Salve, ho ricevuto la bolletta di conguaglio che vi allego di quasi 1700 euro da Eni per l'elettricità con scadenza in 27 agosto, dopo essere passato ad altro operatore. Vorrei segnalare il periodo di conguaglio che come potete vedere è molto lungo (3 anni) e a mio avviso eccessivo, considerato anche che i contatori (elettronici) sono sulla strada e quindi sempre sempre a disposizione per letture anche in nostra assenza. Inoltre ho effettuato un controllo presso l'ufficio postale e ho appurato il fatto che, nonostante siamo passati ad altro operatore dal 1 febbraio u.s. l'Eni non aveva ancora interrotto il flusso di addebito, come è invece obbligatorio da normativa Sepa in caso di cessazione di contratto. Quindi ho revocato il mandato, non essendo stato ancora effettuato l'addebito sul mio cc. Ora come devo procedere, considerate quelle che a mio avviso sono delle serie irregolarità nel comportamento di Eni? Devo semplicemente pagare, magari chiedendo una rateizzazione oppure ho diritto a qualche riduzione dell'importo? Grazie anticipatamente,
Renzo, da Roma (RM)

Risposta:
se gli addebiti sono illegittimi in tutto, si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
respingendo la fattura.
Se sono errati, lei potrà versare con bollettino postale la parte corretta dell'importo, procedendo alla comunicazione formale con le stesse modalità sopra descritte.
La rateizzazione di importi consistenti corrispondenti a consumi effettivi è generalmente accordata, se richiesta. Infine c'è da considerare che nei contratti del mercato libero i venditori non hanno accesso al rilievo delle letture che è una prerogativa esclusiva sia del distributore (al quale i venditori si rivolgeranno per calcolare il conguaglio) sia dell'utente (che puo' controllare visivamente i propri consumi e magari comunicarli al venditore per una calibrazione veritieria degli addebiti periodici).