====== AVVERTENZE ========================= Newsletter settimanale di Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Notizie, riflessioni e guide pratiche per il consumatore: per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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Elezioni in Lombardia e Lazio. Gli 80 milioni diamoli ai terremotati http://avvertenze.aduc.it/comunicato/regioni+elezioni+lombardia+lazio+80+milioni+diamoli_20788.php 23-10-2012 12:15 Sentenza per il terremoto dell'Aquila. Tra procurato e mancato allarme http://avvertenze.aduc.it/comunicato/sentenza+terremoto+dell+aquila+procurato+mancato_20795.php - Articoli 17-10-2012 12:40 Stupefacenti e ingente quantità, commento alla sentenza 36258/2012 SS.UU. Cassazione http://avvertenze.aduc.it/articolo/stupefacenti+ingente+quantita+commento+alla_20777.php 18-10-2012 12:55 Conti di deposito e inflazione http://avvertenze.aduc.it/articolo/conti+deposito+inflazione_20779.php 18-10-2012 12:59 Asilo politico. Professare pubblicamente la propria fede religiosa è una libertà insopprimibile http://avvertenze.aduc.it/articolo/asilo+politico+professare+pubblicamente+propria_20781.php 18-10-2012 18:15 Partitocrazia, rottamazione e dintorni http://avvertenze.aduc.it/articolo/partitocrazia+rottamazione+dintorni_20782.php 22-10-2012 09:21 Narcosale in Francia. Ministro Salute: sperimentazione entro fine anno http://avvertenze.aduc.it/articolo/narcosale+francia+ministro+salute+sperimentazione_20785.php 22-10-2012 10:29 Legge droga. Approvata nel decreto Olimpiadi del 2006, e' costituzionale? Richiesto l'intervento della Corte http://avvertenze.aduc.it/articolo/legge+droga+approvata+nel+decreto+olimpiadi+2006_20786.php 22-10-2012 17:36 Coltivazione di cannabis e reato penale. Come difendersi. Una riflessione http://avvertenze.aduc.it/articolo/coltivazione+cannabis+reato+penale+come+difendersi_20793.php - Notizie 17-10-2012 10:17 ITALIA/Armi e droga in Calabria. Arrestato anche un poliziotto http://avvertenze.aduc.it/notizia/armi+droga+calabria+arrestato+anche+poliziotto_126322.php 17-10-2012 10:20 ITALIA/San Patrignano e Mentoring firmano accordo per lotta alle dipendenze http://avvertenze.aduc.it/notizia/san+patrignano+mentoring+firmano+accordo+lotta+alle_126323.php 17-10-2012 10:23 USA/Cocaina. Femmine con figli reagiscono in modo diverso http://avvertenze.aduc.it/notizia/cocaina+femmine+figli+reagiscono+modo+diverso_126324.php 17-10-2012 18:15 USA/Alcool e droghe. Influenti gli amici virtuali http://avvertenze.aduc.it/notizia/alcool+droghe+influenti+amici+virtuali_126325.php 17-10-2012 18:17 ITALIA/Carceri e droghe. Digiuno garante detenuti Firenze: dimissioni ministro Giustizia http://avvertenze.aduc.it/notizia/carceri+droghe+digiuno+garante+detenuti+firenze_126326.php 17-10-2012 18:19 ITALIA/Esposto sorella Cucchi. Ilaria: sono serena http://avvertenze.aduc.it/notizia/esposto+sorella+cucchi+ilaria+sono+serena_126327.php 17-10-2012 18:22 ITALIA/Droga e scuole. Polizia a Tivoli: due fermati http://avvertenze.aduc.it/notizia/droga+scuole+polizia+tivoli+due+fermati_126328.php 17-10-2012 18:24 ITALIA/Droghe e codice strada. Serpelloni: inasprire pene http://avvertenze.aduc.it/notizia/droghe+codice+strada+serpelloni+inasprire+pene_126329.php 17-10-2012 18:26 MESSICO/Narcoguerra. 10 mld Usd riciclati ogni anno http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+10+mld+usd+riciclati+ogni+anno_126330.php 18-10-2012 10:24 ITALIA/Sequestri droghe. Procuratore antimafia: aspettiamo che i cittadini ci diano un mano http://avvertenze.aduc.it/notizia/sequestri+droghe+procuratore+antimafia+aspettiamo_126331.php 18-10-2012 10:28 MESSICO/Narcoguerra. Ma il capo de Los Zetas e' stato ucciso o no? http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+ma+capo+de+los+zetas+stato+ucciso+no_126332.php 18-10-2012 10:38 URUGUAY/L'aborto e' legge dello Stato http://avvertenze.aduc.it/notizia/aborto+legge+dello+stato_126333.php 18-10-2012 13:36 U.E./Per i premi non si deve pagare niente. Corte Giustizia http://avvertenze.aduc.it/notizia/premi+non+si+deve+pagare+niente+corte+giustizia_126334.php 18-10-2012 14:11 ITALIA/Censura. Tribunale respinge quella su canzone rap http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+tribunale+respinge+quella+canzone+rap_126335.php 18-10-2012 16:32 ITALIA/Uso cellulare puo' essere nocivo per la salute. Cassazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/uso+cellulare+puo+essere+nocivo+salute+cassazione_126336.php 18-10-2012 18:28 IRLANDA/Clinica per abortire a Belfast. Polemiche http://avvertenze.aduc.it/notizia/clinica+abortire+belfast+polemiche_126337.php 19-10-2012 11:32 ITALIA/Dipendenze. Molise: piano d'azione regionale http://avvertenze.aduc.it/notizia/dipendenze+molise+piano+azione+regionale_126338.php 19-10-2012 11:36 CINA/Aborto. Cresce tra le giovani http://avvertenze.aduc.it/notizia/aborto+cresce+giovani_126339.php 19-10-2012 12:55 GRAN BRETAGNA/Pillola 5 giorni dopo. In farmacia senza ricetta http://avvertenze.aduc.it/notizia/pillola+giorni+dopo+farmacia+senza+ricetta_126340.php 19-10-2012 13:00 ITALIA/Tossicodipendenti e carcere. Interrogazione Radicali e risposta Governo http://avvertenze.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+carcere+interrogazione+radicali_126341.php 19-10-2012 18:09 ARGENTINA/Si dimette dirigente polizia che collaborava con narcos http://avvertenze.aduc.it/notizia/si+dimette+dirigente+polizia+che+collaborava+narcos_126342.php 19-10-2012 18:11 IRAN/Giustiziati due trafficanti di droghe http://avvertenze.aduc.it/notizia/giustiziati+due+trafficanti+droghe_126343.php 19-10-2012 18:13 GRAN BRETAGNA/Azienda produce combustibile dall'aria http://avvertenze.aduc.it/notizia/azienda+produce+combustibile+dall+aria_126344.php 19-10-2012 18:17 BRASILE/Esordio dei droni nella lotta al narcotraffico http://avvertenze.aduc.it/notizia/esordio+dei+droni+nella+lotta+al+narcotraffico_126345.php 19-10-2012 18:22 ITALIA/Tlc. Accordo fra cinque operatori per pagamenti tramite cellulare http://avvertenze.aduc.it/notizia/tlc+accordo+cinque+operatori+pagamenti+tramite_126346.php 20-10-2012 11:19 USA/Tumore cerebrale dovuto a cellule che tornano staminali http://avvertenze.aduc.it/notizia/tumore+cerebrale+dovuto+cellule+che+tornano_126347.php 20-10-2012 13:08 ITALIA/Il dolore nei pronto soccorso http://avvertenze.aduc.it/notizia/dolore+nei+pronto+soccorso_126348.php 21-10-2012 19:25 ITALIA/Giovani e infarto. In crescita anche grazie a cocaina http://avvertenze.aduc.it/notizia/giovani+infarto+crescita+anche+grazie+cocaina_126349.php 21-10-2012 19:28 ITALIA/Il pensiero di Gasparri.... http://avvertenze.aduc.it/notizia/pensiero+gasparri_126350.php 21-10-2012 19:33 ITALIA/Arrestato consigliere comunale Pd dell'aretino. Aveva 2 kg di marijuana in casa http://avvertenze.aduc.it/notizia/arrestato+consigliere+comunale+pd+dell+aretino_126351.php 21-10-2012 19:38 ITALIA/Aborto piu' sicuro con RU486. Ricerca Sat'Anna di Torino http://avvertenze.aduc.it/notizia/aborto+piu+sicuro+ru486+ricerca+sat+anna+torino_126352.php 22-10-2012 10:45 IRAN/Giustiziati dieci trafficanti di droghe http://avvertenze.aduc.it/notizia/giustiziati+dieci+trafficanti+droghe_126353.php 22-10-2012 10:47 FRANCIA/Narcotraffico. Due miliardi di euro all'anno. Rapporto http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcotraffico+due+miliardi+euro+all+anno+rapporto_126354.php 22-10-2012 10:52 ITALIA/Falso. 7 miliardi di fatturato. Censis http://avvertenze.aduc.it/notizia/falso+miliardi+fatturato+censis_126355.php 22-10-2012 12:16 FRANCIA/Gli ogm non sono tossici! Consiglio superiore della Biotecnologia http://avvertenze.aduc.it/notizia/ogm+non+sono+tossici+consiglio+superiore+della_126356.php 22-10-2012 14:31 ITALIA/Tlc e concorrenza. Sprone dell'IBL all'AGCOM http://avvertenze.aduc.it/notizia/tlc+concorrenza+sprone+dell+ibl+all+agcom_126357.php 22-10-2012 14:37 GRAN BRETAGNA/Fecondazione assistita. Donna incinta senza usare farmaci http://avvertenze.aduc.it/notizia/fecondazione+assistita+donna+incinta+senza+usare_126358.php 22-10-2012 14:46 ITALIA/Censura. Giornalista Rai insulta tifosi del Napoli-calcio. Sospeso http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+giornalista+rai+insulta+tifosi+napoli_126359.php 22-10-2012 18:47 USA/Abuso marijuana provoca nausea e vomito ciclici http://avvertenze.aduc.it/notizia/abuso+marijuana+provoca+nausea+vomito+ciclici_126360.php 22-10-2012 18:49 ITALIA/Tossicodipendenti in carcere e sovraffollamento. Digiuno a staffetta http://avvertenze.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+carcere+sovraffollamento+digiuno_126361.php 22-10-2012 18:55 ITALIA/Nuovo assessore lombardo alla Sanita'. Riccio: poco rispettoso dell'autodeterminazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/nuovo+assessore+lombardo+alla+sanita+riccio+poco_126362.php 22-10-2012 18:58 ITALIA/Telefonini. Sentenza: irragionevole il divieto di uso nei Cie http://avvertenze.aduc.it/notizia/telefonini+sentenza+irragionevole+divieto+uso+nei_126363.php 23-10-2012 09:16 MESSICO/Narcoguerra. 24 cadaveri disotterrati ad Acapulco http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+24+cadaveri+disotterrati+acapulco_126364.php 23-10-2012 10:08 BRASILE/Consumatori crack. Sindaco di Rio: ricovero coatto http://avvertenze.aduc.it/notizia/consumatori+crack+sindaco+rio+ricovero+coatto_126365.php 23-10-2012 10:12 ITALIA/Quattro alpini indagati per spaccio marijuana http://avvertenze.aduc.it/notizia/quattro+alpini+indagati+spaccio+marijuana_126366.php ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono due, e sul sito c'è la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://avvertenze.aduc.it/info/vaticano.php PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://tlc.aduc.it/rai/ ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura sei canali tematici e sei sottocanali con informazioni e consigli quotidiani, tutti editi dall'Aduc: - Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Per conoscere i propri diritti e combattere le arroganze di ogni tipo Sottocanali: - Rimborso Windows: http://avvertenze.aduc.it/rimborsowindows/ - Censura: http://avvertenze.aduc.it/censura/ - Immobili: http://avvertenze.aduc.it/immobili/ - Investire Informati http://investire.aduc.it Informazione e consulenza finanziaria - Salute http://salute.aduc.it Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo può disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualità, etc. Sottocanali: - Eutanasia: http://salute.aduc.it/eutanasia/ - Cellule staminali: http://salute.aduc.it/staminali/ - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Telecomunicazioni http://tlc.aduc.it I diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia Sottocanali: - Stop al canone Rai: http://tlc.aduc.it/info/specialecanonerai.php - Immigrazione http://immigrazione.aduc.it Diritti degli stranieri in Italia ------------------------------------------- NOTIZIE 17-10-2012 10:17 ITALIA/Armi e droga in Calabria. Arrestato anche un poliziotto Sei persone sono state arrestate nel corso della notte dalla polizia di Reggio Calabria. Le ordinanze di custodia cautelare, sono state emesse dal Gip della Procura di Palmi su richiesta della Procura della Repubblica della città della piana. Gli arresti sono stati eseguiti a Gioia Tauro, Taurianova e Roma, le accuse per tutti sono: spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e detenzione e vendita di armi clandestine. Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche numerose perquisizioni dove sono state sequestrati documenti e materiali ritenuti importanti.Tra gli arrestati, c'è' anche un poliziotto gia' in servizio al commissariato di Gioia Tauro, e' già sotto processo per un'altra inchiesta riguardante il commercio di armi. 17-10-2012 10:20 ITALIA/San Patrignano e Mentoring firmano accordo per lotta alle dipendenze San Patrignano e l'associazione no profit americana Mentoring si impegnano a costruire un' alleanza contro le dipendenze giovanili: l'ex sindaco di Milano Letizia Moratti, ambasciatrice della comunita', e Matilda Cuomo, moglie dell'ex governatore dello Stato di New York e fondatrice del programma Mentoring, hanno siglato nella sede del Consolato Generale d'Italia un protocollo d'intesa che punta a divenire un motore di sviluppo 'per la crescita sana e responsabile dei giovani'. 'Questo accordo consente di scambiare e di condividere esperienze nel campo della prevenzione delle dipendenze e delle droghe in particolare', ha spiegato Moratti. San Patrignano e Mentoring si impegnano a costruire insieme progetti specifici sia in Italia che all'estero, volti a prevenire l'uso di sostanze stupefacenti, anche promuovendo uno stile di vita sano all'interno delle scuole e nei centri di aggregazione giovanile. Inoltre, puntano a fornire sostegno alle famiglie, a formare docenti specializzati sul tema della tossicodipendenza, e genitori piu' consapevoli. Per il primo sindaco donna di Milano e' anche l'occasione per ampliare la strategia di azione attraverso nuovi veicoli economici. Ad esempio, le societa' 'low profit', che permettono di attrarre maggiori investimenti dalla platea nazionale e internazionale. 17-10-2012 10:23 USA/Cocaina. Femmine con figli reagiscono in modo diverso Il cervello dei topolini che hanno avuto dei cuccioli risponde in modo diverso alla cocaina rispetto a quello degli animali che non li hanno avuti. Lo studio della Universisty fo Michigan e' stato presentato durante il meeting 2012 della Society for Neuroscience. Gli scienziati hanno identificato differenze nette in quanto intensamente i centri cerebrali del piacere nei topi che avevano avuto prole reagiscono a questa sostanza. I cervelli dei topi che i erano riprodotti rilasciavano meno dopamina, che e' il motivo per cui, soprattutto, si sviluppa la dipendenza da cocaina. Gli studiosi hanno anche notato anche una interazione con lo stress: le madri che erano state esposte a un periodo di alto stress non erano disposte a fare 'sacrifici' per ottenere uan dose di cocaina, a differenza dei topi che non avevano mai partorito o non erano stati sottoposti a stress. Anche se le madri stressate hanno mostrato una maggiore tendenza a usare cocaina, nel caso in cui fosse facile da ottenere. 17-10-2012 18:15 USA/Alcool e droghe. Influenti gli amici virtuali Per quanto riguarda l'uso di alcol e droghe, gli amici sui social network possono essere altrettanto influenti che nella vita reale. Lo afferma uno studio dell'Universita' del Michigan, pubblicato dal Journal of Studies on Alcohol and Drugs, secondo cui vedere molte foto di persone che bevono sui profili dei propri amici puo' rendere il comportamento piu' accettabile. I ricercatori hanno sottoposto a 3447 persone tra 18 e 25 anni da tutti gli Stati Uniti un questionario online sul tema del consumo di alcol e marijuana. Le domande erano incentrate soprattutto sull'associazione tra l'uso di queste sostanze e la presenza sui social network di immagini su questo argomento. Lo studio ha trovato che i soggetti che pensavano che i genitori o gli amici sarebbero stati delusi dal vedere immagini di alcol o droga sul proprio sito erano anche meno inclini a bere o a fare usa della droga. Inoltre invece l'uso di alcol e' risultato associato con il numero di immagini sul bere nei profili legati a quelli dei soggetti studiati: "Se si vede che i propri amici lo stanno facendo sembra diventare un comportamento accettabile - concludono gli autori - questo ci dice che i social network possono essere degli ottimi veicoli di messaggi positivi". 