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Pace, ambiente, economia non rapace. La Democrazia non puo’ essere esportata…. Il Vento Barack Obama. Omaggio a Tiziano Terzani
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Medicare? di Giuseppe Parisi
28 settembre 2009 9:11
 
 - “Ormai mi incuriosisce di piu’ morire, mi rincresce solo che non potro’ scriverne….”
(Tiziano Terzani)
- "Mio padre era un comunista, ex partigiano, mia madre cattolicissima [...] debbo a loro forse un senso di tolleranza e questa cosa profonda di vedere il bello della vita nella sua diversita' che e’ la reale essenza nell'armonia degli opposti".
(Tiziano Terzani)
 
Tra gli scrittori contemporanei che piu’ di tutti ho amato, in assoluto, c'e' lo scrittore e giornalista Tiziano Terzani. Cinque anni fa ci lasciava, il 28 Luglio 2004, per una malattia che malgrado fosse a prognosi infausta non lo aveva minimamente scomposto.
Sicuramente, proprio in quella fase finale della sua straordinaria esistenza aveva saputo, ancora una volta, scoprire come aveva fatto ogni altro istante precedente, emozioni e segreti, pensieri e saggezze che lo portavano lontano, dandogli una serenita’ ed una calma inspiegabile.
Albergavano in lui “pensieri diversi”, e, come fu con quel monaco tibetano incontrato per puro caso una volta in luoghi sperduti e dimenticati, come quando spinto da una insaziabile curiosita’ chiese cosa fosse per lui la vita e la morte, cosi’ fu che il monaco prese un pennello e disegno’ in terra un cerchio partendo da est e chiudendo ad ovest, come l’arco che il sole compie ogni giorno.
Terzani, in una complicita’ intellettuale piu’ unica che rara, mi e’ stato vicino per innumerevoli ragioni: la curiosita’ nei confronti della vita e delle cose, il suo insaziabile desiderio dello scoprire nel voler scrutare nel tempo e nella storia, nell’interpretare ogni situazione piccola e grande come un tassello di un mosaico maestoso ed infinito, una personalita’ ricchissima ed allo stesso tempo misteriosa, pervasa da una umanita’ sconfinata, di uomo saggio ed essenzialmente umile e modesto, come erano state umili e modestissime le sue radici famigliari.
Ancora l’amore per il viaggiare, la conoscenza nutrita dell’Oriente, Singapore, Vietnam, Thailandia, Laos, Cambogia, Cina, Giappone.
Eppure un giornalista del suo spessore in Italia stento’ a veder riconosciuto il proprio speciale talento. Dovette rivolgersi all’estero: era corrispondente per l’Asia del settimanale tedesco “Der Spiegel”, lavorando in lingua inglese, una lingua che non era la propria.
In Italia Tiziano Terzani forse era un personaggio scomodo, rifletteva e pensava con la sua testa, ed era pochissimo incline a frequentare i “salotti Italiani” che servono a “verificare" e “mettere la museruola” ai giornalisti.
Terzani aveva un essenziale modo di porsi al mondo, di affrontare i temi personali e sociali, quei grandi dilemmi che sovente sovrastano ed angosciano la nostra esistenza umana, temi difficili come il rapporto con le religioni, la guerra e la pace, la malattia, le medicine alternative, la salvaguardia degli habitat e della natura, la morte, il senso dell’esistenza biologica ed umana.
Terzani, non credeva nelle profezie degli indovini, nei miracoli o nella esistenza di un Dio superiore. Era esemplare ed idealista senza pretese e per questo era anche allo stesso tempo imperturbabile e fragile, come ogni idealista lo e’ nei confronti dell’arroganza delle politiche fini a se stesse, alle sue logiche perverse, ai suoi interessi spiccioli e criminali.
Terzani, nei suoi anni da corrispondente dall’estero, viaggio’ in quasi tutti i Paesi del sud-est asiatico, senza escludere quelli piu’ colpiti da emergenze umanitarie come i conflitti armati.
