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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica. CdM impugna legge Regione Campania
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28 settembre 2016 12:03
 
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi ieri in tarda serata, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha esaminato ventitre' leggi delle Regioni. Tra queste, ha deciso di impugnare la Legge Regione Campania n. 27 del 08/08/2016, "Disposizioni organizzative per l'erogazione dei farmaci e dei preparati galenici a base di cannabinoidi per finalita' terapeutiche nell'ambito del servizio sanitario regionale e promozione della ricerca e di azioni sperimentali prodromiche alla produzione da parte di soggetti autorizzati". Per il CdM si tratta di una norma riguardante la prescrizione dei medicinali che contrasta con i principi fondamentali in materia di tutela della salute, con conseguente violazione dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione. Il Consiglio regionale della Campania aveva infatti approvato il 29 luglio scorso, la proposta di legge per l' erogazione di farmaci e di preparati a base di cannabinoidi per finalita' terapeutiche a firma del presidente della commissione sanita' Raffaele Topo. "E' il primo testo che l'assemblea approva in questa materia - aveva dichiarato con soddisfazione Topo - Si tratta di un provvedimento che garantira' massima assistenza da parte del servizio sanitario regionale". Per il democrat campano infatti, la legge rappresentava una "risposta alle esigenze dei tanti malati affetti da patologie neurodegenerative come la SLA, l'AIDS e tutte quelle associate al dolore. Fino ad oggi i cittadini campani hanno pagato per l'acquisto di farmaci a base di cannabinoidi. Riconoscendo a ogni cittadino il diritto di ricevere efficaci cure a base di cannabis" .  

L'impugnazione da parte del consiglio dei ministri della legge della Regione Campania per l'erogazione di farmaci cannabinoidi per uso terapeutico non riguarda la finalità d'uso di tali farmaci bensì è relativa ad una questione tecnica per le ricette da utilizzare". A spiegarlo sono gli esperti del ministero della Salute. Lo stop, chiariscono, non è dunque relativo alla possibilità di uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi che è previsto per legge. Il punto, invece, è che la legge della Campania prevede che si possa fare una prescrizione per uso terapeutico con ricetta 'ricalco', cioè con una ricetta riutilizzabile. Ciò è però in contrasto con il testo unico sulle sostanze stupefacenti e la Regione Campania è l'unica a prevedere l'utilizzo di tale tipo di ricetta. Attualmente la legge nazionale prevede l'uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi e varie regioni hanno leggi regionali che fanno rientrare questi farmaci tra quelli rimborsabili per il cittadino.
Attualmente, chiariscono all'Ansa gli esperti del ministero della Salute, il principio attivo è importato dall'Olanda. Presso l'istituto farmaceutico militare di Firenze è però in atto la sperimentazione per la produzione del principio attivo della cannabis. L'obiettivo è, successivamente, il suo utilizzo in preparazioni galeniche presso le farmacie, che i pazienti potranno ottenere dietro presentazione della ricetta medica.

"La Legge sulla cannabis in Regione Campania e' in vigore ed e' efficace. Le motivazioni sollevate dall'impugnativa del Consiglio dei Ministri riguardano esclusivamente un mero rilievo tecnico relativo alle modalita' di prescrizione dei medicinali che non inficia l'efficacia della legge entrata in vigore lo scorso agosto". Questo il commento del presidente della Quinta Commissione Sanita' in Regione Campania Raffaele Topo dopo la decisione del consiglio dei ministri di impugnare la Legge n. 27 del 8/8/2016 recante "disposizioni organizzative per l'erogazione dei farmaci e dei preparati galenici a base di cannabinoidi per finalita' terapeutiche nell'ambito del servizio sanitario regionale e promozione della ricerca e di azioni sperimentali prodromiche alla produzione da parte di soggetti autorizzati". Si tratta di un'osservazione assolutamente secondaria rispetto al nostro obiettivo che resta quello di garantire assistenza di qualita' ai malati attraverso l'erogazione di farmaci essenziali per patologie associate al dolore come la sclerosi multipla. E' per questo - ha ricordato Topo - che siamo impegnati sui decreti attuativi che diano il via alle procedure di distribuzione dei medicinali cannabinoidi per finalita' terapeutiche nell'ambito del servizio sanitario regionale". "In ogni caso - ha specificato il Presidente - il decreto del 9 novembre 2015 stabilisce, tra le altre cose, che la rimborsabilita' a carico del Servizio sanitario regionale e' rimessa alle scelte autonome delle Regioni. La Regione Campania, pertanto, nell'ambito delle prerogative poste dal 'TU stupefacenti', ha scelto la propria modalita' di prescrizione dei preparati al fine di tutelare e tracciare le delicate fasi del percorso assistenziale". "Valuteremo l'eventuale modifica del testo relativo alle modalita' di prescrizione o resistere in giudizio. L'esito, in ogni caso - ha concluso l'esponente Pd - sara' solo quello di un'eventuale modifica dei ricettari per le prescrizioni".

Il ministro Costa ''si occupi di Regioni e non di violare il diritto alla salute''. Lo afferma l'Associazione Coscioni, criticando la decisione del Consiglio dei ministri di impugnare una legge della regione Campania per l'erogazione di farmaci cannabinoidi per uso terapeutico. ''Il consiglio dei ministri - affermano in una nota Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni, Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e Marco Perduca, coordinatore di Legalizziamo.it - ha deciso ieri di impugnare una legge recentemente adottata dalla regione Campania, quella per l'erogazione di farmaci cannabinoidi per uso terapeutico, perché secondo il Ministro per gli affari regionali Enrico Costa contrasta con l'articolo 117 della Costituzione. Le motivazioni della richiesta di Costa non son ancora pubbliche, ma immaginiamo si tratti di problemi legati alla esclusiva potestà legislativa dello Stato visto che la regione Campania, come molte altre però, avrebbe legiferato su temi generali come la salute''. La legge campana prevede anche "la promozione della ricerca e di azioni sperimentali prodromiche alla produzione da parte di soggetti autorizzati" di cannabis per fini medici, per far fronte alla sempre maggiore domanda di farmaci cannabinoidi in tutta Italia. ''Meraviglia che il Consiglio dei Ministri - afferma l'associazione - non abbia sollevato obiezioni circa la proposta del Ministro Costa, anche perché non dubitiamo che si tratti di una decisione che fa parte dell'ostruzionismo del suo partito alla proposta di regolamentazione legale della cannabis discussa in plenaria alla Camera dei deputati il 25 luglio scorso e sostenuta da tutte le altre forze della coalizione governativa''. Continua intanto la raccolta di firme per la proposta di legge d'iniziativa popolare www.legalizziamo.it, che tra le varie cose amplierebbe l'uso dei cannabinoidi a tutte condizioni fisiche che ne potrebbero trarre beneficio.
 
 
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