====== AVVERTENZE ========================= Newsletter settimanale di Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Notizie, riflessioni e guide pratiche per il consumatore: per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione http://www.aduc.it/info/sostienici.php ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://avvertenze.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Avvertenze-2011-43.txt http://avvertenze.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Avvertenze-2011-43.pdf ------------------------------------------- Servizio di consulenza: http://sosonline.aduc.it/info/consulenza.php Archivio dal 19-10-2011 al 25-10-2011 2011-43 In questo numero: - Notizie. http://avvertenze.aduc.it/notizia/ - Osservatorio Legale. 19-10-2011 11:58 Iva su Tia/Tarsu: il Diavolo nella procedura... http://avvertenze.aduc.it/osservatorio/iva+tia+tarsu+diavolo+nella+procedura_19575.php - Il Condominio. 24-10-2011 10:48 Condominio. Energia: il cambio di fornitore dev’essere deliberato dall’assemblea http://avvertenze.aduc.it/condominio/condominio+energia+cambio+fornitore+dev+essere_19589.php - Diritto Digitale. 21-10-2011 10:48 Tv. Passaggio al digitale terrestre. Attenzione alla truffe http://avvertenze.aduc.it/dirittodigitale/tv+passaggio+al+digitale+terrestre+attenzione+alla_19584.php - Vignetta 21-10-2011 19:23 Roma e la prevenzione del maltempo http://www.aduc.it/vignetta/roma+prevenzione+maltempo_19587.php - Giannino 24-10-2011 14:10 Rime baciate http://www.aduc.it/giannino/rime+baciate_19590.php - Comunicati 19-10-2011 10:09 Roma. Il rifacimento di piazza S.Silvestro http://avvertenze.aduc.it/comunicato/roma+rifacimento+piazza+silvestro_19574.php 20-10-2011 11:16 Roma. Piove e tutto si blocca http://avvertenze.aduc.it/comunicato/roma+piove+tutto+si+blocca_19580.php 20-10-2011 12:49 Lehman Brothers: un voto inutile http://avvertenze.aduc.it/comunicato/lehman+brothers+voto+inutile_19582.php 21-10-2011 10:41 Autovelox Firenze. Il Comune continua ad utilizzare quelli illegittimi http://avvertenze.aduc.it/comunicato/autovelox+firenze+comune+continua+utilizzare+quelli_19583.php 21-10-2011 12:26 Roma sott'acqua. Alemanno e' il Sindaco di tutti i romani? http://avvertenze.aduc.it/comunicato/roma+sott+acqua+alemanno+sindaco+tutti+romani_19585.php 24-10-2011 10:41 Roma. Prima e dopo la pioggia. Le promesse mancate http://avvertenze.aduc.it/comunicato/roma+prima+dopo+pioggia+promesse+mancate_19588.php 25-10-2011 11:10 Manovra economica. Le pensioni. Di cosa si parla? http://avvertenze.aduc.it/comunicato/manovra+economica+pensioni+cosa+si+parla_19593.php 25-10-2011 11:55 Residenze Sanitarie Assistenziali in Toscana. Dal 2012 si paga anche la quota sanitaria? http://avvertenze.aduc.it/comunicato/residenze+sanitarie+assistenziali+toscana+dal+2012_19594.php - Articoli 19-10-2011 11:58 Iva su Tia/Tarsu: il Diavolo nella procedura... http://avvertenze.aduc.it/articolo/iva+tia+tarsu+diavolo+nella+procedura_19575.php 20-10-2011 10:11 Un altro nodo da sciogliere: per i pronti contro termine è necessario il deposito titoli? http://avvertenze.aduc.it/articolo/altro+nodo+sciogliere+pronti+contro+termine_19578.php 20-10-2011 11:51 Anche il semplice moto quotidiano riduce il rischio di morte http://avvertenze.aduc.it/articolo/anche+semplice+moto+quotidiano+riduce+rischio+morte_19581.php 21-10-2011 19:07 Ciak: si gira. Avanti il prossimo http://avvertenze.aduc.it/articolo/ciak+si+gira+avanti+prossimo_19586.php 24-10-2011 19:07 Sentenza sul brevetto per cellule staminali embrionali: troppa morale http://avvertenze.aduc.it/articolo/sentenza+sul+brevetto+cellule+staminali+embrionali_19591.php 25-10-2011 11:06 Crocifisso nella scuola materna austriaca. Ricorso a Corte Strasburgo http://avvertenze.aduc.it/articolo/crocifisso+nella+scuola+materna+austriaca+ricorso_19592.php 25-10-2011 14:39 Furti nei negozi in Germania: statistiche che disorientano i negozianti http://avvertenze.aduc.it/articolo/furti+nei+negozi+germania+statistiche+che_19595.php - Notizie 19-10-2011 12:11 ITALIA/Staminali cordonali, una banca anche in Sardegna http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+cordonali+banca+anche+sardegna_124163.php 19-10-2011 12:12 ITALIA/Domande asilo, nel 2011 raddoppiate le richieste http://avvertenze.aduc.it/notizia/domande+asilo+nel+2011+raddoppiate+richieste_124164.php 19-10-2011 12:13 ITALIA/Cartelle esattoriali, il Velino: compenso troppo esoso per Equitalia http://avvertenze.aduc.it/notizia/cartelle+esattoriali+velino+compenso+troppo+esoso_124165.php 19-10-2011 12:14 ITALIA/Sicurezza stradale, a Bolzano linea dura contro chi non dà precedenza a pedoni sulle strisce http://avvertenze.aduc.it/notizia/sicurezza+stradale+bolzano+linea+dura+contro+chi_124166.php 19-10-2011 12:16 USA/Fecondazione, sempre più donne congelano gli ovuli ... ma lo fanno troppo tardi http://avvertenze.aduc.it/notizia/fecondazione+sempre+piu+donne+congelano+ovuli+ma_124167.php 19-10-2011 12:29 U.E./Fondi Ue per la banda larga http://avvertenze.aduc.it/notizia/fondi+ue+banda+larga_124168.php 19-10-2011 18:12 CANADA/Cannabis. Individuati gli effetti psicoattivi di alcune specie http://avvertenze.aduc.it/notizia/cannabis+individuati+effetti+psicoattivi+alcune_124169.php 19-10-2011 18:16 MONDO/Lotta sclerosi multipla: farmaci, staminali e genetica http://avvertenze.aduc.it/notizia/lotta+sclerosi+multipla+farmaci+staminali+genetica_124170.php 19-10-2011 18:20 ITALIA/Veronesi: dubito che gli embrioni siano persone e poi ci sono quelli sovrannumerari http://avvertenze.aduc.it/notizia/veronesi+dubito+che+embrioni+siano+persone+poi+ci_124171.php 20-10-2011 11:34 ITALIA/Droghe. A Milano se ne consumano il doppio di quanto si credeva http://avvertenze.aduc.it/notizia/droghe+milano+se+ne+consumano+doppio+quanto+si_124172.php 20-10-2011 11:52 COLOMBIA/Sottufficiale Usa di stanza a Roma bloccato con 5,4 Kg di cocaina http://avvertenze.aduc.it/notizia/sottufficiale+usa+stanza+roma+bloccato+kg+cocaina_124173.php 20-10-2011 11:57 USA/Immigrati illegali. Record di espulsioni http://avvertenze.aduc.it/notizia/immigrati+illegali+record+espulsioni_124174.php 20-10-2011 12:20 ITALIA/Gli immigrati non pesano sulla spesa farmaceutica, anzi... http://avvertenze.aduc.it/notizia/immigrati+non+pesano+sulla+spesa+farmaceutica+anzi_124175.php 20-10-2011 12:22 GRAN BRETAGNA/Procreazione, Authority: compensi per donatrici ovuli saranno triplicati http://avvertenze.aduc.it/notizia/procreazione+authority+compensi+donatrici+ovuli_124176.php 20-10-2011 12:23 ITALIA/RC auto, attenzione alle false polizze della compagnia Generhel http://avvertenze.aduc.it/notizia/rc+auto+attenzione+alle+false+polizze+della_124177.php 20-10-2011 12:25 ITALIA/Biotestamento, Governo assente in discussione generale http://avvertenze.aduc.it/notizia/biotestamento+governo+assente+discussione+generale_124178.php 20-10-2011 12:26 ITALIA/Sbai (Pdl): legge razziale del 1939 ancora in vigore http://avvertenze.aduc.it/notizia/sbai+pdl+legge+razziale+1939+ancora+vigore_124179.php 20-10-2011 12:28 ITALIA/RC auto, Isvap multa sei compagnie: tariffe proibitive al Sud http://avvertenze.aduc.it/notizia/rc+auto+isvap+multa+sei+compagnie+tariffe_124180.php 20-10-2011 12:30 ITALIA/Procreazione, nuovo ricorso a Corte europea http://avvertenze.aduc.it/notizia/procreazione+nuovo+ricorso+corte+europea_124181.php 20-10-2011 13:53 ITALIA/Banda larga? Ministro Romani: solo con vettore pubblico http://avvertenze.aduc.it/notizia/banda+larga+ministro+romani+solo+vettore+pubblico_124182.php 20-10-2011 14:00 ITALIA/Staminali cordonali. Inaugurata banca a Cagliari http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+cordonali+inaugurata+banca+cagliari_124183.php 21-10-2011 08:29 DANIMARCA/L'uso del telefonino non aumenta il rischio cancro. Studio http://avvertenze.aduc.it/notizia/uso+telefonino+non+aumenta+rischio+cancro+studio_124184.php 21-10-2011 09:25 ITALIA/Illegali limitazioni a stranieri per case popolari e asili. Tribunale Brescia http://avvertenze.aduc.it/notizia/illegali+limitazioni+stranieri+case+popolari+asili_124185.php 21-10-2011 09:50 ITALIA/Un anno di carcere per 0,75 grammi di hashish http://avvertenze.aduc.it/notizia/anno+carcere+75+grammi+hashish_124186.php 21-10-2011 12:18 ITALIA/Studenti denunciano professoressa che usa marijuana http://avvertenze.aduc.it/notizia/studenti+denunciano+professoressa+che+usa+marijuana_124187.php 21-10-2011 13:10 ITALIA/Aiazzone. Gdf sventa maxifrode a Roma http://avvertenze.aduc.it/notizia/aiazzone+gdf+sventa+maxifrode+roma_124188.php 21-10-2011 16:42 GRAN BRETAGNA/Staminali. Difetti congeniti si possono curare nell'utero http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+difetti+congeniti+si+possono+curare+nell_124189.php 21-10-2011 17:06 ITALIA/Cani antidroga nelle scuole di Prato: 17 grammi senza padrone e uno studente con uno spinello http://avvertenze.aduc.it/notizia/cani+antidroga+nelle+scuole+prato+17+grammi+senza_124190.php 21-10-2011 17:13 USA/Entro due anni trapianti con tessuti di maiali gm http://avvertenze.aduc.it/notizia/entro+due+anni+trapianti+tessuti+maiali+gm_124191.php 21-10-2011 19:35 U.E./Aumentano i consumatori di eroina a causa della crisi economica http://avvertenze.aduc.it/notizia/aumentano+consumatori+eroina+causa+della+crisi_124192.php 21-10-2011 19:42 ITALIA/Aborto. Ginecologi a convegno: obiezione di coscienza e' problema per applicazione legge http://avvertenze.aduc.it/notizia/aborto+ginecologi+convegno+obiezione+coscienza_124193.php 22-10-2011 11:13 ITALIA/Pa e pec. Radicali incontrano ministro Brunetta http://avvertenze.aduc.it/notizia/pa+pec+radicali+incontrano+ministro+brunetta_124194.php 22-10-2011 11:35 FRANCIA/E' legge la tassa sulle bibite zuccherate e dolcificate http://avvertenze.aduc.it/notizia/legge+tassa+sulle+bibite+zuccherate+dolcificate_124195.php 22-10-2011 12:02 U.E./Nuove droghe. Arriva il krokodil http://avvertenze.aduc.it/notizia/nuove+droghe+arriva+krokodil_124196.php 22-10-2011 12:21 GIAPPONE/Staminali per rilanciare la produzione di insulina http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+rilanciare+produzione+insulina_124197.php 22-10-2011 12:31 ITALIA/Ordini professionali. Presidente Antitrust: no abolizione, ma siano credibili http://avvertenze.aduc.it/notizia/ordini+professionali+presidente+antitrust+no_124198.php 22-10-2011 12:37 ITALIA/Polmoniti. Il 50% si prende in ospedale. Studio http://avvertenze.aduc.it/notizia/polmoniti+50+si+prende+ospedale+studio_124199.php 22-10-2011 19:30 GERMANIA/Linke conferma di voler legalizzare le droghe http://avvertenze.aduc.it/notizia/linke+conferma+voler+legalizzare+droghe_124200.php 22-10-2011 19:34 ITALIA/Immigrati. Governatore Toscana: diamo cittadinanza a loro figli http://avvertenze.aduc.it/notizia/immigrati+governatore+toscana+diamo+cittadinanza_124201.php 23-10-2011 19:27 USA/In California borse di studio anche a immigrati clandestini http://avvertenze.aduc.it/notizia/california+borse+studio+anche+immigrati+clandestini_124202.php 24-10-2011 08:17 FRANCIA/Facebook censura il quadro 'l'origine del mondo' di Coubert http://avvertenze.aduc.it/notizia/facebook+censura+quadro+origine+mondo+coubert_124203.php 24-10-2011 08:28 EGITTO/Condannato a quattro anni di carcere blogger che diffama l'islam su Facebook http://avvertenze.aduc.it/notizia/condannato+quattro+anni+carcere+blogger+che+diffama_124204.php 24-10-2011 08:44 SPAGNA/Non sempre le insalate dei fast-food sono sane http://avvertenze.aduc.it/notizia/non+sempre+insalate+dei+fast+food+sono+sane_124205.php 24-10-2011 11:38 GRAN BRETAGNA/Censura di Stato anche per i video musicali? http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+stato+anche+video+musicali_124206.php 24-10-2011 13:26 USA/Sali da bagno per sballarsi http://avvertenze.aduc.it/notizia/sali+bagno+sballarsi_124207.php 24-10-2011 18:31 REP. CECA/Cannabis terapeutica. Ulteriore passo verso la legalizzazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+ulteriore+passo+verso_124208.php 24-10-2011 18:34 ITALIA/Staminali cordone riparano traumi cerebrali http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+cordone+riparano+traumi+cerebrali_124209.php 24-10-2011 18:36 ITALIA/Cieco dopo incidente, torna a vedere http://avvertenze.aduc.it/notizia/cieco+dopo+incidente+torna+vedere_124210.php 24-10-2011 18:39 ITALIA/Staminali cordone. Antitrust: messaggi corretti sulle potenzialita' http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+cordone+antitrust+messaggi+corretti+sulle_124211.php 25-10-2011 09:37 ITALIA/Malasanità, metà dei casi concentrati in Calabria, Sicilia e Lazio http://avvertenze.aduc.it/notizia/malasanita+meta+dei+casi+concentrati+calabria_124212.php 25-10-2011 09:39 ITALIA/Cassazione: dare dello 'scioccherellino' a un bambino è reato http://avvertenze.aduc.it/notizia/cassazione+dare+dello+scioccherellino+bambino+reato_124213.php 25-10-2011 12:03 ITALIA/Legalizzazione droghe. Campagna dei Liberali Italiani http://avvertenze.aduc.it/notizia/legalizzazione+droghe+campagna+dei+liberali_124214.php 25-10-2011 12:40 ITALIA/Italiani e risparmio. Indagine Acri-Ipsos http://avvertenze.aduc.it/notizia/italiani+risparmio+indagine+acri+ipsos_124215.php 25-10-2011 13:00 U.E./Diffamazione via Internet. Si puo' agire in diversi Stati. Corte Giustizia http://avvertenze.aduc.it/notizia/diffamazione+via+internet+si+puo+agire+diversi_124216.php 25-10-2011 13:12 ITALIA/Fiducia consumatori in calo ad ottobre. Istat http://avvertenze.aduc.it/notizia/fiducia+consumatori+calo+ottobre+istat_124217.php 25-10-2011 13:37 USA/Le bevande gassate con zucchero inducono maggiormente alla violenza http://avvertenze.aduc.it/notizia/bevande+gassate+zucchero+inducono+maggiormente+alla_124218.php 25-10-2011 13:47 FRANCIA/Edf spiava Greenpeace. 1,5 milioni di ammenda http://avvertenze.aduc.it/notizia/edf+spiava+greenpeace+milioni+ammenda_124219.php 25-10-2011 13:54 FRANCIA/Attenzione al kit per l'aborto fai da te che si trova in Internet http://avvertenze.aduc.it/notizia/attenzione+al+kit+aborto+fai+te+che+si+trova_124220.php ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono due, e sul sito c'è la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://avvertenze.aduc.it/info/vaticano.php PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://tlc.aduc.it/rai/ ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura sei canali tematici e sei sottocanali con informazioni e consigli quotidiani, tutti editi dall'Aduc: - Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Per conoscere i propri diritti e combattere le arroganze di ogni tipo Sottocanali: - Rimborso Windows: http://avvertenze.aduc.it/rimborsowindows/ - Censura: http://avvertenze.aduc.it/censura/ - Immobili: http://avvertenze.aduc.it/immobili/ - Investire Informati http://investire.aduc.it Informazione e consulenza finanziaria - Salute http://salute.aduc.it Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo può disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualità, etc. Sottocanali: - Eutanasia: http://salute.aduc.it/eutanasia/ - Cellule staminali: http://salute.aduc.it/staminali/ - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Telecomunicazioni http://tlc.aduc.it I diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia Sottocanali: - Stop al canone Rai: http://tlc.aduc.it/info/specialecanonerai.php - Immigrazione http://immigrazione.aduc.it Diritti degli stranieri in Italia ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE di: Antonio M. Polito * 19-10-2011 11:58 Iva su Tia/Tarsu: il Diavolo nella procedura... Note su alcuni aspetti procedurali dopo l’art.14,. co.33, del D. L. n.78/2010 - L’intervento legislativo di cui all’art. 14, comma 33, del D.L. n.78/2010, convertito con L. n.122/2010, che ha inteso introdurre una lettura si direbbe ‘imperativa’, più che autentica, della natura della ‘tariffa integrata ambientale’ (T.I.A.) prevista dall’art.238 del D.Lgs. n. 152/2006 (leggi l'articolo Iva e Tia/Tarsu: quando il Diavolo fa solo i coperchi...), non ha mancato di incidere anche sugli aspetti più strettamente processuali della materia, specificando come “le controversie relative alla predetta tariffa, sorte successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, rientrano nella giurisdizione dell’autorità giudiziaria ordinaria”. Da un certo punto di vista, la previsione sarebbe diretta e naturale conseguenza della interpretazione data dal legislatore: atteso che, a seconda della natura della ‘tariffa’, per pacifica interpretazione giurisprudenziale, la competenza giurisdizionale sarebbe del Giudice Ordinario (se avesse natura di ‘corrispettivo per un servizio’) ovvero del Giudice Tributario (se avesse natura di ‘tributo’), la previsione della competenza del Giudice Ordinario appare del tutto consequenziale, se non addirittura pleonastica. Tuttavia, nella sua formulazione, tale specificazione pone già un primo ordine di problemi, ovvero: a quale ‘tariffa’ si riferisce la norma? Si direbbe, stando alla lettera dell’articolo, solo a quella prevista dal D. Lgs. 152/2006, ma se così effettivamente fosse, ciò potrebbe indurre a ritenere che: a. per formulare le proprie richieste, si dovrebbe essere certi della tipologia di ‘tariffa’ applicata dall’Ente gestore del servizio, atteso che non tutti i gestori hanno nel tempo adottato la ‘tariffa’ di cui alla normativa del 2006, ma alcuni hanno continuato a riferirsi alla normativa precedente; b. la promozione di un procedimento per l’ottenimento di un rimborso dell’IVA, dovrebbe incardinarsi innanzi al Giudice Ordinario per le richieste sulle voci successive al 2006 (in base alla tariffa di cui al D. Lgs. del 2006: cfr. lettera ‘a’), mentre sarebbe da incardinare innanzi al Giudice Tributario per quelle precedenti a tale data… Ma così semplice, a ben vedere, la questione non è, atteso che, come sottolineato nella Circolare n.3 del 2010 del Ministero delle Finanze (cfr. articolo precedente), “si applicano anche alla TIA1 le nuove disposizioni recate dall’art. 14, comma 33, del D. L. n.78/2010”… Pertanto, sulla scorta di tale (ulteriore) ‘interpretazione’, secondo il parere del Ministero delle Finanze le domande di rimborso per i contributi IVA successive al maggio 2010 dovrebbero presentarsi innanzi al Giudice Ordinario anche per i contributi precedenti il 2007. Con il conseguente rischio che: in caso si adisca solo il Giudice Ordinario (per l’IVA pagata prima e dopo il 2007), ci si espone al rischio di una eccezione d’incompetenza del Giudice adito per la parte di IVA precedente il 2007; in caso si interpellino entrambi i Giudici (Tributario per la parte precedente il 2007, Ordinario per la parte successiva), ci si potrà vedere sollevare l’eccezione di incompetenza del primo in favore del secondo, anche per il periodo precedente il 2007… Ma le incertezze non sono certo finite qui. Dato che, per i suesposti motivi, non è dato sapere con sufficiente certezza quale sia la Giurisdizione competente, permangono dubbi anche sulle modalità di proposizione del rimborso, soprattutto per la presenza di delicati aspetti inerenti la decadenza dal diritto stesso. La scelta del Giudice e, di conseguenza, del rito da applicare, infatti, al di là di aspetti meramente formali, trova soprattutto in un particolare una differenza sostanziale: quello del termine per la presentazione del ricorso. Mentre infatti, innanzi al Giudice Ordinario, l’azione è soggetta ai normali termini di prescrizione (che, nel caso di specie, sarebbero di 10 anni, attesa la illegittimità – da cui l’ingiustificato arricchimento – dell’operato dell’Ente gestore), nel caso si adisse il Giudice Tributario l’azione sarebbe soggetta anche al termine di decadenza di cui all’art. 21 del D. Lgs. n.546/1992, corrispondenti a 60 giorni a partire dal dì della risposta di rigetto dell’Ente, ovvero dopo la formazione del silenzio-rigetto (che si formalizza dopo 90 gg. di silenzio dell’Ente dal dì della richiesta-messa in mora). La norma è infatti inerente il procedimento tributario e non dovrebbe, a rigor di logica e di Legge, interessare il processo innanzi al Giudice Ordinario. Affrontati i precedenti aspetti preliminari, si può quindi entrare in altri aspetti più inerenti il merito del ricorso. Un primo punto importante è quello relativo alla legittimazione passiva, ovvero il soggetto da convocare in giudizio. La questione è opportuno che sia affrontata nel dettaglio, atteso che può aversi dubbio se richiedere il rimborso dell’IVA al soggetto che materialmente la richiede al contribuente (l’Ente gestore del servizio dei rifiuti), ovvero l’Organo del Ministero nel cui interesse viene versata (l’Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate: cfr. da ultima, sent. Corte Cass. n.17601/2010). Sul punto, sarebbe sufficiente convenire in giudizio anche solo l’Ufficio locale, atteso che è quest’ultimo, secondo il Giudice delle Leggi, “l’unico ufficio legittimato a stare in giudizio”. Nel caso di specie, tuttavia, per i motivi che si evidenzieranno meglio dopo, data la facoltà, da parte dell’Ente gestore, di disapplicare le indicazioni applicative derivanti dalle circolari ministeriali, c’è a mio avviso la possibilità/opportunità di convenire in giudizio anche l’Ente gestore, proprio per questo suo onere/facoltà non correttamente esercitato, oltre che come più diretto ‘contraddittore’ del contribuente. Ma questione di merito è anche quella collegata alla competenza giurisdizionale del Giudice adito. A riguardo, potrebbe infatti porsi la seguente alternativa: adire comunque il Giudice Ordinario, giusta la perentoria indicazione normativa del recente D.L. del 2010, per rivendicare in tale sede la natura ‘tributaria’ della Tariffa, ovvero adire – esponendosi certamente ad un’eccezione preliminare di incompetenza, cfr. punto precedente – il Giudice Tributario, proprio in virtù della natura pubblicistica attribuita alla stessa? Contrariamente a quello che potrebbe sembrare più semplice e, comunque, in ogni caso apparentemente più ‘prudente’, quantomeno per non essere soggetti all’immediata eccezione di incompetenza funzionale del Giudice da parte dei soggetti convenuti, i comuni principi processualistici dovrebbero imporre di adire il Giudice che si ritiene competente in virtù delle istanze promosse innanzi a Questi, e pertanto, nel nostro caso, quello Tributario. Ragionando a contrario, infatti, sarebbe ben illogico ribadire ed eccepire la natura ‘tributaria’ della Tariffa innanzi ad un Giudice (quello Ordinario), che si rivelerebbe manifestamente incompetente se accogliesse il presupposto stesso dell’istanza di rimborso… Sarebbe un paradosso logico e giuridico che, ritengo, porterebbe inevitabilmente al rigetto della domanda per manifesta incompetenza funzionale del Giudice adito. Proseguendo quindi nell’analisi dei contenuti proponibili nell’istanza di rimborso, al di là di quelli strettamente di merito già affrontati nell’articolo precedente, da un punto di vista procedurale possono sollevarsi le seguenti, ulteriori istanze. La prima, più semplice, è quella relativa all’efficacia giuridica da dare alla Circolare del Ministero delle Finanze sopra ricordata, che avrebbe, secondo l’Ente emanante, un’ulteriore ‘efficacia interpretativa’ del già citato disposto normativo (art. 14, co.33, D.L. n. 78/2010), quantomeno nei confronti dei contribuenti che si vedono negare le proprie richieste di rimborso proprio in base al richiamo a tale documento. Contrariamente a quanto gli stessi Enti spesso rappresentino all’esterno nei rapporti con i loro contraddittori, dobbiamo