Per orientarsi aveva una tecnica raffinata, “scoprire dall’interno” attraverso i libri antichi che, con capacita’ da segugio, ritrovava a volte in librerie seminascoste e decisamente polverose,abbandonate perche’ ritenute senza alcuna importanza e semplicemente sfuggite alla feroce persecuzione dei regimi e dei totalitarismi, tutti uguali nel mondo, quelli che occultano, controllano, fanno sparire.
A parte le sue preziose testimonianze storiche sulla guerra nel Vietnam e il massacro sociale in Cambogia dove rischio’ la vita, Terzani era un grande conoscitore della Cina, probabilmente fu il suo obbiettivo principale, perche’ la Cina dei tempi di Terzani, agli occhi dell’estero era impenetrabile, silenziosa, nascosta, incomprensibile.
Un libro che consiglio a coloro i quali vogliono iniziare a capire questo grande Paese dal dentro delle sue radici culturali, e' quello stupendo di Angela Staude Terzani, moglie di Tiziano che fu compagna inseparabile per ben 47 anni. Il libro si intitola “Giorni Cinesi”, ed e’ l’immagine piu’ fedele della Cina degli anni ‘80. Forse oggi, di quella Cina, rimane il Comunismo, la fantasia e la creativita’, una volta diretta all’esercizio del potere, oggi all’esercizio dei mercati e del denaro, facendolo cosi’ uno dei Paesi piu’ potenti al mondo.
L’ultimo intervento istituzionale governativo cinese, uno per tutti, ne esprime l’essenza vitale: l’ingegneria sociale.
Ogni estate, in Agosto, in Cina e’ il tempo dei “campi della gioventu’”, una fattispecie delle “colonie” Italiane di diversi decenni fa, oggi quasi scomparse. In un campo della gioventu’ come tanti altri, quello della municipalita’ di Chongqing, la piu’ popolosa delle altre 4 province cinesi che hanno diritto allo status di provincia, si e’ formalizzata la creativa natura cinese. Il governo, nel tentativo di fare famosa questa grande provincia, nella stessa Cina e nel mondo, ha dato vita al progetto: era necessario scegliere tra centinaia di bambini che partecipavano alla selezione chi avesse avuto reali talenti per una indirizzata disciplina scientifica, artistica o sportiva. L’investimento era quello di non perdere tempo nel trovare i giusti talenti per poi mettere a disposizione loro tutto il possibile ed il meglio. Un gruppo di esperti, messi in campo dalla Shangai Biochip Corporation, hanno prelevato con un batuffolo di cotone piccole quantita’ di saliva dei bambini e poi verificato la specificita’ del DNA. Si sono ottenute informazioni sensibili,su chi -bambino- possiede la specificita’ genica che permettera’ loro di emergere nelle discipline che domani “faranno grande la Cina nel mondo”. Il costo del progetto, l’indagine del DNA, e’ stato a carico del governo, mentre le famiglie dei bimbi scelti pagheranno le spese per i docenti ed i gruppi di esperti e tutor che seguiranno i miglioramenti dei fortunati bimbi.
In Cina la politica del “figlio unico” ha portato le famiglie ad investire ogni progetto affrontando ogni sacrificio, pur di vedere il proprio unico pargolo con un “futuro migliore, l’unico erede trionfare fiero nella vita.
Sono certo che a questo punto, molti stanno gia’ storcendo il naso: ma perche’ inserire paletti alla fantasia della ingegneria sociale? Forse e’ solo da prendere in considerazione perche’ piu’ rassicurante la logica dei talenti Italiani, come quella usata dal governo per la scelta delle veline?
E che la Cina del Presidente Hu Jintao desideri essere “grande nel Mondo” lo si intravede di gia’ dal dire e fare dello stesso Presidente, che al 64 summit all’ONU, di pochi giorni fa, ha fatto ben comprendere quali saranno le prospettive del grande Paese orientale: divenire leader dello sviluppo sostenibile e delle energie alternative e rinnovabili.
Gli investimenti che la Cina mettera’ in atto saranno notevolissimi, superiori a quelli degli Stati Uniti d’America del Presidente Barack Obama, in forte difficolta’ economica e politica, impantanato nella “miliare riforma sanitaria”, che se potra’ avvenire sara’ epocale e storica.
