Gent.le Aduc mi è capitata una spiacevole situazione che mi causa notevole disagio.
Lo scorso settembre ho deciso di far tinteggiatura l'esterno e l'interno della mia abitazione.Durante l'esecuzione dei lavori esterni ho notato diverse imprecisioni e difformità nella tinteggiatura che di volta in volta segnalavo e venivo rassicurato che avrebbero rimediato.
All'inizio lavori mi è stato chiesto un anticipo e un saldo per i lavori esterni che ho pagato con bonifico e successivamente iniziati i lavori di tinteggiatura dell' interno notavo lo stesso modus operandi, Il colore applicato era simile ma non era quello scelto il risultato è stato come per l'esterno mal eseguito. La ditta si è licenziata rassicurandomi che quando si sarebbe asciugata la vernice avrebbe avuto il colore che avevo scelto.Purtroppo il risultato non è stato quello prefissato,per cui mi trovo in questa situazione l'esterno da terminare ritoccare per uniformare la tinteggiatura così come l'interno. Ho deciso a questo punto di non pagare la fattura a saldo a e quando mi hanno inviato il sollecito di pagamento ho risposto che avrei saldato il loro avere solo quando avrebbero portato a termine i lavori. Dopo una serie contatti epistolari via e-mail abbiamo
convenuto che ci saremmo rivisti con la bella stagione. Risultato:ieri 30-06 il titolare pur ammettendo che ci sono imprecisioni nell'esecuzione ha preteso, per terminare i lavori, che io prima saldi la fattura sospesa perché teme che io dopo comunque non lo paghi.
Vi chiedo come agire correttamente perché non so se chiamando un'altra azienda per terminare il lavoro,faccio bene e come comportarmi con l'altra. Il mio operato è coretto?Cosa mi consigliate? In attesa di risposta vogliate gradire i miei pi cordiali saluti e ringraziamenti.
Giovanni, da Galliera (BO)

Risposta:
a mio avviso è utile che rappresenti le sue doglianze all'impresa mediante l'invio di una lettera raccomandata a.r. dove riepiloga i fatti, le contestazioni ed i pagamenti eseguiti.
La sospensione del pagamento non è illegittima anzi è prevista espressamente dal nostro Ordinamento qualora l'altra parte non adempia.
Nel caso, riferisce che i lavori non sono stati eseguiti a regola d'arte, per cui, a tutto voler concedere, sarebbe opportuna la sottoscrizione di un atto dove l'impresa edile si impegna ad eseguire i lavori ed interventi per terminare l'opera appaltata e lei si obbliga al pagamento a conclusione delle stesse.
si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
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Ha risposto Laura Cecchini: http://sosonline.aduc.it/info/cecchini.php