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OTTO PER MILLE: ALLA RICERCA DEL DATO PERDUTO...
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
1 maggio 2009 0:00
 
 "Io cerco la Titina/ la cerco e non la trovo...". Ecco, le parole di questa vecchissima canzoncina si adattano benissimo alla mia situazione attuale nella ricerca di alcuni preziosi dati dell'Otto per mille (OPM), vale a dire le tabelle delle scelte espresse (dal 2007) e le tabelle della ripartizione dell'OPM (dal 2008).
Per far capire bene la mia piccola "odissea", riassumero' brevemente quanto e' successo dal marzo 2008. Fino a quel momento avevo un riferimento presso la Ragioneria generale dello Stato suggeritomi anni addietro da un amico giornalista; questa persona della Ragioneria, che evidentemente doveva aver fra le sue mansioni anche quella di curare le informazioni verso il pubblico, mi ha inviato fino all'anno scorso i dati che ho appena menzionato, anche se nel 2007 salto' l'invio delle tabelle delle scelte espresse di quell'anno. Ma non ci feci troppo caso; oltre tutto sono una persona abbastanza comprensiva e anche gentile, e quindi non insisto mai in maniera troppo pressante. Pero', proprio nel marzo dell'anno scorso, inviandomi la tabella della ripartizione dell'OPM 2007 (ma non la tabella delle scelte espresse, che non ho mai ricevuto) questa persona mi comunico' che la gestione di tali dati non era piùu'di competenza della Ragioneria, senza peraltro dirmi qual era il nuovo ufficio competente. Questa volta mi permisi di essere piu' insistente e alla fine mi fu risposto che, probabilmente, la competenza era passata all'Agenzia delle Entrate e, per mandare una e-mail, mi fu suggerito questo percorso si Internet: "Agenzia delle Entrate-Contatti-Contatta l'Agenzia. Detto e fatto. Risposta zero su zero.
Nel giugno tornai educatamente alla carica e la persona in questione, altrettanto gentilmente, mi comunico' che la gestione di quei dati era passata alla competenza del "Dipartimento delle Politiche Fiscali del Ministero economia e finanze" (che ora, pero', pare si chiami "Dipartimento delle Finanze"), ma neppure questa volta pote' o volle essere piu' precisa.
All'epoca avevo altre cose che mi occupavano la mente e il tempo, e solo il 6 aprile scorso inviai tramite l'ADUC un fax a uno dei molteplici numeri del "Dipartimento politiche fiscali", dal quale ebbi una risposta sollecita. Il funzionario firmatario si dichiarava pero' incompetente a fornirmi quanto richiesto, e mi invitata a rivolermi alla Direzione Generale dell'Agenzia delle Entrate perche' si trattava -testuali parole- "di un dato particolarmente 'delicato'". Questa dizione "dato particolarmente 'delicato'" attribuita a dati che più pubblici non potrebbero essere, come cerchero' di dimostrare fra poco, mi mise davvero "la pulce nell'orecchio": era forse in atto un tentativo di offuscamento dell'informazione? E, se si',  per quale motivo, a che scopo, a favore di chi e di che cosa?
Comunque, il 14 aprile fu inviato il nuovo fax al numero indicato, ma questa volta nessuna risposta, e la stessa sorte ha avuto il successivo fax del 21 aprile, in cui, fra l'altro, si chiedeva comunque una risposta anche se negativa.
Reso conto della situazione attuale circa la ricerca dei nuovi dati, adesso entrero' nel merito della questione della loro presunta "delicatezza". A mio avviso, un dato si può definire delicato se la sua conoscenza viola la privacy di qualcuno.
Ma nel nostro caso non si tratta di questioni private di singoli cittadini, bensi' di cifre riguardanti la vita pubblica. Infatti, nel primo caso, quello cioe' delle scelte espresse", abbiamo a che fare, come si vedra' di seguito, con cifre globali sul numero totale dei contribuenti, sul numero dei contribuenti che hanno espresso la loro scelta dell'OPM e sui numeri, assoluti e percentuali, relativi alla scelta dei diversi beneficiari. Nel secondo caso abbiamo a che fare con le cifre del gettito IRPEF di quel dato anno, del relativo OPM, e della distribuzione di detta somma fra i diversi beneficiari (anche di questo si dara' un saggio di seguito). Chi legge puo' quindi giudicare da se' sulla "delicatezza" di questi dati. Mi pare che non ci sia ombra di dubbio che essa non riguarda la privacy dei cittadini e contribuenti. Ma, mi dico, se quel dato funzionario ha usato questo termine, un motivo ci sara', ed esso non puo' che inquietarmi, perché ci vedo in atto il tentativo di negare la trasparenza degli atti pubblici.
Vediamo dunque questi dati tanto delicati, osserviamoli bene e giudichiamo col nostro cervello.
Prima di tutto, le tabelle delle scelte espresse. Mentre rimando all'allegato per la lettura di tutte quelle che sono riuscita a raccogliere (dall'anno di distribuzione OPM 1998 -denuncia redditi 1995 per i redditi del 1994- all'anno di distribuzione OPM 2006 -denuncia redditi 2003 per i redditi del 2002),
clicca qui
trascrivo qui sotto l'ultima che ho a disposizione, cioè quella del 2006.
Eccola qui:
TABELLA DELLE SCELTE ESPRESSE ANNO DI DISTRIBUZIONE 2006
 
