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Sottile perfidia?
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
16 agosto 2012 13:07
 
Da diverso tempo, ormai, i venditori ambulanti sparsi per Firenze si limitano a offrire delle stampe alquanto dozzinali e una specie di pupazzo, altrettanto dozzinale, di uno strano materiale gommoso (certo non a marchio CE), che, se sbattuto con forza in terra, si spiaccica per poi tornare alla sua forma originaria che è quella della testa di un … porcello!
All’inizio non ci ho fatto caso, ma poi mi sono chiesta se questo aggeggio, che di recente ho scoperto chiamarsi splat pig (letteralmente: maiale che si spiaccica), non rappresenti una sorta di sottile perfidia dei produttori (non musulmani, immagino) nei confronti dei venditori ambulanti che sono, probabilmente, in gran parte musulmani.
Infatti, come è noto, per i musulmani (come, del resto, anche per gli ebrei) il maiale è un animale impuro, e il ribrezzo che ne provano, a volte, non si attiva soltanto di fronte all’animale vivo e alla sua carne macellata, ma giunge ad estendersi, in certi casi, anche alle sue raffigurazioni; alcuni anni fa lessi di una protesta sollevata, nel nostro Paese, addirittura contro i salvadanai a forma di porcellino, che alla maggioranza degli italiani risultano, anzi, molto simpatici. E se in Italia i porcellini salvadanai mi pare siano ancora salvi, in Belgio e in Olanda, ad esempio, nel 2008, una banca famosa, che opera nei due Paesi, ha ritirato dal mercato quello che da sette anni era la sua mascotte, cioè, appunto, un porcellino salvadanaio di nome Knorbert, perché «non corrispondeva ai requisiti che la società multiculturale ci impone» -anche se, successivamente, la banca ha dato un’altra spiegazione, nel senso che «dopo 7 anni, Knorbert aveva semplicemente raggiunto la fine del suo ciclo vitale, e lascia il posto a un nuovo regalo: bisogna soddisfare sempre la gente, i nostri clienti».
Ma torniamo ai porcelli di casa nostra (non a quelli che circolano nella politica nostrana, perché è un altro discorso e chissà dove ci porterebbe). Torniamo, cioè, ai nostri musi di porcello di gomma. Ora, i venditori del porcello che si spiaccica non solo se lo devono vedere davanti in continuazione, ma anche lo devono maneggiare per invogliare i passanti ad acquistarlo. Quindi, una cosa davvero sgradevole per chi fosse rigorosamente musulmano. L’unica consolazione che possono avere questi eventuali venditori è quella di sbattere l’oggetto violentemente a terra (e, in effetti, tutti lo fanno con grande energia!) e vederlo spappolare .. Ma è un istante. Perché la forma si ricompone a grande velocità e inesorabilmente, direi impietosamente, torna a mostrare il grugno originario del porcello. Vedere per credere!

 

 
 
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