17-10-2012 18:17 ITALIA/Carceri e droghe. Digiuno garante detenuti Firenze: dimissioni ministro Giustizia Mettere in moto 'una catena' per 'un digiuno a oltranza' 'fino al cambio del ministro della Giustizia'. E' quanto annuncia il garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, Franco Corleone, che accusa il Governo di parlare 'di misure alternative' mentre con la spending review 'cancella la direzione dell'esecuzione penale esterna presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ed elimina le direzioni di molti istituti'. Domani Corleone, in una conferenza stampa a Firenze, spieghera' i modi e i tempi della catena per il 'digiuno a oltranza', che dovrebbe partire lunedi' 22 ottobre, ma intanto sottolinea come il Governo, che 'non rifinanzia la legge Smuraglia per il lavoro dei detenuti', rinnova il contratto con Telecom, 'fino al 2018', per i braccialetti elettronici. 'Lo scandalo - dice il garante di Firenze - e' che in 10 anni si sono sperperati 110 milioni di euro per soli 15 braccialetti d'oro, secondo la denuncia della Corte dei Conti'. Altra critica all'esecutivo guidato da Monti per la mancata risposta alla richiesta di decreto 'per le modifiche essenziali alla Legge Giovanardi sulle droghe'. Modifiche che consentirebbero di 'non fare entrare in carcere i responsabili di fatti di lieve entita' e di far uscire, per percorsi terapeutici, i tossicodipendenti'. 17-10-2012 18:19 ITALIA/Esposto sorella Cucchi. Ilaria: sono serena 'Mi sento molto serena. Sono costretta ad agire in questa maniera, anche perche' spesso sono state fatte trapelare informazioni prima ancora che mi venissero notificate'. Cosi' Ilaria Cucchi commenta all'Adnkronos la notizia della presentazione di un esposto nei suoi confronti da parte dell'avvocato Diego Perugini, legale di Nicola Menichini, una delle guardie carcerarie rinviate a giudizio per il presunto pestaggio di Cucchi. Alla Cucchi viene contestato di aver diffuso le risultanze della riunione tra i consulenti della Corte d'assise, del pubblico ministero e della famiglia Cucchi dalla quale e' emersa la convinzione condivisa dei periti dell'esistenza di una nuova frattura alla colonna vertebrale del fratello Stefano. 'Ho visto sui giornali documenti e notizie di cui non ero a conoscenza, che non mi erano state ancora notificate, come pure e' mio preciso diritto', ha aggiunto Ilaria Cucchi, parte offesa nel processo per la morte del fratello, deceduto in circostanze misteriose tre anni fa mentre era detenuto per il possesso di qualche grammo di droga. 17-10-2012 18:22 ITALIA/Droga e scuole. Polizia a Tivoli: due fermati Operazione antidroga della polizia a Tivoli, davanti ad alcuni istituti scolastici. I controlli effettuati, anche con l`ausilio di alcune unità cinofile, nelle immediate vicinanze delle strutture scolastiche, ha interessato soprattutto gli istituti superiori, dai licei agli Istituti Tecnici ed è stato concordato con i relativi dirigenti scolastici. A poca distanza dagli ingressi di due complessi scolastici sono state fermate e controllate due persone con dosi di marijuana e hashish già pronte per essere spacciate. I due, S.A.F., rumeno di 18 anni e M.R. italiano 17enne, sono stati quindi accompagnati presso il locale Commissariato ed al termine delle indagini sono stati denunciati all`Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Altri 4 ragazzi fermati, tutti minori, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma. 17-10-2012 18:24 ITALIA/Droghe e codice strada. Serpelloni: inasprire pene L'articolo 187 del Codice della Strada, sulla guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, 'va rivisto, perche' l'effetto neurotossico delle droghe non si esaurisce con la scomparsa delle tracce di droga nel sangue'. A dirlo Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri che e' 'al lavoro su una proposta di modifica dell'articolo'. 'Le evidenze scientifiche dimostrano che spesso ci sono alterazioni permanenti del cervello anche in assenza di sostanze stupefacenti nel sangue', rileva Serpelloni, intervenuto oggi alla Giornata dell'Ambiente organizzata dall'Accademia dei lincei sulla mobilita'. Per questo sono necessari 'esami clinici e strumentali' ed occorre utilizzare 'altre matrici biologiche oltre al sangue e alla saliva', come le urine, dove le tracce di droghe rimangono per un periodo di tempo piu' ampio, fino a a 20-40 giorni nel caso della cannabis. La proposta di modifica dell'art.187 cui sta lavorando il Dipartimento, spiega Serpelloni, aggiunge alla guida sotto l'effetto acuto degli stupefacenti, per cui 'si rientra nel penale', la guida ad alcuni giorni di distanza dall'assunzione di droghe, per la quale 'va prevista una sanzione amministrativa, cioe' la sospensione della patente'. Questa proposta, aggiunge Serpelloni, 'riporta coerenza nel Codice della Strada'. Il riferimento e' all'art.119 sui requisiti fisici e psichici per il conseguimento della patente, in cui e' incluso il non utilizzo di sostanze stupefacenti. Un principio, sottolinea, che 'dovrebbe essere mantenuto lungo tutto l'arco di tempo in cui una patente e' valida'. 17-10-2012 18:26 MESSICO/Narcoguerra. 10 mld Usd riciclati ogni anno Ogni anno in Messico vengono riciclati circa 10 miliardi di dollari. Lo ha denunciato il ministro delle Finanze del Paese, José Antonio Meade, promulgando una legge contro il riciclaggio di denaro di provenienza illecita votata dal parlamento. Il Messico intende dotarsi degli strumenti legali che consentano di impedire che il potere economico dei narcotrafficanti "cresca e finanzi maggiormente il crimine, corrompa le autorità o violi i diritti dei cittadini", ha detto il presidente Calderon promulgando la legge. Un rapporto del Dipartimento di Stato americano aveva stimato che la quantità di denaro annualmente 'ripulita' in Messico si attesta tra i 19 e i 39 miliardi di dollari. Fino a due anni fa, la tecnica preferita dai criminali era introdurre consistenti somme in contanti in dollari e depositarle in piccole quantità in istituti di cambio o nelle banche. Dal 2010, però, la Banque centrale del Messico ha limitato in 7mila dollari al mese le transazioni di questo tipo. 18-10-2012 10:24 ITALIA/Sequestri droghe. Procuratore antimafia: aspettiamo che i cittadini ci diano un mano Gli arresti di questa mattina fanno parte di 'una grossa operazione, di quelle che riusciamo a coordinare fra Reggio Calabria, la Lombardia, e altre Procure'. Cosi' il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso ha commentato i numerosi arresti avvenuti in tutta Italia questa mattina per sgominare un traffico internazionale di droga. 'La droga - ha spiegato Grasso a margine di un convegno all' Universita' Cattolica di Milano - veniva dall'Ecuador e Colombia e arrivava nei porti di Anversa e di Amburgo. E' un'operazione che da' l'indice che la repressione funziona cosi' come la prevenzione sotto il profilo della confisca e del sequestro. Adesso - ha concluso Grasso - ci aspettiamo che tutte le Istituzioni si allineino e che tutti i cittadini ci diano una mano'. 18-10-2012 10:28 MESSICO/Narcoguerra. Ma il capo de Los Zetas e' stato ucciso o no? Assomiglia sempre piu' a un thriller hollywoodiano in salsa messicana la presunta uccisione da parte dei 'marines' locali di Heriberto Lazcano, detto 'El Lazca': boss del famigerato cartello del narcotraffico dei 'Los Zetas, caduto secondo gli annunci ufficiali il 7 ottobre scorso, al culmine di un conflitto a fuoco, mentre in uno sperduto villaggio a ridosso della frontiera con il Texas assisteva a una partita di baseball tra dilettanti. Jose' Cuitlahuac, titolare dell'organismo che si occupa delle indagini sulla criminalita' organizzata (Seido), ha annunciato oggi che, 'per fortuna', e' stato trovato il cimitero in cui sono sepolti i resti dei genitori: destinati a essere 'riesumati' per permettere i riscontri con il Dna del cadavere. Cadavere che risulta essere stato tuttavia trafugato e del quale sembra poi sparita ogni traccia. Sulla vicenda, i media messicani tornano a infierire anche oggi. 'Dopo la 'scomparsa' del cadavere del 'Lazca' - denuncia fra gli altri 'El Universal' - le autorita' dello Stato di Cohauila e della Marina continuano ad accumulare errori, leggerezze' e incongruenze. Tra le molte 'contraddizioni' imputate dal giornale agli investigatori, spiccano gli ondeggiamenti sulla dinamica dell'uccisione del boss (in un primo tempo erano stati riscontrati sei fori di colpi d'arma da fuoco, poi divenuti cinque), sulle sue condizioni (si era detto che avesse 'una malattia terminale', salvo precisare in seguito che fosse sanissimo) e sui segni particolari (pareva che avesse 'le orecchie cucite', e invece non aveva nemmeno un tatuaggio). A questo punto non manca chi comincia a sospettare una messa in scena dei marines e della Dea, che avrebbero finto d'aver ucciso El Lazca per poterlo in realta' nascondere come 'testimone', utile a inchiodare un po' di complici. Del resto non sarebbe la prima volta, afferma qualcuno in Messico: ricordando la nebbia levatasi ad esempio attorno alla sorte della figlia di un altro narcoboss, Joaquin 'El Chapo' Guzman, leader del cartello di Sinaloa, arrestata il 12 ottobre scorso e presa in consegna dalle autorita' Usa. 18-10-2012 10:38 URUGUAY/L'aborto e' legge dello Stato Il Senato uruguayano ha approvato oggi un disegno di legge per la depenalizzazione dell’aborto, una riforma già passata al vaglio dalla Camera dei Deputati e che ora dovrà essere promulgata in legge dal presidente della Repubblica, Josè Mujica, che ha dichiarato che non ne ostacolerà l'applicazione. La norma è stata approvata da 17 senatori su un totale di 31, ossia tutti quelli che appartengono al Frente Amplio (Fa, coalizione di sinistra, al governo) e uno dell’opposizione. Mujica ha dichiarato che – contrariamente al suo predecessore, Tabar‚ Vazquez, anche lui del Fa - non porrà il veto presidenziale sulla riforma, ma l’opposizione ha già annunciato che organizzerà un referendum abrogativo. La legge sulla depenalizzazione dell’aborto – che in America Latina esiste solo a Cuba e in Guyana - ha provocato un forte dibattito nella società uruguayana, e il testo finalmente approvato oggi in via definitiva dal Parlamento ha scontentato tanto i favorevoli quanto i contrari alla legalizzazione dell’interruzione della gravidanza. Se gli antiabortisti si oppongono al principio stesso della legge, infatti, i pro sostengono che risulta troppo restrittiva, giacchè‚ si applicherà solamente durante le prime 12 settimane di gestazione e le donne che desiderino ricorrere ad essa dovranno prima incontrarsi con una commissione composta da medici, psicologi ed assistenti sociali per spiegare i motivi della decisione. La commissione –che non autorizza nè‚ proibisce l’aborto - dovrà 'contribuire a superare le cause che possono indurla all’interruzione della gravidanza, assicurandosi che disponga delle informazioni necessarie per prendere una decisione conscia e responsabile'. 18-10-2012 13:36 U.E./Per i premi non si deve pagare niente. Corte Giustizia In Europa e' vietato dare l'impressione ad un consumatore di aver vinto un premio quando per riceverlo deve sostenere un costo, anche irrisorio come puo' essere quello di un francobollo. Lo afferma la Corte di giustizia europea in una sentenza pronunciata oggi a Lussemburgo, in cui si sottolinea che 'queste pratiche sono vietate anche se non procurano nessun vantaggio al professionista della promozione'. I giudici europei si spingono oltre, precisando che le pratiche eccessive sono da mettere al bando qualora, per reclamare un premio, 'al consumatore viene proposto di scegliere tra diversi metodi e uno di questi e' gratuito'. E' stata l'Autorita' britannica per la correttezza nel commercio (Oft) a mettere sotto accusa le pratiche di imprese nazionali e professionisti, specializzati nella spedizione di invii pubblicitari. Nel mirino, ad esempio, promozioni che offrivano crociere nel Mediterraneo. Per ricevere il premio tuttavia, il consumatore doveva pagare l'assicurazione, un supplemento per ottenere una cabina a uno o due letti, e sostenere durante il viaggio le spese per alimenti, bevande, nonch‚ le tasse portuali. Non solo. Anche tagliandi tipo 'gratta e vinci' e altri inserti contenuti in giornali e periodici, dove l'impresa pubblicitaria percepiva una somma sul costo della chiamata richiesta al consumatore per ottenere il premio o la ricompensa. 18-10-2012 14:11 ITALIA/Censura. Tribunale respinge quella su canzone rap Per i rapper utilizzare 'termini cruenti e forti' esprime 'una desolata considerazione della societa' e della periferia'. E’ quanto scrive il giudice del tribunale di Roma, Anna Maria Pazienza, nel motivare l’assoluzione di Riccardo Valentini, ovvero 'Er Boh', sotto processo per aver scritto una canzone con la quale avrebbe incitato a ribellarsi contro l’aggressione subita da un suo amico, pestato da alcuni buttafuori di un locale notturno di Ostia. Secondo l'accusa la canzone, che era stata trasmessa in radio a Roma, conteneva espressioni "di tenore violento e minaccioso". Per il pm Maria Bice Barborini la frase incriminata era: 'alla violenza si risponde con violenza'. Una tesi pero’ respinta dal giudice che, accogliendo quanto sostenuto dall’avvocato difensore dell’artista, Giovanna Corrias Lucente, ha ritenuto il brano 'non portatore di contenuti apologetici o istigatori di un reato'. 'Sono state riconosciute l'assoluta liceita' del testo - ha commentato la penalista - e la sua correttezza. Il richiamo alla violenza va interpretato come un grido di autodifesa dei deboli, invitati a opporsi agli atti di aggressione posti ai loro danni, almeno difendendosi per cosi' dire 'alla pari''. 