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BOLLETTE. OVVERO: QUANDO LA DIFFIDENZA E' NECESSARIA
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
1 ottobre 2006 0:00
 
Un'attenzione carica di diffidenza ha contrassegnato la lettura delle bollette di gas e luce arrivate tra luglio e agosto di quest'anno.
Per quanto riguarda il gas, l'arrabbiatura estiva e' ormai una tradizione. Quasi ogni volta mi tocca osservare che nei mesi primaverili ed estivi mi e' stato messo in conto un consumo "presunto" sempre eccessivo. Quest'anno poi si e', come si dice, "passata la parte". L'azienda del gas della mia zona ha avuto infatti la geniale pensata di calcolare un consumo presunto tra marzo e giugno del 33% (dico: trentatre' percento!) su quello che chiama il "consumo medio storico annuo".
Intanto salta agli occhi una cosa grossa come una casa e altrettanto ridicola: se in un trimestre (per di piu' di buona stagione) pensano che uno consumi il 33% di tutto l'anno, che cosa resta negli altri tre trimestri? O calcoleranno, alla fine, in totale il 132%?
Ma a parte questa considerazione, che volutamente esagero un po', per farne risaltare meglio l'incongruenza, il fatto e' che io, personalmente, in quattro mesi (neppure in tre), ho consumato solo l'8,43% del mitico consumo medio annuo. Questo infatti e' stato il risultato della mia furente lettura del contatore quando mi e' arrivata questa bugiardissima bolletta, alla fine di luglio.
Una volta passata la fase acuta rigolettiana ("si', vendetta, tremenda vendetta"), sono andata a rivedere tutte -dico tutte- le fatture degli ultimi cinque/sei anni, e cosi' mi sono ricordata che anche l'anno passato mi ero presa una discreta arrabbiatura che, al confronto, si potrebbe definire "gratuita"; infatti, in quel caso, la differenza tra presunzione (del 10%) e consumo effettivo (5%) non ha paragoni con i 25 punti di differenza di oggi. Ma anche prima il problema si era posto, solo che non sempre c'e' la voglia, il tempo e il fiato per occuparsene.
Adesso, invece, questi tre elementi sono stati precettati d'ufficio e cosi' ho fatto un controllo serio, per verificare, intanto che, per fortuna, i rimborsi sono stati sempre precisi. Ho pero' scoperto qualche altra cosa interessante.
La prima e' che nel 2006 si nota una sinistra tendenza a innalzare la percentuale del consumo presunto. Infatti, mentre dal 2001 al 2005, anche nei periodi invernali, il massimo applicato era del 25%, tra dicembre 2005 e febbraio 2006 e' stato applicato il 30%. E poi, appunto, c'e' l'assurdo 33% tra marzo e giugno -che e' assurdo anche e proprio in confronto con il 30% calcolato nel periodo pienamente invernale.
La seconda cosa interessante consiste in una carenza. Infatti, da nessuna parte, sulla bolletta del gas, e' segnalata la possibilita' dell'utente di fornire direttamente la lettura reale del contatore nei periodi in cui essa non viene effettuata dall'azienda. Questa, a mio parere, e' una mancanza che tradisce un atteggiamento quantomeno superficiale dell'azienda nei confronti degli utenti. Che cosa ci vorra' a segnalare sulla bolletta di oggi quale sara' il consumo presunto calcolato in addebito nella bolletta successiva, indicando una data entro la quale l'utente, se vuole, puo' dettare la sua lettura effettiva? Del resto, era quanto faceva l'ENEL, quando avevamo i vecchi contatori, e io ho sempre trovato questo fatto molto utile e anche molto civile.
Infine, spulciando ben bene tutte queste bollette, ho notato un'evidente mancanza di razionalita' nella fatturazione dei consumi effettivi, che vengono letti 4 volte all'anno. Infatti, lettura e fatturazione non sono affatto sincronizzati; il massimo dell'irrazionalita' si e' avuto nel dicembre 2004, quando il consumo effettivo e' stato letto il 28 dicembre e la bolletta, emessa il giorno dopo, il 29, ha conteggiato un consumo presunto!!!
Del resto, almeno una lettura in piu' non guasterebbe; non credo che manderebbe in fallimento l'azienda, mentre contribuirebbe parecchio a dare tranquillita' agli utenti, offrendo loro una comprensione piu' immediata dei conteggi.
Tutte queste osservazioni le ho riversate in una raccomandata all'azienda, che contiene anche un interrogativo che per ora e' solo provocatorio: che ne direste di conteggiare gli interessi a mio credito sulla somma che avete ricevuto da me senza averne alcun titolo?
Solo una provocazione, dico, perche' cio' che mi interessa di piu' e' ottenere quelle modifiche sostanziali che servano a tutti gli utenti, in primo luogo la fatturazione del consumo segnalato dall'utente nei periodi in cui l'azienda conteggia il consumo presunto, e una pubblicizzazione di questa possibilita' messa bene in evidenza sulla fattura stessa.