ricordare che, per interpretazione giurisprudenziale pacifica (tra le ultime, cfr.V° sez. Cons. Stato, sentenza n. 7521 del 15 ottobre 2010), “le circolari amministrative sono atti diretti agli organi e uffici periferici ovvero sottordinati, che non hanno di per sé valore normativo o provvedimentale” e che, pertanto, non solo “tali atti di indirizzo interpretativo non sono vincolanti per i soggetti estranei all'amministrazione”, ma, aspetto per noi ulteriormente interessante, “per gli organi destinatari esse sono vincolanti solo se legittime, potendo essere disapplicate qualora siano contra legem (C. Stato, sez. IV, 27-11-2000, n. 6299)” (sent. Cons. Stato, cit.). In virtù di tale specificazione, pertanto, non solo l’interpretazione che abbiamo definito ‘ulteriormente estensiva’ da parte del Ministero delle Finanze non potrà avere alcun peso nella valutazioni giuridiche di qualsiasi Giudice adito, sia esso Ordinario, ovvero Tributario; ma in più, ci dà l’ulteriore possibilità di poter chiedere, anzi pretendere la disapplicazione di tale interpretazione di fatto gerarchicamente proposta agli Enti gestori, lì dove si possa dimostrare la conflittualità di tale orientamento interpretativo con una norma di Legge. Ma qual è, nel nostro caso, questa norma? La risposta a questa domanda aprirà un ultimo, e più complesso argomento di natura procedimentale. Se appare abbastanza semplice, sul punto, ribadire una sorta di ‘principio generale’ in base al quale, come correttamente specificato anche dalla Corte di Cassazione, la natura di una ‘tariffa’ non può essere determinata dal suo nomen iuris, bensì dalle caratteristiche della stessa (cfr. articolo precedente), tuttavia individuare una ‘norma imperativa di Legge’ da opporre sia alla norma di ‘interpretazione imperativa’ del 2010 che alla Circolare ministeriale, può apparire, nel caso di specie, problematico. Ma tale difficoltà, la si ritrova solo su norme di livello nazionale. Se al contrario, invece, rivolgessimo la nostra attenzione verso fonti normative di natura comunitaria, il risultato sarebbe ben differente, atteso che troveremmo la Direttiva n. 77/388/CEE del 17 maggio 1977 (recepita in Italia dai D.P.R. nn. 24 e 94 del 1979), interamente dedicata alla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.), e successive integrazioni e modificazioni, che, all’art.4, n.5, specifica come tutti gli “organismi di diritto pubblico non sono considerati soggetti passivi per le attività o operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità, anche quando, in relazione a tali attività od operazioni percepiscono diritti, canoni, contributi o retribuzioni”, salvo che (comma II), in ciò facendo, non si creino “distorsioni di concorrenza di una certa importanza”, palesemente insussistenti nel nostro caso atteso che “il servizio di smaltimento dei rifiuti è svolto dal Comune in regime di privativa” (cfr.Corte Costituzionale, sent. n. 238/2009, ampiamente citata nell’articolo precedente). La presenza di tale normativa, di livello gerarchico addirittura superiore rispetto a quelle nazionali e, ça va sans dire, pienamente applicabile a livello interno, ha così diverse conseguenze sulle possibili richieste da formulare all’Organo Giudicante (O. G.). La prima, è rappresentata dalla possibilità di chiedere direttamente all’O.G. la disapplicazione della norma interna (art.14, co.33, D.L. 78/2010) per manifesto contrasto con quella comunitaria, secondo i più comuni ed accettati principi derivanti dalla gerarchia delle fonti. La seconda, in subordine, è quella di chiedere la sospensione della causa e contemporaneamente la rimessione della questione alla Corte Costituzionale per sollevare la questione di legittimità costituzionale della citata norma del D.L. 2010 in quanto contrastante con un vincolo derivante dall’ordinamento comunitario, giusta applicazione dell’art. 117, co.I, della Carta costituzionale (cfr.Corte Cost., sent. n. 406/2005). La terza, infine, sempre in caso di rigetto della prima istanza, è quella di richiedere all’O.G. la rimessione (N.B.: comunque facoltativa) della causa innanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per farla esprimere in ordine ad un giudizio di compatibilità tra la normativa comunitaria e quella interna. E’ opportuno ricordare, sul punto, che tale obiettivo potrà essere ottenuto attraverso lo strumento del c.d. ‘rinvio pregiudiziale’ previsto dall’art. 267 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (ex art. 234 Trattato istitutivo della C.E.), e del suo uso (indiretto) per la pronuncia di compatibilità tra una norma comunitaria ed il contenuto di una norma di diritto interno. Leggi anche: Iva e Tia/Tarsu: quando il Diavolo fa solo i coperchi...    * Avvocato del Foro di Torino, cittadinoeutente.blogspot.com ------------------------------------------- IL CONDOMINIO di: Alessandro Gallucci 24-10-2011 10:48 Condominio. Energia: il cambio di fornitore dev’essere deliberato dall’assemblea Capita spesso, leggendo le lettere che giungono su Cara Aduc, che ci venga posto un quesito pressappoco simile a questo: l’amministratore di condominio, a nostra insaputa, ha cambiato il fornitore di energia elettrica. L’abbiamo saputo solo dopo qualche tempo e tra poco c’e’ l’assemblea: che cosa possiamo fare? Non ci addentriamo nell’esame dell’ipotesi in cui la maggioranza dell’assemblea e’ d’accordo: essa ha il potere di ratifica dell’atto del mandatario rendendolo pienamente legittimo. Soffermiamoci sull’ipotesi in cui l’amministratore agisce senza consenso o ratifica dell’assise. La vicenda va affrontata su due piani: a) il rapporto con il fornitore; b) quello con l’amministratore. Quanto al primo vale la pena ricordare che i clienti domestici (nel cui ambito devono essere ricondotti i condomini) possono sempre tornare al cosi’ detto servizio di maggior tutela. Sul punto rimandiamo alla nostra scheda pratica sull’argomento. Quanto all’atto dell’amministratore vale la pena evidenziare che esso non puo’ essere considerato legittimo. Ricordiamo, infatti, che ai sensi dell’art. 1130, primo comma n. 2, c.c., egli deve “disciplinare l'uso delle cose comuni e la prestazione dei servizi nell'interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a tutti i condomini”. In tali poteri di disciplina e uso non possono, in alcun modo, essere ricondotte le attivita’ che riguardano il cambio dei fornitori. Eccezion fatta per le ipotesi di gravi inadempimenti (si pensi all’impresa di pulizie che non esegue il lavoro affidatogli), il mandatario ha il solo potere/dovere di garantire la corretta esecuzione degli accordi vigenti. Per il caso delle utenze questo ruolo si limita alla riscossione delle quote, al versamento delle bollette ed alla segnalazioni di malfunzionamenti e disservizi ma mai alla firma d’un nuovo contratto. Non si segnalano precedenti giurisprudenziali a sostegno di questa impostazione. L’unico caso, in qualche modo simile, e’ quello del contratto d’assicurazione, con riferimento al quale la Cassazione ha avuto modo di dire che la sua stipula non rientra nel novero degli atti conservativi indicati dal n. 4 dell’art. 1130 c.c. (cfr. Cass. 3 aprile 2007 n. 8233). Stando cosi' le cose: perche’ dovrebbe essere consentita la sottoscrizione di un contratto per l’erogazione dell’energia elettrica se quello per l’assicurazione e’ escluso dal novero degli accordi stipulabili dall’amministratore senza il consenso dell’assemblea,? Non ci si faccia trarre in inganno da chi (spesso gli amministratori) dice: le tariffe del contratto nuovo sono piu’ convenienti. La convenienza, pero’, dev’essere valutata non solo dal punto di vista economico ma anche delle tutele. E tra servizio di maggior tutela e mercato libero le differenze ci sono. Ma allora perche’ tanto interesse dietro queste stipule repentine? Molto spesso, ma qui entriamo nell’ambito del famoso detto vox populi vox dei, gli amministratori sono foraggiati dalle stesse societa’ del mercato libero con un accordo del genere: passa con noi e ti riconosciamo un bonus economico per il nuovo contratto. Se cosi’ fosse i condomini, ad avviso di chi scrive, potrebbero chiederne la revoca per fondati sospetti di gravi irregolarita’. Sarebbe palese il conflitto d’interessi. L’amministratore, infatti, e’ tenuto ad agire nell’interesse della compagine e non per trarre lucro, ulteriore, rispetto al compenso riconosciutogli dall’assemblea. Diversamente, se il passaggio e’ stato operato nell’assoluta buona fede del mandatario, convinto del risparmio, l’azione possibile e’ unica: ritorno al servizio di maggior tutela e richiesta di danni (se esistenti e dimostrabili) all’amministratore. ------------------------------------------- DIRITTO DIGITALE di: Deborah Bianchi 21-10-2011 10:48 Tv. Passaggio al digitale terrestre. Attenzione alla truffe La nuova disciplina sui servizi media audiovisivi inaugurata dal recepimento nel nostro sistema della Direttiva Servizi media audiovisivi o Direttiva SMA( DIR 65/07/CE) mediante il Testo unico dei servizi di media audiovisivi o Decreto Romani, tra le altre cose stabilisce anche per la televisione il passaggio dal segnale analogico a quello digitale. UTENTI DI SERIA A E UTENTI DI SERIE B Il problema rilevato nei fatti dalla trasformazione attiene alla possibilità di avere telespettatori-consumatori di seria A e telespettatori-consumatori di serie B. In soldoni: utenti che riescono a rivedere quasi tutti i canali e utenti che vedono poco o niente. Si tratta di quello che in gergo è il cosìdetto digital divide o divario digitale. A fronte di questa criticità si erge il diritto di accesso dei cittadini alle nuove tecnologie di comunicazione. Laddove questo diritto non venga rispettato la legge prevede delle sanzioni da comminare a carico degli operatori di rete e delle emittenti concessionarie della frequenza che verranno erogate da AGCOM a seguito di regolare istruttoria. Le sanzioni per mancato adeguamento e mancato impegno atto a ridurre il divario digitale vanno da euro 5.165,00 a euro 51.646,00 diminuite ad un decimo per gli esercenti della diffusione televisiva in ambito locale. Nei casi di violazione più grave oltre a queste sanzioni è prevista anche la sospensione dell’attività da uno a dieci giorni. ATTENZIONE ALLE TRUFFE Gli utenti devono sapere che è stato costituito un Codice etico da rispettare per le imprese che si occupano della messa a punto del digitale. In particolare gli antennisti sono la categoria cruciale. Diffidare da chi fa il sopralluogo e poi accampa adeguamenti dai costi oltre la cifra di euro 100 solamente per l’intervento escluso il decoder e i cavi per il collegamento. Il Codice etico stabilisce i seguenti parametri. Montaggio decoder € 44,00 (comprensivo di collegamento, regolazione e collaudo. Escluso acquisto decoder e cavi di collegamento) Montaggio decoder con più apparati € 44,00+11,00 per ogni apparato (quando ci sono più TV e video registratori da collegare) CASI DI ANTENNA SINGOLA E DI ANTENNA CONDOMINIALE Vi sono vari casi. Il caso di un televisore con antenna a impianto singolo. Qui la spesa sarà dell’acquisto del decoder e cavi + l’intervento di € 44,00. Il caso di più televisori in casa con antenna singola. Qui il costo sarà dell’intervento di € 44,00 + € 11,00 per ogni decoder che si va a collegare+ la spesa per i decoder e i cavi. Poniamo che ci siano due televisori in casa: occorrerà acquistare due decoder con i cavi e pagare un costo di intervento di €66,00 (= 44,00+11,00+11,00). Più difficoltoso il caso del condominio se vi è l’antenna a impianto centralizzato. Qui prima di fare qualsiasi cosa occorrerà rivolgersi l’amministratore di condominio affinché si attivi per chiedere l’intervento di un’impresa aderente al Codice etico e ottenere l’autorizzazione dell’Amministratore prima di agire sulla TV. I PAESI MONTANI A RISCHIO DIGITAL DIVIDE Il segnale digitale si muove in orizzontale e dunque le conformazioni montuose possono ostacolare la trasmissione. La Regione Toscana, per esempio, consapevole del problema, insieme ai vari Comuni ha stabilito un piano di censimento delle aree colpite dal buio televisivo in modo tale da poter predisporre dei rimedi tecnici per ovviare al problema. Si considera che entro la fine di dicembre 2011 anche questa criticità dovrebbe essere superata. CHI RESTA AL BUIO PUO’ RICORRERE A AGCOM Nel caso in cui vi sia l’inerzia delle istituzioni di fronte a casi di buio televisivo il consumatore può segnalare ad AGCOM (Autorità a garanzia delle comunicazioni) il disagio e chiedere di aprire un’istruttoria in modo tale da ottenere in tempi rapidi l’attenzione dell’operatore di rete o dell’emittente. ------------------------------------------- NOTIZIE 19-10-2011 12:11 ITALIA/Staminali cordonali, una banca anche in Sardegna Nasce anche in Sardegna la banca del sangue cordonale, la 19/a struttura accreditata in Italia. La banca, gestita dall'ospedale Brotzu di Cagliari e con sede nel presidio ospedaliero Binaghi, sara' inaugurata giovedi' prossimo, 20 ottobre. A dare l'annuncio e' stato ieri il governatore Ugo Cappellacci, affiancato dall'assessore della Sanita', Simona De Francisci. 'Ricco di cellule staminali, il sangue del cordone ombelicale rappresenta un tesoretto che in caso di problemi familiari puo' essere utilizzato - ha spiegato il presidente della Regione - A breve partira' anche una campagna di sensibilizzazione per intercettare una parte dei 12.000 parti che avvengono ogni anno in Sardegna'. Attualmente sono 121 i sardi che hanno deciso di affidarsi alle banche cordonali fuori dall'Isola, spendendo circa 4.000 euro per poter effettuare l'operazione. Quanto agli accreditamenti, ha sottolineato l'assessore De Francisci, pendono diverse richieste da parte dei punti nascita di Oristano, Lanusei, Nuoro, Iglesias, Carbonia, oltre a Villa Elena, a Cagliari, che si aggiunge al Brotzu. 'Per questa struttura - ha precisato l'esponente della Giunta - abbiamo speso circa 1,2 milioni di euro e all'interno opereranno una decina di persone'. 19-10-2011 12:12 ITALIA/Domande asilo, nel 2011 raddoppiate le richieste In Italia, nel primo semestre 2011 sono state registrate 10.860 domande di asilo, con un incremento del 102% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Un forte aumento dovuto all'arrivo via mare di richiedenti asilo in fuga dal Nord Africa. E' quanto emerge dal Rapporto dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), pubblicato ieri. In generale, secondo le proiezioni dell'Unhcr, a fine anno, con 420.000 domande di asilo presentate nei paesi industrializzati, potrebbe raggiungersi il totale piu' alto negli ultimi 8 anni. Stime basate sul fatto che "normalmente il numero di domande raggiunge il picco nella seconda meta' dell'anno", dal momentoche nei primi sei mesi 2011 sono state presentate 198.300 le domande di asilo, rispetto alle 169.300 relative allo stesso periodo del 2010, con un aumento del 17%. Fino ad ora, le crisi che hanno comportato esodi maggiori nel 2011 riguardano l'Africa occidentale, il Nord Africa e il Corno d'Africa. Il rapporto evidenzia infatti un incremento nelle domande di asilo provenienti da cittadini di Tunisia, Costa d'Avorio e Libia (rispettivamente 4.600, 3.300 e 2.000) ma complessivamente l'impatto di questi eventi sulle domande di asilo e' stato limitato. Considerati in blocco i 44 paesi interessati dalla raccolta dati, i principali paesi di origine dei richiedenti asilo rimangono stabili rispetto agli anni precedenti: Afghanistan (15.300 domande), Cina (11.700), Serbia [e Kosovo] (10.300), Iraq (10.100) e Iran (7.600). "Il 2011 e' stato un anno di movimenti forzati di popolazioni come nessun altro da quando sono Alto Commissario', ha affermato l'Alto Commissario per i Rifugiati Anto'nio Guterres. "L'impatto di queste crisi sul numero di domande di asilo nei paesi industrializzati sembra essere stato finora minore di quanto potevamo aspettarci, dato che la maggior parte di coloro che sono fuggiti si sono riversati nei paesi confinanti. Cio' nonostante siamo riconoscenti nei confronti dei paesi industrializzati per aver continuato a rispettare il diritto delle persone di presentare domanda di asilo ed essere audite". A livello continentale - informa l'Unchr - l'Europa ha registrato il numero piu' alto di domande di asilo pari al 73% di tutte le quelle presentate nei paesi induztrializati. Solo in Australia si e' registrato un declino - 5.100 domande rispetto alle 6.300 dell'anno precedente. A livello di singoli paesi, gli Stati Uniti hanno ricevuto piu' domande di qualsiasi altro paese industrializzato (36.400), seguiti da Francia (26.100), Germania (20.100), Svezia (12.600) e Regno Unito (12.200). La regione nordica e' stata la sola a registrare un calo delle domande in Europa. Le domande sono piu' che raddoppiate in Asia Nord-orientale - con 1.300 domande presentate in Giappone e Corea del Sud rispetto alle 600 della prima meta' del 2010. Il rapporto non fornisce informazioni su quante domande di asilo si siano poi effettivamente tradotte in concessione di protezione internazionale, ne' tantomeno i risultati possono rappresentare un indicatore dei movimenti migratori. Il rapporto integra il rapporto statistico annuale dell'Unhcr, 'Global Trends Report', pubblicato nel giugno di ogni anno e che quest'anno ha evidenziato come l'80% dei rifugiati del mondo si trovi nei paesi in via di sviluppo. 19-10-2011 12:13 ITALIA/Cartelle esattoriali, il Velino: compenso troppo esoso per Equitalia Analizzando una cartella esattoriale notificata a una persona fisica da Equitalia, la societa' che gestisce la riscossione delle imposte, il cui ammontare e' particolarmente elevato, emerge che altrettanto esoso diviene il compenso che spetta all'agente della riscossione. Nel caso di specie, a fronte di una cartella di quasi un milione di euro, il compenso e' pari a oltre 45 mila euro, compenso che diviene di oltre 87 mila euro se l'ammontare iscritto a ruolo non venisse onorato nei termini di legge. Ora, ammettendo che il contribuente onori la cartella entro i 60 giorni dalla notifica, questi vedra' l'ammontare dovuto al fisco maggiorato di quasi il 5 per cento per oneri di riscossione. Si ponga altresi' attenzione alla circostanza che il compenso di riscossione non matura solo su quanto dovuto a titolo di tributo, ma anche su quanto dovuto a titolo di interessi e sanzioni, derivanti dal mancato rispetto dell'originario obbligo tributario. In altri termini, a fronte di un'imposta sul reddito presuntivamente dovuta a seguito di accertamento, il compenso di riscossione che spetta a Equitalia e' pari al 4,65 per cento dell'imposta iscritta a ruolo. A questo 4,65 per cento si aggiunge un ulteriore 4,65 per cento che e' dovuto per la riscossione della sanzione - questa pari all'ammontare dell'imposta - oltre a un ulteriore 4,65 per cento applicato sull'ammontare degli interessi dovuti all'erario per il ritardo con il quale e' stato onorato il debito tributario. Se per un attimo si volesse sfrondare quanto dovuto a titolo di sanzioni e interessi e quindi determinare il compenso di riscossione sulla sola imposta presuntivamente dovuta, emergerebbe una percentuale del 10,32 per cento. Se poi il contribuente non riuscisse a pagare nei 60 giorni di legge, l'aggio esattoriale verrebbe ulteriormente maggiorato del 93 per cento rispetto all'importo originario: conseguentemente, se si volesse determinare la percentuale di carico del compenso di riscossione sull'originario tributo presuntivamente dovuto, non tenendo conto di sanzioni e interessi, si avrebbe un 20 per cento di ulteriore aggravio rispetto a quanto non corrisposto in sede di dichiarazione dei redditi. Tutto cio' e' normativamente disciplinato e si puo' ritenere che cio' sia fatto quale deterrente contro i soggetti che tentano l'evasione d'imposta; tuttavia costringere un contribuente a erogare, all'agente della riscossione, un compenso pari al 10 per cento dell'imposta originariamente non pagata, per riscuotere la stessa in 60 giorni, appare forse in contrasto con i principi di giustizia tributaria, soprattutto perche', in alcune circostanze, a fronte di quella cartella di pagamento pende un contenzioso non ancora definito. (Enrico Siciliano / Il Velino) 19-10-2011 12:14 ITALIA/Sicurezza stradale, a Bolzano linea dura contro chi non dà precedenza a pedoni sulle strisce Il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli ed il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti hanno illustrato la campagna di sensibilizzazione per un maggiore rispetto dei pedoni e delle strisce pedonali. La Provincia Autonoma ha recentemente realizzato un opuscolo informativo sul tema delle strisce dal titolo: 'S.O.S. Zebra!' che sara' distribuito a tutti gli alunni delle scuole cittadine. Prevista anche una distribuzione 'sul campo' ovvero in prossimita' di alcuni trafficati attraversamenti pedonali. Saranno gli stessi bambini a distribuire l'opuscolo. Per l'occasione indosseranno apposita pettorina di colore arancione ben visibile con la scritta 'vigile per un giorno'. In quest'attivita' saranno assistiti da agenti della polizia municipale i quali, nelle prossime settimane presidieranno i passaggi pedonali piu' pericolosi proprio per fare opera d'informazione e sensibilizzazione. Una volta terminata questa fase informativa, i controlli (e di conseguenza le sanzioni in caso di mancato rispetto di quanto previsto dal codice della strada), saranno particolarmente attenti. Va ricordato che il mancato rispetto della precedenza ai pedoni che sulle strisce intendono attraversare la strada, comporta una sanzione di 154 Euro e la decurtazione di 8 punti dalla patente. Il sindaco Spagnolli ed il comandante Ronchetti hanno ricordato che proprio gli automobilisti sono coloro che devono prestare maggiore attenzione ai pedoni, i quali hanno l'obbligo di attraversare la strada sulle strisce (se queste non si trovano a piu' di 100 metri di distanza). Contestualmente i conducenti di mezzi motorizzati ed i ciclisti hanno l'obbligo di rispettare bambini, anziani e diversamente abili. 19-10-2011 12:16 USA/Fecondazione, sempre più donne congelano gli ovuli ... ma lo fanno troppo tardi Sempre piu' donne nel mondo cercano di allungare l'orologio biologico' facendo congelare i propri ovuli per utilizzarli in una gravidanza successiva, ma per avere successo questo andrebbe fatto prima di compiere 30 anni. L'avvertimento viene dagli esperti riuniti in Florida per la conferenza della American Society of Reproductive Medicine. "A rivolgersi a noi sono soprattutto donne sposate - spiega al Daily Telegraph Gillian Lockwood, che dirige una clinica a Birmingham - che decidono di congelare gli ovuli in caso divorzino prima di avere figli". La procedura e' disponibile in molti paesi, ma il tasso di successo varia a seconda dell'eta' della donatrice, come spiega uno studio presentato alla conferenza: gli ovuli congelati prima dei 30 hanno un tasso di successo del 10%, che sale al 18 se si usa la tecnica della vitrificazione, che scende rispettivamente al 4,7% e al 10% dopo i 40: "Le donne che si rivolgono a noi hanno storie simili - aggiunge Lockwood - stanno con la stessa persona da quando avevano 20 anni, e quando a 36 dicono 'e' il momento di avere un figlio' il marito risponde che non e' ancora pronto. Per quello congelano gli ovuli, nel caso non riescano a convincerlo, ma a 37 anni c'e' gia' un grosso calo nelle possibilita' di successo". 