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bolletta eni
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Lettera 
24 settembre 2016 0:00
 
mio padre, che compira' 96 anni il prossimo gennaio, era intestatario di utenza gas eni in un appartamento in pisa affittato a studenti.
nel giugno 2015 lo studente paolo riceve un venditore enegan luce gas e incautamente sottoscrive contratto per volturare alla propria persona l'utenza gas.
la prima bolletta enegan, relativa al mese di agosto 2015, evidenzia un consumo abnorme di mc 648 ed utilizza come dato di partenza la lettura eni di cessazione di mc 7112 al 31 luglio 2015.
vincenzo e paolo provvedono a inviare reclami e ricorsi e presentano denuncia alla procura della repubblica per sospetta manomissione del contatore, documentando i consumi medi dell' appartamento negli ultimi 10 anni che sono pari a mc 395 anno.
nel settembre 2015 al proprietario vincenzo arriva bolletta di chiusura eni che conferma come lettura di cessazione al 31 luglio 2015 metri cubi 7112.
a distanza di quasi un anno,agosto 2016, a vincenzo arriva bolletta eni di euro 511,00 che modifica la lettura di cessazione al 31 luglio 2015 da mc 7112 a mc 7741.
al documentato reclamo prodotto ad eni viene laconicamente risposto che la lettura di mc 7741 al 31 luglio 2015 e'stata effettuata da toscana energia e quindi bisogna pagare.
la lettura esatta effettuata quel famoso 31 luglio 2015 appare essere quella effettuata da enegan, effettuata da eni nella bolletta di cessazione utenza, anche perche' in linea con i consumi storici e congruente con i controlli periodi effettuati dai proprietari e dagli studenti inquilini.
segnalo che nel frattempo nel mese di novembre 2015 lo studente paolo ha lasciato enegan per stipulare contratto gas con eni.
ci sono strumenti per uscire da questa assurda situazione?
vi chiedo inoltre cortesemente se mio padre non paga la bolletta di euro 511,00 puo' eni sospendere la fornitura intestata a paolo? e quale azione di recupero crediti puo' essere esercitata contro mio padre?
grazie mille per la risposta
Anna, da San Giuliano Terme (PI)

Risposta:
se ha già fatto reclami al gestore, potrebbe ora fare un procedimento di reclamo all'Aeeg:
http://www.sportelloperilconsumatore.it/reclami
L'alternativa è andare in causa dal giudice di pace. Potra' farlo anche senza avvocato per importi inferiori a 1.100 euro attraverso una citazione orale (art. 316 del codice di procedura civile): espone oralmente i fatti, presentando la documentazione rilevante e le sue richieste al giudice di pace, il quale provvedera' a redigerle l'atto di citazione scritto. Consigliamo di chiamare l'ufficio del giudice per prendere un appuntamento o chiedere quando poter fare tale citazione orale. Questa la nostra scheda sul Giudice di Pace:
http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php
No, non possono sospendere la fornitura a Paolo per un debito di Vincenzo. Dovranno agire contro Vincenzo, anche tramite un decreto ingiuntivo.
 
 
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