutando la proposta di istituire un centro regionale di intelligence per lo scambio di informazioni sule operazioni dei cartelli del narcotraffico. Il presidente del Messico, Felipe Calderon, esige dal Governo Usa una seria lotta al consumo di droghe e alla vendita di armi. Cosi' nel suo intervento di chiusura della Conferenza: “politiche coerenti e consistenti, poiche' non si puo' avere libera la vendita di armi, il consumo e certe nicchie della produzione di droghe”. La lotta contro il crimine organizzato “non e' solo contro le droghe ma anche contro la violenza e il crimine organizzato”. “Ogni volta e' piu' difficile appoggiare queste politiche e, o si combatte seriamente la produzione e il consumo di droghe o ci si assume una responsabilita' di leadership mondiale”. “C'e' bisogno di una politica aggressiva che riduca i consumi di droghe e non promuova le stesse per un uso medico, una politica che affronti le dipendenze come un cambio culturale che promuova il loro rifiuto”. Oggi sono consumatori “le persone piu' in vista, stelle del rock, attori di cinema e campioni olimpionici, e la parodia e' che tra i giovani delle universita', inclusi i piu' studiosi, fumare marijuana e' un divertimento mentre fumare tabacco e' considerato un fatto negativo”. I leader della lotta contro la droga nel mondo devono impegnarsi perche' accada “quello che e' successo col tabacco, il cui uso era ben considerato dai media, ma societa' intere hanno poi deciso di cambiare per mostrare cio' che realmente il fumo e', un vizio e una pratica socialmente rifiutata”. “E' un mito credere che i narcos siano un problema globale, non locale o regionale, se tutti non si assumono le proprie responsabilita'”. Per sua parte, il capo della Dea, Michelle M.Leonhartev, ha reiterato l'appoggio del suo Paese alla lotta contro la delinquenza ed ha rilevato come il Messico “ha fatto immensi progressi contro i cartelli, e che per questo sta pagando un prezzo molto alto, ma ora siamo tutti uniti per fare pressioni sulle organizzazioni”. Il capo dell'agenzia antinarcotici dell'Indonesia, Gories Mere, ha fatto sapere che la prossima edizione della Conferenza si terra' nel suo Paese. 08-04-2011 20:28 ITALIA/Staminali amniotiche. L'impegno dell'Italia "Anche il nostro Paese insieme agli Stati Uniti e' all'avanguardia negli studi delle cellule staminali, in particolare le amniotiche, per la cura delle malattie degenerative dell'occhio". A dichiararlo e' il professor Giuseppe Simoni, direttore scientifico del Biocell Center, il primo centro al mondo per la crioconservazione delle staminali amniotiche. "A tal proposito", ricorda Simoni, "la notizia arrivata dal Riken Center di Kobe in Giappone -dove e' stata 'creata' una retina animale con cellule staminali- avvalora gli studi che Biocell ha avviato nel settembre 2009 con l'Harvard Medical School, dipartimento di Oftalmologia, per la differenziazione delle cellule staminali amniotiche in cellule della retina di origine retinica. Entro fine anno", prosegue Simoni, "potrebbero arrivare i primi importanti risultati circa l'utilizzo delle staminali amniotiche per la rigenerazione della retina in previsione di una futura applicazione terapeutica. Ricerche effettuate utilizzando appunto cellule amniotiche che, a differenza delle embrionali, non hanno controindicazioni di carattere etico, non andando a intaccare l'embrione. Ma non solo", sottolinea il direttore scientifico, "le staminali amniotiche possono essere utilizzate a scopo autologo, (mentre le embrionali solo a scopo eterologo) e, in modelli animali, hanno persino dimostrato di essere in grado di curare anche malformazioni congenite del feto. In termini pratici gli studi avviati da Biocell e Harvard hanno come obiettivo proprio quello di poter curare malattie che provocano la degenerazione della retina, come la retinite pigmentosa, attraverso l'uso delle staminali amniotiche prelevate al momento dell'amniocentesi e poi crioconservate. Le amniotiche", conclude il professore, "rappresentano l'approccio piu' innovativo in questo campo sia per le loro caratteristiche biologiche che per quelle etiche. Soltanto le amniotiche mettono d'accordo scienza ed etica". 08-04-2011 20:31 FRANCIA/Ricerca staminali embrionali. Ok del Senato contro Governo Il Senato francese ha autorizzato oggi la ricerca regolamentata sull'embrione e le cellule staminali, nell'ambito del progetto di legge sulla bioetica, battendo cosi' il governo, ed in particolare la maggioranza, fortemente contraria a questo tipo di ricerca. Un primo emendamento del governo per il mantenimento del divieto e' stato infatti respinto con 187 voti contro 142. Lo stesso e' accaduto per un secondo emendamento che, appoggiato dal ministro del Lavoro Xavier Bertrand, intendeva ancora di piu' irrigidire la regolamentazione in materia. Questo emendamento e' stato respinto con 185 voti contro 142. Un segnale positivo e' stato dunque inviato oggi dal Senato al mondo scientifico francese, che era rimasto molto deluso dopo che i deputati, lo scorso febbraio, esaminando in prima lettura il testo del progetto di legge sulla bioetica, avevano rifiutato di autorizzare la ricerca sugli embrioni e le cellule staminali. 08-04-2011 22:35 USA/Staminali del sangue trasformate in cellule del cuore Staminali del sangue trasformate in cellule del cuore battente, con un'efficienza che sfiora il 100%. Per riuscire nella metamorfosi, i ricercatori della Johns Hopkins University (Usa) hanno messo a punto una metodica che non prevede l'uso di virus. La tecnica, assicurano i ricercatori sulle pagine di 'Plos One', e' piu' semplificata ed economica rispetto a quelle studiate in precedenza. "Abbiamo preso la ricetta di questo processo da un minestrone complesso - spiega con una metafora Elias Zambidis, assistente di oncologia e pediatria presso la Johns Hopkins Institute for Cell Engineering e il Kimmel Cancer Center - estraendone una semplice zuppa di miso". Per ottenere cellule staminali derivate da una fonte, come il sangue, e svilupparle in una cellula di altro tipo, quelle del cuore appunto, gli scienziati utilizzano in genere dei virus per traghettare un pacchetto di geni capaci di avviare la trasformazione. Tuttavia i virus possono aprire la strada a neoplasie. Per ovviare a questo problema e inserire il materiale genetico senza l'utilizzo di un vettore virale, il team di Zambidis si e' servito dei plasmidi, anelli del Dna che si replicano brevemente all'interno delle cellule prima di degradarsi. I plasmidi sono capaci di spostarsi tra le cellule, anche non uguali ma filogeneticamente affini, influendo sulla variabilita' genetica. 09-04-2011 07:44 GRAN BRETAGNA/Solarium vietati ai minori di 18 anni I solarium a raggi Uva sono da ora proibiti per i minori di 18 anni, pena multe fino a 22.700 euro. Secondo il The Chartered Institute of Environmental Health la misura e' ancora limitata perche' si dovrebbe seguire l'esempio del Galles, che restringe la vendita degli apparati e proibisce l'apertura senza una superivisione da parte dell'autorita' e impone l'obbligo degli occhialini. Il 6% dei giovani tra 11 e 17 anni utlizza queste cabine abbronzanti e la percentuale diventa molto piu' alta nel nord del Paese dove il 50% dei giovani 15/17enni ne fa uso. Il cancro alla pelle e' uno dei piu' diffusi nel Regno Unito e recenti studi indicano che ci sono due casi al giorno tra i minori di 35 anni. 09-04-2011 14:47 U.E./Eccesso di alcool e tumore. Studio europeo Secondo un rapporto pubblicato dal British Medical Journal, relativo a Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Spagna, Olanda e regno Unito), il 9,6% degli uomini che abusano di alcool si ammala di tumore, percentuale che per le donne diventa 3. Lo studio non intende stabilire se c'e' un rapporto diretto tra alcool e sviluppo della displasia, ma quantificare gli effetti del consumo, soprattutto dell'abuso. Sono 28 centri dei 10 Paesi attraverso cui sono stati raccolti i dati di 363.988 europei tra 37 e 70 anni. Le conclusioni dello studio sono diverse. Una di queste e' che il consumo si tiene essenzialmente nel fine settimana, soprattutto per i giovani e gli adolescenti, sino agli uomini che hanno un consumo eccessivo ogni giorno. Lo sviluppo del cancro avviene lentamente, anche 20 o 30 anni da quando appare il tumore, per cui il cancro e' stato rilevato essenzialmente in uomini tra i 60 e i 70 anni. Gli effetti degli attuali bevitori si vederanno tra 15/20 anni o anche di piu', proprio come accade con il tabacco. Tra gli europei 57.000 tumori sono associati al consumo di alcool e piu' della meta', 33.000, ad un bere eccessivo, per cui un buon numero di malati avrebbero potuto evitare di esser tali se fossero stati moderati nel bere. 11-04-2011 08:49 MESSICO/Narcoguerra. Ancora fosse comuni Le autorità messicane hanno ritrovato altri 16 cadaveri nel corso del fine settimana in diverse fosse comuni nello stato di Tamaulipas, nel nord del Paese. Questi ultimi ritrovamenti portano a 88 il numero dei corpi senza vita ritrovati in una settimana in Messico, tutti presumibilmente vittime della guerra tra narcotrafficanti. Alla fine del 2010, la lotta senza quartiere al traffico di droga lanciata dal Presidente messicano Felipe Calderon con l'appoggio di 50mila militari, aveva causato oltre 34.000 morti. Dall'inizio del 2011 sono stati registrati più di 3.000 morti. Secondo le organizzazioni di difesa dei diritti dell'uomo, oltre 5.000 persone sono considerate disperse in Messico, la maggior parte delle quali vittima della guerra fra i clan del narcotraffico. 11-04-2011 09:00 MESSICO/Narcoguerra. 28 morti nel fine settimana Ventotto persone, tra cui un disabile, sono morti nelle violenze scatenate durante il fine settimana tra i cartelli della droga in Messico, in particolare negli Stati di Chihuahua e Sinaloa. Lo hanno riferito autorita' locali. L'offensiva lanciata dal presidente messicano Felipe Calderon al suo arrivo al potere nel dicembre 2006 contro i narcotrafficanti con il sostengno di 50 mila militari ha fatto ufficialmente piu' di 34 mila morti (a fine 2010), tra regolamenti di conti tra trafficanti e scontri con le forze dell'ordine. Dall'inizio dell'anno, secondo la stampa locale, sono morte nelle violenze legate ai cartelli oltre tremila persone. 11-04-2011 12:20 USA/Narcoguerra. Cartelli messicani invadono le zone Usa di confine Membri dei cartelli messicani, con le loro famiglie e altri associati si trasferiscono per vivere nelle citta' del sud degli Usa, oltre la frontiera messicana, espandendo la propria attivita' in questo territorio. Cosi' un allerta del NDCI, il centro antidroga del Dipartimento di Giustizia. I dati del NDIC indicano queste presenze in almeno 286 citta' della zona. In 143 di questi centri urbani i traffici di droghe sono direttamente controllati dai cartelli del Messico. Viene segnalato che il cartello di Sinaola opera in almeno 75 citta' della zona sud Usa e del Golfo, mentre i Los Zetas sono presenti in almeno 37 centri, il cartello di Juarez e' in 33 citta', quello di Beltràn Leyva in 30. La Familia Nichoacana e' in 27 citta' e quella di Tijuana in 21. Senza specificare il numero di citta' in cui sono stati individuati i vari membri dei cartelli, l'allerta del NDIC precisa che in tutte queste citta' e' cresciuto lo spaccio di droghe al pari della violenza. A differenza di altri rapporti, questo evidenzia come i cartelli di livello medio e basso non siano presenti, soprattutto nella frontiera a sud-ovest. Il rapporto Usa e' stato emesso il 27 marzo e diffuso alle sedi diplomatiche e nei valichi di frontiera a partire dallo scorso 4 aprile. Cosi' come gia' per i membri delle bande criminali del Centroamerica che entrano in Usa, il rapporto indica agli agenti, per l'identificazione dei vari membri delle organizzazioni criminali, di fare attenzione alle collane che usano, coi simboli del cartello, giacche di pelle, tatuaggi ed altri tipi di monili che hanno relazione coi codici identificativi tra loro.. L'allerta, infine, non specifica se qualcuno e' stato gia' arrestato. 11-04-2011 14:02 MESSICO/Narcoguerra. Ora si ammazzano bimbi per terrorizzare grandi Nella guerra scatenata ormai da anni Messico il "narcos" alzano il tiro ed ora uccidono deliberatamente bambini per terrorizzare maggiormente la popolazione. E' la conclusione a cui sono arrivati gli investigatori messicani ed i colleghi statunitensi analizzando le ultime stragi di questo conflitto tra i cartelli della droga che ha fatto 34mila vittime negli ultimi quattro anni. La nuova escalation di questa strategia della tensione e' tesa a dimostrare, con l'uccisione a sangue freddo di bambini durante raid nelle roccaforti della bande rivali, la determinazione a portare lo scontro fino alle piu' estreme conseguenze. "Ci preoccupa molto questo aumento di attacchi contro i bambini, che vengono usati per inviare un messaggio" spiega Juan Martin Penz, direttore di un'associazione che si batte per la tutela dei bambini in Messico, spiegando che sono 994 i minorenni uccisi nella guerra della droga dal 2006 al 2010, secondo un bilancio basato sulle notizie giornalistiche e quindi sicuramente non completo. E si considera il numero in generale dei minorenni uccisi in Messico, quindi non solo in episodi di violenza riconducibili alla guerra tra i narcos, il bilancio sale spaventosamente: secondo dati ufficiali solo nel 2009 1180 minorenni sono stati uccisi, meta' di loro in sparatorie. Tornando alle uccisioni di bambini da parte dei narcos, si tratta sempre di crimini quanto mai efferati, piccoli uccisi tra le braccia della nonna, freddati con un colpo alla testa mentre sono seduti sul seggiolino dell'auto. In uno degli ultimi massacri e' stata deliberatamente uccisa una bimba di 22 mesi. "Prima volevano colpire il nemico, ora vogliono uccidere ogni membro della sua famiglia, senza eccezioni" spiega Martin Garcia Aviles, deputato dello stato di Michoacan, uno dei maggiormente colpiti dalla guerra. Presi di mira anche i figli dei rappresentanti delle forze dell'ordine come la figlia di cinque anni del comandante della polizia di Chihuahua uccisa insieme al padre mentre veniva accompagnata a scuola. In una cultura come quella messicana, tradizionalmente legata ai valori della famiglia, questa nuova strategia della tensione segna una preoccupante escalation. Storici che stanno studiando il fenomeno della guerra dei "narcos" ricordando infatti come fino a poco tempo fa i bambini veniva considerati off limits, in nome appunto ad un codice d'onore rispettato dai boss. "Ora queste regole non vengono piu' rispettate, o meglio non ci sono piu' regole" commenta Bruce Bagley, docente dell'Universita' di Miami che lega questo fenomeno ai cambiamenti politici avvenuti nell'ultimo decennio in Messico, con la fine, nel 2000, del monolitico dominio istituzione del Partito rivoluzionario che controllava le varie famiglie di narcos attraverso "patti" che erano una via di mezzo di coercizione e complicita'. Le associazioni che difendono i diritti dei bambini in Messico lanciano l'allarme poi su un altro preoccupante fenomeno, quello degli orfani di guerra. Nel solo stato di Chihuahua, dove si trova Ciudad Juarez, epicentro della guerra, uno studio ha calcolato che negli ultimi tre anni 17mila bambini sono rimasti orfani a causa delle violenze. Tanto che lo stato ha stanziato un fondo per cercare di aiutare almeno una parte di questi bambini. 