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Servizi comunali inesistenti
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Lettera 
30 settembre 2016 0:00
 
Buonasera. Dal 2012 ho deciso di non pagare più la TARSU (e modifiche) e la TASI, in quanto la mia abitazione e' ubicata in una contrada priva di ogni opera di urbanizzazione (per le quali, per ottenere la concessione edilizia, ho dovuto pagare gli oneri): acquedotto, fognatura, illuminazione pubblica, manutenzione stradale. Per questi servizi devo provvedere privatamente. Inoltre, da anni, il servizio di nettezza urbana e' gravemente carente o (per alcuni periodi) inesistente, tanto da creare cumuli di immondizia come e' avvenuto a Napoli. Tutto questo è documentato da fotografie, da denunce dei media locali e, recentemente (maggio), anche da "Striscia la notizia", in merito alla presenza di manufatti di amianto, tutt'ora presenti, in quanto il Comune di Monreale non ha fatto nulla, come sempre! Inoltre non sono presenti contenitori per la raccolta differenziata, se non a 7 km. Ogni anno (e anche durante) ho presentato
ricorsi e richieste delle modalità' e tempi di asporto dei rifiuti. Ho anche reiterato la richiesta di rimborso della TARSU 2011 per grave disservizio documentato. A nessuno di questi il Comune ha dato riscontro. Cosa devo fare o aspettarmi? Grazie.
Marcello, da Palermo (PA)

Risposta:
relativamente alla tassa sui rifiuti (Tarsu, Tia, Tares e ora Tari), i regolamenti comunali (che le consigliamo di visionare) devono prevedere riduzioni obbligatorie nei seguenti casi:
- nelle zone in cui la raccolta in regime di privativa non viene effettuata l’applicazione della tassa è dovuta in misura non superiore al 40% della tariffa, da determinare in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta nella zona perimetrata o di fatto servita;
- se il servizio di raccolta, sebbene istituito ed attivato, non è svolto nella zona di dimora o di residenza dell’immobile ovvero di esercizio dell’attività dell’utente o è effettuato in grave violazione delle prescrizioni del regolamento, relativamente alle distanze e alla capacità dei contenitori e alla frequenza della raccolta, stabilite in modo che l’utente possa usufruire agevolmente del servizio, il tributo è dovuto nella misura ridotta di cui al punto precedente;
- in caso di interruzione protratta del servizio, per motivi imprevedibili per impedimenti o per motivi sindacali, che generi una situazione di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente, l’utente può provvedere a proprie spese con diritto allo sgravio o alla restituzione, sulla base di una domanda documentata, di una quota della tassa corrispondente al periodo di interruzione.
Per quanto riguarda la Tasi, invece, dovrà verificare il regolamento comunale.
Se non ha pagato quanto doveva, il Comune le dovrebbe inviare (entro il termine di prescrizione quinquennale) avviso di accertamento e sanzioni. Lei potrà impugnarle, almeno parzialmente, oppure pagarle. Se non lo fa, sarà poi sottoposto a esecuzione forzata (pignoramento, fermo amministrativo auto, ecc.).
Per quanto riguarda la sua richiesta di rimborso del 2011, sempre che abbia fatto le sue richieste per raccomandata a/r o PEC, potrà agire con ricorso alla Commissione tributaria provinciale per ottenere indietro quantomeno il 60% della tariffa, o comunque la tariffa per la parte dell'anno in cui il servizio non è stato effettuato.
 
 
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
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