Molti esperti si attendono clamorose prese di posizione del Presidente Hu Jintao gia’ al summit di Dicembre nella capitale danese, vedremo se le cose andranno cosi’.
Tuttavia il Presidente Barack Obama, con il discorso all’ONU, ritenuto da molti osservatori storico, ha ben indicato i suoi quattro punti cardini, iniziando: ”la Democrazia non puo’ essere esportata“.
Viene cancellata l’era Bush, la peggiore della storia degli Stati Uniti d’America.
La non proliferazione delle armi nucleari, la promozione della pace e della sicurezza, la salvaguardia dell'ambiente, l'affermazione di un'economia capace di dare a tutti le stesse opportunita', sono gli altri tre punti cardini.
Ascoltando Obama, mi sono ricordato di Terzani e dei duri confronti con la scrittrice Oriana Fallaci. Anche quest'ultima riteneva, grossolanamente sbagliando, che “la democrazia va esportata” e “la superiorita’ della civilta’ occidentale”.
Dopo l’11 Settembre 2001, Tiziano Terzani nel suo libro “Lettere contro la guerra” parlava di questa tragica data come di una grande occasione per ripensare il mondo e per costruire un futuro diverso.
Era profondo e semplice allo stesso momento, asseriva che “la vita e’ breve e ne abbiamo una sola e dobbiamo viverla pienamente nel migliore dei modi possibili”, ed e’ sufficiente leggere qualche suo libro per capire che i modi possibili sono esattamente il contrario di come la maggior parte di noi vive la vita.
Terzani, se fosse oggi ancora tra noi, sarebbe il “profeta laico” per un cambiamento del mondo, annunciando la catastrofe.
Si’, esistono le catastrofi preannunciate e quelle profetiche.
Alla gente fanno paura quelle profetiche, perche’ le altre o non le conoscono o le hanno appena sentite riferire. Quelle profetiche -tra Nostradamus, profezia dei Maya e sangue di San Gennaro- pare che diano la fine del mondo, il 2012, esattamente il 21 dicembre.
Quindi ci siamo, il Presidente Italiano Silvio Berlusconi si dispiacera’ tanto perche’ non potra’ restare seduto sulla sua poltrona di Presidente del consiglio. Ed in Italia la catastrofe profetizzata diventa tema di trasmissioni televisive, come la ripresa autunnale di “Bojage”. Tanta preoccupazione sulla base di una profezia che sarebbe stata scritta su un calendario all'epoca della civilta' precolombiana, quando invece non ci sarebbe bisogno di profezie tanto lontane per capire che il tempo finale e’ arrivato, il pianeta Terra e’ in rosso-riserva.
Se e’ nostro desiderio evitare che i cambiamenti climatici, conseguenza di politiche criminali e criminogene, portino ad una trasformazione delle condizioni attuali del pianeta, tali da impedire o rendere difficile la vita a chi lo abita, dobbiamo iniziare ad informarci e prendere corpo ed anima della strabiliante emergenza, noi medesimi per primi.
Catastrofi su rilevamenti scientifici e non sangue di San Gennaro, indovini e misteriose profezie di Santi, Madonne o “manoscritti segreti medievali”. Catastrofi scientifiche preannunciate appena in tempo dal neo rieletto presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso ai leader del mondo, pochi giorni fa in sede Onu.
Tuttavia, la maggior parte della gente sa poco, se non nulla, di tali emergenze.
Dare la colpa alla politica cinica e perfida, ad un giornalismo e a media conniventi, risulta ormai semplicemente superfluo, se non irreale.
Facciamo estrema fatica a smascherare una pesante verita’: i principali responsabili di un Mondo che gira al rovescio siamo proprio noi, le nostre disattenzioni, il nostro menefreghismo, le nostre complicita’ e connivenze, la nostra irresponsabilita’ verso le future generazioni, la nostra irresponsabilita’ nell’eleggere quei politici che non meriteremmo e che invece meritiamo.
 
Approfondimenti
- La Procura della Repubblica…. Ci hanno tolto i fondi per le indagini…. a b
 

 
 
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