11-04-2011 16:54 MONDO/Prevenzione e recupero tossicodipendenti. Risoluzione Consiglio Ue e Onu E' stata approvata, sia a Bruxelles dal Consiglio dei 27 Paesi Ue sia a Vienna dalla Commissione stupefacenti dell'Onu, la risoluzione presentata dall'Italia in tema di lotta alla droga, sia sul fronte della prevenzione sia su quello del recupero totale delle persone tossicodipendenti. "La risoluzione - sottolinea il Dipartimento politiche antidroga del Governo - e' un risultato importante, perche' riporta e valorizza come punti fondamentali centrali dell'intervento sulle tossicodipendenze i concetti di riabilitazione, reinserimento sociale-lavorativo e 'recovery', cioe' il recupero totale della persona. Con questa risoluzione, tutti gli Stati delle Nazioni Unite hanno concordato che questa deve essere la strategia prioritaria nell'approccio alle tossicodipendenze". Oltre all'Unione Europea, hanno sostenuto la risoluzione presentata dall'Italia anche altri Paesi, fra i quali Stati Uniti, Russia, Argentina, Nigeria, Svizzera, Australia, Messico, Israele, Uruguay, El Salvador, Ucraina, Nuova Zelanda, Burkina Faso, Kenya, Norvegia, Filippine, Croazia, Libano, Albania, Canada, Ungheria, Serbia. "Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dal nostro Dpa - dichiara il sottosegretario Carlo Giovanardi - per arrivare a condividere prima con tutti gli Stati Ue e poi con tutti gli Stati Onu le due piu' importanti strategie italiane nella lotta alla droga: prevenzione e reinserimento. Ancora una volta, si conferma che le nostre scelte e i nostri principi ispiratori sono di ampio respiro, tali da trovare l'approvazione generale internazionale". 11-04-2011 17:01 ITALIA/Dipendenze. Il Pd rilancia la propria iniziativa Ripartire dal Piano d'azione del Governo Prodi, che era stato appena firmato dalle Regioni quando l'esecutivo e' caduto: e' la proposta del Partito democratico, che ha deciso di recuperare l'iniziativa sul tema delle dipendenze ammettendo la sua lunga assenza. E ha voluto sentire la voce degli operatori, che hanno confermato lo stato di grande difficolta' del settore e hanno lamentato di essere stati lasciati soli. "Il Pd - ha detto Beppe Vaccari, della Consulta sanita' del partito - rifiuta ogni approccio al problema che consideri tutte le sostanze ugualmente pericolose e tutti i consumatori sullo stesso piano. Cosi' come rifiuta le semplificazioni di meccanici passaggi da una sostanza all'altra. Non esiste lo stereotipo del drogato, ne' la cura standard". Una corretta visione del fenomeno, secondo Vaccari, e' che "nessuna droga e' buona o cattiva in se' ma e' l'uso che l'uomo fa delle sostanze che le ha ridotte ora a strumento di cura o di alleviamento della fatica, ora a strumento perverso di alterazione della psiche". Il Pd "vuole mettere in campo un pensiero innovativo, che parta dai problemi reali - ha aggiunto - per dare risposte concrete e non facili soluzioni o false scorciatoie, come troppo spesso e' avvenuto". E se "il mercato illegale va combattuto a tutti i livelli", pene a sanzioni vanno pero' modulate: meglio focalizzare l'azione repressiva verso i grandi traffici che non verso i "terminali dello spaccio", cioe' tossicodipendenti che vendono droga che poterne consumare e immigrati illegali. Politica che ha portato, ha sottolineato Vaccari, ad affollare le carceri di consumatori e dipendenti. Dagli operatori delle dipendenze e' giunta una critica pressoche' unanime sull'attuale politica del Governo in tema di droga, ma anche un'accusa al Pd di aver abbandonato questo fronte per occuparsi dei suoi contrasti interni. "Siamo stati lasciati soli di fronte a prepotenza e disinteresse" ha detto Maurizio Coletti di Itaca, e Riccardo De Facci (Cnca, comunita' di accoglienza) ha avvertito il Pd che se "il Governo e' ridicolo perche' finge il confronto", il Pd "rischia di interrompere il dialogo con la societa'". "Non sappiamo con chi parlare sul territorio, abbiamo la sensazione che a nessuno importi niente di questi problemi" ha lamentato Luciano Squillaci della Fict (comunita' terapeutiche), mentre Alfio Lucchini, presidente di Federserd (federazione dei Sert) ha parlato di "uso strumentale dei dati" sui consumi: "si e' parlato di diminuzione del 25%, a noi risulta che le persone bisognose di trattamento siano sempre di piu'". Leopoldo Grosso, presidente del Gruppo Abele, ha invitato a non fare allarmismo sui consumi: quelli problematici, ha detto, sono meno del 5%. 11-04-2011 17:06 IRAN/Impiccato trafficante di droghe Un uomo, identificato come Karim Kh., è stato impiccato per il reato di narcotraffico nel carcere di Ahvaz, nel sudovest dell'Iran. Lo ha riferito l'agenzia d'informazione 'Isna', precisando che la condanna a morte è stata eseguita sabato. L' 'Isna' non ha fornito ulteriori dettagli a riguardo. Secondo i dati forniti da alcune ong per i diritti umani, sarebbero almeno 90 le impiccagioni eseguite nella Repubblica Islamica da inizio anno. Gran parte delle sentenze riguardano trafficanti di droga. Nel 2010 le condanne eseguite in Iran, secondo dati ufficiali, sono state 179, mentre nel 2009 sono state 388. La Repubblica Islamica è il secondo paese al mondo per numero di condanne a morte eseguite dopo la Cina. 11-04-2011 17:09 ITALIA/Farmaci a base di cannabis. Proposta in Regione Toscana Una proposta di legge per regolamentare l'utilizzo dei farmaci e delle prestazioni a base di cannabinoidi in Toscana. E' quanto presentato dalla capogruppo di Federazione della Sinistra - Verdi in Consiglio regionale di Toscana da Monica Sgherri, prima firmataria, dai consiglieri regionali del gruppo Paolo Marini e Mauro Romanelli, e dal capogruppo del Gruppo Misto Pieraldo Ciucchi. 'Un provvedimento di civilta' -ha spiegato la capogruppo Monica Sgherri - costruito con il fondamentale contributo collaborativo delle associazioni di pazienti consumatori, che va a regolamentare un utilizzo gia' reso possibile dalle modifiche a suo tempo apportate alle tabelle ministeriali in tema e da una specifica delibera regionale'. 'Con questa proposta di legge si vuole dare un quadro puntuale per l'uso dei cannabinoidi non solo per le cure palliative del dolore nel fine vita ma anche per le terapie a supporto di numerose forme di disabilita' fisica, mentale, ecc. in coerente applicazione della normativa ministeriale. Non vi e' nessuna volonta' di contrapposizione alla proposta di legge a suo tempo avanzata dal consigliere Brogi e altri, ma una formulazione piu' estensiva e rispettosa di quanto gia' definito dalla tabella ministeriale', ha aggiunto Sgherri. Numerosi gli aspetti che la proposta di legge tratta, occupandosi dell'utilizzo di cannabinoidi sia in ambito ospedaliero sia in ambito domiciliare, della gratuita' delle terapie per quanto riguarda la parte della cura palliativa del dolore, della predisposizione di iter ben definiti di coinvolgimento e responsabilizzazione di tutta la 'filiera' sul tema, dalle Asl, ai medici, alle farmacie in rapporto ai pazienti. La proposta affronta inoltre - si legge in un comunicato - 'la questione di puntare a rendere il paese autosufficiente per quanto riguarda la produzione di tali farmaci e quindi interrompere la necessita' di importazione dall'estero, e lo fa prevedendo la stipula di una convenzione con l'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze per la realizzazione di un progetto sperimentale pilota per la produzione dei principi attivi in questione, cosi' come per altro indicato da una raccomandazione del Senato della Repubblica nel 2009'. Completa il quadro normativo della legge l'indicazione di tempi ristretti dati alla Giunta per normare tutti i dettagli di quanto indicato nella medesima, nonche' l'indicazione del monitoraggio sull'applicazione della legge e quindi sull'utilizzo dei cannabinoidi sia - nelle rispettive competenze - per le Asl che per la Commissione consiliare competente. 'Una proposta di legge -conclude il comunicato di Sgherri- che viene incontro alle necessita' di chi vive condizioni spesso di terribile disagio e sofferenza al quale si devono dare risposte efficaci e veloci; un proposta portata avanti per onorare l'impegno su queste materie e la memoria dell'indimenticata consigliera Alessia Ballini, una legge che gli dobbiamo!' 11-04-2011 17:15 USA/Staminali per riparare cuore danneggiato da ischemia Infuso a base di staminali cardiache prelevate dal paziente e poi reintrodotte per riparare il cuore danneggiato dall'ischemia dopo averle coltivate in laboratorio e 'rinforzate': secondo Roberto Bolli, Direttore della Divisione di Medicina Cardiovascolare dell'Universita' di Louisville (Kentucky, Usa), e' questo il futuro della cardiologia. Lo studioso ha presentato la ricerca statunitense 'Infusione di cellule staminali cardiache in pazienti con cardiomiopatia ischemica' all'Experimental Biology 2011, in corso a Washington DC (Usa) fino a mercoledi'. Le cellule staminali del paziente, ha spiegato il ricercatore, vengono prelevate e poi coltivate in laboratorio: procedimento che esclude quindi le problematiche legate al rigetto. Durante la crescita in vitro le staminali vengono sottoposte a un trattamento 'rinvigorente' a base di due gas, monossido di carbonio e ossido nitrico, che avrebbero la capacita' di aiutare le staminali a sopportare lo stress ossidativo e la carenza di ossigeno. Dopo quattro mesi di trattamento in laboratorio le cellule staminali cosi' 'potenziate' vengono quindi rinfuse nel tessuto cardiaco danneggiato attraverso l'arteria femorale. 11-04-2011 17:19 ITALIA/Staminali. Inaugurato reparto Bambin Gesu' di Roma per trapianto midollo osseo E' stato inaugurato oggi il nuovo reparto di trapianto di cellule staminali emopoietiche Mita 2 (Modulo interdisciplinare di terapie avanzate) dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu', cui ha contribuito l'associazione Davide Ciattini, con cui vengono raddoppiate le strutture dedicate alla cura della patologie oncoematologiche, talassemia e immunodeficienza congenita. 'Il 75-80% dei bambini che si ammalano di tumore - ha spiegato Franco Locatelli, direttore del dipartimento di Onco-ematologia e centro trapianti dell'ospedale - oggi guarisce con varie terapie, come chemioterapia, chirurgia, radioterapia e trapianto di cellule staminali emopoietiche. Con questo nuovo reparto il Bambino Gesu' potra' rispondere piu' efficacemente alla crescente richiesta di trapianti, anche i piu' delicati, come quelli da genitori parzialmente compatibili, ma anche alla cura della talassemia o di quei bambini che nascono senza difese immunitarie'. Dai dati presentati emerge infatti il trend crescente di questo tipo di trapianti in ambito pediatrico. Dal 1986 ne sono stati effettuati 9.000 in Italia, di cui 530 nel 2010. 'Di questi, 107 procedure, pari al 20% - ha continuato Locatelli - sono state effettuate presso il Bambino Gesu', il doppio del secondo centro italiano. Nel 2011 dovremmo superare i 140 trapianti'. Ogni anno ci sono nel nostro Paese 1.400-1.500 nuovi casi di neoplasie pediatriche, soprattutto leucemie, linfomi, neuroblastomi nei bambini tra 0 e 4 anni. L'attivita' del reparto sara' affiancata da quella della nuova Cell Factory, che sara' pronta entro il 2012, dentro il centro di ricerche pediatriche San Paolo fuori le mura, dove verranno preparati i prodotti di terapia cellulare somatica e genica, per arrivare a trattamenti personalizzati. 11-04-2011 17:44 USA/Staminali embrionali per creare gameti contro l'infertilita' La direttrice del Centro per l'Educazione e le Indagini con cellule staminali embrionali dell'Universita' di Stanford, Renée Reijo, e' certa che conoscere il passaggio da cellule staminali a gameti evitera' l'infertilita'. Reijo, una delle principali ricercatrici nella creazione di gameti artificiali a partire da cellule staminali pluripotenti, ha presentato il suo lavoro durante il quarto Congresso Internazionale sulla fecondazione artificiale, che si e' chiuso lo scorso 9 aprile a Valencia. Le linee di cellule staminali coltivate in laboratorio danno agli scienziati l'opportunita' di utilizzarle nei trattamenti contro malattie come diabete, obesita', Parkinson e infertilita'. Lo sviluppo di malattie come cancro o Parkinson, “si manifesta in alcuni momenti in cui le cellule staminali si convertono in cellule specializzate” e l'attuale sfida “e' comprendere questo processo per individuare il momento chiave e intervenire per impedire il successivo sviluppo”. “Siamo a meta' strada nella creazione di ovuli e spermatozoi artificiali, per cui dobbiamo continuare ad indagare per realizzare gameti di migliore qualita'”. E questo consentira' “la creazione di gameti in pazienti che non ne dispongono, evitando quindi la donazione”. 11-04-2011 17:50 USA/Scoperti cinque geni implicati nel morbo d'Alzheimer Diagnosticato il morbo d'Alzheimer, resta ben poco da fare: finora purtroppo non è stato trovato il modo di bloccare la malattia, per cui le facoltà mentali di chi ne è colpito sono destinate inesorabilmente a peggiorare; l'unica possibilità è  trattare i sintomi che l'accompagnano. Per cercare di comprendere meglio l'andamento del morbo che tocca il 13% della popolazione sopra i 65 anni, la ricerca si muove sui fattori ereditari. Quattro geni associati all'Alzheimer erano già noti, ora se ne aggiungono altri cinque, come riferiscono due consorzi internazionali su Nature Genetics. Queste varianti genetiche mostrano tre meccanismi fondamentali collegati alla malattia, rivela Richard Mayeux dell'Alzheimer's Disease Genetic Consortium (ADGC) statunitense. I quattro geni scoperti in precedenza riguardavano l'accumulo di proteine tra le cellule nervose: la cosiddetta placca amiloide è una variante significativa nel cervello del malato d'Alzheimer. Invece, i geni appena identificati, hanno un ruolo nel metabolismo dei grassi, nelle infiammazioni, nella mobilità cellulare. "Forse avremo quattro meccanismi, strettamente legati alla malattia", dice Mayeux. La sua speranza è che siano un indicatore decisivo per ulteriori ricerche. Se si riuscisse a incidere su uno o più di questi processi, forse si potrebbe fermare l'evoluzione della patologia. I risultati sono il frutto di un lavoro molto accurato, che ha scandagliato il patrimonio genetico di 54.000 persone alla ricerca delle varianti dei geni che sono più frequenti nei pazienti d'Alzheimer che nelle persone sane. Il progetto è durato molti anni e alla fine è stato possibile identificare quattro nuovi geni. A ciò si aggiunge la scoperta del quinto gene da parte di un'altra équipe internazionale, che ne riferisce sulla stessa pubblicazione scientifica.  