19-10-2011 12:29 U.E./Fondi Ue per la banda larga Fondi in arrivo per la banda larga: la Commissione Ue ha proposto di stanziare 9,2 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, di cui 7 miliardi per le infrastrutture. Tali fondi, che rientrano nello strumento finanziario 'Connecting Europe Facility' (Cef), faranno da complemento a finanziamenti privati e pubblici e, secondo i dati della Commissione, saranno in grado di moltiplicare gli investimenti fino ad arrivare a 50-100 miliardi. Nel caso degli investimenti sulle infrastrutture della banda larga, il Cef consentira' di dare 'credibilita'' a progetti pubblici o privati diminuendo i fattori di rischio, perche' a garantire su si essi ci sara' la Commissione europea e la Banca europea degli investimenti. Lo scopo di Bruxelles e' attrarre investimenti sulle infrastrutture nelle aree piu' 'difficili' ovvero fuori dai centri urbani o quelle scarsamente popolate 19-10-2011 18:12 CANADA/Cannabis. Individuati gli effetti psicoattivi di alcune specie Scoperto perche' alcune varieta' di cannabis sativa hanno effetti psicoattivi sul cervello e altre no: ci sono riusciti un gruppo di ricercatori canadesi dell'Universita' di Saskatchewan grazie al sequenziamento del genoma della specie. Il confronto tra i Dna di due varieta' della stessa specie - la canapa Finola coltivata per uso industriale e la varieta' Purple Kush dotata di potenti effetti psicoattivi - ha infatti messo in evidenza che nella prima, a differenza della seconda, risulta inattivo il gene responsabile della produzione dell'acido tetraidrocannabinolico (THCA) da cui deriva il tetraidrocannabinolo (THC), la sostanza responsabile degli effetti psicoattivi sul cervello. I dettagli dello studio saranno pubblicati domani su Genome Biology. 19-10-2011 18:16 MONDO/Lotta sclerosi multipla: farmaci, staminali e genetica Nuovi farmaci, terapie innovative a partire da quelle che potrebbero utilizzare le cellule staminali e studio dei geni coinvolti nella malattia che potrebbero 'indicare' inediti approcci per la cura. Sono questi i principali 'binari' della Ricerca per la lotta alla Sclerosi multipla (Sm), grave patologia infiammatoria che coinvolge il sistema nervoso centrale e per la quale, ad oggi, non esiste ancora una terapia risolutiva. Ad accendere i riflettori sui passi avanti della Ricerca in questo campo sono gli scienziati che, provenienti da tutto il mondo, partecipano al Congresso internazionale sulla Sm che si apre oggi ad Amsterdam. Folta anche la presenza di ricercatori italiani - tra i quali 40 ricercatori finanziati dall'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e la sua Fondazione (Fism) - che presenteranno vari studi in occasione del 'Congresso dei comitati europeo (Ectrims) e americano (Actrims) per il trattamento e la cura della Sm', il piu' importante appuntamento scientifico internazionale su questa patologia. Al Congresso, afferma Marco Salvetti, responsabile del Centro Neurologico per le Terapie Sperimentali dell'universita' Sapienza di Roma e componente del comitato scientifico dell'Aism, 'sara' anche presentato un nuovo Consorzio per la ricerca che vedra' unite associazioni di vari paesi con l'obiettivo di promuovere sperimentazioni cliniche sulla forma progressiva di Sm, per la quale non ci sono al momento terapie'. I fondi per la ricerca, spiega l'esperto, 'verranno dal settore privato e dal pubblico. Il nostro fine e' anche intensificare i rapporti con l'industria farmaceutica al fine di facilitare, ad esempio, i test su farmaci gia' in uso per altre indicazioni e che pensiamo possano risultare efficaci anche per la Sm progressiva'. Queste le aree di ricerca su cui si concentrano gli studi scientifici presentati al Congresso: - FARMACI: saranno presentati aggiornamenti sui vari farmaci ed i processi di registrazione Ue per i nuovi medicinali. - GENETICA: Sono gia' stati individuati 57 geni legati alla sm, la maggior parte dei quali collegati al sistema immunitario. Tuttavia, rileva Salvetti, 'ancora non sappiamo in che modo i geni interagiscano con l'ambiente: i geni da soli, cioe', danno una predisposizione alla malattia, ma perche' questa si scateni deve succedere 'qualcos'altro', qualcosa che ancora non conosciamo. La sfida fondamentale e' appunto scoprire qual e' il fattore in grado di scatenare la patologia'. - STAMINALI: promettenti sono gli studi sulle cellule staminali mesenchimali (del midollo osseo). I test su modelli animali e di laboratorio, infatti, hanno dato primi risultati positivi in termini di efficacia terapeutica. - RISONANZA MAGNETICA: Per la terapia della sm si punta anche allo sviluppo dell'uso della risonanza magnetica nell' individuare precocemente le piu' ridotte lesioni cerebrali. - TERAPIA ZAMBONI: una sessione del Congresso e' inoltre dedicata alla tesi di Paolo Zamboni, il medico dell'ospedale Sant'Anna di Ferrara che ha ipotizzato un legame tra la sclerosi multipla e l'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (Ccsvi). Entro novembre dovrebbe partire la sperimentazione sull'uomo per verificare se effettivamente il restringimento dei vasi sanguigni nel sistema venoso e' o meno collegabile alla sclerosi multipla. 19-10-2011 18:20 ITALIA/Veronesi: dubito che gli embrioni siano persone e poi ci sono quelli sovrannumerari 'Io dubito che gli embrioni siano gia' persona. E se avessimo a disposizione quei 40 mila embrioni sovrannumerari che ci sono in Italia, potremmo dare una grande spinta alla ricerca'. E' quanto ha affermato Umberto Veronesi, a margine di un incontro per la sua iniziativa Science for peace, e all'indomani di una sentenza della Corte europea che considera 'vita nascente anche ovuli non fecondati' e che vieta le terapie create grazie agli embrioni. 'Sulle cellule staminali il dibattito e' aperto - ha detto Veronesi - e l'uso di cellule staminali puo' avere tanti scopi benefici da sorgenti di vario tipo, tra cui gli embrioni. Tuttavia anche gli scienziati si sono resi conto che usarle puo' creare nel mondo della fede qualche reazione; la decisione fu quindi di non utilizzarle, anche se esistono embrioni sovrannumerari destinati a morire, e ricavati dalle pratiche di fecondazione assistita'. In Italia, questi embrioni 'condannati' sarebbero '40 mila, ma se ne contano milioni nel mondo; sono li' - ha detto l'oncologo - che aspettano di essere buttati giu' nel lavandino, di morire. La scienza si e' gia' detta d'accordo a non usare embrioni destinati a diventare bambini; ma se avessimo a disposizione quelli destinati a morire - ha concluso - potremmo dare grande spinta alla ricerca'. 20-10-2011 11:34 ITALIA/Droghe. A Milano se ne consumano il doppio di quanto si credeva Le acque del depuratore di Nosedo che raccoglie gli scarichi della città di Milano, rivelano tracce di cocaina, eroina e cannabis molto superiori alle stime sul consumo di stupefacenti: ogni anno nel capoluogo lombardo vengono effettivamente consumati oltre 330 kg di cocaina, quantità doppia rispetto alle statistiche nazionali, che calcolano nell'1,2% della popolazione tra i 15 e i 64 anni (circa 10mila persone a Milano) i consumatori di questa droga. I dati diffusi dall'Istituto Mario Negri, che ha affiancato alle statistiche sul consumo di stupefacenti l'analisi delle acque del depuratore di Milano, misurano i residui di queste sostanze nelle acque di scarico, per ricavare informazioni sull'effettivo consumo di droghe da parte della popolazione. I dati provenienti dal monitoraggio dell'impianto di depurazione di Nosedo, che serve circa 1,25 milioni di abitanti, evidenziano un residuo giornaliero medio di 0,5 kg di benzoylecgonina, residuo metabolico della cocaina rintracciabile nelle urine, 200 g di cocaina, 40 g di morfina (derivato dell'eroina) e 25 g di Tch-cooh (residuo della cannabis). L'ammontare dei residui rimane costante in tutti i giorni della settimana, dimostrando come a Milano l`eroina e la cannabis - in assoluto la droga più utilizzata, seguita dalla cocaina e dall'eroina - sono consumate con regolarità, mentre la cocaina registra picchi di consumo nei week end. Un'altra ricerca del Mario Negri ha evidenziato infatti che molti fiumi italiani, tra cui il Po, l'Arno e i lombardi Lambro e Olona, presentano residui di droghe come cocaina e ed eroina. Oltre ai residui di droghe, nelle acque di Milano sono presenti tracce di farmaci di uso comune, prodotti per l'igiene personale, metalli pesanti. Questi residui, benché in quantità inferiori ai limiti fissati dalla legge, non sono intercettati dagli impianti di depurazione convenzionali e rimangono nelle acque reflue, utilizzate per l'irrigazione dei campi. L'accumulo di queste sostanze, anche a bassissime concentrazioni, risulta nel tempo dannoso per l'ambiente e la salute. Per far fronte a questa minaccia, l'acquedotto di Nosedo sta sperimentando un progetto pilota per eliminare dall'acqua queste sostanze pericolose attraverso un meccanismo di bio-filtrazione con un bivalve filtratore d'acqua dolce, la Dreissena polymorpha. Il progetto, presentato durante la giornata dell'Acqua al Festival dell'Ambiente 2011, è stato avviato nel gennaio 2011 dalla Fondazione AquaLab, in collaborazione con l'università degli Studi di Milano e Milano-Bicocca e il finanziamento della Fondazione Cariplo. L'esperimento pilota utilizza per la prima volta questo mollusco che ha la capacità di filtrare le sostanze inquinanti (droghe, composti farmaceutici, metalli pesanti), accumulandoli nei propri tessuti. Al termine del suo ciclo vitale, il bivalve è rimosso e con esso anche il carico inquinante accumulato. Il progetto pilota, di durata biennale, valuterà inoltre l'effetto diretto della filtrazione della D. polymorpha sulla carica batterica di coliformi nell'acqua e le potenzialità del sistema di rimuovere alcuni virus la cui presenza negli effluenti depurati può costituire fonte di rischio per l`ambiente. ISTITUTO MARIO NEGRI: DATI NON ATTUALI - Percentuali record di cocaina ed eroina nel depuratore milanese di Nosedo? A segnalare il fenomeno e' il festival dell'Ambiente di Milano il cui ufficio stampa spiega come anche le acque dei fiumi Po, Arno, Lambro e Olona, contengono residui di cocaina ed eroina. La fotografia, pero', si basa su dati di cinque anni fa, quindi non e' piu' attuale, secondo l'Istituto Mario Negri, che quei dati li ha elaborati nel 2006. Risponde il Festival dell'Ambiente: 'I dati dell'Istituto Mario Negri sulle tracce di droga nelle acque di Milano riportati oggi sono stati pubblicati ufficialmente sulla rivista scientifica Environmental Health Perspective nell'agosto 2008'. E si tratta dei 'piú recenti dati scientifici disponibili ad oggi sul tema'. L'Istituto, pero' bacchetta i relatori del convegno, contestandone anche il metodo: 'I dati riportati sono ottenuti da uno studio condotto ormai piu' di 5 anni fa, e che quindi non rappresentano piu' la realta'', spiega l'Istituto milanese che cosi' ricostruisce la querelle: 'Nella presentazione di un progetto pilota che intende utilizzare un bivalve filtratore d'acqua per eliminare dalle acque reflue dei depuratori i residui di alcune sostanze pericolose, tra cui le sostanze stupefacenti, il relatore ha utilizzato dati di consumo di cocaina a Milano pubblicati dall'Istituto Mario Negri. Nello specifico la notizia recita 'Ogni anno a Milano vengono effettivamente consumati oltre 330 kg di cocaina, quantita' doppia rispetto alle statistiche nazionali che calcolano nell'1,2% della popolazione tra i 15 e i 64 anni i consumatori di questa droga'. Intendiamo correggere questo dato - prosegue l'Istituto - puntualizzando che i dati riportati sono ottenuti da uno studio condotto ormai piu' di 5 anni fa e che quindi non rappresentano piu' la realta''. 'Anche la prevalenza riportata nella popolazione - osserva l'Istituto - si riferisce a statistiche nazionali risalenti a molti anni fa e quindi non piu' attuali. Puntualizziamo che non e' possibile correlare direttamente la stima dei quantitativi rilevati nelle acque reflue con la prevalenza dei consumatori in quanto si tratta di valori tra loro non paragonabili'. Il progetto pilota della Fondazione AquaLab, in collaborazione con l'Universita' degli Studi di Milano e Milano - Bicocca e il finanziamento della Fondazione Cariplo prevede l'utilizzo di un bivalve filtratore d'acqua dolce, la Dreissena polymorpha,che ha la capacita' di filtrare le sostanze inquinanti (droghe, composti farmaceutici, metalli pesanti), accumulandoli nei propri tessuti. Al termine del suo ciclo vitale - e' stato spiegato durante la Giornata dell'acqua al Festival dell'Ambiente - il bivalve e' rimosso e con lui anche il carico inquinante accumulato. 'Mi sembra - evidenzia il capo del Dipartimento antidroga, Giovanni Serpelloni - una superficialita' ed un errore madornale commesso da enti ed organizzazioni che dovrebbero avere un maggior grado di attenzione scientifica rispetto ad un problema quale quello della corretta interpretazione dei dati relativi al consumo odierno e alla diffusione del consumo di sostanze stupefacenti. In quanto al cosiddetto 'mollusco mangia droghe', la dreissena polimorfa, nutriamo qualche perplessita' scientifica relativamente alla sua utilita' concreta e ai rischi connessi al suo utilizzo, per lo meno per quanto riguarda le sostanze stupefacenti, tenendo conto che non risultano studi relativamente al danno, soprattutto per la salute umana, dei metaboliti riscontrabili nelle acque reflue e derivanti dal consumo di droga'. 20-10-2011 11:52 COLOMBIA/Sottufficiale Usa di stanza a Roma bloccato con 5,4 Kg di cocaina Un sottoufficiale dei marines Usa, di stanza come addetto militare a Roma, e' stato fermato il 12 ottobre scorso all'aeroporto El Dorado di Bogota', mentre stava per imbarcarsi in un volo diretto in Italia con 5,4 chili di cocaina nascosti nel doppio fondo di una valigia. Lo hanno confermato oggi un comunicato della polizia antinarcotici colombiana ed uno dell'ambasciata Usa, in cui si precisa che l'agenzia Dea ha aperto un'indagine. Il generale Luiz Perez, responsabile dell'antinarcotici, ha reso noto, riportano i media locali, che il marines e' stato rinchiuso nel carcere di Bogota' e che le autorita' statunitensi 'hanno detto che lo lasciano a disposizione della giustizia colombiana', poiche', non essendo il militare di stanza in Colombia, non usufruisce di protezione diplomatica. Il militare e' stato bloccato mentre stava imbarcandosi su un volo Bogota'-Parigi con destinazione finale Roma, da dove era arrivato solo tre giorni prima. Perez ha precisato che e' stato visitato in carcere dal console Usa di Bogota' e che ha fatto sapere che non parlera' con nessuno, ad eccezione del suo avvocato. 20-10-2011 11:57 USA/Immigrati illegali. Record di espulsioni Numero record di espulsioni di immigrati illegali negli Stati Uniti: nell'anno fiscale 2011 sono stati messi alle porte 400.000 illegali, in seguito a raid, arresti e perquisizioni in case e luoghi di ritrovo degli immigranti, in un giro di vite considerato da molti senza precedenti. Il dato ha suscitato molte critiche: dai repubblicani che lo giudicano 'inflazionato' e sostengono che l'amministrazione Obama ha smesso di indagare accuratamente nei luoghi di lavoro per stanare i clandestini, alle associazioni a difesa degli immigrati, che parlano di 'un regime dal pugno di ferro' contro gli illegali, che pero' non risolve il problema nel suo complesso. John Morton, direttore delle forze dell'ordine del Servizo Immigrazione e dogane Usa, ha esposto i dati precisando che l'89% degli espulsi erano stati condannati per reati di vario tipo, di cui il 55% erano penalmente perseguibili. Il ministro per la sicurezza nazionale Janet Napolitano ha dal canto suo affermato che ben due terzi delle espulsioni hanno colpito clandestini che avevano infranto la legge o attraversato i confini illegalmente piu' di una volta. Negli Stati Uniti le violazioni delle leggi sull' immigrazione sono reati penali. Ma tra i 400.000 espulsi, 1.000 erano stati condannati per omicidio, 5.800 per aggressioni sessuali e circa 80.000 per reati legati all'uso di droghe o alla guida in stato di ubriachezza. Proprio in concomitanza con l'annuncio dei nuovi dati sulla lotta all'immigrazione clandestina, due reti tv hanno mandato in onda reportage sulle dure condizioni di detenzione nelle carceri dei clandestini in attesa di espulsione e sul cospicuo giro d'affari legato alla gestione delle prigioni private. 20-10-2011 12:20 ITALIA/Gli immigrati non pesano sulla spesa farmaceutica, anzi... In Italia vivono quasi 5 milioni di immigrati (pari al 7,2% della popolazione residente) che producono l'11,1% della ricchezza nazionale, ma incidono sulla spesa farmaceutica complessiva solo per il 2. La ragione principale va ricercata nella giovane eta' (quella media e' di 36 anni) degli stranieri, che ricorrono ai farmaci in misura decisamente inferiore rispetto agli italiani (soprattutto per la cura di malattie cardiovascolari). I dati emergono dal 32esimo congresso nazionale della Sifo (Societa' Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie), che si chiude oggi a Firenze. "Il farmaco puo' essere un 'tracciante' dello stato di salute delle persone - spiega Laura Fabrizio, presidente Sifo - abbiamo attivato un Osservatorio sulla prescrizione farmaceutica della popolazione immigrata in collaborazione con la Societa' Italiana di Medicina della Migrazioni (Simm), l'Istituto Superiore di Sanita', Cineca e il Consorzio Mario Negri Sud". "E' il primo progetto in Italia di questo tipo - afferma Enrico Costa, responsabile dell'Area Cooperazione internazionale della SIFO - sono state coinvolte 39 Asl in 9 Regioni per un totale di piu' di 10 milioni di pazienti assistibili. Circa il 15% della popolazione italiana riceve piu' di 10 farmaci nel corso di un anno, invece il 50% degli immigrati solamente uno. E non sono emerse differenze nel consumo tra la popolazione pediatrica italiana e quella immigrata. La Sifo vuole essere una rete di supporto alla salute globale, grazie alla nostra posizione privilegiata che ci permette di interagire con i clinici e con gli amministratori. Abbiamo dedicato questo congresso alla 'Nuove tecnologie'. Noi rappresentiamo una 'tecnologia di presenza' su tutto il territorio nazionale. I migranti sono un'importante risorsa per l'Europa e per l'Italia perche' contribuiscono allo sviluppo democratico ed economico". Il progetto mira a evidenziare le variazioni qualitative e quantitative nell'accesso ai farmaci erogati a carico del Servizio Sanitario Nazionale tra le diverse popolazioni di immigrati e italiani e soprattutto a far emergere, dal confronto con i dati epidemiologici, i bisogni inevasi, anche alla luce delle differenze nei livelli e nell'organizzazione dell'assistenza sanitaria delle Regioni coinvolte. 20-10-2011 12:22 GRAN BRETAGNA/Procreazione, Authority: compensi per donatrici ovuli saranno triplicati Triplicare il compenso alle donne che donano i loro ovuli per aiutare le coppie infertili ad avere un figlio: e' questa la decisione dell'Autorita' inglese per la fertilizzazione umana ed embriologia, che sta anche valutando se aumentare o meno i compensi per i donatori di sperma, come segnala la Bbc. Le donatrici di ovuli, che attualmente ricevono fino a 250 sterline per coprire le spese e i mancati guadagni, dovrebbero cosi' ricevere 750 sterline per ogni ciclo di donazione. In questo modo si spera di incoraggiare le donne a donare, visto che in Gran Bretagna la lista d'attesa per una donatrice di ovuli arriva anche fino a 5 anni. In altri Paesi, come Spagna e Stati Uniti, i compensi sono maggiori, cosi' come le volontarie. Ma non mancano le critiche da parte di chi ritiene che in questo modo si crea un incentivo finanziario per una procedura rischiosa. Per donare gli ovuli bisogna sottoporsi a una procedura invasiva, che prevede iniezioni quotidiane di ormoni, monitoraggi ecografici ogni 2 giorni, e un intervento chirurgico per prelevarli. Non mancano effetti collaterali, come sbalzi d'umore, gonfiori, dolore, e piu' raramente reazioni gravi agli ormoni. 20-10-2011 12:23 ITALIA/RC auto, attenzione alle false polizze della compagnia Generhel 'E' stata segnalata la commercializzazione di polizze R.c. Auto false intestate alla compagnia: 'Generhel S.p.A.', societa' che non rientra tra le compagnie autorizzate o, comunque, abilitate all'esercizio dell'attivita' assicurativa sul territorio della Repubblica italiana'. A precisarlo in una nota e' l'Isvap precisando che 'la suddetta denominazione sociale e' del tutto simile a quella della societa' italiana Genertel S.p.A., con sede legale in Via Machiavelli, 4 - 34132 Trieste, autorizzata ad operare in Italia nel ramo r.c. auto'. L'Autorita' richiama pertanto 'l'attenzione degli utenti e di chi rilascia tali coperture assicurative che l'eventuale stipulazione di polizze R.c. Auto recanti l'intestazione Generhel S.p.A. comporta, per i contraenti, l'insussistenza della copertura assicurativa e, per coloro che le rilasciano, lo svolgimento di un'attivita' non consentita dalle vigenti disposizioni normative'. Piu' in generale, l'Isvap raccomanda sempre di verificare, prima della sottoscrizione dei contratti, 'che gli stessi siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell'attivita' assicurativa'. 20-10-2011 12:25 ITALIA/Biotestamento, Governo assente in discussione generale   'All'apertura della discussione generale sul testamento biologico, il Governo ha dimostrato il proprio chiaro interesse per il tema rimanendo assente per quasi tutta la seduta. Capisco che questo esecutivo sia poco avvezzo al confronto democratico nelle sedi istituzionali e preferisca calare dall'alto le disposizioni che ritiene opportune, ma oggi in Commissione Igiene e Sanita' si e' consumato un episodio inaccettabile'. Ad affermarlo il sentore del Partito Democratico, Ignazio Marino, che denuncia 'l'assenza del rappresentante del Governo per quasi tutta la seduta in Commissione Igiene e Sanita', in cui si e' aperta oggi la discussione sulla legge in materia di dichiarazioni anticipate di trattamento'. 'E' evidente - continua Marino - che l'interesse del Governo e' soltanto strumentale: dopo aver perso ogni credibilita' dal punto di vista etico, continuano a propagandare sui media il loro impegno per una legge sulla fine della vita, senza poi impegnarsi minimamente in aula. Non credo che in questo modo potranno recuperare consenso presso tutti gli ambienti cattolici che hanno dichiarato piu' o meno esplicitamente la loro sfiducia verso il Governo'. 20-10-2011 12:26 ITALIA/Sbai (Pdl): legge razziale del 1939 ancora in vigore  'E' allucinante che nel nostro paese possano ancora sopravvivere, benche' desuete, leggi e normative cosi' palesemente discriminatorie verso le persone di colore. Ho presentato un'interrogazione urgente affinche' venga immediatamente abrogata la legge 1045 del 1939: nel nostro paese certe leggi non devono nemmeno stare nei cassetti'. Cosi' Souad Sbai (Pdl) commenta la richiesta di abrogazione della legge 1045/39 relativa alla marina mercantile e alle condizioni igieniche differenziate fra italiani e persone di colore. 'Quando abbiamo iniziato ad analizzare questa legge assieme al direttore di Unar Monnanni abbiamo avuto un sussulto: nonostante molti provvedimenti siano stati eliminati in seguito alla delegificazione, questo rimane li' a testimoniare un orrido giuridico e umano. Cabine e lavaggi separati per italiani e stranieri di colore: una discriminazione agghiacciante che non dobbiamo permettere di far rimanere in vigore nemmeno con il pensiero'. 