18-10-2012 16:32 ITALIA/Uso cellulare puo' essere nocivo per la salute. Cassazione L'uso massiccio del cellulare, per parecchie ore al giorno, e per un lungo periodo di anni, puó avere "un ruolo almeno concausale" nella genesi di alcuni tumori dei nervi cranici. Lo sottolinea la Cassazione che ha dato torto all'Inail che non voleva riconoscere il rischio 'lavorativo' - e il conseguente diritto alla pensione per malattia professionale - per l'uso del telefonino e del cordless. Inoltre la Suprema Corte ha riconosciuto la "maggiore attendibilità" degli studi epidemiologici indipendenti rispetto a quelli "cofinanziati dalle stesse ditte produttrici di cellulari". Con questa decisione - sentenza 17438 della Sezione lavoro - la Suprema Corte ha respinto il ricorso con il quale l'Inail contestava il diritto alla rendita per malattia professionale, con invalidità dell'80%, riconosciuto dalla Corte di Appello di Brescia a favore di Innocente M., un manager che per dodici anni, per cinque-sei ore al giorno, aveva usato - per motivi di lavoro - il telefonino o il cordless sviluppando una grave patologia tumorale all'orecchio sinistro dove appoggiava il cellulare. Nonostante le terapie, anche chirurgiche, il manager aveva riportato "esiti assolutamente severi". In primo grado, non era stata riconosciuta la 'colpevolezza' del telefonino, mentre in secondo grado il verdetto era stato ribaltato. Senza successo, l'Inail ha provato a contestare - sostenendo che non erano suffragati dal giudizio di affidabilità della "comunità scientifica" - gli studi sul rischio dell'uso intensivo dei cellulari sui quali si era basata la consulenza tecnica del manager. La Cassazione ha replicato che gli studi indipendenti condotti dal gruppo 'Hardell', tra il 2005 e il 2009, che hanno evidenziato un maggiore rischio di insorgenza di neoplasie negli utilizzatori 'forti' di telefonia mobile, sono, correttamente, stati considerati di "maggiore attendibilità" dai giudici dell'appello, "stante la loro posizione di indipendenza, ossia per non essere stati cofinanziati, a differenza di altri, anche dalle stesse ditte produttrici di cellulari". L'Inail, invece, insisteva affinchè - prima di riconoscere la nocività del telefonino - si aspettasse l'esito dello studio epidemiologico internazionale 'Interphone' coordinato dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro dell'Oms e finanziato dall'Unione Europea e dai produttori di telefonini. 18-10-2012 18:28 IRLANDA/Clinica per abortire a Belfast. Polemiche Apre in un frastuono di polemiche la prima clinica abortista in Irlanda del Nord. L'istituto, specializzato in contraccezione ma anche in interruzioni di gravidanze 'mediche' e non chirurgiche, si e' installato a Belfast, capitale dello Stato che non autorizza l'aborto se non entro nove settimane dal concepimento e solo nel caso che la vita della madre sia in pericolo. Il governo ha gia' chiesto al Parlamento autonomo regionale l'apertura di un'inchiesta e per le strade di Belfast oggi e scoppiata la rivolta. Centinaia di manifestanti anti-abortisti hanno sfilato con striscioni e slogan. "In Irlanda del Nord e del Sud la popolazione ha sempre rifiutato l'aborto, business orribile e assassino" ha dichiarato Bernadette Smyth dell'associazione Preciuos Life. Secondo recenti dati del ministero britannico della Sanita sono migliaia le donne irlandesi che nel 2011 sono andate ad abortire in Inghilterra o nel Galles. Tra il 2006 e il 2012 in tutto il Paese, che conta 1,8 milioni di abitanti, gli aborti consentiti dalla legge sono stati 262. In Inghilterra, in Galles e in Scozia la legge sull'aborto esiste dal 1967. 19-10-2012 11:32 ITALIA/Dipendenze. Molise: piano d'azione regionale In Molise nel 2011 gli utenti in trattamento ai Sert per problematiche di dipendenze sono stati 1.667, di cui il 73% (1.206) tossicodipendenti, 26% alcol dipendenti e lo 0,9% affetto da Gambling (mania per il gioco d'azzardo). Emerge dal documento allegato alla delibera della Giunta regionale che ha approvato il Piano di azione regionale sulle dipendenze (Pard). Tra i tossicodipendenti prevalgono i maschi (87,4%), mentre la quota femminile e' del 12,6%. La percentuale maggiore (25%) ha tra i 25 e 29 anni, seguita da quelli (22% circa) tra i 30 e 34 anni. Sempre nel 2011, il 28,3% dell'utenza femminile non aveva ancora compiuto 25 anni, contro il 16,9% dell'utenza maschile. Le sostanze di abuso di uso primario appartengono alla classe degli oppiacei (76,5%), percentuali minori (12%) per la cocaina, cannabinoidi (7,2%) e altre illegali (3%). Gli utenti dei Sert con dipendenza patologica da bevande alcoliche sono stati 446. Quella usata con maggior frequenza (42,9%) e' il vino, seguita dai superalcolici (25,6%), birra (24%) e da aperitivi, amari e digestivi (3,3%). Relativamente al fenomeno del Gambling, i dipendenti da gioco d'azzardo in trattamento ai Sert sono stati 15 (12 uomini e 3 donne). 19-10-2012 11:36 CINA/Aborto. Cresce tra le giovani Un recente rapporto governativo ha messo in luce un forte incremento in Cina degli aborti specialmente tra le giovanissime e in generale tra le donne non sposate. A seguito di questo la China News Service, una delle maggiori agenzie di stampa cinese, ha condotto una indagine dalla quale e' risultato che il fenomeno si deve almeno in parte alla estrema facilita' con cui le ragazze possono ricorrere ad un aborto, anche a costi molto contenuti e quindi abbordabili per tutti. La ricerca ha messo in luce come ad esempio nei pressi delle principali universita' del paese abbondino volantini pubblicitari su luoghi dove e' possibile praticare l'aborto in maniera anonima, veloce e 'indolore'. 'Queste pubblicita' - ha raccontato al media una studentessa dell'universita' di Nanchang, nella provincia dello Jiangxi - si trovano ovunque, nelle aule, nei dormitori, nelle mense'. Fingendosi una studentessa, una giornalista della Cns si e' recata presso il reparto di ginecologia di un ospedale di Nanchang. Dopo un breve colloquio con un sanitario, le e' stato detto che avrebbe potuto procedere all'aborto in maniera sicura e senza rischi pagando 480 yuan (poco piu' di 50 euro) se avesse prenotato on line entro i successivi 56 giorni. Min Qinghua, vice-direttore di ostetricia e ginecologia presso l'Universita' di Nanchang, ha sottolineato come questo tipo di pubblicita' sugli aborti facili alla fine possa ingannare facilmente le donne e non farle riflettere sui rischi e i pericoli di un aborto. 'Al giorno d'oggi, sempre piu' persone soffrono di infertilita' e sterilita' - ha detto il dottor Min - e uno dei motivi principali e' che le donne si fidano ciecamente e non hanno paura di un intervento chirurgico quale e' l'aborto che come tale non e' mai privo di rischi'. Il rapporto della Cns, a proposito dei costi, ha poi riscontrato come il prezzo indicato sulle pubblicita', di solito intorno ai 360-480 yuan (da 40 a 50 euro circa), non corrisponde mai a quello finale richiesto in quanto non copre altre spese, quale quelle per l'anestesia e i farmaci per cui alla fine il prezzo reale per effettuare un aborto arriva a superare i 1000 yuan (oltre 100 euro). 19-10-2012 12:55 GRAN BRETAGNA/Pillola 5 giorni dopo. In farmacia senza ricetta La pillola che permette di prevenire una gravidanza indesiderata fino a cinque giorni dopo il rapporto a rischio sara' venduta in una catena di farmacie britannica, la Co-Operative Pharmacy, senza necessita' di prescrizione medica. Sara' infatti il farmacista a dispensare il medicinale a seguito di un colloquio con la donna che richiede il prodotto, che costa circa 30 sterline (circa 36 euro). L'iniziativa, mirata ad "ampliare l'accesso alla contraccezione d'emergenza", assicurano dalla Co-Operative Pharmacy al 'Telegraph' online, sara' lanciata prima in 40 dei punti vendita piu' frequentati, fra Londra, Bristol e la contea dell'Essex, per poi essere allargata a tutte le 760 farmacie della catena nel Regno Unito. La possibilita' di acquistare la pillola dei cinque giorni dopo senza ricetta sara' limitata alle maggiorenni, anche se i critici temono che le minorenni possano facilmente aggirare il divieto e avere accesso al farmaco, con il rischio di rapporti sessuali 'spensierati' e di un aumento delle malattie sessualmente trasmesse. "La legislazione d'Oltremanica - spiega all'Adnkronos Salute Alberto Aiuto, amministratore delegato di Hra Pharma in Italia, l'azienda che commercializza la pillola dei cinque giorni dopo nel nostro Paese - consente questo tipo di 'deroga', con il farmacista che si sostituisce al medico per dispensare alcuni medicinali. L'iniziativa di questa catena di farmacie e' un tentativo di favorire l'accesso a farmaci d'emergenza, in una direzione che contrasta invece con la stringente legislazione italiana", che per la vendita della pillola prevede sia la ricetta che l'obbligo di un test di gravidanza, il cui esito negativo deve essere verificato dal medico. Un 'paletto' che sembra aver limitato le vendite del prodotto: "da aprile 2012, mese in cui e' arrivato in Italia - spiega Aiuto - sono state vendute circa 5.000 confezioni", una stima pari a a circa un terzo del dato tedesco dopo i primi sei mesi di commercializzazione. 19-10-2012 13:00 ITALIA/Tossicodipendenti e carcere. Interrogazione Radicali e risposta Governo In Italia ci sono circa 24mila detenuti tossicodipendenti, a fronte di 4 istituti ad hoc (Icatt - Istituti a custodia attenuata per il trattamento dei tossicodipendenti) e 13 sezioni a custodia attenuata, che 'ospitano' in tutto 657 persone. I dati sono emersi durante l'ultima seduta in commissione Giustizia alla Camera, dopo la presentazione di un'interrogazione dei radicali (prima firmataria Rita Bernardini, eletta nelle fila del Pd). "Nonostante l'Italia sia un Paese il cui ordinamento è caratterizzato da una legislazione all'avanguardia - si legge nell'interrogazione - per quanto riguarda la possibilità che i tossicodipendenti possano scontare la pena all'esterno, i drogati detenuti in carcere sono tantissimi. La legge prevede che i condannati a pene fino a sei anni di reclusione, quattro anni per coloro che si sono resi responsabili di reati particolarmente gravi, possano essere ammessi a scontare la pena all'esterno, presso strutture pubbliche o private, dopo aver superato positivamente o intrapreso un programma di recupero sociale". "Eppure - aggiungono i radicali - queste persone continuano a rimanere in carcere. Noi riteniamo sia invece preferibile che i detenuti tossicodipendenti, spesso condannati per spaccio di lieve entità, scontino la pena fuori dal carcere, nelle comunità di recupero [...] I detenuti tossicodipendenti sono persone che commetto reati in relazione allo stato di malattia e quindi hanno bisogno di cure piuttosto che di reclusione". LA RISPOSTA DEL GOVERNO IN COMMISSIONE "Il circuito penitenziario per tossicodipendenti è stato istituito nel 1991 - ha risposto in commissione il sottosegretario alla Giustizia, Sabato Malinconico -. Nello specifico sono quattro gli Icatt presenti in Italia: a Firenze, Roma, Eboli e Lauro; le sezioni a custodia attenuata sono invece presenti negli istituti di Torino Lorusso e Cutugno, Genova Marassi, Milano Bollate, Busto Arsizio, Castelfranco Emilia, Forlì, Rimini, San Gimignano, Giarre, Venezia Giudecca, Porto Azzurro, Napoli Secondigliano, e Barcellona Pozzo di Gotto". Il complesso di tali strutture ospitava, alla data del 27 settembre 2012, 657 detenuti tossicodipendenti. "L'accordo del 26 novembre 2009 - ha aggiunto Sabato Malinconico - raggiunto in sede di Conferenza unificata, intitolato "Strutture sanitarie nell'ambito del sistema penitenziario italiano", ha previsto comunque una possibile rivisitazione dell'attuale panorama degli istituti e sezioni per la custodia attenuata dei tossicodipendenti, che potrà costituire oggetto di approfondito esame nell'ambito dello studio sui circuiti regionali". 19-10-2012 18:09 ARGENTINA/Si dimette dirigente polizia che collaborava con narcos In Argentina il comandante della polizia della provincia di Santa Fe si è dimesso dal suo incarico dopo che la stampa ha pubblicato rivelazioni tratte da un'inchiesta giudiziaria, secondo le quali collaborava attivamente con narcotrafficanti, protettori e altre organizzazioni criminali attive nella sua regione. Hugo Tognoli, responsabile delle forze dell'ordine della provincia ha detto di aver presentato le sue dimissioni perch‚ non vuole diventare "un problema per il governo o per la giustizia". Tognoli si dice sorpreso di aver appreso della notizia "da un giornale, in assenza di qualsiasi comunicazione ufficiale". Oggi il quotidiano Pagina12 ha pubblicato in prima un dettagliato articolo che dice che l'inchiesta sul traffico di droga "sembra presa da un romanzo noir" e dimostrerebbe che esiste una rete di complicità, ma anche di dispute territoriali, fra polizia e "narcos" per controllare il traffico di droga e lo sfruttamento della prostituzione in varie località di Santa Fe, e spartirsi successivamente i guadagni ricavati dalle attività criminali. 19-10-2012 18:11 IRAN/Giustiziati due trafficanti di droghe Due trafficanti di droga sono stati giustiziati in Iran nel carcere di Shahroud, nella provincia settentrionale di Semnan. Lo ha riferito Iran Human Rights, un'ong che si batte contro la pena di morte nella Repubblica Islamica, citando una nota pubblicata sulla pagina web della magistratura locale. I due condannati, identificati solo con le iniziali A.A. e M.N., erano entrambi accusato di possesso e traffico di eroina. Oltre il 70% delle condanne a morte eseguite in Iran vede coinvolti detenuti accusati di narcotraffico. 19-10-2012 18:13 GRAN BRETAGNA/Azienda produce combustibile dall'aria Una piccola azienda britannica, usando una tecnologia rivoluzionaria, potrebbe risolvere il problema della crisi energetica (e dell'inquinamento). La Air Fuel Synthesis di Stockton-on-Tees da agosto è riuscita a realizzare cinque litri di petrolio utilizzando esclusivamente diossido di carbonio e vapore acqueo. Entro due anni - scrive l'Independent che ha dato la notizia in esclusiva - la società conta di poter avviare una produzione su vasta scala e realizzare una tonnellata di petrolio al giorno. Tra i programmi anche combustibile 'verde' per gli aerei. "Sembra troppo bello per essere vero ma...è vero" dice al quotidiano britannico Tim Fox, responsabile energia dell'istituto di Energia meccanica di Londra. "Ho potuto verificare di persona". A sua volta il responsabile dell'azienda, Peter Harrison, spiega: "Abbbiamo preso diossido di carbonio dall'aria e idrogeno dall'acque e trasformato questi elementi in petrolio". Al momento il problema restano i costi. Per 'catturare' una tonnellata di Co2 servono al momento circa 400 sterline. 19-10-2012 18:17 BRASILE/Esordio dei droni nella lotta al narcotraffico L'aviazione brasiliana fa esordire i droni alla frontiera con la Bolivia. Gli aerei "a pilotaggio remoto" sono stati utilizzati nell'ambito di una complessa operazione delle forze armate brasiliane - denominata "Agata VI" - per il contrasto ai traffici di stupefacenti. Un'azione che ha coinvolto anche 7.500 militari alle frontiere con Peru' e Bolivia. Secondo quanto riferisce l'aviazione, le fotografie scattate dai due velivoli hanno portato la polizia sulle tracce di una vettura sospetta che cercava di eludere un posto di blocco. 