Sono entrata nel vostro sito cercando informazioni sulle scadenze annuali delle ricariche dei telefonini. Ho trovato il mio caso nell'articolo
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=213417
Ho letto la vostra risposta: raccomandata AR, Modulo di conciliazione etc. etc. Beh, alla fine mi sono detta che è meglio che faccia una ricarica da ¤ 15 e non se ne parla più. Se per far valere i propri diritti il consumatore deve fare tutto da solo, burocrazia, tempi, costi postali, benzina etc. alla fine china la testa e paga, soprattutto nel caso di cifre modeste come una ricarica minima di ¤ 15. In questo modo però gli imbroglioni l'hanno sempre vinta e, onestamente, incomincio a pensare che le associazioni dei consumatori in Italia servano a ben poco se l'unica cosa che sanno fare è dirci di fare una interminabile trafila burocratica.
Saluti
Rita, da Capoterra (CA)

Risposta:
comprendiamo la sua sfiducia nel sistema giudiziario, che sicuramente per poche lire non vale la pena attivare, ma non accusi noi di non far nulla. Le abbiamo forse chiesto qualcosa in cambio per la consulenza? Purtroppo la sua analisi e' corretta solo a meta': se il cittadino che si sente truffato non agisce in proprio per farsi valere (ed e' lei l'unica che puo' far valere il suo diritto in questione, nessuno lo puo' fare per lei da un punto di vista giudiziale) allora i disonesti continueranno a truffare. Ma la colpa e' tanto del sistema quanto di chi lo accetta supinamente. Non colpevolizzi chi, come noi, cerca di aiutare e indirizzare nella lotta individuale per i propri diritti il cittadino che a volte pero' pare aspettarsi, piu' che lo strumento per agire, la pappa scodellata.