'Nell'interrogazione presentata -prosegue- chiedo che, dopo l'immediata abrogazione di tale provvedimento, venga inoltre effettuata una ricognizione su tutti i provvedimenti di questo genere. Strano -conclude Sbai- che nessuno a sinistra dove si grida ogni giorno ad una nuova discriminazione, si sia accorto di questo scempio giuridico'. 20-10-2011 12:28 ITALIA/RC auto, Isvap multa sei compagnie: tariffe proibitive al Sud L'Isvap ha multato 6 compagnie (Quixa, Direct Line, Dialogo, Assimoco, Casse Raiffeisen Bolzano con R+V Versicherung e National Suisse) per elusione dell'obbligo a contrarre soprattutto nel Sud Italia, con l'applicazione di tariffe altissime. Secondo quanto si apprende, l'Istituto sarebbe inoltre in procinto di proporre una revisione del sistema bonus-malus che, negli anni, ha finito per penalizzare gli automobilisti, anziche' favorirli. 20-10-2011 12:30 ITALIA/Procreazione, nuovo ricorso a Corte europea   L'associazione Luca Coscioni per la liberta' di ricerca scientifica, insieme con le associazioni Amica Cicogna, Cerco un bimbo, L'altra cicogna, e con l'appoggio di 57 parlamentari e 3 europarlamentari ha presentato istanza alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo per intervenire a sostegno di una coppia italiana portatrice di fibrosi cistica. Coppia alla quale, in virtu' della legge 40/04, e' precluso l'accesso alla fecondazione assistita, richiesta per effettuare diagnosi clinica sull'embrione. Lo comunica Filomena Gallo, segretario dell'associazione Luca Coscioni per la liberta' di ricerca scientifica, evidenziando che i "tribunali italiani in questi anni hanno risolto singoli casi di coppie fertili, affette da patologie genetiche, che chiedevano l'accesso alla fecondazione assistita per poter effettuare una diagnosi pre-impianto". Tuttavia, aggiunge Gallo, "la portata delle decisioni dei tribunali non e' generale e quindi non estendibile a tutti i casi, come questo in questione dei coniugi Costa e Pavan, il cui ricorso e' stato accettato per presunta violazione dell'articolo 8 (rispetto della vita privata e familiare e non ingerenza in tale diritto dell'autorita' pubblica) e dell'articolo 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione europea sui diritti dell'uomo ed e' stato notificato al Governo Italiano". "Riteniamo - conclude il segretario dell'associazione - che giudizi o pregiudizi di stampo religioso o impostati su un'etica della sacralita' della vita e non della libera scelta non debbano influire in maniera unilaterale nel giudizio di una Corte che nasce proprio per tutelare i diritti individuali fondamentali di tutti". 20-10-2011 13:53 ITALIA/Banda larga? Ministro Romani: solo con vettore pubblico Per lo sviluppo della banda larga su tutto il territorio nazionale 'deve esserci un vettore pubblico, con soldi pubblici o della Cdp'. Lo ha sottolineato il ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, secondo il quale solo il pubblico puo' investire laddove gli operatori non intendono farlo per assenza di domanda. Romani si e' quindi rivolto volutamente in tono polemico alle societa' di settore: 'Finche' non c'erano soldi tutti chiedevano che ci fossero. Quando ci sono stati per un paio di giorni sono scappati tutti, poi i soldi sono scomparsi e li chiedono di nuovo. Volete l'intervento pubblico sí o no?'. 20-10-2011 14:00 ITALIA/Staminali cordonali. Inaugurata banca a Cagliari Il presidente della Regione Ugo Cappellacci e l'assessore della Sanità Simona De Francisci hanno inaugurato questa mattina a Cagliari la Banca del sangue cordonale. Il centro, che si trova all'ospedale Binaghi ed è gestito dall'Azienda ospedaliera Brotzu, è il primo dell'Isola (il diciannovesimo in Italia) e ha il compito di prelevare e conservare le cellule staminali emopoietiche raccolte nei Punti nascita accreditati dell'Isola. Con il presidente Cappellacci e l'assessore De Francisci c'erano il direttore generale del Brotzu Emilio Simeone e il responsabile della Banca Marino Argiolas, che hanno mostrato la struttura e i laboratori della Banca. Soddisfatto il presidente Cappellacci , che ha voluto ringraziare l'equipe medica e tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione e la piena operatività della Banca: "Oggi è un giorno importante per la sanità della Sardegna - hanno detto il presidente e l'assessore - perché la Banca del sangue cordonale è una struttura di cui la nostra Isola aveva bisogno da tempo, per offrire nuove speranze di vita e di cura a tutti i sardi che necessitano di un trapianto e allo stesso tempo per dare loro la possibilità di poter donare senza più costosi viaggi in Italia o in altri Paesi". 21-10-2011 08:29 DANIMARCA/L'uso del telefonino non aumenta il rischio cancro. Studio I telefonini non aumentano il rischio di cancro al cervello o più in generale al sistema nervoso centrale, anche se li si utilizza abitualmente da oltre 10 anni. Il dato rassicurante arriva da un maxi-studio dalle dimensioni senza precedenti sia per numero di individui considerati sia per gli anni di durata dello stesso, condotto in Danimarca da Christoffer Johansen della Cancer Society di Copenhagen (già autore di altri studi sul tema) e Patrizia Frei dell'istituto di Epidemiologia dei Tumori di Copenhagen. L'indagine epidemiologica, che ha coinvolto 358.403 possessori di telefonini seguiti mediamente per 18 anni, è stata pubblicata sul British Medical Journal. OLTRE 5 MILIONI DI NUOVI UTENTI DEL CELLULARE ALL'ANNO. Nel maggio 2011 l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), facente capo all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha dichiarato che le onde radio di frequenza compatibile con quella delle onde emesse dai telefoni cellulari sono potenzialmente cancerogene, assegnando alle onde dei telefonini una pericolosità di livello 2B. Ma il dibattito su telefonini e tumori resta aperto da anni e, tra allarmi e smentite, il verdetto finale ancora non c'é. Intanto il numero di persone che usa il cellulare è in continuo aumento con oltre 5 milioni di 'nuovi adepti' nel mondo solo nel 2010. Molti sono gli studi condotti sinora sul tema, alcuni indicatori di un possibile aumento di rischio cancro. Ma il problema di questi studi è stato sempre il tipo di approccio usato, il numero troppo esiguo di individui coinvolti, la brevità dello studio. FORSE LO STUDIO DANESE È QUELLO DEFINITIVO. Di recente lo studio Interphone voluto proprio dall'OMS, non arrivava a nulla di certo: con risultati comunque non definitivi, quantomeno aveva il pregio di essere stato condotto su un gran numero di persone. Lo studio danese sembra offrire maggiori sicurezze ed essere, forse, considerabile anche conclusivo per il vasto campione di individui coinvolti. Gli esperti hanno monitorato per tantissimi anni la salute di un vasto gruppo di persone e non hanno rilevato alcuna associazione tra telefonini e tumori. Nel corso del periodo di follow up (1990-2007) sono stati registrati 10.729 casi di tumore al cervello ma non è emersa alcuna differenza di rischio tra coloro che utilizzano il telefonino da molti anni e coloro che non lo usano mai. «Lo studio danese» ha spiegato Frei intervistata dall'ANSA «ha alcuni punti di forza rispetto ai precedenti studi. Per esempio noi non ci siamo basati su informazioni soggettive (e quindi potenzialmente inattendibili) da parte dei partecipanti. NESSUN RISCHIO TUMORE PER GLI UTENTI. Noi abbiamo usato dati sugli abbonamenti a gestori di telefonia mobile (quindi non c'é stato bisogno di porre domande ai singoli partecipanti) e questo da una parte è stato un limite perché non ci ha permesso di sapere quanto assiduamente ciascuno usava il cellulare e quindi valutare i casi di persone che ne fanno un forte uso». «Nel nostro studio non abbiamo trovato aumenti di rischio tumori del sistema nervoso centrale» ha proseguito l'esperta «ma ci sono ancora domande aperte come il rischio per coloro che usano moltissimo il cellulare o che lo usano da più di 15 anni (questo studio considera un uso medio di 13 anni) e poi i dati sui bambini restano limitatissimi». Ma nonostante questi limiti, ha concluso Frei «non abbiamo trovato un aumento di rischio tumore per persone che usano il cellulare da oltre 10 anni, nemmeno un rischio aumentato di glioma temporale, che è il tumore per il quale, proprio per la sua localizzazione nel cervello, sarebbe più plausibile aspettarsi un collegamento con l'uso dei cellulari». 21-10-2011 09:25 ITALIA/Illegali limitazioni a stranieri per case popolari e asili. Tribunale Brescia Il Tribunale di Brescia ha dichiarato “discriminatorio” il comportamento del Comune di Roccafranca, a maggioranza leghista, e ha ordinato all’amministrazione di rinnovare il bando per l’assegnazione degli alloggi e di ammettere tutti i cittadini stranieri che ne abbiano i requisiti ai contributi scolastici. All’ origine del provvedimento del giudice Maria Grazia Cassia c’è il ricorso presentato dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione, e dalla Fondazione Guido Piccini per i diritti dell’uomo onlus, supportate dai legali Alberto Guarisio e Alessandro Zucca, contro due ordinanze del comune di Roccafranca, dal 2009 guidato dal sindaco Marina Murachelli a capo di una maggioranza del Carroccio. La prima ordinanza, datata 2009, permetteva l’accesso al contributo per la retta d’iscrizione alle scuole materne paritarie di Roccafranca e Rudiano per l'anno scolastico 2009/2010 solo alle coppie di cittadini extracomunitari entrambi con permesso o carta di soggiorno e residenti in Italia da almeno cinque anni. Con la seconda delibera del 2010 venivano ammessi al bando per l’ assegnazione di alloggi comunali per anziani solo cittadini italiani, residenti a Roccafranca da almeno 10 anni. Il Tribunale ha dichiarato tutto ciò discriminatorio e ha stabilito che il Comune paghi le spese legali, circa 3mila euro. 21-10-2011 09:50 ITALIA/Un anno di carcere per 0,75 grammi di hashish Un anno di carcere per aver spacciato 0,75 grammi di hashish ricavandone cinque euro. Cosi' la condanna ad un cittadino tunisino che per questo e' in carcere dal 12 maggio. La sentenza di primo grado e' stata ora confermata dalla Corte d'appello di Bologna. L'avvocato difensore, Elisabetta D'Errico: "Non discuto della responsabilita' penale del mio assistito, avendo egli ammesso l'addebito, ma vorrei sapere se un comune cittadino, di fronte a una sentenza del genere, provi adesione e non piuttosto stupore". L'avvocato spiega che il suo cliente ha precedenti specifici per droga ma, di fronte ad un episodio minimale, la recidiva e' stata controbilanciata dalle attenuanti previste per i fatti di lieve entita'. Lo spaccio per cui e' stato condannato e' stato commesso in concorso con altre persone (non individuate), riguardava un frammento di droga e ha avuto per guadagno cinque euro in tutto, da dividersi tra piu' pusher. Per D'Errico "la pena inflitta non e' proporzionata al fatto commesso", cosi' come e' sproporzionata la custodia cautelare in carcere. Il legale vorrebbe ascoltare l'opinione dei comuni cittadini, ritenendo necessario "interrogarsi e confrontarsi sulla finalita' della pena e sulla corrispondenza delle sentenze ai principi costituzionali, primo tra tutti il principio di eguaglianza davanti alla legge". Difficile non pensare alla 30enne bolognese figlia di medici a cui la Polizia, la settimana scorsa, ha trovato in casa 600 grammi di hashish e 2.100 euro. Ha detto che li conservava per il suo fidanzato spacciatore, e' stata solo denunciata e la Procura, per lei, ha gia' chiesto l'archiviazione 21-10-2011 12:18 ITALIA/Studenti denunciano professoressa che usa marijuana Durante le lezioni aveva 'strani' atteggiamenti. Comportamenti che non sono sfuggiti ai suoi studenti che, in maniera confidenziale, hanno segnalato la cosa agli agenti della sezione antidroga della Squadra mobile di Campobasso sospettando che la loro professoressa facesse uso di sostanze stupefacenti. I poliziotti si sono recati nella sua abitazione e, al termine di una perquisizione, hanno trovato circa 20 grammi di droga tra hashish e marijuana. La donna, una cinquantenne che insegna in un istituto superiore del capoluogo, e' stata denunciata per detenzione e uso di sostanze stupefacenti. 21-10-2011 13:10 ITALIA/Aiazzone. Gdf sventa maxifrode a Roma Una maxifrode fiscale da 275 milioni di euro da parte di una societa' del gruppo Aiazzone e' stata scoperta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma. L'impresa aveva svuotato gran parte del patrimonio da beni mobili ed immobili, trasferendo in maniera fittizia la propria sede in Bulgaria. Le indagini hanno portato gli agenti delle Fiamme Gialle di Tivoli alla societa' Mete spa, con sede a Monterotondo, a nord di Roma, il cui presidente del consiglio d'amministrazione e' Gianmauro Borsano, arrestato nel marzo scorso insieme con Renato Semeraro e Giuseppe Gallo per il caso Aiazzone. L'impresa di produzione di mobili, controllata del gruppo di Biella, aveva organizzato diverse transazioni finanziarie per trasferire tutti i suoi beni all'estero, in Bulgaria, con la contestuale cancellazione dalla Camera di commercio di Roma. L'impresa tentava cosi' di sottrarsi alle conseguenze di un fallimento. Grazie alle perquisizioni effettuate in diverse citta' d'Italia, in particolare a Roma e Torino, e all'analisi dei conti correnti, la Guardia di Finanza e' riuscita a risalire al metodo utilizzato per evadere il fisco. Gli amministratori, entrambi denunciati come evasori totali per il reato di frode fiscale, avevano portato avanti operazioni di cessione di quote e partecipazioni societarie attraverso conti correnti poi lasciati vuoti. 'Sara' molto difficile recuperare le somme evase - spiega il capitano Luigi Palma, che ha seguito le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Tivoli - perche' non siamo riusciti a risalire a beni di proprieta' della societa'. Gli amministratori hanno trasferito tutto in Bulgaria creando un'azienda fantasma'. 21-10-2011 16:42 GRAN BRETAGNA/Staminali. Difetti congeniti si possono curare nell'utero Nell'utero materno c'e' gia' il necessario per 'riparare' alcune malformazioni congenite. Alcuni bambini con il diaframma bucato sono stati infatti curati con 'pezzi di ricambio' ricavati dalle loro stesse cellule staminali prelevate dal liquido amniotico. A spiegarlo e' uno studio pubblicato sul New Scientist. Le cellule staminali sono state fatte crescere in laboratorio, e una volta pronte, sono state impiantate nel bambino dopo la nascita. Alcuni comuni difetti del diaframma, come l'ernia di Bochdalek, dove un buco nel diaframma permette a stomaco e intestino di infiltrarsi nel torace, possono causare problemi respiratori per tutta la vita, e portare anche alla morte in alcuni casi. Attualmente queste malformazioni sono 'riparate' con pezzi di teflon, che pero' possono staccarsi man mano che il bambino cresce, richiedendo ripetuti interventi. Se la sperimentazione dovesse proseguire e andare a buon fine, potrebbe segnare l'inizio di un nuovo approccio per la cura dei difetti congeniti. E inoltre, geni come quello responsabile dell'emofilia, potrebbero essere trattati quando il bambino e' ancora nell'utero. 21-10-2011 17:06 ITALIA/Cani antidroga nelle scuole di Prato: 17 grammi senza padrone e uno studente con uno spinello Controlli di prevenzione e repressione anti-droga nelle scuole pratesi da parte dei militari del comando provinciale carabinieri di Prato insieme ad unita' del nucleo cinofili di Firenze, in accordo con i presidi degli istituti scolastici interessati. Nel polo scolastico di via di Reggiana a Iolo il cane antidroga 'Rocco' ha fiutato e fatto rinvenire - nascosti nel parcheggio antistante le scuole - 10 involucri contenenti complessivamente 7 grammi di marijuana e 10 grammi di hashish, il tutto sequestrato. Durante i controlli nel cortile di uno degli istituti e' stato anche individuato uno studente in possesso di una dose di marijuana per uso personale che e' stato segnalato all'autorita' amministrativa. I controlli proseguiranno a sorpresa anche nelle prossime settimane 21-10-2011 17:13 USA/Entro due anni trapianti con tessuti di maiali gm Entro due anni i primi tessuti provenienti da maiali geneticamente modificati potrebbero essere trapiantati negli uomini. Lo afferma un editoriale pubblicato dalla rivista The Lancet, secondo cui i primi organi a sostituire quelli umani saranno 'piccoli', come le cornee o le cellule che producono insulina nel pancreas. 'Con i nuovi maiali geneticamente modificati gli esiti dei trapianti saranno piu' positivi - spiegano gli esperti dell'universita' di Pittsburgh - e questo giustifichera' i primi trial sugli uomini di trasferimento di cellule o di cornee al massimo in due o tre anni'. Il principale problema da risolvere e' quello del rigetto, che proprio con le modifiche genetiche si puo' bypassare, come nel caso dei 'Gtko pigs', privi della galattosiltransferasi, una proteina che viene attaccata dal sistema immunitario umano. Una volta eliminato questo problema, pero', rimane la formazione di trombi e l'eccessivo sanguinamento: 'Al momento la sopravvivenza di primati non umani con organi di maiale va da qualche giorno a 6-8 mesi. Questo ci fa pensare che nei prossimi anni non si potranno ancora usare organi interi - concludono gli esperti - se non forse come 'ponte' per i pazienti in attesa di ricevere un organo umano' 21-10-2011 19:35 U.E./Aumentano i consumatori di eroina a causa della crisi economica La crisi economica 'morde' non solo le famiglie e le imprese, ma anche i tossicodipendenti: i consumatori abituali di droga, complice le crescenti difficolta' economiche per procurarsi le sostanze, stanno sempre piu' passando dall'uso di cocaina o ecstasy a quello di eroina. E il motivo e' semplice: per 'sballarsi' e' necessaria una dose minore e molto meno costosa di droga. Ad evidenziarlo e' un'analisi dei dati dai centri di riabilitazione in Francia. Ma anche in Italia da qualche anno le organizzazioni criminali tentano di arginare la 'concorrenza' di internet o di altre nuove fonti di approvvigionamento facile ed economico di droga 'rilanciando' l'eroina, che per sua natura 'fidelizza' i compratori. "Tra il 2007 e il 2008, mentre i tassi di crescita salariale diminuivano in modo significativo - fa sapere sull'International Journal of Drug Policy Ben Lakhdar, dell'Universita' Cattolica di Lille - la percentuale di consumatori di droga iniettabile e' aumentata del 1,7%". Secondo gli esperti francesi, dunque, le difficolta' economiche possono incoraggiare i consumatori di droga a virare verso metodi piu' economici, ma anche rischiosi di assunzione delle sostanze, che li espongono al pericolo di malattie infettive. Un elemento di cui i Governi devono tenere conto, avvertono gli studiosi, ma che potrebbe essere 'reversibile': "In teoria, quando il reddito aumentera' di nuovo - spiega Lakhdar - un tossicodipendente potra' decidere di tornare a sniffare o ad assumere droghe per via orale". E in Italia? "Sono almeno 6-7 anni che abbiamo iniziato a parlare di un ritorno dell'eroina - assicura all'Adnkronos Salute Riccardo Gatti, direttore del dipartimento Dipendenze della Asl di Milano - anche se i numeri ancora non sono alti. Ma c'e' un inevitabile periodo di 'latenza' da quando una persona inizia a usare eroina, a quando arriva nei nostri centri per farsi aiutare". Gatti spiega che "da qualche tempo, e forse la crisi economica ha un ruolo in questo, viene segnalato in molti Paesi del mondo un aumento dell'uso di eroina: in Grecia risulta cresciuto del 20%, negli Stati Uniti si vira sempre piu' dall'abuso di farmaci antidolorifici, sui quali le autorita' si sono allertate e attuano stretti controlli", verso il 'buco'. Anche in Paesi 'emergenti' come Singapore, in Irlanda e in molte altre zone la droga pesante per eccellenza fa minacciosamente capolino. Insomma, "con la concorrenza dei nuovi canali di vendita, internet in testa, e l'uso di droga ormai indifferenziato con i giovani che assumono una sostanza come un'altra senza troppe differenze - evidenzia l'esperto - i commercianti devono cercare di mantenere la loro quota di mercato. E purtroppo quando il mercato vuole che la gente acquisti droga, e' perfettamente in grado di raggiungere i suoi obiettivi, anche decidendo quali sostanze debbano essere usate. Adesso il mercato ha convenienza a proporre eroina", perche' 'fidelizza' maggiormente i clienti ed elimina il rischio che vadano ad acquistarla online. Oggi sul mercato italiano e' presente eroina sia 'brown' che bianca, piu' pura e a rischio overdose. Ma gli spacciatori possono anche fare in modo di "ridurre i prezzi, diminuendo la presenza di principio attivo. In ogni caso, bisogna dire che oggi, a parita' di quantita', i prezzi delle droghe sono piu' o meno simili. Eppure, sebbene molti giovani si accostino all'eroina per usarla sporadicamente, fumandola e non iniettandola endovena, se arrivano alla siringa si possono rendere conto di poter risparmiare dei soldi". 21-10-2011 19:42 ITALIA/Aborto. Ginecologi a convegno: obiezione di coscienza e' problema per applicazione legge I ginecologi non obiettori di tutta Italia si sono riuniti oggi a Roma per la prima volta, dando vita nella sede della Provincia al primo congresso nazionale, una due giorni di dibattito organizzata dalla Laiga (Libera Associazione Italiana Ginecologi per Applicazione legge 194). L'incontro e' stata l'occasione per discutere delle problematiche relative all'applicazione della legge sull'aborto 194/78 e di come 'il principale ostacolo rispetto all' applicazione della legge sia l'obiezione di coscienza'. Mediamente in Italia, e' stato ricordato, circa il 60% dei ginecologi, il 50% degli anestesisti e meno del 50% del personale non medico solleva obiezione di coscienza. 'L'obiettivo di questa due giorni - spiega il presidente Laiga Silvana Agatone - e' ridare dignita' alle donne in un momento difficile come quello di un'interruzione di gravidanza indesiderata o segnata da malformazioni o malattie e ai ginecologi non obiettori e agli operatori sanitari. E' tempo di riprendere la dignita' e la volonta' sia delle pazienti che dell'operatore'. Per il consigliere provinciale di Sinistra, Ecologia e Liberta' Gianluca Peciola, 'da quando e' stata introdotta la legge 194 si e' sensibilmente ridotto il numero delle interruzione volontarie di gravidanza e i casi di mortalita' dovuti agli aborti clandestini. E' assurdo che dopo oltre 30 anni si assista al paradosso di un Paese in cui l'aborto e' consentito, ma di fatto ostacolato. In Italia sta diventando sempre piu' difficile per le donne che vogliono interrompere gravidanze indesiderate e legate a motivi di malformazioni o malattie, trovare strutture pubbliche in cui non sia sollevata l'obiezione di coscienza'. 