19-10-2012 18:22 ITALIA/Tlc. Accordo fra cinque operatori per pagamenti tramite cellulare Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind, 3 Italia e PosteMobile hanno stretto un accordo per lo sviluppo di una piattaforma per i pagamenti attraverso il cellulare. La piattaforma, informa una nota, e' basata su tecnologia Nfc (Near Field Communication) e garantisce la piena interoperabilita' delle soluzioni tecniche secondo gli standard Gsma, l'associazione internazionale degli operatori mobili. L'obiettivo e' la creazione di un ecosistema nazionale che permetta un'ampia diffusione e fruibilita' dei servizi di pagamento tramite smartphone. I piani di sviluppo degli operatori prevedono infatti la realizzazione di un'architettura che possa semplificare l'integrazione di un numero crescente di banche e istituti che emettono carte di pagamento e permettere loro di offrire servizi sulla nuova piattaforma mobile. Entro la fine del 2013, si prevede che circa l'80% degli smartphone sara' equipaggiato con tecnologia Nfc, mentre il numero di negozi dotati di POS abilitati al pagamento contactless sara' superiore a 150.000. 20-10-2012 11:19 USA/Tumore cerebrale dovuto a cellule che tornano staminali Il glioblastoma multiforme, il piu' comune e aggressivo tipo di tumore cerebrale, potrebbe nascere da cellule mature del cervello che sono ritornate al loro stato embrionale, indifferenziato. La ricerca del Salk Institute for Biological Studies di La Jolla e' stata pubblicata sulla rivista 'Science'. La sorprendente scoperta potrebbe avere implicazioni per il trattamento di questi tumori, dato che prevede che qualunque tessuto tumorale cellulare rimosso dalla chirurgia e dalla chemioterapia potrebbe potenzialmente rigenerare il tumore. Precedenti modelli avevano suggerito che i tumori si generassero principalmente da cellule staminali neurali indifferenziate. Dinorah Friedmann-Morvinski e colleghi hanno mostrato ora che, nei topi, cellule neurali pienamente mature e differenziate possono trasformarsi in indifferenziate da geni oncogeni. Questi geni innescano cambiamenti genetici che rimandano la cellula matura indietro nel tempo, facendola tornare al stato indifferenziato, simile a quello di una cellula staminale. Questa condizione puo' poi far partire e sostenere la crescita di un tumore. 20-10-2012 13:08 ITALIA/Il dolore nei pronto soccorso Basta al dolore acuto e prolungato in pronto soccorso. E' il risultato del lavoro di circa due anni per l'elaborazione di linee guida nazionali condivise, che stanno per vedere la luce grazie alla collaborazione di sette societa' scientifiche e di cui si e' discusso al Congresso nazionale Simeu, Societa' italiana medicina d'emergenza-urgenza, in corso a Rimini. Secondo una ricerca condotta nel 2010 dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa sulla 'customer satisfaction' nei pronto soccorso di alcune regioni italiane campione, l'unico dato uniformemente negativo era quello relativo al trattamento del dolore. Inoltre, da uno studio Simeu condotto nel 2010 su dati dell'anno precedente relativi a oltre 50 pronto soccorso italiani si desume un indice di una fiala di oppiaceo somministrata ogni 100 accessi (ma nei casi peggiori il dato e' di una fiala ogni diecimila accessi). E nelle strutture piu' virtuose il rapporto sale a 5 su 100: un dato assolutamente insufficiente, secondo i promotori del trattamento del dolore acuto in urgenza, anche se mancano ancora precisi parametri di riferimento in questo ambito. In base alle indicazioni contenute nelle linee guida, la presa in carico del dolore del paziente deve iniziare dal triage, la prima valutazione clinica immediatamente successiva all'accettazione: nel caso di dolore classificato come 'lieve' o 'moderato' interviene l'infermiere: seguendo una precisa procedura prestabilita, questi somministra un analgesico al paziente, in attesa della visita del medico. Nel caso piu' gravi di dolore valutato come 'severo', per esempio una colica renale o una frattura ossea, dovra' intervenire prontamente il medico con la somministrazione del farmaco adeguato. 'Il trattamento del dolore in emergenza - commenta Giorgio Carbone, presidente nazionale di Simeu - deve essere uno degli obiettivi fondamentali del medico di emergenza-urgenza. La nostra Societa' si impegna a garantire un'adeguata formazione anche in questo campo'. 21-10-2012 19:25 ITALIA/Giovani e infarto. In crescita anche grazie a cocaina Sempre piu' giovani sono colpiti da patologie cardiovascolari e l'uso di droghe, soprattutto cocaina, amplifica il rischio di infarto. E' emerso al convegno dei maggiori esperti italiani di medicina cardiovascolare a Viareggio. I dati italiani indicano in 235.000 i decessi annuali per malattie cardiovascolari: una persona ogni quattro minuti subisce un attacco cardiaco e uno su quattro non sopravvive. Ma cio' che preoccupa maggiormente gli specialisti e' l'insorgenza di simili eventi nella popolazione giovanile, Infatti, una percentuale rilevante dei 160.000 soggetti che annualmente manifestano un attacco cardiaco, hanno tra i 35 e i 40 anni. 'Non possiamo e non dobbiamo nascondere l'evidenza dei fatti - dice Stefano Taddei dell'Universita' di Pisa e direttore del Centro di riferimento regionale per l'ipertensione - i giovani che fanno uso piu' o meno abituale di droghe, soprattutto cocaina, sono a grave rischio. Coloro che sopravvivono agli eventi cardiovascolari acuti sono destinati a diventare pazienti cronici e la loro qualita' di vita e' definitivamente compromessa anche se oggi abbiamo cure efficaci a disposizione che pero' ricadono significativamente sulle risorse economiche per la spesa sanitaria che, ricordiamolo avviene con i soldi versati dai contribuenti'. 21-10-2012 19:28 ITALIA/Il pensiero di Gasparri.... 'Se al governo andranno Bersani, Vendola e altri, visto che i soldi non ci sono faranno le cose a costo zero come i matrimoni gay e la legalizzazione della droga, come ha fatto in Spagna Zapatero'. Lo afferma il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, intervenendo al convegno di Magna Carta. 21-10-2012 19:33 ITALIA/Arrestato consigliere comunale Pd dell'aretino. Aveva 2 kg di marijuana in casa Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Questa l'accusa che ha portato in carcere Leonardo Simoni, consigliere comunale (Pd) e presidente della Commissione bilancio del Comune di Montevarchi (Arezzo). L'uomo, 46 anni, nel corso di alcuni controlli dei carabinieri di San Giovanni Valdarno e di Arezzo e' stato trovato in possesso di circa due chili di marijuana. Simoni ha gia' rassegnato le dimissioni dall'incarico, depositando la lettera presso il comune di Montevarchi. Il consigliere Pd lo scorso febbraio aveva presentato una mozione per contrastare l'uso della droga. A darne notizia il capogruppo Pdl al Comune di Montevarchi Mauro Bindi e il consigliere regionale Stefano Mugnai che si dicono 'senza parole'. Nella mozione Simoni chiedeva al Sindaco e alla Giunta di 'ampliare il contrasto alle droghe, attraverso politiche giovanili piu' attive'. Simoni, secondo quanto appreso, si e' dimesso oggi dalle responsabilita' istituzionali e di partito ed e' stato sospeso cautelativamente da iscritto al Pd. 'Diversamente da quanto diffuso dagli organi di stampa non e' in carcere, non spacciava stupefacenti, ne' ha fatto del male a nessuno'. Lo scrive in una nota la famiglia del consigliere comunale. La famiglia precisa che Simoni e' ai domiciliari, non in carcere: 'Leonardo e' a casa'. 'Diversamente da quanto riferisce la cronaca quotidiana riguardo ad altri esponenti politici - continua la nota - Leonardo non si e' dimesso da tutti i suoi incarichi e responsabilita' per aver recato danno alla comunita', ma per problemi personali. Le indagini sono in corso. Siamo fiduciosi che la magistratura, quando le indagini saranno concluse, sapra' accertare la verita''. 'Leonardo e' un padre affettuoso e protettivo, adorato dai figli, dedito al lavoro, sempre pronto ad offrire il proprio sostegno agli anziani genitori con generosita' e dedizione - conclude la nota - Siamo addolorati come e piu' di quanto una famiglia possa esserlo in un momento come questo. Gli siamo vicini in ogni modo'. 21-10-2012 19:38 ITALIA/Aborto piu' sicuro con RU486. Ricerca Sat'Anna di Torino "E' possibile usare la Ru486 in Italia senza violare la legge. Inoltre ogni tipo di aborto, medico o chirurgico, spontaneo o volontario, del primo o del secondo trimestre, e' reso piu' efficace e piu' sicuro dall'impiego della Ru486. Infine non vi e' piu' alcuna scusa per non usare la Ru486 degli ospedali italiani". Ad affermarlo e' Silvio Viale, responsabile del Servizio unificato di Ivg dell'ospedale Sant'Anna di Torino, che ha presentato al convegno 'Unwanted pregnancy, a fact of life' di Edimburgo, promosso dall'International Federation of Abortion Providers and Contraception, i dati dell'ospedale torinese su una casistica di 3031 donne aggiornata al 30 settembre 2012. "In Italia - riporta il comunicato dell'Associazione radicale 'A.Aglietta' - sono ormai oltre 20.000 le donne che hanno potuto utilizzare la Ru486 e si stima che nel 2011 siano state oltre 7.000". "Nel 2011 il 27,2% delle interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg) ha potuto beneficiare della RU486 - riporta la ricerca del S.Anna - nei primi sei mesi del 2012 le Ivg fino a 90 giorni sono stati 1747, 416 (23,9%) medici e 1321 (76,1%) chirurgici. Gli aborti con la RU486 sono stati il 99% delle Ivg fino a 49 giorni e complessivamente il 28,6% di tutte le Ivg del primo e secondo trimestre. In particolare: 2346 casi di aborto medico fino a 49 giorni; 196 casi di aborto spontaneo (aborto interno o ritenuto); 327 casi di aborto medico del secondo trimestre (volontario e morte endouterina); 141 casi casi di aborto chirurgico del secondo trimestre (volontario e morte endouterina); 9 casi in cui il trattamento e' stato sospeso dopo l'assunzione della Ru486". Dei 2542 casi di aborto fino a 49 giorni e di aborto interno la percentuale di 'raschiamento' e' stata del 4,7%, 120 casi, con un risparmio di 2422 interventi chirurgici. "Questa e' certamente la casistica piu' ampia di un ospedale italiano sulla Ru486 - avverte Silvio Viale - e dimostra come, nonostante le polemiche e le resistenze, sia possibile introdurre la Ru486 nella pratica clinica. I benefici sono evidenti. Ogni ritardo e' indice di cattiva pratica clinica e potrebbe configurare un'omissione di pubblico servizio. Non permettere la scelta - conclude - tra metodi medici e chirurgici e' antistorico e antiscientifico". 22-10-2012 10:45 IRAN/Giustiziati dieci trafficanti di droghe L'Iran ha giustiziato oggi 10 trafficanti di droga, nonostante l'appello alla clemenza lanciato da Amnesty International. Stando a quanto si legge sul sito dell'ufficio della Procura di Teheran, i 10 uomini, membri di due diverse organizzazioni smantellate nella capitale, erano stati condannati per traffico di droga, dopo il sequestro di oltre una tonnellata di oppio e di una tonnellata di "cristallo" (metanfetamine). Nei giorni scorsi, Amnesty International aveva più volte invitato le autorità iraniane a non giustiziare i 10 uomini, giudicando eccessiva la pena capitale per traffico di droga: tre quarti delle esecuzioni condotte in Iran, pari a diverse centinaia ogni anno, riguardano proprio trafficanti di droga. Secondo Amnesty International, sono circa 344 le persone giustiziare in Iran dall'inizio dell'anno fino al 9 ottobre scorso, perlpiù trafficanti. Nel 2011, sempre secondo Amnesty, Teheran ha eseguito almeno 360 pene capitali, di cui tre quarti per accuse di droga. 22-10-2012 10:47 FRANCIA/Narcotraffico. Due miliardi di euro all'anno. Rapporto Frutta molto bene il traffico della droga in Francia: secondo un "rapporto confidenziale" della polizia giudiziaria, di cui oggi dà notizia il quotidiano Le Figaro, i profitti per i trafficanti di droga ammontano circa a due miliardi di euro l'anno. Solo per la cannabis, si legge sul rapporto del Sirasco, il Servizio di intelligence sulla criminalità organizzata, il volume d'affari annuo è "superiore al miliardo di euro per 250 tonnellate di resina di cannabis consumata annualmente". "La vivacità e le capacità di movimento delle organizzazioni criminali responsabili dell'importazione massiccia di cannabis marocchino e lo smistamento continuo del flusso di stupefacenti costituiscono la principale fonte di sostentamento dell'economica sotterranea in Francia" scrive il Sirasco, secondo il quale si sta formando, al fianco delle organizzazioni criminali "tradizionali" una nuova generazione di spacciatori provenienti dalle "città sensibili". 22-10-2012 10:52 ITALIA/Falso. 7 miliardi di fatturato. Censis È di 6,9 miliardi di euro l'anno il fatturato del mercato del falso in Italia. I settori più colpiti sono l'abbigliamento e gli accessori (2,5 miliardi), il comparto cd, dvd e software (1,8 miliardi) e i prodotti alimentari (1,1 miliardi). Sono alcuni dei dati emersi da una ricerca realizzata dal Centro studi investimenti sociali (Censis) per il ministero dello Sviluppo economico sull'impatto della contraffazione sul sistema-Paese. I danni sono evidenti. Il Censis calcola che il mercato dei prodotti contraffatti generi un mancato gettito fiscale per 1,7 miliardi di euro. Riportare, quindi, sul mercato legale la produzione dei beni contraffatti significherebbe anche avere un gettito aggiuntivo per imposte dirette e indirette (compresa la produzione indotta) di 4,6 miliardi di euro. Inoltre, dice il Censis, se i prodotti contraffatti fossero venduti sul mercato legale si avrebbero 13,7 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, con conseguenti 5,5 miliardi di euro di valore aggiunto. La produzione aggiuntiva genererebbe acquisti di materie prime, semilavorati e servizi dall'estero per un valore delle importazioni pari a 4,2 miliardi di euro. E la produzione complessiva degli stessi beni in canali ufficiali assorbirebbe circa 110.000 unità di lavoro a tempo pieno. Sul mercato del falso sono diffusi per di più illeciti quali le contraffazioni di design, cioè la riproduzione e commercializzazione di articoli che costituiscono copie illecite di prodotti sulla base di modelli o disegni registrati. Questo fenomeno colpisce soprattutto la pelletteria, ma anche gli oggetti d'arredamento, per l'illuminazione, i casalinghi. C'è poi l'abuso dell'indicazione di origine "Made in Italy" e di analoghe indicazioni: si spacciano per italiani prodotti che hanno in tutto o in parte origini diverse. Questo fenomeno interessa soprattutto il settore alimentare, ma colpisce anche quello delle calzature. Si aggiunge a tutto ciò il fenomeno dell'importazione parallela, cioè la commercializzazione in Italia di prodotti destinati a un Paese diverso ma venduti da noi, attraverso canali non ufficiali, a prezzi inferiori a quelli normalmente praticati. Riguarda, per esempio, il settore dei cosmetici. A destare allarme è la capacità dei contraffattori di intervenire in qualsiasi settore merceologico, su qualsiasi tipologia di prodotto (da quelli di gamma alta a quelli di bassa qualità) e su qualsiasi canale di vendita (con un grande sviluppo, nell'ultimo periodo, delle vendite su internet). La gamma dei beni contraffatti si è estesa al punto tale che non esiste prodotto che non possa essere imitato e venduto. Si copia di tutto: dagli accessori di abbigliamento ai gioielli, alle calzature, agli oggetti di design, ai giocattoli, ai cosmetici, perfino i medicinali. Il Censis sottolinea come il mercato del falso si alimenti grazie alla domanda dei consumatori, convinti di fare un affare comprando a basso prezzo l'oggetto desiderato. Il fatto che sia illecito comprare prodotti contraffatti passa in secondo piano. La ricerca intitolata "L'impatto della contraffazione sul sistema-Paese: dimensioni, caratteristiche e approfondimenti", è stata presentata oggi a Roma da Loredana Gulino, direttore generale della Dg Lotta alla Contraffazione-Uibm del ministero dello Sviluppo economico, da Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, con le conclusioni di Giuseppe De Rita, presidente del Censis, e di Massimo Vari, sottosegretario allo Sviluppo economico. 