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Controllo Caldaie Provincia di Teramo
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Lettera 
25 novembre 2015 0:00
 
La Provincia di Teramo ispeziona le caldaie per la revisione biennale. Il problema e' intanto che inviano due RaccAR alla stessa persona(secondo loro mia madre nello stesso appartamento ha due impianti)basandosi su dati (forniti da ENI?) in base ai contatori del gas come se uno fosse obbligato ad avere per ogni contatore una caldaia. Non solo ma la "revisione" biennale e' compito di ditte "manutentori" abilitati.Ma questi manutentori pur avendo i nominativi indirizzi per recarsi presso i possessori di una caldaia spesso, troppo spesso, anche il 70% e oltre non vengono controllati e non si recano presso i possessori di caldaia o se lo fanno senza preavviso in orari "indecenti" dove i residenti spesso e volentieri sono al lavoro. Altre volte fanno le revisioni ma dimenticano di inviare la documentazione alla Provincia.Ovviamente il cittadino oberato da problemi bollette ecc. "dimentica" di chiamare l'eventuale ditta che fa queste revisioni e anzi spesso non sa neanche a chi rivolgersi. In questi casi la Provincia di Teramo demanda ad una società della Provincia Agenateramo.eu e invia un pseudo ispettore, ma chiede un costo di 110 euro a caldaia, mentre il manutentore ne chiede 75 euro di cui 15 euro per il bollino che certifica la manutenzione e 60 euro per la ditta. L'ispettore fanno le eventuali verifiche,inviando prima una RaccAR con giorno e orario che loro stabiliscono. Purtroppo in orari assurdi tipo il giorno tot alle ore 8.30 o magari alle 14.00 come se una persona che lavora sia costretta a perdere una giornata di lavoro per rendersi disponibili a detti ispettori dove come e quando stabiliscono loro.Non solo come nel caso di mia madre 84enne che non deambula sorda suonano dicendo "sono quello del gas per ispezionare la caldaia". Mia madre sarà anziana sorda e non deambula ma sicuramente non aprirà, sapendo che ci sono persone che si spacciano per operai ispettori Enel ENI ecc.Il problema qual'e' che alla fine inviano un'altra RaccAR dai toni minacciosi in cui indicano un'altra data per il controllo ma il grave e' che a caratteri cubitali scrivono, semplifico, " qualora non sarà effettuata l'ispezione provvederemo al distacco dell'utenza del gas. Ho chiamato ENI e sono non solo caduti dalle nuvole, ma mi hanno detto che sono loro i fornitori del gas e solo loro possono effettuare un distacco per morosità dell'utente non certo la Provincia di Teramo o Agena. Vi chiediamo se quanto sopra esposto e' legale, ok che la caldaia sia tenuta efficiente, ma i cittadini della Provincia di Teramo sono stufi a pagare 75€ oltre ai 110€ considerando che al 90% i 110 euro richiesti da Agena per un controllo li chiedono perché tra disorganizzazione manutentori che non revisionano o non inviano la documentazione ad Agena, e le persone sono strastufe di pagare pagare pagare per non parlare che ad esempio mia madre secondo la Provincia di Teramo ha due caldaie nello stesso appartamento.
Silvio, da Alba Adriatica (TE)

Risposta:
l'ispezione dell'Ente locale è attribuita per legge ed esercitata secondo regolamenti degli impianti termici approvati (Deliberazione del Consiglio Provinciale Teramo n. 15 del 11/5/2010), generalmente con criteri di priorità che rguarda una irregolarità di certificazione o per impianti particolarmente vetusti
Qui la ns scheda pratica:
http://sosonline.aduc.it/scheda/impianti+termici+caldaie+climatizzatori+utilizzo_21472.php
Ci pare abnorme e scorretto rendere perentorio l'appuntamento del sopralluogo senza interloquire direttamente con l'utenza da ispezionare; tuttavia dovrebbe essere prevista una imposizione di divieto di esercizio dell'impianto qualora il suo responsabile si sottragga ripetutamente e senza adeguate motivazioni all'obbligo dell'ispezione.
 
 
 
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Direttore Domenico Murrone
 
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