22-10-2011 11:13 ITALIA/Pa e pec. Radicali incontrano ministro Brunetta Dopo la recente sentenza con cui il TAR della Basilicata ha dato ragione ai Radicali, difesi dall’avv. Ernesto Belisario, e condannato la Regione Basilicata per non aver attuato il Codice dell’amministrazione digitale in materia di PEC (posta elettronica certificata), lunedì prossimo il Ministro Brunetta incontrerà Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, e Luca Nicotra, segretario di Agorà digitale. Nella lettera al Ministro i due esponenti radicali riconoscono come la prima vittoria in Italia sui diritti digitali sia stata possibile proprio grazie a due riforme introdotte da Brunetta, la class action contro la PA e l’obbligo di PEC per chi esercita funzioni pubbliche. “Tuttavia –si legge nella lettera- a sei anni dall’emanazione del decreto legislativo n.82, troppe amministrazioni, centrali e locali, eludono le disposizioni normative. Il rischio che la riforma fallisca oggi è molto alto.” “Quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale - sostengono Staderini e Nicotra - introduce una serie di innovazioni e strumenti che rivoluzionerebbero il rapporto tra cittadino e P.A, costringendole all’efficienza e all’accessibilità. Per questo intendiamo continuare la nostra azione attraverso un’iniziativa a livello nazionale contro tutte le Amministrazioni inadempienti, sul modello di quella che abbiamo appena vinto in Basilicata. “ “Prima di procedere con altre azioni legali –concludono i Radicali- che determinerebbero peraltro un costo non indifferente per lo Stato in virtù della condanna alle spese legali e il risarcimento dei danni ulteriori, confidiamo nella volontà del Ministro per raggiungere il comune obiettivo della digitalizzazione della pubblica amministrazione”. 22-10-2011 11:35 FRANCIA/E' legge la tassa sulle bibite zuccherate e dolcificate La tassa sulle bibite zuccherate in Francia ci sara', e colpira' anche le bevande dolcificate con additivi sintetici come l'aspartame. Lo hanno deciso ieri i deputati dell'Assemblea nazionale, approvando la proposta di legge del governo e l'emendamento sui dolcificanti sintetici. I due provvedimenti, secondo stime governative, frutteranno circa 280 milioni di euro, che saranno utilizzati in parte per finanziare il servizio sanitario nazionale, e in parte per garantire riduzioni degli oneri fiscali e sociali sui salari piu' bassi del settore agricolo. Il voto odierno arriva al termine di settimane di polemiche tra il governo di Parigi e i produttori di bibite, che criticavano non tanto il lato economico del provvedimento, ma il fatto che fosse presentato come un corollario alle politiche su salute pubblica e promozione dei buoni stili di vita. 22-10-2011 12:02 U.E./Nuove droghe. Arriva il krokodil Ha gia' invaso la Russia e sta sbarcando in Europa: il sito Atlantico lancia l'allarme. “Il krokodil e' alle nostre porte”, sottolinea, piu' ironico, il blog Drogues News di Inrocks. Puo' uccidere alla prima iniezione, dice Le Figaro. Di che si tratta? Approssimativamente sintetizzata a partire dalla codeina, un derivato della morfina in vendita libera in Russia, la desomorfina o krokodil e' la nuova droga che sta devastando la Russia (qui i reportage della Pravda e del Time). Secondo Le Figaro, questa droga e' comparsa nel 2002 e conta, secondo le associazioni del settore, circa un milione di consumatori in Russia. Tre volte meno costosa dell'eroina, ma molto piu' nociva: in virtu' delle varie impurita' presenti nella sua composizione, essa attacca i tessuti cutanei. Dopo l'iniezione, la pelle assume un colore verde e squamoso (da cui il suo soprannome), ed e' progressivamente erosa da dei componenti acidi, spiega Atalntico. “Risultato: amputazioni e cancrene sono frequenti, la speranza di vita dei suoi consumatori regolari non va oltre i due anni”, dice il sito. Per chi e' curioso, un sito russo pubblica le immagini di questi effetti disastrosi di questa droga sul corpo. Queste foto sono un po' “forti”, per cui, chi e' sensibile, e' bene si accontenti delle foto della rivista tedesca Bild. Secondo un sito tedesco di informazioni (The Local), le autorita' della citta' di Bochum in Germania, hanno individuato quattro senza-tetto che avevano i pericolosi sintomi che sono associati al consumo di krokodil. E' questa informazione che ha fatto diffondere l'allarme in Europa. La droga sarebbe arrivata in Germania questo autunno, ai confini della frontiera est dove vi sono grandi comunita' di russi. Ma si e' diffusa anche nell'ovest del Paese. Quattro persone si sono presentate al pronto soccorso della citta' di Bochum, nella Ruhr, con sulla pelle dei segni identici a quelli provocati dal krokodil. Questi malati hanno raccontato che credevano di aver comprato dell'eroina da un pusher alla stazione centrale, prima di essersi allarmati alla vista delle ferite sulla loro pelle, raccontano a Le Figaro. Ma Drogues News relativizza l'allarme, facendo notare che oltre questa segnalazione, al momento, non ce ne sono altre. 22-10-2011 12:21 GIAPPONE/Staminali per rilanciare la produzione di insulina Alcuni scienziati giapponesi del National Institute of Advanced Industrial Science and Technology (AIST Institute) hanno sperimentato sul topo la capacita' delle cellule staminali neurali di divenire una fonte alternativa naturale di insulina. Il lavoro e' stato pubblicato sulla rivista EMBO Molecular Medicine di ottobre 2011. Sotto la guida del dr Tomoko Kuwabara, i ricercatori hanno prelevato delle cellule staminali neurali dal bulbo olfattivo della cavita' nasale e dall'ippocampo di alcuni topi affetti da un diabete di tipo 2. Dopo aver coltivato queste cellule in vitro, hanno trapiantato nel pancreas di ogni topo le proprie cellule. L'autotrapainto ha il vantaggio di evitare i rigetti immunitari. Sette mesi dopo l'operazione, la glicemia dei topi trattati (diabete di tipo 2) era divenuta quasi normale ed era ugualmente migliorata la regolazione della concentrazione di glucosio sanguigno dei topi con un diabete di tipo 1. Non solo, ma la glicemia di questi topi presentava livelli elevati. Il dr Kuwabara ritiene che questa scoperta mostra l'importante potenziale delle cellule staminali neurali per i trattamenti del diabete, senza rigetti da parte dell'organismo e senza dover ricorrere alla manipolazione genetica. 22-10-2011 12:31 ITALIA/Ordini professionali. Presidente Antitrust: no abolizione, ma siano credibili L'Antitrust non è favorevole all'abolizione degli ordini professionali perchè devono avere un ruolo di "regolazione etica del professionista", ma ritiene che "debbano essere credibili" e "non debbano essere la difesa della corporazione". Ad affermarlo il presidente dell'Autorità, Antonio Catricalà, intervistato da SkyTg24. "Noi - ha spiegato - non siamo per l'abolizione degli ordini, perchè pensiamo che debbano avere una funzione che è quella di essere i regolatori etici del comportamento del professionista. Però devono essere anche credibili e non devono essere la difesa della corporazione. Affinchè ciò accada - ha sottolineato - noi chiediamo che tre rappresentanti del Parlamento facciano parte di ciascun ordine, come accade anche per il Consiglio superiore della magistratura. È un po' la verifica della bontà dell'azione fatta da interni che vengono però designati all'estero". "In più - ha aggiunto - chiediamo che vengano semplificate le norme di accesso. Pensiamo che si possa essere ottimi avvocati e buoni commercialisti, architetti, ingegneri, senza necessariamente aver fatto il tirocinio dopo la laurea. Sono lauree lunghe e se vogliamo dare valore legale al titolo di studio serve che in qualche modo ci sia un'abilitazione. Non vogliamo escludere l'esame di Stato perchè servirebbe una norma costituzionale ma vorremmo che si potesse sostenere quell'esame il giorno stesso della laurea". A proposito delle tariffe, il presidente dell'Authority ha osservato che "le tariffe non sarebbero obbligatorie ma su questo mi sembra che il governo si stia orientando". 22-10-2011 12:37 ITALIA/Polmoniti. Il 50% si prende in ospedale. Studio Quasi la meta' di tutte le polmoniti in Italia si prende in ospedale, ed e' anche la forma piu' grave, con un tasso di mortalita' del 18% contro quello del 7% di chi si ammala fuori. Questo perche' i batteri che si sviluppano negli ambienti ospedalieri si selezionano e diventano molto piu' resistenti agli antibiotici. E' quanto emerge da un importante studio sulle polmoniti presentato al 112/mo Congresso della Societa' di Medicina Interna (SIMI), che si e' aperto oggi a Roma, secondo cui il 18% delle polmoniti contratte in Italia e' 'nosocomiale', ossia si causata da una infezione acquisita in ospedale, e un altro 30% si prende in seguito a frequenti contatti con strutture sanitarie come day hospital, in cronicari o in istituti per la riabilitazione. Chi prende la polmonite durante un ricovero, rileva lo studio, impiega inoltre piu' tempo per guarire: 19 giorni contro i 15 di chi contrae la malattia in condizioni ordinarie. 'La polmonite nosocomiale (Hap) e quella che insorge in comunita' ma che e' associata a procedure sanitarie (Hcap) sono le piu' gravi - spiega Mario Venditti del dipartimento di Sanita' Pubblica e Malattie Infettive al Policlinico Umberto I e professore associato all'Univesita' La Sapienza di Roma -, in quanto causate dagli stessi batteri che si sviluppano negli ambienti ospedalieri e si selezionano, diventando molto piu' resistenti agli antibiotici che qui vengono usati in dosi importanti'. Secondo il prof. Francesco Violi, presidente SIMI, si dovrebbero studiare terapie antibiotiche ad hoc per la polmonite 'nosocomiale': 'Dovremmo tutti in generale capire che rimanere in ospedale a lungo e' pericoloso, perche' e' un ricettacolo di batteri. Vale per i visitatori, soprattutto per i bambini. Dovremo cercare di orientarci sempre piu' verso le cure domiciliari'. 22-10-2011 19:30 GERMANIA/Linke conferma di voler legalizzare le droghe La Linke, partito della sinistra radicale tedesca, vuole legalizzare il consumo di tutte le droghe, anche quelle pesanti. Al Congresso di Erfurt - riporta oggi la Berliner Zeitung - i delegati si sono espressi in maggioranza a favore di una depenalizzazione a lungo termine della droga, una scelta essenziale per una "politica della droga razionale ed umana", da inserire nel programma di partito, valido per i prossimi quattro anni. 22-10-2011 19:34 ITALIA/Immigrati. Governatore Toscana: diamo cittadinanza a loro figli "Occorre tenere conto della mutata composizione della societa' e dei cambiamenti che ha subito. Tra questi c'e' senza dubbio il gran numero di immigrati presenti da molti anni in Italia e che qui hanno fatto nascere i loro figli. E' a loro che dobbiamo concedere la cittadinanza italiana, perche' anche loro fanno parte del presente e del futuro di questo Paese". E' questo uno dei passi dell'intervento che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha svolto questa mattina nel palazzo comunale di Campi Bisenzio nell'ambito dell'iniziativa 'L'Italia sono anch'io' nel corso della quale si e' costituito anche a Campi Bisenzio il Comitato a sostegno delle due proposte di legge per i diritti di cittadinanza agli immigrati residenti in Italia da piu' di cinque anni e ai loro figli nati in Italia e quella per concedere loro il voto alle elezioni amministrative. "I diritti civili e sociali - ha precisato il presidente, secondo quanto riportato in una nota della regione - sono indispensabili. Chi lavora, paga le tasse e rispetta regole e leggi deve avere i diritti di cittadinanza, come noi. Le Regione ha approvato una legge per dare assistenza sanitari agli immigrati. Adesso dobbiamo garantire la cittadinanza ai figli degli immigrati che nascono in Italia e il diritto al voto per le elezioni amministrative dopo 5 anni di residenza". Sono circa 6.000 i bambini con genitori stranieri che nascono ogni anno in Toscana, sui 33.000 nuovi nati complessivi. A Campi Bisenzio gli immigrati rappresentano il 18% della popolazione. Questa mattina sono state circa 50 le associazioni presenti e che hanno dichiarato la loro adesione all'iniziativa sostenuta anche dal presidente della Regione. "Continueremo ad impegnarci - ha concluso Enrico Rossi - per favorire l'integrazione dei nuovi arrivati, l'apprendimento della nostra lingua, la loro formazione, in linea con la nostra legge regionale che, non siamo solo noi a dirlo, da questo punto di vista e' una delle piu' avanzate in Italia" 23-10-2011 19:27 USA/In California borse di studio anche a immigrati clandestini Garantire l'istruzione anche ai figli di stranieri non in regola con il permesso di soggiorno e' un diritto ormai acquisito in tutti i piu' moderni Paesi del mondo. Non si avevano notizie, invece, sul fatto che immigrati illegali potessero produrre domanda per ricevere delle borse di studio per frequentare le universita' statali. L'innovativa norma, che supera il diritto all'istruzione, si legge sul sito 'Tecnicadella scuola.it', e' stata approvata qualche giorno fa in California: con la ratifica da parte del governatore Jerry Brown della seconda parte della proposta di legge, sabato 8 ottobre il cosiddetto "Dream Act", il supporto finanziario ai clandestini, e' diventato realta'. La novita' e' che a partire dal 1° gennaio del 2012 i giovani immigrati clandestinamente in California potranno fare domanda per ricevere borse di studio provenenti da fondi non governativi. E non solo: esattamente un anno dopo, dal 1° gennaio del 2013, saranno a disposizione degli stessi studenti non regolari anche aiuti finanziari provenienti dai fondi statali. A ben vedere, si legge ancora sul sito specializzato, la legge e' un aggiornamento di un provvedimento del 2001 che garantiva agli studenti senza documenti il pagamento di rette universitarie uguali a quelle degli studenti californiani, a patto che avessero studiato in una scuola superiore della California per almeno tre anni, avessero ottenuto un diploma e dimostrato di essere intenzionati a ottenere la cittadinanza americana. Di solito le rette universitarie per gli studenti stranieri o non residenti in California arrivano a essere cinque volte piu' alte di quelle pagate dai residenti. "Il futuro dell'economia californiana dipende dalla capacita' di questi studenti di laurearsi, di raggiungere risultati eccellenti e di contribuire alla nostra economia. Questa legge creera' nuove opportunita'", ha detto Gil Cedillo, membro del congresso della California che ha promosso la parte del provvedimento che entrera' in vigore all'inizio dell'anno prossimo. Ora, spiega 'Tecnicadellascuola.it', i sostenitori del "Dream act" puntano a far si' che gli immigrati illegali possano avere la patente di guida americana, un ulteriore passo avanti verso la messa in regola degli immigrati illegali. Nonostante porti lo stesso nome, il 'Dream Act' della California non deve essere confuso con la proposta di legge federale che ha cercato, senza successo, di permettere agli immigrati illegali negli Stati Uniti di ottenere la cittadinanza americana attraverso il servizio militare o l'istruzione nelle universita' americane. Quella della California e' una norma che fara' parlare perche' formulata sulla base di un testo chiaro ed inequivocabile. Anche in altri Stati, tuttavia, sono gia' stati adottati prevedimenti simili: Illinois, Kansas, Maryland, Nebraska, New Mexico, New York, Oklahoma, Texas, Utah, Washington e Wisconsin. Il 'vento' non soffia tuttavia sempre dalla stessa parte: negli ultimi anni in altri dieci Stati statunitensi sono stati approvati provvedimenti che vietano l'abbassamento delle rette universitarie per gli studenti immigrati illegalmente. Forse e' giunto il momento di regolare la materia attraverso indicazioni o raccomandazioni sovranazionali. 24-10-2011 08:17 FRANCIA/Facebook censura il quadro 'l'origine del mondo' di Coubert Un internauta privato del collegamento a Facebook dopo aver affisso sul proprio profilo il quadro “L'origine del mondo” di Gustave Coubert, che mostra il sesso femminile, ha presentato un ricorso al tribunale di “grande istance” di Parigi per attentato alla liberta' d'spressione. Lo ha fatto sapere il suo avvocato. Il ricorso depositato dall'avvocato di Nantes Stéphane Cottineau intende anche che sia consderata illecita una clausola del contratto di adesione a Facebook che da' potere al solo tribunale di Santa Clara in California (Usa) per tutte le cause. Questo internauta, che aveva 800 amici, ha visto la propria pagina disattivata a causa di una censura e ritiene di essere vittima di un pregiudizio, anche perche' non ha mai avuto risposta alle sue E-mail di reclamo. “Si e' sentito equiparato ad una persona non degna di considerazione e che ha violato la legge”, dice il suo avvocato, ricordando che il suo cliente e' “uomo di diritto, attento e molto attaccato alla trasmissione del sapere”, nonche' professore di scuola e padre di tre bambini. Facebook non fa differenza tra pornografia e arte, soprattutto relativamente ad un quadro del 1886 che tutti i giorni i bambini possono ammirare al museo d'Orsay. 24-10-2011 08:28 EGITTO/Condannato a quattro anni di carcere blogger che diffama l'islam su Facebook Un tribunale egiziano ha condannato un uomo, Ayman Yusef Mansur, a tre anni di carcere per aver insultato l'islam e promosso il settarismo religioso attraverso dei commenti pubblicati sulla propria pagina in Fecebook. Il giudice lo ha ritenuto colpevole di “deliberatamente minare la dignità dell'Islam per deridere e disprezzarlo nel suo account personale di Facebook" . “Ha usato la religione per fare propaganda ad idee estremiste con l'intento di dar vita a settarismo religioso e minare l'unita' nazionale”, “utilizzando espressioni disonorevoli verso il Corano, il profeta Maometto e i musulmani”. Nel 2007, durante il regime di Mubarak, un altro blogger fu condannato a quattro anni di carcere per il medesimo motivo. Ma dopo la conversione fu rimesso in liberta' a novembre del 2010. 24-10-2011 08:44 SPAGNA/Non sempre le insalate dei fast-food sono sane Per dimostrare che le insalate poossono anche essere cibo non sano, CEACCU (Confederación Española de Organizaciones de Amas de Casa, Consumidores y Usuarios) ha analizzato il menu' classico a base di insalata di ristoranti fast-food come MacDonald's, Buger King, Pizza Hut, Kentucky Fried Chicken, Pizza Movil, Pans&Company e Taco Bell. Kentucky e' quella che, nell'insalata Cesar, ha la maggiore quantita' di sale, mentre Pans&Company quella che ne ha meno. McDonald's sarebbe la piu' leggera se si sceglie per un tipo meno salato di quello che abitualmente viene raccomandato. Il problema e' che nelle insalate sono contenuti anche pollo, hamburger, per cui si ingerisce con un'insalata il 100% del sale che sarebbe sufficiente in una intera giornata (da 5,3 a 5,6 grammi). I filetti e hamburger di pollo di Kentucky sono i prodotti piu' salati di questa catena, lo stesso che accade con alcune pizze e con il cibo messicano dei ristoranti presi in considerazione. In tutti, con un'insalata, si assume la quantita' di sale sufficiente in una intera giornata.. Il 25% di questi ristoranti pubblica informazioni nutrizionali sul proprio web, ma non e' obbligatorio per legge e non sempre sono dati leggibili. Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms) il 62% delle malattie cerebro-vascolari e il 49% di quelle cardiache sono causate da una eccessiva pressione arteriale. 24-10-2011 11:38 GRAN BRETAGNA/Censura di Stato anche per i video musicali? Il Regno Unito sta per dichiarare battaglia ai video musicali troppo sexy. Gli artisti alla Britney Spears e alla Rihanna, spesso protagoniste di scene decisamente 'spinte', sono dunque avvisate: presto i loro videoclip potrebbero doversela vedere con linee guida simili a quelle oggi applicate ai film. Lo rivela il Sunday Times. A sostenere il giro di vite il primo ministro stesso, David Cameron. Ha chiesto al ministero della Cultura dei Media e dello Sport d'iniziare le consultazioni con le associazioni dei genitori, dell'industria musicale e degli internet provider a partire dal prossimo gennaio. L'idea e' di approdare a un sistema che divida i video musicali in tre certificazioni: vietati ai minori di 12 anni, 15 anni e 18 anni. L'esecutivo e' preoccupato che molti cantanti pop eroi degli adolescenti stiano sconfinando nel regno delle allusioni sessuali esplicite per promuovere i loro singoli. In futuro l'etichetta appropriata verra' associata a ogni videoclip, sia nelle loro copie materiali (DVD e CD) che nelle versioni digitali (YouTube, iTunes o le trasmissioni via etere). A quanto pare David Cameron e' rimasto scandalizzato nel vedere sua figlia, all'epoca di sei anni, canticchiare 'Not Fair' di Lily Allen - ovvero un pezzo che tra le altre cose parla di orgasmi e sesso orale. 24-10-2011 13:26 USA/Sali da bagno per sballarsi L'ultima tendenza, in vertiginoso aumento, in fatto di droghe e' lo sballo provocato da sostanze vendute come sali da bagno che causano effetti simili a quelli della cocaina e delle anfetamine. I casi di accesso registrati dai centri antiveleni negli Stati Uniti, per queste sostanze, sono saliti di oltre sei volte in un solo anno: nel 2010 le chiamate d'emergenza sono state 302, nel 2001 sono arrivate a 1.782. Al meeting annuale dell'American College of Chest Physicians ad Honolulu, Hawaii, un gruppo di ricercatori dell'Oklahoma Health Sciences Center ha presentato alcuni casi di intossicazione da sali da bagno. I sintomi che provocano queste 'smart drug' (droghe furbe), per le quali nel 2011 il Dipartimento americano per le politiche antidroga ha effettuato una ricognizione, sono un aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, stato di agitazione, allucinazioni, paranoia estrema, e depressione che portano i pazienti ad avere un comportamento violento verso di se' e verso gli altri. Negli Stati Uniti, non esiste ancora una regolamentazione normativa per questi prodotti che riportano nomi di fantasia insospettabili ma gia' 26 Stati li hanno dichiarati illegali 24-10-2011 18:31 REP. CECA/Cannabis terapeutica. Ulteriore passo verso la legalizzazione Ulteriore passo avanti, oggi, in Repubblica ceca, per la definitiva legalizzazione della marijuana per uso medico sanitario. La commissione di esperti del governo di Praga - che sta preparando il disegno di legge diretto a modificare l`attuale normativa - ha stabilito che le piante di cannabis, destinate a questo scopo, non saranno solo importate dall`estero, ma potranno anche essere coltivate e vendute entro i confini nazionali cechi. "La licenza di attivare questo tipo di coltura potrà essere richiesta dalle società e aziende agricole, in grado di assicurare determinati parametri di sicurezza e qualità" ha dichiarato oggi Tomas Zima, preside della facoltà di medicina dell`Università Carlo di Praga e presidente della commissione governativa. A rilasciare la licenza dovrebbe essere il ministero della Sanità, con la esplicita previsione di multe per quelle aziende che, per esempio, subiranno dei furti per negligenza nella sorveglianza delle proprie piantagioni. Lo stesso Zima ha chiarito che questa normativa, una volta entrata in vigore, non significherà in alcun caso che i cittadini potranno liberamente coltivarsi le proprie piante di canapa indiana in casa. "Esattamente il contrario. Vogliamo prevedere dure sanzioni penali a carico di coloro che supereranno il limite di cinque piante". Sarà anche attivato un registro dei pazienti destinatari di questo tipo di medicinali, in modo da fronteggiare il temuto problema del mercato nero. Zima prevede che l`iter legislativo dovrebbe concludersi positivamente entro la metà del 2012. Il prossimo anno in autunno, quindi, le farmacie ceche dovrebbero cominciare a vendere i primi medicinali contenenti marijuana. 