Buongiorno,
sono sul punto di cedere la mia quota di proprietà di un immobile ma l' Agenzia Entrate ha comunicato, all'Avvocato che ho delegato a rappresentarmi, che si opporrà alla transazione se non verrà saldato il sospeso a mio nome di circa 500 euro dovuto ad un canone Rai di circa 20 anni fa. Per evitare lungaggini si propenderebbe a pagare visto che non si era potuto risolvere il diverbio a suo
tempo, però questo ha tutta l'aria di essere un ricatto e di un abuso ai danni di una persona debole. Sono disabile all'80%, ho 59 anni, vivo sola e percepisco la pensione di invalidità di 290euro.
Nel ringraziare per il parere che vorrete esprimere, saluto cordialmente.
Ester, da Pavullo N/f (MO)
Risposta: avremmo bisogno di avere qualche informazione in più.
Non comprendiamo, infatti, come l'Agenzia delle Entrate possa essere venuta a conoscenza di un atto di cessione di una quota della casa.
Unica ipotesi che possa giustificare l'accaduto è che, a causa di un pregresso debito, sulla Sua casa fosse stata iscritta ipoteca o altra trascrizione pregiudizievole su richiesta dell'Agenzia.
In questa ipotesi effettivamente l'Agenzia per dare il proprio assenso alla cessione ha il diritto di pretendere il saldo del debito.