12-04-2011 07:55 GERMANIA/Filtraggio Internet pedopornografia. Definitivamente sepolto progetto di legge del governo  Il governo tedesco ha ritirato definitivamente il progetto di legge sui filtri per Internet nell'ambito della lotta contro la pedopornografia. Presentato a gennaio 2009 dal ministro della Famiglia, Ursula von der Leyen, prevedeva una collaborazione tra il Governo e i provider di Internet: il primo avrebbe dovuto fornire una lista di siti reprensibili dopo indagini della polizia, mentre i secondi sarebbero stati tenuti a bloccarli per impedirne l'accesso agli internauti. Il tutto senza controllo ne' verifiche da parte di una qualche autorita' giudiziaria. Ma il principio di un simile filtraggio, che e' come quello francese e quello britannico, ha sollevato cosi' tante e forti polemiche che il presidente Horst Koehler ha deciso di bloccare il tutto, alla fine del 2009, chiedendo proposte in piu'. Sedici mesi dopo, il ministro della Giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, lo ha definitivamente sepolto. L'idea del blocco su Internet ha provocato un legittimo sentimento di rigetto, ha detto il ministro alla radio. Il suo partito, i liberaldemocratici della FDP, si sono sempe opposti al progetto di legge, al contrario dei cristiano-democratici della CDU. Ma alla fine si sono accordati per aprire un nuovo confronto. Secondo il settimnale Der Spiegel la CDU e' disponibie a firmare se la FDP da' il proprio assenso su un altro progetto di legge sulla conservazione dei dati personali. 12-04-2011 11:09 USA/Dilaga la droga messicana a New York Nonostante gli agenti federali di New York abbiano raddoppiato il tempo impiegato a combattere l'intensificarsi delle relazioni tra le gang locali e i cartelli messicani della droga, si rafforza la presenza messicana nel mercato della droga a New York. Gli agenti della U.S. Immigration and Customs Enforcement, l'agenzia federale responsabile della sicurezza dei confini nazionali, sono passati a 30.000 ore, dalle 13.472 impiegate nel 2009, nella ricerca della rete di spaccio legata alle organizzazioni criminali messicane; anche il personale dedicato è aumentato. Ma le forze dell'ordine, secondo quanto riportato dal New York Daily News, parlano anche di un'evoluzione delle attività illegali, sempre più simili a vere e proprie aziende. Cresce anche il giro di denaro sporco e di armi. L'anno scorso gli agenti hanno confiscato oltre 35 milioni di dollari. New York è "un grande mercato per la droga e i cartelli messicani vogliono aumentare la loro presenza" ha detto un agente speciale che partecipa alle operazioni anti droga, "la correlazione tra le organizzazioni della droga messicane e le gang locali è sempre più forte". Un tempo New York era il terreno di gioco della droga colombiana, ma una volta scoperto il traffico attraverso la via dei Caraibi, le organizzazioni criminali si sono affidate alle controparti messicane che, con la prospettiva di considerevoli paghe giornaliere, attraggono le gang locali come i Latin Kings e MS13. Come dice Paco, ex membro di una gang che ha preferito usare un nome di copertura: "è difficile stare alla larga dai soldi facili. La droga viene dal Messico e noi la vendiamo qui. E' un ciclo che non finisce mai". 12-04-2011 11:14 ITALIA/Lotta alle dipendenze. Dpa versus Pd "Le affermazione di Giuseppe Vaccari dimostrano semplicemente che non conosce minimamente l'attività del Dipartimento ne' la situazione del nostro paese a tale proposito": cosi' il Dipartimento antidroga replica a quanto affermato ieri dal responsabile della Consulta sanità del Pd. "Mentre l'Ue e l'Onu condividono formalmente la nuova strategia proposta dall'Italia per la prevenzione e il recupero della persona tossicodipendente - dice il Dpa in una nota - qualcuno propone di riesumare un vecchio Piano d'azione del precedente governo fuori dai moderni orientamenti europei e delle Nazioni Unite, espressi una settimana fa a Vienna. Le lamentazioni di 'alcuni' operatori presenti all'incontro per fortuna non rappresentano la realtà, che è stata invece ben evidenziata nella Conferenza Nazionale di Trieste, dove ben altre erano le indicazioni emerse da una assise che ha visto la partecipazione di 1.400 operatori dei servizi". "Che gli operatori siano stati 'abbandonati' non vi è dubbio, ma non certo dal Dpa che ha da sempre portato avanti le loro istanze avendole ben presenti e soprattutto avendole vissute in prima persona. Vengono riproposti ancora - prosegue la nota - vecchi concetti inaccettabili e scientificamente ormai accantonati da tempo, tra droghe 'buone' e 'cattive', creando ancora una volta confusione e disorientamento soprattutto tra i giovanissimi con un approccio che questo dipartimento ritiene irresponsabile e tutt'altro che innovativo, come si vorrebbe far credere. Con una proposta assolutamente fuori luogo, si richiede inoltre di abolire le pene per gli spacciatori al dettaglio e gli immigrati illegali che si dedicano a tale attività". "Nessun uso strumentale da parte del Dpa - si legge ancora - è stato fatto sui dati relativi alla diminuzione dei consumi di droghe, ma al contrario è stato attuato un trasparente confronto pubblico con coloro che hanno partecipato alla raccolta dei dati e alla loro interpretazione, avendo cura di analizzare tutti i vari fattori che possono aver portato a tale diminuzione e senza mai arrogarsi la paternità univoca di tale riduzione". Infine, "per quanto riguarda l'attuale Piano d'Azione, anche in questo caso sono stati riportate affermazioni non corrispondenti al vero. Tutte le Regioni sono state sempre invitate a partecipare ai lavori preparatori, all'analisi e alla stesura di tale piano, cosí come le organizzazioni del privato-sociale". 12-04-2011 11:21 ITALIA/Lotta alle dipendenze. Assessore Lombardia versus Pd 'In Lombardia e nell'intero Paese nessun operatore e' stato lasciato solo': con questa dichiarazione l'Assessore regionale alla Famiglia, Giulio Boscagli, ha commentato le critiche sollevate dal Partito Democratico e da alcuni operatori delle dipendenze sull'attuale politica del Governo in tema di droga. 'La battaglia di Regione Lombardia contro la droga - afferma in una nota Boscagli - e' a tutto campo e ha nel Governo e nel sottosegretario Giovanardi i piu' grandi alleati. Lo prova un impegno finanziario regionale di oltre 100 milioni all'anno, di cui la gran parte destinato alle 138 comunita' terapeutiche. Diversi sono i livelli del fenomeno e per ciascuno esiste una strategia di contrasto garantita da 1100 operatori nelle comunita' e 800 operatori nei servizi ambulatoriali, impegnate in prima linea'. 'In Lombardia - rassicura l'assessore - nessun operatore e' stato lasciato solo. Siamo tutti uniti e concordi sull' importanza di continuare e rafforzare la lotta alla droga'. 12-04-2011 11:55 ITALIA/Le nuove droghe sono perseguibili anche se non previste in legge. Cassazione Le droghe sintetiche che non fanno parte della Tabella I della legge sugli stupefacenti (art.14 Dpr 309/90), possono portare alla condanna per chi le detiene per spaccio. Il non-inserimento di alcune sostanza psicotrope, con specifici requisiti chimici previsti comunque in questa Tabella, non e' sufficiente per non applicare la legge. La Sesta sezione penale della Corte di cassazione (14431/11, depositata il 12/04) conferma un orientamento recente (n.7965/2011) ed ha rigettato il ricorso di uno spacciatore contro l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Torino. Nello specifico si tratta di monoacetilmorfina, una sostanza a meta' tra morfina ed eroina che, comunque, pur se non in Tabella, la qualifica come sostanza stupefacente. Qui la sentenza (IlSole24Ore) 12-04-2011 11:59 ITALIA/Prezzi alle stelle per affitti e vendita case: studio Cgil Negli ultimi 10 anni si legge nello studio 'l'innalzamento dei prezzi di vendita e dei canoni d'affitto delle abitazioni e' stato ampio e' di gran lunga superiore alla crescita dei redditi delle famiglie'. I canoni dei contratti d'affitto rinnovati sono infatti cresciuti tra il 2000 e il 2010 mediamente del 130% con punte del 145% nei grandi centri abitativi. In una situazione di generale difficolta' economica per le famiglie' prosegue lo studio, le spese per l'abitazione costituiscono una delle voci principali del bilancio familiare con quasi 2,5 milioni di famiglie (il 10% del totale) in condizione di 'serio disagio' nel pagare queste spese che pesano nei fatti per oltre il 40% sul reddito. In particolare si trovano in difficolta' le famiglie in affitto (31%), quelle con i redditi piu' bassi, inferiori a 15 mila euro (27%) e di famiglie monogenitori con figli minori (26%). Sono in difficolta' anche i single con meno di 35 anni (il 24% del totale) a conferma delle difficolta' dei giovani nel realizzare il progetto di uscita dalle famiglie d'origine. Il 13,5% delle famiglie si e' ritrovata nel 2008 in arretrato con il pagamento delle spese della casa mentre il 12% ha avuto difficolta' con i pagamenti delle utenze domestiche mentre il 14% ha fatto fatica con l'affitto e l'8% con le rate del mutuo. Tra le dinamiche che concorrono a definire il problema abitativo alcune sono legate alla tipologia familiare che si e' modificata negli anni con la riduzione dei componenti per nucleo (oggi pari a 2,4 persone) mentre si e' registrato un aumento dei nuclei familiari. In particolare negli ultimi 30 anni sono aumentate le famiglie con un solo componente passando dall'8,5 al 27% del totale e a questo deve aggiungersi la presenza dei migranti ai quali si deve il saldo positivo della popolazione nel nostro paese. All'inizio del 2010 gli stranieri residenti erano 4,2 milioni pari al 7% del totale della popolazione ma a questi vanno aggiunti circa 600 mila irregolari stimati. Per la quasi totalita' i migranti si rivolgono al mercato dell'affitto con 1,3 milioni di nuclei familiari. L'80% delle persone vive in coabitazione con uno o piu' nuclei mentre l'85% ha un contratto non registrato o registrato per una cifra inferiore. La Cgil denuncia anche il calo degli investimenti nell'edilizia residenziale pubblica che rappresenta solo il 4% dello stock abitativo contro una media europea del 20%. La produzione annua di immobili di edilizia pubblica e' passata dalle 34 mila abitazione sovvenzionate nel 1984 alle 2000 unita' degli ultimi anni su un totale di circa 300 mila abitazioni costruite. Alla diminuzione della produzione si e' accompagnato un progressivo aumento del fabbisogno stimabile in circa 600 mila domande di aventi diritto nelle graduatorie dei comuni. 'Cresce il disagio abitativo - denuncia la Cgil - nonostante nel nostro paese ci siano piu' abitazioni che famiglie (32 milioni a fronte di 25 milioni di nuclei) nonostante una produzione edilizia nel complesso molto sostenuta. Infine la Cgil sottolinea che nel mercato dell'affitto si prevede un divario molto ampio tra il canone libero (1100 euro circa) e quelli di edilizia sociale (80 euro). 12-04-2011 12:13 MONDO/I fumatori si fanno ingannare da scritte tipo 'light'   Una ricerca pubblicata sulla rivista Addiction dimostra che chi ha il vizio del fumo tende a farsi condizionare ad alcuni messaggi e marchi ingannevoli impressi sui pacchetti di sigarette. Un'indagine tra 8.000 fumatori di Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti dimostra che parole come 'light' e 'slim' possono indurre i tabagisti a credere che le 'bionde' in questione facciano meno male. Un quinto dei fumatori intervistati ritiene, infatti, che 'alcune marche di sigarette possono essere meno dannose di altre' e le false credenze erano piu' alte tra i fumatori statunitensi. I falsi miti duri a morire riguardano innanzitutto il colore: scritte e packaging in argento, oro e bianco vengono viste come piu' innocue rispetto a confezioni in rosso e nero. Messaggi come 'light', 'mild' o 'basso contenuto di catrame' - gia' banditi in circa 50 Paesi perche' ritenuti ingannevoli - sono specchietto per le allodole per molti. 'Uno dei messaggi piu' frequenti rilevati soprattutto nei confronti delle donne - ricorda David Hammond, uno degli autori dello studio - e' l'indicazione 'slim''. 12-04-2011 12:32 GRAN BRETAGNA/Staminali per creare organi artificiali Organi artificiali sono stati creati in laboratorio usando liquido amniotico umano e cellule fetali animali. Attualmente sono di mezzo centimetro di lunghezza, la medesima dimensione di quelli che si trovano nei nascituri. Gli scienziati dell'Universita' di Edimburgo sperano che potranno crescere fino alle abituali dimensioni degli organi una volta che saranno trapiantati negli umani. Un scoperta che potrebbe portare a far si' che gli umani facciano crescere dentro di se' i propri organi senza pericoli di rigetto, che e' il problema piu' frequente nei trapianti. Il fisiologo Jamie Davies, professore di anatomia sperimentale all'Universita' di Edimburgo, dice: “Suona un po' come se fosse una fiction di scienza, ma non lo e'”. “L'idea e' quella di partire con le cellule staminali umane e terminare con organi funzionanti”. “Abbiamo fatto buoni progressi. Possiamo creare qualcosa che ha la complessità di un normale rene fetale''. 