24-10-2011 18:34 ITALIA/Staminali cordone riparano traumi cerebrali Le cellule staminali del cordone ombelicale sono in grado di 'riparare' nei topi il danno cerebrale che si forma in seguito a un trauma. E' il risultato ottenuto da un gruppo di ricercatori dell'Istituto Mario Negri di Milano coordinato da Maria Grazia De Simoni. Gli esperimenti sono stati condotti da Elisa Zanier in collaborazione con i ricercatori della Cell Factory 'Franco Calori' della Fondazione Ca' Granda Policlinico di Milano, coordinati dalla Lorenza Lazzari, dove le cellule sono state caratterizzate e purificate. Lo studio, nel dettaglio, e' stato realizzato partendo da un'analisi clinica dei traumi cerebrali, sviluppata dai rianimatori del Policlinico. Le cellule staminali, somministrate 24 ore dopo il trauma, 'esercitano una precoce e persistente azione protettiva - spiegano i ricercatori - migliorando la funzione motoria, la memoria e riducendo il danno anatomico. Le cellule mesenchimali del cordone ombelicale hanno dimostrato qui un notevole potenziale protettivo. Questo studio rappresenta un primo passo nella lunga strada necessaria per offrire ai pazienti traumatizzati una terapia basata sul trapianto di cellule mesenchimali da cordone ombelicale'. Ogni anno in Italia 180.000 persone vengono colpite da trauma cranico. La meta' dei pazienti gravi muore o sopravvive con disabilita' persistenti. Ad oggi non esiste alcuna terapia in grado di riparare il cervello umano danneggiato dal trauma 24-10-2011 18:36 ITALIA/Cieco dopo incidente, torna a vedere Un paziente di una cinquantina d'anni, reso completamente ed irreversibilmente cieco da un incidente con della calce viva, è tornato a vedere quanto basta per poter avere una vita autonoma. Il risultato è stato ottenuto dall'equipe guidata dal professor Giorgio Marchini, direttore della clinica oculistica dell'azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, grazie al primo intervento di cheratoprotesi ottica autorizzato dal ministero della Salute in Italia, nel corso del quale è stata utilizzata una protesi completamente artificiale che i sanitari sono riusciti ad integrare senza rigetto con i tessuti biologici del paziente. L'eccezionale intervento è stato reso noto oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi al polo chirurgico Confortini dell'ospedale di Borgo Trento, alla presenza, tra gli altri, dell'assessore regionale alla sanità Luca Coletto, del prorettore vicario dell'Università scaligera Bettina Campedelli, del direttore generale dell'AOUI Sandro Caffi e del professor Marchini, che ha illustrato il lungo cammino che ha portato a ridare la vista a questo paziente. "Gli occhi di questo paziente - ha spiegato Marchini - erano talmente danneggiati da rendere impossibile un reinnesto di cellule staminali autologhe e un trapianto di cornea. A questo punto, l'unica via per ripristinare un uso accettabile della vista era quella della cheratoprotesi, una protesi oculare costituita da un cilindro ottico in polimetilmetacrilato e da una flangia di sostegno in dacron che abbiamo impiantato nella parte anteriore del bulbo oculare". Il problema principale che i clinici veronesi hanno dovuto superare è stato quello dell'integrazione della protesi artificiale con i tessuti biologici umani. Risultato raggiunto con due separati interventi chirurgici in anestesia generale, effettuati a due mesi di distanza l'uno dall'altro. Nel primo è stata prelevata della mucosa dalla bocca innestandola sull'occhio a ricoprire tutta la sua superficie, eseguendo poi una sutura delle palpebre per permettere l'attecchimento e la vascolarizzazione della mucosa. Quindi la cheratoprotesi è stata alloggiata nel tessuto sottocutaneo. Il secondo intervento, altrettanto complesso, è servito, di fatto, ad attivare la funzione visiva garantita dalla protesi. Al termine di un "calvario" durato tre anni dal giorno dell'incidente che lo ha reso cieco, oggi il paziente ha una vista valutata tra 2 e 3 decimi, quanto basta per consentirgli di riacquistare la sua autonomia di vita. Risultato tutto italiano, in quanto la protesi utilizzata è denominata "Cheratoprotesi di Pintucci", dal nome del clinico, prematuramente scomparso all'età di 48 anni, che l'ha ideata. 24-10-2011 18:39 ITALIA/Staminali cordone. Antitrust: messaggi corretti sulle potenzialita' Messaggi informativi corretti sulle reali potenzialita' di cura legate all'utilizzo dei cordoni ombelicali conservati all'estero. E' il risultato ottenuto dall'Antitrust da sei societa' indagate per possibili pratiche commerciali scorrette. Le societa' Future Health Italia, Sorgente, Crylogit Regener, Futura Stem Cells, Cryo Save Italia e Smart Bank, rende noto l'Antitrust, 'si sono infatti impegnate a chiarire, nelle loro brochure e in tutte le altre modalita' informative, le reali applicazioni terapeutiche delle cellule staminali emopoietiche cordonali'. Le societa' chiariranno anche: la numerosita' dei trapianti effettuati distinti nelle due tipologie (autologhi, oggetto del servizio acquistato dai futuri genitori, e allogenici, con campioni messi a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale attraverso la rete delle banche del sangue per le donazioni solidaristiche); la garanzia della durata della conservazione dei campioni di sangue (15-16 anni) a fronte del periodo anche piu' lungo, 20/25 anni, relativo al servizio di conservazione offerto; la compatibilita' genetica in ambito familiare e le problematiche da superare per l'eventuale rientro dei campioni in Italia per un loro utilizzo. Secondo l'Antitrust, la nuova formulazione dei messaggi e l'insieme delle informazioni complessivamente veicolate dalle aziende consentira' ai genitori che devono decidere se attivare il servizio di conservazione del cordone all'estero, di farlo in maniera consapevole 'Con i provvedimenti adottati - spiega il presidente dell'Antitrust Antonio Catricala' - abbiamo ottenuto dalle aziende la fondamentale chiarezza informativa per un tema che tanto interessa i nostri cittadini. Ora spetta al Parlamento decidere se autorizzare la conservazione dei cordoni anche nel nostro Paese. Si tratta di stabilire se ha senso 'costringere' alla migrazione, togliendo possibilita' di sviluppo in questo settore. Se si scegliesse in questo senso sarebbe pero' necessario destinare una parte dei profitti al finanziamento dei centri pubblici'. 25-10-2011 09:37 ITALIA/Malasanità, metà dei casi concentrati in Calabria, Sicilia e Lazio Non c'e' un giorno degli ultimi due anni e mezzo che non conti un caso di malasanita': non e' un modo di dire ma quanto raccontano le ultime cifre della commissione d'inchiesta sugli Errori sanitari presieduta da Leoluca Orlando. In due anni e mezzo di attivita', cioe' 29 mesi, sono stati 470 i casi di malasanita' segnalati, di cui 329 conclusisi con la morte del paziente. Vale a dire quasi due casi tra errori e altre criticita' al giorno, e 2,6 morti ogni giorno. Un bilancio in nero, dove a primeggiare sono tre regioni, Calabria, Sicilia e Lazio, che insieme totalizzano oltre la meta' dei casi. Complessivamente da fine aprile 2009 al 30 settembre 2011 i presunti errori sanitari sono stati 326 (di cui 223 terminati con il decesso del paziente) e 144 le altre criticita' (di cui 106 con morti). Piu' della meta', cioe' 239, spettano a Lazio (51 casi e 35 morti), Calabria (97 e 78) e Sicilia (91 e 66), la cui media complessiva e' di 3,6 casi al giorno. Seguono Puglia (32 e 21) e Campania (31 e 25). Non mancano pero' esempi positivi. Come la Sardegna, per cui non e' stato segnalato alcun errore sanitario, il Molise con un solo caso, e il Trentino Alto Adige, sempre un caso ma conclusosi con la morte del paziente. Se a queste cifre si aggiungono anche le altre criticita' arrivate all'esame della commissione, la maglia per la regione piu' virtuosa spetta allora al Trentino con un solo caso, seguito da Sardegna e Molise (2), Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Marche (3) e Umbria (4). Le cosiddette regioni virtuose si collocano circa a meta' della classifica, con la Toscana a 29 casi di malasanita' (18 decessi), Lombardia a 28 (11 morti), Emilia Romagna 24 (16 morti) e Veneto 23 (13 morti). Secondo Orlando il bilancio che si puo' tracciare di questi 2,5 anni di attivita' della commissione e' 'molto positivo' Merito dell'organo parlamentare, distintosi 'per autonomia d'azione e da condizionamenti partitici", e' l'aver fatto nascere e crescere 'la consapevolezza che la tutela della salute e' un diritto per i cittadini e un dovere per gli operatori sanitari, da noi invitati a rivendicare l'esigenza di essere posti nelle condizioni di operare sempre meglio". Troppo spesso casi di malpractices "potrebbero essere evitati - rileva Orlando - se gli operatori denunciassero spontaneamente anomalie e disfunzioni. E' indispensabile superare il clima di preoccupazioni e paure tra i professionisti della sanita' ed evitare esempi controproducenti di difesa corporativa, per un corretto funzionamento del sistema". Per il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, pur apprezzando il lavoro della Commissione, bisognerebbe 'istituire un Osservatorio nazionale che diventi fonte unica e riconosciuta da tutti su un tema cosi' importante". Sulla scorta dei dati diffusi oggi dalla Commissione Orlando, Ignazio Marino, presidente della commissione d'inchiesta del Senato sul Ssn, ha annunciato l'arrivo di un emendamento al ddl di riforma Fazio, in discussione a Palazzo Madama, che contempli rischio clinico e permetta agli operatori sanitari di poter tenere i cosiddetti 'meeting confessionali' per discutere internamente di errori e rischi separatamente da eventuali azioni della magistratura. (Adele Lapertosa / Ansa) 25-10-2011 09:39 ITALIA/Cassazione: dare dello 'scioccherellino' a un bambino è reato La parola 'scioccarellino', puo' sembrare innocua ma, se pronunciata da un adulto nei confronti di un bambino, per di piu' davanti ai suoi coetanei, allora risulta offensiva e suscettibile anche di condanna per ingiuria. E' accaduto a una signora abruzzese, condannata, sia dal giudice di pace che dal tribunale di Avezzano (Aquila) a 600 euro di multa e al risarcimento dei danni per avere 'offeso il decoro' di un bambino chiamandolo appunto 'scioccarellino'. La sentenza, infatti, e' stata confermata anche dalla Corte di Cassazione. Nel ricorso ai Supremi Giudici la signora aveva invano sostenuto che apostrofando cosi' il ragazzino non aveva avuto alcuna attenzione di ingiuriarlo 'altrimenti avrebbe utilizzato termini piu' offensivi e avrebbe scelto il momento in cui la vittima era sola', d'altronde secondo la signora la stessa parola 'scioccarellino' era 'inidonea a ledere l'onore e il decoro di chicchessia'. Non cosi' per la V/a seziona penale della Cassazione, secondo la quale 'la potenzialita' offensiva di una determinata espressione non puo' essere valutata in astratto, ma deve essere contestualizzata e apprezzata in concreto, in relazione alle modalita' del fatto e a tutte le circostanze che lo caratterizzano'. Per questo, secondo la sentenza numero 38297 anche se 'l'epiteto in questione appare astrattamente di debole portata offensiva, deve pero' rilevarsi come nel contesto dei fatti esso fu idoneo a manifestare un disprezzo lesivo del decoro della persona, tanto piu' in quanto diretto verso un minore di eta' e in presenza dei suoi coetanei'. 25-10-2011 12:03 ITALIA/Legalizzazione droghe. Campagna dei Liberali Italiani Il Partito Liberale Italiano (Pli) con tutte le sue forze e di prepotenza vuole la legalizzazione delle droghe leggere. A breve ci sarà un comunicato congiunto del Segretario Nazionale e del nostro Membro della Direzione Nazionale. Nel mentre i primi manifesti che invaderanno il Web e l'Italia nei mesi futuri sono a questo link 25-10-2011 12:40 ITALIA/Italiani e risparmio. Indagine Acri-Ipsos La crisi e' molto grave secondo l'86 per cento degli italiani, il 3 per cento in piu' rispetto al 2010. E' quanto emerge dall'indagine "Italiani e risparmio" realizzata da Acri e Ipsos in occasione della 87esima Giornata mondiale del Risparmio e presentata stamattina dal presidente Giuseppe Guzzetti e da Nando Pagnoncelli. L'uscita dal tunnel appare sempre piu' lontana e tre connazionali su quattro si attendono che duri almeno altri tre anni. Dunque, i livelli pre-crisi sono attesi solo nel 2015. Da notare, segnalano gli autori dell'indagine, che avvertono la crisi come particolarmente grave soprattutto le persone nella "pienezza lavorativa", mentre si rivelano piu' ottimisti i giovani. Per la prima volta dal 2005, inoltre, il numero dei soddisfatti della propria situazione personale e' superato dagli insoddisfatti, che aumentano dal 44 per cento al 51 per cento. E se soltanto il 3 per cento di italiani si dichiara molto soddisfatto, coloro che dicono di essere molto insoddisfatti crescono dal 14 per cento del 2010 al 20 per cento di oggi. I "nuovi insoddisfatti" si concentrano soprattutto nel Nord Italia, mentre la situazione e' piu' preoccupante al Sud: nel 2011 c'e' solo il 37 per cento di soddisfatti. La prevalenza degli insoddisfatti e' legata al fatto che da molti anni la maggior parte dei cittadini ha difficolta' a mantenere il proprio tenore di vita, mentre aumenta il numero di chi lo ha visto peggiorare. Oggi solo 1 italiano su 20 vede migliorare la propria situazione anno dopo anno, mentre piu' di 1 su 5 la vede peggiorare. Per il futuro la situazione non cambia, anzi: considerando tutti gli aspetti, sia personali sia legati all'Italia e al resto del mondo, il 50 per cento degli abitanti del Bel Paese e' pessimista, il 36 per cento ottimista, il 14 per cento attendista. Dall'indagine si rileva una percezione piuttosto diffusa che "il Paese e' statico e sta lentamente scivolando in una situazione di crisi sentita come strutturale, che richiedera' lente - e dolorose - vie d'uscita". 25-10-2011 13:00 U.E./Diffamazione via Internet. Si puo' agire in diversi Stati. Corte Giustizia Chi e' vittima di diffamazione su internet puo' chiedere risarcimento in ogni Stato membro dove ritiene di aver subito il danno: e' quanto ha stabilito oggi la Corte di giustizia della Ue. 'La vittima di lesioni dei diritti della personalita' via Internet puo' adire i giudici dello Stato membro in cui risiede per la totalita' del danno subito', ma puo' anche 'adire i giudici di ciascuno Stato membro sul cui territorio un'informazione messa in rete sia accessibile oppure lo sia stata', si legge in una sentenza della Corte. Il regolamento sulla competenza giurisdizionale, spiega la Corte, prevede che le persone domiciliate nel territorio di uno Stato membro, in linea di principio, siano convenute dinanzi ai giudici di tale Stato. Tuttavia, in materia di illeciti civili dolosi o colposi, 'una persona puo' essere convenuta anche in un altro Stato membro dinanzi al giudice del luogo in cui l'evento dannoso si e' prodotto o puo' prodursi'. 25-10-2011 13:12 ITALIA/Fiducia consumatori in calo ad ottobre. Istat Peggiora il clima di fiducia dei consumatori. Ad ottobre, infatti, l'indice del clima di fiducia dei consumatori cala a 92,9 da 94,2 di settembre. Rilevante e' la differenza negli andamenti a livello territoriale: il clima di fiducia migliora nel Nord e, in particolare, nel Nord-est e cala, per contro, nel Centro-sud. Lo rende noto l'Istat in un comunicato. A livello nazionale, la flessione e' diffusa a tutte le componenti e risulta particolarmente marcata per l'indice che misura il complesso delle attese a breve termine, che diminuisce da 85,5 a 81,8. La fiducia sulla situazione corrente registra la flessione piu' contenuta, da 101,2 a 101. L'indice del clima economico cala da 78,3 a 75,6, mentre quello relativo alla situazione personale scende da 100,6 a 98,6. Peggiorano, in particolare, le valutazioni presenti e prospettiche sulla situazione del paese, i giudizi sulla situazione economica della famiglia e le previsioni di risparmio. Si deteriorano, seppur con intensita' minore, anche le attese sull'evoluzione del mercato del lavoro, sulla propria situazione personale e i giudizi sullo stato del proprio bilancio familiare. Migliorano soltanto le valutazioni sull'opportunita' presente del risparmio. I saldi dei giudizi sull'evoluzione recente dei prezzi al consumo e quelli delle previsioni sulla loro dinamica futura registrano un aumento rispetto al mese precedente. 25-10-2011 13:37 USA/Le bevande gassate con zucchero inducono maggiormente alla violenza Cosi' come il consumo di sigarette ed alcool, anche quello delle bevande gassate zuccherate induce ad un comportamento violento, senza pero' che se ne possano stabilire causa ed effetto. Cosi' uno studio fatto sui giovani di Boston, coordinato dal professor David Hemenway della scuola di sanita' pubblica di Harvard. I ricercatori che studiano i legami tra i consumi di queste bevande ed obesita', hanno constatato di fatto un legame non solo col sovrappeso ma anche con la violenza. Hanno notato che i liceali del centro di Boston che consumano piu' di cinque lattine di bibite del genere ogni settimana, risultano tra il 9 e il 15% a maggior rischio nel partecipare ad azioni violente rispetto ai loro compagni che ne consumavano meno. La relazione potrebbe essere casuale ma e' plausibile che non sia un indicatore di altri problemi che dei giovani violenti, per qualunque motivo essi siano tali, hanno tendenza a fumare di piu', a bere piu' alcool ed a bere piu' bibite, dicono i ricercatori. La ricerca si e' basta su un questionario fatto compilare a 1878 liceali tra 14 e 18 anni delle scuole pubbliche del centro di Boston, dove, secondo i ricercatori, la criminalita' e' piu' presente che non nelle ricche periferie. La maggior parte degli studenti era nero o ispanico. Uno su tre beveva cinque o piu' lattine per settimana. Tra chi beveva di piu', aveva un coltello come propria arma, il 15% era violento nei confronti dei propri amici piu' piccoli di eta', e il 35% nei confronti dei propri compagni. Tra chi beveva piu' di 14 lattine a settimana, il 43% disponeva di un coltello come arma, il 27% aveva comportamenti violenti nei confronti dei propri amici piu' piccoli di eta', e piu' del 58% nei confronti dei propri pari. La violenza in merito nei confronti di fratelli esorelle passava dal 35 al 58%. I maggiori bevitori di bibite avevano piu' chance di consumare alcool e di fumare, e l'impatto della consumazione di bibite sulla violenza era simile a quello del tabacco e dell'alcool. Tra le spiegazioni possibi c'e' il basso tasso di glucosio nel sangue, condizione legata a comportamenti violenti, che stimolano al consumo maggiore di zuccheri. Si ipotizza che questi consumatori cerchino di compensare anche un'alimentazione molto povera e carente di micoro-nutrienti. 25-10-2011 13:47 FRANCIA/Edf spiava Greenpeace. 1,5 milioni di ammenda Un'ammenda di 1,5 milioni di euro e' stata richiesta contro Edf (Electricité de France) che e' comparsa in tribunale a nanterre per spionaggio informatico contro Greenpeace nel 2006. Edf e' giudicato per complicita' e intrusione fraudolenta informatica nei confronti di un ex-direttore delel campagne del gruppo ecologista Yannick Jadot, oggi deputato europeo dei Verdi. L procura della repubblica ha anche chiesto 3 anni di galera contro i due responsabili della sicurezza del gruppo EDF che si presuppone fosse responsabile del pirataggio. 25-10-2011 13:54 FRANCIA/Attenzione al kit per l'aborto fai da te che si trova in Internet La DGS (direction générale de la santé) e l'Agence française de sécurité sanitaire des produits de santé (Afssaps) hanno messo sul chi va la' contro i gravi rischi alla salute connessi all'uso di kit abortivi venduti tramite Internet. Il kit, della societa' Cipla Limited, presentato come un farmaco per l'interruzione di gravidanza, e' commercializzato sul sito Eurodrugstore.eu. Con 32,60 euro piu' spese di spedizione, questo kit e' in vendita libera e non h bisogno di una ricetta. “Si tratta di un farmaco illecito che non ha alcuna autorizzazione per essere venduto, ne' autorizzazioni per l'importazione sul territorio francese”, precisano le autorita'. Si tratta di un kit che espone le donne a gravi pericoli sanitari come emorragie ed infezioni gravi. ------------------------------------------- COMUNICATI 19-10-2011 10:09 Roma. Il rifacimento di piazza S.Silvestro Primo Mastrantoni  Una piazza e', e dovrebbe essere, un luogo di incontro dei cittadini, un posto dove ritrovarsi, sedersi, parlare, leggere. Il rifacimento delle piazze avvenuto nell'ultimo decennio a Roma non ha tenuto contro di questo obiettivo. Spesso e' stato il risultato di meditazioni di questo o quell'architetto in vena di definire una piazza bella ma poco usufruibile. Non ci riferiamo alle piazze storiche che hanno una loro peculiarita' ma a quelle di cui Roma ne e' piena, anche in periferia. Il rifacimento di piazza S. Silvestro, centralissima (e' a pochi metri da palazzo Chigi) ma priva di quelle caratteristiche storiche, sta subendo la stessa sorte. Un progetto il cui architetto, si dice, si e' ispirato a Michelangelo, un disegno pulito ma "senza anima", poco usufruibile. Se proprio ci si vuol riferire al Buonarroti, notiamo che manca l'elemento centrale. Infatti, piazza del Campidoglio ha come punto centrale la statua di Marco Aurelio, li' non c'e' nulla, forse occorrerebbe inserire una fontana. La piazza e' rettangolare perche' fare una ellisse, oltretutto non in asse con la chiesa? Piazza S. Silvestro e' una piazza solare, anzi canicolare, dove sarebbe opportuno ricreare le condizioni di vivibilita' con l'inserimento di piante, di comode panchine, di fontanelle, di zampilli d'acqua. Un'oasi, insomma, al centro di Roma. Si e' scelta una piazza d'armi. A chi serve non si sa. 20-10-2011 11:16 Roma. Piove e tutto si blocca Primo Mastrantoni  Piove a Roma e tutto si blocca. Un nubifragio, si dice. Gia' ma le previsioni meteo dei giorni scorsi non avevano avvertito i nostri governanti che sarebbero arrivate le piogge? Le stazioni della metro' sono allagate e, quindi, chiuse. E' noto a tutti, meno che ai nostri governanti, in primis, il Sindaco, che gli ingressi delle stazioni metropolitane dovrebbero essere predisposte per assorbire l'acqua altrimenti si blocca il servizio di metropolitana, che a Roma significa il caos assicurato. La novita' e' che anche la stazione Tiburtina, quella che sara' inaugurata a dicembre, ha dei problemi perche' un sottopassaggio e' invaso da un torrente d'acqua. Non si potevano predisporre dei sistemi di deflusso dell'acqua prima che questa arrivi nel sottopasso? E perche' piove anche nell'atrio? Sono state fatte le verifiche sui lavori eseguiti? Chi ne risponde? Non basta chiedere lo stato di emergenza, come ha annunciato il sindaco Alemanno, occorre prevenire che, oltretutto, costa di meno. Sono solo i cittadini utenti a dover pagare? 20-10-2011 12:49 Lehman Brothers: un voto inutile Alessandro Pedone  Nel caso del “fallimento” della Lehman Brothers, il sistema di giustizia americano si è rivelato perfino peggiore di quello italiano. Senza dubbio la mole di complicazioni collegata alla richiesta di “Chapter 11” (la nostra amministrazione controllata) per un colosso finanziario come era Lehman Brothers e' enorme, ma dopo tre anni siamo arrivati appena alla formulazione di un piano che prevede parziali rimborsi tra il 2012 ed il 2014. In questi tre anni i costi relativi all'amministrazione controllata –in particolare le parcelle degli avvocati- sono stati enormi, centinaia di milioni, moltissime persone si sono letteralmente arricchite. In questi giorni le banche stanno –giustamente- contattando i clienti perché il piano è soggetto all'approvazione di tutti i creditori e quindi gli obbligazionisti che si sono insinuati al passivo attraverso le banche hanno la possibilità di esprimere il proprio voto. E' bene evidenziare che si tratta di una mera formalità. Di fatto il piano verrà approvato (né sarebbe auspicabile una bocciatura che farebbe ulteriormente “ingrassare” gli avvocati che in questi tre anni si sono fatti d'oro) perché sappiamo che sulla carta la maggioranza dei creditori è favorevole. Non partecipare al voto non pregiudica i rimborsi che verranno distribuiti a partire dal 2012. Quindi il nostro consiglio è di non perdere tempo a firmare un documento inutile. Se proprio ci si trova già in banca per altre ragioni e quindi non c'è alcun sacrificio, allora si può votare ben sapendo però che non si inciderà qualunque sia il voto espresso. 