RIPARTIZIONE DELLE SCELTE ESPRESSE DAI CONTRIBUENTI NELLE DICHIARAZIONI PRESENTATE NELL'ANNO 2003 PER IL 2002
 
ANNO DI RIFERIMENTO                  2003 per 2002
 
 
TOTALE DICHIARANTI                40.208.003
 
- con scelta espressa                    16.552.140    41,17%
- con scelta non espressa             23.655.863    58,53 %                            
 
 
TOTALE SCELTE ESPRESSE     16.552.140  
 
- regolari                                        15.892.337     96,01%
- con anomalie                                   659.803       3,99%
 
 
TOTALE SCELTE REGOLARI      15.892.337    39.52% rispetto ai contribuenti
 
- Stato                                                 1.331.298         8,38%
- Chiesa Cattolica                             14.169.481      89,16%
- Unione ch. cris. avv. del 7° giorno        35.046      0,22%
- Assemblee di Dio in Italia                     30.626        0,19%
- Chiese valdesi                                    220.865         1,39%
- Chiesa Luterana in Italia                      42.533         0,27%
- Un. Com. ebraiche in Italia                   62.488        0,39%
 
 
Come si vede, non c'e' niente che possa ledere la privacy di chicchessia, che' questo sarebbe l'unico motivo che potrebbe spingere a secretare tali dati.
Si tratta, al contrario di dati pubblici per loro natura perche' rendono conto di qualcosa che interessa direttamente ogni contribuente proprio perche', come dice la parola, ha contribuito… ed e' quindi giusto, sacrosanto che possa vedere il riepilogo della situazione che ha partecipato a porre in essere.
Come puòo'accadere, dunque, che possano essere definiti "dati particolarmente 'delicati'"? Il termine "delicato" qui può assumere solo un altro significato, e piuttosto ironico: in effetti si possono considerare dati "delicati" perché, osservandoli bene, salta agli occhi che le percentuali relative alle scelte espresse valide, che sono appena il 39,52% del totale dei contribuenti, diminuiscono parecchio se vengono rapportate al 100% dei contribuenti. Che, cioè, l'8,38% dello Stato diventa il 3,31%, mentre l'89,16% della Chiesa cattolica diventa il ben più limitato 35,24%, e via dicendo. E' questa realta', dunque, che e' "particolarmente delicata"? Ma e' la verita' -matematica e contabile! E la verita' a chi puo' far paura? E qui mi fermo.
 
L'altro dato considerato "delicato" e dall'anno scorso anch'esso non piu' accessibile almeno per me,  riguarda la distribuzione dell'OPM fra i diversi beneficiari. So, per esempio da Valdesi e Avventisti che, in passato, ricevevano il prospetto riassuntivo completo, mentre da qualche tempo ricevono esclusivamente la comunicazione della loro spettanza, e niente di piu'. E qui bisogna osservare un fatto singolare: nel 2003 e nel 2004 il Governo di allora (sempre a guida dell'onorevole Berlusconi) mise in rete (sia pure fuggevolmente) delle tabelle molto precise elaborate sui dati forniti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che si trova nel nostro Dossier OPM a questi indirizzi: distribuzione 2003: clicca qui
Distribuzione 2004: clicca qui
 
Cinque/sei anni fa, quindi, questi dati non furono considerati "delicati", ma, giustamente, pubblici. E tale natura pubblica, secondo me, continuano ad avere ancora oggi, in effetti, per la stessa ragione per cui devono essere pubblici e pubblicati quelli relativi alle scelte espresse. Perche' sono soldi pubblici, derivanti dal gettito fiscale dei contribuenti, che i contribuenti stessi hanno contribuito a distribuire con la loro scelta (corretta al rialzo dal meccanismo concordatario contenuto nella L 225/1975). E per tutto cio' che e' pubblico deve valere la piu' perfetta e rigorosa trasparenza. Che in questo caso si concretizza con il mettere il prospetto della distribuzione a disposizione di chiunque voglia consultarlo, perche' e' l'unica fonte da cui possiamo conoscere, confrontandole, le somme ricevute dai diversi beneficiari, comprese le percentuali (delle scelte espresse) e, per quanto riguarda Valdesi e ADI, la somma relativa alle scelte non espresse che non incassano, ma devolvono allo Stato. Bisogna anche aggiungere che riguardo all'OPM dello Stato, la consultazione di questo prospetto e' indispensabile per conoscere non solo questo dato appena citato, ma anche e soprattutto l'importo totale assegnato allo Stato prima che sia decurtato delle somme previste dall'immancabile finanziaria di turno; infatti, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), da quando sono vigenti le riduzioni dovute alle finanziarie, non riporta più la somma integrale attribuita allo Stato in sede di distribuzione OPM, ma soltanto quella che resta dopo le decurtazioni previste. E questo, a mio avviso, e' grave, perche' crea una grande confusione (e lo dico da contribuente affezionata allo Stato!).
E a dimostrazione di quanto ho appena detto, trascrivo (tralasciando i capitoli di spesa e le previsioni e variazioni generali) l'ultimo prospetto che ho ricevuto, cioe' quello relativo all'
Anno di distribuzione 2007 (denuncia redditi 2004 per i redditi del 2003)
 
