Prima di affrontare il “corpo del tema”, che sarà comunque brevissimo, secondo gli ottimi insegnamenti dei miei maestri, s’impone una premessa a mo’ di introduzione.
E la premessa è questa:
a cavallo delle elezioni politiche e subito dopo, fino letteralmente all’altro ieri, ho firmato diverse petizioni on line:
-per l’ineleggibilità di Berlusconi;
-perché il Movimento 5 Stelle appoggiasse/partecipasse un governo a guida PD/SEL proprio per scongiurare il rientro in pista di Berlusconi;
-per l’elezione di Emma Bonino a capo dello Stato;
-per sostenere la candidatura di Stefano Rodotà;
-per l’eliminazione dall’eventuale nuovo governo di D’Alema, Brunetta e compagnia.

Inoltre ho sentito l’implosione del PD come un inqualificabile tradimento degli elettori e un intollerabile sperpero del patrimonio che, bene o male, era stato accumulato con le elezioni di fine febbraio, e ho avvertito la conseguente rielezione di Giorgio Napolitano come il sigillo posto al fallimento della politica italiana.

Oggi, 28 aprile 2013, leggendo “Il Sole 24 ore”, unico quotidiano, mi pare, a offrire commenti pertinenti all’essenza dei temi e privi di riferimenti pettegoli, guardando lo schieramento dei volti piuttosto sorridenti dei nuovi ministri e ministre e osservando l’età che va dai 38 ai 71 anni, con una presenza di sole 5 persone oltre i 60, beh, dalla fitta cortina di nubi che mi avvolge da giorni, mi è parso di intravvedere uno spiraglio di luce.
Aver tenuto a casa Berlusconi, D’Alema, Brunetta e compagnia è già un motivo per tirare un respiro di sollievo, e la presenza di alcune persone di incontestabile provato valore e onestà, un segno di speranza.
Ma alla base di tutto, se l’esperimento riesce (e non c’è che da augurarselo), sembra esserci un enorme paradosso:

l’ultra Ottuagenario nazionale come Badante di lusso della politica italiana, che fa largo ai giovani!
Anche su questo c’è materia di meditazione.