22-10-2012 12:16 FRANCIA/Gli ogm non sono tossici! Consiglio superiore della Biotecnologia Il Consiglio superiore della Biotecnologia francese (Hcb), l'organismo pubblico indipendente costituito dal governo di Parigi, ha respinto oggi i risultati dello studio del professor Gilles-Eric Seralini sulla tossicita' del mais Ogm NK603. 'Il dispositivo sperimentale presentato e' inadatto agli obiettivi dello studio', ha sentenziato l'Authority. La ricerca, gia' criticata di recente dall'Autorita' europea per la sicurezza alimentare, sosteneva che i ratti nutriti con il mais in questione soffrono di squilibri ormonali e denunciava tumori della mammella in eta' molto giovane rispetto ai ratti alimentati con del cibo regolare. 22-10-2012 14:31 ITALIA/Tlc e concorrenza. Sprone dell'IBL all'AGCOM L'Agcom dovrebbe "prendere di petto il tema della concorrenza, soprattutto nella telefonia fissa": lo sostiene l'Istituto Bruno Leoni, nel report "La regolamentazione delle telecomunicazioni. Un bilancio dell'Agcom 2005-2012 e l'agenda per il prossimo settennato", che analizza la relazione tra le misure intraprese dall'Autorita' e l'andamento del mercato tra il 2005 e il 2012 e constata che alcune delle principali decisioni dell'Agcom hanno avuto effetti solo in parte soddisfacenti (l'approvazione degli impegni di Telecom Italia sulla nuova disciplina dell'accesso alla rete) o tout court negativi (l'aumento dei canoni di unbundling). L'auspicio dell'Ibl e' che il nuovo consiglio dell'Agcom "non sprechi tale preziosa opportunita'". Il mercato del fisso in Itala "la cui contrazione non e' compensata dall'andamento del mercato mobile", si legge nel report dell'Ibl, "e' influenzato dalla presenza di un incumbent che ha una quota di mercato ancora elevata, che continua a generare cassa e a registrare margini operativi stabili e soddisfacenti, mentre e' preoccupante la situazione degli operatori alternativi a causa dell'aumento dei costi wholesale (dal 2008 in poi) a solo vantaggio di Telecom Italia. Cio' comporta la necessita' di un forte controllo delle condizioni economiche di accesso alla rete in rame di Telecom Italia". Anche nella banda larga, prosegue l'Ibl, "si evidenzia la dominanza di Telecom Italia e l'assenza di infrastrutture alternative alla rete in rame dell'incumbent fa collocare l'Italia tra i paesi europei con il minor livello di penetrazione e qualita' del servizio". Per l'Ibl, dunque, spetta al nuovo cosiglio dell'Agocm "risolvere questioni complesse ereditate", come i prezzi di accesso alla rete in rame, la neutralita' della rete, gli obiettivi dell'agenda digitale europea, attraverso "un reale impatto positivo al contesto competitivo". 22-10-2012 14:37 GRAN BRETAGNA/Fecondazione assistita. Donna incinta senza usare farmaci Nel Regno Unito e' stata la prima a tentarci e riuscirci, e ora ha deciso di raccontare pubblicamente, in un'intervista al quotidiano 'The Independent', la sua storia per invogliare altre donne, che hanno abbandonato il sogno di un figlio, a seguire il suo esempio. Tina Milkovic, 34 anni, e' stata la prima donna britannica ad usare con successo una tecnica di fertilita' per cui non sono necessari i farmaci: la maturazione in vitro (ivm). A differenza della fecondazione in vitro (fivet), in questo caso si prelevano gli ovociti dalle ovaie materne per farli maturare in laboratorio, e senza usare farmaci. Un'alternativa piu' sicura per le tante donne che soffrono di sindrome dell'ovaio policistico, e che possono avere gravi reazioni ai farmaci di stimolazione ormonale delle ovaie. Tina, con suo marito Joe, 48 anni, ha avuto cosi' due gemelli che ora hanno 5 anni. La sindrome dell'ovaio policistico colpisce 1 donna su 10 e circa il 40% necessita di trattamenti di fertilita'. Il 25% di loro e' piu' a rischio di iperstimolazione ovarica, che puo' essere fatale. Circa l'1% delle donne che si sottopone a fivet finisce all'ospedale per questo motivo. Il problema e' che la fivet usa dosi massicce di farmaci della fertilita' per far maturare gli ovociti dentro i follicoli ovarici, prelevandoli poi per fertilizzarli con lo sperma. Con l'ivm invece gli ovuli non ancora maturi sono raccolti dalle donne, a cui non sono state stimolate le ovaie, e vengono fatti maturare in laboratorio fino a 48 ore per poi fertilizzarli con lo sperma. L'ivm inoltre costa 2.100 sterline a ciclo, contro le 4mila della fecondazione in vitro, ma e' efficace la meta' delle volte. Prima del Regno Unito, la tecnica era stata sperimentata in Corea del Sud e Canada. 'La notte prima di iniziare la fivet - racconta Tino - scoprimmo che il nostro medico era stato autorizzato a provare la ivm. Cosi' ci abbiamo provato, ed e' andata bene al primo tentativo. Molte donne non sanno che questa tecnica e' disponibile in Inghilterra'. 22-10-2012 14:46 ITALIA/Censura. Giornalista Rai insulta tifosi del Napoli-calcio. Sospeso Sospeso dal servizio il giornalista autore del servizio sulla partita Juve-Napoli: la Rai si scusa "profondamente con tutti i cittadini di Napoli e con tutti gli italiani per l'inqualificabile e vergognoso servizio andato in onda nell'edizione serale della Tgr Piemonte, sabato 20 ottobre a firma Giampiero Amandola" e comunica che nei suoi confronti e' stato aperto un procedimento disciplinare. Amandola aveva domandato ai tifosi juventini: "come riconosci i napoletani, dalla puzza come i cinesi?". -"Il presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, e il direttore generale, Luigi Gubitosi - riferisce una nota - hanno espresso il loro sdegno per l'increscioso episodio e si augurano che gli uffici competenti applichino la massima celerita' e severita' nel valutare l'accaduto". "Il direttore generale si e' scusato personalmente e a nome dell'intera azienda con il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris". "La Rai- conclude la nota - e' e sara' sempre in prima fila nella lotta contro ogni forma di razzismo e la stupidita' che l'accompagna". 22-10-2012 18:47 USA/Abuso marijuana provoca nausea e vomito ciclici L'abuso di marijuana puo' provocare nausea ciclica, vomito ricorrente e dolori addominali. Sono gli effetti di un disturbo ancora poco conosciuta, la sindrome iperemetica da cannabinoidi. A rivelarlo e' lo studio dello Scripps Green Hospital and Clinic di San Diego (Usa), presentato al 77esimo congresso dell'American College of Gastroenterology's di Las Vegas. Secondo i ricercatori l'effetto della sindrome, ancora poco studiato, ha un costo molto alto per il servizio sanitario "in quanto molto spesso per cercare di capire l'origine e le cause della nausea e del vomito i medici procedono con test diagnostici e trattamenti non proprio economici. Anzi molte volte inefficaci". "I pazienti che fanno uso di cannabis, naturale o in forma sintetica chiamata 'Spice' - avvertono i ricercatori - non si rendono conto che gli episodi che manifestano con un certa ciclicita', come vomito e dolori addominali persistenti, possono essere il risultato della sindrome. Anzi - precisano - tendono ad aumentare il consumo della marijuana nel tentativo di alleviare proprio questi dolori. Ma - concludono - l'unica soluzione ai disturbi e' quella di smettere con la cannabis". 22-10-2012 18:49 ITALIA/Tossicodipendenti in carcere e sovraffollamento. Digiuno a staffetta Inizia oggi il digiuno 'a staffetta' perche' il governo 'emani subito un decreto legge contro il sovraffollamento delle carceri, cancellando le norme della legge sulle droghe che incarcerano per fatti di lieve entita' e impediscono l'uscita dei tossicodipendenti'. Lo annuncia Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze e coordinatore nazionale dei garanti, che digiunera' da oggi a mercoledi'. I garanti dei detenuti chiedono anche 'l'approvazione della legge sull'introduzione del reato di tortura; della legge sull'affettivita' in carcere; l'approvazione dell'istituzione della figura del Garante nazionale dei diritti dei detenuti; l'applicazione integrale del Regolamento del 2000 per assicurare condizioni di vita dignitose'. 22-10-2012 18:55 ITALIA/Nuovo assessore lombardo alla Sanita'. Riccio: poco rispettoso dell'autodeterminazione Mario Riccio, il medico di Cremona che aiuto' Piergiorgio Welby a porre fine alla sua vita, ha preso posizione dopo la notizia della nomina di Mario Melazzini ad assessore alla sanita' della Regione Lombardia. 'Ritengo - ha affermato Riccio - che non sia opportuno che chi ha avuto poco rispetto per l'autodeterminazione del paziente gestisca la sanita' pubblica'. 'E' lo stesso Mario Melazzini - ha spiegato Riccio - che in occasione della vicenda Welby si espresse duramente sul Cardinal Martini. Affermando tra l'altro (in una occasione pubblica a Cremona il 5 febbraio 2007 ,la citta' dove vivo) che Martini presentava 'alterate capacita' cognitive' a causa dei farmaci che assumeva, sempre a detta di Melazzini, per il Parkinson. Cio' in riferimento al famoso articolo a firma di Martini comparso sul Sole 24 ore la domenica precedente dal titolo 'Io, Welby e la morte'. In questo articolo Martini operava una netta divisione fra atti eutanasici - ai quali rimaneva contrario - ed il rifiuto di terapie come nel caso Welby, verso il quale invitava a considerarlo non contrario ai precetti della chiesa cattolica'. 'L'attacco di Melazzini - ha ricordato Riccio - fu talmente violento che il senatore Paolo Bodini (PD) di Cremona presente in sala,,si alzo' e se ne ando' per protesta, come riportato dalle cronache'. 'Melazzini poi - ha concluso Riccio - e' sempre stato molto aggressivo nei confronti del caso Englaro, fino a sostenere recentemente che i soldi stanziati per il film di Bellocchio dalla regione Friuli erano sprecati'. 22-10-2012 18:58 ITALIA/Telefonini. Sentenza: irragionevole il divieto di uso nei Cie Non appaiono evidenti le ragioni dell'utilità e della ragionevolezza della misura di vietare l'uso dei telefoni cellulari nei centri di identificazione ed espulsione, tenuto conto anche che tale misura non è adottata dappertutto. Tale imposizione ha reso oltretutto difficile la possibilità di comunicare per gli ospiti del centro. Lo scrivono i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano nella sentenza relativa alla rivolta del gennaio scorso nel Cie di via Corelli in cui motivano la derubricazione dell'accusa di devastazione in quella meno grave di danneggiamento. I giudici comunque affermano che la reazione degli immigrati ospiti del Cie "fu di significativa gravità" e che "ci furono danni di non lieve entità" con l'incendio dei materassi. Le attenuanti generiche sono infatti state concesse solo agli imputati non recidivi. Le condanne vanno da un minimo di 7 mesi a un massimo di 1 anno e 3 mesi. 23-10-2012 09:16 MESSICO/Narcoguerra. 24 cadaveri disotterrati ad Acapulco Almeno 24 cadaveri sono stati disotterrati in una zona urbana di Acapulco, luoghi in cui i narcotrafficanti spesso fanno dei massacri. Lo hanno fatto sapere le autorita' dello Stato di Guerrero, La macabra scoperta e' avvenuta durante alcuni lavori di scavo nella zona del porto della citta'. “Stiamo per convocare le persone che hanno avuto dei parenti che sono spariti” in modo da identificare i corpi, hanno detto le autorita'. Acapulco in questi ultimi mesi e' stata teatro di numerosi atti vi violenza legati al crimine organizzato, essenzialmente per traffici di droghe. Lo Stato di Guerrero e' un dei piu' tartassati dai morti causati dal narcotraffico e dalla repressione dell'Esercito. Violenze che hanno provocato 60.000 morti negli ultimi sei anni in tutto il Messico. 23-10-2012 10:08 BRASILE/Consumatori crack. Sindaco di Rio: ricovero coatto Il sindaco di Rio de Janeiro dichiara guerra ai consumatori di crack e annuncia per loro il ricovero coatto in strutture ospedaliere per essere disintossicate. Eduardo Paes, rieletto il 7 ottobre con il 67 per cento delle preferenze, ha annunciato la misura al termine di un vertice con i responsabili della favela di Jacarezinho, 'pacificata' il 14 ottobre scorso con uno spettacolare blitz della polizia militare, con l'ausilio di blindati ed elicotteri dell'esercito e della marina. 'Non voglio piu' assistere allo spettacolo di persone che si drogano per le strade. Non voglio entrare in una discussione ideologica, voglio solo salvare vite umane', ha detto Paes. La settimana scorsa, 67 persone, tra cui cinque adolescenti, sono state sorprese ad assumere crack per le strade di Rio e identificate dalla polizia. La favela di Jacarezinho, chiamata anche 'Cracolandia', era diventata il quartier generale del 'Comando Vermelho', la gang di narcotrafficanti piu' sanguinaria della citta'. Le autorita' brasiliane hanno intensificato la lotta al crimine e al narcotraffico in vista dei Mondiali di calcio del 2014 e delle Olimpiadi di Rio del 2016. 