12-04-2011 12:41 ITALIA/Domini Internet. Crescono quelli .it Per l'Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-Cnr), che gestisce il Registro nazionale dei domini .it, il 2010 sara' ricordato come l'anno del sincrono, la nuova modalita' che consente l'attivazione dei domini italiani in poche ore e che ha fatto salire esponenzialmente la media di registrazione. "Da 28.000 a oltre 36.000 nuovi domini al mese" spiega Domenico Laforenza direttore dell'Iit-Cnr. "Al 31 dicembre 2010 -afferma Laforenza- erano state fatte 442.000 nuove registrazioni a fronte delle 339.343 del 2009 (+30%) e delle 303.757 del 2008 (+50%). Se per raggiungere il primo milione di domini .it sono stati necessari diciassette anni, il secondo milione ne ha richiesti solo cinque, grazie all'introduzione del nuovo e piu' semplice sistema di registrazione introdotto il 28 settembre 2009". Il passaggio alla nuova modalita' e' stato sostenuto da una campagna promozionale a livello nazionale, affidata all'agenzia Light. "La copertura su quotidiani e periodici e' durata dall'ottobre 2009 ad aprile 2010 e quella su internet dal settembre all'ottobre 2010" dice Anna Vaccarelli, responsabile Relazioni esterne, media e comunicazione del Registro .it. "Dalla valutazione ex-post dell'efficacia, effettuata dall'istituto di ricerca Pragma Srl, -continua Vaccarelli- risulta che la conoscenza del Registro e' cresciuta dal 20,7 al 48% e in parallelo e' aumentata la propensione a dotarsi di un dominio .it ed e' migliorata la reazione positiva verso il Registro stesso e verso il Cnr, ritenuto un gestore affidabile, competente e noto". Ed il gradimento del .it e' aumentato anche fra gli stranieri. "I domini italiani registrati dall'estero sono cresciuti di oltre il 20 per cento" aggiunge Maurizio Martinelli, responsabile dell'Unita' Sistemi e Sviluppo del Registro.it. "Si piazzano -dice Martinelli- in prima posizione i domini registrati da maintainer (societa' che registrano siti per conto di terzi) e registrar tedeschi con 43.099 nomi a dominio (il 72% in piu' rispetto ai 25.102 del 2009) seguiti da quelli del Lussemburgo, con 27.614 domini .it (quasi stabili rispetto all'anno precedente); la Slovacchia si conferma terza con 20.023 nuovi nomi a targa italiana (circa 6.500 in piu' nel 2010). Gli operatori francesi, al quarto posto, aumentano quasi del 50% da 11.666 nuovi domini del 2009 a 17.213 del 2010". "Se si analizza la crescita percentuale dei nomi.it -prosegue Martinelli- in ogni Paese si trovano pero' in testa gli internet service provider della Svizzera, che segnano un aumento del 1.714%, passando da 561 domini del 2009 ai 10.174 del 2010. Seguono la Cina con il 237% (da 343 a 1.155 nomi), l'Olanda (+132%, da 1.745 a 40.430) e la Danimarca che nel 2010 raddoppia i suoi nomi arrivando a 8.715. I Registrar non italiani, infine, sono quasi quadruplicati dal 2009, passando da 20 a 79". Il 2010 si chiude quindi con un bilancio nettamente positivo per il Registro .it gestito dall'Iit-Cnr e buone prospettive si prefigurano anche per l'anno prossimo. Conclude il direttore Laforenza: "Dal 1 gennaio 2011 e' possibile pagare con carta di credito e a breve sara' introdotto l'Idn (Internationalized domain name), un sistema che permettera' di registrare i propri domini mantenendo esattamente il nome della persona, societa' o marchio (consentendo, per esempio, di assegnare domini con lettere accentate). Queste piccole novita' fanno ben sperare per un'ulteriore crescita nel 2011". 12-04-2011 12:49 ITALIA/Agcom. Multe per quasi tre milioni in tre mesi "Nel corso del primo trimestre del 2011 l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni ha concluso oltre 100 provvedimenti sanzionatori ed ha approvato l'irrogazione di multe per un ammontare complessivo di oltre 2.850.000 euro. Le violazioni contestate riguardano le norme a tutela dei consumatori, la disciplina in materia di pubblicita', obblighi di programmazione, garanzie dei minori e degli utenti, diritti sportivi, e le disposizioni riguardanti il Registro degli Operatori di Comunicazione". Lo rende noto l'Agcom. In particolare, nel periodo gennaio-marzo 2011, la Direzione Tutela dei Consumatori ha concluso 20 procedimenti sanzionatori e il Consiglio dell'Agcom ha multato alcuni operatori di comunicazioni elettroniche per 1.906.278,40 euro totali. Tra le fattispecie sanzionate: l'attivazione di servizi non richiesti ( 928.000 euro); la mancata o ritardata disattivazione di servizi (232.000 euro); l'illegittima sospensione delle utenze (174.000 euro); l'inosservanza degli obiettivi qualitativi relativi al tempo di riparazione dei malfunzionamenti per l'anno 2009 (174.000 euro); l'inottemperanza agli ordini e alle richieste istruttorie dell'Autorita' (141.645 euro); il mancato invio all'Autorita' e al motore di calcolo accreditato delle informazioni tariffarie sulle nuove offerte (116.000 euro); l'inosservanza delle direttive in materia di qualita' e carte dei servizi (82.633 euro); l'attivazione di portabilita' non richiesta del numero mobile (58.000 euro). Nel settore dell'audiovisivo, prosegue l'Agenzia, a seguito di 81 procedimenti, l'Autorita' ha comminato multe per circa 850.000 euro, cosi' ripartite. Violazioni in materia di pubblicita' (affollamento, posizionamento e segnalazione spot): circa 412.000 euro; violazioni degli obblighi di programmazione (tenuta del registro dei programmi e conservazione delle registrazioni da parte delle emittenti): 22.000 euro; violazione delle norme a garanzia di minori e utenti (messa in onda di trasmissioni pregiudizievoli dello sviluppo fisico, psichico e morale dei minori, e di trasmissioni di contenuto pornografico in fascia notturna): 370.000 euro; violazioni in materia di diritti sportivi: 42.000 euro. Per il mancato rispetto delle norme sulla trasparenza della proprieta' e sugli obblighi di comunicazione al Registro degli operatori di comunicazione, l'Agcom ha infine imposto una sanzione di 103.300 euro. 12-04-2011 12:56 ITALIA/Piu' malattie cardiache con piu' PM10 Il rischio di ricovero per malattie cardiache aumenta dell'1% nei giorni in cui i livelli di polveri sottili nelle citta' sono elevati. E' quanto emerge dai risultati dello studio Epiair, condotto in 9 citta' italiane, presentato oggi a Roma durante un convegno su ambiente e salute organizzato dall'Istituto Superiore di Sanita'. L'analisi presentata da Paola Colais del dipartimento di Epidemiologia del Ssr Lazio si e' concentrata sugli effetti a breve termine dell'inquinamento delle citta', rilevando delle conseguenze anche per le malattie respiratorie, per le quali i ricoveri salgono dello 0,63% (ma dell'1% se si considerano solo bronchiti e polmoniti) ogni 10 unita' di pm10 in piu' rispetto ai valori massimi consentiti. Queste cifre sono ancora maggiori, fino a sette volte, se si tiene conto di pazienti che hanno gia' precedenti ricoveri per patologie cardiovascolari o respiratorie: "All'interno della popolazione ci sono poi dei segmenti piu' a rischio - spiega l'esperta - e la probabilita' di ricovero in giorni con valori di Pm10 molto alti e' maggiore per le donne e per gli anziani sopra i 65 anni". Oltre alle polveri, un altro inquinante i cui alti livelli sono pericolosi per l'uomo e' l'NO2: "In realta' non e' questo gas ad essere pericoloso - precisa Ennio Cadum dell'Arpa Piemonte - ma l'NO2 piu' probabilmente fa da 'tracciante' per il particolato ultrafine, al di sotto dei 2,5 micrometri, che ha degli effetti particolarmente gravi per la salute". 12-04-2011 14:21 ITALIA/Rinviata a giudizio per diffamazione la mamma di Aldrovandi e alcuni giornalisti Il gup del tribunale di Mantova ha rinviato a giudizio per diffamazione a mezzo stampa Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il diciottenne morto il 25 settembre 2005 durante un intervento della polizia. La querela era stata presentata dal pm Maria Emanuela Guerra. 'Non avrei mai immaginato - dice Patrizia Moretti - di ritrovarmi imputata per aver criticato chi non aveva fatto le prime indagini sulla morte di mio figlio. I giudici hanno deciso per il processo, lo faremo, e cosi' come lo avevano fatto a Ferrara a Federico, ora lo faremo noi al magistrato che mi ha denunciata'. L'udienza preliminare e' durata nemmeno un'ora davanti al Gup Villani che ha rinviato a giudizio anche due giornalisti e il direttore della Nuova Ferrara per il processo che si terra' il primo marzo 2012. Il pm Celenza in aula ha rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio, nonostante le difese avessero prodotto copiosa documentazione su tutte le sentenze del caso Aldrovandi, Aldrovandi bis e atti del Csm che aveva valutato l'operato della pm Guerra. 'Il processo non ci spaventa, sara' la stessa dottoressa Guerra il nostro principale teste a discarico, mi dispiace per Patrizia e per i giornalisti che non lo meritano', ha detto l'avvocato Fabio Anselmo, difensore della madre di Federico. Il legale nella sua arringa ha sottolineato che le stesse affermazioni sulle indagini della pm Guerra, indagini che vennero attivate solo quattro mesi dopo la morte di Federico e dopo il blog aperto dalla mamma, e' 'un fascicolo ancora vuoto' (questa l'affermazione per la quale e' incriminata la madre) sono le stesse riproposte nel docufilm di Filippo Vendemmiati, giornalista Rai, che verra' premiato a maggio dal presidente della Repubblica Napolitano. 'Un filmato che non e' stato querelato' ha sottolineato l'avvocato in udienza. Presente in aula il legale del magistrato l'avvocato Giovanni Flora che si e' limitato a sottolineare che non essendo parte civile ma solo parte offesa non aveva diritto di parola. Il difensore della Nuova Ferrara avvocato Gianolio ha sottolineato al giudice 'che un magistrato dovrebbe avere sempre equilibrio e che in questa vicenda purtroppo mi pare sia mancato'. 'E' assurdo tutto questo - ha commentato ancora Patrizia Moretti -. A pensarci bene non ho ancora capito per quale motivo debba sostenere un processo come imputato. Solo per aver criticato come mio diritto l'operato del magistrato che si occupo' della prima parte dell'inchiesta sulla morte di mio figlio, critiche che ho potuto fare per fatti appresi durante le inchieste e i processi condotti da altri magistrati'. 'Voglio ricordare - conclude patrizia Moretti - che questa inchiesta era stata conclusa da un altro magistrato il pm Nicola Proto che ha portato a processo e fatto condannare i quattro poliziotti per la morte di Federico'. E' stato rinviato a giudizio anche un giornalista il cui nome non compare in nessuno degli articoli incriminati. 12-04-2011 14:33 GRAN BRETAGNA/Vaccini. Non piu' iniezioni ma spray? Potrebbe essere disponibile entro pochi anni un vaccino spray che protegge contro molti ceppi di influenza, compresa quella aviaria e quella di tipo A. La nuova formulazione, testata con successo sui topi, e' stata presentata al meeting della Society for General Microbiology ad Harrogate nel North Yorkshire (GB). Lo spray e' stato progettato per aumentare le difese immunitarie gia' nelle cavita' nasali, impedendo agli agenti infettivi di penetrare nell'organismo. Oltre al vaccino tradizionale contiene l'interleuchina 12, una sostanza prodotta naturalmente dall'organismo che stimola il sistema immunitario. Nelle cavie il nuovo vaccino ha prodotto una forte protezione sia nei confronti dell'H1N1 che dello pneumococco che di un agente batterico usato nelle guerre batteriologiche, lo Yersinia pestis. 'Questo vaccino e' molto piu' facile da somministrare di quelli tradizionali - hanno spiegato gli esperti dell'Albany Medical College di New York - in piu' riesce a dare protezione anche alle vie aeree, piu' difficili da raggiungere con l'iniezione'. 12-04-2011 15:32 ITALIA/Cure palliative e terapia dolore. Bilancio ad un anno dalla legge Il bilancio sull'attuazione della legge per le cure palliative e per la terapia del dolore, ad un anno dalla sua emanazione, 'e' positivo'. Lo afferma Marco Spizzichino, direttore dell'ufficio dedicato proprio a questo provvedimento, presso il Ministero della Salute. 'Ad un anno dalla legge era impensabile che fossero attivate entrambe le reti - afferma all'ANSA Spizzichino - invece l'avvio e' stato dato. Con le cure palliative eravamo gia' piu' avanti, mentre per la terapia del dolore oggi possiamo dire che i medici di medicina generale sono formati per indirizzare i pazienti verso un percorso di trattamento e cura'. Il Ministero ora sta lavorando su tre fronti: alla definizione di un atto sui criteri di accreditamento delle strutture per le cure palliative, la terapia del dolore (anche in ambito pediatrico), alla definizione delle figure professionali specifiche e a quella dei percorsi formativi del personale sanitario e dei volontari, di concerto con il Ministero dell'Istruzione. 'Entro pochi mesi gli atti saranno pronti - prosegue - e sottoposti all'esame della Conferenza Stato-Regioni'. Esistono, pero', ancora delle criticita' da risolvere, come i tempi di attesa per l'accesso agli hospice, 'un problema imbarazzante - sottolinea Spizzichino - dal momento che parliamo di pazienti in fase terminale' e la disparita' d'accesso per i malati non oncologici. 'Stiamo lavorando - conclude - perche' non ci sia un muro all'accesso basato sulla patologia'. 12-04-2011 19:12 ITALIA/Vodafone contro il monopolio di Telecom Italia Gli investimenti sulla rete di nuova generazione da parte di Telecom rischiano di essere "limitati e ritardati" sfruttando la vecchia rete in rame e facendo "pochi investimenti" sulla fibra in base alla domanda. Lo ha detto l'amministratore delegato di Vodafone Italia, Paolo Bertoluzzo, nel corso di un'audizione sullo sviluppo della banda larga davanti alla commissione Lavori publici e Comunicazioni del Senato. Per Bertoluzzo, inoltre, sul fisso "c'e' una sola infrastruttura in monopolio naturale posseduta da un'azienda privata che ha a cuore i propri azionisti. Chi la possiede non ha spirito competitivo". Secondo Bertoluzzo, "a 15 anni dalla liberalizzazione del settore tlc siamo ancora in una situazione di totale monopolio, perche' tutto il valore industriale e' controllato, posseduto e fatto da Telecom Italia, mentre la somma degli altri fa zero". 12-04-2011 19:39 TAIWAN/Staminali del cordone contro nefrite lupica Ricercatori della National Yang-Ming University di Taiwan, fanno sapere che le cellule staminali mesenchimali ottenute dal sangue del cordone ombelicale possono rappresentare una nuova alternativa terapeutica per il trattamento della nefrite lupica, una delle principali complicazioni del lupus eritematoso sistemico. Cosi' si evince da una ricerca su dei topi i cui risultati sono stati pubblicati nell'ultimo numero della rivista “Cell in Transplantation”. Cosi' come spiega l'autore principale dello studio, il dr Oscar K.Lee, queste cellule hanno dimostrato di possedere una capacita' immuno-modulatoria che consente di alleviare la risposta immune dell'organismo inibendo l'infiammazione e la risposta immune delle cellule. Il trapianto effettuato sui topi ha provocato un marcato miglioramento del deterioramento della funzione renale, riducendo il livello di certi anticorpi, alleviando i cambiamenti nella malattia renale e lo sviluppo di proteinuria, un segno del danno renale. Inoltre e' stato osservata una positiva differenza nel tasso di sopravvivenza -due mesi di vita in piu'- dei topi trattati, situazione che ha portato i ricercatori a pensare che un trapianto temporaneo potrebbe essere efficace. I ricercatori, infine, in virtu' degli effetti terapeutici osservati nello studio, perorano un trapianto alogeno e non autologo. “Le capacita' di queste cellule nel ridurre le infiammazioni, dimostra che e' probabile che sara' utile al trattamento di malattie autoimmuni”. ------------------------------------------- COMUNICATI 06-04-2011 12:42 Turismo e auto pubbliche Primo Mastrantoni   90mila euro di multe per tassisti e noleggiatori all’aeroporto intercontinentale di Roma-Fiumicino. Il blitz e’ dei Carabinieri che hanno effettuato controlli sui conducenti di auto pubbliche. Il costo del tragitto Fiumicino-Roma veniva maggiorato del doppio di quanto stabilito. Ottima immagine -si fa per dire- di come funzione da noi l’accoglienza ai turisti e del turismo in generale che pur rappresenta il 12% del Pil nazionale. Il problema non investe solo il trasporto pubblico ma tutto il settore turistico (si pensi ai treni ma anche alla ristorazione, agli alberghi, al decoro urbano, ecc.). Continuiamo a pensare che i turisti siano la gallina dalle uova d’oro che va spennata alla prima occasione, che invece depone uova d’oro e dovrebbe essere accudita e coccolata. A proposito dove erano i vigili del comune di Fiumicino in questi mesi? Possibile che occorrano i blitz dei benemeriti Carabinieri? 