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Conguaglio ACEA
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Lettera 
2 marzo 2016 0:00
 
Buongiorno, avrei bisogno di una vostra consulenza circa un conguaglio a mio avviso eccessivo pervenutomi da ACEA per la fornitura di energia elettrica presso il mio vecchio domicilio. Si tratta di un contratto di fornitura mercato libero ACEA per utenza residenziale attivato il 01/01/2010 e cessato il 20/11/2013. In questo periodo ho pagato regolarmente 21 fatture per un totale di 1.188 euro. Ad inizio giugno del 2013 ho traslocato ad altro domicilio provvedendo a fare disdetta telefonica comunicando ad ACEA il nuovo indirizzo. L'ultima bolletta pagata relativa ai consumi l'ho ricevuta sempre al vecchio indirizzo (intercettandola tramite conoscenti) a fine Agosto 2013. Dopo di che non ho ricevuto più nulla. In data 16/11/2015 ricevo da una società di recupero crediti la richiesta di corrispondere ad ACEA un importo di 79,41 per una fattura non pagata e un conguaglio complessivo di 1577,91 euro per il periodo che va al 01/01/2010 al 31/08/2013. Preciso, che nel trasloco ho smarito sia il contratto stipulato all'epoca sia la copia cartacea di parte delle bollette. Sono riuscito a ricostruire i versamenti e i pagamenti effettuati estrapolandoli da sito WEB di ACEA (prima di chiudere l'account). Il contatore era ubicato all'ingresso dell'appartamento, ma nei circa 3 anni di contratto non si è mai presentato nessuno per fare una lettura, e io ho sempre pensato che ciò fosse dovuto al fatto che il contatore fosse del tipo a lettura remota. visto che l'unico intervento che ricordo (a memoria) fu quello di sostituzione del contatore stesso presumibilmente (nel 2010). Ho provveduto a contestare le bollette inviando il 23/11/2015 per raccomandata reclamo ufficiale ad ACEA, dove ho evidenziato di non aver ricevuto al nuovo domicilio alcuna fattura (nonostante avessi comunicato i nuovi recapiti) e ho contestualmente chiesto evidenza dei conteggi e dei tentativi di accesso operati dai tecnici ACEA per la lettura del contatore (visto che è fatto obbligo di effettuare almeno un tentativo di lettura l'anno). Ho ricevuta risposta in data 26/02/2016 dove si confermano i conteggi e si dichiarano blocchi della fatturazione dovuti a problemi sui sistemi informativi e che per il disagio arrecato posso rateizzare l'importo in 3 rate. Quello che più non mi convince è che nella bolletta di conguaglio sono calcolati una grande quantità di consumi relativi ad un contatore privo di matricola e senza evidenza di valori di lettura, mentre solo parte dei consumi relativi al 2013 viene conguagliata ad un contatore specifico con relativo numero di matricola. E’ mia intenzione pagare la fattura di 79,41 euro ma francamente vorrei continua a contestare il conguaglio di 1577 euro perché non lo ritengo verificabile a posteriori, oltre che sproporzionato rispetto a quanto già pagato e probabilmente inficiato nei conteggi dalla sostituzione del contatore stesso. Come posso ulteriormente agire ? Grazie cordiali saluti
Remo, da Roma (RM)

Risposta:
Purtroppo spetta a lei dimostrare che le misure dei consumi effettivi di periodo non sono corrispondenti alla realta', ad esempio a quanto da lei riportato su eventuali comunicazioni di autolettura. Rimane percio' il diritto del gestore ad esigere pagamenti pregressi fino a 5 anni in contrapposizione a quello dell'utenza di ricevere fatture cadenzate su consumi presunti, ma periodicamente conguagliati con consumi effettivi che il gestore del mercato privato non esegue in proprio, ma commissiona al distributore locale, nel numero di volte stabilito dal contratto. Quindi, se il credito e' legittimo, puo' tentare di richiedere una rateizzazione piu' favorevole, in nome di quelle inadempienze contrattuali del gestore sopra indicate, ma non potra' pretenderne l'annullamento.
Verifichi infine anche le clausole contrattuali circa le modalita' di notifica della disdetta, da inoltrare, presumiamo, per raccomandata AR oltre che per altre vie informali.
 
 
 
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Direttore Domenico Murrone
 
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