23-10-2012 10:12 ITALIA/Quattro alpini indagati per spaccio marijuana Avrebbero spacciato marijuana a Belluno quattro alpini che sono stati indagati dal procuratore della Repubblica di Padova Sergio Dini, in passato magistrato della procura militare di Padova. Si tratta di quattro sottufficiali del 7/o reggimento Alpini di stanza a Belluno iscritti nel registro delle persone sottoposte ad indagine con l'ipotesi di reato di concorso in spaccio di sostanza stupefacente. L'indagine e' iniziata a fine gennaio, quando un caporale di ritorno da un periodo di licenza in Sicilia era stato fermato dagli uomini della Guardia di Finanza di Padova impegnati in un servizio di prevenzione dello spaccio di droga alla stazione ferroviaria. Il giovane era stato trovato in possesso di 150 grammi di marijuana. Nello sviluppo delle indagini sono spuntati i nomi di altri tre commilitoni del graduato, che non e' stato arrestato in quanto incensurato. ------------------------------------------- COMUNICATI 17-10-2012 12:48 Legge di stabilita': quando la certezza del diritto e' un optional Primo Mastrantoni  Lo statuto del contribuente (1), all'articolo 3, stabilisce che le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo. La proposta di "Legge di Stabilita'", in sostanza la vecchia legge finanziaria, prevede un taglio a deduzioni e detrazioni e ha effetto retroattivo. Vero e' che una legge puo' modificare una legge precedente, ma dove va a finire la certezza del diritto? Ora il testo e' in discussione in Parlamento e, speriamo, che la norma venga modificata. Quello che lascia perplessi e' che una pubblica istituzione, il Governo, proponga una cosi' plateale violazione delle norme di legge in vigore pur di far cassa. Seguendo questo modo di pensare, e di fare, non dovremmo piu' meravigliarci dello stato del nostro Paese: infiltrato da organizzazioni malavitose e governato da una classe politica che pensa piu' ai propri affari che a quelli comuni. Perche', allora, meravigliarsi del caso Fiorito? (1) Legge 212/2000 18-10-2012 12:51 Corte dei Conti Europea bacchetta le Agenzie comunitarie: non hanno gestito i conflitti di interessi Primo Mastrantoni  Gli auditor della Corte dei Conti Europea hanno valutato le politiche e le procedure per la gestione di situazioni di conflitto d'interessi di quattro Agenzie, che sono state selezionate in quanto prendono decisioni di vitale importanza per la sicurezza e la salute dei consumatori. Esse sono l'Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA), l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), l'Autorita' europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e l'Agenzia europea per i medicinali (EMA). La Corte dei Conti ha concluso che nessuna delle Agenzie controllate ha gestito adeguatamente le situazioni di conflitto d'interessi. Nelle politiche e nelle procedure specifiche di ciascuna Agenzia, come pure nell'attuazione delle stesse, si e' riscontrata una serie di carenze di diversa importanza. Viene definito come conflitto d'interessi il conflitto tra la missione pubblica e gli interessi privati di un funzionario pubblico, in cui quest'ultimo possiede a titolo privato interessi che potrebbero influire indebitamente sull'assolvimento dei suoi obblighi e responsabilita' pubblici. Certi rischi di conflitto d'interesse sono insiti nella struttura delle Agenzie selezionate (ad esempio, la stessa organizzazione e' al tempo stesso un rappresentante della direzione ed un fornitore di servizi) e nella loro dipendenza dalla ricerca svolta dalle industrie. In quest'ottica, e' fondamentale che le Agenzie selezionate abbiano solidi sistemi per gestire un elevato rischio inerente di conflitto d'interessi. Questo del conflitto di interessi e' un problema annoso, anche in Italia, che non e' stato parimenti adeguatamente affrontato. Il prossimo Parlamento dovrebbe porselo come problema prioritario. 19-10-2012 09:58 Riscaldamento: autonomo o centralizzato? Primo Mastrantoni   Inizia il freddo ed e' il momento di pensare al riscaldamento e, come tutti gli anni, si ripropone la vessata questio: meglio un riscaldamento centralizzato o individuale? La risposta e' semplice: dipende dalle esigenze del consumatore. Non esiste una scelta di per se' migliore dell'altra. E' evidente che le grandi quantita', razionalmente impiegate, fanno risparmiare, cosi' i grandi impianti di combustibile per il riscaldamento sono piu' convenienti. Un riscaldamento centralizzato e' piu' indicato se omogeneamente utilizzato, il che vale per gli uffici che hanno un orario standard, per esempio 9-17. In questo caso l'impianto viene attivato e disattivato ad orari stabiliti, e' spento il sabato e la domenica, e' prevista una sola caldaia con manutenzione unificata. Diverso e' il caso delle abitazioni private perche' ciascuna famiglia ha esigenze diverse. C'e' chi esce la mattina e rientra in serata o il fine settimana e' fuori, chi e' in casa solo per alcune ore della giornata, chi invece vi soggiorna per molte ore (vedi anziani). Nello stesso edificio inoltre vi possono essere uffici e abitazioni private, con esigenze del tutto opposte. Le necessita' del mondo condominiale sono insomma estremamente differenziate e accontentare tutti e' praticamente impossibile. In questo caso la caldaia autonoma appare la soluzione piu' razionale, perche' consente di adattare alle proprie esigenze giorni e orari di accensione, ottenendo un buon rapporto costi-benefici e consente di evitare lunghe e accesissime discussioni condominiali sui termosifoni troppo o troppo poco accesi e sulle relative bollette. 22-10-2012 13:17 Regioni. Elezioni in Lombardia e Lazio. Gli 80 milioni diamoli ai terremotati Primo Mastrantoni  Le regioni Lombardia e Lazio si avviano alle elezioni, cioe' alla elezione dei presidenti e al rinnovo dei consigli regionali. Le parti politiche chiedono di andare o alle elezioni subito, entro l'anno, o piu' in la', a febbraio per esempio. Ogni parte adduce le proprie ragioni. Noi vorremmo addurre quella del cittadino contribuente. Secondo le dichiarazioni di esponenti regionali le elezioni costerebbero 50 milioni per la Lombardia e 30 milioni nel Lazio. Totale 80 milioni di euro. A marzo prossimo ci saranno le elezioni nazionali, per la Camera dei Deputati e per il Senato e nella capitale anche quelle comunali e municipali. La prima cosa che il cittadino contribuente si chiede e' semplice: non si potrebbero tenere tutte le elezioni nello stesso tempo? Si risparmierebbero 80 milioni e gli elettori non dovrebbero tornare alle urne nel giro di pochi mesi. Gli 80 milioni risparmiati si potrebbero devolvere alle zone interessate da calamita' naturali. Sembra poco razionale? 23-10-2012 12:15 Sentenza per il terremoto dell'Aquila. Tra procurato e mancato allarme Primo Mastrantoni  L'art. 658 del Codice penale recita "Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l'autorita', o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, e' punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda da euro 10 a euro 516." Ne sa qualcosa l'ex ministro della Protezione Civile, Giuseppe Zamberletti, che, nel lontano 1985, sulla base delle dichiarazioni dell'Istituto Nazionale di Geofisica che prevedeva una «scossa pericolosa, ordino' lo stato d'allerta per dieci Comuni della Garfagnana (Toscana): scuole chiuse per due giorni, case vecchie o in cattivo stato evacuate. Centomila persone abbandonarono le proprie abitazioni, ma il terremoto non arrivo' e l'ex ministro Zamberletti fini' sotto inchiesta per procurato allarme. Ieri, il Tribunale dell'Aquila ha condannato, per omicidio colposo, gli scienziati della Commissione Grandi Rischi per aver sottovalutato il pericolo e fornito informazioni "imprecise e incomplete" sul sisma che colpi' il capoluogo abruzzese il 6 aprile del 2009 e provoco' 309 morti. Per capire meglio si dovra' aspettare il dispositivo delle sentenza, nel frattempo qualche considerazione va fatta. Se manca l'allarme si viene processati, se si procura l'allarme si viene processati. Che dire? Che le previsioni di qualunque tipo, anche quelle meteo, sono tali, cioe' ipotesi e non hanno valore scientifico. Lo scienziato si trova, dunque, tra l'incudine e il martello. Difficile posizione. Vogliamo ricordare che negli ultimi 44 anni i terremoti sono costati 162 miliardi, oltre alle vite umane, al dolore e alla disperazione dei sopravvissuti. Servono 40 miliardi per mettere in sicurezza l'Italia, ad iniziare dalla Calabria che ha la piu' alta probabilita' di evento sismico. Un buon investimento che dovrebbe sostituire i soldi previsti per l'inutile Ponte di Messina. ------------------------------------------- ARTICOLI 17-10-2012 12:40 Stupefacenti e ingente quantità, commento alla sentenza 36258/2012 SS.UU. Cassazione Carlo Alberto Zaina Era molto atteso, tra gli addetti ai lavori, il deposito delle motivazioni concernenti la pronunzia delle SS.UU. della Corte di Cassazione n. 36258/2012, dello scorso 24 maggio, che ha organicamente introdotto nuove forme di regolamentazione dei criteri di applicazione della circostanza aggravante di cui all'art. 80 comma 2° dpr 309/90, in materia di ingente quantità di sostanze stupefacenti. La decisione in parola, infatti, aveva risolto il contrasto, insorto fra più sezioni della Suprema Corte, avente ad oggetto quali avrebbero dovuti esseri i canoni ermeneutici di base per poter dare corso ad un'applicazione giurisprudenzialmente omogenea della circostanza aggravante in parola. La motivazione adottata con la sentenza dimostra inequivocabilmente come la Corte di legittimità abbia optato per l'adozione di una soluzione indubbiamente compromissoria. Tale opzione è stata perseguita, attraverso l'adozione di parametri di carattere aritmetico, pur nell'evidenza dello sforzo di indirizzare il proprio giudizio al superamento di locuzioni di carattere indeterminato ( ad es. “numero di fruitori finali” “mercato clandestino” “apprezzabile area di spaccio”) largamente utilizzate per sopperire alla genericità della formulazione del testo normativo. Tralasciamo il pur interessante ed articolato percorso di ricognizione storica seguito dalle SS.UU., pur riconoscendo l'analiticità ed il rigore della ricostruzione operata dai giudici di legittimità. Sono, infatti, notissimi gli interventi interpretativi tendenti a fornire concretezza ad un testo di legge, l'art. 80 comma 2° dpr 309/90, più volte sospettato di indeterminatezza ed incostituzionalità (per tutti la pronunzia SS.UU 21 giugno 2000, n. 17 Primavera). Nel contesto di tale tragitto di decodificazione della norma, si deve osservare che la posizione giurisprudenziale che maggiormente suscita la necessità di un chiarimento ermeneutico è quella assunta, in progresso di tempo, dalla Sesta Sezione della Corte Suprema. E', infatti, ormai incontroverso quell'approdo che ha – via via – mietuto sempre maggiori consensi e che ha razionalmente individuato, quale parametro esclusivo per giungere all'applicazione concreta della circostanza aggravante, il quantitativo lordo di kg. 2 per le droghe pesanti e kg. 50 per quelle leggere, in relazione ad una percentuale media di principio attivo. Or bene, appare indiscutibile la positiva influenza che una simile impostazione ha prodotto sulla decisione resa dalle SS.UU. . La tesi posta a base dell'indirizzo assunto dalla Sesta Sezione traeva fondamento, infatti, dal timore che il dettato dell'art. 80 comma 2° dpr 309/90 ledesse il principio costituzionale di legalità (art. 25 comma 2° Cost.), sotto il più volte ricordato profilo della indeterminatezza. Muovendo da questa premessa, quindi, la Sesta Sezione della Corte (attraverso plurime pronunzie, tra le quali si segnala n. 20119, 2.3.2010, Castrogiovanni) manifestava l'esigenza, peraltro avvertita da tempo in dottrina, di “definire l'ambito di apprezzamento rimesso al giudice di merito e, di riflesso, quello proprio del sindacato di legittimità”, con riferimento all'identificazione di un parametro – nella specie quello squisitamente ponderale – che si ponesse (e si ponga) quale dato di riferimento munito di apprezzabile attendibilità. E' apparsa, peraltro, del tutto necessaria (ed imprescindibile) una specificazione in ordine a quale tipo di valore ponderale soglia dovesse essere preso a paradigma. Si è così inteso precisare che, con il termine in questo modo richiamato, non si veniva affatto ad individuare il quantitativo lordo, bensì si doveva operare riferimento esclusivo alla purezza della sostanza stupefacente espressa in milligrammi. La designazione del principio attivo, quale canone di riferimento in subjecta materia, costituisce dunque il decisivo passaggio metodologico ulteriore, per potere legittimare l'adozione di canoni ermeneutici che le SS.UU. definiscono nella sentenza in commento “..semplici parametri indicativi tratti......sulla base dei dati provenienti dalla esperienza processuale”. Il ricorso ad un criterio definitorio, che appare ispirato esclusivamente a canoni quantitativi, costituisce tra l'altro adeguata e pertinente risposta dei Supremi Giudici anche al disagio che, più volte, si è manifestato a seguito di pronunzie di merito (e non solo di merito) tra loro del tutto disarmoniche, se non addirittura contraddittorie sullo specifico punto. Pronunzie che, difettando di piattaforme ermeneutiche e metodologiche comuni, hanno in realtà ingenerato negli addetti ai lavori perplessità e confusione, pur spesso in presenza di condizioni geografiche e di quantitativi tra loro non dissimili, se non addirittura omogenei[1]. In questo contesto di evoluzione interpretativa della tematica in esame, la Corte di legittimità si è così premurata di sottolineare due ulteriori aspetti fondamentali per la risoluzione della vexata quaestio. Il primo di questi consiste nella riaffermazione del significato dell'aggettivo “ingente”, inteso come espressione concernente una situazione di “eccezionale dimensione rispetto alle usuali transazioni” in materia di stupefacenti. Il secondo aspetto ribadisce, poi, il concetto che un'elaborazione di nuovi schemi interpretativi relativamente alla circostanza aggravante in parola, non può che avvenire in sede di legittimità, atteso il carattere di osservatorio qualificato della Suprema Corte, in quanto “terminale di confluenza di una rappresentazione casistica generale”. Rilevata quindi l'insufficienza ed inconcludenza della terminologia elaborata dalla giurisprudenza, pur con apprezzabili sforzi  ("..Espressioni come quantità “considerevoli, rilevanti, cospicue” e, appunto “ingenti” sono tutte sostanzialmente indefinite, perchè relative, mutevoli, sfuggenti...." ), la Corte, con intuizione assai felice, pone in luce il carattere di palese contraddizione insita fra la previsione normativa di una circostanza aggravante oggettiva (quale risulta l'art. 80 comma 2° dpr 309/90) e la sua esasperata interpretazione soggettiva. Di contro, la Quarta Sezione – ricordano le SS.UU. - ha sempre coerentemente e decisamente ricusato a priori il ricorso a forme schematiche del genere di quello adottato dalla Sesta Sezione, ritenendo, da par suo, che la norma in questione non possa affatto essere ritenuta (a causa della ipotizzata genericità del testo) contrastante con il dettato costituzionale e, di conseguenza, dichiarando non fondata la relativa questione proposta alla sua attenzione (V. per tutte la sentenza n. 40792, 10.7.2008, Tsiripidis). Il ragionamento sviluppato dalla Quarta Sezione si rifà al principio di tutela dell'ampiezza della discrezionalità tecnico-interpretativa del giudice, il quale – ad avviso dei giudici di legittimità – in presenza di canoni rigidi e predeterminati normativamente, verrebbe a patire una forte limitazione, se non addirittura un vulnus, non potendo “..apprezzare in concreto la gravità del fatto e quindi rideterminare la pena in termini di coerente proporzionalità rispetto al suo effettivo profilo e alla personalità dell'autore”. Nel solco di posizioni così nettamente ed irreversibilmente antitetiche, si pone quindi l'intervento delle SS.UU. che, pur attente a non disattendere in toto la soccombente posizione assunta dalla Quarta Sezione (svuotandola di ogni pregnanza), riconoscono che i valori di riferimento utilizzabili, atti a colmare dubbi ed indicazioni generiche, possono consistere di “grandezze numeriche”. In buona sostanza, i giudici Supremi muovono dalla apprezzabile considerazione che il giudice delle leggi, investito (in relazione a varie norme penali, sospettate di indeterminatezza e genericità) di una valutazione di conformità delle stesse al dettato costituzionale, ha riconosciuto all'interprete la facoltà di “...rendere certe