07-04-2011 12:01 Autovelox Firenze. La Cassazione smentisce nuovamente Comune e Prefettura: no apparecchi su strade che non abbiano i requisiti di legge  Dopo che i giudici di pace di Firenze (1) hanno gia' accolto un centinaio di ricorsi presentati tramite l'Aduc, la Suprema Corte di Cassazione torna ad accogliere in pieno (2) le nostre ragioni sulla illegittimità degli autovelox a Firenze. Pronunciandosi su un caso analogo a quello fiorentino che riguarda il Comune di Treviso, la Cassazione ha ribadito, rispetto a quanto gia' sentenziato in passato (3), che in città non possono essere utilizzati autovelox a distanza (senza la presenza di un agente) su strade che non hanno le caratteristiche strutturali minime dettate dall'art.2 del Codice della strada per essere classificate come "strade di scorrimento"; e i viali fiorentini non hanno a) aree di parcheggio con entrate e uscite concentrate, b) banchine pavimentate a destra, c) tutte le intersezioni provviste di semaforo. Il Comune e la Prefettura di Firenze vorrebbero far credere che tali caratteristiche non devono necessariamente essere tutte presenti, per loro conterebbe il fumoso criterio della funzionalità, lasciato alla discrezionalità dell'Amministrazione: sarebbe strada di scorrimento quella utilizzata come tale, anche se non ha le caratteristiche previste dalla legge. E anzi, in sede di richiesta di autorizzazione al Prefetto, il Comune ha dichiarato -falsamente- che tali caratteristiche ci sono tutte. Il Prefetto, invece di controllare quanto asserito dal Comune, ha concesso l'autorizzazione senza obiezioni. Sulla vicenda abbiamo presentato esposto alla Procura della repubblica. Ora la Cassazione dà loro torto, ribadendo che la legge "non conferisce al Prefetto il potere di inserire nello specifico elenco una strada, facendo uso di criteri diversi da quelli previsti... ove il Prefetto ecceda dai limiti segnati dalla norma del codice della strada (art. 2), il giudice ordinario può disapplicare, in via incidentale, l'atto o il provvedimento amministrativo". Ma questa volta la Suprema Corte va oltre e censura l'operato della Prefettura che concede l'autorizzazione a istallare autovelox senza verificare la presenza delle caratteristiche strutturali della strada, che devono tassativamente esserci (4). Ma perché il Comune, nonostante non abbia chance di vincere in Cassazione, si ostina a dire di aver ragione e spreca denaro pubblico per impugnare le sentenze dei Giudici di pace che gli danno torto? Lo fa -a nostro avviso- per scoraggiare i cittadini dal fare ricorso, contando anche sul fatto che in pochi fra coloro che hanno già vinto dal giudice di pace pagheranno un avvocato per arrivare fino alla Cassazione e vedersi riconosciuta definitivamente ragione. Noi riteniamo che l'amministrazione comunale dovrebbe smettere di ignorare cittadini, legge e giustizia, adoperandosi invece per rimediare al proprio errore. Basterebbero modifiche strutturali alle strade in questione (istallazione semafori, banchine e parcheggi laterali chiusi) e/o utilizzare altri strumenti come i dissuasori di velocità e una maggiore presenza sul territorio dei vigili. Di questo ne gioverebbe la sicurezza stradale, quella che il Comune dice di voler tutelare con l'uso di autovelox tanto redditizi quanto illegittimi. - Qui tutta la vicenda Autovelox Firenze - Qui come fare ricorso al giudice di pace (1) i giudici che finora si sono espressi a favore delle nostre ragioni sono: Francesco Trassari, Anita Grossi, Agostino Virzi', Sonia Salerno, Alfredo Iorio, Maria Barbara Benvenuti, Simone Bozzi. Giovanni Pecchia, Federico Postiglioni. (2) Qui il testo della sentenza n.7872/2011 (fonte Il Sole 24 Ore): (3) sentenza n.3701/2011 (4) Dice la Corte: la legge "evidentemente richiede per l'adozione del provvedimento prefettizio il preventivo e puntuale accertamento della presenza nella strada considerata di tutti gli specifici elementi strutturali descritti in tale norma, senza possibilità di interpretazione estensiva... La possibilità del Prefetto di inserire nell'apposito elenco una strada urbana è condizionata, quindi, alla verifica della presenza di tali caratteristiche, senza le quali la strada non potrebbe essere classificata 'strada urbana di scorrimento". 07-04-2011 12:17 Vino. Le richieste dell'Aduc in occasione del Vinitaly Primo Mastrantoni  Si apre domani il grande appuntamento di Vinitaly di Verona e anche i consumatori hanno qualcosa da chiedere ai viticoltori e alle Autorita' interessate. Ecco le richieste dell'Aduc. * Donde viene il vino, cioe' l'uva? Il vino di qualita' spesso riporta la dizione "imbottigliato all'origine da..." (o analoghe dizioni), ma rappresenta una percentuale minoritaria della produzione nazionale, il resto e' vino del quale non viene indicato il luogo di provenienza. Si puo' certo ricorrere ai vini doc o docg, nei quali e' indicata l'area di coltivazione. Perche' non ricercare la trasparenza? Sarebbe utile mettere in etichetta la provenienza dell'uva, il luogo di vinificazione e imbottigliamento per tutti i vini, a garanzia del consumatore e qualificazione del produttore, visto che tra poco saremo invasi dal vino cinese. * La composizione del vino e' un altro mistero. E' cosi' difficile elencare i principali componenti (acqua, zuccheri, alcoli, aldeidi, eteri, sali, acidi, ecc)? Ormai tutti i prodotti alimentari indicano in etichetta la loro composizione; anche le acque minerali riportano analiticamente i propri elementi. Perche' non il vino? * E' noto, a pochi, che il vino puo' essere trattato (1): aggiunta di mosto (donde viene?) per fortificarlo (aumentare la gradazione), di enzimi per favorire la trasformazione del saccarosio in glucosio, di gelatine, caseine, albumine, colla di pesce, bentonite (roccia) per la chiarificazione, di solfiti per la conservazione (2), di anidride solforosa per impedire l'acidificazione, di acido tartarico o citrico per aumentare l'acidita', di acido sorbico o sorbato di potassio per stabilizzare, di solfato di rame per eliminare difetti di gusto e odore, di acidi, fosfati, ecc. Di tutti questi trattamenti non ne troviamo traccia nelle etichette, eccetto per i solfiti. Perche' il consumatore non dovrebbe saperlo? * Perche' si usano bottiglie da 75 cl (tre quarti di litro) e non da mezzo e da un litro? Una bottiglia dal costo di 7,75 euro in effetti costa 10,33 euro al litro e non abbiamo trovato nelle enoteche etichette sulle bottiglie che rapportino il costo con l'unita' di volume. 07-04-2011 14:48 Pubblicita' a Firenze. I bacchettoni di Palazzo Vecchio impongono il loro decoro. A quando le mutande al Biancone? Vincenzo Donvito  L'amministrazione del Comune di Firenze ha approvato il nuovo regolamento della pubblicita' ed ha inserito una “clausola etica”, l'articolo 7 che cosi' recita: “gli impianti pubblicitari e le pubblicita' esposte non devono avere contenuto ed immagini rappresentative di violenza fisica e morale, nonche' lesive del decoro, offensive delle convinzioni morali, civili e/o religiose delle appartenenze di genere, culturali e nazionali delle persone”. Chi vorra' fare pubblicita' dovra' aggiungere alla sua domanda di augtorizzazione una dichiarazione in tal senso che sara' vincolante sul piano giuridico Siccome la pubblicita' e' anche un mezzo di espressione artistica, ci sorge subito una domanda: a quando simili norme contro il Biancone, cioe' la fontana del Nettuno accanto a Palazzo Vecchio, con tutti i genitali maschili all'aria? Perche' lui si' e non un uomo con altrettanti genitali all'aria o una donna con tette e vagina sempre all'aria, ma su un manifesto pubblicitario in una apposita bacheca, magari sempre in piazza Signoria di fronte a Palazzo Vecchio? Brutta decisione questa dell'amministrazione del Sindaco Matteo Renzi. Perche' si vogliono arrogare il diritto di decidere loro cosa sia decoro o meno in pubblicita'? Ci sono gia' le orribili norme del codice penale, perche' ergersi a giudici e non lasciare alla denuncia di qualche esaltato il compito di far stabilire ai giudici veri se ci sia oscenita', razzismo o se sia solo cattivo gusto? Tutto questo, poi, nella citta' culla dell'arte, lascia quantomeno perplessi e delusi dall'ennesima dimostrazione di vecchiume e di bacchettonismo di chi, un giorno si' e l'altro pure, ci ricorda in continuazione essere il nuovo e il giovane che avanza. 07-04-2011 15:23 La Rai? E' uno Stato nello Stato, con le sue leggi e i suoi tempi. Lo scandalo dei compensi non pubblicati Vincenzo Donvito Sembra proprio che la Rai non sia la televisione di Stato ma una sorta di Stato nello Stato, che si detta le proprie leggi e decide come e se rispettare quelle dello Stato che si sobbarca, attraverso l'imposizione ai contribuenti dell'imposta/canone, l'onere di finanziarla. La conferma l'abbiamo dal nuovo Contratto di servizio firmato proprio ieri da Rai e ministero dello Sviluppo economico. Vi si prevede di pubblicare su Internet gli stipendi dei dipendenti con modalita' che saranno stabilite entro 90 giorni. A parte che ci crederemo solo quando vedremo questi dati, ci domandiamo perche' cio' non sia accaduto fino ad oggi cosi' come lo prevedevano i precedenti contratti di servizio. E' del 2008 una nostra denuncia alla Procura generale e alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la mancata pubblicazione sul sito web della Rai dei nomi e relativi importi percepiti dai consulenti e professionisti esterni. E ancora oggi sul sito apposito predisposto dalla Rai per la pubblicazione di questi dati appare la scritta "Lavori in corso". E' dello stesso anno una interrogazione in merito, da noi sollecitata, dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca, interrogazione a cui il ministero non ha mai fornito risposta. Possibile che gli amministratori della tv di Stato debbano farla franca dopo aver cosi' palesemente violato un contratto, violazione che prevede tra l'altro l'illegittimita' dei relativi pagamenti? Se uno di noi, possedendo un apparecchio tv, non paga l'imposta/canone, come minimo gli fanno il fermo amministrativo dell'auto, fino al sequestro della stessa se non ottempera. Ma la Rai e' uno Stato nello Stato.... Qui il nostro canale web sul canone Rai 08-04-2011 10:02 Carceri di Puglia: si continua a morire. Urgente la nomina del garante dei detenuti Alessandro Gallucci  E’ di ieri la notizia che Carlo Saturno, detenuto nel carcere di Bari, e’ morto a seguito del tentativo di suicidio dello scorso 30 marzo. L’ennesimo gesto di disperazione (o almeno fino ad ora tale pare essere), avvenuto nelle strutture detentive pugliesi, evidenzia nuovamente una delle promesse elettorali del presidente Vendola fin ora non mantenute: la nomina del garante dei detenuti. Il governatore di Puglia aveva preso quest’impegno prima della sua rielezione, ribadendolo anche nel mese d’agosto 2010 e dando la propria parola che da li’ a breve la situazione si sarebbe sbloccata. Il garante dei detenuti e’ una figura di fondamentale importanza a tutela di chi, sottoposto a restrizione della liberta’ personale, deve essere trattato secondo diritto in modo tale che la pena sia anche strumento di effettiva rieducazione e reinserimento sociale come stabilito dalla Costituzione. E’ dal 2006, data di approvazione della legge che istituisce la figura del garante, che se ne attende la nomina. La Puglia non e’ nuova a vuoti decisionali relativi alla nomina di simili figure; il trentennale ritardo nella designazione del difensore civico regionale la dice tutta (http://www.aduc.it/comunicato/difensore+civico+regione+puglia+29+anni+attese_18094.php). Ad ogni modo l’emergenza civile e democratica che si vive quotidianamente negli istituti di pena italiana e pugliesi in particolare non puo’ andare oltre. Il presidente Vendola abbia la forza ed il coraggio di mantenere le proprie promesse: impegni la sua giunta a nominare immediatamente il garante per i detenuti. 08-04-2011 11:14 Il vino, questo sconosciuto! Primo Mastrantoni  L'occasione del Vinitaly di Verona, ci offre lo spunto per fare alcune considerazioni sul vino. Tutti sanno che il vino e' formato da acqua, alcool e sostanze varie, ma in etichetta e' indicata solo la gradazione alcolica. Poco per un prodotto molto pubblicizzato e costoso. Pochi sanno che la gradazione alcolica puo' variare di mezzo grado, sicche' se sulla etichetta c'e' scritto 12 gradi in realta' la gradazione alcolica puo' essere 11,5 o 12,5. In Francia e' consentito aggiungere zucchero per aumentare la gradazione, in Italia e' permesso addizionare mosto concentrato ma non c'e' scritto da nessuna parte. Inoltre e' consentito il trattamento del vino e non e' obbligatorio dichiararlo in etichetta. Esempi? Si puo' aggiungere acido tartarico o citrico per aumentare l'acidita', acido sorbico o sorbato di potassio come stabilizzante, ecc. Insomma il consumatore non sa quello che beve e, a parte le descrizioni sensoriali cosi' bene decantate dagli esperti, non e' tutelato negli acquisti. Non si capisce perche' una bevanda analcolica deve indicare i componenti (es. acqua minerale) e una alcolica no. La competenza per le etichettature e' della Unione europea (1) ma il Governo italiano, che dovrebbe promuovere la qualita' dei prodotti, potrebbe farsi promotore di una iniziativa in tal senso. 09-04-2011 12:12 Statistiche. Occhio alle bufale della Rete. Il caso Tripadvisor Vincenzo Donvito  Nella societa' dell'immagine e del presenzialismo, spesso a farne le spese e' la realta' dei fatti; realta' che, travisata, viene spacciata come modello a cui fare riferimento e su cui, di conseguenza, incastonare il proprio business. La rete Internet si presta molto a questo e a farne le spese sono le statistiche, cioe' quelle che dovrebbero essere lo specchio di un'opinione media ma che, nello specifico, sono solo lo specchio dei furbi. Esempi ce ne sono tanti, anche fuori di Internet, il televoto per esempio: chi meglio si organizza per telefonare e votare vince il premio in palio. O i “sondaggi” di SkyTg su vari argomenti di attualita': chiunque, senza nessun filtro di tipo statistico, telefona ed esprime la sua preferenza. In Rete -a nostro avviso- fa scandalo il sito Tripadvisor, dove chiunque si puo' registrare (anche piu' volte) e far salire sul podio dei preferiti dai piu' un albergo quanto una localita' turistica. Nelle due righe di presentazione del motore di ricerca Google, si legge: “recensioni di hotel, foto e consigli di viaggio imparziali per sistemazioni e soggiorni“. Imparziali.... Tecnicamente lo abbiamo documentato, con dovizia di particolari, in un articolo pubblicato sul nostro web con in calce anche la non-smentita dei gestori di questo sito. Ma sappiamo che la cosa non finisce li', perche' l'uso mediatico dei finti vincitori fa da grancassa, facendo dimenticare come si e' giunti al vincitore e, complice l'altrettanta grancassa di quest'ultimo sul finto podio, il passaggio da spiaggia piu' votata dai frequentatori del sito (ripetiamo: ci si puo' registrare anche piu' volte) a spiaggia piu' bella d'Italia, e' breve. Non ci stupiamo piu' di tanto. Viviamo nella societa' in cui per esprimere consenso e' desueto l'uso del “si'” ma frequentissimo il “si', assolutamente” e altrettanto per la negazione, oppure ad una situazione o una cosa che piace tanto non si affianca piu' un “molto” ma “assai” (anche grammaticalmente errato), e cosi' via fino alle bottiglie delle bibite, ormai rare quelle da 25 cl, diffusissime quelle da mezzo litro. Per noi, associazione che difende ed afferma i diritti degli utenti e dei consumatori, questo e' un fenomeno disdicevole e siamo in prima fila nel denunciarlo. Chiamare e indicare le cose col proprio nome e cognome, senza l'abituale forzatura superlativa (talvolta frutto anche di inganni) e' indice di consapevolezza ed equilibrio. Cioe' due condizioni che fanno il cittadino piu' attento a riconoscere le varie fregature. 