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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica. Via libera da Regione Sicilia
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26 marzo 2014 17:52
 
La giunta regionale siciliana ha approvato una delibera con la quale dà mandato all'assessore alla Salute, Lucia Borsellino perché provveda a predisporre i provvedimenti necessari ad assicurare la possibilità dell'uso terapeutico dei cannabinoidi nelle strutture sanitarie accreditate, pubbliche e private. Lo ha reso noto il governatore, Rosario Crocetta. "Il provvedimento nasce sulla base delle modifiche legislative italiane in merito all'uso della cannabis ma anche da più sentenze - prosegue - che hanno riconosciuto a diversi malati, in particolare a quelli affetti da sclerosi multipla, la copertura terapeutica con tale sostanza". Per Crocetta, "quello appena approvato è un provvedimento di particolare valore civile e sociale che mette la Regione Siciliana all'avanguardia come altre regioni europee". Per impedire l'abuso dei consumi di cannabinoidi, la prescrizione dell'uso dovrà essere effettuata da medici specialistici all'interno di strutture sanitarie e il percorso terapeutico potrà essere eseguito anche al domicilio del paziente.

"Esprimo apprezzamento per l'atto di indirizzo approvato dalla giunta Crocetta per disciplinare anche in Sicilia i modi di erogazione dei farmaci a base di cannabinoidi con finalità terapeutiche. Adesso però occorre legiferare e credo che, grazie anche alla sintonia con il governo regionale, il mio ddl che è in esame in Commissione Sanità diverrà presto legge". Lo dice il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli. "L'obiettivo - aggiunge - è quello di fornire le linee guida applicative di norme già in vigore a livello nazionale, una sorta di protocollo attuativo, e consentire così ai malati siciliani di poter usufruire, in concreto e da subito, in ambito ospedaliero e ambulatoriale ma anche a domicilio, con accesso immediato e gratuito, di farmaci a base di cannabinoidi la cui prescrizione potrà essere effettuata anche dai medici di base, sempre però su indicazioni dello specialista". "Il ddl in esame in commissione Sanità se approvato dall'Ars - continua Ferrandelli - colmerà un vuoto legislativo che in Sicilia rappresenta un ostacolo all'ineludibile diritto di cura per tutti quei malati con patologie in fase terminale che vogliono accedere alla terapia del dolore o per altre applicazioni terapeutiche, ad esempio in pazienti affetti da disabilità fisiche o mentali".

 
 
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