e determinate quelle fattispecie che, in astratto, possono apparire prive di contorni sicuri e definiti”. L'esigenza di procedere all'adattamento – da parte della giurisprudenza e della dottrina – del significato della singola disposizione di legge alla realtà ontologica concreta, importerebbe dunque, a parere delle SS.UU., la necessità di un approccio che si proponga, in via intermedia, tra la pretesa di una rigorosa determinatezza del precetto penale e la condizione di apparente indeterminatezza, nella fattispecie, dello stesso. Ergo, la sentenza propone la valorizzazione del cd. principio di elasticità della norma, in situazioni nelle quali si intenda mitigare le asprezze delle previsioni sanzionatorie, e cioè in tutte quelle ipotesi di disposizioni legislative che difettino di una costruzione lessicale caratterizzata da profili di rigida tassatività e, quindi, si possano prestare a forme interpretative alternative o comunque non assolutamente ed univocamente orientate. In questo contesto informato al recupero ed alla valorizzazione anche delle cd. massime di esperienza, si verrebbe quindi a collocare il citato richiamo ai parametri aritmetici, che si assumono utilizzati dalla giurisprudenza di altri settori delle legislazione penale extracodicistica. Il ragionamento delle SS.UU. - a questo punto – si fa piuttosto complesso e, sia consentito anche barocco, perché viene introdotta, ad colorandum, tutta una serie di considerazioni, le quali abbracciano il tema del limite dei quantitativi di stupefacente che opererebbero come discrimine fra la detenzione ad “uso esclusivamente personale” - lecita – e quella invece illecita (presumibilmente a fine di spaccio). Queste osservazioni, scientificamente certamente interessanti, appaiono però ultronee e non concludenti - anche sul piano esemplificativo – rispetto al problema della qualificazione della nozione di “ingente quantità” e della utilità, al dichiarato fine di rendere agevole ed incontroversa l'operatività della circostanza aggravante in disamina dell'uso di criteri strettamente aritmetici. Va infatti osservato che se la Corte Suprema intendeva giustificare – come in effetti parrebbe dall’esegesi della sentenza – in relazione all’art. 80 comma 2°, l'adozione di un canone di carattere esclusivamente quantitativo (scelta indubbiamente ragionevole e condivisibile), non vi era affatto necessità di scomodare il cd. “sistema tabellare” (introdotto con la L. 49/2006), in quanto tale metodica pare invece essersi dimostrato, alla luce delle progressive elaborazioni giurisprudenziali, inadeguato. Non si può infatti dimenticare come, ai fini della qualificazione della condotta detenzione di droga ad uso esclusivamente personale, vi sia stata una radicale evoluzione di pensiero. Si è infatti passati dall'idea originaria di privilegiare in modo assoluto il solo dato aritmetico, fornito dal principio attivo, ad un'interpretazione – adottata unanimemente e con grande sforzo meditativo sia dalla giurisprudenza che dalla dottrina – che invece ha ridotto sensibilmente il peso di tale sistema e, correlativamente, ha conferito per converso maggiore rilievo probatorio ad altri elementi di carattere soggettivo (molti dei quali legati alla persona del detentore). Se dunque nel febbraio 2006, all’alba della promulgazione della legge FINI-GIOVANARDI, l’uso esclusivamente personale costituiva condotta circoscritta ad episodi di detenzione di quantitativi minimali, se non addirittura risibili (in quanto si interpretava la norma rapportandola ed ancorando il giudizio esclusivamente al parametro desumibile dalla cd. unità di QUANTITA’ MASSIMA DETENIBILE, che è dato ricavato dalla moltiplicazione della DOSE MEDIA GIORNALIERA per un coefficiente prestabilito tabellarmente e che ad esempio per la cannabis è pari a 20), l’iter argomentativo dei giudici di merito ed anche – seppure con maggiore circospezione – dei giudici di legittimità portò a superare tale restrittivo indirizzo. La finalizzazione ad un uso esclusivamente personale della sostanza drogante detenuta poteva essere ricavata, quindi, anche (e non solo) dall’elemento ponderale, sempre con riferimento al principio attivo della sostanza, purché lo stesso non apparisse particolarmente elevato, ma soprattutto purché emergesse un giudizio di compatibilità fra lo stesso e la capacità economica del soggetto detentore. Sorprende quindi, come già anticipato expressis verbis, che il Supremo Collegio abbia più volte insistito nel ritenere funzionale all'adozione di un dirimente parametro quantitativo concernente la “ingente quantità”, il modello ricavabile dal dato ponderale, ponendolo in relazione alla fattispecie scriminante dell'uso esclusivamente personale, inteso però nella sua limitata struttura originaria. Si tratta di uno schema interpretativo che – si ribadisce – appare, medio tempore, del tutto superato e quindi inidoneo al fine che ci si prefigge. Il ragionamento delle SS.UU. - sullo specifico punto – appare quindi uno splendido esercizio astratto di carattere teorico-filosofico, che però pecca di concretezza, attualità e colleganza con il diritto vivente. A parere di chi scrive, ben poco rileva, quindi, se il limite sia orientato in un caso verso l'alto, e nell'altro verso il basso. Non si tratta infatti di privilegiare la trascendenza o la discendenza, a fronte della necessità di fornire un governo preciso ad una fattispecie (checché se ne dica o se ne pensi) chiaramente affetta da vizio di indeterminatezza, bensì di pervenire alla elaborazione di un criterio che presenti i minori caratteri di fallacia ed incertezza possibile. Ciò non di meno, le SS.UU. pervengono ad un approdo che segna un momento di grande rilevanza sotto tre principali aspetti, che emergono nel corpo della sentenza in commento e che sicuramente possono riassumersi: 1.            nell'adozione di limiti ponderali precisi, al di sotto dei quali non è ravvisabile l'operatività della circostanza aggravante in parola. La metodologia di individuazione di questi limiti – ed in special modo del moltiplicatore (2000 volte) – appare condivisibile perché trae spunto da una meditata disamina e valutazione di un cospicuo e significativo campione di casi concernenti sequestri di droga particolarmente rilevanti; 2.            nella circostanza che i limiti in questione vengono stabiliti in relazione al principio attivo e, dunque, deve essere preso a parametro il già citato valore-soglia della QUANTITA' MASSIMA DETENIBILE (e non la DOSE MEDIA GIORNALIERA). Il valore soglia naturalmente deve venire espresso in mg di principio attivo. Questa indicazione costituisce il parametro esclusivo per potere comprendere l'attitudine della sostanza a soddisfare una elevata platea di destinatari, attraverso il computo della Q.M.D. ; 3.            nella considerazione che la novella del 2006 viene clamorosamente smentita nella parte in cui le SSUU, prevedendo l'utilizzo – ai fini del computo - dello specifico principio attivo, l'uno per le “droghe pesanti”, l'altro per le “droghe leggere”, superano e disattendono quella unificazione fra sostanze tra loro ontologicamente e naturalisticamente differenti, che la L. 21.2.2006 n. 49 aveva invece disposto sull'opinabile ed apodittico presupposto di una omogeneità – sul piano della pericolosità – di tutte le sostanze. Quest'ultimo appare il profilo di maggior rilievo politico, giacché sorprese (e non poco) la immotivata (rectius, opinabilmente motivata) scelta legislativa di ridurre ad un unicum il regime tabellare degli stupefacenti, creando una totale – quanto impropria ed irragionevole - assimilazione fra droghe tra loro del tutto diverse, sia per derivazione e produzione, che per modalità di assunzione, che per tipo e livello di effetti intossicatori prodotti nell'assuntore.   ** ** **  Ritiene chi scrive, comunque, che questo intervento di carattere puramente additivo debba costituire piattaforma di stimolo per il legislatore per ripensare in modo articolato e totale la legge sugli stupefacenti, posto che non è tollerabile la costante supplenza della magistratura ai vuoti della politica.   [1]   Vedi una breve rassegna di pronunzie sul punto diversamente orientate tra loro: Cass. Sez. I, 22 Novembre 2002, n. 2596, Chivasso,   Cass. Sez. II 8 Aprile 2003, n. 19944 Cass., Sez. IV, n. 1874, 25 Novembre 2003,      Cass. Sez. IV, 27 Novembre 2003, n. 12186 (rv. 227908) Corte App. Milano, 12 Dicembre 2005, C.A. e altri, Corte App.Milano Sez. II, 14 Febbraio 2006, A.S Corte App. Milano del 13 Luglio 2006, O.A., Cass. Sez. VI, 20 maggio 2010, n. 19085 Cass. Sez. IV, 3 Giugno 2010, n. 24571 (rv. 247823), Trib. Lodi, 11 Giugno 2010, La.Ah. Corte App. Milano Sez. III, 16 Giugno 2010, Ca.Gi. 18-10-2012 12:55 Conti di deposito e inflazione Barbara Auricchio  Non si fermano i tagli che ormai da diversi mesi gli istituti di credito stanno dando ai rendimenti dei propri conti. Generali ha ridotto il tasso di Bg Champion vincolato a 12 mesi dal 3,5% al 2,75%, Unicredit invece, come già fatto in precedenza, ha rivisto il rendimento di Conto Risparmio sicuro (conto a 60 mesi) che passa dal 3,76% al 3,36% mentre ha lasciato invariato il rendimento di Conto Risparmio flessibile. Tagli infine anche per Mps, che riduce i tassi per tutte le scadenze, dai 6 ai 60 mesi, del suo Conto Italiano di deposito (opzione “Benvenuto”): il rendimento del conto con vincolo annuale passa dal 3,45% al 3%. Cariparma ha invece seguito la tendenza di altri istituti di credito spostando l'attenzione su le più lunghe scadenze: è stato infatti eliminato Crescideposito più a 12 mesi ed è stato invece inserito, oltre al conto con vincolo biennale, quello con durata quinquennale e rendimento crescente nel tempo; nonostante ciò il rendimento di questo conto è di gran lunga inferiore rispetto ad altri con durata più breve (rendimento medio annuo 3,25%). CheBanca! lascia invariati i tassi prolungando l'offerta fino al 31 ottobre. Nel frattempo ha però attivato una nuova promozione che dà la possibilità, sia a chi è già cliente che ai nuovi sottoscrittori, di ottenere un rendimento del 4% annuo per i depositi vincolati a 6 mesi accesi entro il 15 dicembre 2012. Ultima novità di questa pubblicazione è il nuovo conto di IwBank Iwpower special 2 step 2013. Il conto permette di ottenere, sempre con la consueta formula della remunerazione certa unita al tasso bonus, un rendimento pari al 4,20% per 12 mesi, con la possibilità di “un'uscita di sicurezza” trascorsi 6 mesi. Per quanto riguarda invece i Bot, l'ultima asta ha visto risalirne il tasso, il quale è passato dall'1,69% all'1,94%. Nonostante questo lieve rialzo, i Bot continuano a presentare rendimenti notevolmente inferiori rispetto a quello dei conti di deposito e rispetto all'inflazione. Con l'inflazione italiana attualmente a quota 3,2% (ultimo dato di settembre 2012), i risparmiatori che hanno a disposizione della liquidità, continuano a vedere nei conti di deposito una valida soluzione che permette di ottenere una buona remunerazione a basso rischio (ricordiamo che gli istituti di credito italiani sono garantiti dal FITD che tutela ogni depositante per cifre fino a centomila euro) e che in molti casi riesce anche a coprire l'inflazione, garantendo quindi alla scadenza del vincolo un rendimento netto positivo. Questo è vero sopratutto se si sceglie il conto di deposito come forma di impiego dei risparmi a breve termine in quanto l'oscillazione dell'inflazione sarà comunque contenuta. Nel lungo termine invece è impossibile prevederne l'andamento: può accadere allora che l'inflazione salga e che quindi conti di deposito ad oggi convenienti a scadenza potrebbero non esserlo più. Nel caso in cui si voglia vincolare somme per periodi di tempo più lunghi i risparmi potrebbero essere allora indirizzati verso strumenti che si adeguano all'andamento dell'inflazione attraverso un meccanismo di indicizzazione, come ad esempio i nuovi Btp Italia di recente emanazione i quali sono indicizzati appunto all'inflazione italiana anziché a quella europea. 18-10-2012 12:59 Asilo politico. Professare pubblicamente la propria fede religiosa è una libertà insopprimibile Claudia Moretti Con sentenza dello scorso 5 settembre, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea si è pronunciata per difendere la libertà religiosa, stavolta non a tutela delle minoranze cristiane in Medio Oriente (sulle quali si erano pronunciati con risoluzioni il Parlamento europeo e l'assemblea del Consiglio d'Europa), ma sulle minoranze islamiche nei Paesi a maggioranza islamica. Il caso sul quale la Corte si è pronunciata riguarda due membri del movimento riformatore dell'Islam Ahmadiyya, che, perseguitati dalla maggioranza sunnita del proprio Paese d'origine, il Pakistan, avevano richiesto asilo politico in Germania. Secondo la legge pakistana, infatti, il loro credo religioso, se pubblicamente professato, risulta blasfemo, e merita pene severe, fino anche a quella capitale. Come noto, la Convenzione di Ginevra, la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e la Carta dei diritti fondamentali (norme cogenti in Europa) garantiscono la protezione ai rifugiati che hanno “fondato timore” di esser perseguitati nel proprio Paese d'origine a causa della loro razza, religione, opinione politica o appartenenza ad un gruppo sociale, non potendo, avvalersi di alcuna protezione protezione nel Paese stesso. Questi i quesiti posti, in via pregiudiziale dalla corte federale tedesca: In quali circostanze una violazione della libertà di religione può dar luogo ad asilo politico in quanto “atto di persecuzione”? E ancora: si può ritenere influente sulla decisione di concedere o meno asilo il fatto che il richiedente abbia la possibilità di rinunciare alla libera e pubblica professione della propria fede religiosa (pur professandola in privato)? La Corte a tal proposito ha rilevato che è diritto umano fondamentale la libertà religiosa, ma che non tutte le violazioni sono tali e gravi sì da costituire il presupposto per l'accoglienza come rifugiato. Solo quelle che raggiungo la soglia della persecuzione vera e propria impongono agli Stati membri l'accoglienza secondo le normative internazionali su richiamate. Nel caso specifico, l'avere un proprio credo, comporta naturalmente l'esigenza, la volontà e il desiderio di esternarlo e, a proprio modo, renderlo pubblico, dichiararlo, diffonderlo, esercitarlo in pubblico. Tale possibilità, invero, ne costituisce nucleo essenziale e irrinunciabile. Appare dunque un risultato di cui ogni Stato membro deve tener conto, nei confronti di qualsiasi minoranza religiosa. 