11-04-2011 13:26 Gli immigrati. Quanta disinformazione! Primo Mastrantoni  "Disinformazia". Era la parola usata per spiegare come un sistema (governi, imprese, ecc.) disinforma su un fatto, un avvenimento, un episodio, ecc. Cerchiamo di dare qualche numero che serve a capire il problema degli immigrati che tanto pre-occupa i media italiani. Negli ultimi 5 anni le domande di asilo in Italia sono state circa 80mila, in Francia 185mila, in Svezia 141mila, in Gran Bretagna 140mila, in Germania 131mila e in Grecia 83mila. Siamo, quindi, al sesto posto in Europa. Se rapportiamo le domande alla popolazione residente nei singoli Stati vediamo che al primo posto c'e' Cipro con il 24 per mille, Malta con il 19 per mille, la Svezia con il 15 per mille e la Grecia con il 7,5 per mille. L'Italia e' all'1,3 per mille. In Germania vivono 600mila rifugiati, in Francia 200mila e in Italia 55mila. Le strutture (Cpsa, Cda, Cara) dove arrivano i migranti ci costano 100 milioni di euro l'anno ma l'accordo con la Libia ci costa (o costava) 250 milioni l'anno per venti anni (5 miliardi). Gli immigrati di quest'ultimo periodo sono circa 30mila e il governo, a Febbraio, ne prevedeva 50mila. Per la maggior parte non sono migranti politici ma economici che tendono a trasferirsi in altri Paesi comunitari. Chissa' perche' il nostro governo non si e' attrezzato per la bisogna. O servivano le sceneggiate? Sempre il nostro governo ha varato un provvedimento di accoglienza che avrebbe, a suo dire, consentito ai migranti di... migrare negli altri Paesi comunitari. La solita furbizia italiota che e' stata prontamente respinta da Francia e Germania. Insomma, la solita gestione "pizza e fichi" di una emergenza, ampiamente prevista. Ci viene da pensare, con molta preoccupazione, ad un incidente nucleare in uno degli impianti che questo governo vuole costruire. 12-04-2011 13:05 Roma. Soldi ai tassisti e tasse per i romani Primo Mastrantoni  Soldi ai tassisti e tasse per i romani. Cosi' potremmo riassumere il bilancio approvato dalla giunta comunale di Roma. Sei milioni ai tassisti per agevolazioni e incentivi, che verranno prelevati dalle tasche dei contribuenti romani, e l'annuncio dell'aumento della tariffa per i rifiuti che dovrebbe assestarsi tra il 10 e il 20%, sempre a carico dei contribuenti romani. Continua cosi' la sciagurata politica a favore di una categoria professionale e il danno per il semplice cittadino. Ricordiamo al Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che i cittadini romani sono anche elettori e che alle prossime elezioni, nel 2013, ricorderemo come si sono messe "le mani in tasca" ai contribuenti a tutto beneficio di chi non ha certo bisogno di elargizioni. ------------------------------------------- ARTICOLI 06-04-2011 09:49 Stranieri e risarcimento del danno da circolazione stradale. Cassazione Claudia Moretti Nel nostro ordinamento esiste un articolo 16 delle Preleggi che così recita.: “Lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino a condizione di reciprocità e salve le disposizioni contenute in leggi speciali. Questa disposizione vale anche per le persone giuridiche straniere”. Tale disposizione è stata invocata dalle compagnie assicurative e dal Fondo di Garanzia Vittime della Strada, per negare il riconoscimento del risarcimento del danno a quegli stranieri extracomunitari provenienti da Paesi che non hanno normative analoghe alla nostra in favore dei cittadini italiani presenti sul loro territorio. E' il caso di una signora di nazionalità albanese che aveva perso il figlio in un incidente stradale e che si era rivolta al tribunale civile per ottenere il relativo risarcimento. Risarcimento che si era vista respingere, sia in primo che in secondo grado, proprio per non aver provato che l'Albania si ponga in condizione di adempiere, in condizioni di reciprocità, nei nostri confronti. La questione è finita in Corte di cassazione che ha emesso pronuncia di annullamento con rinvio della precedente pronuncia di secondo grado (la sentenza n. 450 dell'11 gennaio 2011), cogliendo l'occasione per fare il punto dei contrasti giurisprudenziali che si sono sino ad oggi avuti e offrendo una soluzione -l'unica costituzionalmente orientabile- giusta e umana. Si dà atto, in sentenza, di due orientamenti contrastanti: - il primo che nega l'ammissibilità delle azioni volte ad ottenere gli indennizzi senza prima aver dato prova, ai sensi dell'articolo 16 disp. prel. codice civile, che lo Stato cui appartiene riconosce, senza limitazioni discriminatorie per il cittadino italiano, i diritti civili connessi al risarcimento del danno ed all'istituto dell'assicurazione; - il secondo (accolto poi dalla Corte di Cassazione stessa con le sentenze n. 10504/2009 e n. 4484/2010) che, fa salvi i diritti fondamentali con l'affermazione del seguente principio: “l'articolo 16 delle preleggi sulla condizione di reciprocità è applicabile solo in relazione ai diritti non fondamentali della persona dal momento che i diritti fondamentali, come quelli alla vita, all'incolumità ed alla salute, siccome riconosciuti dalla Costituzione, non possono essere limitati da tale articolo, con la conseguenza che la relativa tutela deve essere assicurata, indipendentemente dalla cittadinanza (italiana, comunitaria ed extracomunitaria)”. Il vero nodo della questione, non si è posto tanto nei confronti delle domande risarcitorie effettuate verso i danneggianti privati, bensì in quelle volte ad ottenere il ristoro direttamente dal Fondo di Garanzia Vittime della Strada oppure dalle compagnie assicuratrici. Ciò in ragione del fatto che, se deve intervenire un istituto o un terzo diverso dal danneggiante stesso, si ha una necessaria presa in carico dei relativi costi da parte della collettività. E ciò può scontrarsi con i limiti di reciprocità appena visti. Tale nodo è tuttavia sciolto dalla Cassazione in favore del danneggiato straniero, e ciò a prescindere dall'esistenza nel suo paese d'origine di sistemi analoghi che non discriminino i cittadini italiani: “Ritiene questa Corte che l'interpretazione costituzionalmente orientata dell'articolo 16 dips. Prel. Codice civile, comporti non solo che della condizione di reciprocità non debba tenersi conto ai fini di assicurare allo straniero il risarcimento della lesione di un diritto inviolabile della persona costituzionalmente garantito (fin qui in applicazione dell'articolo 2 Costituzione), ma anche che lo straniero danneggiato possa avvalersi di tutti gli strumenti risarcitori apprestati per il cittadino, anche se essi sono diretti verso un soggetto diverso da quello che ha provocato la lesione”. Del resto, questa interpretazione costituzionalmente orientata trova riscontro nell'articolo 2 della 1. 6 marzo 1998, n. 40 (poi trasfuso nell'articolo 2 del t.u. dpr. n. 286/1998 sulla condizione dello straniero), che statuisce al comma 1: "Allo straniero comunque presente alla frontiera o nel territorio dello Stato sono riconosciuti i diritti fondamentali della persona umana previsti dalle norme di diritto interno, dalle convenzioni internazionali in vigore e dai principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti". 06-04-2011 14:19 Interventi edilizi: si può impugnare la D.I.A. del vicino? Ignazio Sposito *  La tutela dei terzi che si oppongono ad interventi edilizi assentiti a seguito di presentazione della D.I.A. (1)  (dichiarazione di inizio attività), ha sempre presentato profili teorici e pratici alquanto problematici, e per tale ragione risulta essere argomento di acceso dibattito nella dottrina amministrativa . Non vi è dubbio come la questione relativa alla legittimazione dei proprietari di immobili in zone confinanti o limitrofe ad impugnare i titoli edilizi che possono pregiudicare la loro posizione per le modifiche all’assetto urbanistico ed edilizio della zona ove sono ricompresi gli immobili di cui hanno la disponibilità, ha una diversa risoluzione a secondo del diverso orientamento interpretativo riguardo la natura, privatistica o pubblicistica, della D.I.A . Secondo una prima opzione ermeneutica, la dichiarazione di inizio di attività si configura come un atto di iniziativa privata e la legittimazione all’esercizio dell’attività non è fondata su un atto di consenso della P.A., ma trova la propria fonte direttamente nella legge. Secondo un altro orientamento, invece, la DIA costituirebbe una fattispecie complessa o a formazione successiva, che vede un atto amministrativo tacito formarsi in presenza di alcuni presupposti formali e sostanziali e per effetto del decorso del tempo assegnato all’amm.ne per l’esercizio del potere inibitorio. Aderire all’uno o all’altro indirizzo interpretativo comporta alcune rilevanti conseguenze in punto di tutela per il terzo danneggiato. Il problema si pone quindi in questi termini. Se si considera la DIA un atto privato, allora è da considerarsi assolutamente inammissibile la diretta impugnazione in sede giurisdizionale e la tutela del terzo passa attraverso la sollecitazione del potere (sanzionatorio o di autotutela) dell’amministrazione e, in caso di inerzia, dall’impugnazione del silenzio secondo il rito previsto dall’art. 21-bis L. n. 1034/1971 oppure dall’accertamento in sede giurisdizionale dell’illegittimità del comportamento dell’amministazione che, pur nell’inesistenza dei presupposti e dei requisiti fissati dalla legge per il legittimo compimento dei lavori, non ha inibito l’avvio delle opere oggetto della denunzia. Di contro, se invece si attribuisce alla DIA il valore di provvedimento, allora non vi sono ostacoli all’impugnativa del «provvedimento tacitamente formatosi» e per tale ragione puo’ essere impugnabile con ricorso al Tribunale Regionale Amministrativo competente. Secondo questo orientamento dominante, la circostanza che la D.I.A. si sostanzi in un atto del privato è desumibile proprio dal testo del nuovo disposto dell’art. 21, comma 2-bis, della legge n. 241/1990, introdotto dalla legge n. 80/2005, che, riferendosi espressamente alle attività iniziate dal privato ai sensi dell’art. 19, assimila gli effetti della D.I.A. alla fattispecie del silenzio assenso ex art. 20, accomunando le due ipotesi nella categoria degli atti di assenso. In tale panoramica, allora, «Il ricorso del terzo sarebbe in tal caso volto a contestare la non interdizione dell’attività asseritamente contra legem da parte dell’amm.ne e sarebbe ammissibile in quanto diretto non contro un provvedimento ma contro un comportamento, come consente l’art. 34 del d.lgs. n. 80/1998, pur dopo l’espunzione (sent. Corte Cost. n. 204/2004) dei comportamenti dall’alveo della giurisdizione esclusiva del G.A., atteso che i comportamenti sottratti alla cognizione del giudice dell’amm.ne sono solo quelli materiali non ricollegabili neanche in via mediata all’esercizio di un pubblico potere». E' da segnalare, riguardo alla questione affrontata in tale sede come con ordinanza collegiale n. 14 la quarta sezione del Consiglio di Stato ha rimesso all'adunanza plenaria la decisione sulla natura della D.I.A., ossia se l'istituto vada qualificato come un provvedimento piuttosto che un atto di natura privata. In attesa di una risposta, non puo’ sfuggire il fatto che una decisione sulla natura della D.I.A. coinvolgerebbe altri istituti, quali la SCIA (2), frutto di una evoluzione dell’ordinamento che, nel rapporto permanente tra autorità e libertà, sposta la soglia verso la seconda e prevede una accelerazione degli strumenti di liberalizzazione. * Avv. Ignazio Sposito, foro di Nola (NA) --- Note: (1) La D.I.A. segue il meccanismo del silenzio-assenso: comunicata alla pubblica amministrazione la propria intenzione ad avviare l'attività, il soggetto, generalmente decorsi 30 giorni può darvi inizio, dandone notizia. Entro i 30 giorni (dalla data di protocollo) l'ufficio tecnico comunale può chiedere integrazioni o inibire l'inizio dei lavori per mancanza di documentazione o difformità rispetto alle norme vigenti e/o agli strumenti urbanistici. Il potere inibitorio previsto dal co. 6 dell’art. 23 del D.P.R. 380/01, può essere esercitato entro il termine perentorio di trenta giorni, trascorso il quale possono soltanto essere emanati provvedimenti d’autotutela e sanzionatori. Il dispositivo di sentenza precisa che alla scadenza del termine di trenta giorni matura l’autorizzazione implicita ad eseguire i lavori progettati ed indicati nella D. I. A., fermo restando il potere dell’Amministrazione comunale di provvedere anche successivamente alla scadenza del termine stesso, ma non più con provvedimento inibitorio (ordine o diffida a non eseguire i lavori) bensì con provvedimento sanzionatorio (se i lavori sono già stati eseguiti, in tutto o in parte) di tipo ripristinatorio o pecuniario, secondo i casi, in base alla normativa che disciplina la repressione degli abusi edilizi. In ogni caso, l’inizio dei lavori deve avvenire non prima di 30 giorni della presentazione della denuncia, e comunque non oltre un anno, e dovranno concludersi entro 3 anni. (2) La Scia è un titolo abilitativo edilizio, al pari della Dia e del permesso di costruire, che si forma solo se sussistono tutte le condizioni e i requisiti previsti dalla normativa vigente. Nella Scia, in particolare, la verifica di tutte queste condizioni viene, dalla legge, completamente delegata al privato sotto la sua responsabilità.  Il privato cittadino, con il supporto del tecnico di fiducia, prima di presentare la Scia, deve effettuare tutti gli accertamenti ed acquisire autonomamente la documentazione necessaria per la realizzazione dell'intervento. L'esistenza di tali presupposti e di tali requisiti viene poi autocertificata all'atto della presentazione. L'Amministrazione comunale nel termine di 60 giorni dalla presentazione, può effettuare verifiche e controlli ed eventualmente emettere un provvedimento di divieto di prosecuzione dell'attività. La SCIA, in vigore dal 31/7/2010, è stata introdotta dalla legge 30 luglio 2010 n. 122 che, in sede di conversione del D.L. 31/3/2010 n. 78, ha modificato il testo dell'art. 19 della L. 7/8/1990 n. 241. 