Ammontare incassi IRPEF (2003): euro 123.453.599.372,78 (100%)
Ammontare OPM (2003):                euro       987.628.794,98
Distribuzione ai beneficiari:
Stato:                                                euro         85.904.624,18 (7,74% scelte espresse)*
Cei (anticipo):                                   euro        886.989.420,77 (89,81% scelte espresse)
Unione Chiese avventiste:               euro       1.975.257,59 (0,2% scelte espresse)
Assemblee di Dio:                            euro          766.735,74 (0,19% scelte espresse- solo esse)*
Tavola valdese:                                euro            5.770.695,30 (1,43% scelte espresse- solo esse)*
Comunità ebraiche:                          euro         3.654.226,54 (0,37% scelte espresse)
Chiesa luterana:                               euro          2.567.834,87 (0,26% scelte espresse).
 
* Nel prospetto e' anche evidenziata la quota non espressa rifiutata dalle Assemblee di Dio, e per ora anche dai Valdesi, che ammonta rispettivamente a euro 1.109.758,97 e a euro 8.352.396,47, il cui totale di euro 9.462.155,44 è attribuito allo Stato.
Sempre a proposito dello Stato, si puo' leggere una nota in cui si comunica che "Lo stanziamento dell'OPM Stato deve essere ridotto rispettivamente di 80 milioni di euro in applicazione dell'articolo 2, comma 69 della legge 350/2003 e di 5 milioni di euro in applicazione dell'articolo 1 quater, comma 4 del D.L. 5/10/2004 n. 248. A tale somma si viene a compensare il recupero di 45 milioni di euro per l'anno 2007 previsto dall'art. 1 comma 1233 della legge finanziaria 2007, determinandosi un taglio netto di 40 milioni di euro". Linguaggio un po' sibillino, ma, se ci si applica, cifre alla mano, alla fine a qualcosa si approda e si capisce meglio lo stanziamento del DPCM, che altrimenti sarebbe incomprensibile.
Un'ultima informazione riguarda la Chiesa cattolica, per la quale questo prospetto fornisce le cifre relative agli acconti e altre spettanze.
In particolare, nel prospetto relativo alla distribuzione OPM 2007, di cui stiamo trattando, si leggono queste cifre (oltre a quella già riportata all'inizio, che riguarda l'anticipo 2007):
 
Conguaglio CEI (in bilancio- cap. 2841):      euro 102.000.000,00 (nell'ipotesi prud. max scelte 
                                                                                                             CEI 2004: 89,58%);
pagamenti cei - acconto 2004 (cap. 2840): euro 782.700.072,45
scelte a favore cei - dich.
redditi 2004 (89,81%):                                  euro 886.989.420,77
ulteriori spettanze cei (opm 2004):             euro 104.289.348,32
 
eccedenza su conguaglio in bilancio:       euro      2.289.348,32 
 
Infine un'ultima menzione: scelte non espresse: 59,14%.
   
Per concludere una considerazione e una osservazione:
la considerazione e' che mi sembra chiaro che, senza un simile prospetto, non e' possibile avere sotto gli occhi la situazione complessiva anno per anno (anche perche' le diverse confessioni religiose o non dichiarano quanto percepito, o lo dichiarano all'ingrosso, o lo dichiarano in ritardo) né quindi farsi un'idea seria ed esaustiva della situazione.
L'osservazione e' che, paradossalmente, i prospetti pubblicati dal Governo nel 2003 e 2004 erano, per certi versi, ancora più precisi della tabella che ho appena presentato, perche' avevano separato la somma derivante dalla scelta espressa da quella derivante dalla scelta non espressa e saltava immediatamente agli occhi il fatto che l'introito della scelta espressa era (come continua ad essere) molto inferiore a quello della scelta non espressa. Cio' che vi mancava era il riferimento alle scelte espresse e non espresse (che però si poteva desumere facendo un calcolo sul totale delle cifre assegnate in prima e seconda battuta) e, per la Chiesa cattolica, la specificazione delle somme percepite come acconto e come saldo -quest'ultima, un'informazione interessante, ma non di vitale importanza.
E adesso, si riparte alla ricerca... Titina, dove sei? Dài, vieni fuori. Titinaaaa.....

 
NOTA
Il prospetto di distribuzione OPM 2007 si puo' consultare anche a questo indirizzo:
TABELLA DISTRIBUZIONE OPM 2007
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Un ulteriore prospetto riepilogativo della distribuzione OPM (in euro) dal 1999 al 2004 (ricevuto dalla medesima fonte) si trova a questo indirizzo: TABELLA RIEPILOGATIVA DISTRIBUZIONE OPM DAL 1999 AL 2004
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