Spett.le,
A giugno ho preso contatti con una signora per affittare, per i miei genitori, un casa a San Felice Circeo, dal 17/08 al 23/08.
Per un totale di 6 notti.
La signora ci ha dato tutte le informazioni per la prenotazione e per la spedizione della caparra, al fine di fermare la casa per il periodo indicato.
Inviamo tramite bonifico bancario il 30% del totale dell’affitto (causale BOLLETTE CASA CIRCEO) e ci illustra la politica di cancellazione. Ovvero la possibilità di cancellare gratuitamente la prenotazione entro 30 giorni dall’arrivo.
Purtroppo il 14 di agosto mio padre viene colpito da una febbre alta e il 16/08 lo portiamo al pronto soccorso del San Camillo (dove vi rimarrà fino al 18/08).
Lo stesso giorno contatto la signora informandola dell’accaduto e che per questo motivo, non avremmo potuto usufruire della casa per il periodo richiesto e chiedendogli se fosse possibile spostare la data per non perdere la caparra di Euro 250,00 versata.
Intorno al 20 di agosto richiamo la signora, in concomitanza con la ripresa di mio padre, per chiedergli se fosse possibile prenotare un’altra settimana.
La signora rispose che data la politica di cancellazione, al fine della prenotazione bisognava versare nuovamente la caparra di Euro 250,00, dato che l’ultimo versamento era andato perduto.
Nella comprensione della politica di cancellazione… è possibile che quest’ultima non decada, con tanto di certificato medico del pronto soccorso, vista l’impossibilità di muoversi, per motivi di salute?
Ringrazio anticipatamente la vs. attenzione,
Cordiali Saluti
Marianna, da Roma (RM)

Risposta:
per quel tipo di accordo non esistono regole, ma solo il rapporto fiduciario stabilito nei contatti telefonici. Non va tuttavia escluso che l'annullamento del vs arrivo, indipendentemente dalle motivazioni, il locatore possa aver subito una perdita di mancata locazione, rischio coperto appunto dalla caparra che e' legittimo ritenere risarcitoria. Non sappiamo cosa sia invece l'espressione " politica di cancellazione.
Non crediamo ci siano le condizioni di un ricorso conciliatorio o giudiziario.