07-04-2011 18:04 Cancro alla prostata. Ancora dubbi sull'efficacia dell'analisi preventiva di massa redazione Si possono salvare delle vite se tutti gli uomini, dopo i cinquant'anni, si sottopongono a screening per scoprire un tumore alla prostata? Oppure le analisi a cadenza regolare inducono a terapie inutili con pesanti effetti collaterali? Un nuovo studio svedese conferma che il danno supera il beneficio. In Germania il cancro alla prostata è quello più diffuso tra gli uomini; ogni anno vengono diagnosticati 64.000 casi e i decessi sono 11.500, secondo l'Istituto Robert Koch. Per tentare di ridurne il numero, le speranze sono riposte nell'individuazione precoce. Questa l'idea: se tutti gli uomini a partire da una certa età fanno l'analisi, i casi mortali possono diminuire. Invece alcune ricerche segnalano che l'indagine a tappeto può sì aiutare singoli casi, ma nello stesso tempo è un male poiché i tumori alla prostata di solito si sviluppano molto lentamente. Capita così che un uomo con un cancro alla prostata viva per anni senza soffrire di alcun disturbo, ed è probabile che muoia per tutt'altra causa. Ma se il tumore viene scoperto dall'indagine a tappeto, egli diventa automaticamente un paziente oncologico, e gli effetti collaterali della terapia possono causargli impotenza e incontinenza. Una ricerca del 2009 ha mostrato che per impedire un decesso per tumore alla prostata ci volevano 1.400 uomini sottoposti a screening e 48 pazienti in cura. In questo solco si muove anche uno studio svedese, pubblicato su British Medical Journal. E' vero che con lo screening si può ridurre il numero di morti per cancro alla prostata, ma il rischio di trattamenti non necessari è molto alto. L'équipe di Gabriel Sandblom del Karolinska Institut di Stoccolma ha seguito per vent'anni i casi di tumore alla prostata nella città di Norrkoeping. La durata rende lo studio interessante. Più diagnosi di cancro nel gruppo soggetto a screening I medici hanno tenuto conto di tutti gli abitanti maschi di Norrkoeping che all'inizio dello studio, nel 1987, avevano dai 50 ai 69 anni. (Sotto i 50 il tumore alla prostata è molto raro; la diagnosi riguarda in media uomini di 69 anni). Un sesto degli abitanti maschi, 1.494, veniva invitato ogni tre anni a fare un esame per l'individuazione precoce; gli altri 7.532 formavano il gruppo di controllo. In tutto ci sono state quattro scadenze, rispettate dal 70-78% degli uomini. I primi due test sono consistiti in un'esplorazione rettale, nel terzo e quarto è stata aggiunta la misurazione del PSA, che è la concentrazione dell'antigene specifico prostatico nel sangue; se questo valore risultava alto, si eseguiva una biopsia per confermare o smentire il dubbio di tumore. I dati emersi dalla ricerca: - Casi di cancro: durante l'individuazione precoce i medici hanno rilevato 43 tumori alla prostata; in altri 42 casi il tumore è stato scoperto tra una scadenza e l'altra. Complessivamente, i casi positivi nel gruppo dello screening sono stati il 5,7%; in quello di controllo il 3,9%. Nel primo sono stati scoperti più tumori in stadio precoce. - Casi di morte: nel gruppo dello screening sono morti 30 malati di cancro alla prostata, il 2% dei partecipanti; nel gruppo di controllo erano 130, ossia l'1,7%. I ricercatori hanno poi calcolato quanti uomini con una diagnosi di cancro alla prostata sono morti per questa causa. E' risultato che i partecipanti allo screening godevano di qualche opportunità in più. Il 35% è morto di cancro, contro il 45% nel gruppo di controllo. L'indagine a tappeto e il conseguente trattamento riducono la mortalità al massimo di un terzo. Ma il prezzo da pagare è un eccesso di diagnosi e di trattamenti inutili. Contro il cancro alla prostata si opera, si usano i raggi o s'interviene con terapia ormonale. In più c'è la "osservazione attiva" dei tumori meno aggressivi, vale a dire che si ritarda la terapia fino a quando il tumore ha veramente bisogno di un intervento o se è il paziente a richiederlo. Si potrebbe anche decidere di eseguire il test PSA solo tra individui ben informati sui rischi e i benefici dell'individuazione precoce, sostiene Sandblom. "Credo che lo screening di tutti gli uomini non sia una buona idea". Ricerca già vecchia al momento della pubblicazione Lo studio svedese ha qualche punto debole. Intanto perché il numero dei partecipanti è piuttosto basso rispetto a studi analoghi che arrivano anche a 182.000 partecipanti. I suoi dati sono perciò da prendere con molta cautela. "Lo studio è troppo piccolo per poter rilevare differenze nella mortalità dovuta al cancro alla prostata", sostiene anche lo statistico sanitario Hans-Hermann Dubben della clinica universitaria di Hamburg-Eppendorf. Dubben ha riassunto in un articolo specialistico i problemi comuni alle ricerche di lunga durata. A proposito di quest'ultima, fa notare che i risultati dello studio si riferiscono a un gruppo che ha cominciato a partecipare allo screening 24 anni fa, e che da allora, la popolazione, la diagnostica e le opportunità di cura sono cambiati. "Il risultato è senza dubbio obsoleto. E per questi motivi, anche gli esiti di future ricerche di lungo corso saranno obsoleti". Nello studio svedese la cosa è molto evidente: per i primi due, dei quattro screening effettuati, ancora non era disponibile il test PSA. Eppure, lo studio ci dà un risultato interessante, dice Dubben: l'eccesso di diagnosi è evidente. "Su 55 uomini del gruppo screening, solo per uno si ha una diagnosi di cancro con conseguente terapia più o meno aggressiva, di cui in fondo non avrebbe bisogno. Dovrebbe essere un chiaro monito", chiosa. In Germania la decisione se sottoporsi o no al test PSA spetta al singolo uomo. Ove manchi il dubbio, il sistema sanitario non copre la spesa del test, che varia da 15 a 45 euro. Viceversa, la prova rettale una volta all'anno, a partire dai 45 anni, è gratuita. I medici svedesi propongono d'indagare meglio in un'altra direzione. Si dovrebbe poter trovare il modo di distinguere i tumori leggeri da quali aggressivi, e di scoprire terapie per i primi, che siano esenti da effetti collaterali. (articolo di Nina Weber per Der Spiegel del 01-04-2011. Traduzione di Rosa a Marca) 11-04-2011 09:20 Condominio. Convocazione dell’assemblea e onere della prova Alessandro Gallucci Il sesto comma dell’art. 1136 c.c. recita: “l'assemblea non può deliberare, se non consta che tutti i condomini sono stati invitati alla riunione”. Detto più chiaramente: tutti i condomini hanno diritto ad essere avvisati dello svolgimento della riunione. Ai sensi del terzo comma dell’art. 66 delle disposizioni di attuazione del codice civile, tale avviso deve essere comunicato ai comproprietari almeno 5 giorni prima della data fissata per l’assemblea (in prima convocazione). Il regolamento di condominio può prevedere un termine più lungo. Per molto tempo è stato incerto se l’omessa convocazione comportasse la nullità o l’annullabilità della deliberazione assembleare. La differenza non è di poco conto: nel primo caso la decisione dell’assise può essere impugnata senza limiti di tempo, nel secondo caso è necessario provvedere al ricorso giudiziale entro 30 giorni, come prescritto dall’art. 1137 c.c. Per eliminare ogni tipo d’incertezza s’è reso necessario l’intervento chiarificatore delle Sezioni Unite della Cassazione. Secondo i giudici, che da quell’occasione in poi si sono sempre espressi nello stesso modo, “la mancata comunicazione, a taluno dei condomini, dell'avviso di convocazione dell'assemblea condominiale comporta non la nullita’, ma l'annullabilita’ della delibera condominiale, che se non viene impugnata nel termine di trenta giorni previsto dall'art. 1137, 3° comma, c.c. - decorrente per i condomini assenti dalla comunicazione e per i condomini dissenzienti dalla sua approvazione - e’ valida ed efficace nei confronti di tutti i partecipanti al condominio” (Cass. SS.UU. n. 4806/05). Ciò detto è utile domandarsi: che cosa accade se uno degli interessati non riceve l’avviso di convocazione? La risposta è molto semplice: egli, restando assente all’assemblea entro 30 giorni dalla comunicazione del verbale (la sua presenza all’assemblea sanerebbe il vizio), può impugnare la deliberazione. Che cosa dovrà dimostrare, ossia come andrà ripartito l’onere della prova tra condomino e condominio? In una pronuncia del Tribunale di Salerno dello scorso settembre, “il condomino ricorrente che chieda l'annullamento ex art. 1137 c.c. non dovrebbe potersi più limitare ad allegare di non aver ricevuto l'avviso, e dovrebbe piuttosto avere l'onere di dedurre e provare, in caso di contestazione, i fatti dai quali l'omessa comunicazione risulti, secondo i principi generali in tema di annullamento dell'atto” (così Trib. Salerno 27 settembre 2010). In sostanza il comproprietario, una volta che ha lamentato l’omessa convocazione e vedesse contestata tale doglianza, dovrebbe poter dimostrare che il proprio assunto è fondato e le osservazioni del condominio prive di pregio. Un esempio chiarirà il concetto. S’ipotizzi che a fronte dell’accusa di omessa convocazione, il condominio, pur senza essere in possesso dell’avviso di ricevimento, produca una distinta di raccomandate che attesti l’invio dell’avviso al pari d’ogni altro condominio. In questo caso al condomino spetterebbe il compito di contestare la ricezione, ad esempio, dimostrando che all’indirizzo in cui è stato recapitato l’avviso egli non ha residenza o comunque non è domiciliato. Nell’ambito di un giudizio che verta su questo genere di contestazione, quindi, il condomino dovrà essere in grado non solamente di contestare gli errori del condominio ma anche di dimostrare la fondatezza di tali manchevolezze. 11-04-2011 16:31 E' provato che il disordine incrementa i pregiudizi redazione Due ricercatori olandesi hanno trovato una ricetta semplice contro i pregiudizi e le discriminazioni: fare ordine, rimettere a posto. Diederik Stapel e Siegwart Lindenberg delle Università di Tilburg e Groningen hanno sperimentato che i rifiuti abbandonati e il degrado di una zona sono il terreno più fertile per creare stereotipi e pregiudizi. La spiegazione? Essere circondati dal disordine fa scattare inconsciamente il bisogno di ripristinare una struttura ordinata, giacché la maggior parte di noi tende a classificare cose e persone in categorie possibilmente chiare e semplici. Esiste un bisogno di fare pulizia mentale, e questo processo ha un ruolo chiave nel formarsi di un'opinione verso gli altri, scrivono i ricercatori su Science. Per il loro primo esperimento, Stapel e Lindenberg hanno sfruttato uno sciopero della raccolta dei rifiuti a Utrecht. Nella stazione ferroviaria, invasa dalla spazzatura, hanno consegnato a quaranta donne e uomini di pelle chiara un questionario in tema di pregiudizi verso gli omosessuali e i musulmani. Per riempirlo i volontari erano invitati a sedersi su una delle sei sedie messe in fila, la prima delle quali era già occupata da un giovane di pelle scura oppure da un coetaneo di pelle bianca. Una settimana dopo hanno ripetuto l'esperimento con altri quaranta volontari nella stazione ripulita. Ebbene, i rifiuti avevano effettivamente rafforzato i pregiudizi degli interpellati -lo dimostrano non solo le risposte del questionario, ma anche la distanza verso l'uomo di pelle scura, cosa che non si è ripetuta la seconda volta. Il questionario del secondo esperimento, questa volta effettuato per strada, e anche qui prima nel degrado e poi in situazione di normalità, aveva per tema il finanziamento di un progetto sociale per minoranze. Risultato: gli intervistati erano meno propensi a dare soldi quando la strada era in cattive condizioni. I ricercatori danno per certo che il disordine metta in moto i pregiudizi, e non magari la mancanza d'igiene con conseguente paura delle malattie. Origine di quest'effetto è l'improvviso desiderio di ordine e il bisogno di strutturare l'ambiente che ci circonda. La cosa ha una sua logica anche dal punto di vista psicologico evolutivo, poiché le categorie semplici aiutano a reagire in fretta in una situazione di opacità potenzialmente pericolosa. Il messaggio che i politici dovrebbero trarre da questi risultati è chiaro, sottolineano i ricercatori: fare in modo di evitare il degrado nei quartieri più vulnerabili, e dunque investire massicciamente in riparazioni e rinnovamento. Se spariscono i vetri rotti, le scritte sui muri, le montagne di rifiuti, cresce la probabilità di abbattere discriminazioni e pregiudizi. (da un articolo siglato wbr/dapd su Der Spiegel dello 08-04-2011. Traduzione di Rosa a Marca) 12-04-2011 09:12 Processo lungo: la legge Pinto e l'equa riparazione dei danni per la non ragionevole durata Ignazio Sposito * Com’è noto , i tempi biblici della giustizia italiana non consentono ai cittadini che adiscono la competente autorità giudiziaria, di soddisfare velocemente ed integralmente i propri diritti1, rimanendo vittima della Giustizia stessa, ed intrappolati in processi lunghi, estenuanti e quanto mai dispendiosi. A prescindere da quelli che possono essere i motivi che determinano queste lungaggini processuali , è opportuno rammentare in tale sede , come il diritto ad un procedimento celere è persino garantito dalla nostra Costituzione ed ogni cittadino che ha subito un giudizio (di Primo Grado, di Appello o di Cassazione) di durata eccessiva può richiedere il risarcimento del danno per eccessiva durata del processo entro sei mesi dalla conclusione dello stesso , ovvero dal momento in cui la sentenza è divenuta definitiva ed indipendentemente dall'esito positivo del giudizio. La legge Pinto ha rappresentato senza dubbio la risposta effettiva agli esasperanti tempi processuali prevedendo il diritto a un'equa riparazione del danno per tutti coloro che hanno subito un irragionevole durata del processo , ovvero superiore ai tre anni per il Primo Grado, ai due per l’Appello, a uno per la Cassazione. Come rammentato anche nelle rilevanti pronunzie delle Sezioni Unite (sentenze 1338/2004 e 1340/2004), l'approvazione della l. 89/2001 (la c.d. legge Pinto) è stata "determinata dalla necessità di prevedere un rimedio giurisdizionale interno contro le violazioni relative alla durata dei processi in modo da realizzare quel principio di sussidiarietà dell'intervento della Corte di Strasburgo sul quale si fonda il sistema europeo di protezione dei diritti dell'uomo" e dal quale deriva che gli Stati che hanno ratificato la Convenzione devono riconoscere a tali diritti una "protezione effettiva (art. 13 Cedu) e cioè tale da porre rimedio - alle eventuali violazioni - senza