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Denunciare un'impresa edile
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Lettera 
30 marzo 2017 0:00
 
Buonasera, purtroppo mi ritrovo con un grosso problema con un'impresa edile ed architetto che hanno ristrutturato il mio appartamento. La sequenza dei fatti è la seguente: lavori iniziati a Novembre 2016, con relativo computo firmato da entrambi, con consegna entro Maggio '17 in concomitanza con la scadenza della relativa CILA. A causa di una serie di problematiche loro interne tra progetto architetto e manovalanza, con grossi disagi per noi non potendo prendere ancora possesso della casa, non sono riusciti a completare la consegna entro tale data e ci dissero che quindi avrebbero provveduto loro all'estensione della CILA (noi l'abbiamo dato per scontato in buona fede) per continuare i lavori ed ultimarli. Prima di andare in ferie sono riusciti a rendere la casa almeno abitabile, ma senza completare tutti i lavori, e quindi il 1° Agosto io e la mia consorte, esasperati e non avendo altro posto dove andare, abbiamo iniziato almeno a prendere possesso della casa (prima si può accertare che la casa fosse disabitata perchè i consumi di acqua, luce e gas non erano tali da giustificare che fosse abitata da due persone e linea telefonica ed Internet sono stati richiesti in tale data ed attivati a fine Agosto). In data 9 Agosto ci arriva richiesta di saldo che provvediamo e pagare ed ulteriore fattura datata Marzo che respingiamo perchè non preannunciata. In buona fede tramite email ci incontriamo il giorno dopo con l'architetto e la ditta e conveniamo che i lavori devono essere ultimati perchè la casa era palesemente incompiuta facendo notare anche dei grossi danni che la ditta avevano arrecato (parquet, specchi, tremoarredi). La ditta quindi ha ripreso a lavorare a metà Settembre fino a fine
Novembre causando nel frattempo danni all'appartamento del piano di sotto (attestato con perizia dell'assicuratore nominato dal condominio), che ci chiesero di saldare e che ci avrebbero restituito, e che noi proprietari abbiamo provveduto a risarcire (tutto documentato) per evitare beghe legali con il condomino dove abitiamo. A fine Novembre quando sono andati via sarebbero dovuti ritornare per completare degli interventi idraulici e rifiniture (computate e pagate ma ancora non eseguite) ma nonostante i Ns solleciti non si sono fatti vivi. Qualche giorno fa mi sono visto recapitare una lettera da un avvocato in cui chiedevano un ulteriore saldo di fine lavori (mai computati o preventivati e da noi mai richiesti e accettati) sostenendo che li avessero ultimati a Giugno 2017 (cosa non veritiera in quanto ci sono messaggi, email, whatsup e foto che attestano che a Novembre fossero ancora qui oltre ai svariati testimoni inquilini del palazzo). Andando a controllare adesso la CILA per poterla usare come prova che fossero ancora in casa purtroppo ci accorgiamo che la CILA per il continuo dei lavori non è stata mai presentata contrariamente a quanto ci era stato comunicato. Come mi consigliate di agire e come posso difendermi? Posso denunciarli ed in che modo e su cosa?
Vincenzo, da Napoli (NA)

Risposta:
il nostro consiglio è quello di contestare immediatamente la pretesa di pagamento avanzata dalla Ditta.
stante la complessità della vicenda, legata anche profili urbanistici ed amministrativistici, Le consigliamo di rivolgersi quanto prima ad un legale.
Le prove da Lei indicate, infatti, sono sufficienti a contestare l'inadempimento della controparte ma potrebbero non essere sufficienti relativamente alle problematiche connesse con la Cila.
Verificate se al'interno del condominio o anche l'amministratore è disposto a testimoniare che i lavori non sono stati ultimati e che gli stessi sono andati avanti sino al mese di Novembre.
Ricordate, inoltre, che oltre ad eccepire l'inadempimento, la mancata esecuzione dei lavori che vengono conteggiati dovete richiedere anche la restituzione della somma da Voi versata per risarcire il danno.
Controllate, infine, se nel contratto era prevista una penale per il ritardo e la mancata consegna del bene nel termine indicato.
 
 
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
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