Era appena passata la rabbia per il gas, che eccoti arrivare la bolletta della luce (Enel).
La dizione in grassetto sulla colonna destra del frontespizio "Attenzione: non c'e' niente da pagare" non mi rassicura piu' di tanto. E' solo la manifestazione del fatto che l'Enel non si spreca a ricevere meno di 20 euro per volta, e quindi per i miei modesti euro 12,64, bonta' sua, puo' aspettare altri due mesi. E va bene.
Passando alla colonna centrale, trovo che qui non si parla piu' di consumo presunto, come succedeva ormai da diversi anni, ma del consumo reale letto in centrale, visto che, nel maggio di quest'anno, anch'io ho avuto l'onore di essere dotata di un nuovissimo contatore elettronico. Qui non dovrei preoccuparmi perche' c'e' una lettura reale; infatti la nuova dizione comunica: "Abbiamo calcolato questa bolletta tenendo conto della lettura 165 da noi fatta il 22/08/2006", ma..., c'e' sempre un ma, e questa volta consiste nelle voci che ho sentito in giro. Dopo l'installazione del contatore elettronico, alcune persone dicono di aver trovato sulle bollette un inaspettato aumento dei consumi anche se il loro modo di vivere e' rimasto invariato, e da questa constatazione si sono diffusi dei dubbi sull'esattezza delle letture eseguite in centrale. E allora, anche qui, largo alla diffidenza..
Quindi sono andata a leggere il contatore, poi ho ripescato la bolletta dove erano addebitati i consumi al momento della sostituzione del vecchio contatore. Osservando bene quest'ultima ho scoperto che erano passati ben 1.154 giorni (cioe' piu' di tre anni) senza che fosse stata fatta una lettura reale, e quindi tutti i consumi di quel lungo periodo erano presunti; tuttavia, in questo caso i miei periodici controlli avevano confermato che il consumo presunto si avvicinava moltissimo a quello reale (e poi, qui, come ho gia' detto, c'era la possibilita' di comunicare la nostra lettura all'azienda, cosa che qualche volta, in un passato remoto, ricordo di avere fatto).
La seconda cosa che ho scoperto, dividendo i chilowattora dell'ultima lettura per i giorni dichiarati, e' stata rassicurante: in effetti, il consumo giornaliero di oggi corrisponde a quello del passato. Dunque, almeno per ora, la lettura centralizzata non mi ha riservato brutte sorprese. Come, del resto, non me ne sta facendo neppure il nuovo contatore; a me la luce non e' mai saltata, mentre alcuni denunciano una sua ipersensibilita' che non tollera molti apparecchi in funzione tutti insieme. Ma qui, forse, sono le mie modeste esigenze a tenerlo buono: al massimo massimo, da me sono in funzione contemporaneamente il computer, una lampadina da 60 w., il frigorifero (al minimo) e la lavatrice, e, se proprio vogliamo, ogni tanto, l'aspirapolvere.
Povero contatore, puo' darsi che mi consideri talmente sciamannata da non darsi neppure la briga di prendermi in considerazione!?

(A cura di Annapaola Laldi)
 
 
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