necessità che si adisca la Corte di Strasburgo". Per quanto concerne il procedimento giudiziale per l’ottenimento del risarcimento dei danni cagionati dalla lunghezza del processo , sia esso civile, penale o amministrativo2, va introdotto 3 con ricorsoalla Corte d’Appello territorialmente competente, secondo una speciale tabella4, e deve essere deciso entro 4 mesi dal deposito. Il ricorso proposto alla competente Corte d’Appello deve essere necessariamente proposto nei confronti del Ministero della Giustizia, se si tratta di procedimenti del giudice ordinario, del Ministero della Difesa quanto si tratta di procedimenti del giudice militare, del Ministero delle Finanze quando si tratta di procedimenti del giudice tributario . Nel ricorso si dovranno esporre i fatti in maniera dettagliata. provando la lungaggine processuale attraverso la trascrizione pedissequa dei verbali di udienza, così da dimostrare i ritardi dovuti a rinvii d’ufficio, intercorsi tra le udienze. Una volta terminata la procedura, la Corte d’Appello deposita presso la Cancelleria il decreto con il quale lo Stato Italiano viene condannato a corrispondere al ricorrente un indennizzo, oltre alle spese legali sostenute. Il decreto viene notificato, a cura del difensore, all’Avvocatura dello Stato distrettuale ed è immediatamente esecutivo. Dopo aver descritto brevemente la procedura per il riconoscimento dell’equo indennizzo è opportuno determinare quale tipi di danni sono effettivamente configurabili nelle ipotesi di processi di irragionevole durata . Occorre pertanto precisare che dalla violazione del termine ragionevole del processo possono derivare: il danno patrimoniale e il danno non patrimoniale. La tipologia del danno patrimoniale, che il ricorrente può legittimamente allegare è soggetta alle ordinarie regole probatorie di cui all’art. 2697 c.c., gravando sulla parte che agisce per ottenere l’equa riparazione l’onere di dimostrare rigorosamente il danno patrimoniale lamentato. Quindi il danno economico può essere ricollegato alla lunghezza del processo solo se sia l’effetto immediato di tale lunghezza e a condizione che si ricolleghi al ritardo del processo sulla base di una normale sequenza causale: in pratica il danno risarcibile è quello che costituisce conseguenza immediata e diretta del fatto causativo. Ovvero, per ottenere l’equa riparazione del danno patrimoniale subito, occorre dimostrare che sia il danno emergente che il lucro cessante ne siano la conseguenza immediata e diretta della durata eccessiva del procedimento (ex art. 1223 c.c. che è richiamato dall’art. 2, co. 3°, legge 89/01, attraverso il rinvio all’art. 2056 c.c.). Per quanto riguarda il danno non patrimoniale è conseguenza normale della violazione del diritto alla ragionevole durata del processo e va ritenuto sussistente, senza bisogno di specifica prova diretta o presuntiva, in ragione dell’obiettivo riscontro di detta violazione. I criteri di determinazione del quantum del danno non patrimoniale applicati dalla Corte europea non possono essere ignorati dal giudice nazionale, che deve riferirsi alle liquidazioni effettuate dalla Corte di Strasburgo che ha individuato nell’importo compreso fra Euro 1.000,00 ed Euro 1.500,00 per anno il parametro per la quantificazione dell’indennizzo, al quale possono essere apportate le deroghe giustificate dalle circostanze concrete della singola vicenda, purché motivate e non irragionevoli. In particolare la Suprema Corte, nelle pronunzie a Sezioni Unite n. 1338, 1340 e 1341 del 26.01.2004, ha chiarito che il giudice italiano deve interpretare la norma nazionale in modo conforme a quanto stabilito dalla giurisprudenza della Corte Europea, ed ha altresì affermato che “il danno non patrimoniale, anche secondo la CEDU, costituisce una conseguenza della detta violazione e cioè di regola, per effetto della violazione stessa. Ed invero è normale che la anomala lunghezza della pendenza di un processo produca nella parte che vi è coinvolta un patema d’animo, un’ansia, una sofferenza morale che non occorre provare, sia pure attraverso elementi presuntivi. (Cass., Sez. Unite, 26.01.2004, n. 1340). Infine, va soggiunto che il procedimento in materia di equa riparazione è esente dal pagamento del contributo unificato. * Avv. Ignazio Sposito avvocatosposito@virgilio.it ------------------------ Note :1 Secondo il rapporto “Doing Business 2009, l’Italia è al 156° posto su 181 paesi presi in consideraizone, riguardo l'efficienza del sistema giudiziario nel consentire a una parte lesa di recuperare un pagamento scaduto .Da tale rapporto si nota che gli Usa stanno al 6° posto, la Germania al 9°, la Francia al 10°, il Giappone al 21°. La Spagna, che tra i Paesi europei sta messa male, è 54°. L’Italia addirittura 156 dopo paesi come la Guinea, l’Angola ecc….. 2 - In tema di equa riparazione ai sensi della legge 24 marzo 2001, n. 89, la lesione del diritto alla definizione del processo in un termine ragionevole, di cui all'art. 6, paragrafo 1, della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, va riscontrata, anche per le cause davanti al giudice amministrativo, con riferimento al periodo intercorso dall'instaurazione del relativo procedimento, senza che una tale decorrenza del termine ragionevole di durata della causa possa subire ostacoli o slittamenti in relazione alla mancanza dell'istanza di prelievo od alla ritardata presentazione di essa.   3 Anche le persone   giuridiche   hanno   diritto   al   risarcimento  del  danno  non patrimoniale in  caso  di  irragionevole  durata  del  processo.    La Corte di Cassazione, con la sentenza 21 luglio 2004 n. 13504, affronta la questione relativa al risarcimento dei danni non patrimoniali per le società in caso di irragionevole durata del processo. La soluzione offerta dalla Suprema Corte è positiva in considerazione del fatto che le persone giuridiche sono comunque dotate di una soggettività, anche se transitoria e strumentale, in quanto le situazioni giuridiche a loro imputate sono riferibili ad individui persone fisiche, le quali possono subire dei patemi d’animo da una prolungata e ingiustificata durata del processo. Nel pronunciare questo principio la Corte si è uniformata al consolidato orientamento della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) per la quale non esiste differenza tra soggetti persone fisiche e i soggetti persone giuridiche quanto alla risarcibilità del danno morale derivante dalla eccessiva durata del processo. Tale orientamento, difatti, affermato per la prima volta con la sentenza 6 aprile 2000, Comirgersoll s.a.c. Portugal, è stato ribadito tutte le volte che una questione simile sia stata sottoposta all’attenzione della CEDU.  4 In ordine all’individuazione della Corte di Appello competente per territorio bisogna rifarsi all’ art. 11 c.p.p. (rubricato “competenza per i procedimenti riguardanti i magistrati”).   12-04-2011 13:13 Prezzi alti, eppure un quarto del cibo finisce tra i rifiuti redazione Staccate le foglie più fresche dell'insalata verde, le altre... via nel bidone della spazzatura. La crosta di pane scartata per il bambino, via anche quella. La pizza sbocconcellata, il pasto interrotto? Stessa sorte. Il cibo non è mai stato tanto caro come oggi. Nei primi mesi dell'anno, l'indice dei prezzi alimentari della FAO (Organizzazione ONU per l'Alimentazione e l'Agricoltuta, ndr) ha toccato il record. Nello stesso tempo, mai così tanto cibo è approdato nei bidoni. Nell'Ue sono 89,7 milioni di tonnellate l'anno, per lo più di provenienza da cucine domestiche, un'altra fetta consistente dai produttori, una modesta dai supermercati. Il rapporto appena pubblicato dalla Commissine Ue segnala che ogni anno i cittadini buttano via 38 milioni di tonnellate di alimenti; in Austria sono 784.570, circa un quarto degli acquisti. Calcolata all'ingrosso la quantità annuale nell'Ue, si può dire che con quello che si butta via in casa è possibile sfamare per un anno non meno di 206 milioni di persone. Forse non si risolverebbe il problema della fame nel mondo -i mal nutriti sono 850 milioni-, però lo si ridurrebbe molto. Il benessere, nuovi stili di vita e l'atteggiamento indotto dalla società "usa e getta" sono la causa del modo irresponsabile di trattare il cibo. L'Istituto per l'economia dei rifiuti all'ateneo BOKU di Vienna ha esaminato i rifiuti degli austriaci. Il risultato è sconcertante: dal sei al dodici per cento dei rifiuti consiste in alimenti ancora nella confezione intera o utilizzati solo in parte; un altro sei per cento sono i resti dei pasti. La gamma dei prodotti va da una confezione da dieci "rosette" a una di carne bio sottovuoto ai pasti pronti non usati. In numerosi casi non viene sforata la data di scadenza. "Molte persone non sono consapevoli di quanti soldi buttano via", dice Felicitas Schneider dell'Istituto. Lo studio mostra anche un netto divario tra la città e la campagna. Nei rifiuti di Vienna ci sono 40 chili pro capite all'anno di alimenti ancora confezionati o usati solo in parte; la media austriaca è di 20 chili. E senza tener conto dei cibi non più riconoscibili o gettati nei cassonetti bio, nel gabinetto, eccetera. Secondo l'esperta Schneider, il divario tra la città e la provincia si spiega con un diverso ordine di valori. "In campagna la gente ha un legame più stretto con la produzione del cibo". Ed è su questo atteggiamento che il ministero dell'Agricoltura punta: al motto "il prodotto alimentare è prezioso", intende riportare in primo piano il valore etico e sociale del cibo. Uno studio britannico del Programma per le risorse dai rifiuti (WRAP), confluito poi nel rapporto Ue, presuppone che quasi due terzi degli scarti di cibo famigliare siano "evitabili". E che in tal modo ogni economia domestica risparmierebbe 450 euro all'anno. "Evitabile" è, per esempio, disfarsi anzitempo del pane mal conservato o per la sua consistenza non più freschissima; evitabile è eliminare cibi pronti, formaggio, salsicce, carne, per il solo fatto di essersi lasciati sfuggire la data di scadenza; evitabile è anche gettar via metà di una confezione. "Inevitabile" è invece ogni scarto dovuto alla preparazione del cibo, come levare gli ossi dalla carne o il torsolo dalla mela; inevitabili sono anche i fondi di caffè e le bustine usate del tè. WRAP smentisce invece il pregiudizio, secondo cui, chi vive da solo produrrebbe più rifiuti alimentari di una famiglia. La ricerca mostra che il volume cresce in proporzione a ogni persona in più. Sarebbe già un bel passo avanti se la gente diventasse più consapevole, sostiene la signora Schneider. Nelle aziende del settore alimentare è effettivamente in atto un mutamento nel modo di pensare; tra la popolazione, purtroppo, ancora no. (articolo di Wolfgang Boehm per Die Presse dello 08-04-2011. Traduzione di Rosa a Marca) 12-04-2011 20:24 Educazione sessuale: non è materia per professori redazione In fatto di educazione sessuale gli insegnanti non hanno una preparazione adeguata né sono gli interlocutori più adatti, perciò gli esperti chiedono alle scuole di impiegare pegagoghi esterni. Purtroppo mancano i soldi. Nella prima classe della Scuola di moda Hetzendorf, a Vienna, le studentesse dovrebbero seguire una lezione di biologia. Ma quella di oggi non ha l'asetticità della scienza. Pornografia, amore, sperma e impotenza -la lavagna è zeppa di concetti che riguardano appunto l'amore, i rapporti, la sessualità. In cattedra Markus Kerbl, 22 anni; sta spiegando alle trenta ragazze che non esiste "la posizione migliore". Per tutta la mattina, lui e la collega Stefanie del Progetto "achtung liebe", hanno discusso con le quindicenni di sessualità -iniziando dal corpo per passare alla contraccezione e ai rapporti intimi, fino a rispondere alle domande schiette, e talvolta incerte delle ragazze, su cosa sia la normalità nel sesso, l'orgasmo o il delicato tema dell'aborto. Sono sempre più numerosi gli istituti scolastici che, come la Scuola di Hetzendorf, si dotano di consulenti esterni, per la gioia delle persone  competenti in materia. Scarsa formazione degli insegnanti In realtà, la sessualità è inserita esplicitamente nel programma di biologia, e le disposizioni ministeriali prevedono che questi temi attraversino in modo multidisciplinare l'intero insegnamento. Tuttavia, nei corsi universitari e di specializzazione è una disciplina secondaria e poco impegnativa. E se un tempo i pedagoghi sessuali si dolevano di come questi temi fossero così poco ancorati alla formazione degli insegnanti, oggi ritengono che l'argomento sessualità non sia compito di maestri e professori. "Nello specifico, è meglio che lascino perdere", dice Josef Aigner dell'Istituto di scienze dell'educazione dell'Università di Innsbruck. Gli unici deputati a farlo sono gli insegnanti di biologia, dice, poiché un buon sapere biologico è importante; nelle altre discipline invece gli insegnanti non dovrebbero circoscrivere il tema. "Tutta la letteratura mondiale gira intorno all'amore e alla sessualità". E per questioni che vanno nel profondo e nell'intimo, i pedagoghi non sono gli interlocutori adatti -lo dimostrano certi studi, del tutto plausibili. Quale quindicenne parlerebbe volentieri di contraccezione e pornografia con il professore di biologia? E' meglio che lo facciano consulenti esterni, afferma deciso Aigner. Spesso sono giovani, più vicini al mondo degli studenti e con dei particolari vantaggi: non rappresentano un'autorità, non conoscono i genitori degli studenti, non danno voti, e alla fine del corso se ne vanno (ciò che favorisce un certo anonimato). Ad ogni modo, le studentesse di Hetzendorf non hanno peli sulla lingua. Si capisce che alcune di loro hanno già avuto delle esperienze. Ma le insicurezze restano, prima e dopo. I soldi non bastano Le richieste delle scuole aumentano ogni anno, come si scopre da un giro di telefonate ai Progetti "achtung liebe" (a Vienna, Innsbruck e Graz), "Lovetour" (in Alta e Bassa Austria) e all'Istituto di pedagogia sessuale (ISP) di Vienna. Ma per questi corsi di specializzazione spesso mancano i fondi. "Putroppo i soldi non bastano per coprire anche solo in parte la domanda", lamenta Wolfgang Kostenwein dell'ISP. "Lovetour" finora è stata finanziata interamente dalla Regione Alta Austria, ma per il 2012 sono previsti dei tagli drastici. Il Progetto "achtung liebe" deve lottare meno con le carenze finanziarie, in compenso ha difficoltà a reclutare il personale poiché i consulenti lavorano a titolo onorifico. (articolo di Bernadette Bayrhammer per Die Presse del 10-04-2011. Traduzione di Rosa a Marca) ------------------------------------------- AVVERTENZE è un quotidiano dell'Aduc registrato al n. 5761/10 del Tribunale di Firenze. Direttore responsabile Domenico Murrone. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://avvertenze.aduc.it ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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