21-10-2011 10:41 Autovelox Firenze. Il Comune continua ad utilizzare quelli illegittimi Pietro Yates Moretti  Ad un anno dalla denuncia dell'Aduc sulla irregolarità degli autovelox fissi in città, e nonostante numerosissime sentenze del Giudice di pace di Firenze che le danno torto, l'Amministrazione comunale continua come se niente fosse. Il motivo è semplice: solo una piccola parte dei cittadini multati si prende la briga di fare ricorso. La legge prevede che gli autovelox fissi possano essere utilizzati, all'interno dei centri urbani, solo su strade di scorrimento. Come ha più volte ribadito la Cassazione, "il prefetto ... non può autorizzare tratti stradali diversi da quelli previsti dalla legge. La possibilità da parte del Prefetto di inserire nell'apposito elenco una strada urbana è condizionata, quindi, alla verifica della presenza delle caratteristiche indicate dall'art. 2 del Codice della strada, senza le quali la strada non può essere classificata come strada urbana di scorrimento" (sentenza n. 7872/2011). Vediamo queste caratteristiche minime previste all'art. 2 Cds affinchè una strada urbana possa essere considerata di scorrimento: - tutte le intersezioni devono essere semaforate. Cosi' non e', per esempio, per viale Etruria, viale Lavagnini e viale Gramsci, dove sono presenti incroci senza semaforo; - per la sosta devono essere previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, con immissioni ed uscite concentrate. Questo non è certamente il caso dei viali Gramsci, Lavagnini e Matteotti, dove i parcheggi non sono sistemati in aree chiuse con una sola entrata o uscita, ma banalmente lungo tutta la sede stradale; - deve essere presente la banchina pavimentata a destra (una sorta di piccola corsia di emergenza asfaltata). Ma in viale Etruria, come sugli altri viali fiorentini, non c'e' banchina tra la striscia destra di delimitazione della carreggiata e il marciapiede o i parcheggi; - le carreggiate devono avere almeno due corsie per ciascun senso di marcia. Non è il caso di via Senese, che ha solamente una corsia per senso di marcia. Il Comune, con la complicità del Prefetto, vuole convincerci che basti rinominarle strade di scorrimento per far magicamente apparire le caratteristiche minime mancanti. Secondo questa stravagante teoria, si potrebbero piazzare autovelox fissi anche in Piazza Signoria: basta che il Comune la chiami strada urbana di scorrimento. Tutto questo esemplifica ciò che sta affossando l'Italia da anni: l'assenza di legalità, in primis nelle Istituzioni. La legge è chiara, la giurisprudenza della Cassazione pure, ma il Comune le ignora entrambe, consapevole che la stragrande maggioranza dei cittadini preferisce pagare piuttosto che doversi impegnare per fare ricorso. Anche a Firenze, come già a Roma Capitale, niente di nuovo sotto il sole... 21-10-2011 12:26 Roma sott'acqua. Alemanno e' il Sindaco di tutti i romani? Primo Mastrantoni   A Roma questa mattina non piove, forse la pioggia arrivera' nel pomeriggio. Nel frattempo abbiamo fatto sacrifici a Giove Pluvio affinche' non rovesci acqua sulla Citta' Eterna. A pochi giorni dalla elezione di Gianni Alemanno a Sindaco di Roma scrivemmo una lettera preannunciando quello che sarebbe accaduto nei successivi mesi se non avesse messo mano al sistema di raccolta delle acque piovane e suggerendo alcune soluzioni a costo zero per avviare a conclusione il problema. Era l'aprile del 2008 e puntualmente, nello stesso anno e in quelli successivi, si e' verificato quanto previsto: Roma allagata. Sono passati 3 anni abbondanti e siamo, come di dice, a "carissimo amico", cioe' all'inizio. I maggiori danneggiati delle strade e delle metropolitane allagate sono i cittadini utenti dei servizi pubblici. Ci chiediamo se Alemanno sia il Sindaco di tutti i romani, come aveva dichiarato il giorno della sua elezione. 24-10-2011 10:41 Roma. Prima e dopo la pioggia. Le promesse mancate Primo Mastrantoni   Abbiamo avuto un po' di tregua dopo i sacrifici fatti a Giove Pluvio affinche' smetta di versare acqua sulla povera capitale d'Italia. Il bel tempo dei giorni scorsi ha salvato la Citta' Eterna da nuovi disastri, ma non ha salvato la faccia di coloro che 3 anni fa ci annunciavano che a Roma ci sarebbero state meno buche e meno allagamenti. Ci dicevano, anche, che Roma sarebbe ripartita. Si', con le scialuppe! Riportiamo il manifesto delle promesse mancate, nel frattempo, stiamo preparando nuove offerte votive a Giove Pluvio: il cielo e' pieno di nuvole! 25-10-2011 11:10 Manovra economica. Le pensioni. Di cosa si parla? Primo Mastrantoni  In Europa "si parla" di portare l'eta' pensionabile a 67 anni. La vita si e' allungata, arriva a 80 anni, e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dichiara che non si puo' andare in pensione a 58 anni. Bene, ma quale e' l'eta' effettiva di pensionamento degli italiani. Il Corriere della Sera di ieri ha pubblicato uno schema nel quale si indica l'eta' media effettiva di pensionamento. In Italia, tale eta' (media dei maschi e femmine) e' di 60,7 anni, in Germania e' ugualmente 60,7 anni, in Francia e' di 58,8 anni, in Spagna e' di 61 anni. Dove sono, quindi, queste differenze tra i quattro Stati paragonati? Certo, la normativa in vigore e' diversa tra i vari Stati, proiettata verso un aumento dell'eta' pensionabile che vede la Germania in vetta con i suoi 67 anni, ma anche da noi si sta modificando la normativa per portarla a 65 anni per tutti (gia' operativa dal prossimo anno per le lavoratrici del pubblico impiego). Oltretutto, gli attuali pensionati non verrebbero toccati dalla riforma, nonostante quello che si dichiara nei vari gallinai televisivi, dove si parla di tagli alle pensioni, o nei vari telegiornali, dove si mostrano vecchietti seduti in panchina, prefigurando una ulteriore mannaia riduttiva. Con una precedente riforma del governo Berlusconi-Bossi, si e' fatto slittare il momento (le finestre) dell'andata in pensione di 12 e 18 mesi, rispettivamente per i lavoratori dipendenti e autonomi, eccetto quelli che hanno 40 anni di contributi, e dal 2013 diventera' mobile anche l'eta' di pensionamento, per vecchiaia e anzianita', che sara' adeguata ogni tre anni alla speranza di vita della popolazione con più di 65 anni, registrata dall'Istat. L'impianto normativo c'e' gia', si tratta di anticiparlo. 25-10-2011 11:55 Residenze Sanitarie Assistenziali in Toscana. Dal 2012 si paga anche la quota sanitaria? Emmanuela Bertucci  Non ci sono piu' soldi per gli anziani. La Toscana e' troppo vecchia, e la Regione non puo' sacrificarsi oltre: “[...] Siamo un Paese che fa fatica a crescere e non possiamo illuderci di trovare nuove risorse a breve […] nell'immediato non ci sono altre soluzioni […]” (intervista rilasciata a Repubblica di Firenze, 23 ottobre 2011 p. V). E' de 23 ottobre la dichiarazione dell'assessore regionale toscano alla salute, Daniela Scaramuccia, che annuncia che dal prossimo anno le famiglie delle persone anziane dovranno accollarsi anche le spese della quota sanitaria per la degenza in RSA dei propri cari. L'assessore ritiene ingiusto che i parenti delle famiglie paghino “solo” la quota sociale (che oggi in Toscana si aggira intorno ai 1.500 euro al mese): le famiglie toscane dovranno impegnarsi di piu'. Economicamente si intende. Ed ecco la trovata: anche la quota sanitaria sara' a carico della famiglia. Non sono ancora noti i dettagli, ne' come la Regione intenda strutturare un simile obbligo. Quel che e' certo e' che un simile obbligo violerebbe il principio di finanziamento pubblico dei LEA (Livelli essenziali di assistenza) e scaricherebbe sulle famiglie oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale. Non si tratta -ad avviso di chi scrive- di equita' sociale, ne' di far pagare di piu' ai “ricchi”. La regione vorrebbe replicare quanto gia' stanno facendo i Comuni rispetto alla quota sociale: determinarla secondo l'Isee non del solo malato, ma anche del coniuge e dei figli. Risultato medio oggi: ad ogni anziano vengono richiesti 1.500 euro circa al mese a fronte di un reddito di 800/900 euro. Il resto (grazie all'Isee “allargato”) lo mettono i parenti. Avere due genitori anziani ricoverati in RSA e' diventata roba da privilegiati: 3.000 euro al mese di sola quota sociale. Porre a carico delle famiglie anche la quota sanitaria raddoppierebbe questi costi: 3.000 al mese per una persona ricoverata, 6.000 per due... L'assessore toscano prospetta una riforma incostituzionale, che viola il diritto alla salute garantito dall'art. 32 della Costituzione nonche' l'art. 117, comma 2 lett. m) e comma 3, secondo il quale la determinazione dei Livelli essenziali di assistenza spetta allo Stato e la legislazione regionale in materia di tutela della salute e' concorrente a quella statale, ragion per cui la potestà legislativa delle Regioni trova un limite nelle leggi-quadro o leggi-cornice statali. Una riforma che andrebbe contro le sentenze del Consiglio di Stato che ci hanno dato ragione, nonche' all'indomani di una importante vittoria conseguita dalla nostra associazione sul Comune di Livorno che, dopo una serie di iniziative anche drammatiche, ci ha dato ragione stabilendo che la propria amministrazione si deve far carico delle quote sociali (2). Ove mai una simile riforma venisse realmente attuata, essa calpesterebbe i diritti di una delle categorie di cittadini piu' deboli, gli anziani non piu' autosufficienti. Ove mai cio' accadesse, chiederemo l'intervento del Governo, affinche' prenda in mano la situazione e si sostituisca agli organi regionali per tutelare i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili (art. 120 della Costituzione italiana “Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali [...] ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali”) e affinche' promuova questione di legittimita' costituzionale della eventuale legge regionale. Qui il nostro canale web di informazioni sulle Rsa ------------------------------------------- ARTICOLI 19-10-2011 11:58 Iva su Tia/Tarsu: il Diavolo nella procedura... Antonio M. Polito * Note su alcuni aspetti procedurali dopo l’art.14,. co.33, del D. L. n.78/2010 - L’intervento legislativo di cui all’art. 14, comma 33, del D.L. n.78/2010, convertito con L. n.122/2010, che ha inteso introdurre una lettura si direbbe ‘imperativa’, più che autentica, della natura della ‘tariffa integrata ambientale’ (T.I.A.) prevista dall’art.238 del D.Lgs. n. 152/2006 (leggi l'articolo Iva e Tia/Tarsu: quando il Diavolo fa solo i coperchi...), non ha mancato di incidere anche sugli aspetti più strettamente processuali della materia, specificando come “le controversie relative alla predetta tariffa, sorte successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, rientrano nella giurisdizione dell’autorità giudiziaria ordinaria”. Da un certo punto di vista, la previsione sarebbe diretta e naturale conseguenza della interpretazione data dal legislatore: atteso che, a seconda della natura della ‘tariffa’, per pacifica interpretazione giurisprudenziale, la competenza giurisdizionale sarebbe del Giudice Ordinario (se avesse natura di ‘corrispettivo per un servizio’) ovvero del Giudice Tributario (se avesse natura di ‘tributo’), la previsione della competenza del Giudice Ordinario appare del tutto consequenziale, se non addirittura pleonastica. Tuttavia, nella sua formulazione, tale specificazione pone già un primo ordine di problemi, ovvero: a quale ‘tariffa’ si riferisce la norma? Si direbbe, stando alla lettera dell’articolo, solo a quella prevista dal D. Lgs. 152/2006, ma se così effettivamente fosse, ciò potrebbe indurre a ritenere che: a. per formulare le proprie richieste, si dovrebbe essere certi della tipologia di ‘tariffa’ applicata dall’Ente gestore del servizio, atteso che non tutti i gestori hanno nel tempo adottato la ‘tariffa’ di cui alla normativa del 2006, ma alcuni hanno continuato a riferirsi alla normativa precedente; b. la promozione di un procedimento per l’ottenimento di un rimborso dell’IVA, dovrebbe incardinarsi innanzi al Giudice Ordinario per le richieste sulle voci successive al 2006 (in base alla tariffa di cui al D. Lgs. del 2006: cfr. lettera ‘a’), mentre sarebbe da incardinare innanzi al Giudice Tributario per quelle precedenti a tale data… Ma così semplice, a ben vedere, la questione non è, atteso che, come sottolineato nella Circolare n.3 del 2010 del Ministero delle Finanze (cfr. articolo precedente), “si applicano anche alla TIA1 le nuove disposizioni recate dall’art. 14, comma 33, del D. L. n.78/2010”… Pertanto, sulla scorta di tale (ulteriore) ‘interpretazione’, secondo il parere del Ministero delle Finanze le domande di rimborso per i contributi IVA successive al maggio 2010 dovrebbero presentarsi innanzi al Giudice Ordinario anche per i contributi precedenti il 2007. Con il conseguente rischio che: in caso si adisca solo il Giudice Ordinario (per l’IVA pagata prima e dopo il 2007), ci si espone al rischio di una eccezione d’incompetenza del Giudice adito per la parte di IVA precedente il 2007; in caso si interpellino entrambi i Giudici (Tributario per la parte precedente il 2007, Ordinario per la parte successiva), ci si potrà vedere sollevare l’eccezione di incompetenza del primo in favore del secondo, anche per il periodo precedente il 2007… Ma le incertezze non sono certo finite qui. Dato che, per i suesposti motivi, non è dato sapere con sufficiente certezza quale sia la Giurisdizione competente, permangono dubbi anche sulle modalità di proposizione del rimborso, soprattutto per la presenza di delicati aspetti inerenti la decadenza dal diritto stesso. La scelta del Giudice e, di conseguenza, del rito da applicare, infatti, al di là di aspetti meramente formali, trova soprattutto in un particolare una differenza sostanziale: quello del termine per la presentazione del ricorso. Mentre infatti, innanzi al Giudice Ordinario, l’azione è soggetta ai normali termini di prescrizione (che, nel caso di specie, sarebbero di 10 anni, attesa la illegittimità – da cui l’ingiustificato arricchimento – dell’operato dell’Ente gestore), nel caso si adisse il Giudice Tributario l’azione sarebbe soggetta anche al termine di decadenza di cui all’art. 21 del D. Lgs. n.546/1992, corrispondenti a 60 giorni a partire dal dì della risposta di rigetto dell’Ente, ovvero dopo la formazione del silenzio-rigetto (che si formalizza dopo 90 gg. di silenzio dell’Ente dal dì della richiesta-messa in mora). La norma è infatti inerente il procedimento tributario e non dovrebbe, a rigor di logica e di Legge, interessare il processo innanzi al Giudice Ordinario. Affrontati i precedenti aspetti preliminari, si può quindi entrare in altri aspetti più inerenti il merito del ricorso. Un primo punto importante è quello relativo alla legittimazione passiva, ovvero il soggetto da convocare in giudizio. La questione è opportuno che sia affrontata nel dettaglio, atteso che può aversi dubbio se richiedere il rimborso dell’IVA al soggetto che materialmente la richiede al contribuente (l’Ente gestore del servizio dei rifiuti), ovvero l’Organo del Ministero nel cui interesse viene versata (l’Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate: cfr. da ultima, sent. Corte Cass. n.17601/2010). Sul punto, sarebbe sufficiente convenire in giudizio anche solo l’Ufficio locale, atteso che è quest’ultimo, secondo il Giudice delle Leggi, “l’unico ufficio legittimato a stare in giudizio”. Nel caso di specie, tuttavia, per i motivi che si evidenzieranno meglio dopo, data la facoltà, da parte dell’Ente gestore, di disapplicare le indicazioni applicative derivanti dalle circolari ministeriali, c’è a mio avviso la possibilità/opportunità di convenire in giudizio anche l’Ente gestore, proprio per questo suo onere/facoltà non correttamente esercitato, oltre che come più diretto ‘contraddittore’ del contribuente. Ma questione di merito è anche quella collegata alla competenza giurisdizionale del Giudice adito. A riguardo, potrebbe infatti porsi la seguente alternativa: adire comunque il Giudice Ordinario, giusta la perentoria indicazione normativa del recente D.L. del 2010, per rivendicare in tale sede la natura ‘tributaria’ della Tariffa, ovvero adire – esponendosi certamente ad un’eccezione preliminare di incompetenza, cfr. punto precedente – il Giudice Tributario, proprio in virtù della natura pubblicistica attribuita alla stessa? Contrariamente a quello che potrebbe sembrare più semplice e, comunque, in ogni caso apparentemente più ‘prudente’, quantomeno per non essere soggetti all’immediata eccezione di incompetenza funzionale del Giudice da parte dei soggetti convenuti, i comuni principi processualistici dovrebbero imporre di adire il Giudice che si ritiene competente in virtù delle istanze promosse innanzi a Questi, e pertanto, nel nostro caso, quello Tributario. Ragionando a contrario, infatti, sarebbe ben illogico ribadire ed eccepire la natura ‘tributaria’ della Tariffa innanzi ad un Giudice (quello Ordinario), che si rivelerebbe manifestamente incompetente se accogliesse il presupposto stesso dell’istanza di rimborso… Sarebbe un paradosso logico e giuridico che, ritengo, porterebbe inevitabilmente al rigetto della domanda per manifesta incompetenza funzionale del Giudice adito. Proseguendo quindi nell’analisi dei contenuti proponibili nell’istanza di rimborso, al di là di quelli strettamente di merito già affrontati nell’articolo precedente, da un punto di vista procedurale possono sollevarsi le seguenti, ulteriori istanze. La prima, più semplice, è quella relativa all’efficacia giuridica da dare alla Circolare del Ministero delle Finanze sopra ricordata, che avrebbe, secondo l’Ente emanante, un’ulteriore ‘efficacia interpretativa’ del già citato disposto normativo (art. 14, co.33, D.L. n. 78/2010), quantomeno nei confronti dei contribuenti che si vedono negare le proprie richieste di rimborso proprio in base al richiamo a tale documento. Contrariamente a quanto gli stessi Enti spesso rappresentino all’esterno nei rapporti con i loro contraddittori, dobbiamo ricordare che, per interpretazione giurisprudenziale pacifica (tra le ultime, cfr.V° sez. Cons. Stato, sentenza n. 7521 del 15 ottobre 2010), “le circolari amministrative sono atti diretti agli organi e uffici periferici ovvero sottordinati, che non hanno di per sé valore normativo o provvedimentale” e che, pertanto, non solo “tali atti di indirizzo interpretativo non sono vincolanti per i soggetti estranei all'amministrazione”, ma, aspetto per noi ulteriormente interessante, “per gli organi destinatari esse sono vincolanti solo se legittime, potendo essere disapplicate qualora siano contra legem (C. Stato, sez. IV, 27-11-2000, n. 6299)” (sent. Cons. Stato, cit.). In virtù di tale specificazione, pertanto, non solo l’interpretazione che abbiamo definito ‘ulteriormente estensiva’ da parte del Ministero delle Finanze non potrà avere alcun peso nella valutazioni giuridiche di qualsiasi Giudice adito, sia esso Ordinario, ovvero Tributario; ma in più, ci dà l’ulteriore possibilità di poter chiedere, anzi pretendere la disapplicazione di tale interpretazione di fatto gerarchicamente proposta agli Enti gestori, lì dove si possa dimostrare la conflittualità di tale orientamento interpretativo con una norma di Legge. Ma qual è, nel nostro caso, questa norma? La risposta a questa domanda aprirà un ultimo, e più complesso argomento di natura procedimentale. Se appare abbastanza semplice, sul punto, ribadire una sorta di ‘principio generale’ in base al quale, come correttamente specificato anche dalla Corte di Cassazione, la natura di una ‘tariffa’ non può essere determinata dal suo nomen iuris, bensì dalle caratteristiche della stessa (cfr. articolo precedente), tuttavia individuare una ‘norma imperativa di Legge’ da opporre sia alla norma di ‘interpretazione imperativa’ del 2010 che alla Circolare ministeriale, può apparire, nel caso di specie, problematico. Ma tale difficoltà, la si ritrova solo su norme di livello nazionale. Se al contrario, invece, rivolgessimo la nostra attenzione verso fonti normative di natura comunitaria, il risultato sarebbe ben differente, atteso che troveremmo la Direttiva n. 77/388/CEE del 17 maggio 1977 (recepita in Italia dai D.P.R. nn. 24 e 94 del 1979), interamente dedicata alla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.), e successive integrazioni e modificazioni, che, all’art.4, n.5, specifica come tutti gli “organismi di diritto pubblico non sono considerati soggetti passivi per le attività o operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità, anche quando, in relazione a tali attività od operazioni percepiscono diritti, canoni, contributi o retribuzioni”, salvo che (comma II), in ciò facendo, non si creino “distorsioni di concorrenza di una certa importanza”, palesemente insussistenti nel nostro caso atteso che “il servizio di smaltimento dei rifiuti è svolto dal Comune in regime di privativa” (cfr.Corte Costituzionale, sent. n. 238/2009, ampiamente citata nell’articolo precedente). La presenza di tale normativa, di livello gerarchico addirittura superiore rispetto a quelle nazionali e, ça va sans dire, pienamente applicabile a livello interno, ha così diverse conseguenze sulle possibili richieste da formulare all’Organo Giudicante (O. G.). La prima, è rappresentata dalla possibilità di chiedere direttamente all’O.G. la disapplicazione della norma interna (art.14, co.33, D.L. 78/2010) per manifesto contrasto con quella comunitaria, secondo i più comuni ed accettati principi derivanti dalla gerarchia delle fonti. La seconda, in subordine, è quella di chiedere la sospensione della causa e contemporaneamente la rimessione della questione alla Corte Costituzionale per sollevare la questione di legittimità costituzionale della citata norma del D.L. 2010 in quanto contrastante con un vincolo derivante dall’ordinamento comunitario, giusta applicazione dell’art. 117, co.I, della Carta costituzionale (cfr.Corte Cost., sent. n. 406/2005). La terza, infine, sempre in caso di rigetto della prima istanza, è quella di richiedere all’O.G. la rimessione (N.B.: comunque facoltativa) della causa innanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per farla esprimere in ordine ad un giudizio di compatibilità tra la normativa comunitaria e quella interna. E’ opportuno ricordare, sul punto, che tale obiettivo potrà essere ottenuto attraverso lo strumento del c.d. ‘rinvio pregiudiziale’ previsto dall’art. 267 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (ex art. 234 Trattato istitutivo della C.E.), e del suo uso (indiretto) per la pronuncia di compatibilità tra una norma comunitaria ed il contenuto di una norma di diritto interno. Leggi anche: Iva e Tia/Tarsu: quando il Diavolo fa solo i coperchi...    * Avvocato del Foro di Torino, cittadinoeutente.blogspot.com 20-10-2011 10:11 Un altro nodo da sciogliere: per i pronti contro termine è necessario il deposito titoli? Marianna D'Alessandro I pronti contro termine sono una tipologia contrattuale molto diffusa per l'impiego della liquidità a breve termine utilizzata come alternativa ai Bot o ai conti deposito vincolati. Le operazioni di pronti contro termine si realizzano attraverso l'acquisto a pronti da parte del cliente di un certo numero di titoli (solitamente titoli di Stato e obbligazioni non convertibili) di proprietà della banca e la contestuale vendita a termine degli stessi ad un prezzo prestabilito. Il rendimento è quindi dato semplicemente dalla differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto (ossia dallo scarto tra prezzo a termine del titolo e prezzo a pronti).   La manovra economica estiva impatta su questi strumenti su due fronti.   Il primo è l'incremento dell'aliquota di imposizione fiscale che passa dal 12,5% al 20% a partire dal 1 gennaio 2012. Questo aspetto lima la competitività di questi titoli rispetto ai conti deposito. Infatti a partire da gennaio del prossimo anno i due strumenti subiranno lo stesso trattamento fiscale e quindi i pronti contro termine, per remunerare la loro maggiore rischiosità, dovranno offrire un rendimento maggiore rispetto ai conti deposito. A questo proposito ricordiamo che mentre i conti di deposito sono garantiti dal Fondo interbancario di tutela dei deposito, i pct non hanno questo tipo di garanzia ed espongono l'investitore al rischio di insolvenza dell'emittente, tanto più se l'operazione ha come sottostante obbligazioni bancarie emesse dallo stesso gruppo.   Il secondo aspetto della manovra che impatta sui pronti contro termine è l'incremento del bollo sul deposito titoli. E' qui la questione diventa più controversa: per i pct è necessario il deposito titoli? Non esiste una specifica imposizione normativa ne tantomeno le banche hanno attuato nel tempo un comportamento univoco. Da un'indagine del sole24ore è emerso che buona parte della banche intervistate richiede l'apertura di un deposito titoli, per altre invece è sufficiente avere un conto corrente e per alcune non è necessario avere nessun altro rapporto aperto con la banca. L'interpretazione iniziale dell'ABI, di cui alla circolare tributaria n. 13 del 29 luglio 2011, prevedeva che «la strada che dovrebbe garantire maggiore neutralità rispetto alle scelte degli investitori appare essere quella di computare ai fini della verifica delle soglie solamente quegli strumenti finanziari per i quali effettivamente sussiste un obbligo normativo che ne imponga il deposito presso l'intermediario». La successiva circolare 40/E del 4 agosto dell'Agenzia delle Entrate non ha dettato chiarimenti circa gli strumenti. Volendo addentrarci in tecnicismi potremmo trovare ragioni sia a favore che contro l'iscrizione dei pct nel deposito titoli. Più semplicemente, appurato che nel contratto di pronti contro termine la proprietà del titolo si trasferisce dalla banca al cliente, rimane aperta la questione relativa all'effettiva disponibilità del sottostante da parte del cliente. Ossia il cliente può vendere i titoli oggetto del contratto reintegrandoli prima della scadenza del contratto? Se a questa domanda si da una risposta affermativa allora ha una logicità aprire un dossier titoli, viceversa non pare esservi una necessità in tal senso. Nei fogli informativi analizzati, relativi all'offerta di pct da parte di alcune banche, non si fa menzione di questa evenienza. Il segretario generale di Assosim, Gianluigi Gugliotta, prescindendo da queste ultime considerazioni ha dichiarato che nei pct la banca finanziata, pur perdendo la proprietà dei titoli, continua a detenerli e si impegna a custodirli per conto del cliente, e che questo qualifica il rapporto di deposito (con conseguente applicazione del bollo o superbollo a secondo degli importi). Se il singolo titolo sottostante, invece, non è correttamente individuato (non viene specificato l'Isin nel contratto) non si perfeziona il deposito e quindi verrebbero meno i relativi obblighi fiscali.   Non ci resta che attendere un'ulteriore specifica da parte delle Agenzia delle Entrate. Se questa decreterà l'obbligo di includere i pct nel deposito titoli bisognerà vedere come si comporteranno quelle banche per le quali fin'ora non era necessario aprirlo: se limiteranno la loro offerte di pct, se si accolleranno la spesa fiscale oppure se lo scaricheranno interamente sul cliente. In quest'ultimo caso (per importi superiori € 50.000,00) vi sarebbe una maggiore onerosità dei pronti termine rispetto ai conti di deposito (per i quali, in realtà, nella maggior parte dei casi non è dovuta nemmeno l'imposta di €34,00 che resta a carico della banca). Maggiore onerosità che in realtà può facilmente essere evitata, infatti dato che per l'individuazione dello scaglione occorre tener conto dell’importo del deposito alla data di chiusura del periodo rendicontato, basta stipulare pct che scadano prima di tale data, in maniera tale da escluderli dalla computazione. In questo senso ovviamente scegliere una periodicità di rendicontazione semestrale o meglio ancora annuale facilita il tutto.   20-10-2011 11:51 Anche il semplice moto quotidiano riduce il rischio di morte redazione Attraverso il movimento -giornaliero, per lavoro o nel tempo libero- s'abbassa anche del 40% il rischio di morte. Lo rivela uno studio a lungo termine. Movimento e sport ci mantengono in forma, migliorano la salute e prevengono malattie come il diabete o la calcificazione dei vasi sanguigni, e dunque ci preservano da morte prematura. "Lo sanno tutti. Ma finora nessuno era andato a vedere quanto apporta, alla fine, una maggiore attività fisica", dice Guenther Samitz, esperto di Scienza del Movimento all'Università di Vienna. "In pratica non esistono analisi significative riguardo a dose-effetto-legame". Negli ultimi cinque anni, Samitz, insieme a medici privati ed epidemiologi delle Università di Berna e Bristol, ha messo a fuoco varie attività fisiche. Che cosa ottengo, per esempio, se cammino due ore e mezzo alla settimana? "Riduci del 22% il rischio di morire", risponde lui. I ricercatori hanno studiato il nesso tra l'attività fisica nella professione, nel quotidiano o nel tempo libero e il rischio di morte complessivo. A questo scopo hanno consultato 7000 singoli studi, di cui 80 epidemiologici, coerenti con i criteri scelti, che hanno formato la base di una metanalisi (tecnica clinico-statistica che analizza gli studi sullo stesso argomento e porta a una sintesi quantitativa dei risultati, ndr). Tramite metodi statistici, gli esiti dei singoli studi sono stati incrociati e hanno dato una risultanza complessiva. In totale sono confluiti i risultati di 1,3 milioni di persone da Europa, Usa, Asia, Australia. C'è da notare che all'inizio dello studio tutti i soggetti erano esenti da malattie croniche. Lunghe osservazioni "Ricerche come queste di solito sono a lungo termine. Le persone sono state monitorate in media per undici anni", così Samitz. "I risultati sono stati incrociati ed emendati da altri fattori incisivi, come l'indice di massa corporea, l'uso di tabacco e alcol, la pressione del sangue, l'alimentazione, l'istruzione, il reddito". Quindi i ricercatori hanno calcolato, tra l'altro, il beneficio per la salute dall'attività fisica settimanale. Conclusione: Ogni attività fisica è meglio di nessuna. "Anche le più banali, come salire le scale, favoriscono la sopravvivenza". E se ci si muove di più e con maggiore intensità, i vantaggi sono maggiori. Regola generale: Le attività fisiche nel tempo libero e nella vita di tutti i giorni danno più benefici del movimento legato alla professione. Ogni ora trascorsa durante la settimana in attività normali (da moderate a piuttosto intense) -lavori domestici o di giardinaggio, portare fuori il cane, fare la spesa a piedi o in bicicletta-, riduce del 4% il rischio di morte prematura rispetto all'assenza di movimento. Se parliamo di attività fisiche intense nel tempo libero, come camminata nordica, ballo, gite in bicicletta o nuoto si arriva al 6%, e nell'allenamento intensivo della resistenza, come camminare, pedalare in mountain bike, salire in montagna o praticare l'aerobica si giunge al 9%. Le due ore e mezzo alla settimana di moto moderato nel quotidiano o nel tempo libero consigliate dall'OMS (Organizzazione mondiale della sanità), consentono un calo della mortalità totale del 10%; con 300 minuti il rischio si riduce del 19%, e con l'allenamento intensivo di resistenza addirittura del 39%. Nelle donne funziona di più "Curiosamente, a parità di movimento, nelle donne il rischio scende del 10-14% in più rispetto agli uomini", dice Samitz. I motivi sono ancora oscuri, ma l'ipotesi è che vi sia un rapporto con gli ormoni femminili. Le conclusioni dello studio portano acqua al mulino dell'OMS, che da anni predica come anche solo l'1,5% del tempo (ossia 150 minuti) investito in una settimana nell'attività fisica moderata preservi gli adulti da malattie croniche come quelle cardiovascolari, dai disturbi degli organi interni, da tumore, malattie respiratorie, della pelle e del metabolismo, così come da molti mali psichichi. Il 63% dei decessi, dice l'OMS, dipende da malattie croniche. Di recente, il tema è stato sollevato anche dalle Nazioni Unite -tra parentesi, è la seconda volta che l'ONU si occupa di argomenti sanitari. La prima volta si è occupata di Aids, mentre a metà settembre ha varato un programma operativo di lotta alle malattie non trasmissibili. (articolo di Petra Paumkirchner per Die Presse del 15-10-2011. Traduzione di Rosa a Marca) 21-10-2011 19:07 Ciak: si gira. Avanti il prossimo Alessandro Gallucci Siamo abituati a parlare di obsolescenza programmata del prodotto quando un bene, da poco sul mercato, viene sostituito da un altro dotato di maggiori optional. E’ il caso dei telefoni cellulari, televisori, computer, ecc. Una strategia di vendita che punta a suscitare nel consumatore il bisogno di acquistare il prodotto piu’ nuovo. Un modo d’inculcare nelle persone una necessita’ surrettizia frutto del solo interesse ad aumentare i profitti. Pubblicita’ e strategie commerciali del genere non puntano alla corretta informazione del consumatore ma, se cosi’ si puo’ dire, al suo sfruttamento intensivo. Una vacca da mungere finche’ ce n’e’. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Pratiche commerciali scorrette in cui semplici iscrizioni a siti internet si tramutano in vendite di servizi, sottoscrizioni di contratti mascherate da sondaggi o rilevazioni statistiche e altre simili amenita’. Il risultato e’ l’imbarbarimento del mercato e la mancanza di democrazia economica: com’e’ stato giustamente evidenziato il mercato senza regole non e’ libero ma e’ solamente una giungla. Cambiando settore non c’e’ differenza. Prendiamo la societa’ dell’informazione che sta tendendo, se gia’ non e’ giunta, allo stesso modo di fare. La produzione sfrenata di notizie, la cui importanza e verita’ cedono il passo di fronte all’esigenza “piu’ alta” della spettacolarizzazione che produce profitto. E’ successo cosi’ per la manifestazione di Roma dello scorso 15 ottobre. In tanti tantissimi l’hanno seguita sugli schermi televisivi o in streaming per poi cambiare canale e lasciarsi ottundere la mente dall’evento successivo. E’ accaduta la stessa e identica cosa per il voto di fiducia al governo. Chi ricorda senza sforzo per quale motivo s’e’ dovuto ricorrervi? Succedera’ cosi’ per Gheddafi. Non si discute la malvagita’ del personaggio, ne’ l’utilita’ (in primis per le persone che ci abitano) della democratizzazione della Libia. L’ostentata e ripetuta esposizione del suo cadavere, pero’, ha rappresentato un passaggio triste per la nostra malconcia democrazia. Non certo per l’offesa al pudore. Lasciamo ai benpensanti il compito di difenderlo. Non per il vilipendio al cadavere che gli amanti del genere “piazzale Loreto” avranno gradito. L’offesa e’ al diritto, alla legalita’ e quindi alla democrazia. Non c’e’ stato giornale online, cartaceo, telegiornale e media in genere che non abbia riservato uno spazio predominante al volto sfigurato e martoriato di Gheddafi. La necessita’ di farne sfoggio non stava nell’indiscussa importanza della notizia ma nel bisogno di soddisfare l’esigenza morbosa di vedere il cadavere d’un uomo morto. E’ il corto circuito dell’informazione. Dire, raccontare e mostrare al solo scopo di vendere, senza alcuna’altra prospettiva. Il risultato e’ un corto circuito che difficilmente puo’ essere interrotto. L’ennesimo fare spallucce accompagnato dal laconico “e’ il sistema, che ci puoi fare!”. Perche’ non e’ la prima volta che e’ successo. La stessa fame del macabro fu saziata quando e’ stato ucciso Saddam Hussein. La delusione nel caso di Bin Laden ha perfino fatto gridare alla falsita’ della notizia. Ma non e’ questo che interessa. Quasi nessuno ha fatto notare un particolare tutt’altro che secondario: con Gheddafi e’ stata uccisa anche la possibilita’ di conoscere la verita’ su tanti episodi che meriterebbero giustizia. Non solo: con il Rais e’ stata uccisa, un’altra volta, la speranza di far crescere la democrazia mondiale. Esiste una Corte penale internazionale di fronte alla quale dovrebbero essere giudicati i crimini piu’ abietti che tanti capi di stato compiono. Sara’ per la prossima volta. Non una parola, nemmeno per errore, e’ stata spesa dai maggiorenti del pianeta per ricordare che le controversie devono essere risolte con le sentenze e non con le pistole. La gente comune ha appreso la notizia con gioia e soddisfazione. Meglio un mondo senza Gheddafi che un mondo con Gheddafi, dicono in tanti. La morbosita’ ed il piacere nel vedere un uomo morto prendono gli istinti piu’ bassi e di fronte a questi non ci si puo’ aspettare di piu’. La soluzione non e’ la censura, come non lo sono le leggi liberticide quando le manifestazioni degenerano nella violenza. Il problema e’ tutt’altro. E’ la dimensione sociale dell’agire individuale che deve cambiare, voltando le spalle ad un sistema che da solo dimostra la propria inadeguatezza. Altrimenti avremmo tanti finali gia’ scritti e sempre meno democrazia. Di dittatori e’ pieno il mondo. 24-10-2011 19:07 Sentenza sul brevetto per cellule staminali embrionali: troppa morale redazione Pillole abortive, componenti di carri armati, test crudeli sugli animali per i cosmetici -finora gli uffici brevetti hanno tutelato gli inventori di pressoché tutto ciò che viene in mente all'uomo. Gli scrupoli nascono, guarda caso, in tema di ricerca con le cellule staminali. Secondo una sentenza della Corte di giustizia europea, i procedimenti sulle cellule staminali embrionali umane non possono essere brevettati. E' un giudizio difficile da condividere. Finora a livello mondiale i giudici preposti ai brevetti non si sono mai troppo occupati di morale. Vero è che in Europa le invenzioni contrarie al buon costume o all'ordine pubblico sono escluse dalla tutela brevettuale da circa quarant'anni, ma in pratica è raro che un inventore cozzi contro quel limite. Impassibili, i responsabili degli uffici preposti attribuiscono la tutela di brevetto a quasi tutto. Brevetti sono stati concessi alle pillole per abortire, così come ai componenti dei carri armati, a narcotizzanti o a test cosmetici crudeli sugli animali -sebbene rispetto al loro utilizzo si possa dissentire quanto sulla ricerca con cellule staminali embrionali. Ma, per l'appunto, gli scrupoli di natura etica sono sorti in questo campo. Eppure, il metodo per ottenere cellule nervose da cellule embrionali -quello che ha generato la sentenza negativa della Corte di giustizia europea-, è un'innovazione che adempie ai requisiti richiesti per la brevettabilità. E' nuovo, originale, valorizzabile in campo imprenditoriale. E da quant'è che i medici sognano nuove terapie contro il Parkinson, l'infarto cardiaco, la paraplegia con l'aiuto di quelle cellule o simili? Si aprirebbe un mercato miliardario. Ma i giudici dei brevetti ritengono che quell'invenzione sia contraria al buon costume. Per avere cellule staminali bisogna distruggere embrioni: un'aggressione alla dignità umana. Cellule staminali no, feti sì. Con la sua sentenza, la Corte di giustizia europea ha confermato questa visione delle cose. Le cellule staminali reperite da embrioni e l'innovazione che ne discenderebbe non sono brevettabili in Europa. Agli occhi dei giudici, operare con cellule staminali embrionali è eticamente da respingere, così come la produzione di determinate armi o di piante transgeniche che potrebbero modificare per sempre la flora del pianeta. Questa singolare posizione sulle cellule staminali embrionali nel diritto della brevettabilità è assurda, anche perché esistono dozzine di brevetti su cellule di feti umani abortiti attorno alla dodicesima settimana di gravidanza. La dignità umana, che i giudici prendono a motivazione, è indubbiamente uno dei beni più alti da tutelare. Tuttavia, non ogni ricerca con le cellule staminali equivale a un'aggressione alla dignità, come parlamenti e tribunali hanno stabilito dopo discussioni tutt'altro che facili. La ricerca con le cellule staminali umane è legittimata in gran parte degli Stati europei, molti dei quali consentono di reperire cellule staminali dagli embrioni eccedenti delle cliniche per la fecondazione medicalmente assistita. E' moralmente discutibile che la Corte di giustizia europea si faccia beffe di decisioni assunte con tanta fatica -e perciò anche dei diritti e della dignità umana di pazienti che sperano in nuove terapie. (Commento di Christina Berndt su Sueddeutsche Zeitung del 18-10-2011. Traduzione di Rosa a Marca) 25-10-2011 11:06 Crocifisso nella scuola materna austriaca. Ricorso a Corte Strasburgo redazione Il cittadino della Bassa Austria contrario al crocifisso nelle scuole materne non demorde, e si rivolge alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Il tema "il crocifisso nella scuola materna" impegna di nuovo i tribunali. Dopo che, nel marzo scorso, la Corte costituzionale austriaca (VfGH) aveva respinto la sua istanza contro i simboli religiosi nella scuola materna, il nostro si rivolge alla Corte dei diritti dell'uomo (CEDU) di Strasburgo. Secondo un'emissione della Iniziativa "Religion ist Privatsache" ("la religione è questione privata"), che accompagna e co-finanzia il procedimento, il ricorso, annunciato mesi fa, è stato depositato. Per il proponente la spina nel fianco non è solo il crocifisso nelle aule, ma anche l'obbligo di contribuire "alla formazione religiosa". In marzo, la Grande Camera della Corte aveva ribaltato una sentenza della Piccola Camera che giudicava illegittima l'esposizione del crocifisso nelle scuole italiane. Magrado ciò, l'avvocata del cittadino austriaco vede delle possibilità di vittoria: CEDU considera i simboli religiosi compatibili con la Convenzione europea dei diritti umani "solo a determinate condizioni", ha spiegato. Secondo essa, queste condizioni non sussistono nel caso in questione, giacché i bambini della scuola materna non possono avere un grande spirito critico -tanto più in assenza di programmi alternativi che consentano il confronto con orientamenti religiosi diversi. "L'influenza religiosa attraverso lo Stato deve avere un limite", ha sostenuto Heinz Oberhummer, membro del consiglio direttivo di Iniziativa, che si appella "sia al Governo, sia personalmente a ogni deputato a livello federale e regionale, affinché prendano finalmente sul serio la separazione Stato-Chiesa". La "sciatta separazione tra lo Stato e la Chiesa", com'è in Austria, "è indegna di una democrazia pluralistica nel 21esimo secolo". 25-10-2011 14:39 Furti nei negozi in Germania: statistiche che disorientano i negozianti redazione Due ricerche, due tendenze. Alla domanda se in Germania nel commercio al dettaglio si rubi più o meno di prima, le risposte sono diametralmente opposte. E se dietro ai dati allarmanti ci fosse un'azienda di sistemi di sicurezza? I prodotti cosmetici sono ambiti, anche i rasoi e naturalmente i Cd. Quando i taccheggiatori sono all'opera, di solito rubano cose piccole, che si nascondono facilmente, possibilmente costose. In ciò gli esperti sono concordi. Invece, alla domanda sul danno causato da clienti e collaboratori disonesti, le loro valutazioni divergono alquanto. Persino sulla tendenza generale se si rubi di più o di meno. Da un lato, c'è il "Barometro globale dei furti" -lo studio annuale del Center for Retail Research di Nottingham, sostenuto dall'azienda di sistemi di sicurezza delle merci Checkpoint System. L'indagine, apparsa il 18 ottobre, delinea un andamento preoccupante: nel commercio al minuto tedesco la sparizione di prodotti è ai massimi livelli. Mai, nell'ultimo decennio, era stato rubato così tanto, si legge. Gli autori valutano che, tra luglio 2010 e giugno 2011, il danno causato da clienti e personale infedele sia stato di 5,4 miliardi di euro. Ci sono poi gli errori amministrativi, come l'indicazione di prezzi sbagliati. Le perdite d'inventario -calcolate sul volume d'affari- sarebbero del 7,1% in più rispetto a dodici mesi prima, rileva il "barometro". Risultati del tutto opposti quelli diffusi quest'estate dall'Istituto di ricerche commerciali EHI di Colonia, che da anni svolge studi e sondaggi sul tema della sparizione fraudolenta dei prodotti. Non solo la somma del danno che l'Istituto trasmette annualmente è inferiore di 1,5 miliardi di euro, ma anche la tendenza generale è completamente diversa. Secondo i suoi dati, il 2010 è stato il primo, da molti anni, in cui sia stato rubato di meno. Con circa il 5%, il calo è stato netto, indicava EHI a giugno. La motivazione? Clienti e collaboratori si peritano di più a far passare articoli alla cassa senza pagarli, per la paura crescente d'essere scoperti. D'altra parte, ultimamente i negozianti hanno investito molto per cautelarsi dalle ruberie. Si sono dotati di viedeocamere e di etichette di sicurezza molto sensibili, che fanno scattare l'allarme all'uscita se non sono state disattivate prima alla cassa. Il "Barometro globale dei furti" ha un concetto diverso quando rileva che i commercianti hanno ridotto di un quinto le spese per la sicurezza delle merci rispetto al giro d'affari. E sarebbe proprio questo tipo di risparmio la causa maggiore dell'alto numero di merci sottratte, secondo Dirk Endlich, direttore del Checkpoint System in Germania. Metodi divergenti? Come si spiegano delle conclusioni tanto diverse? Chi non ha una buona opinione degli autori del "Barometro" afferma  che le ricerche del Checkpoint System sono sostenute da un'azienda che guadagna vendendo sistemi di sicurezza sui prodotti. Dicono che essa ha grande interesse a dimostrare ai negozianti che dovrebbero investire di più in sicurezza. Oppure, i punti di vista differenti di Centre for Retail Recherche e di EHI hanno una causa puramente metodologica. E' possibile che i britannici abbiano semplicemente consultato negozi diversi dai ricercatori di Colonia. In ogni caso, le constatazioni del "Barometro dei furti" poggia su gambe piuttosto deboli, visto che sono state interpellate solo 36 grandi imprese commerciali, mentre EHI ha dichiarato di aver consultato circa 80 società per un fatturato complessivo di 50 miliardi di euro. (articolo di Stefan Weber per Sueddeutsche Zeitung del 19-10-2011. Traduzione di Rosa a Marca) ------------------------------------------- AVVERTENZE è un quotidiano dell'Aduc registrato al n. 5761/10 del Tribunale di Firenze. Direttore Domenico Murrone. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://avvertenze.aduc.it ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00   (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------