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sostituzione vasca doccia e detrazione
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Lettera 
27 giugno 2016 0:00
 
Buongiorno, come molti altri, lo scorso anno, a seguito dell'acquisto di un vecchio appartamento in cui mi sono successivamente trasferito, ho provveduto alla sostituzione dell'esistente vasca da bagno, usurata e in cattive condizioni, con un box doccia.
Ovviamente, aldilà delle necessità di realizzare quanto sopra, confidavo anche sulla in ogni dove decantata detraibilità dell'opera, in quanto considerata come "manutenzione straordinaria".
Non che mi fidi ciecamente di quanto la pubblicità prometta, quindi cerco di informarmi, sia sulla guida dell'ADE (acronimo perfetto), che, pur non da non esperto, leggendo l'art 3 par B del dpr 380/2001 che definisce la materia.
Nell'ottica del (mio) buon senso mi sembra che tutto fili: voi stessi del resto, in una risposta ad altro utente di maggio 2013, arrivate alle stesse conclusioni.
Quest'anno mi appresto quindi alla compilazione del 730, quando mi imbatto nella famigerata circolare 3 del marzo 2016, dove quanto sopra viene ribaltato.
La sostituzione di vasca con box doccia è manutenzione ordinaria, sostituzione di finiture, come quando cambiate il rubinetto del lavandino.
Da me hanno smantellato la vecchia vasca, tracciato pavimento e pareti per poter posare le tubazioni dei nuovi scarichi e allacci idrici, creato un nuovo scarico prima non esistente per la lavatrice, ripiastrellato il tutto, un lavoro durato 3 giorni, ma per ADE questa non è opera "per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici".
La mia domanda alla fine è forse solo una scusa per potermi sfogare: in ogni caso, mi chiedo se esista possibilità per creare opposizione a un pronunciamento del genere che ritengo assolutamente privo di ogni logica (avrei molto altro da aggiungere ma evito).
Una famosa rivista dedita alla difesa dei consumatori si è attivata con una lettera che richiede la cancellazione del punto in oggetto dalla circolare sopra citata, consigliando nel frattempo di non inserire la detrazione fino a nuovi sviluppi, e integrando nel caso la dichiarazione dei redditi più avanti.
Alla fine credo farò per il momento così anch'io, pur con tutta la rabbia che sento dentro.
Una considerazione finale la faccio su come quanto sopra mi sembra davvero passato molto sotto silenzio: l'unica reazione è la lettera appena ricordata, però non ho trovato altre prese di posizione.
Mi piacerebbe quindi che almeno questo commento/segnalazione vi potesse spingere a contattare nel merito altre associazioni di consumatori, nella speranza di creare un fronte comune e ampio che faccia assumere alla questione l'importanza che merita e che, un po' a sorpresa, ancora non vedo.
Vi ringrazio e saluto cordialmente.
David, da Schio (VI)

Risposta:
ringraziamo del racconto della sua vicenda, di cui facciamo tesoro e pubblichiamo sul nostro web.
 
 
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