18-10-2012 18:15 Partitocrazia, rottamazione e dintorni Alessandro Gallucci Il Parlamento non rappresenta più i cittadini che non possono scegliere il candidato, ma solo il simbolo del partito. La Costituzione non è applicata. I partiti si sono sostituiti alla volontà popolare e sottratti al suo controllo e giudizio. Questo l’incipit del programma del Movimento cinque stelle. Una delle soluzioni, ossia un punto del programma è la riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica. Lo statuto del Partito democratico, ossia una norma già in vigore nell’ambito di quel partito, specifica che non è ricandidabile da parte del Pd per la carica di componente del Parlamento nazionale ed europeo chi ha ricoperto detta carica per la durata di tre mandati. Abbiamo imparato a capire in questi giorni che come al solito la regola ha delle eccezioni che sono in realtà la vera regola. Vien da pensare che se la buona politica stesse tutta nel numero dei mandati fissati per legge (massimo due al massimo tre), al prossimo giro Ichino dovrebbe restare a casa mentre molti deputati (si pensi a Scilipoti, Calearo e altri novellini) potrebbero proseguire nel loro alacre lavoro nell’interesse della nazione. La questione della longevità politica di molti personaggi è seria nella misura in cui il loro impegno non è indirizzato a favore della collettività ma si trasforma in un mero accaparramento di posizioni di potere. E se una persona, invece, tenesse davvero a cuore il benessere generale? Se questa tanto invocata legge fosse esistita da sempre, Sandro Pertini – per prendere uno tra i più amati politici con svariate legislature sul groppone – forse non sarebbe mai diventato Presidente della Repubblica (istituzione da sempre rappresentata da persone che la politica la bazzicano da anni). Quindi, vale la pena domandarsi: perché compiangere un professionista della politica? No, limitare i mandati non serve a nulla. I limiti al numero dei mandati sono dei palliativi, gli escamotages li abbiamo ben presenti in tante realtà in cui i vice-sindaci sono sindaci e i sindaci delle teste di legno. Con buona pace del rispetto delle istituzioni! Poi c’è il tema della preferenze. Come se bastasse scrivere un nome sulla scheda elettorale per aver risolto la crisi di rappresentatività delle istituzioni. Pure qui il discorso è complicato. Certo, sarebbe auspicabile che il candidato fosse votato dai cittadini e non posizionato su di una griglia dai dirigenti più o meno illuminati dei vari partiti. Ciò sarebbe sufficiente? E se il partito decidesse di escludere un “pezzo grosso”, di non consentirgli di entrare nelle sue liste, questo avrebbe diritto, in senso lato, di candidarsi in un altro partito per dimostrare il proprio “feeling” con l’elettorato senza essere tacciato di trasformismo? La dittatura partitocratica si supera con formule nuove di rappresentanza che non possono prescindere da centri di aggregazione (come i partiti) ma che devono consentire percorsi partecipativi meno mediati. Perché il famoso Pinco Pallino, dando le idonee garanzie di serietà, non può senza partiti e apparati alle spalle, presentarsi alle elezioni per essere eletto? Si fa sempre più strada, poi, la necessità di ridurre il numero dei parlamentari. Troppi, troppo pagati e nullafacenti. Per questo vanno ridotti o sarebbe meglio sostituiti? 200.000 persone sono rappresentate in modo migliore da uno, due o tre parlamentari? Nessuno s’è mai sognato chiedere la diminuzione del numero di chiese cattoliche nei Paesi in cui sono emersi casi di pedofilia tra i preti. I più coraggiosi, che poi sono risultati essere i più ragionevoli, hanno chiesto l’allontanamento e la punizione dei responsabili. In questo magma ingestibile pare che le soluzioni buone siano solamente finalizzate a disarcionare una vecchia generazione (rottamare la classe dirigente, per chi vuol essere 'à la page') per sostituirla con una più giovane. Verificare se il più giovane è davvero più bravo del più anziano non è necessario. Il giovanilismo, come tutti gli “-ismi”, è una degenerazione di un’esigenza reale, una chimera ma certamente non è un obiettivo da auspicare. La soluzione non sta nella formulazione di proposte preconfezionate da contrapporre a quelle esistenti. Entrambe hanno lo stesso minimo comune denominatore, vale a dire gestione del potere finalizzata al mantenimento della posizione di potere. Trovare una soluzione realmente differente vuol dire prima d’ogni cosa ammettere di non avere soluzione pronte all’uso e mettersi alla ricerca comune di esigenze, valori e morali realmente condivise. Cambiare vuol dire andare tutti insieme nella direzione sperata da ognuno; quella della felicità. Come iniziamo? 22-10-2012 09:21 Narcosale in Francia. Ministro Salute: sperimentazione entro fine anno Redazione Il ministro della Salute, Marisol Touraine, ha fatto sapere domenica che spera di poter lanciare in Francia l'esperimento delle narcosale entro la fine dell'anno. Su BFM TV ha precisato che diversi comuni, “di destra come di sinistra”, sono gia' “pronti ad impegnarsi” per accogliere questo tipo di sale. Sale che permetterebbero ai tossicodipendenti di consumare i propri prodotti in buone condizioni igieniche e sotto sorveglianza di personale della sanita'. Attualmente queste sale sono illegali in Francia ma esistono in circa una dozzina di Paesi, tra cui Svizzera e Germania. “Io sono per rivedere le condizioni grazie alle quali queste si possano fare”, ha detto il ministro, sottolineando che la questione non deve essere di parte. Médecins du Monde (MDM) e l'associazione Gaia-Paris hanno presentato la scorsa settimana un progetto di narcosale a Parigi, sperando in un repentino semaforo verde da parte del Governo. L'UMP si e' dichiarata contraria alla loro creazione, promuovendo la prevenzione della tossicodipendenza piuttosto che la sua regolamentazione. “Aprire narcosale non e' una forma di lotta contro il flagello delle droghe, ma e' la banalizzazione del consumo e la legalizzazione dei consumi delle droghe piu' pesanti e questo grazie ai soldi dei contribuenti”, cosi' denuncia un comunicato di Camille Bedin, segretario nazionale dell'UMP. Il dibattito sulle narcosale e' stato rilanciato questa estate dal deputato socialista e vice-Sindaco di Parigi Jean-Marie Le Guen, che ha chiesto al Governo di autorizzarle, essenzialmente “per far fronte all'aumento dei consumi di eroina”. Il ministro della Salute, nel contempo, ha reiterato, sempre domenica, la posizione del Governo contro la depenalizzazione della cannabis. “Occorre essere indisponibili sulla legge, sulle regole e il faccia a faccia dei trafficanti”. Il ministro dell'educazione, Vincent Peillon, alcuni giorni fa si era dichiarato favorevole alla depenalizzazione della cannabis. (articolo a sigla AVP sul quotidiano Liberation del 22/10/2012) 22-10-2012 10:29 Legge droga. Approvata nel decreto Olimpiadi del 2006, e' costituzionale? Richiesto l'intervento della Corte Fabio Valcanover * In un procedimento penale relativo ad una ipotesi – non ancora ben delineata- oscillante tra la coltivazione, la detenzione ai fini di spaccio -conseguente al reperimento, dopo una perquisizione, di marijuana - abbiamo presentato una questione di costituzionalità (QLC) relativa alla norma incriminatrice, la legge sugli stupefacenti, come risultante dalla conversione in legge del decreto Olimpiadi invernali (di Torino) del 2006 La QLC prospettata ha ad oggetto l’art. 4 bis del DL 272/2005 come introdotto in sede di conversione dalla L 49/2006, nonché lo stesso decreto. Il dubbio di legittimità è stato sviluppato partendo da quanto sancito dalla Corte Costituzionale nella sentenza 22/2012 in materia di decretazione d’urgenza. Questa pronuncia ha statuito in termini di particolare limpidezza il principio – già affiorato, ma più timidamente, in altre sentenze dello stesso Giudice (in particolare 391/1995, 355/2010, ma anche 171/2007, 128/2008) – dell’omogeneità del DL, affinchè sia rispettato il dettato di ci all’art. 77, 2° comma, Cost. Le disposizioni contenute nel decreto, considerato un tutto unitario, devono potersi coordinare in una intrinseca coerenza oggettivo-materiale (omogeneità di materia) o funzionale (omogeneità di fine). Inserire nuove disposizioni in fase di conversione non è vietato, chè anzi risponde ad un canone di economicità non deprecabile. Detta ultima operazione però non è priva di limiti: è legittima solo se e in quanto non spezza il legame logico-giuridico tra l’un caso straordinario e il decreto. Nella sussistenza di un dubbio di omogeneità genetica dello stesso Decreto Olimpiadi, si lamenta anche che il legislatore della L. 49/2006 è intervenuto inserendo una disciplina a regime (art. 4 bis DL 272) – peraltro di dubbia compatibilità con i termini di cui alla Dir 2004/757 GAI CE e con il principio di proporzionalità delle pene (art. 49, 3° comma, CDFUE), in relazione al quale si sollecita anche un rinvio ex art. 267 TFUE – svincolata da qualsiasi caso di urgenza e necessità e capace di spezzare qualsiasi legame (se mai esistito) tra la decretazione d’urgenza e il caso legittimante detto potere del Governo. Qui l'intera questione di legittimità costituzionale * avvocato del foro di Trento 22-10-2012 17:36 Coltivazione di cannabis e reato penale. Come difendersi. Una riflessione Lorenzo Simonetti * Vorrei aprire questa riflessione con un monito lasciatoci da Bertold Brecht in tempi che sembrano ormai lontani, ma che purtroppo sono ancora attuali a causa dei drammi provocati dall’indifferenza: Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare. (Bertold Brecht, Berlino, 1932) La difesa penale in materia di stupefacenti può assumere vesti e funzioni eterogenee. Stante la normativa attuale in tema di coltivazione, e la correlata giurisprudenza, l’avvocato penalista si trova di fronte ad una scelta spesso obbligata: consigliare al proprio assistito il c.d. patteggiamento (l’accordo della difesa e del pubblico ministero sulla pena comminata). In particolare, avverso la sentenza di patteggiamento si può ricorrere in Cassazione solo per vizio di legge (ricorsi molto spesso dichiarati inammissibili) ma comunque la pena, in caso di accoglimento del ricorso in Cassazione, è solo rideterminata. Il patteggiamento in tema di coltivazione, è evidente, rappresenta a) una resa dinanzi all’accusa e b) una chance sprecata di impugnazione. Sul punto che a noi interessa, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza n. 28605/2008 ha statuito che chiunque coltivi sostanza stupefacente, a prescindere che si tratti di coltivazione “agraria” ovvero coltivazione “domestica”, è punito con la pena della reclusione da 6 a 20 anni. E quasi tutti i giudici di primo e secondo grado continuano a richiamare in modo meccanico l’assioma della Cassazione e a condannare “solo perché si coltiva”. Il pronunciamento della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, invero, non è un dictum sacerdotale, ed il motivo per il quale i giudici italiani, dopo la sentenza della Corte di Cassazione del 2008, continuano a pronunciarsi in maniera standard sul tema della coltivazione di cannabis è il seguente: gli avvocati si sentono inerti dinanzi alla monolitica sentenza della Corte di Cassazione e, pertanto, il più delle volte preferiscono optare per il patteggiamento suggerendo al proprio assistito “tanto non c’è niente da fare per quello che hai fatto”. Così non va: e non deve andare! Troppo spesso la persona che coltiva è davvero un consumatore di sostanza e, invece, viene presuntivamente valutato come un potenziale spacciatore. Così non va: e non deve andare! I giudici penali continuano a giudicare in maniera standard, secondo la formula “coltivazione = presunzione di spaccio”, proprio perché non sono più sollecitati dagli avvocati a leggere la norma sulla coltivazione in maniera differente: ma la sollecitazione, ovviamente, deve essere supportata da un’adeguata preparazione tecnica e specialistica idonea a criticare la sentenza della Corte di Cassazione del 2008. Differentemente, la dimostrazione dell’intenzionalità di “coltivare per consumare”, elemento fondamentale dell’azione finalistica, deve diventare predominante nella presentazione ed interpretazione del reato contestato. E’ il diritto naturale, quindi, che deve prevalere sulle esigenze repressive dello Stato per mezzo del processo di “eticizzazione” del diritto idoneo a stabilire il predominio (o quanto meno la compresenza) dei valori morali su quelli strettamente giuridici. Tutto ciò considerato: E’ necessario credere in una nuova idea giuridica di coltivazione. E’ necessario, a questo punto, che tutti coloro che siano indagati/imputati di coltivazione seguano una stessa linea difensiva: tutti i casi di imputazione per coltivazione ex art. 73 co. 1 D.P.R. 309/1990 dovrebbero affrontare il giudizio penale uniti sul fronte comune di mettere in dubbio il predetto rapporto di immediatezza tra coltivazione/spaccio: ciò valga anche per chi sia stato già condannato in primo grado e desideri impugnare la relativa sentenza. E’ necessario che tutti gli indagati e gli imputati per coltivazione siano “uniti giuridicamente” a contrastare l’interpretazione presuntiva ed in malam partem dei Tribunali. E’ necessario sollevare nuovi dubbi ai giudici. E’ necessario sollevare una questione di legittimità costituzionale che abbia del novus rispetto alle medesime questioni già affrontate e risolte lapidariamente dalle sentenze della stessa Corte Costituzionale. Si noti, a titolo di curiosità, che per la difesa è possibile sollevare la questione di legittimità costituzionale in ogni fase e grado del giudizio penale anche se non sollevata nei gradi precedenti (praticamente parlando: se un avvocato non ha presentato la questione di legittimità costituzionale in primo grado, è possibile presentarla per la prima volta anche in appello o in Cassazione) A questo punto, mi sia permessa una metafora: quando ci si ferisce ed esce del sangue, se le piastrine non formassero una linea comune, come sarebbe possibile la coagulazione della ferita? E’ necessario, quindi, con la stessa comunanza di intenti delle piastrine in fase di coagulazione del sangue, che la difesa penale in materia di coltivazione di sostanza ritenuta stupefacente sia unita sul punto: contrastare (senza patteggiare) nelle aule giudiziarie italiane la presunzione di colpevolezza coltivazione/spaccio affinché i giudici intendano come vi sia una tesi difensiva ferma sul punto che va dal Trentino Alto Adige sino in Sicilia passando per la Sardegna. E se necessario, dopo il ricorso per Cassazione, si arriverà alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per discutere dell’equivalenza, espressione del diritto del libero individuo, “coltivazione = consumo personale”. * Avv. Lorenzo SIMONETTI Via della Giuliana n. 91 - Roma Tel. e fax: 06.99929659 Mobil: 345 33 23 883 ----------------------------------------- Qui il “Vademecum di Pronto Soccorso Legale” elaborato dallo studio dell'avv.Simonetti in collaborazione con l'associazione ASCIA, in difesa dei primi diritti per chi venga indagato o imputato per coltivazione di cannabis ------------------------------------------- AVVERTENZE è un quotidiano dell'Aduc registrato al n. 5761/10 del Tribunale di Firenze. Direttore Domenico Murrone. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://avvertenze.aduc.it ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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